UN CASO CLINICO

Cara Me,

so che è più forte di te, ma a volte risulta inutile fare la psicologa con dei casi che più che clinici sono umani!

Sei abituata a cercare di vedere sempre il meglio delle persone, e per far ciò trovi sempre una causa legittima a tutto ciò che di oscuro può fuoriuscire da un qualunque individuo.

Hai così analizzato ogni suo lato del carattere, ogni sua abitudine, ogni suo modo di fare; hai giustificato ogni suo difetto riconducendolo a dei vissuti che facevano parte di lui, hai imparato a familiarizzare con i suoi meccanismi.

Lo hai preso per com'era senza renderti conto che in realtà il problema era tutt'altro: dentro di lui non c'era nulla per te!

Sapevi che era un ragazzo chiuso, atipico e che faceva fatica ad esprimere le proprie emozioni, e ancor più a dimostrarle; credevi che sapesse amare a modo suo, ogni suo minimo gesto per te si amplificava di valore ed eri contenta con molto poco.

Eri felice per il nulla, lo amavi così e avevi imparato ad apprezzare i suoi piccoli sforzi. Tutto ciò che faceva di irrilevante per te acquistava di valore: ma tu lo stavi soltanto idealizzando!

Non ti accorgevi che non era una questione di carattere o di espressione: non dimostrava e non esprimeva semplicemente perché non aveva nulla da esprimere, non provava nulla!

Eri certa che nella sua vita non avesse mai amato veramente e che non sapesse cosa significasse essere innamorato. In fondo lui stesso all'inizio ti disse che quello che provava per te non lo aveva mai provato, così come sosteneva che tu fossi stata la più importante della sua vita e ammetteva probabilmente di non aver mai amato finora.

Conoscevi con esattezza le sue storie passate, e per come erano andate sapevi benissimo che nessuna di queste era stata mai amore. Eri giunta quindi alla conclusione che di conseguenza un uomo che scopre questo sentimento per la prima volta fa fatica a riconoscerlo e identificarlo.

Diceva di star bene con te, tornava sempre e comunque da te, voleva vivere con te, come potevi pensare che non lo fosse?

Il suo lato infantile, che mai ha sperimentato un amore vero, si convinceva che questo profondo sentimento fosse composto solo dal periodo delle famose farfalle nello stomaco, quando tutto è bello, sono tutte rose e fiori, non capendo che invece l'amore è proprio tutto ciò che viene dopo, a cui probabilmente lui non ha assolutamente mai dato valore.

Il tuo buon animo e il tuo lato clinico hanno giustificato tutto di lui, ma la vera diagnosi è semplicemente l'incapacità di amare, e probabilmente di provare qualunque tipo di sentimento verso qualcuno che non sia lui: sa amare solo se stesso.

Quando sei arrivata a lasciarlo eri convinta che la spiegazione della sua crisi mistica fosse dovuta ai diversi problemi che aveva in quel momento, il famoso black-out di cui abbiamo parlato.

Effettivamente un individuo che scopre per la prima volta l'amore, lo confonde, lo relaziona al suo modo di essere e al suo carattere un po' apatico, lo sperimenta con una persona importante, segue delle tappe altrettanto rilevanti, e ad un certo punto deve farlo coesistere funzionalmente con diversi problemi di vario genere. Nel complesso questo quadro per un uomo già con diverse difficoltà può fargli avere una reazione simile.

Come teoria non è sbagliata, poteva essere un'ottima spiegazione, ma non per lui... lui semplicemente non ti amava!

È vero che un uomo fa ancora più fatica rispetto a una donna a portarsi sulle spalle delle complicazioni, e infatti quelle che per lui lo erano per te erano completamente insignificanti.

Per te i problemi veri erano altri ma te ne facevi carico, perché l'amore è anche questo e supera tutto. Per lui basta non poter fare un commento o che tu non riuscissi a trovare un lavoro per avere un motivo per 'smettere' di amare, ma semplicemente perché non ha mai iniziato.

Ne parlasti anche con lui di questo, visto che per te il dialogo e la comunicazione sono sempre le prime armi per la risoluzione dei problemi, in particolar modo in una relazione.

Provasti a ragionarci insieme, a chiedergli di guardarsi dentro e vedere cosa c'era, se ci fosse in qualche posto un po' di amore messo all'angolo da qualche pensiero in più.

In fondo avevi tutti i motivi per credere che se eravate arrivati a costruire tanto qualcosa di base doveva esserci, peccato che fossero solo tutte illusioni dettate da menzogne temporanee.

Tu sapevi solo vederci del buono in lui, lo hai talmente idealizzato da vederci tanto amore quanto non ce ne era.

E ti eri convinta che fosse solo un problema di gestione psicologica, una pressione ambientale, un carattere difficile e chiuso, una scoperta di nuovi sentimenti da imparare a conoscere e gestire!

E ci hai creduto fino all'ultimo giorno a queste spiegazioni, ma la persona che si è rivelata dal giorno in cui l'hai lasciato ti ha fatto capire che stavi ancora giustificando per l'ennesima volta semplicemente una persona che non ti amava e che non ti ha mai amata neanche un giorno.

Ricordi cosa diceva sempre di te? "È l'unica che non ho mai tradito!".

A te faceva sorridere, ma era un motivo in più per pensare che con te fosse diverso, che con te era cambiato e che tu fossi davvero la più importante come diceva.

Ma ti rendi conto quale variabile stiamo considerando? Non ti ha mai tradita!

Parliamo di una base in ogni rapporto, quello che dovrebbe fare ogni uomo che sia tale con la propria donna, il rispetto come prima cosa nella relazione, e noi ci meravigliamo di un gesto così? Dovresti sentirti speciale perché non ti ha mai tradita? Questa cosa doveva semplicemente farti capire che valore ha per lui una relazione e quanto fosse sleale e disonesto con una donna!

E poi parliamoci chiaro: conosciamo come è finita, noi davvero siamo sicure che non lo abbia mai fatto? Sappiamo bene che invece probabilmente non è così!

Adesso te la faccio io la giusta analisi del caso, con una diagnosi meno umana!

Ti sei innamorata follemente di una persona che non esiste, ti sei persa per un uomo perfetto, dolce, attento, protettivo e rispettoso, ma che esiste solo nella tua testa!

Davanti alle tue lenti a cuoricino avevi un maschio arido, incapace di provare qualsivoglia sentimento al di fuori dell'amore per se stesso e per le proprie pulsioni, un essere privo di qualunque empatia e sensibilità che è stato capace di farti tanto male senza mai un minimo rimorso, una persona falsa, che ti ha illusa con tante parole e pochi fatti, ti ha fatto credere di amarti e di volerti nella sua vita, di voler vivere con te e di quanto tu fossi importante: balle, erano solo grosse e cattive balle!

Non so spiegarti perché abbia fatto tutto questo, per quale motivo si sia divertito a ingannarti con tanta cattiveria, ma un animo arido e cattivo non può essere compreso!

Ti ha presa e rigirata a suo piacimento, perché tu per amore vedevi solo il bello pur sopportando il brutto, ti ha usata chissà per quale assurda comodità, dopo di che ti ha gettata via con lo stesso valore che hai sempre avuto per lui: nessuno!

Ti ha ferita ripetutamente, ha fatto a pezzi il tuo cuore e la tua vita, e ha continuato a farlo anche dopo lasciati, senza mai nessuno scrupolo, può essere umano?

Ti ha sempre ritrovata lì, non te ne sei mai andata nonostante tutto, e lui se n'è semplicemente approfittato con il suo egoismo al massimo livello, lui che non ha mai pensato a te e al tuo bene!

Tu non meritavi tutto questo male, la tua unica colpa è stata quella di credergli e amarlo, il tuo unico sbaglio averlo continuato a fare per tutto questo tempo.

La cura giusta non era quella di Battiato che gli avevi dedicato tu...

Hai amato una persona vuota, e volevi prenderti cura di lui, caricarti di ogni suo difetto e di ogni sua problematica, ma non dovevi permettere di farti fare del male per questo!

E sai cosa devi capire? Tu avresti avuto tutte le qualità per poterlo aiutare, migliorare, crescere e salvare, ma certe persone non vogliono essere salvate, e in questo caso non ne valeva nemmeno la pena, quindi non è colpa tua!

Sai un cambiamento richiede fatica, e una persona abituata a vivere nel suo egoismo non è disposta a rinunciare al suo ego, è più facile restare nel proprio limbo. Non tutti hanno il coraggio di mettersi in discussione, guardarsi allo specchio e riconoscere i propri limiti, analizzarsi e saper crescere responsabilizzandosi.

Tu hai sempre provato a farglielo fare quando nasceva qualche incomprensione, ma hai visto il risultato? Lui era sempre intoccabile nella sua perfezione, eri sempre tu a sbagliare! Sapeva soltanto dire "Io non ho fatto niente"!

Quindi Wendy cosa te ne fai di un uomo che si sente Dio in un mondo di sbagliati? Lui non capirà mai quanto invece l'essere più sbagliato sia proprio lui, che invece ha inflitto a te ogni sua colpa.

Se tu eri sbagliata per lui è soltanto perché per lui eri troppo!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top