Capitolo 4

L'uomo chiude lentamente gli occhi, gemendo silenziosamente e scuotendo il capo più e più volte.

Ancora io mi chiedo cosa gli sia potuto succedere, sembra essere stato prosciugato da ogni forza vitale.

Harry ha gli occhi luccicanti e completamente rapiti da Jason; con uno scatto porta una mano sopra la sua scheletrica, stringendo gentilmente.

"Non potresti comunque batterlo Haz, è diventato troppo forte, troppo pazzo.."

Scorgo il riccio roteare gli occhi al cielo e avvicinarglisi maggiormente.

"Jason" lo interrompe senza troppi indugi "è la nostra ultima occasione" il tono quasi sussurrato ma deciso.

L'uomo si decide finalmente a riaprire gli occhi scoloriti.

"Ha conoscenze ovunque..  Stregoni, lupi" emette un forte colpo di tosse e si sistema meglio contro la parete alle sue spalle "ti ricordi com'ero prima, eh Harry? È come finirai tu se non presterai attenzione a ciò che ti sto dicendo ora"

Sospiro leggermente, avvicinandomi timidamente ai due.

"Signore" inizio, spostando gli occhi da Jason a Harry "sappiamo a cosa stiamo per andare in contro, deve solo.. Avere fiducia in Harry"

Scorgo con la coda dell'occhio l'espressione stupita del riccio, mentre l'uomo sbarra gli occhi al suono della mia voce.

"Tu..  Sei Bliss vero?"

Annuisco leggermente, stupita che si ricordi ancora di me, mentre Harry mi appoggia una mano sulla spalla.

"Non credo veda più tanto bene" mi sussurra quindi contro l'orecchio con dispiacere.

Mi passo una mano tra i capelli e, cercando disperatamente di concentrarmi sul vampiro davanti a me e non sui brividi che mi ha appena innescato l'altro, sorrido gentilmente.

"Si, ci siamo incontrati al container"

Jason sembra però confuso; corruga la fronte e si passa più volte la mano sul petto.

"C'é qualcosa..  Di diverso in te. Si, direi molto diverso e.."

Harry tossisce in falsetto, richiamando l'attenzione generale ed interrompendolo.

"Jaz, di questo ne parliamo dopo" mi lancia un'occhiata indecifrabile "stavi dicendo? Cosa ti ha fatto Zayn?"

L'espressione sul viso dell'uomo cambia drasticamente; fredda, terribilmente seria.

"Ha trovato una cura Harry, una cura al vampirismo"

Quasi mi manca il fiato nel sentire quelle parole. Zayn ha davvero una cura, una soluzione a tutto questo e..

Il riccio aumenta la stretta sulla mia spalla, scuotendo il capo e facendomi tornare immediatamente coi piedi per terra. Cosa intende dirmi?

Annuisce poi condiscendente.

"Si, ne avevamo sentito parlare. Ma dacci più dettagli" un tono secco, arido.

Continuo a non capire. Prima che mi trasformassi era felice quanto me dell'esistenza di questa cura.

Jason serra le labbra in una smorfia disgustata, alzando le scheletriche braccia sul suo corpo altrettanto malmesso.

"Sono il risultato di tale 'cura'. Rigetto qualsiasi tipologia di cibo umano, il sangue mi dà alla nausea. Bevo pochi sorsi d'acqua..  Solo per tornare a vomitare. Non riesco più ad alzarmi sulle mie stesse gambe e so di essere ormai un peso per i sopravvissuti della comunità ma..  Zayn questo non ha fatto in tempo a vederlo. Mi ha considerato semplicemente come..  Un topo da laboratorio. Una cavia mal funzionante. Il mio corpo deteriorato non lo ha fermato e anzi, lo ha incoraggiato ad uccidere molta più gente di quanto tu possa credere. Con questa.. Questa cura" conclude in un soffio, sputando a terra per il sapore delle sue stesse parole.

Io invece inizio a sentirmi male. L'ennesima speranza a cui mi sono aggrappata è appena stata demolita in pochi secondi, trascinandomi con lei nella sua stessa distruzione.

La realtà dei fatti arriva chiara e diretta al mio cervello. Uno schiaffo, uno schiocco di dita.

Non tornerò mai più umana.

Harry, ancora accanto a me, sbuffa. Si passa entrambe le mani tra i capelli, lo sguardo improvvisamente vacuo e pensieroso.

Scatta verso di me e si morde il labbro.

"Jason, ci deve essere un'altra cura. Zayn odia le imperfezioni delle sue cazzate"

L'altro prende un profondo respiro; il petto tremolante.

"Io.."

Harry scatta, entrambe le mani che ora gli circondano completamente senza problemi le braccia sottili.

"Porca puttana Jason, smettila di cazzeggiare e dimmi i veri piani di Zayn o.."

Sospirando, porto una mano sul gomito piegato del vampiro.

"Harry, lascialo stare. Non è con la violenza che lo farai guarire.."

Sento i suoi muscoli tesi allentarsi; mi rimetto in piedi, senza riuscire a guardare nessuno in faccia.

"E nemmeno io a quanto pare posso guarire" quasi scoppio a ridere per l'ironia della situazione "ti aspetto fuori, non ucciderlo"

















Mi chiudo la pesante porta in legno alle spalle, emettendo un sospiro tremolante.

Alzo lo sguardo da terra ed incontro quelli curiosi di Liam e Niall.

Deglutisco a fatica il groppo che mi si è formato in gola e cerco di ricompormi; le braccia incrociate sul petto e l'espressione in viso ora impassibile.

"Stanno..  Stanno ancora parlando. Ho preferito uscire a prendere una boccata d'aria, l'odore là dentro" faccio un rapido cenno col capo alle mie spalle "era troppo soffocante"

Ed in effetti non sto proprio mentendo, chissà da quanto non fanno circolare aria pulita in quella dannata cella.

Liam mi fissa in silenzio con aria corrucciata, alzando poi un sopracciglio.

"Solo l'aria ti faceva soffocare? O anche quello che vi siete detti?"

Gelo sul posto, stringendo le mani a pugno dal nervoso.

"Ti sei messo ad ascoltare?" chiedo indispettita.

Lui alza le spalle.

"Non ho potuto farne a meno"

Roteo gli occhi al cielo, lanciando una veloce occhiata a Niall.

È in piedi accanto al moro, una mano dietro al collo e gli occhi preoccupati.

"Ragazzi" inizia allora lui, spostando l'attenzione da me al lupo "potete spiegarmi?"

La sua voce agitata entra in me come una ventata d'aria gelida.

Liam si volta completamente nella sua direzione.

"L'amico di Harry ha preso una cura che doveva farlo tornare umano, ma lo ha ridotto in fin di vita. Credo che Bliss e l'altro sperassero in un miracolo del genere per farla tornare umana e invece.."

Lascio andare la braccia lungo i fianchi, avanzando di un passo verso di lui.

"Smettila di parlare di me in questo modo! Sembra che mi odi da morire. Cosa c'è di male nell'avere delle speranze? Un tempo sei stato tu a suggerirmi di farlo sempre"

Alzo la voce, gli occhi ridotti a due fessure.

Lui mi guarda quasi come se mi fossero spuntate improvvisamente due teste sulla schiena.

"Come dovrei comportarmi? Avete agito tutti da irresponsabili e alle mie spalle. Confidavo di aver trovato un'amica, o per lo meno una persona sincera in te. Invece guarda ora cosa sei diventata!"

Spalanco la bocca, avvicinandomi maggiormente a lui; il suo intenso odore che quasi mi fa arricciare il naso.

"Cosa sono diventata Liam? Sono sempre io, un po'.." abbasso gli occhi sulle mie scarpe, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "solo un po' più morta"

"Bliss"

Mi volto verso la voce dispiaciuta di Niall, trattenendo un sorriso triste.

"É la verità" la mia voce si affievolisce.

Non faccio in tempo a reagire che con mio orrore due braccia muscolose mi circondano il busto in un abbraccio impacciato; rimango con le mani a mezz'aria.

Niall.

Santo cielo no, no...

Provo a combattere l'impulso di buttare a terra il suo corpo e morderlo alla giugulare, ma..  Non ci riesco.

È troppo vicino. Sono un mostro.

Pochi secondi e gli occhi mi si annebbiano di scuro. L'intenso profumo del biondo mi avvolge; socchiudo gli occhi mentre le mie mani scorrono sulle sue spalle definite ed un piccolo sorriso mi si dipinge in volto.

"Niall, no!" sento Liam urlare da lontano.

Le mie dita si bloccano all'altezza delle clavicole del mago, conficcandosi nella sua morbida pelle.

Lo sento irrigidirsi al mio tocco, tremare e gemere qualcosa di confuso, ma è colpa sua, solo sua.

Le mie labbra sono sul suo collo in pochi secondi, quasi fremo dal piacevole sapore che mi scorre sul palat..

Mi ritrovo a terra, bloccata e schiacciata contro la parete da due mani ferme.

Cerco di oppormi, scalciando senza alcun tipo di logica. Stringo le mani a pugno e mi ritrovo pezzi di cemento tra le dita.

Scuoto il capo e mi volto verso il mio aggressore; roteo gli occhi al cielo nel riconoscere il volto teso di Liam.

"Guarda cosa stavi facendo! È Niall, per l'amore del cielo!" ringhia.

"Tu non capisci cosa si prova!" ho le lacrime agli occhi, il sapore del biondo ancora impregnato sulle labbra.

Lui mi spinge ancora una volta contro la roccia alle mie spalle, avvicinando con orrore il suo viso al mio.

Potrei vomitare.

"Non sei più tu, non lo capisci? È la versione violenta e spregiudicata di te"

Inchiodo i miei occhi nei suoi, cercando la minima traccia di pentimento e dispiacere nei suoi occhi.

Lui mi odia davvero. Non mi sopporta davvero.

Con la coda dell'occhio scorgo un lento movimento alle spalle del moro: Niall si rimette intontito in piedi. Lo vedo barcollare con una mano premuta sulla tempia, l'espressione sofferente.

Guardo ancora Liam, ansimante e con l'espressione ovvia in pieno viso.

"Non sei più la desiderata qui"

È questo ciò che dicono i suoi occhi, i suoi capelli, le sue labbra serrate in una smorfia.

Prendo un profondo respiro, allontanando lentamente Liam da me ed alzandomi sulle gambe.

Un'ultima occhiata alla porta in legno della cella, ancora chiusa, e annuisco: più a me stessa che agli altri nel corridoio.

Causavo mille problemi prima di tutto questo, ora ho raggiunto il limite. Liam mi odia, Niall non può abbracciarmi senza rischiare la sua vita e Harry..

Deglutisco a fatica prima di iniziare a correre senza una meta precisa lungo la parete.















Mi fermo non appena riesco a sentire solo il silenzio.

Mi ritrovo ancora nel corridoio, ma qui le torce ai muri sono più numerose e rischiarano il buio che mi circonda con gialle fiamme tremolanti.

Porto le braccia a circondarmi il busto, riprendendo ad avanzare a passo d'uomo.

Non so cosa mi sia preso, nè cosa possa aver ottenuto scappando: è ovvio che prima o poi Harry verrà a cercarmi.

Sorrido al pensiero della sua tenacia e del suo attaccamento nei miei confronti, ma subito mi fermo al pensiero che solo lui ormai mi voglia ancora.

Scuoto ripetutamente il capo, sospirando leggermente e passando entrambe le mani sul viso.

Quando torno a fissare però il vuoto davanti a me, scorgo una figura lontana e dai contorni confusi; storto il naso in una smorfia e cerco di concentrarmi sull'immagine scura. Riesco a mettere rapidamente a fuoco la figura, come se stia attraversando una galleria ed in un secondo ne abbia raggiunto l'uscita. 

Spalanco la bocca nel riconoscere i capelli biondo platino di Sammy.

Cosa ci fa ancora qui? Pensavo fosse andata alla ricerca del fratello Brian.

Lentamente inizio a percepire dei bisbigli, due tonalità diverse che si mischiano tra loro in modo confuso.

Prendo un altro profondo respiro, alzando leggermente il viso verso l'alto e provando a silenziare la mente da ogni preoccupazione.

I bisbigli non si sovrappongono ulteriormente; distinguo parole di senso compiuto, le due diverse voci. Una maschile e una femminile.

E' Sammy che sta parlando con qualcuno.

".. Non è stato saggio lasciare il posto dove avevi promesso di aspettarmi. Tu non sai quanto questo mi abbia fatto preoccupare"

La bimba sospira con aria colpevole.

"Lo so, ti chiedo scusa. Ma ho conosciuto dei vampiri simpatici e un mago!"

Mi lascio sfuggire una risatina a quella descrizione.

"Uhm? Mago? Ne sei certa?"

"Si! Mi ha fatto vedere delle magie bellissime!"

"Credo di aver capito di chi tu stia parlando. Uno dei vampiri è la ragazza che ci sta ascoltando proprio ora?"

Sgrano gli occhi e aspiro un soffio d'aria nel sentire quelle parole.

Che stupida, come posso sentirli io, potranno sentirmi anche loro.

Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e, stringendomi nelle spalle, mi incammino verso i due fratelli. Tanto vale farmi vedere.

Li incontro dopo pochi passi: Sammy sorride felice non appena posa i suoi occhi chiari su di me, correndomi incontro per abbracciarmi.

Colta alla sprovvista, mi abbasso alla sua altezza per ricambiare quella dimostrazione di affetto; Brian invece rimane in disparte, le mani nascoste nelle tasche dei pantaloni, l'espressione annoiata e priva di interesse.

Mi rimetto in piedi non appena la bambina si stacca, stirandomi il tessuto stropicciato della felpa con due dita.

Tossisco leggermente per schiarirmi la voce.

"Alla fine vi siete ritrovati, ne sono felice" tento un sorriso, ma lo sguardo glaciale del ragazzo mi ferma.

"Chi ti ha trasformata, Harry?"

Rimango un po' indispettita dalle sue parole prive di tatto ma annuisco.

Lui rotea gli occhi al cielo, avanzando di un passo per affiancare la sorella minore.

"Tipico" sputa.

Corrugo la fronte confusa.

"Cosa.. Che intendi dire? Ha dovuto farlo, ero sul punto di morire e.."

".. E sei morta. Infatti. Io intendo dire che è tipico, perchè si vedeva che non riusciva a staccarti gli occhi di dosso. Ora sei legata a lui per sempre"

"Legata a lui per sempre?"

Lui sbuffa. Sammy abbassa gli occhi sulle sue manine paffute ed inizia ad incrociarle tra loro in modo nervoso.

"Fai troppe domande" commenta, per poi incrociare finalmente i suoi occhi coi miei "quando un vampiro vecchio come lui trasforma un umano, intreccia il suo destino col proprio. Se muore lui, muori anche tu"

Spalanco la bocca senza parole.

"Che cosa?!" quasi urlo.

Brian mi lancia un'occhiata disperata, scuotendo il capo rassegnato.

"Te l'ho appena spiegato. Vedi che fai troppe domande?"

"Bliss!"

La voce roca di Harry mi fa voltare completamente.

"Porca di quella stramaledettissima puttana Bliss. Ti sembra normale sparire così? Mi farai morire"

Si passa una mano tra i ricci, sospirando di sincero sollievo e puntando i suoi occhi smeraldo su di me. Sono così intensi da intimidire.

Arrossisco nel sentire quelle parole.

"Harry!" esclama Sammy tra mille sorrisi, avanzando saltellante verso il riccio.

Il vampiro strabuzza gli occhi e sposta la sua attenzione da me alla piccola; gli spunta un sorriso dolce e spontaneo tra le guance.

"Ciao anche a te"

Brian tossisce in falsetto, rompendo l'atmosfera.

Il riccio si accorge solo ora della sua presenza, indurendo lo sguardo e stringendo una mano a pugno dal nervoso.

"Ah, chi non muore si rivede. Mi sembra di capire che è una tua qualità abbandonare le persone, tua sorella ti stava cercando"

Lui gli lancia un'occhiataccia, irrigidendosi visibilmente sul posto.

"Non l'ho abbandonata. Lei sapeva di dovermi aspettare"

"Bri, calmati dai" Sammy inizia a strattonare il bordo della maglia del fratello con occhi supplicanti.

Lui abbassa lo sguardo su di lei, prendendo poi un profondo respiro.

"Certo, sono calmo. Tranquilla" le accarezza il capo con una mano, gli occhi però puntati su di noi.

Harry rimane in silenzio, le labbra serrate.

Fa scattare poi una mano verso il mio polso, stringendolo con forza.

Lo fulmino con lo sguardo ma non sembra notarlo.

"Andiamocene, dobbiamo parlare"

Senza poi lasciarmi il tempo di ribattere, inizia letteralmente a trascinarmi via dai due fratelli.

"Harry!" protesto, provando a fare resistenza a quella presa d'acciaio.

"Sono veramente incazzato. Pensavo di trovarti fuori dalla stanza di Jason, invece cosa mi ritrovo?" si volta per pochi secondi verso di me con occhi truci, per poi tornare a camminare "il mio amico Niall per l'ennesima volta ferito, il cane pulcioso che mi ringhia contro e tu sperduta per questo corridoio con quel deficiente di Brian"

Sbuffo indispettita, scuotendo il capo e strattonando il polso nella sua mano.

"Lasciami per favore! Non sono una bambina!"

Lui apre la sua mano, permettendomi di camminare da sola. Mi ignora però, accelerando il passo.

Sospiro esasperata, capendo di doverlo rincorrere.

"Harry!" corro e riesco ad afferrarlo per una spalla con le dita.

"Cosa vuoi" si ferma, scansando la mia presa con un movimento della schiena.

Mi passo una mano tra i capelli, i nervi a fior di pelle e le parole di Brian tatuate nella mente.

"Niall mi ha abbracciato e mi ha colto alla sprovvista.. Io non riesco ancora a controllarmi e Dio se mi dispiace e.." vedo Harry girarsi per fissarmi in silenzio "..e Liam, non riusciamo più ad avere un dialogo senza arrabbiarci l'uno con l'altra e.."  inizio quasi a singhiozzare in modo patetico "volevo solo andarmene"

Tiro su con il naso; lui sospira pesantemente, due dita sul mento.

"A Liam ci penserò io" osserva calmo, troppo dannatamente calmo.

Io inizio a scuotere il capo agitata.

"No no Harry, so che potremo trovare un punto d'incontro prima o poi ma.." scontro i miei occhi coi suoi ".. Non fare nulla di avventato"

"Tieni troppo a lui, questo affetto mi da solo la nausea e ti offusca la vista sulla realtà"

Annuisco.

"Lo so ma..  Non ci posso fare nulla, sono fatta così" sorrido timidamente.

Harry mi osserva con espressione indecifrabile per qualche secondo, poi mi da le spalle e mi invita con un cenno del capo a camminare con lui.

Io mi mostro incerta sul da farsi e lui si stringe nelle spalle.

"Non andremo subito da loro, stai tranquilla. Vorrei parlarti un attimo di quello che mi ha rivelato Jason una volta che te ne sei andata"

Deglutisco a fatica e, dopo un attimo di esitazione, inizio a camminargli accanto.

"Ti ascolto"

Il riccio si passa una mano sul collo.

"C'é un'altra cura. Per questo Zayn sta andando alla Congrega di Niall. Vuole rubare le informazioni su dove è stata collocata"

Sento il cuore iniziare a fuoriuscirmi dalla gabbia toracica da quanto scalpita.

"Davvero?" mi lascio sfuggire; Harry annuisce calmo.

"A quanto pare tutto quello che ha fatto qui in comunità è stato uccidere e.. Sperimentare"

Mi passo una mano tra i capelli.

"Perché pensi che Zayn stia cercando di fare tutto questo?"

Lo vedo mordersi il labbro inferiore dal nervoso.

"Non so.." si gratta il naso con un dito ".. Penso per..  Rendere tutti inferiori a lui usando questa cura. Ha sempre mirato all'anarchia"

"Harry" stringo le mani a pugno lungo i fianchi.

Ora o mai più.

"Io e te siamo legati. Non è vero?"

Si ferma in mezzo al corridoio, gli occhi sbarrati.

"Chi..  Chi te lo ha detto?" la voce impanicata e stizzita.

Allora è vero. Cazzo.

"Non importa questo. Non volevo parlare di questo ma.." 

"Brian. Deve essere stato per forza lui. Quel moccioso cagasot.."

"Harry" alzo la voce per interromperlo.

Lui inizia a scuotere il capo e a camminare sul posto.

"Harry! Se..." avanzo nella sua direzione ".. Se prendessi quella cura, cosa.. Cosa ti succederebbe?" la mia voce si fa più insicura.

Lui si ferma.

"Non lo so. Lo scopriremo quando la prenderai"

Gli tocco un braccio con la mano. È così freddo.

"Non la voglio prendere se questo significa rischiare..  Di farti del male"

Non mi guarda quindi mi sposto davanti a lui.

"Harry, guardami"

Le mie mani sulle sue guance.

"Tutto questo è solo una sofferenza per te Bliss..  Tu ti meriti solo un po' di pace e io non sono il tipo adatto a queste cose, ormai si sarà capito. Questa cura è tutto ciò che ho da offrirti"

Mi alzo sulle punte delle scarpe e gli sfioro le labbra con le mie.

Siamo così freddi e non mi dispiace.

Scusatemi il ritardo readers, sto avendo un periodaccio davvero impegnativo! Spero che il capitolo vi piaccia comunque e grazie per esserci sempre
vi adoro
Laborlimes xx

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