Capitolo 30

"Tu.. Scusa credo di aver capito male, puoi ripetere?"

Liam si passa entrambe le mani fra i capelli, facendo scorrere gli occhi sull'erba sotto alle sue scarpe.

Apre e chiude le labbra, quasi boccheggi come un pesce fuori dall'acqua; sembra colto alla sprovvista.

Io ho scollegato la mente.

"Liam?" lo apostrofo più insistentemente, avanzando di un passo verso di lui.

Finalmente si decide ad alzare gli occhi su di me, le sue iridi color nocciola liquide dall'ansia.

"Hai capito benissimo" sussurra alla fine a denti stretti e con aria sconfitta.

"Mi sono innamorato di te" aggiunge nuovamente con tono secco.

Quasi sento la testa iniziare a girare attorno a me, la terra instabile che non mi permette di stare più in piedi davanti al mio amico, al licantropo che ho sempre reputato mio amico, malgrado gli alti e bassi.

Solo amico.

"Liam" pronuncio allibita, una mano fra i capelli e gli occhi che non sanno più dove posarsi "Liam perché mi stai dicendo questo? Perché ora?"

Lui serra le labbra, stringendo le mani a pugno fra loro; sembra stia trattenendo il fiato.

"Che cosa vuoi dire?" domanda flebile.

Scuoto il capo, colta dall'ansia e da un'improvvisa rabbia interiore.

"Come pretendevi reagissi, Liam? Dopo tutto quello che ti ho detto su Harry, come speravi prendessi la tua dichiarazione, mh? Spiegamelo perché evidentemente non ho mai veramente capito come ragioni" assottiglio lo sguardo sulla sua figura ritta davanti a me, quasi nulla lo possa scalfire.

La sua sicurezza ostentata mi destabilizza.

Sospira a lungo, gli occhi come fanali nella nebbia; non riesco a smettere di fissarlo incredula.

"Non lo so" ammette dopo qualche minuto di silenzio carico di tensione.

Spalanco la bocca.

"Stammi lontano. Da adesso in poi tu per me sei morto" stringo le braccia contro al petto, alzando lo sguardo verso il cielo limpido.

Non sento pentimento, dispiacere, mentre pronuncio queste parole.

Non sento nulla.

Il moro si passa una mano fra i capelli, mordendosi il labbro inferiore e accennando dei passi verso di me; arretro indignata, scuotendo il capo.

"No Liam" lo fermo categorica.

Lui però non si ferma, e noto con dispiacere i suoi occhi farsi lucidi.

"Lasciami spiegare meglio, per favore" allunga una mano verso la mia.

La guardo indifferente, mentre cattura la mia mano in una calda presa gentile ma ferrea.

Non mi scanso né però la rifiuto e, con riluttanza, mi lascio condurre verso una zona più riparata della radura.

I nostri passi si confondono nel fruscio delle foglie secche e nei rametti caduti che si spezzano.

Mi sembra tutto così distante e surreale, cazzo.

Ci fermiamo nei pressi di un tronco cavo caduto sul terreno.

Il ceppo da cui deve essere stato tagliato è a pochi centimetri di distanza, e distrattamente penso a quanto mi sarebbe piaciuto imparare a contare gli anni degli alberi grazie ai cerchioni che rimangono sui loro ceppi.

La natura è così poetica a volte, ogni elemento ha un suo scopo, una sua ragione di esistere.

L'amore che prova Liam nei miei confronti invece non ne ha motivo, e vorrei solo che fosse possibile estirparlo come una brutta erbaccia in un campo di violette.

Liam si siede in silenzio sopra il tronco, facendolo cigolare un poco sotto al suo peso.

Sospiro pesantemente, senza liberarmi dal peso che sento premere sul petto; mi sistemo una ciocca di capelli dietro all'orecchio e mi decido a sedermi accanto a lui, ma il più lontano possibile.

Mi lascia andare la mano e abbandona la testa davanti a sé, lo sguardo fisso sulle sue mani.

Non riesco a smettere di studiarlo e pensare al fatto che si sia innamorato di me.

"Come..?" rilascio quasi senza rendermene conto.

Si irrigidisce, iniziando a gesticolare con mano ferma davanti al suo viso.

"Che cazzo di domanda è Bliss?" corruga la fronte, i suoi occhi che mi sfiorano per qualche secondo, per poi tornare a studiare il terreno.

Deglutisco, iniziando a mordicchiarmi il labbro inferiore con i denti.

"Scusa" rispondo.

"È che non me ne capacito proprio, capisci? Come è possibile che questa cosa sia successa senza che me ne rendessi conto? Voglio dire un sentimento vero e sentito si nota sempre un poco" lo interrompo prima che possa parlare ancora.

Lui sospira nuovamente, per poi alzare gli occhi al cielo e lasciare andare la sua schiena indietro.

"Questa cosa" imita la mia voce con stizzita rassegnazione.

"Non so nemmeno io come sia successo Bliss, so solo che è successo, e che tu non ricambi perché ami quella sottospecie di pallone gonfiato, tutto muscoli e niente cervell.."

"Fermati" intimo nervosamente, fulminandolo con un'occhiataccia.

Finalmente mi guarda con la coda dell'occhio.

"Ti da fastidio che ti metta davanti ad una verità condivisa da tutti?" scuote il capo nervosamente "Lui non ti merita per niente Bliss, vali molto di più"

Trattengo il fiato, sgranando gli occhi e spostando le gambe sul tronco in modo da poterlo vedere completamente davanti a me.

"Da quando sei così sfacciato?"

Ora è lui a fulminarmi con lo sguardo.

Si passa una mano fra i capelli, accennando una smorfia contrariata con la bocca.

"Lo sono sempre stato.. Solo che ora non ho più nulla da perdere, la nostra amicizia è rovinata. So già come funzionano certe cose e che.."

"Dovevi stare zitto! Dovevi tenertelo per te e aspettare che ti passasse" sbraito.

"L'amore non passa. Mai" mi guarda dritto negli occhi, destabilizzandomi per un secondo.

"Non riuscivo più a tenerlo per me, soprattutto dopo la notizia sul fatto che avete fatto sess.."

"L'amore. Io e lui abbiamo fatto l'amore" lo interrompo repentinamente per correggerlo, portando le gambe al petto e stringendole a me, quasi in cerca di conforto.

"L'amore" sputa in una risata forzata "Davvero? L'amore Bliss, si fa quando entrambe le persone coinvolte sono innamorate l'una dell'altra"

Appoggia una mano vicino alle mie scarpe, permettendo al suo busto di sporgersi verso di me e incentivare il veleno delle sue parole.

Deglutisco a fatica, scuotendo nervosamente il capo e sentendo l'ansia affiorare fin dentro alla gola.

"Lui.. Lui mi ama" inizio a perdere il vigore che mostravo all'inizio, sentendomi troppo esposta ai suoi occhi.

Sa troppe cose, sa come rendermi vulnerabile.

"Certo" sputa roteando gli occhi al cielo "infatti si vede come si preoccupa sempre per te, pensa solo a farti star bene, sorridere"

Si porta un dito alle labbra, fingendosi pensieroso.

"Oh, aspetta un attimo, sto confondendo Harry con me stesso"

Strizzo gli occhi, iniziando a sentire le lacrime farsi strada agli angoli dei miei occhi.

"Apri gli occhi, principessa. Non siamo in una favola ma nella realtà. Nella cruda e drastica realtà. E lui non ti ama, o almeno, non ti ama in modo sano"

"Basta, per favore" lo supplico fra i singhiozzi che sto disperatamente cercando di controllare "perché mi stai facendo questo?"

Per un secondo noto un guizzo di pentimento nel suo sguardo, ma poi noto le sue sopracciglia indurirsi.

"Perché è giusto che tu capisca ciò che tutti gli altri hanno ben chiaro nella loro testa. Perché ormai non ho più nulla, nessun posto dove stare, ho solo te, e ti meriti la mia sincerità" il suo tono sembra più calmo.

Serro le labbra, respirando con il petto tremolante.

"Ti odio" affermo freddamente, il viso lasciato sulle mie braccia sopra le mie ginocchia "ti odio e non ti amerò mai. Sei crudele e spietato solo perché sei ai ferri corti, e vuoi trascinarmi nella merda con te. Sei una persona sola Liam"

"Un lupo solitario" si stringe nelle spalle, indifferente a ciò che gli sto dicendo.

"Torniamo alla radura" esordisce atono, alzandosi dal tronco in silenzio.

"Aspetta" sussurro mentre cerco di riprendere il controllo di me stessa.

Il moro si ferma, voltando un poco il viso per farmi capire che mi sta ancora ascoltando.

"Non" tiro su con il naso, passandomi il dorso della mano contro alle guance umide "non dirò nulla a Harry di questo. In nome di ciò che avevamo"

Inizia subito a ridere, scuotendo il capo, per poi stiracchiare le braccia ai lati del petto; si gira completamente verso di me.

"Non capisci, vero?" sputa in un ghigno "non mi faresti nessun favore. Lui non è un dio immortale da cui tutti devono tenersi alla larga. Faresti bene a riprendere il contatto con la realtà Bliss. Tutti hanno dei difetti. Se vuole affrontarmi come si addice ad un energumeno come lui, che lo faccia" spalanca le braccia "sono pronto"

Mi dà le spalle e scompare fra i boschi.

È tutto un folle disastro.

-

"Ma che sta succedendo si può sapere? Scomparite sempre tutti da questo bosco e mi lasciate tutto solo con Louis"

Niall spalanca le braccia in protesta, rivolgendosi prima a Liam e poi a me con occhi rassegnati.

"Tranquillo Niall, mi sembra che tu sia riuscito perfettamente a mantenere il controllo della situazione" Liam gli tira un giocoso pizzicotto sulla guancia, per poi allontanarsi a passo sostenuto verso il suo branco.

Il biondo si passa entrambe le mani fra i capelli, per poi abbassare un braccio sulle mie spalle e stringermi in un abbraccio amichevole.

Accenno un sorriso poco sentito mentre lui ridacchia allegro.

"Li fai impazzire tutti" mi stuzzica scherzoso.

Mi irrigidisco vistosamente, fermandomi e facendolo voltare preoccupato.

"Cosa.. Cosa intendi?" domando tesa.

Lui corruga la fronte, studiandomi con attenzione e lasciandomi andare le spalle.

"Stavo scherzando, l'ho detto perché se ne vanno via tutti con te, rilassati dolcezza.. Ho detto qualcosa di male?"

Scuoto il capo, cercando di recuperare il sorriso; mi sistemo una ciocca di capelli dietro all'orecchio e lo guardo più rilassata.

"No.. Scusami sono solo un poco stanca"

Alzo una mano per rassicurarlo mentre Niall si stringe nelle spalle.

"Ok, se hai bisogno sono di là con gli altri" indica con il pollice la zona verso dove si è diretto Liam.

"Aspetta" lo faccio voltare ancora con aria confusa e non posso fare a meno di trattenere una risata "volevo chiederti di Harry. Sai qualcosa?"

"Oh.." si fa scuro in volto, grattandosi il capo con una mano ".. Mi ha fatto sapere di essere andato alla città più vicina per contattare Dorney e chiedere qualcosa sulla sistemazione dei licantropi.. E per parlare della morte di Zayn"

Annuisco, stringendo le braccia contro al petto; calcio con la punta della scarpa un sassolino sul terreno.

"Sei sicura di stare ben..?"

"Sai quando tornerà?" lo interrompo alzando gli occhi sulla sua figura.

"No" sorride rassegnato "ovvio che no. Lo conosci meglio di me" e mi fa un occhiolino spensierato.

"Grazie, vai pure dagli altri" concludo in un sorriso forzato che però risulta talmente convincente da farlo annuire e andarsene via da me.

Inizio a odiare questa radura e la sua atmosfera soffocante, vorrei solo rivedere Harry e parlare.

Vorrei confrontarmi definitivamente su ciò che siamo, e sbatterlo in faccia a Liam.

Non mi meritavo tutto ciò che ha detto, anche se l'ho colto in un momento di rabbia.

Inizio a camminare verso la parte opposta a dove si trovano tutti, verso il luogo dove dovrebbe risiedere l'albero sacro dei lupi.

I miei piedi si muovono da soli, quasi trascinati in avanti da una forza invisibile.

Ho bisogno di vedere coi miei occhi che la cura non esiste più, che mia madre forse ha risolto l'oggetto di un conflitto secolare che ha portato solo milioni di morti innocenti.

Ho così tanti pensieri da analizzare che non so da cosa partire, e forse è meglio così. È bello non pensare a nulla a volte, credere che vada tutto bene.

Qualche minuto di camminata nel silenzio della natura e mi ritrovo nei miei ricordi: lo stesso ingresso alla radura da cui sono entrata per la prima volta con Liam e Louis.

Il vampiro mi aveva salvato dal primo incontro con Zayn, quando ero ancora umana, avendo poi incontrato il moro nei boschi ci siamo ritrovati nella sua roulotte, a bere Coca Cola light.

Ora se guardo nello stesso punto dove prima c'era il mezzo di trasporto, vedo solo cenere e rottami.

I licantropi non hanno più nulla per ripararsi e vivere, ed in parte me ne reputo responsabile.

Al centro della radura però, trovo qualcosa di ancora più sconvolgente.

L'albero più bello che avessi mai visto in tutta la mia vita, il loro albero sacro, come amavano chiamarlo, completamente distrutto.

Un mucchio di corteccia e rami abbandonati in un punto come se si sia appena svolto un falò.

Mi avvicino titubante, memore del fatto che il suo legno è nocivo per i vampiri.

Come sarebbe dovuta sembrare la cura? Un'ampolla con un liquido? Una pastiglia?

Approfondisco la mia visuale, potendo scorgere ogni minimo dettaglio che costituisce la pianta.

E se la cura per i vampiri sia sotto forma di.. Resina? Perché ne vedo colare ancora a gocce dai residui della pianta, come se non sia mai stata profanata e rubata ingiustamente da Zayn.

Dovrei chiedere maggiori informazioni a riguardo ad un licantropo che non sia Liam.. Oppure semplicemente aspettare il ritorno di Harry.

Sto impazzendo.

Mi sento così persa senza di lui, lui si che sapeva sempre cosa fare, come agire.

Che Liam abbia ragione? Che io ormai lo abbia troppo esaltato, offuscandone ogni difetto?

È che ai miei occhi anche i suoi difetti appaiono perfetti.

Mi passo entrambe le mani fra i capelli, cercando un punto tranquillo su cui accomodarmi e riprendere fiato.

Il sole si è fatto più chiaro, offuscato in cielo da delle nuvole passeggere; non fa freddo, e il vento sembra scomparso dalla radura come tutta la sua essenza magica.

Spero davvero che Dorney doni loro un posto alla loro altezza.

Chiudo gli occhi, beandomi del silenzio che la Natura ha forse deciso di concedermi; allungo i palmi delle mani dietro di me, inclinando la schiena.

L'odore di resina e polline ora è così intenso da inondare l'intero ambiente, quasi come uno di quegli aggeggi usati nelle case per profumare le stanze.

Un rametto spezzato distrugge il silenzio creatosi e mi fa irrigidire; apro di scatto gli occhi, voltandomi nella direzione del suono lontano appena percepito.

Quasi roteo gli occhi al cielo dall'esasperazione, riconoscendo l'odore di Liam.

Perché non riesce a lasciarmi per qualche ora da sola in pace?

Serro le labbra in una smorfia, alzandomi rapidamente dall'erba e iniziando a correre il più velocemente possibile tra gli alberi.

Non lo voglio vedere.

"Bliss! Aspetta" sento urlare la sua voce alle mie spalle.

Risentire il suo timbro mi causa dei piccoli brividi lungo la schiena.

Scuoto il capo, i miei piedi che volano sul terreno e che mi conducono, quasi senza il mio consenso, all'unico posto rimasto che posso chiamare ancora 'luogo sicuro'.

Spero che Liam perda le mie tracce.

Mi fermo accanto ad un cumulo di terriccio e foglie, sul limite della selva ma ben lontano dalla città.

Il posto che Harry ha scelto per seppellire mia mamma.

Gliel'ho lasciato fare, lui ha sempre dimostrato di avere la forza e la freddezza necessaria per risolvere tutto ciò da cui io non avrei nemmeno cavato un ragno da un buco.

Deglutisco senza fiato, le braccia incrociate sul petto e gli occhi fissi su ciò che rimane di lei.

Non ha avuto un vero e proprio funerale, non ne ho visto né la processione né la tomba, ma un'immagine simile, così cruda, mi fa veramente realizzare che mi ha abbandonato.

Questa volta per sempre.

Sospiro il più silenziosamente possibile, quasi la possa svegliare dal suo sonno profondo.

Mi concedo qualche minuto per ammirare con sincero rispetto il lavoro che ha svolto Harry per dare un dignitoso giaciglio a mia madre.

Spero che ora lei sia felice, malgrado tutto.

"Bliss.. Perché sei corsa via in questo modo? Mi stavo preoccupando"

Liam compare d'improvviso alle mie spalle, facendomi irrigidire tutti i muscoli del corpo.

Non gli rispondo, dandogli le spalle per volgere tutta la mia attenzione a mia madre, come è giusto che sia.

Il licantropo compie pochi passi, prima di scorgere il cumulo di terra ai miei piedi e comprendere dove ora si trovi.

"Oh.. Bliss, mi dispiace così tanto. Davvero"

Socchiudo gli occhi, il dolore che inizia a pungermi il petto.

"No, non ti dispiace. Lei è stato lo spreco della cura al vampirismo, ricordi?" sibilo.

Sospira pesantemente, entrambe le mani fra i capelli; mi affianca e mi fa schifo.

"Ero arrabbiato. Le persone dicono cose stupide quando lo sono, per questo sono qui"

Annuisco una sola volta, come a concedergli il permesso di restare accanto a me.

Di certo non il perdono.

Vorrei risparmiare al corpo di mia madre la vista di simili drammi adolescenziali, ma sembra che la mia vita sia ormai costellata solo da questi.

Rilascio il respiro che stavo trattenendo, provando a scacciare l'ansia e la tensione dal mio cuore.

"Perché sei qui, Liam?" sussurro senza guardarlo.

"Per chiederti scusa" risponde subito, il tono triste.

Alzo il viso su di lui e vi riconosco un reale pentimento.

"Mi è difficile al momento.. Ho tante cose per la testa" accenno al giaciglio di mia madre.

Lui annuisce ripetutamente, comprensivo.

"Lo posso comprendere" sembra realmente imbarazzato per ciò che ci ha colto prima "È che volevo farti capire, che malgrado ciò che provo, ci sono. Sarò sempre il tuo Liam.."

I nostri occhi si incontrano, io senza parole.

".. Finché lo vorrai" aggiunge in un piccolo e timido sorriso.

Sospiro pesantemente, prima di lasciarmi cogliere dalla tristezza che avevo soppresso fino a quel momento e correre fra le sue braccia, che subito si spalancano per accogliermi in una stretta calorosa e accogliente.

La sua maglia profuma di pino e la sua pelle è tiepida, non come quella fredda di Harry.

Guardo fisso la tomba di mia madre, mentre sento la mano del moro accarezzarmi la schiena lentamente, per farmi rilassare.

Ne avevo così bisogno, anche se non so più cosa stia succedendo tra di noi.

Forse sono solo troppo debole.

"Interrompo qualcosa?"

Cazzo.

Aggiornamento lampo! ⚡️
Domani ho l'esame (😷), fatemi un in bocca al lupo 😜
Un bacio 🌸

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