Claudio
Dopo ore passate al PC a scrivere appunti e a fare piani sul da farsi, alzo gli occhi verso l'orologio a muro e... "Accidenti, si è fatto tardi ! Ho saltato il pranzo, tra poco Claudio sarà qui e devo ancora preparare il polpettone!"
Mi appresto allora a preparare ma, la mia mente ben presto torna a loro, gli amici, a quando li ho conosciuti o meglio a quando ho conosciuto lui.
Abbiamo frequentato in pratica la stessa gente, gli stessi posti per un anno poi una mattina... Lui era bellissimo aveva la camicia blu un po' sbottonata, dei jeans attillati, mocassini blu e un filo di barba che gli donava un non so che di affascinante.
Io mi sono bloccata a guardarlo, letteralmente incantata e beh, sì, lui ha dovuto salvarmi da un'auto che stava per travolgermi.
Che figura di m... Ero lì ferma in mezzo alla strada mentre lui era sul marciapiede di fronte in attesa del verde per i pedoni.
A ripensarci non so se ridere o piangere ma lui fu carinissimo, mi invitò persino a prendere un caffè.
Scoprimmo così che avevamo tre amici in comune e ci scambiammo i numeri di telefono.
La sera dopo uscimmo insieme, andammo a vedere un film che interessava a entrambi, mangiammo una pizza e parlammo tutta la sera senza mai sentirci in imbarazzo.
Ci divertimmo tanto ma quando mi riaccompagnò a casa... Beh credo non lo desiderasse ma fece, comunque, ciò che ci si aspettava facesse: mi baciò.
Un bacio dolce a fior di labbra ma niente, non provai nulla e non so perché scoppiai a ridere.
Lui mi guardò stranito per qualche secondo poi si lasciò trascinare nella risata.
Ci sedemmo per terra dal ridere e restammo lì a chiacchierare per ore. Alla fine decidemmo quindi di essere solo amici.
Uscimmo insieme un altro paio di volte poi lui disse che avrei dovuto assolutamente conoscere i suoi migliori amici perché anch'io ero importante per lui.
"Che dichiarazione, neanche quella di un fidanzato mi avrebbe commossa di più!"
È molto difficile distinguere amore e amicizia ma io sono sempre stata molto empatica ed anche istintiva.
Il passaggio da un'amicizia a una relazione di coppia è caratterizzato solo, a mio avviso, dal coinvolgimento fisico e sessuale. Non c'è altro che le possa distinguere.
Tra Michele e me non è scattato nulla in tal senso, anzi ...
Fu così che, poi, Michele mi diede appuntamento per la sera successiva nel bar dove era solito incontrarsi con questi suoi due amici.
Una ragazza e un ragazzo davvero speciali come li descriveva lui.
Dai suoi racconti sembravano simpatici ma i nomi, quelli proprio mi sapevano di scontato e insignificante.
Il nome di lei mi ricordava la strada di casa mia in provincia: via Aurora.
Il nome di lui invece quello del mio ex che ho beccato avvinghiato alla mia più cara amica d'infanzia: Claudio. "Che rabbia!"
Com'è dolce invece pronunciare ora quel nome assimilandolo a colui che rappresenta tutto per me!
Sì è stato lui, Michele, a presentarmi l'amore della mia vita guadagnandosi la mia eterna gratitudine. È un bravo ragazzo, gli voglio bene e desidero che sia felice.
Il suono del campanello mi distoglie dai miei pensieri ed è lui, il mio Romeo, o meglio il mio Claudio, quello giusto questa volta.
Apro la porta ed eccolo: bello, sicuro di sé, simpatico e affascinante.
Mi saluta nel modo che preferisco: senza parole ma con un bacio mozzafiato. E poi mi dice quella sua frase tipica: "Mi sei mancata da morire, piccola!"
Dicendo così sembra un facilone, un superficiale, uno che usa e getta le ragazze a suo piacimento invece no è semplicemente un tesoro che si atteggia a gioiello falso.
Se mi fossi fermata alle apparenze di certo, non gli avrei dato neanche una chance e in realtà la tentazione l'ho avuta.
Appena ha aperto bocca, subito dopo che Michele aveva fatto le presentazioni, fui molto tentata di inventare una scusa e defilarmi ma ciò che mi era stato raccontato di lui contrastava troppo con il suo modo di fare in quel momento e i suoi occhi ... non avevo mai visto degli occhi così. Oh non mi riferisco solo al colore pur essendo particolare ma ...
... I suoi occhi sono due pozze celesti che ti leggono dentro!"
In più Michele che pure "legge bene" si avvicinò a me con una scusa e mi sussurrò all'orecchio: "Sta facendo lo spavaldo ma non è così... è molto di più! Si è emozionato! Mi sa che gli piaci!"
Chiacchierai tutta la sera con Aurora con cui trovai subito molte affinità, ma avevo quelle due pozze celesti che mi fissavano.
Avevo Claudio seduto di fronte che chiacchierava con Michele, di non ricordo cosa ma, continuava a guardare me e ad ascoltare tutto ciò che mi usciva da bocca.
Ricordo che mi sentivo strana ma non a disagio e che mi girai senza dare nell'occhio un paio di volte.
Non ero convinta che guardasse me, forse, anzi sicuramente, c'era qualcuno di più interessante alle mie spalle.
Poi all'improvviso finì tutto, lui e Michele si alzarono e si allontanarono. Claudio voleva fumare e quindi uscirono fuori al bar.
Lo guardai allontanarsi con una camminata particolare, bella di quelle che t'impediscono di staccargli gli occhi di dosso e un posteriore che parla.
E mi sentii improvvisamente a disagio, solo dopo realizzai che mi mancava il suo sguardo.
Spontaneamente e seppur da lontano lo osservai meglio trovandolo fantastico da guardare, alto, magro, curato, con delle belle mani grandi e una bocca gigantesca. Il suo look, anche se alla moda, risultava semplice e lo rendeva un incanto!
Subito Aurora mi chiese se c'era qualcosa che non andava e spontaneamente risposi: "Ci sono due pozze celesti che mi fissano!"
Aurora si voltò nella direzione del mio sguardo mentre pronunciavo quelle parole e si rese conto che parlavo di Claudio che, per altro, dall'uscio della porta continuava a guardarmi mentre parlava con Michele. Poi si voltò verso di me e disse: " Hai fatto colpo! Hai fatto proprio colpo!" Per poi aggiungere: "Claudio è un bravo ragazzo ed anche tu mi sembri a posto, buttati. Sareste una bella coppia!"
"Non scherzare!"-dissi io
"Non sto affatto scherzando!" disse lei.
E per fortuna i ragazzi in quel momento rientrarono chiedendoci se volevamo fare una passeggiata prima di rientrare.
Aurora guardò l'ora e disse di no che era tardi, l'indomani doveva lavorare e...non finì la frase che Michele: "Dai, è una bella serata non fare sempre la vecchietta bisbetica!"
E lei: "Come ti permetti? Io sono solo realista, domani dovrò essere lucida mentre somministro medicine!"
E allora lui: "E dai lo sarai, due passi non ti toglieranno la lucidità ma ti daranno elasticità muscolare. Per correre da un paziente all'altro devi essere in forma. Mezz'ora non di più, andiamo! Più mi fai parlare più perdi tempo!"
"Anch'io devo andare?"- mi permisi di dire ma Michele subito mi stoppò: "Eh no, non ti ci mettere anche tu adesso!"
Claudio mi salvò dicendo: "Su una cosa siamo tutti d'accordo, è ora di andare allora andiamo!"
Così uscimmo dal bar e iniziammo a passeggiare.
E Michele ebbe un'illuminazione, propose di accompagnare noi ragazze a casa, abitavamo senza saperlo a poca distanza l'una dall'altra, facendo tappa alla gelateria preferita di Aurora che era di strada.
Per convincerci disse: " Non potete dire no a un gelato buonissimo e per giunta offerto!" Aurora ed io allora ci siamo guardate, abbiamo sorriso e fatto cenno di sì.
Nel tragitto mi trovai ben presto a camminare con Claudio che mi chiese cosa studiavo, chi frequentavo... Chiacchierammo piacevolmente, lui faceva una battuta dopo l'altra ed io ridevo come una scema. Con la sua voce calda e alquanto sensuale mi spiegò di essersi laureato in legge, di star facendo pratica presso uno studio legale in centro e di aspirare a diventare notaio come suo padre.
Fu molto piacevole ascoltarlo parlare, poi prendemmo il gelato ci voltammo senza trovare più Aurora e Michele.
Spariti, erano proprio spariti e quando Claudio commentò con una battuta, mi venne spontaneo dire: " Forse volevano restare soli!" La mia boccuccia sempre all'opera!
Lui mi spiegò gentilmente che Michele gli aveva scritto scusandosi e salutando, Aurora doveva far presto ed io tanto ero praticamente arrivata perciò...
Restammo a chiacchierare per ore sotto casa mia poi mi salutò chiedendomi il numero e se volevo rivederlo magari per una pizza.
Io risposi farfugliando, che figuraccia poi non riuscendo a riprendermi gli mostrai il mio numero sul tel. senza più proferire parola, neanche ciao dissi e andai via... "Che figura di m.!"
Quella notte non dormii molto, Claudio mi aveva colpita più di quanto volessi ammettere, ma non avevo nessuna intenzione di farmi fregare di nuovo.
Mi ripetei fino allo sfinimento che non avevo alcun bisogno dell'amore, stavo benissimo così. Le ultime parole famose, di lì a poco Claudio ed io siamo diventati una coppia.
Inconsciamente io desideravo cambiare la mia vita, avere non solo scambi d'interessi e vantaggi ma amore incondizionato.
Io credo di non averlo mai fatto nei miei rapporti di amicizia e di coppia ma, ho sempre incontrato persone che, invece, mi usavano per i propri interessi.
Amare è qualcosa di molto diverso, significa: voler condividere la propria vita con l'altro per renderlo partecipe della propria felicità, sia l'altro un amico o un partner.
Cercavo qualcuno che non centrasse tutto su se stesso ma che fosse capace di darmi l'amore universale e incondizionato. Qualcuno che mi desse sia amore sia amicizia perché se è vero che queste sono due facce della stessa medaglia è pur vero che questa non va confusa con una semplice moneta e non bisogna cercare quindi di possederne sempre di più.
Claudio ha risposto da subito a queste mie richieste. Nella sua vita sceglie di amare, amare tutti, amare in modo sincero, vero autentico.
È un uomo ideale: romantico, dolce, altruista, intraprendente, originale e gentile. Si ricorda le date importanti come anniversari, feste e compleanni.
Non cerca la soddisfazione del suo piacere, cerca di far star bene.
È sempre pronto ad ascoltarmi e consigliarmi nei momenti di difficoltà rappresentando per me un posto sicuro dove potermi rifugiare ogni volta che ne sento il bisogno.
Mi fa sentire al centro del suo mondo e della sua attenzione. Mi ama da morire e mi fa tante coccole fino a farmi impazzire.
È geloso ma non da farmi scenate. È dolce ma ha un carattere forte e deciso, sicuro delle sue scelte e fermo nelle sue idee, non si fa trascinare dal gruppo e si distingue sempre dagli altri.
Tra noi si è instaurato un rapporto invidiabile basato su complicità, passione, sincerità, fedeltà e rispetto reciproco.
Con lui mi piace condividere le stesse cose, belle o brutte che siano e confrontarmi col suo modo di pensare.
Io, grazie sempre agli studi di psicologia, non penso a lui come a una relazione. Ho accettato Claudio nella mia vita perché è la mia opportunità per condividere l'amore che sono.
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