Come?
Michele pov
"Mi hai convinto Angela, non c'è bisogno che ne parliamo ancora! Sono molto stanco e ho un terribile mal di testa, non sono andato neanche a lavoro. Non ne ho proprio avuto la forza!
Sì, so che Aurora si è preoccupata, mi ha chiamato, voleva venire da me per accudirmi ma le ho spiegato che desideravo solo prendere qualcosa e mettermi a letto.
Le ho promesso che domani "sarò" meglio di prima e così sarà!
Da domani cambierò modo di fare, sarò più aperto, mi comporterò in maniera più naturale/normale possibile e non le impedirò più di ricordare evitando cose e persone.
Intendo farlo, però, in maniera graduale per non scombussolarla ulteriormente.
Sì Angela, so che è la cosa giusta e che così avrei dovuto fare ma mettiti al mio posto: Se ricordando decidesse di non volermi più? Io ora, sentimentalmente, ho investito ancora di più e sarei perso senza di lei!
... Parli bene tu, ma come ti sentiresti a lasciar andare Claudio? Che c'entra? C'entra e come, l'amore vero sarà anche mettere l'altro prima di tutto e tutti, sacrificio prima che benessere ma se ciò significa perderlo, doverlo lasciar andare ...È facile a dirsi ma nella pratica è doloroso anche solo immaginarlo! E anche tu cercheresti di evitarlo!
La paura mi toglie il respiro e mi fa stare così male da non poterlo neanche descrivere. No, non preoccuparti non cambierò idea e, ... noh, non ce l'ho con te! So che dici certe cose solo per il nostro bene! Ti voglio bene ma se e quando Aurora mi manderà al diavolo, sarà meglio che tu non ti faccia trovare in giro perché incinta e buona ti ammazzerò ... ok, calma, calma sto scherzando anche se non del tutto!"
Aurora pov
Oh Dio, Angela, scusa se ti disturbo a quest'ora ma avevo assolutamente bisogno di raccontarti ciò che è successo oggi! No, non preoccuparti non è successo niente di brutto, anzi, non sto nella pelle dalla felicità! Hai ragione ora ti racconto tutto per filo e per segno ...
Questa mattina, in ospedale, dopo poco dall'inizio del turno, ho incontrato Michele che arrivava ed ero pronta a salutarlo come di prassi in maniera formale ma ...
Oh, Angela, sono rimasta di stucco! Sì, sì, ti racconto ...
Michele mi è venuto incontro con le mani dietro la schiena, si è avvicinato, mi ha baciata appassionatamente e, poi, mi ha dato un bouchè di fiori che aveva nascosto dietro!
No, oggi non c'era nessuna ricorrenza e, infatti, al mio sguardo sbalordito ha risposto che gli faceva piacere ringraziarmi per l'amore che gli dono ogni giorno rendendolo felice e far sì che tutti sappiano della nostra unione!
Sì, proprio così mi ha detto!
È stato di un romanticismo spiazzante e meraviglioso!
E, in effetti, quando mi sono ripresa, ho visto che tutto l'ospedale si era fermato, infermieri, portantini, medici e pazienti ci guardavano esterrefatti. Michele, allora, mi ha dato un bacio sulla guancia e mi ha sussurrato all'orecchio che pur desiderando stare con me, ora sarebbe stato meglio che io tornassi a lavoro altrimenti mi avrebbero sgridata e che lui incominciasse il suo giro.
Oh, Angela, ho fatto uno sforzo enorme a riprendermi, l'ho ringraziato e salutato, ho portato i fiori nello spogliatoio e ho ripreso il lavoro cercando disperatamente di concentrarmi e di non farmi prendere dalla giostra di domande che tutte le mie colleghe hanno provato a farmi di nascosto tra una cosa e l'altra. Mi sono sentita osservata e un po'in imbarazzo per tutto il turno, ma ero anche molto felice!
Sì, hai proprio ragione il suo gesto è stato molto significativo: ha reso pubblico a tutti in ospedale il nostro rapporto. Ora potrò guardare liberamente storto tutte quelle che gli fanno il filo se ancora ci proveranno. Sarò l'infermiera più invidiata e chiacchierata dell'ospedale! Oh, beh, forse hai ragione tu, non sarà proprio bellissimo ma non importa sono contentissima!
Ora devo lasciarti Angela perché è venuto a prendermi per portarmi al solito posto, così mi ha detto, io non ho idea a cosa si riferisca ma non sto nella pelle!
Angela pov
Michele ha già decisamente cambiato modo di comportarsi facendo proprio felice Aurora: Ha reso pubblico il loro rapporto sul loro luogo di lavoro ma, soprattutto, l'ha invitata al solito posto.
Sono compiaciuta perché mi ha ascoltata.
Mi aveva assicurato che avrebbe agito diversamente, in realtà, ma io non ci speravo/credevo fino in fondo.
Michele pur essendo in preda al panico più totale, probabilmente, si è fermato nel suo pensiero del momento con la classica frase: "Ora come faccio?"
Bene, mi sembra di vederlo mentre si pone questa domanda. Se fossi stata con lui, gli avrei fatto i complimenti e lo avrei incoraggiato facendogli notare di essere già sulla strada giusta, per due motivi: il primo è che ha già utilizzato il "come" inserendolo nella domanda e questo ha sollecitato la sua azione; il secondo è che pensando al "come" è uscito facilmente dal panico spostandosi in un'ipotetica soluzione.
Il "come" è uno strumento che ci porta a risolvere i nostri dubbi, perplessità, ansie, probabili blocchi attraverso l'azione. Proprio così! Il com'è il nostro "Google Maps" che ci indica da dove partiamo per arrivare a dove vogliamo".
Non vi nascondo che anche sul piano energetico il "come" è un ottimo motore che ci fa ripartire con noi stessi. Quel "come", infatti, non l'ha portato alla pazzia del "cosa posso fare" e gli ha fatto guadagnare del tempo che ha potuto spendere direttamente nell'azione.
Come vedete " il come" è uno strumento utilissimo che ci porta fuori dai guai come farebbe un avvocato e che consiglio vivamente a tutti di utilizzare come esperienza per vivere da protagonisti, senza dubitare di ciò che siamo, perché, come vedete, la soluzione è già dentro di noi. Basta prenderci il nostro tempo di riflessione per prenderla in considerazione.
Il "come" è una parola "tramite" del linguaggio vago che entra in gioco in ogni forma di discorso e, quindi, di vita. Significa entrare in contatto con la nostra interiorità per migliorarci, nella convinzione che "il come" sia sinonimo di cura e ci aiuti a rendere la nostra vita unica.
Nonostante queste profonde e rassicuranti convinzioni dettate dagli studi psicologici e le ottime azioni messe in atto da Michele, però, quando si tratta di loro, dei miei amici, riesco sempre e solo a essere inquieta.
Sono un po' preoccupata, anzi spaventa dalle conseguenze. Non è professionale ed è completamente irrazionale ma, se succedesse qualcosa, se Aurora stesse male o se peggio ancora la loro felicità finisse, me ne sentirei in colpa e credo proprio che Michele, inevitabilmente, mi odierebbe!
Che cosa accadrà? Come andrà?
Gli scenari rispondenti a queste domande che affollano la mia mente sono l'uno più negativo dell'altro ma, poi, a risvegliarmi dai miei pensieri negativi, come sempre, arriva il mio Claudio che tutto contento, mi annuncia l'invito di Michele a ritrovarci al solito posto. Il suo sorriso è così rassicurante che a guardarlo negli occhi non posso che pensare a una frase sentita forse in una canzone: "Lo scopriremo solo vivendo!"
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