Le labbra di Singto si erano posate delicatamente sulle sue.

Per un attimo Krist smise di respirare.

Per un attimo gli si annebbiò la vista.

Stava succedendo davvero.

Aveva provocato apposta Singto, ma non credeva che avrebbe mai avuto il coraggio di spingersi a tanto.

Ma prima che correndo scappi via

il nostro cuore si impossesserà

di ogni sensazione che passando lieve accanto a noi

la scia del tempo ci lascerà.

Qualcuno, nella stanza accanto, aveva acceso la radio.

E quante sensazioni scoprirai

ininterrottamente dentro te

che si espandono sempre di più.

Sensazioni che ti senti rullare nel cuore

un torrente di strane emozioni che scorre palpitando.

Descriveva esattamente quello che stava provando in quel momento.

Sorrise.

Singto aveva fatto il primo passo.

Ora toccava a lui.

Approfondì il bacio.

Dopo tanto tempo, lasciò liberi i suoi sentimenti.

Era proprio vero: le cose migliori e più belle di questo mondo non potevano essere viste e nemmeno ascoltate, ma dovevano essere sentite col cuore.

«Kit...» disse flebilmente Singto, staccandosi da lui.

«Si?».

«È stato bello».

«Si» annuì imbarazzato.

«Possiamo rifarlo?».

Sorrise.

«Tutte le volte che vuoi».