Aurora e Michele
Ecco è mattina e finalmente mi alzo. Ho trascorso la notte in bianco ma ora ho le idee chiare.
Prendo subito il mio PC e incomincio a buttar giù un memorandum.
Ho deciso di incontrare singolarmente, separatamente, Aurora e Michele.
Senza far troppe domande cercherò, prima di tutto, di farmi raccontare la loro amicizia sin dall'inizio tenendo conto e confrontando poi i loro punti di vista.
Spero di riuscire nella mia impresa. Sono entusiasta del lavoro che mi aspetta ma anche preoccupata. Cercherò di mettere in pratica ciò che mi hanno insegnato ascoltando senza influenzare e magari permetterò loro di prendere coscienza dei sentimenti che provano l'uno per l'altra.
Tutto ciò non sarà poi così facile tenendo conto che tutti e tre abbiamo da lavorare, da studiare e soprattutto da vivere ma, ne varrà sicuramente la pena.
A proposito di vivere devo rispondere alla centesima chiamata di Claudio altrimenti invece del buon giorno mi darà il ben servito!
...Baci baci amore! A più tardi, si ceneremo insieme, si ti preparerò il polpettone che ti piace tanto! Ciao, ciao. Baci, baci!
Oh finalmente sono riuscita a liberarmi! Prima di tutto voglio introdurre la personalità di entrambi i soggetti in analisi e quindi butterò giù qualcosa, una loro descrizione.
Appunti di Angela Bianco facoltà di psichiatria Firenze.
SOGGETTO 1
Aurora è una bellissima ragazza, magra, slanciata, sembra una modella ma con le giuste forme.
È alta più di un metro e settanta, ha gambe lunghe, spalle larghe e caviglie fini. Ha un bel seno sodo, almeno una terza o forse una quarta, e un lato B invidiabile, alto e non proprio a mandolino ma quasi. (Si capisce vero che la invidio?)
Non passa per niente inosservata anzi, Claudio mi ha raccontato che lui e Michele hanno sempre dovuto fare i fratelli maggiori per proteggerla da attenzioni inappropriate.
Ha un volto molto delicato, sempre sorridente che mostra tutta la sua dolcezza, occhi di un intenso blu, capelli nero corvino e pelle rosa da bambola di porcellana anche se in quanto ad intelligenza non è certo una bambolina.
Ha un bel caratterino, non si fa passare la mosca per il naso e mi ha raccontato di aver avuto quasi subito ben chiaro cosa voleva fare, l'infermiera e credo lo faccia egregiamente.
Ha avuto un paio di storie d'amore ma nulla d'importante.
Ha avuto una bella infanzia come si deduce dai racconti degli amiconi, anche se ... ah si mi sembra che sia orfana di padre .*
* Devo assolutamente approfondire perché può essere un trauma, una fonte di paura nell'esprimersi completamente nelle relazioni umane. Nei miei studi ho approfondito molto l'argomento perché mi riguarda da vicino: l'ho perso che ero una bambina per una brutta malattia.
SOGGETTO 2
Michele è un ragazzo ... Ah se non fossi innamoratissima del mio Claudio! Oh si ecco!...La parola giusta per descriverlo è affascinante!
È castano, i suoi capelli sono folti e mossi, ha gli occhi nocciola un po' a mandorla con le ciglia lunghe, e la sua carnagione è scura. Il suo volto è interessante ha il naso da maschio ma non troppo grande, una mascella pronunciata direi quanto basta e un'intrigante fossetta sul mento che gli donano un so che di misterioso.
È alto e ben messo, muscoloso quanto basta. Le sue mani sono grandi e affusolate. Ha un'ampia schiena e il suo fondoschiena è bello sodo ma, chi lo guarda? Si vede che è uno sportivo, anche se veste sempre casual chic mostrandosi impeccabile, curato e armonico nella scelta dei colori.
Insomma, neanche lui passa affatto inosservato! Comunque, non è un tipo montato di cervello anzi ha i piedi ben piantati per terra anche di fatto con quel corpo!...Oh, non divaghiamo.
Proviene da un'ottima famiglia, suo padre è un medico di prestigio e lui dopo vari tentativi di fare tutt'altro (il cantante in un gruppo e il cameriere per mantenersi da solo e lo fa ancora) ha poi deciso la sua strada: medicina.
Si è laureato l'anno scorso, che festa ragazzi!
Ora fa tirocinio, indovinate un po', nello stesso ospedale di Arianna e studia per specializzarsi in pediatria.
Adora i bambini e riesce a essere molto empatico con loro. A questo proposito, Aurora dice sempre: " Tra simili s'intendono!"
Ha un buon carattere, anche se credo sia un po' introverso e timido. Quando l'ho conosciuto, l'ho descritto a un'amica con i seguenti aggettivi: socievole, simpatico, ironico, dolce, sensibile, autorevole, forte, gentile, comprensivo, paziente e pacato. Lei mi ha chiesto di presentarglielo...naa.
Claudio mi ha raccontato che ha avuto molte ragazze ma che né lui né Aurora l'hanno mai visto con qualcuna.
Considerazioni generali
Hanno tutto, entrambi hanno tutto ciò che si può desiderare nel partner e a vederli insieme non si può che fare una ship!
A parte gli scherzi, quello che m'interessa far capire è che l'amore, al di là di qualsiasi relazione s'instauri con gli altri, è qualcosa di unico.
Michele e Aurora hanno, secondo me e chiunque li veda o li conosca o gli sia amico o familiare o altro, l'amore come modo di essere, di vivere e pensare.
Scelgono in ogni relazione di amare ma tra l'oro c'è anche altro.
Si danno amore senza chiedere nulla in cambio e mostrano elettricità che però non viene condotta all'unica cosa che manca loro, per essere felici, la complicità sotto le lenzuola. Come ha provato a dire Claudio devono concedersi l'Amore, quello con l'iniziale maiuscola che è comprensivo di sesso (non per essere banali o materiali ma, è così!).
Per arrivarci, uno di loro (o entrambi ancora non lo so), deve capire come gestire le sue emozioni, soprattutto la paura che, in realtà, gli impedisce di vivere.
Le emozioni fanno parte della nostra vita, hanno un peso enorme su di noi, ma non si possono ignorare, vanno comprese. Bisogna imparare a capirle e conoscerle, per poterle vivere alla grande.
Quando ero una ragazza, mi piaceva molto ascoltare mia nonna parlare, lei pur essendo piuttosto ignorante sapeva dare degli insegnamenti grandiosi. Con le opportune traduzioni dal dialetto, mia nonna diceva: "L'emozione che vivi, qualunque sia, dalla sofferenza, all'amore, dalla rabbia alla felicità, dipende sempre e solo da cosa pensi, da come vivi quello che accade dentro di te, dal fatto che non ti fai prendere dalla paura!"
Io, soprattutto, con i miei studi di psicologia, ho interiorizzato ormai, che se impari a sviluppare qualità come abitudine, allenamento, autostima, consapevolezza, fiducia in se stessi puoi riuscire a vivere con serenità. Bisogna, però, insegnare al proprio inconscio nuove regole.
Mia nonna diceva anche: "Se lasci a guidare il viaggio che è la tua vita alla paura, in realtà, finisci per non vivere affatto!"
Per guidare opportunamente servono consapevolezza, pazienza, comprensione di come funziona la nostra mente e quindi delle regole. L'inconscio non pensa, esegue ordini e regole; cambiandole si avrà il pieno controllo della propria vita.
In questa simulazione di terapia-studio dovrò fare molta attenzione a chi dei due "Amici ma innamorati" ha paura e fargliela superare.
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