Capitolo 1
Si sentivano le risate di quei due giovani innamorati da kilometri di distanza, in quel campo di grano giocavano e si rincorrevano, evitando il fatidico discorso. I capelli di lei volavano al ritmo del vento, le guance arrossate per le risate e gli occhi lucidi la rendevano ancora più affascinante. Lui la guardava con tanto amore, sapendo che probabilmente sarà l'ultima volta che potranno essere così felici e spensierati.
Lara aveva spighe di grano incastrate nei capelli che creavano un vortice di colori nella sua folta chioma, quasi come uno di quei quadri che Giacomo aveva sentito parlare durante una noiosissima lezione di arte. Chi era? Monet? Manet? Non è importante. Ma adesso avrebbe dato qualsiasi cosa per restare con Lara per sempre, anche studiare uno di quegli artisti vecchi e noiosi. Lei lo guardava quasi con una nota di nostalgia, le sorrideva ma entrambi sapevano che non era un sorriso per esprimere tutta la sua felicità. Aveva il fiatone, una mano poggiata sul fianco. Il suo leggero vestito svolazzava.
Davanti a loro avevano una bellissima campagna che si affacciava sul mare. Diversi colori si mischiavano: magari questo non era Manet, forse Van Gogh. Su questa tavolozza di colori un campo dorato si espandeva davanti a loro, l'occhio umano faceva fatica a vedere la fine, l'oro si univa con il blu marino in un miscuglio perfetto e angelico. Il sole stava per addormentarsi, lasciando spazio alla sua amica luna, e il cielo davanti a questa dimostrazione di amore arrossiva, donandoci tutto il suo imbarazzo caratterizzato da colori ramati e allegri. Giacomo avrebbe fatto lo stesso per Lara, le avrebbe dato tutto e l'impossibile, e davanti a questo amore il cielo sarebbe arrossito di nuovo. Forse non arrossiva per il sole, ma forse per i due innamorati. E quando si rese conto che il loro amore sarebbe giunto al termine il giorno dopo si commosse, lasciando scendere le sue salate lacrime sul quadro di Van Gogh. Alzarono gli occhi e piccole goccioline iniziarono a scendere con delicatezza sui loro visi arrossati e si sentirono parte del mondo, della natura. Capirono che anche il mondo stava soffrendo per l'incessante paura che l'indomani si sarebbe sparsa all'interno di quella piccola cittadina.
I due innamorati si guardarono per qualche secondo prima di scoppiare a ridere. In uno sguardo capirono i sentimenti di l'uno per l'altra e insieme si stesero sul campo di grano per ammirare il silenzio che li circondava. In quel momento esistevano solo loro e quel loro piccolo momento di calma prima della tempesta. Nessuno osava parlare, nessuno di loro voleva rovinare quel momento speciale che si era creato, perché non l'avrebbero più riavuto indietro. Bisogna apprezzare anche i piccoli momenti, perché sono quelli che ti salvano. Sono quelli che porti nel cuore fino alla tomba. Le loro mani si cercavano quasi in modo timido, punte dalle spine di grano su cui erano appoggiate, come se volessero incitare le loro mani a unirsi in un leggero tocco. Le dita si sfiorarono, i due amanti si guardarono e arrossirono. La pioggia scendeva inerte.
Improvvisamente uno stormo di uccelli in fuga passò sopra i loro visi rilassati. I due ragazzi si guardarono impauriti. E poi lo sentirono. La calma cessò. Il silenzio si ruppe. La bolla di cristallo che erano riusciti a creare era esplosa, come quell'esplosione che sentirono da lontano. Non c'erano bisogno di parole, di sguardi. Non sapevano dove andare, non sapevano se scappare o rimanere lì. L'esplosione non era avvenuta molto lontano da loro.
Nonostante la loro giovane età, però, avevano vissuto uno scenario del genere molte volte, ed erano pronti a tutto. Erano consapevoli che il giorno dopo si sarebbero dovuti separare, ma non era importante, l'amore era scomparso lasciando luogo alla paura. La paura si avvinghia con i suoi crudeli artigli, e non molla la presa prima di aver corroso l'animo completamente. Si guardarono un'altra volta e annuirono. Il primo passo era cercare il rifugio più vicino e aspettare.
Settembre era ormai arrivato, e tutti i ragazzi erano già stati avvertiti da due mesi: a fine estate tutti i ragazzi compiuti 18 anni avrebbero dovuto arruolarsi a fianco del generale Mussolini. La guerra era iniziata anche per l'Italia. Giacomo aveva provato a dissuadere i suoi genitori ma niente da fare. -Tuo padre ha combattuto nella Grande Guerra, e così farai anche tu- gli dicevano sempre. Ma lui non era d'accordo, non voleva tutto questo. Lui voleva innamorarsi, vivere i suoi anni migliori in spensieratezza e in armonia. Voleva viaggiare e scoprire il mondo.
Alla fine in due mesi ce l'aveva fatta. Quei due mesi furono per lui quel briciolo di libertà prima della partenza. Durante quella calda estate conobbe Lara e nello stesso istante conobbe il mondo. La prima volta la vide in quello stesso luogo con due amiche. Lui casualmente si trovava lì con un suo amico, il quale doveva urgentemente parlare con sua sorella, una delle amiche di Lara. Appena la vide il mondo si fermò, la natura si ammutolì davanti a quel dolce spettacolo. I suoi capelli castani divennero fili d'oro baciati dal rovente sole di luglio, la sua pelle leggermente ambrata brillava, come brillavano i suoi occhi color nocciola. Le sue labbra leggermente arrossate sorrisero in un piccolo gesto di cortesia e subito si innamorò. Giacomo giurò a se stesso che mai avrebbe provato un sentimento tanto grande, tanto forte e così travolgente. E così fu.
Si guardarono intorno ma non videro nulla. Il sole ormai era scomparso e anche il mare aveva iniziato ad agitarsi. Il mare aveva paura. Iniziarono a correre in ricerca di un riparo ma si trovavano ormai in una campagna troppo sperduta e solitaria, e così si sentirono loro. Le loro mani rimanevano insieme, ormai erano quasi diventati la stessa persona. L'amore ha questa straordinaria capacità di unire due persone che apparentemente appartengono a due mondi completamente diversi. Lara era una classica ragazza dolce e gentile, educata e soprattutto ubbidiente. Non avrebbe mai fatto nulla per nuocere o dispiacere i suoi genitori. Fino all'arrivo di lui. Un vortice. Un mare in tempesta. Una violenta giornata di pioggia. Giacomo era così, forte e sempre con la testa fra le nuvole, il suo sorriso e i suoi occhi vispi avrebbero fatto perdere il controllo a chiunque. Anche a Lara.
Una nube di fumo si alzava alto nel cielo. Una seconda esplosione aveva appena colpito un campo lì vicino. Capirono di non avere più scelta. Ogni casa era ormai irraggiungibile e il posto più vicino era il mare. I piedi correvano ormai nudi per volare più veloce tra le spighe del grano che da oro ormai erano passate a un colore scuro, triste, quasi di abbandono.
I due sempre mano nella mano correvano, ogni passo era come un tuffo nel passato. Il primo passo e il primo sguardo, il secondo passo e il primo sorriso, il terzo passo e il primo ciao. La prima conversazione di due amanti è come il primo passo verso qualcosa di nuovo. Quella notte di luglio Giacomo non era riuscito a dormire, pensando a quella ragazza che lo aveva quasi stregato. Pensava che non sarebbe stato più in grado di rivederla, quel pomeriggio era stata una pura casualità, un dono che gli era stato concesso e non avrebbe mai riavuto indietro. Ma così non fu.
Trovarono uno scoglio dietro al quale nascondersi. Nessuno di loro aveva ancora proferito parola e non avevano intenzione di farlo: se prima non parlavano per evitare di rompere quella magica sfera che si era creata, ora avevano quasi paura a parlare, con il timore di poter venire scoperti. Erano sicuri che prima o poi sarebbero venuti a cercarli. Il problema era quando. Durante queste occasioni di emergenza la piccola cittadina era sempre stata addestrata a rimanere a casa e a non uscire, se qualcuno fosse rimasto fuori casa le autorità avrebbero agito di conseguenza, ma solo dopo che l'emergenze fosse passata. Rimasero lì nascosti per secondi, minuti o forse ore, nessuno poteva saperlo. Sembrava fossero passati secoli, e la stanchezza iniziava a farsi sentire. Alzavano continuamente gli occhi per vedere se qualcosa fosse cambiato e per cercare segni di vita in quella campagna. Ma davanti a loro si estendeva solo il nulla.
•••
ed eccoci di nuovo qui con una nuova storia, personaggi diversi e vite diverse. l'ho scritta io qualche settimana fa e spero vi possa piacere. fatemi sapere cosa ne pensate, conta sempre molto per me. inoltre ho voluto anche creare una mia pagina ig, dove voi potete scrivermi e chiedermi quello che volete❤️
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