Capitolo 3 "Nascondino notturno"
Milano,Italia.
03:44
Siete mai stati ubriachi? No intendo,ubriachi d'amore,di risa,di spensieratezza,di gioventù.
Lo siete mai stati? Lo si prova poche volte nella vita.
Ambra aveva in corpo proprio quella sensazione. Ammettiamolo:un po' di vino l'aveva bevuto ma solo perché a cena Marilena glielo aveva versato tre volte nel bicchiere.
Eppure era così buono il rosso insieme al pesce.
Era sia ubriaca che ubriaca d'amore.
"Famo un gioco amò?''
Lei aveva annuito,mentre il temporale fuori dalla casa continuava a percuotere le piante come se volesse strapparle dal terreno.
La casa era nel buio totale: erano le quattro meno venti del mattino di fine autunno,era normale che l'alba non ci fosse ancora.
"Giochiamo a nascondino al buio?"
Lei lo aveva guardato con aria interrogativa:ma come facevano a trovarsi nel buio pesto,in una casa di tre piani e con delle scale che,se per sbaglio non vedevi un gradino,ti rompevi la faccia?
"Dai amò,stiamo su questo piano, così non rischiamo de finì in ospedale!"
Lei aveva negato nuovamente:non voleva rischiare di svegliare tutto il piano solo per stare dietro alla malsana idea del fidanzato.
Eppure o era proprio bella brilla o bella innamorata,dopo pochi minuti aveva annuito.
Lui le aveva lasciato un bacio sulla guancia,per poi sorridere.
"Allora,te vai a nasconne' mo' fai na cosa facile che tanto io perdo sempre. Conto fino a trenta e poi te vengo a cerca'..."
Lei aveva annuito,munendosi di risa,un pacchetto di fazzoletti e indossate le sue pantofole con le piume rosa,aveva fatto un cenno al fidanzato che con le mani sul viso,seduto sul letto,aveva iniziato a contare.
Svelta era uscita dalla stanza,pensando dove potesse nascondersi senza disturbare chi dormiva:camera di suo padre era da scartare,così come quella di Marilena e la sua stessa camera.
Rimaneva un bagno di servizio,la camera per i pigiama party e uno sgabuzzino di mezzo metro dove la governante teneva detersivi e detergenti.
I secondi passavano,Damiano aveva quasi finito la conta:ora o mai più.
Era corsa velocemente nel bagno di servizio.
Chiudendo la porta alle sue spalle e aspettando.
Quel bagno era meraviglioso:a parte i sanitari rosa perla,la vasca idromassaggio era posizionata davanti ad una vetrata enorme che dava direttamente sul giardino. Si poteva vedere tutto:la fontana,le statue e nei giorni di sole,anche in lontananza il maestoso Duomo. La particolarità del vetro era che era oscurato quindi da fuori non si vedeva niente e nessuno,almeno per tutelare la privacy di ogni coinquilino di quella casa.
Il lavandino era in marmo rosa,con delle venature lilla che risaltavano ancora di più i rubinetti color ocra.
In quel bagno Ambra passava la maggior parte del suo tempo;si sentiva come all'interno di un camerino di qualche talk-show!
"Amò, t'ho beccata!"
Lui sottovoce aveva trovato la fidanzata che si era nascosta il viso fra le mani.
"Ho vinto io de nuovo!"
Le aveva lasciato qualche bacio sulle labbra,mentre lei aveva chiuso gli occhi e gli stava accarezzando i capelli.
"Mo tocca a te trovarmi!"
Lei aveva scosso la testa:l'alcol probabilmente aveva fatto effetto e si sentiva stanca come se avesse lavorato dodici ore di fila in un autogrill.
"Domani sera rifacciamo eh!"
Lei aveva annuito,trasciandosi in maniera molliccia verso la sua stanza.
Si era velocemente tolta le ciabatte ed era scivolata sotto le lenzuola.
Damiano aveva fatto lo stesso,stringendo a sé la fidanzata.
"Notte amò"
Ambra gli aveva lasciato un dolce bacio sul dorso della mano;era il suo metodo per dare la buonanotte al giovane.
La mattina seguente Ambra si era svegliata presto come suo solito:ma non aveva voglia di andare a fare colazione.
Si era voltata,accarezzando i lineamenti del volto del fidanzato che dormiva come un sasso.
I capelli mossi gli incorniciavano il viso, l'orecchino al naso era posizionato in maniera perfetta e seppur lei non ci avesse fatto caso,aveva ancora la matita sciolta della sera prima.
Il ragazzo era solito indossare la matita:sosteneva che il trucco,così come gli indumenti non dovessero essere catalogati per genere.
Ognuno era libero di indossare e truccarsi come voleva,senza limiti.
La giovane l'aveva scelto anche per questo:aveva un'apertura mentale che non aveva trovato in nessun ragazzo prima di lui.
Era come se,dove gli altri vedevano un muro,Damiano vedesse una costellazione.
"Giorno amò"
Aveva aperto un occhio,notando la ragazza sorridergli.
"Sei tenera così tanto già de prima mattina,mh?"
Aveva inspirato,passandosi una mano sul volto. Aveva notato la luce entrare flebile nella stanza: finalmente un po' di sole.
Era una settimana che la pioggia copriva Milano insistentemente.
"Che ore sono?"
Ambra aveva controllato il cellulare,per poi indicare i numeri con le dita.
"Come le otto? No amò te prego,almeno fino alle undici famme' riposa'... c'ho na vita impegnativa io"
Lei aveva riso,scuotendo la testa.
"Lo metti in dubbio? Guarda che fra n paio d'anni sarò un vip...de quelli con la pelliccia di orso bruno e la cocaina in tasca"
Lei l'aveva guardato male
"Sto scherzà,ma secondo te amò me faccio de quelle stronzate? Stavo scherzà"
Lei esasperata,gli aveva lasciato un bacio sulla fronte.
Per poi alzarsi e stiracchiarsi.
"So belle le tue gambe nude...me ricordano i girasoli..."
Lei si era imbarazzata,mentre cercava di ignorare gli ormoni del giovane e aveva aperto la porta finestra del balcone per fare cambiare aria.
"Pure la tua schiena è bella...me ricorda...come se chiama...ah sì,il calice del vino. È dritta...bella...po' c'hai sti nei piccini che so eccitanti..."
Lei aveva scosso la testa:era impossibile.
"E scusa amò,mica so io così bello,eh sei tu che sei na fregna e giri così già de prima mattina"
Lei si era indicata come a dire "ma così come che sono in pigiama?"
"Per me pure co sto maglioncino e basta sei fregna e che c'è posso fa'?"
Lei aveva riso,tornando sotto le coperte con il fidanzato.
Gli aveva lasciato qualche bacio sulle labbra,mentre le mani di lui erano andate ad accarezzarle le gambe nude.
Per poi tornare sul viso della giovane che era caldo,morbido,sembrava quello di un bambino.
"Che famo oggi?"
Le aveva lasciato un altro bacio sulla guancia,per poi scendere sulla mandibola,mentre le sue dita,desiderose si erano intrufolate sotto il maglione della giovane ad accarezzarle un fianco.
"Io un programmino ce l'avrei"
Lei aveva ridacchiato,accarezzando i capelli del giovane e riportandolo viso a viso.
"Ah già...ma proprio oggi devi annà a fa' sto corso?"
Lei aveva annuito,quasi in dispiaciuta.
"T'accompagno io...ma stasera dobbiamo rifa' nascondino da sobri!"
Spazio autrice!
Buona domenica a tuttiiiiiiii 🍯
Vi raccomando di stare moooolto attenti alle parole utilizzate da Damiano ,occhio davvero!👀
Vi bacio,vi abbraccio ❤️
Frfuzzy 🍯
P.s mi dimentico sempre di dirlo perché sono stordita come pochi:la copertina me l'ha fatta gentilmente martinaaplume che ringrazio di cuore❤️
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