18

Mio padre ci cercò per un paio di giorni ma poi se ne andò perché era stanco di questa situazione, pagammo le spese alla famiglia che ci ospitò e ritornammo nella nostra casa controllando cosa aveva fatto, niente, era tutto normale solo il letto era sfatto perché, a quanto pare, ci dormiva e il frigo era semi vuoto perché ovviamente aveva mangiato. "bhe dai almeno non ha fatto danni" dissi a Natsu
"secondo me ha messo delle telecamere nascoste " e iniziò a scandagliare stanza per stanza , quando ebbe finito mi disse che ne aveva trovate 10  e le aveva spaccate per non farle rintracciare.
"Beh ora calmiamoci,  siamo sposati mica può contattare il papa no?” disse e Ridemmo, con lui è sempre così,  è il mio sole cosa farei senza di lui?
"Lucy ?"
"Si?"
"Tutto bene ? Hai la testa tra le nuvole "
"Si tutto bene Natsu solo che pensavo a te, tu sei il mio sogno per questo ho questa espressione "  lo abbracciai e Mi sollevò il mento con 2 dita per baciarmi, sono sicura che ne morirei se mi lasciasse.
"Natsu, non mi lasciare mai...per nessun motivo, per favore "
"Luce perché dovrei lasciarti ? Ahahha sei la mia vita non ci penso neanche! tu sei la mia cucciolotta "
Arrossii e lui si mise a ridere e io gli tirai un pugnetto scherzoso nel petto ridendo
"Scemo "
"Scema " e ci baciammo
"Lo sai che ti amo piccolina ?" 
"È da tanto che non lo facciamo "
“quattro giorni amore” rise mi buttò sul letto, Mi venne vicino facendo il gattone ma era troppo buffo e risi come non mai
"Amore tu sei ahahhaha oddio ahahhahaha fai ridere "
fece una faccia offesa che ovviamente era buffa e risi ancora di più
"Dai basta ahahha " disse finto offeso e poi mi iniziò a spogliare e a baciarmi tutto il corpo, riempendomi di succhitti.
"Tutti devono sapere che sei mia " poi lo misi sotto di me e feci lo stesso, gli feci anche dei succhiotti a forma di cuore.
"E tutte devono sapere che sei di mia proprietà " poi iniziai a succhiargli il membro
"Ah lucy mi sono mancate le tue labbra " e io sorrisi poi leccò la mia femminilità ed entrò in me, una volta dentro si fermò posando la testa sulla mia
"Scusa se te lo dico ma come te non c'è nessuno " e continuammo ad amarci, quando venimmo cu addormentammo accoccolati l'uno all'altra e soprattutto uniti.

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