19. Giornata al parco divertimenti

N/A: ecco, chiedo scusa per il ritardo di diverse ore sulla pubblicazione del capitolo, ma... mi sono svegliata alle 11:25. 
E quando ho notato l'orario ero scioccobasita perché è difficilissimo che io dorma fino a questi orari. Suppongo sia uno dei miei recordo...

E io che avrei voluto far fruttare la mattinata così il resto del week-end facevo quel che volevo! Vabbè, vedrò cosa fare di compiti (*sigh* CI STANNO GIA' MAZZIANDO E IO VOGLIO SCHIATTARE!)... 

Vabbè, la smetto di tormentarvi coi miei grattacapi e vi lascio al capitolo!




"Questa volta lasciate che sia felice
non é successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all'ultimo profondo angolino del cuore."

[...]

-da "Ode al giorno felice"
di Pablo Neruda




La mattina della giornata al parco divertimenti fecero una piccola levataccia, sveglia alle 5:30 circa, per poter arrivare il prima possibile.
Era comunque un'attrazione molto conosciuta del luogo e non c'era da stupirsi se alcune volte le file duravano anche un'ora.

Quindi, con caffeina iniettata direttamente nel corpo, Natsuo guidò meno di venti minuti fino al parco divertimenti, dove parcheggiarono quasi subito.

La fortuna sembrò dalla loro anche per la coda alle casse, dato che riuscirono a prendere i biglietti nel giro di venti minuti.
Perciò, alle sette, muniti anche di pass salta-fila supplementari, entrarono nel parco divertimenti, che già si stava svegliando.

Izuku, appena varcata la soglia di entrata, si sentì carico di euforia, iniziando a dire ad alta velocità tutte le attrazioni che voleva provare, ovviamente portandosi appresso il restio amico.

Restio almeno in apparenza, dato che in fondo il bicolore sapeva che sarebbe salito perfino sulle giostre per bimbi se fosse stato il verdolino a pregarlo.

Rimasero uniti, andando sulle prime giostre che capitarono davanti ai loro occhi, sopportandosi solo pochi minuti di fila, giusto il tempo di far fare il turno sulla giostra a quelli prima di loro.

Fecero diverse montagne russe, anche se non le più estreme, e alcuni giochi con l'acqua, dove si era su gommoni/attrezzature particolari e si scivolava giù lungo per una pista più o meno dritta, mentre l'acqua schizzava tutt'attorno e venivi sballottato.

Per provare ogni giostra Izuku era carico di euforia, anche se salito si faceva assalire da delle paranoie, borbottando catastrofi all'orecchio di Shoto, che bellamente lo ignorava per non dargli credito e fargli accrescere le ansie.
Fatto stava che quando c'era il momento più "divertente", quello in cui più o meno tutti urlavano, il verdolino strillava dall'ansia, per finire ridendo dall'adrenalina scaricata.

Natsuo e Fuyumi, d'altro canto, urlavano dalla gioia e basta durante quei pochi istanti; specialmente il totale albino, che già sapeva che il giorno dopo avrebbe avuto un terribile mal di gola a causa del suo comportamento.
E poi c'era Shoto, che semplicemente sorrideva e rideva più o meno forte, mentre sentiva accanto a sé Izuku rilassarsi e l'euforia generale, un minimo, coinvolgerlo.

Già dopo poco più di un'ora, avevano provato poco meno di una dozzina di attrazioni, avendo fatto su alcune di quelle anche più di un giro.
E poco importava che sentivano i propri stomaci ribellarsi a tutti quei movimenti spappolatori; avevano troppa voglia di provare qualsiasi attrazione per frenarsi.

Però non sono qui per raccontare tutto nel dettaglio, ma quei momenti che resero particolare, bella e speciale la giornata già di sé diversa.

Per esempio, quando già la mattinata era nel pieno, cioé verso le 11, ebbero la malsana idea di farsi una delle giostre più pericolose di tutto il parco; l'unica su cui potevano salire tutti e quattro (per le altre più pericolose, dovevi essere almeno diciottenne).

La coda era lunga e non c'erano corsie preferenziali, al massimo si poteva scegliere se andare sui primi due posti (quelli che piu avrebbero dato la possibilità di prenderti un crepacuore) o gli altri sei dietro.

Ma andare in quella corsia li avrebbe fatti sicuramente separare, e poi non avevano tutta questa voglia di provare a stare davanti (a parte Natsuo).

Fatto stava che, sperando di poter stare tutti insieme nel turno, si misero in coda nella fila ovviamente più lunga. Il fatto particolare fu che i quattro, e per primi Izuku e Shoto, fecero amicizia con tre ragazzi dell'età dei due.

Tutto nato da uno scontrarsi accidentale (una delle due ragazze del trio aveva sbattuto, per sbaglio, contro la schiena di Izuku), ma i cinque ragazzi iniziarono a conversare quasi subito; specialmente grazie alla spigliatezza dell'altra ragazza del trio, bassa e magrolina, coi capelli castano chiaro.

Nel giro di venti minuti, Todoroki e Midoriya seppero che i tre si chiamavano Amaya, Asami e Shinichi* e che erano andati lì coi genitori per quel giorno, regalo anticipato per il compleanno delle due femmine.

Shinichi era stato un'aggiunta voluta da Amaya, la ragazza riccioluta che si era scontrata con Izuku, perché lo voleva presente in una giornata che si sarebbe prospettata bellissima.

Quando fu il turno dei Todoroki, c'erano però solo tre posti rimanenti e loro non volevano fare la giostra separati. Perciò Izuku ebbe la spendida idea di chiedere ai tre ragazzi dietro di loro se volevano passare avanti e questi annuirono entusiasti, salendo sulla giostra.

Però la riccioluta non si lasciò sfuggire l'occasione di ringraziarli con un enorme sorriso prima di salire sulla giostra, seguendo gli amici.

Il turno dopo, ovviamente, toccò a loro.
Su quella giostra urlarono tutti e quattro (sì, anche Todoroki, ed un po' come una ragazzina) sia di gioia che di paura mentre sfrecciavano sulle rotaie ad alte velocità.

Scesero un po' tutti con la tremarella e lo stomaco che, assolutamente, aveva deciso di andare in vacanza per almeno un mese.
Il primo a riprendersi fu Natsuo, che iniziò a prendere per i fondelli il fratellino, imitando il suo urletto avuto sulle giostre.

Shoto lo mandò a quel paese giusto dopo 5 secondi, sfidandolo poi ad andare sulla giostra più pericolosa e veloce di tutto il parco, su cui solo lui poteva andare perché l'unico maggiorenne.

Natsuo accettò la sfida, quasi trionfante di avere la scusa per poter andare là sopra senza infastidire gli altri tre, mettendosi in fila per la giostra che aveva molta poca coda.

Gli altri tre rimasero a guardare la giostra da sotto, notando bene i giri che facevano le rotaie, oltre a sentire alla perfezione le urla delle persone sulla giostra ed intravedere l'albino che pian piano si avvicinava al fatidico momento della salita sulla giostra.

Quando notarono che toccava all'albino, cercarono di scorgerlo nei vagoni della giostra, ma quella era troppo in alto e veloce per poterne distinguere i "passeggeri".

Però la faccia che Natsuo fece appena scese dalla giostra (intanto i tre ragazzi si erano avvicinati per notare la reazione meno adulcorata dall'orgoglio) era valsa tutto il tempo aspettato.

La faccia era funerea e terribilmente terrorizzata; ora il ragazzo capiva il significato di vedere i sorci verdi. Si sentiva lui stesso un sorcio verde.
La reazione dei tre ragazzi fu ridere spudoratamente davanti la sua espressione, prima fra tutti e tre Fuyumi, seguita da Shoto che sghignazzava dicendo: <Adesso chi é quello pauroso?>

Dopo un bellissimo "Fottiti" in cambio, cinque minuti di ripresa per l'albino e qualche giostra molto più pacata, i ragazzi decisero di fermarsi per mangiare; divorando i propri panini su di una panchina, miracolosamente all'ombra, del parco; un po' distanziati dai costosissimi "ristoranti" dentro il luogo pieno di attrazioni.

Subito dopo pranzo, onde evitare di rigettare il semplice pasto avuto, si astennero totalmente da qualsivoglia tipo di montagna russa, preferendo mettere a rischio la loro salute cardiaca e le loro corde vocali.
Infatti si diressero alla casa stregata, una delle attrazioni più in voga del parco.

L'attesa fu abbastanza lunga, una mezz'oretta, ma appena messo piede nell'attrazione, Izuku sentì di doversi pentire di essere andato in una casa degli orrori, quando fino agli 8 anni l'ombra oscura in Detective Conan gli aveva fatto una paura fottuta.

Ma, uscito dalla casa, in un certo senso, non se ne dovette totalmente pentire. Era stato anche divertente. Infatti, il gruppo in cui erano capitati nell'avventurarsi per l'attrazione, era stato abbastanza eterogeneo.

Infatti, fra urletti spaventati dei paurosi (tra questi anche Izuku), imprecazioni volanti (fatti da una ragazza poco dietro di loro, che fecero ridere i Todoroki e Midoriya) ed i commenti a voce alta, stupidi e fuori luogo (ad opera di Natsuo ed una ragazza poco avanti a loro), la "gitarella" per la casa degli orrori fu anche apprezzata.

Usciti da lì, andarono alla riscossa su altre giostre, decidendo di bellamente ignorare l'ipotesi di un rigurgito, che, per fortuna, non divenne una realtà.
Verso il tardi, quando ormai erano riusciti a farsi tutte le giostre possibili e tutte le volte che avevano voluto, decisero di andare a delle particolari bancarelle.

Potevi fare un giro "gratis" strisciando il proprio biglietto d'ingresso (che si doveva tenere se si voleva uscire). Se ne volevi fare di più, pagavi un piccolo quantitativo, in proporzione alle volte in più che volevi tentare.

Izuku ne fu attratto ed anche Shoto decise di mettersi in gioco, volendo provare per primo nella bancarella dove, con pistole o fucili, dovevi sparare alle lattine di latta e, a seconda dei punti fatti, ti prendevi un premio.

Shoto volle tentare la fortuna solo perché voleva regalare al ragazzo un peluche in particolare, adocchiato subito da Izuku e motivo per cui questi voleva provare a giocare.

Era un adorabile peluche del pokemon Victini e, nonostante sarebbe risultata una cosa infantile e/o femminile, il verdolino lo voleva a tutti i costi.

Shoto chiese al direttore della bancarella: <Quanti punti vale quello lì?> ed indicò il peluche di Victini, abbastanza in mostra, facendo spalancare gli occhi dallo stupore ad Izuku.
<45 punti.>
<E quanti colpi si hanno?>
<20.>
<Oh.>

<Non tutti i bersagli valgono lo stesso. Alcuni valgono uno, tipo le lattine> e l'uomo indicò le lattine in alluminio di Coca Cola e Pepsi tutte ammaccate dalle botte prese <Altri due, tipo questi.> ed indicò delle tessere un po' più in alto rispetto le lattine, di legno e più piccole dei barattoli <E quei piccoletti lassù perfino 3.> ed indicò dei tasselli larghi la metà dei primi, pochi e messi sul ripiano più in alto di tutti.

Shoto annuì e chiese di usare il suo turno.
Fu un disastro.
Quel ragazzo non aveva proprio mira. Anzi, non ce l'aveva con le armi, perché coi propri poteri (anzi, potere) era diventato preciso e accurato anche in attacchi a distanza.

A quanto pareva, però, le armi non erano proprio il suo forte. Riuscì a collezionare solo una decina di punti, fatti perché era riuscito a tirare giù qualche tessera da 2 punti e alcune lattine.
Natsuo lo prese apertamente per i fondelli, come se già i commenti fatti nel mentre non fossero bastati, rimarcando che era davvero una frana.

Shoto non ci fece troppo caso, più che altro avvilito con sé stesso perché non era riuscito a prendere quel dannato peluche ad Izuku. E la cosa che un po' lo lasciava perplesso é che il fattaccio gli rodeva ben di più di quanto avrebbe creduto.

Izuku vide il dispiacere dipinto sul volto di Shoto e allora si fece avanti pure lui, come avrebbe voluto far da prima del bicolore.
<Posso fare il mio turno, sommando poi i miei punti ai suoi?> chiese cortese il verdolino al venditore.

<Certo, perché no.> ghignò leggermente il proprietario, passando il biglietto di Izuku e confermando che lì aveva già usato il suo turno gratis.

L'uomo, ed anche, in parte, i tre Todoroki, si aspettavano di vedere Izuku fare tanti punti quanti ne aveva fatti Shoto, con l'ansia che gli impedivano di avere mano ferma e lucidità.

Ed invece il verdolino li stupì dal primo all'ultimo.

Impugnò la pistola con sicurezza, divaricando leggermente le gambe e tenendo le braccia tese avanti a sé, tenendo aperto solo l'occhio destro per avere mira; facendo coincidere nella traiettoria di sguardo le giuste parti della pistola.

Non sbagliò neanche mezzo colpo.
Dopo aver buttato giù di seguito 7 lattine vuote, passò alle tessere di legno da 2 punti, buttandone giù di fila 10, per poi tentare con le sottili tessere di legno, buttandone giù tre con gli ultimi tre colpi restanti.

I quattro "testimoni" della scena erano più che sbigottiti. Quel ragazzino anche all'apparenza così impacciato e insicuro dove aveva imparato a sparare con così bravura e precisione?
<Quanti punti ho fatto?> chiese Izuku, poggiando la pistola sul bancone, ritornando il timido raggio di sole quale era.

<3-36...> balbettò leggermente l'uomo, andando velocemente a rimettere su almeno le lattine.
<Allora, sommandoli agli 11 punti già fatti... Possiamo avere quel peluche lì?> ed indicò il peluche di Victini.

<Certo...> e l'uomo staccò dall'appendino il pupazzo in questione, porgendolo ad un sorridente Izuku che se lo stritolò al petto, prima di allontanarsi di qualche passo dalla bancarella, sorridendo ai Todoroki stupiti.

<Dove hai imparato a sparare a quel modo? Sei stato bravissimo! Non ne hai sbagliato mezzo ed hai preso ben 3 di quei cosi microscopici!> esclamò Fuyumi.

<Ehm... Diciamo che ho nei geni la buona mira. Sia mamma... che papà... hanno un'ottima mira ed io l'ho ereditata, almeno quello! E inoltre... io quando ci sono le giostre faccio solo questo tipo di giochi. Sono diventato bravino!> spiegò Izuku.

<Bravino?! Hai una mira invidiabile! Sicuro di non avere qualche potere nascosto?> chiese Natsuo, fulminato subito da Shoto. I suoi due fratelli sapevano della condizione da Quirkless di Izuku e ovviamente era un argomento taboo.

E Shoto si giurò che se avessero fatto anche solo intristire Izuku in quella splendida giornata, lui...
<Nah, non credo. Solo allenamento e geni buoni!> sorrise dolce Izuku, non dando segno di averla presa a male (cosa che, infatti, non era accaduta).

Poi il verdolino si girò verso il bicolore e gli porse Victini dicendo: <Volevo prenderlo io, ma poi ho visto come ti é dispiaciuto non riuscire a farcela...>
Shoto voleva bloccarlo su quel punto ma non fece in tempo.

<Perciò te lo do! Una parte dei punti é comunque la tua!> e quasi glielo sbatté contro il petto.
<Ma->
<Niente ma. Insisto. É un regalo, e non si può snobbare un regalo.> e Midoriya sorrise dolce, facendo sentire dentro al più giovane dei Todoroki una grandissima sensazione di benessere.

Perciò prese Victini-peluche e lo tenne al dito per il cordino sopra la testolina, portandoselo al fianco.
Shoto borbottò un <Grazie> sorridendo imbarazzato, facendo sentire dentro Izuku una sensazione di benessere provata pochi istanti prima dall'altro.

Entrambi arrossirono per qualche istante, prima che Natsuo rompesse il momento, strano ma piacevole, e dicesse: <Andiamo, su! Abbiamo ancora qualche attrazione da fare e poi a casa!>

E così passarono il tempo fino alle 21:00, quando non si decisero di ritornare alla villetta.
Natsuo comunque doveva guidare di sera e non poteva farlo con troppo sonno addosso, a differenza dei tre passeggeri, che potevano pure rilassarsi.

Infatti gli altri tre, appena saliti sul veivolo, si misero a dormire della grossa.
Fuyumi era spiaccicata contro il finestrino, la bocca leggermente aperta ed un ronzio discontinuo a risalirle dal fondo della gola (una sorta di soffocato russare).

Invece, spostando leggermente lo specchietto retrovisore, poté notare Shoto ed Izuku assopiti insieme.
Izuku era appoggiato con la testa sulla spalla del bicolore, come in andata, ma quella volta Shoto aveva una mano sulle ginocchia di Izuku, le cui gambe erano sopra quelle del più alto (come ci fossero finiti così, era un mistero).

E, in mezzo a loro, c'era il peluche di Victini mezzo di sbieco pure lui, come se anche il pupazzo stesse dormendo.
Natsuo sorrise affettuosamente alla scena, per poi ri-sistemare lo specchietto retrovisore alla sua angolazione originale.

Pensò che il verdolino era proprio un miracolo nella vita del fratellino e che quei due erano davvero molto legati, forse anche di più di quanto i due ragazzini stessi pensavano e proclamavano.

Se anche fosse stata la seconda situazione, per quel momento solo sua ipotesi, gli sarebbe andato più che bene.
D'altronde, quando c'é qualcosa a collegare due persone, un esterno non può pretendere di spezzarlo o allontanare i due estremi.

Non si può impedire a due anime di essere in sintonia e a due cuori di battere alla stessa sincronia, che sia essa nella sinfonia dell'amicizia o dell'amore.
Solo chi crea può distruggere.

E, nel caso di Shoto ed Izuku, nessuno dei due pareva aver voglia di distruggere.
Piuttosto, di cambiare.
E qualsiasi cambiamento sarebbe andato bene a Natsuo, almeno fino a che il suo fratellino non ne sarebbe uscito incommensurabilmente ferito.



N/A: piaciuto il capitolo?
Avete apprezzato la cuteness?
Vi ha stupito Izuku-mira-perfetta?
Vi si é leggermente corroso il fegato al vedere i due pirla che non capiscono di amarsi?

Spero di sì (^ω^)

*comunque, Amaya, Asami e Shinichi sono personaggi esistenti in un'altra mia storia e a cui ho fatto fare qui una sorta di cameo per puro sfizio mio.
-e beh, my dear LaRagazzaShoujo, ti volevo un po' triggerare...-

Comunque, detto questo, alla prossima settimana!


P.S.: preparatevi, perché dal prossimo capitolo avremo una cosa magica chiamata "tracollo alla Arylovebooks".
Sappiate voi come gestire l'informazione~

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