Ignobile paura e terribile,

ho guardato Amore negli occhi

e non c'ho visto altro

se non un precipizio,

un demone vestito di fiori

mi sorride tra i vermi

vuole la mia fedeltà

ancora e ancora

per ballare tra i rottami

di questo cuore già martoriato

ancora e ancora.

Però stavolta nella buia voragine

di quel precipizio

tra corolle appassite

e sorridenti larve

vedo una luce,

è troppo lontana

anche solo per sfiorarla

ma sembra così incantevole,

appena nascosta, spezzettata

e avvolta di pavida bellezza.

Ne sento anche la voce

di quella luce; mai tanta dolcezza

s'è mischiata ai miei sentimenti

fino a colmare quel vuoto d'amore

che sempre m'asfissiata

nei giorni più bui

e nelle notti bianche,

tinte di funesti desideri.

E per la prima volta

dopo troppo tempo ho ricordato

cosa significasse ridere

di pura felicità

e trovare in un mio simile

la voglia di amare ancora

senza riserve.

Eppure già solo dopo

il primo passo la paura

mi ghiaccia, abbandonata

nel tremore del terrore,

Amare è un salto nel vuoto

per colmare altri vuoti.

è affidarsi totalmente

al sentimento di qualcun altro

o dell'idea che di esso

ci si è fatta.

Donargli tra le mani

il nostro bene e il nostro male

senza conoscerne i confini,

baciarsi di malizia

e stringendosi le mani tra le spine

e accettare tutto lo stesso

affetto e dolore

che a tua volta ti viene offerto.

Amare è appagare il vuoto di solitudine

con un mero vuoto di coscienza,

ne conosco il guscio

e mai la vera essenza.

Ma la stessa cosa non vale

forse anche per me stessa?

Ho mai guardato di cosa è fatto

l'abisso della mia anima?

Affido la cosa più preziosa

che ho - che neanche io conosco -

nelle mani di un perfetto estraneo

e lui farà lo stesso di sé.

Allora che me ne farò

del suo cuore?

Di essere ferita ancora

non ho più paura,

ma quando immagino

i suoi occhi non posso che

temere di inondarli di lacrime

solo per colpa mia,

per i miei stupidi sbagli

che già tante persone

hanno fatto allontanare da me.

Ma, se le altre volte

non mi era mai importato,

stavolta è diverso. Perderlo,

non me lo perdonerei mai.

Arriverà il giorno in cui

leggendomi dentro la psiche

vedrà tutto il marcio che è in me

che tanto bene prima di allora

avevo nascosto, tanto da dimenticarmene,

cosa farà lui dunque?

Vedrà ancora bellezza

dietro il mio guscio di pelle

tra tanta tremante follia

e tutte le cose che mi girano in testa

e quel che mi hanno fatto negli anni.

Vorrei solo che il suo amore

trasformi questo inferno in paradiso

e il fango in prezioso oro,

ma non è forse chiedere troppo?

Ho paura di non amarlo abbastanza,

che lo tratterò male

senza neanche accorgermene.

Merita di meglio, questo lo so,

non sono mai stata

la persona fantastica

che lui crede io sia

ma ogni volta che mi rivolge

qualche parola gentile

sento il cuore scombussolarsi di allegria

mentre sogno di poter stringere

a me le delicate forme.

E così vanno i miei giorni,

aspettando una sua parola,

cercandolo in ogni minuto

e ogni mio pensiero

e sorridendo tra la paura

dell'incertezza.

10/12/2023