Capitolo 20 "Occhi ghiacciolo"

10 anni dopo,
Milano,Italia
08:18









Erano passati dieci anni.
Dieci anni nei quali erano cambiate un sacco di cose.
In primis, Ambra era diventata cattolica. Ogni domenica andava a pregare alla messa delle dieci e in settimana,se riusciva,andava a quella delle cinque.
Era impegnata con un progetto importantissimo che inconsapevolmente,aveva fatto partire Matteo.
Alice.
Alice.
Un paio d'occhi scuri come il padre,i capelli lisci come la madre e la parlantina di quel giovane milanese.
Simone dopo il funerale aveva rivelato le ultime parole del ragazzo...e come se fosse una predizione scritta,era bastata una semplice ecografia.
Aveva davvero piantato nel cuore della giovane il seme del loro amore.
E c'era riuscito alla grande.

Alice aveva la fortuna di parlare.
Ambra era veramente preoccupata che nascesse con l'incapacità di parola...ed invece dopo dei controlli specifici, fortunatamente,la piccola quella caratteristica l'aveva.

Il Signor Abate dirigeva sempre la stessa compagnia,i ragazzi erano quasi sempre gli stessi.
Dalla morte di Matteo,erano rimasti tutti sconvolti ed alcuni di loro avevano lasciato l'organizzazione rimasti troppo coinvolti in quella vicenda.

Simone invece era rimasto accanto alla giovane,trasferendosi totalmente in Milano,lasciando a malincuore la famiglia a Roma.
Si era fidanzato con una ragazzina giovane,di appena vent'anni,capelli scuri e occhi furbi. Valentina.
La loro storia era un tira e molla continuo ma,non riuscivano a rimanere distanti per più di due giorni.

Marilena era invecchiata e tristemente aveva lasciato il lavoro ad una nuova governante.
Non era come Marilena ma,non c'era da lamentarsi,il suo lavoro lo faceva sempre.

Ambra dopo la gravidanza,era rimasta in forma per fortuna.
Aveva smesso finalmente con i disturbi alimentari.... quella figlia l'aveva salvata dalla morte,dalla depressione.

"Mamma mamma! Guarda che bella farfalla!"

La bambina in un candido abitino giallo correva per l'immenso giardino che,sotto i colori sgargianti della primavera faceva sognare la piccola.

Ambra la osservava da sotto i suoi occhialoni da sole firmati Prada.
Mentre fumava sorridendo.
Evidentemente conosceva bene la felicità.
E per lei era Alice.

"Signorina...buongiorno"

Simone l'aveva raggiunta,lasciandole un bacio sulla fronte.

"Stai già a fuma'?"

Con tanto di sorrisino sghembo,le aveva sfilato il vizio dalle labbra.

"Lascia a me la bellezza di morire di cancro ai polmoni,non tenerti tutto tu!"

Scherzando,lei gli aveva dato una spallata.

"Scherzi a parte...stasera arriva uno nuovo della compagnia...me fa paura a sua storia..."

Ambra aveva corrugato la fronte:Simone era coatto,ma no,non era uno che si faceva intimorire da nulla,nemmeno della morte.

"...ho sentito dire che è stato dentro...in carcere per omicidio multiplo. Ti ricordi quel crimine,in periferia...in quel ostello de merda?"

Ambra aveva ragionato.
Si era ricordata che poco tempo prima...Alice avrà avuto si e no sei anni,c'era stato un caso di cronaca che aveva sconvolto tutta Milano e dintorni,tanto che le persone per un certo lasso di tempo non uscivano nemmeno per fare la spesa dalla paura di incontrare quel feroce serial killer che in due ore aveva ucciso in maniera ancora del tutto misteriosa dodici persone.
Alcuni testimoni avevano detto di aver visto entrare in quel locale soltanto un uomo di statura medio-bassa intorno alle otto di sera e nessuno era più uscito,nemmeno dopo il reato.
Era un mistero orribile che teneva dopo alcuni anni ancora gli investigatori sulle spine.
Non era stato trovato nemmeno un capello sulla scena del crimine,un impronta,una goccia di sudore,un guanto...niente.
Ed era questa la cosa più inquietante ancora.

"...Dicono sia lui. Che tipo,non trova più lavoro e allora viene qua...c'ho paura sinceramente a dormí accanto a uno che ha ammazzato n sacco di cristiani. Posso dormí con te e prime notti?"

Ambra aveva annuito:ormai c'era talmente tanta confidenza con il romano che l'imbarazzo non esisteva più...già da anni ormai.

La bambina con un mazzettino di fiori era corsa incontro ai due che avevano sorriso.

"Per te"

"Aò,te sei già innamorata de me?"

"Mamma! Perché gliel'hai detto?"

La piccola era arrossita,nascondendo dietro le manine paffute il viso.

"Guarda che anch'io ti amo eh"

"Davvero?"

"Certo"

"Mamma! Hai sentito?"

"Posso sposare sua figlia signorina?"

"Dai mamma!"

Ambra aveva fatto notare alla figlia la differenza d'età.

"Ma l'amore non ha età mamma! Anche tu e papà eravate un po' differenti!"

La giovane aveva sorriso annuendo.









La sera era arrivata e con lei la festa per l'annuncio del nuovo arrivato.
Fiumi di champagne scorrevano sotto gli occhi della giovane che avvolta in un tubino nero,stava camminando fra la folla con in braccio la sua amata figlia che stringeva il suo simpaticissimo peluche a forma di coniglio in mano.

Ambra non beveva più,ormai aveva perso la gioia di brindare al suo compleanno,a capodanno,a Natale...aveva perso la gioia perché distrattamente l'aveva lasciata nel cuore del milanese.

"Buonasera miei signori...benvenuti a questo importante galà di presentazione.
Siete sempre stupendi...lei signora Mara è una favola!"

Tutti avevano applaudito.
Il padre della giovane stava facendo il filo da qualche tempo ad una nobile donna milanese che...ricambiava.
E seppur non fosse proprio una cosa pudica,ad Ambra andava bene così. Era bello vedere suo padre felice.

"Comunque miei cari ospiti...ho il piacere di presentarvi il nuovo membro della nostra organizzazione,vieni Filippo!"

Fra la folla,come un corvo,racchiuso in abiti scuri si era fatto strada con un sorrisino sghembo e gli occhi bassi,arrivando poi accanto al capo.
Aveva preso il calice da un tavolo lì vicino adibito al bere e aveva alzato al cielo,per brindare.
Muto,senza una parola in più.
Ambra era rimasta ferma,ad osservare i movimenti di quel giovane che...aveva il timore fosse coinvolto in quella maledettissima strage avvenuta anni prima.

Le si era affiancato Simone che con freddezza e paura,le aveva tolto la bambina dalle braccia,lasciandole un bacio sulla fronte.
Si erano guardati.
Lei si era voltata,osservando nuovamente il nuovo arrivato.

"É LUI"

































La storia termina qui poiché ho deciso di lasciare per una volta un finale aperto. Ognuno può sperare in una libera interpretazione della vita che sceglierà di percorrere Ambra.
Se accanto spiritualmente a suo marito o, accanto concretamente a Filippo e ricominciando una nuova vita.





















F I N E

SE SIETE ARRIVAT* FIN QUI, VI RINGRAZIO DI CUORE, PERCHE' QUESTA STORIA E' STATA COME UN SECONDO AMORE CHE TORNA: LA PRIMA VOLTA L'AVEVO BUTTATA GIU' DURANTE LA QUARANTENA POI GRAZIE ALLE MIE MENINGI ASSURDE L'AVEVO ELIMINATA E POI RIECCOLA QUI...DUNQUE, CUORI MIEI, GRAZIE PER AVERMI SPRONATA A RI-SCRIVERE QUESTA MIA PICCOLA OPERA. VI RINGRAZIO DAVVERO DI CUORE, PER ESSERE ANCORA QUI, ACCANTO A ME,AMBRA,DAMIANO,MATTEO E FILIPPO. SIAMO UNA SQUADRA MERAVIGLIOSA....NELLA MIA MENTE PARLO CON TUTTI I MIEI PERSONAGGI PRIMA DI DORMIRE, LASCIAMO PERDERE I MIEI DISAGI MENTALI.

VI ASPETTO NELLA PROSSIMA OPERA, SE RIUSCIRO' A NON SPARIRE CAUSA MATURITA'.

LOVE U ALL,

FRFUZZY <3

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