Capitolo 6

"Cosa si prova esponendosi alla luce solare senza una protezione magica?"

Harry è sempre più debole e sento il peso delle sue braccia aumentare sulla mia schiena. Guardandolo di profilo posso scorgere piccole e trasparenti gocce di sudore che gli affiorano dalla fronte pallida.

Lui sembra cercare di prendere fiato, le sue labbra carnose che si schiudono ripetutamente senza emettere alcun suono.

"Con la luce normale sentiresti letteralmente la carne bruciare e staccarsi a pezzi dalle ossa. Con il sole calante di adesso.. Scusami mi devo fermare.. Un attimo"

Si allontana da me barcollante per appoggiarsi con la schiena al tronco di un albero rinsecchito, a lato rispetto al sentiero che stiamo percorrendo.

Deglutisco a fatica, voltandomi verso Niall e Liam.

Le loro schiene sono a diversi metri da noi, non si sono accorti di nulla.

"Ragazzi!" alzo allora la voce, iniziando a sventolare anche il braccio verso l'alto.

Entrambi si voltano verso di me.

"Harry si è fermato un attimo.. Non ce la fa a proseguire" il mio tono di voce si incrina involontariamente.

Niall corre subito verso di noi, con gli occhi sgranati e i ciuffi biondi al vento.

"Cosa è successo?"

"Nulla Niall, vai avanti che ti raggiungiamo subito" Harry sbraita a denti stretti, una mano tra i capelli e il viso rivolto verso la cima dell'albero.

Ha il respiro accelerato e il suo petto si muove ad un ritmo scostante.

Anche Liam ora affianca Niall, un cipiglio rassegnato in viso e le braccia incrociate sul petto.

"Non riesce vero? È troppo debole"

Storto il naso al suo tono saccente mentre il riccio rotea gli occhi al cielo, le mani premute contro la corteccia dietro di sé.

"Stai zitto.. Sono solo un po' affaticato. È Bliss che tende ad ingigantire le cose"

Mi passo nervosamente una mano tra i capelli, lanciandogli un'occhiataccia.

"Mi preoccupo per te"

"È possibile che abbia visto una macchina abbandonata più avanti.. Possiamo.. " scatto verso Liam, vedendolo che si gratta un'orecchio con la mano, l'aria pensierosa ".. Possiamo provare a raggiungerla, aprirla e aspettare che cali la sera"

Una macchina abbandonata? L'idea non mi attira per nulla ma Harry ha bisogno di ripararsi dal sole.

Scorgo Niall stortare il naso in una smorfia contrariata, per poi lanciare una lunga occhiata al riccio.

"Se Haz è d'accordo.. Quanto è lontana?"

"Saranno poche miglia"

Mi porto il pollice alle labbra, iniziando nervosamente a mordicchiarne una pellicina.

"Possiamo sbrigarci? Non ce la faccio a vederlo così" sbotto alla fine senza volerlo.

Liam inizia a fissarmi in silenzio, mentre con la coda dell'occhio vedo Niall annuire ripetutamente e avvicinarsi al riccio con passo svelto.

"Lasciati aiutare, raggiungeremo il rottame più in fretta"

Fa quindi per allungare un braccio verso il vampiro, ma quello lo ferma con un gesto seccato della mano.

"Posso farcela da solo, smettetela di trattarmi come un poppante"

Sbuffo sonoramente; Liam si morde il labbro inferiore coi denti e sposta lo sguardo su di lui.

"Harry sei impossibile da gestire a volte" commenta quindi con tono rassegnato.

Il biondo ridacchia leggermente, una mano tra i capelli.

"Te ne sei reso conto solo adesso?"

-

"Come facciamo ad aprirla?" chiedo con sincera curiosità.

Abbiamo impiegato molto tempo prima che Harry se la sentisse di riprendere a camminare; dopo pochi passi ha però avuto un altro mancamento e, sotto le continue dirette frecciatine di Niall, ha accettato a malincuore il suo aiuto.

Ora è appoggiato con il bacino al cofano dell'automobile, il viso corrucciato rivolto a Liam.

Il moro infatti sta cercando di capire come riuscire ad aprire la portiera in metallo del mezzo, che tra parentesi è più ammaccato di un rottame comune.

Sembra abbia appena finito di attraversare l'inferno: il cofano è quasi completamente staccato dal resto del corpo; i copertoni sono sgonfi e ingrigiti dalla polvere; i finestrini laterali anneriti mentre quello che dovrebbe proteggere il cruscotto è sparito.

"Ho paura a staccarla, potrebbe crollare su se stessa da un momento all'altro" commenta quindi il moro con un sospiro.

"Io non sono sicuro di volerci entrare, il sole sta calando e poi questa merda puzza di morto" mugugna Harry.

Niall annuisce in accordo.

"Però sarebbe bello riuscire a farla funzionare di nuovo: potremmo muoverci liberamente di giorno! E poi è da tanto che non vado su una macchina"

Il riccio rotea gli occhi al cielo.

Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Non voglio entrare lì dentro.

"Infatti era la mia idea.. " riprende Liam "Harry se intanto entrassi dal vetro mancante? Potresti riprendere un po' le forze, è tutto buio lì dentro"

Il riccio alza esasperatamente le braccia al cielo.

"Non sono un fottuto bambino"

Lo fulmino con lo sguardo e lui ricambia con aria contrariata.

"Harry, rivuoi questo dannato anello? Ci entro io nella macchina"

Mi avvicino al suo corpo con qualche passo, iniziando a sfilare con due dita il suo gioiello.

"Bliss, no. Serve più a te che a me" il suo tono ora è serio.

Lo ignoro e, rimuovendo l'oggetto dal pollice, glielo porgo con noncuranza.

"Allora io vado dentro" esclamo, sotto lo sguardo sorpreso degli altri due.

Spostandomi di fronte all'automobile però, inizio a pentirmene. Sfioro con mani titubanti la ruggine del cofano mentre la luce solare attorno a me si fa più intensa ed acciecante.

Ora capisco a cosa serva effettivamente quell'anello.

Deglutendo a fatica, mi sposto con entrambe le gambe tremolanti sopra la lamiera del mezzo, che scricchiola stridulamente sotto il mio peso.

L'aria si è fatta più pesante, a fatica riesco a inspirare ossigeno nei polmoni; non potendo più aspettare mi allungo col busto verso gli interni della macchina.

Spero sinceramente di non essermi tagliata con qualche pezzo di vetro.

Riesco poi a mettermi seduta su quello che dovrebbe essere il sedile del passeggero: il cotone che lo riempiva è stato strappato via a batuffoli dal tessuto.

Sto tornando a respirare normalmente e il buio mi circonda.

Contando mentalmente fino a cinque, allungo la manica della felpa oltre la mia mano e la uso per pulire lo sporco dal finestrino alla mia sinistra.

Inizio quindi a riconoscervi attraverso la schiena del riccio e sorrido.

"Ragazzi! Non è messa così male come sembra.." sposto rapidamente gli occhi attorno a me "c'è persino il volante"

Harry si volta, chinandosi leggermente per sbirciare all'interno.

Noto con sollievo che ha ripreso colorito in volto, gli occhi vispi e verdi di sempre.

"Bliss, che abbia il volante è il minimo sindacale.."

Roteo gli occhi al cielo, sopprimendo a stento un lieve sorriso.

Inizio ad allungarmi verso i posti sul retro; qui i sedili sembrano essere in migliori condizioni.

Potremmo seriamente provare a farla funzionare.

"Niall! Secondo me quest'affare si riesce a sistemare"

Scorgo il biondo cacciare in malo modo Harry da davanti il finestrino; i suoi occhi blu fanno capolino attraverso il vetro e quasi ho un mancamento.

Da quanto non gli stavo così vicino senza tentare di ucciderlo?

"Davvero?" sgrana gli occhi e sorride a trentadue denti.

"Prova ad aprire la portiera dall'interno, voglio vedere cosa posso fare e.." inizia a gesticolare eccitato ma io serro le labbra in una smorfia rassegnata.

Lui si interrompe, corrugando la fronte confuso.

"Tutto bene? Ho detto qualcosa che non va? Se vuoi la macchina non la riparo.."

Accenno un sorriso, passandomi lentamente una mano dietro al collo.

"Niall, devi aspettare che io possa uscire da qui. Non possiamo rischiare stando in uno spazio così ristretto, solo io e te"

Lo vedo abbassare lo sguardo.

"Giusto"

Sospirando, torno ad appoggiare la schiena contro il sedile; un piccolo sbuffo di polvere fuoriesce dai suoi lati.

È tutto così frustrante. Poter parlare con Niall solo tramite un cazzo di vetro!.. È come se sia un mostro da rinchiudere. Io mi sento così al momento.

E chissà tra quanto dovrò tornare a nutrirmi o...

Lascio cadere la mia testa all'indietro, chiudendo gli occhi.

Devo solo provare a non pensarci.

Un ticchettio leggero contro il vetro mi fa risedere correttamente; mi volto e scorgo Harry picchiettare con la nocca dell'indice il finestrino.

"Cosa c'è adesso?" sussurro tra me e me.

"C'é spazio per due lì dentro?"

Lo fisso con un sopracciglio alzato, le braccia incrociate al petto.

Lui sembra ignorarmi.

"Mi annoio" confessa quindi con occhi imploranti.

Sbuffo sonoramente e mi decido a sbloccare la portiera con un gesto secco della mano; mi sposto poi con le gambe sul sedile del guidatore.

Il riccio si siede con calma accanto a me, chiudendo poi la portiera con più delicatezza possibile.

Rimaniamo entrambi in silenzio; io concentro la mia attenzione sui pedali sotto di me.

"Ha anche i pedali, wow" esclama ironicamente lui dopo qualche minuto.

Provo ad allungare una gamba e a spingerne leggermente uno col piede.

"Già, e non si rompono se vengono spinti. Credo sia un buon punto di partenza per Niall"

"La vuole davvero far partire?" lo vedo passarsi entrambe le mani sul viso.

Io sbuffo una risata.

"Si e non mi sembra nemmeno una brutta idea. Risparmieremmo sul tempo e potremmo raggiungere la sua congrega in una giornata e.."

"Sperando abbia la benzina"

Blocco le mie labbra, sgranando gli occhi alle sue parole.

Non ci avevo pensato.

"Non dirmi che non ci avevi pensato" mi apostrofa allora con tono derisorio.

Mi lascio cadere con un tonfo contro lo schienale del sedile.

"Non ci avevi pensato davvero. Ribadisco: wow"

"Senti stai zitto okay?" sbotto, sospirando pesantemente.

Il suo sguardo preme sulla mia pelle come se fosse corporeo quindi mi volto.

Non smette di osservarmi e non riesco a non immaginare che mentalmente mi stia prendendo in giro.

"Cosa c'è?" chiedo quindi per quella che mi sembra la millesima volta.

Rotea gli occhi al cielo e mi irrigidisco.

"Sei nervosa stando in uno spazio ristretto con me?"

Spalanco la bocca.

"Che?" mi lascio sfuggire incredula.

Il riccio mi lancia un'occhiata eloquente.

"Il tuo tono di voce è cambiato, e poi non la smetti di stritolarti le mani"

Abbasso all'istante il viso verso le mie mani e, arrossendo vistosamente, le fermo in grembo.

Mi inumidisco leggermente le labbra, cercando di controllare il mio respiro.

"Sono a mio agio qui dentro con te" affermo cercando di assumere un tono convincente.

Harry ridacchia leggermente.

"Se è vero.." inizia a bassa voce, la sua mano ora sulla mia guancia " ..Perché sei accaldata?"

La sua mano fredda è improvvisamente a contatto con la mia pelle e io tutto questo non posso più sopportarlo. Ogni volta che mi sfiora, ogni volta che mi tocca, mi accende come la fiamma di un accendino su un fiammifero.

Le sue dita scorrono lentamente lungo il profilo della mia mascella; sposto i miei occhi sul suo viso e lo scopro a fissarmi.

È uno sguardo che ti destabilizza, ti fa dimenticare di essere in una macchina abbandonata, di essere un vampiro o che tua madre è morta.

Ci sono solo i suoi occhi verdi, e le sue dita morbide sul mio viso.

"Harry" sussurro quasi senza volerlo, avendo troppi pensieri che vorticano insieme nella mente.

Lui annuisce lentamente, portando le dita sotto al mio mento e avvicinandolo al suo viso alzandolo leggermente verso l'alto.

"Non voglio che tu sia a disagio con me" sospira.

Deglutisco a fatica, iniziando a sporgermi oltre al sedile del guidatore e avvicinandomi sempre di più a lui e alle sue dannatissime labbra.

Sono morbidi, rosee. Le immagino mentre si schiudono sulle mie, lasciando fuoriuscire lievi e caldi respiri da brivido.

"Posso baciarti?" chiede.

"Muoviti" rispondo prontamente.

E le labbra che mi ero immaginata si realizzano sulle mie in un bacio disperato.

Siamo io e lui in un dannato spazio isolato, al buio, e non sto davvero capendo più nulla.

Le sue mani si allungano dietro la mia schiena, iniziando ad attirarmi verso il suo sedile; con un rapido movimento mi metto a cavalcioni su di lui; continuiamo a baciarci, sfruttando la nuova vicinanza.

Il suo busto definito è schiacciato contro il mio, le sue gambe sono aperte tra le mie, le mie mani intrappolate tra i suoi capelli scomposti.

Sento caldo, ho il fiato corto; la sua lingua si scontra rapidamente contro la mia; mi morde il labbro inferiore e mi scappa un gemito involontario.

Mi stacco per riprendere fiato. Sono a bocca aperta, è successo tutto così in fretta.

Non riesco a staccare gli occhi dalle sue labbra, ora rosso sangue.

Incrocio lo sguardo col suo e scorgo le sue iridi farsi nero pece; anche i miei occhi diventano così?

Porta una mano a sistemarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio; sospiro rumorosamente per provare a scaricare la tensione creatasi.

Non credo basti.

"Non mi guardare così" sussurra lui, quelle bellissime labbra che si muovono lentamente.

"Così come...?"

Accenna un lieve sorriso, le fossette che si accennano sulle guance.

"Come a dire 'perché ci siamo fermati'"

La sua mano scorre dal mio orecchio al collo, causandomi dei piccoli brividi a fior di pelle.

Mi nascondo il viso con entrambe le mani nel sentire le sue parole.

"No aspetta.. Non era in quel senso" allontana le mie mani dal viso "mi piace che mi guardi così"

Inizio a mordicchiarmi il labbro inferiore coi denti, gli occhi bassi.

"Non riesco a controllarmi ora, non voglio esagerare è che.. Con te è difficile" mi lascio sfuggire in un sorriso imbarazzato "e sono ancora su di te quindi.."

Faccio per alzarmi ma lui mi blocca; lo guardo confusa e lui scuote il capo.

"Ti ostini a farlo, non è vero? A non capire quanto tu, malgrado la tua voce squillante e terribilmente fastidiosa, mi renda felice" rotea lievemente gli occhi al cielo "e nemmeno vuoi accettare di essere terribilmente attratta da me, così come io da te" la sua voce roca e gracchiante mi distrae.

Esalo a stento un sospiro.

Non riesco più a formulare frasi di senso compiuto, sono totalmente ed incondizionatamente presa da lui. Non mi è mai successo di provare una sensazione simile... É frustrante.

Deglutisco a fatica e con la coda dell'occhio mi rendo conto che la sera è ormai calata. Ora siamo entrambi liberi di uscire da questa orribile carcassa di automobile; non so se però ne sia felice.

"É calato il sole a quanto pare. Vuoi uscire?" mi apostrofa lui.

Mi porto il pollice alle labbra ed inizio a torturane una pellicina con i denti.

"Niall e Liam secondo te hanno.. " tossisco leggermente per schiarirmi là voce "..Visto qualcosa?"

Sento che accenna una lieve risata; lo vedo poi passarsi distrattamente una mano tra i capelli scomposti.

Gli stessi dove poco prima erano intrappolate le mie dita.

"Non penso, ma anche se avessero visto qualcosa.. Chi se ne frega, no? Siamo adulti e vaccinati, possiamo fare quel cazzo che ci pare e quando ci pare"

Si stringe nelle spalle e io scuoto lentamente il capo.

"Usciamo da qui, mi sento soffocare" esalo senza lasciar trapelare troppe emozioni.

"Come desidera" risponde ammiccando.

Scendo agilmente dalle sue gambe, rotolando sopra il sedile accanto; Harry intanto spalanca la portiera della macchina.

Lo seguo fuori titubante.

L'aria serale mi accoglie scompigliandomi leggermente i capelli.

Mi rimetto in piedi sulle mie gambe, chiudendomi delicatamente la portiera alle spalle.

Liam è seduto su un grande masso muschioso; le gambe piegate davanti a sé e le mani incrociate tra loro.

Mi rivolge un'occhiata curiosa, senza però commentare il fatto che io ed il riccio fossimo chiusi da soli dentro l'automobile.

Trattenendo il fiato e provando ad ignorare le attenzioni del moro, mi guardo intorno alla ricerca degli altri due.

Se chiudo gli occhi e provo ad isolare i miei pensieri, riesco a sentire la voce squillante di Niall, alla mia sinistra.

"Sono andati di là: mentre tu e l'altro eravate appartati si è presentata qui una ragazza.."

Spalanco gli occhi e scatto verso Liam, al contrario calmo ed indifferente.

Mi passo una mano tra i capelli e mi inumidisco leggermente le labbra.

Devo calmarmi, ha solo detto che una ragazza si è presentata qui; probabilmente conoscerà Niall.

Oppure è proprio la sua ragazza, che in qualche modo è riuscita a rintracciarlo e raggiungerlo e..

"Come una ragazza?" tossisco più volte per regolare il tono troppo alto della mia voce; il moro mi scruta storto.

"Intendo: umana? Conosceva già Niall?" provo a correggermi.

Il licantropo si stringe nelle spalle.

"È un vampiro e, per la seconda domanda, sinceramente non saprei se sono amici da tempo o meno.."

Si gratta il capo con una mano e io annuisco leggermente alle sue parole.

"Vado a vedere. Grazie"

Attendo una risposta che in realtà non arriva, per poi iniziare a camminare rapidamente in direzione della voce del biondo.

Il rapporto con Liam è ormai troppo logoro per essere ricucito in un giorno.

E poi voglio capire perché Harry sia corso via in quel modo appena uscito dalla macchina; era così desideroso di lasciarmi sola? Poteva dirmelo subito.

Con questi pensieri e il sistema nervoso che si tende come una corda di violino, accelero il passo lungo uno stretto sentiero in terra.

Il cielo è ancora troppo chiaro per essere stellato e lo scrosciare dell'acqua contro la scogliera è l'unico sottofondo.

Riesco a riconoscere chiaramente la risata rumorosa di Niall e la voce roca di Harry; serro le labbra in una smorfia e, facendomi coraggio, li raggiungo.

Niall è piegato letteralmente in due dalle risate, una mano ad asciugarsi qualche lacrima scesa da un'occhio; il riccio mi mostra le spalle e gesticola con le braccia verso una figura femminile, la ragazza vampiro di cui mi ha parlato Liam.

Aggiustandomi nervosamente i capelli con una mano, tossisco leggermente per attirare l'attenzione.

Niall apre gli occhi e, senza perdere il sorriso, mi saluta con la mano.

Harry non si volta, troppo intento a parlare con la sconosciuta.

Partiamo male.

"Ehi, siete spariti, Liam mi ha detto che eravate andati da questa parte, così.."

"Così ha pensato bene di tornare a tormentarmi. Lo fa sempre Hanna, non te ne curare troppo"

Mi volto confusa verso il riccio, per poi iniziare a studiare più da vicino la nuova arrivata.

È alta. Molto più alta di me. Un fisico asciutto ma con le curve ben definite nei posti giusti. I capelli sono mossi, color cioccolato e..

Rimango totalmente spiazzata nel riconoscerle gli occhi più chiari che abbia mai visto.

Come posso anche solo sperare di respirare accanto ad una donna simile senza sembrare un sacco della spazzatura?

Spero vivamente sia la fidanzata di Niall.

Cercando di non lasciar trapelare troppo il mio disagio, indosso un amichevole sorriso; lei ovviamente lo ricambia ancor più calorosamente.

Due canini perfettamente bianchi le sbucano dalle labbra rosse e carnose.

Voglio tornare da Liam.

"Ciao, tu sei..?" chiede, aggiustandosi una ciocca ondulata dietro l'orecchio.

Respiro.

"Bliss, tu sei Hanna?"

Lei annuisce, senza staccare gli occhi da Harry.

Continua a respirare Bliss, continua a respirare.

"Si. Sono una vecchia amica di questi due idioti"

Niall ride ancora, mentre il riccio sbuffa un piccolo sorriso. Ha gli occhi che brillano non appena si posano su Hanna e mi chiedo cosa realmente io sia venuta a fare qui.

Incrocio le braccia al petto, reprimendo il desiderio di correre via da qui.

"Beh, cosa stiamo aspettando? Torniamo alla macchina, voglio presentarti Liam" Niall esclama con le mani incrociate dietro il capo, un sorriso travolgente rivolto ad Hanna.

"Oh.. Veramente.. Ero da queste parti con Thomas. Avrete certamente saputo dei recenti avvenimenti alla comunità e.."

Harry avanza di un passo verso di lei, posandole delicatamente una mano sulla spalla.

"Hanna, da quanto non ci vediamo?"

La sua mano per essere amichevole indugia troppo sulla spalla della mora, e le occhiate che entrambi si lanciano sembrano rimandare a troppe cose non dette.

La vedo chiudere un attimo gli occhi, per poi annuire quasi rassegnata.

"Va bene, allora vado a recuperare Thommy"

Dio solo sa quanto non avrei voluto sentire questa frase.

Hope it's all going well and the chapter is cute (sorry for Hanna)
love you as always,

laborlimes xx

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