1° ANNO

La prima volta che Estela conobbe Alya fu quando scrisse sul gruppo di classe che avrebbe scritto anche di notte, da quella sera Estela iniziò a scrivere ad Alya quasi ogni notte dell'estate.
Possiamo dire che la loro storia, la storia dell'amicizia che le lega da un filo, un filo invisibile e sottile, ma resistente e sarà difficile romperlo, anzi impossibile finchè non vorranno tagliarlo loro, e questo filo si attorciglia attorno a un app: si attorciglia a Whatsapp.
E qualcuno si chiederà perchè, in breve la loro storia inizia attraverso delle chat di questa app: quella del loro gruppo di classe del liceo, anche se non erano mai andate alle superiori, e quella privata tra loro, in cui si sono sempre ascoltate e si raccontavano situazioni che gli erano capitate.
E possiamo anche dire che Estela non ha mai voluto eliminare la loro chat, avrebbe cancellato troppe emozioni e pianti mai avvenuti: non ne aveva il coraggio.
Ed Estela si era subito affezionata ad Alya, che aveva un anima gentile e luminosa, la prima paragonava la seconda alla luna.
La luna così silenziosa e gentile, che non giudica né di giorno né di notte, non egocentrica o egoista che illumina tutte le stelle lasciando anche a loro uno spazio nel palco della notte, coperta dalle nuvole consolatrice e sensibili quando è triste, illumina tutti e tutto senza eccezioni, ma si fa notare anche se cerca di non farlo, così silenziosa e gentile c'è sempre se vuoi essere ascoltato, una consolatrice sorridente che ride insieme a noi o piange quando non lo facciamo noi.
Sì, Estela paragonava Alya alla luna perchè si comportavano alla stessa maniera e lei, dal significato anima, non rispondeva mai alla piccola stella che era la sua amica, perchè sapeva che la corvina amava la luna come se fosse sua amica e questo voleva dire che la bionda veniva amata come una amica e li andava più che bene.
Però Estela non era l'unica che paragonava, anche Alya paragonava l'amica con il significato del proprio nome: la paragonava a una stella.
Un giorno, mentre erano al parco della città in cui studiavano, sedute sotto un albero a leggere i loro libri in una silenziosa compagnia, la piccola anima raccontò all'amica i motivi per cui la paragonava alla stella.
"La stella viene illuminata dal sole e dalla luna, sennò non riesce a farsi notare, tu sei un po' come lei, ti fai aiutare per farti notare da qualcuno sennò saresti troppo timida e silenziosa per parlare con qualcuno.
La stella fa compagnia alla luna per non farla sentire sola, fa compagnia a tutte le stelle, alle comete, ai pianeti, agli esseri umani e te faresti compagnia a tutti anche se le odi perchè non vuoi che qualcuno si senta solo, un po' come me che dici che sono la luna.
La stella ascolta in silenzio e da consigli con la sua luce, si fa guardare anche se si vergogna, parla a modo suo e se a qualcuno pensa che la stella sia fastidiosa lei se ne infischia brillando ancora di più, come fai te, ti senti a disagio quando ti guardano, ma non gli dici nulla, parli in modo abbastanza volgare con molte parolacce e offendi odiando chi ti offende, ma ti fai accettare così dalle tue amiche e dai tuoi amici.
La stella ha un sogno, cadere portandosi una coda arancione che illumini ed aiuti qualcuno, proprio come te che vuoi diventare scrittrice per creare rifugi sicuri per le persone che vogliono fuggire."
L'altra ragazza, rimasta in silenzio ad ascoltare, aprì le labbra e parlò rispondendo all'amica.
"Se mi paragoni al significato del mio nome perde la sua magia, vabbè, lasciando stare questi dettagli superflui, io non sono uguale a una stella, se vuoi per forza paragonarmi alle stelle diciamo che sono quella cadente.
Brucio e cado veloce verso la fine e a volte vorrei affrettare la mia vera fine, ma non lo farò perchè è solo uno stupido pensiero.
Nella caduta si porta dietro il fuoco che può far avverare alcuni desideri: quello di una bambina malata che chiede di guarire, quello di un anziano che chiede di rivedere i suoi figli prima di lasciarli da soli, quella di due adolescenti non pronti per essere genitori, ma che lo desiderano lo stesso, quello di una donna che chiede di riuscire a lavorare senza essere sottovalutata e quello di un quindicenne che chiede di non essere più abusato.
Con quella coda desidero far avverare tutti questi e altri desideri, questo è quello che sto facendo cadendo.
L'emozioni di una stella cadente sono difficili e complicate, ma questo è perchè l'unico desiderio che vuole veramente esaudire è il suo: si sente egoista perchè non vuole morire.
E questa sono io, non voglio perdere tutto quello che sono riuscita ad avere, non voglio perdere le mie amicizie, non voglio perdere la mia vita per esaudire i desideri altrui..."
Estela rimase in silenzio, mentre teneva la testa bassa la bionda gli prese la mano e la guardò in viso negli occhi, un sorriso comparve sul volto della piccola anima e disse solo una cosa.
"Sì egoista se è quello che desideri, quando potrai aiutare aiuterai chi ne ha bisogno, intanto rimani qui insieme a me, alla tua famiglia, a tutti i tuoi conoscenti e si egoista per vivere, si forte per amare, si resistente per non crollare, si te stessa per essere felice"
Gli occhi celesti/grigi della corvina si persero in quelli marrone/color giallo grano della bionda, arrossì leggermente per l'imbarazzo e sorrise all'amica.
Estela aveva deciso di seguire il consiglio di Alya.
La piccola stella sarà se stessa per essere felice.
La piccola anima sarà se stessa per essere felice.
Saranno tutte e due quelle che vogliono essere per essere accettate e felici.

Tutto questo successe solo nel primo anno di scuola, all'età di quattordici anni decisero di essere amiche per essere delle silenziose consolatrici per l'altra.

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