Pensieri


I raggi del sole filtravano dalla finestra aperta, illuminando il volto assorto di Singto e le pagine dell'album fotografico che stava sfogliando.

La maggior parte delle foto ivi contenute ritraevano lui e Krist. Poche erano quelle insieme agli altri suoi amici che recitavano in Sotus.

Non ci aveva mai fatto caso sino a quel momento.

Così come non aveva mai fatto caso al sorriso sul suo volto quando guardava il compagno di recitazione.

Non sembrava essere un sorriso che si rivolgeva a un amico.

Scosse la testa, chiudendo l'album di scatto.

Forse aveva passato troppo tempo nei panni di Kongpob.

Si alzò e uscì dalla stanza.

Una passeggiata l'avrebbe aiutato a schiarirsi le idee.

«Ehi P', dove stai andando?» lo chiamò Krist, sbucando dalla camera accanto.

«Vado a fare due passi» rispose un po' teso.

In quel momento non voleva vederlo.

O meglio voleva, solo che era confuso.

«Abbiamo il servizio fotografico tra poco, te ne sei dimenticato?».

Accidenti, gli era completamente passato di mente.

Erano andati a Chiang Mai proprio per quel motivo.

Krist gli si avvicinò, toccandogli una spalla.

Lui abbassò subito gli occhi.

«Sei strano oggi. Sicuro di stare bene?».

«Si, tutto ok».

«Mmm, non si sa mai. Fammi controllare se hai la febbre» disse appoggiando la mano sulla sua fronte.

Singto sentì improvvisamente caldo e lo scacciò di malo modo.

«Sto bene, davvero. Andiamo».

Cercò di scacciare dalla mente i pensieri di poco prima.

Krist era solo un amico e collega.

Nient'altro.

Nient'altro.

Loro non erano Arthit e Kongpob.

Erano solo Krist e Singto.



P.S. In Thailandia si usa chiamare P' le persone più grandi (Singto ha un anno in più di Krist).

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