Amore oltre i confini

La bella principessa dai lunghi capelli biondi, dagli occhi azzurri, dal sorriso dolce e solare aveva sentito molto spesso parlare di un uomo particolarmente strano, cupo, con quegli occhi color rosso vivo.

Lo notava molto spesso quando andava a fare la sua solita camminata e, come sempre, ne rimaneva affascinata, incantata come se fosse sotto incantesimo. Non comprendeva come una persona a lei sconosciuta potesse piacerle così tanto; voleva averlo accanto a sé, ascoltare il suo respiro ed essere rapita da lui.
Una sera decise di seguirlo, voleva sapere dove andasse tutte le notti. Ed eccola davanti a un castello enorme, in mezzo al verde, ma cupo e inquietante.

Decise ugualmente di entrarci.
<<Prego signorina! Entri pure!>> Disse una voce suadente e allo stesso tempo molto tetra. <<Grazie!>> Gli rispose guardandolo con gli occhi da cerbiatto. Doveva avere paura di quel luogo tetro e terrificante: pareti scure, quadri con disegni macabri, stanze senza letti e bare sparse qua è la. 

Voleva fuggire da lì, andare via lontano, ma era paralizzata e tremava come una fogliolina.
"Hai freddo mia cara? Tieni la mia mantellina! Accomodati sulla poltrona vicino al fuoco, mio dolce fiorellino! Non lasciarmi solo! Sono stato secoli senza avere una compagna, oltretutto bella e simpatica come te!"

Desiderava rimanere lì quindi lei accettò l'invito di quel signore misterioso. Si sedettero davanti al camino, lui prese in mano un buon vino e lo versò anche a lei.
"Assenzio, ecco dove vive la dea della natura! Potrebbe ucciderti! Ci sono io accanto a te e ti proteggerò!" Disse sussurrandole all'orecchio mentre con la mano agitava il suo bicchiere.

Ma lei che era una vera principessa, voleva davvero essere al sicuro con lui? Sì, pensò fra sé.
Ed eccolo leggero come una farfalla, le si avvicinò. Con una mano le prese il viso e lo avvicinò al suo. Sguardi che si parlavano, un bacio impuro ma che sapeva di dolcezza e passione.
Le loro lingue danzarono la stessa musica. Quando si staccarono, lui le chiese: "Ti è piaciuto, mia cara dolce principessa?"
Lei non riuscì a rispondere, ma fece cenno di sì, timidamente. Poi le venne in mente una cosa. "Parlami del tuo paese! Perché tu non sei di qui o mi sbaglio?"

Lui la fissò per un attimo e poi chiuse gli occhi e le raccontò di grandi cascate, di alberi sempre verdi; di montagne belle e grandi; di animali sempre allegri; lei sapeva di cosa lui stava parlando, le sembrava di conoscere quei posti; forse era la sua voce calda e suadente a farglielo credere; oppure forse in una vita molto lontana lei ci aveva abitato e forse con lui; se così fosse stato, loro erano stati insieme e poi per qualche motivo non si erano più visti sino a quel giorno.
"Ma mi mancava qualcosa! E quel qualcosa sei tu mia dolce stellina! Ho valicato oceani, paesi, città, colline pur di trovare te!" Le sussurrò dolcemente.

Una lacrima scese sul viso di lei e cadde nella sua mano; la vide trasformarsi in una gemma splendente e fresca che scaldò il suo cuore ricostruendolo; finalmente non si sentiva più a pezzi e incompleta ma di nuovo se stessa perché aveva trovato il pezzo mancante: lui. Voleva quell’uomo dannato: il suo profumo, il suo corpo, lo desiderava tutto per sé.

"Oh, mio principe, adesso sono qui. Nessuno si metterà tra noi due! Rammenti! Io sono la tua principessa dagli occhi di diamanti! Il destino ci ha separati! Ma ora sono qui! Non ho paura sento forte il legame che ho con te!" lo sentì sussultare a quelle parole.

Erano anni che voleva sentirsi dire tutto ciò e quella sera finalmente l’aveva con sé, non l'avrebbe fatta scappare di nuovo, no, altrimenti il suo viaggio sarebbe stato davvero inutile. Era un vampiro sì, ma per fortuna provava ancora amore e calore umano e, per quella dolce fanciulla, ne avrebbe dato tanto.
Si abbracciarono teneramente, lui stando attento a non farle male. Si fusero l’uno con l'altro scoprendosi piano piano.

Non avevano paura, anzi, erano consapevoli di essere uniti da un legame forte e duraturo. Si amavano, si contemplavano e soprattutto erano legati da uno stesso destino.
La vita per secoli li avevano allontanati ed eccoli ora a fare l'amore, a baciarsi.

Lei aveva compreso perché lo amava tanto: lo conosceva da sempre, in una vita passata erano stati insieme, ma poi un essere geloso li aveva allontanati, separandoli.
Finalmente insieme, poco importava se la gente avrebbe parlato male di loro. Erano più forti e più uniti. Continuarono ad abbracciarsi, poi lui si staccò da lei. La guardò con gioia e mise della musica tetra ma dolce.
<<Balliamo mia dolce principessa>> Disse tenendole la mano.
Lei accettò e iniziarono a fluttuare per aria.

Danzavano con semplicità scrutandosi e parlando con gli occhi. Ridevano di gusto, si baciarono nuovamente, assaporandosi con lentezza perché volevano gustarsi l'un altro.
Lei per sentirsi completa chiese solo una cosa:<<Mordimi! Solo così possiamo sentirci completi e io voglio sentirmi unita a te per tutta la vita! Fammi tua mio amato principe!>>
Lui si bloccò all'istante. Non succhiava sangue umano da molti secoli e lei gli stava chiedendo qualcosa che lui non era sicuro di poter fare.
-Se le facessi male? - Pensò preoccupato.
<<Ti prego. Ti regalo il mio sangue come atto del mio amore per te.>> Gli disse destandolo dai suoi problemi.
<<Io ti amo, ne sei sicura?>>
Lei annuì senza paura.

Lui chiuse gli occhi e sospirò. La desiderava con sé per tutta la vita. Per lui quello era un bellissimo regalo. Doveva decidere alla svelta, lei aveva già il suo collo pronto per essere morso. Si stava annullando per lui. Alla fine scelse l'amore.
Affilò i suoi canini e con dolcezza la morse.

Quando lei si trasformò, i suoi occhi si riempirono di una gioia immensa. Non c'erano più scusanti, finalmente lei era come lui e potevano stare insieme per l’eternità perché si amavano e non potevano più stare lontani, loro erano destinati a stare insieme.

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