Secondo tentativo
Aurora è una roccia resistentissima, io mi sarei sgretola in piccoli granelli di sabbia, lei invece si è solo sfogata per qualche minuto con un pianto liberatorio appena entrata in auto e ora sta lì che fissa il vuoto e pensa alla prossima mossa.
Restiamo così, in silenzio a pensare, non so per quanto tempo poi la suoneria del mio telefono ci fa letteralmente saltare e mi viene voglia di lanciarlo contro il muro ma è Claudio...
All'improvviso mi alzo in piedi e urlo: "Claudio!"
Aurora mi guarda stravolta e m'invita a rispondere ma io le spiego che il prossimo tentativo potrebbe essere l'intervento di Claudio.
Aurora mi guarda ancora più stranita e dice triste: "Come posso chiedere a Claudio di intervenire in questo casino? Che amica che sono, non gli ho raccontato nulla né gli ho chiesto consiglio e ora, lui dovrebbe aiutarmi?"
A quelle parole mi risiedo e aggiungo spontaneamente: "Già e se lo venisse a sapere, mi ucciderebbe!"
"No che centri tu, è me che giudicherebbe male! Te l'ho già detto: È tutto ed esclusivamente colpa mia!" -dice lei.
Ci rifermiamo a pensare ed io in particolare mi soffermo sulla parola appena usata da Aurora: giudicare. Proprio quando sto per parlare, però, risuona il telefono e sono costretta a rispondere: " Ehi, ciao amore! Sì, scusami stavo parlando con Aurora e non l'ho sentito ma, ero già pronta a richiamarti! Sì, sono a casa sua! No, davvero? Le diciannove? Come vola il tempo quando si sta bene tra amiche! Certo amore, ci vediamo tra poco a casa e magari porto anche Aurora così mi aiuta a cucinare! Nooo, non chiamare Michele! Lo abbiamo fatto noi e ci ha detto che doveva lavorare! OK, a dopo!"
Appena chiudo il telefono, dico: "Cara Aurora, Claudio non ti giudicherebbe mai! Lui ti, anzi, vi vuole bene e farebbe qualsiasi cosa per aiutarvi! Michele ha bisogno di confrontarsi con qualcuno e chi potrebbe essere meglio di un amico sincero? Mi hai sentito, vero? Ora tu vieni da me, ceni con noi e se te la senti racconti tutto o in parte ciò che è successo a Claudio chiedendogli di aiutarti a far ragionare Michele. Poi, questa sera stessa o domani, insieme, andremo come se nulla fosse al bar e agiremo come meglio possibile! Cosa ne dici? Dimmi di sì, dai ... dimmi di sì!"
Aurora non mi risponde ma sorride e prende la borsa, sì ce l'ho fatta!
Andiamo insieme a casa mia e cuciniamo allegramente. Quando arriva Claudio, mangiamo e non smettiamo mai di chiacchiere e sorridere finchè lui propone di andare insieme al bar.
I nostri volti si rabbuiano e Claudio corrucciato ci chiede che succede.
Aurora guarda nel vuoto cercando forse la forza di raccontargli tutto, allora inizio io a dire che devo confessargli una cosa ma lei m'interrompe e inizia il racconto: "Claudio mentre voi eravate a Vienna ho combinato un casino con Michele!"
Claudio fa per parlare ma lei lo ferma anche con la gestualità, lo prega di lasciarla parlare, si alza in piedi per poi sedersi sul divano, noi la raggiungiamo e lei ricomincia: "So che mi giudicherai una stupida, una sciagurata e forse anche di peggio ma ti devo, in nome della nostra amicizia, una spiegazione. Grazie ad Angela e alla sua tesi mi sono resa conto di essere profondamente innamorata di Michele ma ... non ho saputo reagire nel modo adatto e ho commesso un errore dopo l'altro, mi sono fatta guidare dalla passione e dalla paura! In un delirio da pazza ho cercato Michele al bar pur sapendo che non ci fosse e mi sono ubriacata dando uno spettacolo pietoso. Lui è venuto in mio soccorso e per mia richiesta mi ha portato a casa sua, dove mi ha aiutato a smaltire la sbornia ma poi ... abbiamo ..."
A quel punto intervengo io per togliere Aurora dall'imbarazzo pronunciando quella frase fatidica che dovevo a Claudio da quando l'ha letta sul mio amato taccuino: "Hanno fatto l'amore!"
Claudio è sgomento, non riesce a proferire parola di senso compiuto ma produce solo un suono indecifrabile e sembra incitare Aurora col linguaggio del corpo a proseguire!
Aurora così continua: " È stato meraviglioso ma quando mi sono svegliata, mi è venuto un attacco di panico e sono scappata via! Quando Michele mi ha cercata, ho finto che nulla fosse senza riuscire a guardarlo in faccia. Lui si sentiva persino in colpa, convinto che io non fossi lucida a causa dell'alcol, ma giustamente non riusciva a comprendere il mio comportamento. Ho, poi, continuato a sbagliare, infatti, sono tornata da lui e ancora una volta ... si è ripetuto tutto allo stesso modo e ..."
Aurora piange ormai senza riuscire a controllarsi, così io mi avvicino a lei e ripeto la fatidica frase: "Hanno rifatto l'amore ma lei è scappata di nuovo!"
Claudio si gratta la testa nervosamente, guarda me e Aurora, poi, di nuovo me e apre la bocca ma niente non ne esce neanche un suono! Incomincio a preoccuparmi così mi avvicino a lui, gli prendo le mani e lo guardo negli occhi (non so come ci riesco visto quello che gli ho tenuto segreto!) mentre cerco le parole per giustificarmi ma Aurora ancora una volta mi anticipa: " Sono stata pessima, l'ho deluso e ora lui non vuole più avere a che fare con me!"
Claudio finalmente parla: "Tu lo ami davvero?"
Aurora subito risponde: " Sì e ... gliel'ho detto Claudio! L'ho supplicato di perdonarmi e darmi un'altra possibilità ma lui ... lui si è chiuso, ha alzato un muro ed io ho paura di non riuscire più a buttarlo giù! Non voglio vivere senza di lui, mi manca talmente da far fatica a respirare!"
Claudio allora risponde: "Capisco cosa vuoi dire, Michele sa dare tutto se stessso ma quando decide di allontanarsi non ci sono santi!"
"CLAUDIO!"- urlo io e torno vicino ad Aurora che ormai piange come se non ci fosse più un domani. Altro che aiuto così demolisce tutto il lavoro fatto con Aurora facendola cadere, di nuovo, nella disperazione più totale! Vorrei picchiarlo e sto quasi per alzarmi per farlo ma Claudio si riabilita ai miei occhi dicendo: "Aurora una sola cosa è certa, non serve che tu pianga! Non credo che il tuo comportamento impaurito sia troppo diverso dal solito. Voi siete sempre stati un enigma per me! Michele, forse non dovrei dirlo, ti ama da quando ti ha conosciuta e anche tu probabilmente! Vi siete sempre alternati in comportamenti senza senso e tutto ciò che mi hai appena raccontato ne, è solo la più eclatante dimostrazione! Mi hai detto che ti avrei giudicata, non mi permetterei mai e devo dire che, invece, ho una voglia matta di condannare ... Sì, condannare ... Michele! Come cazzo si fa a non saltare di gioia perché finalmente la donna che ami ti ricambia? È lento, lo è sempre stato, deve carburare ma sono sicuro che ci arriverà e se non ce la facesse da solo, lo aiuterò io a calci nel sedere!"
"Grazie Claudio ma io non voglio mettere in pericolo la vostra amicizia, ci mancherebbe solo questo!" -dice Aurora avvicinandosi al mio amore e abbracciandolo.
Lui mi guarda sorridente e apre le braccia facendomi capire che c'è posto anche per me! Lo adoro! Le sue braccia confortano entrambe perché lo confesso: ho avuto paura che fossi io quella giudicata da lui! Il mio amore con un bacio sulla nuca e un occhiolino, invece, mi fa capire che comprende il motivo del mio silenzio, poi, con una battuta ci riporta alla realtà: "Allora andiamo a stanare la preda?"
Noi due ci guardiamo e sorridiamo, abbiamo ottenuto il suo aiuto incondizionato!
Passiamo il resto della serata a discutere sul da farsi. Claudio vorrebbe che andassimo subito al bar ma Aurora non se la sente di riaffrontarlo oggi stesso. Io propongo di presentarci al bar come nulla fosse successo l'indomani sera, di vedere come reagisce e di comportarci di conseguenza. L'accordo è fatto, quindi, è pronto il piano d'azione per mettere in atto il secondo tentativo: "Intervento di Claudio".
La coinquilina di Aurora, Cinzia, la chiama preoccupata (anche lei, giustamente, deve sapere cosa sta succedendo) e le propone di passare a prenderla, così, Claudio che era già pronto per accompagnarla a casa può dedicarsi a me. Passiamo una meravigliosa notte d'amore ma, non divaghiamo!
Il giorno dopo trascorre sereno, riesco persino a mettere un po' d'ordine in casa, poi, non resisto e vado da Aurora. Trovo anche lei abbastanza serena, parlare con Claudio le ha fatto bene! Lui ci raggiunge appena ha finito di lavorare e insieme andiamo al bar.
Aurora si mostra un po'titubante ad entrare e mi confessa che si vergogna dopo la figuraccia fatta da ubriaca.
Io la conforto mostrandomi sicura che nessuno se ne ricorderà d'altronde non è né la prima né l'ultima persona a ubriacarsi in un bar.
Claudio mostra, invece, tutta la sua spavalderia e sicurezza entrando per primo, dirigendosi direttamente verso Michele che sta servendo a un tavolo vicino al bar e facendo segno a noi di accomodarci al solito posto.
Stranamente troviamo il nostro solito tavolo occupato, non ricordo sia mai successo da quando ho messo piede in quel bar. Senza dar peso alla cosa Aurora ed io ci sediamo al tavolo dietro e aspettiamo il nostro "cameriere preferito" per ordinare.
Claudio torna col viso serio, poi, accennando un sorriso ci dice: "A quanto pare Michele ha molto da fare tra l'ospedale e il bar e anche questa sera non ha tempo da perdere in chiacchiere!" Scende il gelo ma Claudio ci fa l'occhiolino, mentre un nuovo cameriere bello da urlo (Sono fidanzata ma ho ancora degli occhi ragazzi!) ci chiede con un sorriso smagliante e senza togliere gli occhi di dosso ad Aurora cosa desideriamo ordinare.
Passiamo un'oretta piacevole tra un aperitivo rigorosamente analcolico (Io avrei preso volentieri una birra come il mio amore ma ho scelto di far compagnia ad Aurora!) e le solite battute di Claudio cui se ne aggiunge qualcuna ben piazzata del nuovo cameriere che, si vede chiaramente, cerca di fare colpo su Aurora.
Quando Claudio finisce la birra, ci chiede di fare le brave e si allontana. Noi lo guardiamo incuriosite andare nel retro, poi, io affermo che forse va in bagno mentre Aurora si dice sicura che vada a cercare Michele. Mentre lui è via il bel cameriere, ne approfitta per tornare e addirittura ci chiede se può sedersi un po' con noi perché è in pausa. Aurora ed io diciamo un sì traballante ma sorridente poi lo ascoltiamo farci un breve racconto di sé: Studia legge e ha quasi finito di redigere la tesi, ci ha messo un anno perché ha scelto un argomento particolare che gli ha comportato ricerche e interviste estenuanti ...
A quelle parole, dette anche con un tono piuttosto rammaricato, Aurora ed io ci guardiamo e non riusciamo a trattenere le risate mentre lui ci osserva stralunato.
Appena riusciamo a smettere di ridere, gli spieghiamo che anch'io ho scelto un argomento particolare ma a lui non sembra interessare, infatti, continua subito a raccontare della sua vita (non c'è che dire molto pieno di sé, il tipo!).
Alla fine del monologo, di punto in bianco e lasciandoci alquanto perplesse, chiede ad Aurora se l'indomani sera vuole uscire con lui. Lei mi guarda, poi, con la sua solita gentilezza declina l'invito facendogli capire chiaramente e con assoluta nonchalance che è già impegnata sentimentalmente.
Questa ragazza è un mito, usa dei modi da lady ma non manda a dire nulla! A un certo punto però taglia a corto e guarda seria verso il bancone del bar, io seguo il suo sguardo incitata anche da un suo gesto e non ci credo: Michele e Claudio si stanno prendono ripetutamente a spintonate ma fortunatamente qualcuno li separa e il mio tesoro torna verso di noi indicando la porta. La cosa bella è che non è arrabbiato anzi sorride a trentasei denti mentre Aurora è palesemente dispiaciuta ed io piuttosto sconvolta, loro non sono proprio i tipi da usare le mani, (mah!).
Aurora subito lo rimprovera: "Perché, perché? Io Non voglio assolutamente che litighiate a causa mia!"
Claudio continua a sorridere mantenendo però volontariamente le spalle al bancone e dice serafico: "Dopo vi spiego ma, andiamo adesso!"
Ci avviamo verso l'uscita e siamo quasi fuori quando Aurora mi tira per il braccio e mi dice: "Aspettatemi fuori, vengo subito!"
Intuendo cosa voglia fare, le rispondo: "Sei sicura?". Il suo perentorio sì mi rassicura e seguo Claudio fuori in auto.
Aurora ci raggiunge dopo quasi quindici minuti, preoccupati le chiediamo subito cosa è successo e lei ci racconta: "Mi sono avvicinata al bancone, dove un Michele alquanto dispotico e antipatico mi ha chiesto cosa volessi ancora, se desiderassi un drink come quello dell'altra volta e l'ha persino ordinato al barrista. Io gli ho chiesto di smetterla ma lui ha continuato dicendo che così avrei avuto la forza di farmi quell'ebbete di cameriere come ho fatto con lui."
"Cosa?" -dico io e faccio per scendere dall'auto ma Aurora mi chiede di ascoltarla e Claudio, conoscendomi, per evitare mette l'auto in moto e le chiede: " E tu?"
Aurora riprende quindi il racconto: " Ed io, io gli ho mollato uno schiaffo! Lui ha abbassato lo sguardo davanti a sé e si è seduto mentre io ancora arrabbiata gli ho detto che quello era stato solo un errore e che ero lucida quando c'era stato il resto come per la seconda volta. Ho aggiunto, poi, di aver sbagliato dopo dandogli il diritto di essere arrabbiato, offeso e forse anche deluso ma non certo per offendermi. Lui neanche mi guardava così ho ritrovato la calma e gli ho detto ciò per cui mi ero avvicinata e cioè che mi dispiace se a causa mia ha litigato con Claudio. Ho precisato che non potevo non confidare il casino combinato al mio migliore amico. Lui, guardarmi di sottecchi e con tono da bambino geloso, ha detto che una volta era lui il mio migliore amico. Io, un po' spiazzata, gli ho precisato che lui per me è quello e molto di più ma che non mostra di gradirlo, figuriamoci di volerlo. Gli ho detto che, se non vuole più vedermi, non metterò più piede lì. Mi ha risposto con un brava, finalmente ci sei arrivata e, in cambio, gli ho chiesto di non allontanarsi anche da suo cugino. Ha fatto sì col capo ma il suo sguardo sembrava ancora più perso e triste così d'istinto gli ho dato un bacio sulla guancia ancora arrossata e sono scappata via!"
"Bravissima!"- urlo io.
Claudio, invece, precisa che loro non hanno litigato, poi, incitato da noi racconta: "Sono andato a cercarlo nel retro perché mi ero accorto del suo nervosismo e del modo in cui ci osservava di nascosto. Quando l'ho trovato, ho iniziato prendendolo in giro per la sua cera e ottenendo di essere mandato al diavolo, poi, gli ho confessato di saperne il motivo ma di non capirlo. Ho precisato che nonostante ciò che ha da addurti io al posto suo avrei fatto un triplo salto mortale da terra se la donna di cui sono innamorato da una vita, nel chiedermi perdono mi avesse detto che mi ama. Ho continuato dicendogli che mi sono fatto due ipotesi sul suo assurdo comportamento dicendomi:
Forse ha paura di soffrire. Si è chiuso a riccio come fece quando non sopportando di vederla con un altro non le ha rivolto la parola per due anni, anche se, in realtà, quella storia è durata solo una settimana. E mi sono detto che allora eravamo dei ragazzini, lei non sapeva né gli aveva confessato di amarlo, lui soffriva tanto e quindi aveva ragione. Ora, invece, ...
Oppure ma, non posso né voglio crederci, forse andandoci a letto si è reso conto di non provare nulla, di essere stato sopraffatto sempre e solo dal fascino dell'irraggiungibile.
A quelle parole ha fatto un passo minaccioso verso di me mentre io ho indietreggiato dicendo che in entrambi i casi sta sbagliando perché la fa soffrire e lei maledizione è Aurora, la ragazza che abbiamo sempre difeso, preservato e coccolato.
Gli ho chiesto di fare chiarezza prima con se stesso e poi di parlarti chiaramente ma di darsi una mossa. Ho smorzato, poi, i toni con una battuta, l'ho abbracciato forzatamente, anche se lui mi ha dato dello stronzo e siamo tornati dentro.
Appena entrati, ho visto la sua espressione indurirsi di nuovo, ho seguito il suo sguardo e ho capito. Con una malcelata rabbia mi ha detto un ecco dimostrato che soffre a causa mia. Io ho subito ribattuto che stavi sicuramente rifiutando delle avance con la tua proverbiale gentilezza per poi punzecchiarlo con un per essere uno che non vuole più averci a che fare, mi sbaglierò ma hai assunto una cera verde scuro come se ne fossi geloso! Mi ha risposto con uno spintone ed io gliel'ho restituito!"
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