Una scottante gita al mare


Il sole splendeva alto nel cielo illuminando le acque cristalline dell'Oceano Indiano.

Singto e Krist chiacchieravano tranquillamente come ai vecchi tempi.

Sembrava che all'improvviso l'imbarazzo dei giorni precedenti fosse svanito.

Magari era l'aria di mare.

«Kit, mettiti la crema o ti brucerai» stava dicendo Singto.

«L'ho già messa e poi il sole non è così forte».

«L'hai detto anche l'ultima volta e poi ti sei scottato».

«Non ricapiterà. Tanto io ho il mio P' che si prende cura di me».

Si morse la lingua subito dopo averlo detto.

Ok, era vero che lui flirtava spesso, però adesso sentiva che era diverso.

Singto si limitò a sorridere.

Faceva sempre così quando era in imbarazzo: sorrideva e distoglieva lo sguardo da lui.

E questo non gli piaceva.

Voleva che lo guardasse sempre.

Cercò di richiamare la sua attenzione aprendosi la camicia.

Ok, era un comportamento sciocco, ma...

«Che fai?» gli chiese Singto coprendolo.

...funzionava sempre.

«Ho caldo» rispose riaprendosi la camicia.

«Ti si vede tutto».

«Non è vero. I miei capezzoli rosa non si vedono» rise tirandogli una pacca sul sedere.

«Possiamo farvi una foto?» li interruppero due ragazze.

«Certo» rispose Krist, non notando subito il disagio di Singto.

Perché aveva quella faccia?

Senza sapere bene perché guardò in basso e notò un leggero rigonfiamento nei pantaloni dell'amico.

Era forse così per colpa sua?

Sorrise al pensiero.

Si rese conto che non gli dispiaceva affatto l'idea.

Distolse lo sguardo imbarazzato.

Forse stavano davvero diventando come Arthit e Kongpob.

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