LA FAVOLA (prima parte)

Cara Me,

quante volte ti sei raccontata la tua favola preferita? Ti ricordi come iniziava?

C'era una volta una Principessa, chiusa in se stessa e nelle sue difficili vicissitudini: un giorno arrivò un bellissimo Principe Azzurro a salvarla. Eppure quel principe era sempre stato lì, chissà per quale strano motivo Cupido ha scoccato le sue frecce dopo quasi vent'anni di amicizia, ma forse il bello era anche quello: ci si conosceva già e ci si voleva già un gran bene!

Il principe propose alla principessa di vivere insieme una favola, e sarebbe stata bellissima perché lui le aveva promesso di non ferirla mai; lui le aveva assicurato un mondo bellissimo, fatto di amore profondo, di fiducia, di passione, di gioie... insomma una vera e propria favola: la vostra favola!

Ti ricordi principessa quanto ti sembrava tutto così strano e quanta paura avevi di buttarti in tutto questo? Ma lui ti faceva stare così bene che hai deciso di rischiare il tutto per tutto, a costo di mettere a repentaglio quella bellissima amicizia che vi aveva visti crescere insieme nel tempo.

Lui era così dolce e speciale: a chi ti chiedeva com'era tu rispondevi 'perfetto'... lo diresti ora? Eppure lo amavi, e tanto, e avresti continuato a farlo anche quando quel 'perfetto' era così lontano dalla descrizione che potevi fare di lui.

Ma per te continuava ad essere il tuo principe azzurro: lo vedevi bellissimo e non ti importava dei suoi innumerevoli difetti, lo amavi nella sua totalità, e non lo avresti mai cambiato con nessuno!

Ti sentivi al sicuro e protetta con lui, ti sentivi come non era mai successo prima, come se tutto fino a quel momento ti avesse portato a lui, come se la vita stesse aspettando da sempre questo istante.

Ti ricordi Torino? Una città di cui ti sei innamorata, quasi una seconda casa ormai che ti ha vista in tanti momenti diversi, belli e brutti, ma è la città che vi ha uniti, e tu la amavi per questo.

Tutto è nato lì, per caso e in modo del tutto inaspettato: un ricordo magico quello di Torino.

Le infinite passeggiate alla ricerca di tutte le luminarie che ti piacciono tanto, quelle per cui qualcuno si lamentava di dover cambiare le suole delle scarpe per averle consumate; le bellissime serate nei locali della movida torinese, il bicerin negli storici bar dove tutto era in legno, quel legno scuro che profumava di storia e di tradizione; la Mole Antonelliana dove volevi tanto salire per ammirare dall'alto i tetti della città; i tuoi mille souvenirs e quel portachiavi a cucchiaio regalato che custodivi così gelosamente, in fondo eri tu; la polenta taragna e i tomini, i mojito a San Salvario di cui hai perso il conto, Monte dei Cappuccini e la meraviglia del panorama della città vista dall'alto circondata dalle Alpi innevate; le sponde del Po, dove si respirava un'aria di pace in un silenzio immenso; il parchetto attrezzato in cui giocare come bambini appena usciti da scuola; il sushi esagerato, quel walzer in strada che ti aveva fatto emozionare, migliaia di scatti e quel "ci facciamo una foto mentre ci baciamo?"... Pensaci oggi a una situazione del genere: lui che chiede a te di farvi una foto con un bacio... un sogno!

Lì hai creduto di avere davanti a te la persona migliore del mondo, e hai deciso di rischiare tutto e tenerla per mano al tuo fianco, perché quello che stava nascendo era sempre più grande e sempre più incontrollabile, ma soprattutto sempre più bello: era la tua favola!

Non potrai mai dimenticare quei giorni a Torino, li porterai sempre con te.

Siete tornati a Roma... insieme... hai combattuto la tua confusione e tutto quello che avevi in ballo e ti sei messa completamente in gioco. Hai ufficializzato con tutti e la cosa più strana è stata farlo in famiglia, ma anche la più bella perché qualcuno lì si era accorta prima di te di quanto bene ci fosse, e ti sei sentita dire 'lo sapevo', con quel sorriso che ha incantato tutti.

È iniziato il periodo delle famose farfalle nello stomaco, quel momento di totale entusiasmo iniziale in cui ti senti una ragazzina alle prese col primo amore, e dall'altra parte vedevi la stessa cosa.

Ti sentivi dire che certe cose non le aveva mai provate e che stava impazzendo per te, e per te era lo stesso, quindi eri felice di questa pazzia e di farla insieme.

Era tutto bellissimo: il mondo intero ti appariva stupendo, lui lo era e incredibilmente ti ci sentivi anche tu, incredibilmente riusciva a fartici sentire... e a te sembrava di vivere un sogno!

Ti dicevi che finalmente dopo aver sofferto così tanto era arrivato il tuo momento, ed era arrivata la persona che avrebbe disinfettato e rimarginato tutte le tue ferite. Eri sicura che lui fosse l'uomo della tua vita, che ti avrebbe reso felice per sempre e che niente al mondo poteva allontanarvi ora che finalmente vi eravate incontrati sulla strada giusta... Credevi in te, in lui e credevi in voi!

Ricordi quante belle serate insieme? Serate semplici, tu e lui senza bisogno di altro: nient'altro contava, stavate bene ovunque insieme, eravate perfetti e felici così!

Le passeggiate in paese mano nella mano, non curanti del freddo, le coccole in macchina, i cocktail al primo localetto trovato, o a quello invece ricercato appositamente con la voglia di cambiare anche i posti insieme, il pranzo in quel borgo splendido, dove hai scattato quella foto con cui hai ufficializzato, quell'incontro di boxe dove saresti salita tu sul ring per mettere ko chi si permetteva solo di sfiorarlo.

Eri felice di essere la sua ragazza, andavi fiera di essere al suo fianco, ed era l'unico posto in cui volevi stare: tra le sue braccia!

Ti ricordi il momento esatto in cui ti sei innamorata? Quel vostro primo weekend insieme ad Artena, un paesino che non sapevi nemmeno che esistesse e che invece ora porterai sempre nel cuore come il ricordo più bello.

Lì eravate voi due, eravate l'amore e il resto del mondo non esisteva. Avevate tutto, avevate l'uno per l'altra e non desideravate altro!!!

In quel momento eravate la felicità! Se chiudi gli occhi e pensi a quegli istanti riesci ancora a sentire quel brivido di piacere che ti rendeva viva.

Quelle due ore in quella spa tutta per voi, dentro quell'acqua calda come i vostri cuori, rilassarvi insieme per poi sedervi in accappatoio a prendere una tisana... lo avresti mai immaginato?

Ricordi l'atmosfera quella sera a cena in quella sala riscaldata da quell'immenso camino? Si respirava un'aria di magia, sembrava che tutto luccicasse come i vostri occhi: sembrava di stare in una fiaba!

Quel pranzo al centro del paese e quella passeggiata per il borgo, le vostre foto insieme e i vostri baci; quelle foto le hai stampate nel cuore e non potrai mai dimenticarle.

È lì che ti sei innamorata di quel disastro di uomo, è li che è nato tutto! Hai iniziato ad amarlo con tutta te stessa, e amavi tutto di lui: lui che in quel momento aveva occhi solo per te, sembrava così preso e ti aveva già detto di amarti... anche se tu non ci hai mai creduto... ma in quel momento si comportava come se fosse vero, e riusciva a farti stare così bene che tu l'hai fatto entrare nel tuo cuore e l'hai chiuso a chiave.

Aveva tante accortezze nei tuoi confronti che ad oggi stenti a credere che fosse la stessa persona!

Come dimenticare il vostro primo San Valentino insieme? È riuscito a sorprenderti!

Ti sei preparata con il tuo vestito migliore e lui ti ha portata a cena fuori, ma la cosa più bella l'hai trovata lì arrivando al locale: si era accordato con il ristorante per farti trovare i petali di rosa sul tavolo, e tu sei impazzita di gioia, non riuscivi a parlare, eri così felice!

Le fiabe hanno sempre dei personaggi alleati, come il genio della lampada o la fata madrina, e dato che da amore nasce amore dal vostro avete fatto combinare un'altra storia: tua sorella e suo fratello, poteva essere più bello di così?

E ricordi quante cose avete fatto insieme voi quattro?

Napoli per esempio... Una giornata diversa, la pizza più buona al mondo, le foto in Piazza del Plebiscito, il viaggio in treno, una delle tue foto preferite tra i quartieri spagnoli mentre vi baciavate sotto al cuore con scritto "un giorno all'improvviso mi innamorai di te", e per te era stato proprio così, avresti voluto una gigantografia di quella foto, da mettere in camera da letto e guardarla ogni mattina al risveglio, ringraziando per l'amore ricevuto, grata di una fortuna che credevi immensa.

E come poter dimenticare quel weekend a Firenze? Nato per la voglia di una buona fiorentina gustata al sangue a lume di candela in uno splendido tavolo per quattro, quell'ostello così colorato con affaccio sul Duomo, le passeggiate di notte per i vicoli fiorentini, il ritratto a caricatura sull'ombelico del mondo, la pioggia presa per tutta la giornata mentre vagabondavate vestiti da Teletubbies con delle mantelle improbabili, a sperare nella buona sorte con la Fontana del Porcellino, e a comprarsi l'un l'altro bracciali che avreste poi portato a lungo.

E Salerno? La tua passione per le luminarie e quel Luci d'Artista da dove tutto era partito, ma stavolta in un'altra città.

Se chiudi gli occhi sei ancora seduta sulla soglia della finestra di quella stanza con vista sul porto, in quel palazzo arroccato che da fuori non riuscivate nemmeno a trovare se non per strane indicazioni telefoniche. Le luci, la musica, il mare, quella splendida cena a base di pesce che tanto ti piaceva, con quel vino rosato che qualcuno non ha retto un granché. Le luminarie a forma di fenicottero, le tue preferite, quel giardino zoologico fatto di luci con pappagalli, scimmie, renne e quella coppia di cigni così romantici, quasi come voi due...

Nemmeno il guasto alla macchina era riuscito a spengere il vostro entusiasmo.

Hai impressa nella mente una cartolina virtuale della Costiera Amalfitana, del Duomo, del lungomare, delle curve che mai come quella volta avevi accusato e che vi hanno costretti ad accostare. Vietri, la ruota panoramica e i pinguini sugli scogli... quanto eri felice? Lo so che ti stai domandando quanto fosse reale e se lo fosse anche per lui...

C'è stata anche la Puglia, una casa ormai per te, quella cresima a cui eravate stati invitati vi ha visto mano nella mano perdervi tra le scogliere di Polignano a Mare, tra i fischietti di Alberobello e tra la famiglia di Gioia del Colle. Eri fiera di portarlo accanto a te, di presentare a tutti il tuo uomo, eri orgogliosa di stringerlo per mano. E tu ti sei mai sentita la donna di un uomo fiero di portarti con sé al suo fianco? Conosco già la risposta...

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