Devo pensare un po' a Claudio e a me!
Sono molto stanca ed anche triste, sto subendo troppo psicologicamente i loro racconti.
Anche con Claudio le cose vanno un po' "così" perché spesso sono nervosa e mi rendo conto solo dopo, tra l'altro, di sfogarmi su di lui.
Il mio amore non dice niente, non si lamenta ma io mi sono resa conto di non essere la solita pacifica Angela.
Per dirla in breve o come direbbe la mia mamma: "Sembro in perenne crisi premestruale!"
Forse il mio amore ha ragione quando dice che avremmo bisogno di una piccola pausa.
Già da un po' mi parla, infatti, di una vacanza di una settimana in una città europea ma io l'ho da subito canzonato.
"Figuriamoci, in vacanza a febbraio e chi può permetterselo?" - gli ho detto.
Ora, invece, mi sto ricredendo. Anzi, devo ammettere che ha proprio ragione e che ce lo meritiamo.
Mi piace molto viaggiare ma non ne ho mai avuto tanta possibilità mentre, da quando c'è lui nella mia vita, anche questo è migliorato.
Claudio è un ottimo compagno di viaggio: si adatta a tutto e gli piace esplorare tutto senza stancarsi mai. In questo siamo molto simili.
Se questo non bastasse, è molto generoso e si accolla la maggior parte delle spese.
In realtà è proprio per questo che di solito mi faccio degli scrupoli ma, mia madre mi ha mandato quella che lei chiama paghetta un po' più copiosa del solito questa volta ed ho anche dei risparmi perciò posso permettermi una pazzia.
Devo assolutamente accontentare il mio amore e ripagarlo della sua pazienza.
In più, domani sarà il nostro anniversario e sarebbe una bella idea-regalo così incomincio a smanettare su Internet per trovare una buona offerta.
Ed eccola, urlo entusiasta: " Trovata!".
6 giorni e 5 notti in un bad and breakfast a Vienna per una cifra accettabile con colazione e viaggio in aereo compresi.
Confesso che ho sempre desiderato vedere Vienna, per Sissi.
Oh, che belli i film dell'imperatrice d'Austria! Mia madre li guardava sempre quando passavano in TV. Io mi accoccolavo sul divano con lei e sognavo una vita da principessa. " Che bei ricordi!"
Non sto nella pelle, blocco l'offerta ma, non potrà essere una sorpresa, devo fare il bonifico per il pagamento entro poche ore quindi, chiamo Claudio.
"Ciao amoruccio! Si scusami so' che sei a lavoro ma... devo dirti una cosa fantastica. No, no, non riguarda loro! Sì, adesso, hai indovinato! Riguarda il nostro anniversario o meglio il mio regalo! Ho prenotato un viaggio, posso definire? Devi dirmi solo sì! Dai su! Ah sì, hai ragione. Che sbadata! Devo dirti per quando! In realtà forse è un po' azzardato. L'offerta riguarda la settimana prossima! Ti prego! Sì, lo so che oggi è venerdì! Ti supplico! Ok, sì chiedi, aspetto che tu mi dia conferma! Ti adoro, a dopo!"
Spero proprio che gli concedano le ferie!
Non sto nella pelle ma, uah che associazione d'idee!
Una cosa fantastica per lui è: "Aurora e Michele si sono messi insieme?!"
Poi, dice a me di non metterci speranza. Ci sono troppe aspettative su questo studio e non mi sembra ci siano riscontri in questo senso.
Anche per questo bisogna fare pausa! Ed ecco che riattacco a pensarci: " No, no e no!"
Per fortuna squilla il telefonino...
" Dimmi subito che ti hanno concesso le ferie! Come? Cosa? No e dai noo! Non è proprio possibile? Che? ... sei uno stronzo, sei proprio uno STRONZO! Ora ti freghi! Sì hai capito bene, non se ne fa più niente! Disdici pure le ferie! No, non era il momento di scherzare! Cia'!"
Gli chiudo il telefonino in faccia, poi, come al solito parlo da sola: " Che stronzo, mi ha proprio fregato! Mi si è gelato il sangue nelle vene e deve pagarla! Sì, chiama tu! Lo farò penare, deve provare a chiamarmi almeno tre volte: una...due... e dai chiama per la terza volta! Uffa, chiama! Ho detto CHIAMA!"
Niente il telefonino non dà più segni di vita, la mia vita è finita: "Voglio morire, che ho fatto!"
Sono spaventata, vuoi vedere che si è arrabbiato e che è finita?
Per fortuna squilla ed io rispondo di scatto senza neanche guardare chi è: "E va bene Claudio, visto che insisti, ti perdono! Oh no, scusami! No, non preoccuparti, non è successo niente. Sì, davvero, sono solo sciocchezze! No, assolutamente non disturbi affatto! Adesso, però, dimmi! Su Aurora, non farti pregare, cosa volevi dirmi?... Ah sì, hai ragione. Non ti ho chiamata perché ho un po' da fare. Sai domani è il mio anniversario e sto organizzando una sorpresa per Claudio! Sì, so di averti lasciata un po' in sospeso con l'ultima domanda ma... Ci hai riflettuto? Ok allora se per te va bene ci vediamo più tardi. Sì alle 16 può andar bene. No stai tranquilla posso benissimo. A dopo, ciao cara, ciao!"
O Dio vorrei morire era Aurora, mi ha chiamata. Sono meravigliata, in pratica mi ha chiesto una seduta: "La domanda lasciata in sospeso... Ha funzionato! L'ha scombussolata talmente da volerne parlare!"
Ci sono cascata ancora, però, e in più ho un altro problema.
Mi tormento le mani per l'ansia finché, per fortuna, suona di nuovo il telefonino e questa volta rispondo solo dopo aver visto chi è: "Vuoi vedere che chiama anche Michele?"
No, no è Claudio. Tiro un sospiro e rispondo: " Che c'è, che vuoi adesso? Sì, lo sei stato. Esatto! Va bene, visto che insisti, forse ti perdono ma perché non hai più richiamato?Ah, ti ha chiesto una cosa, il capo? Sarà, non ne sono molto convinta! Va bene! Sì, ora confermo il viaggio e pago. No, è il mio regalo per l'anniversario, anche se non so più se te lo meriti davvero. Ok, sì per domani farai tu. Cosa? Devo vestirmi elegante? Perché? Dove mi porti?... Va bene! Ciao! No il bacio non te lo mando, quello no! Al massimo te lo darò domani! Ciao... amore!"
Che scemo, voleva gli mandassi un bacio come prova del perdono!
Riprendo il computer e faccio il bonifico: "Fatto!" Penso, poi, a cosa mi resti da fare: Devo assolutamente trovare cosa mettere domani e metto a soqquadro l'armadio ma, niente.
"Come faccio? Potrei comprarmi qualcosa ma, quando? Domani mattina mi converrebbe andare dal parrucchiere altrimenti rischio di sembrare una pazza inoltre, ho appuntamento col prof. e oggi pomeriggio devo andare da Aurora!
Oh, che cavolo! Altro che prendermi una pausa, la vita mi si complica sempre di più.
Non potevo dirle di no ma, ora come faccio? Oh, ci sono: Prendo il telefonino e scrivo un messaggio ad Aurora chiedendole di fare una seduta informale oggi pomeriggio (per negozi!).
Scrivo, cancello e riscrivo: Ciao Aurora, scusami ma, siccome oltre ad essere, la tua "psicologa" sono anche tua amica, ho bisogno di te! Domani come ti dicevo, è il mio anniversario e Claudio mi ha chiesto di vestirmi elegante. Aiutami, non ho niente che si possa definire elegante e proprio per questo non saprei neanche comprarlo. Facciamo terapia e un giro insieme per negozi?
"Il prof. Cazzaniga mi ucciderebbe se sapesse cosa combino nella mia simulazione di terapia!"
Per fortuna mi risponde subito: Sì, va benissimo! Potrei prestarti io qualcosa ma credo di non avere la tua stessa taglia! Sarò felice di accompagnarti e di consigliarti! E non preoccuparti possiamo anche rimandare la "seduta"!
È meglio, allora, precisare che voglio e posso fare entrambe le cose così le scrivo ancora: Grazie Aurora, sei la mia salvezza. Questo, però, non implica che non abbia tempo, piuttosto, che lo valorizzo al massimo! Infatti, ho anche bisogno che tu risponda alla domanda in sospeso per il mio lavoro e chissà che in un luogo e in una situazione informale non avvenga qualcosa di positivo. A dopo!
Sono un'astuta bugiarda che si mette nei guai da sola e poi... ne crea di peggiori.
"Che sfigata! Speriamo bene!"
Alle 16 sono sotto casa di Aurora e la messaggio per dirle di scendere.
Lei dopo 5minuti, (sto cronometrando perché deve rispondere tutto ai miei piani altrimenti, sono fregata!), mi saluta e m'indica la sua auto perché ha già in mente dove portarmi.
Così dopo poco siamo nel negozio ed io provo almeno dieci tra vestiti e completi che la commessa mi suggerisce poi, resto folgorata da un tubino nero semplice ma molto elegante che mi mostra Aurora.
È un mito, quella ragazza, mi ha anche suggerito di non comprare scarpe e borsa perché me le presterà lei.
Abbiamo fatto abbastanza presto e c'è tempo per un gelato così le propongo di fermarci alla gelateria di fronte per parlare.
Lei accetta di buon grado e davanti a una meravigliosa coppa di gelato iniziamo la seduta informale...
Proseguo Seduta 3 Soggetto 1
Allora? Qual è la tua risposta?- le chiedo fiduciosa.
Aurora imbarazzata, giocherellando col cucchiaino, inizia a parlare: " Ci ho pensato molto, non ci ho dormito, mi sono angosciata al solo pensiero ma credo di non aver trovato una risposta precisa. È per questo che volevo parlarti. Mi sento strana, stupida anche, ma non ce l'ho!"
Di botto rispondo: " Come non ce l'hai?"
Lei fa cenno di no con la testa ed io vorrei dirle: forse non vuoi!
Sì, è chiaro non vuole dare una risposta perché altrimenti dovrebbe ammettere i suoi sentimenti ed io che credevo, speravo... Oh ma io, però, non mi arrendo e le dico: "Facciamo così, chiudi gli occhi per qualche istante e ascolta suoni e rumori che ti circondano. Rilassati il più possibile. Stai tranquilla, con te ci sono io e a me puoi dire tutto. Resterà tra me e te. Rilassati, ora ascolta e rispondi sinceramente ciò che ti viene dal cuore...
Cosa ti mancherebbe di lui se non ci fosse più nella tua vita? E quest'ultima come cambierebbe?
Dopo qualche minuto che sembra infinito, dice: "Tutto! Sì, tutto! Io non voglio neanche pensarci, non è possibile una vita senza di lui. Lui è il mio migliore amico.
Lui mi aiuta, mi fa ridere, mi ascolta, mi prende in giro, mi fa compagnia, mi contrasta, mi accompagna, mi asseconda, mi..."
"Cosa?"-dico io trepidante.
Aurora dopo qualche altro minuto infinito e sempre a occhi chiusi finalmente dice: "Mi completa! Non la voglio una vita senza di lui! È il mio miglior amico, perciò, è parte integrante di essa!"
Non ce la faccio e dico: "E non credi che quello che dici riguardi qualcosa di più grande dell'amicizia?"
"N... no!"- dice sconvolta e dopo aver riaperto gli occhi.
"Mettiamola così, anche Claudio è tuo amico di vecchia data, poniti la stessa domanda ma riguardante lui. Quale sarebbe la tua risposta? Provi gli stessi sentimenti per lui?"- non dovevo azzardare ma...
Aurora risponde d'istinto e con massima sincerità, si percepisce chiaramente, non si rende conto di ciò che sta dicendo finché non finisce di pronunciare quelle parole.
"No, Angela è diverso! Claudio è mio amico ma non come lui! Io gli voglio bene ma, senza offesa, la immagino la mia vita senza di lui. So, spero che un giorno si sposerà con te e avrà meno tempo per me, per gli amici. Per Michele è diverso, io non potrei stare senza di lui!"- mi risponde restando basita e guardandomi smarrita.
"Perché?"- incalzo io ma, poi, aggiungo: "La domanda giusta da farsi sarebbe questa Aurora ma, evidentemente non è ancora il momento ... lasciamo stare!"
La guardo negli occhi... La mia espressione dice tutto e non aggiungo altro, non voglio esagerare.
Aurora resta pensierosa e con una espressione corrucciata ma neanche lei aggiunge altro.
Il gelato si è sciolto e senza parlare ci alziamo all'unisono per andare via.
Nel tragitto in auto c'è un silenzio imbarazzante rotto, poi, da Aurora che mi chiede quali siano i miei programmi per domani.
Io le spiego che penso di andare dal parrucchiere di mattina appena dopo aver parlato con il prof. che segue la mia tesi.
Lei mi spiega allora che è meglio che salga ora a prendere scarpe e borsa perché lei domani lavorerà tutto il giorno.
Io acconsento felice e grata.
A casa sua mi mostra due o tre opzioni.
Incredibile, questa ragazza ha un armadio solo per le scarpe e le borse.
Scelgo una bellissima borsa rossa con rifiniture nere coordinata, però, con delle scarpe favolose anche se altissime, con tacco 100.
Non ho mai indossato scarpe col tacco figuriamoci così alte ma, Aurora sostiene che non si può essere eleganti senza tacco e quando, su sua richiesta, provo tutto, le do proprio ragione: sembro un'altra!
Mentre mi cambio Aurora riceve una telefonata e credo sia Michele.
La sua espressione cambia, il viso si distende mentre parla con lui e sorride a ogni parola: Se non è amore questo...
Finito di rivestirmi, la ringrazio e sto per andare ma lei mi propone di passare insieme per casa mia a posare tutto per poi andare al bar dove Michele e Claudio ci aspettano.
Io resto un po' basita: " Cosa ci fanno insieme quei due e come sapevano che eravamo insieme noi?"
Aurora mi spiega che Michele voleva vederla già nel pomeriggio per chiederle una cosa ma lei gli ha detto che non poteva perché usciva con me, così...
Claudio invece, si sa, a fine lavoro, passa sempre dal bar quando Michele ci lavora.
Io accetto volentieri la sua proposta e così ci ritroviamo tutti e quattro come al solito al bar.
Per essere quella che voleva staccarsi un po' dagli "amici ma innamorati"...
Tra le chiacchiere Claudio racconta del mio regalo di anniversario: il viaggio.
Aurora sembra felice per noi, si complimenta per la scelta dell'itinerario e mi suggerisce di portare vestiti comodi e caldi; anzi si offre di prestarmi un giaccone caldissimo.
Michele, invece, si lamenta che nessuno gli ha mai fatto un regalo del genere (guardando Aurora) e poi di essere abbandonato dalla sua terapista. Scherzando aggiunge che proprio la settimana prossima poteva raccontarmene di belle su Aurora e tutti lo guardiamo curiosi.
Allora aggiunge che deve chiedere un favore ad Aurora cosicché se non lo accontenterà avrà tanto di cui sfogarsi sulla sua cattiveria mentre se lo farà avrà tanto da raccontare.
Poi, però, ci lascia lì al bancone e torna a servire ai tavoli.
Sembriamo avere tutti un punto interrogativo in testa: ci ha incuriosito.
Dopo dieci minuti torna e chiede ad Aurora di accompagnarlo come tutti gli anni a cena a casa sua, domani sera, per il compleanno di suo padre.
Aurora si sorprende per la richiesta così ravvicinata e lo sgrida, poi, dice che lo farebbe volentieri ma che non è il caso perché sarà distrutta dopo un turno lunghissimo in ospedale.
Michele si giustifica dicendo che neanche lui voleva ricordarselo e che sperava addirittura di non essere invitato. Poi, torna alla carica adulandola, dice che tanto lei è di ferro e che è perfetta sempre, soprattutto agli occhi dei suoi. Passa, quindi a pregarla e infine a minacciare di non andarci neanche lui.
Aurora come c'era da aspettarsi a quel punto accetta ma gli dà del cretino.
Claudio ed io ci guardiamo e ridiamo.
La piacevole serata finisce, come sempre tra le risate dovute alle battute di Claudio e agli aneddoti divertenti sui clienti di Michele.
Questa volta, però, una cosa mi ha colpito: il saluto tra i miei due pazienti/amici. Lo sguardo triste di Michele e il trasporto negli occhi di Aurora mi sono sembrati più intensi del solito ma, ho subito scacciato questi pensieri ripetendomi in mente di non essere più lucida su di loro.
Claudio ed io abbiamo accompagnato Aurora che nel salutarmi mi ha suggerito come truccarmi l'indomani, che cara ragazza!
Mi sento in colpa per essere stata un po' dura con lei oggi.
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