π™Žπ™‹π™Šπ™„π™‡π™€π™ "Buon compleanno, amore mio" Amybeth's birthday (7 november)

π™Žπ™‹π™Šπ™„π™‡π™€π™:
non leggere,
se non vuoi anticipazioni.



Lucas per l'occasione
ha sempre una sorpresa
per la sua amata AB.


Spoiler.

"Lucas, i-io..." La sentii parlare allo specchio con espressione accigliata e una mano poggiata sul fianco.

"Dimmi, tesoro." Mi avvicinai e si voltΓ² subito, come se l'avessi colta in fallo. "Devi dirmi qualcosa?"

"No, non devo dirti nulla. Mi stavo semplicemente motivando per... una cosa."

"Che cosa?" La guardai negli occhi. "Penso che hai qualcosa che non va."

"No."

"Ci siamo promessi a vicenda che non ci sarebbero piΓΉ stati segreti."

"L'abbiamo fatto?"

Sorrisi, sfiorandole una guancia. "L'abbiamo fatto. Io sono tuo marito." Lei increspΓ² un sorriso. "I tuoi occhi parlano AB e io so leggerli."

GirΓ² improvvisamente lo sguardo come imbarazzata. "AvrΓ² lasciato qualcosa sul fuoco?" Si chiese, cercando di raggiungere la soglia, ma la presi per il fianco riportandola vicino al mio corpo.

"A quest'ora di notte?" Sussurrai al suo orecchio accarezzando le sue spalle sopra la sua leggera maglietta intima.

"Devo aver lasciato... le carote! Si! Carote! Sai per la pappa. Sono molto utili alla crescita." EsclamΓ², quasi urlando.

"AB?" La richiamai piegando leggermente la testa per incrociare i suoi occhi azzurri. "Vuoi davvero parlare delle zucche?"

"C-carote." Mi corresse con l'imbarazzo che per poco non le incendiΓ² le guance mentre le mie mani scendevano verso i fianchi e le labbra si imprimevano sulle sue. Quando ci staccammo un pianto isterico si levΓ² fino alla nostra stanza.
"Torno in un momento." Sorrisi, guardandola uscire dalla soglia.















Quando riaprii gli occhi focalizzai i dettagli della camera e anche una miriade di palloncini rossi che volando raggiungevano il soffitto. Quando ruotai il collo notai adagiato sull'altro cuscino un meraviglioso bouquet di girasoli. Mi tirai su con i gomiti e lo presi annusandone il profumo. Nessuno mi aveva suscitato così tante emozioni in una sola volta mentre il mio cuore batteva così forte da sembrare un tamburo.

"Oh, vita mia." Dissi con il sorriso sulle labbra mentre accarezzavo quei fiori con aria sognante. Poi alzai il volto e lo vidi entrare dalla porta con un ampio sorriso.

"Mi hai chiamato?"

Seguii imbambolata il suo tragitto fino al nostro letto, recando con sΓ© un vassoio.

"Vita mia. I fiori... Questi palloncini. È tutto perfetto." Si sedette al mio fianco e me lo passò.

"Prego." Lo ringraziai appoggiandolo sulle gambe e quando rialzai la testa mi scontrai con i suoi occhi e la sua mascella squadrata mentre mi osservava. "Tu sei bellissima. Tu sei stata creata per dare il colore alle esistenze grigie, come la mia. Sai dare amore senza nulla in cambio. Sei una moglie premurosa, attenta e una madre esemplare. Posso solo aggiungere..." Si portΓ² la mano alle labbra e mi lasciΓ² un bacio sul dorso e per poco il mio cuore non si sciolse per tutta quella dolcezza. "Buon compleanno, amore mio."

Mi tuffai sulle sue labbra, mentre penetravo le mani fra i suoi ricci, prima di staccarmi leggermente e fissarlo, fino a che non avrei consumato la sua figura.

"Grazie. Quello che hai fatto è la sorpresa più bella che abbia mai ricevuto." Sussurrai timidamente, spostando poi gli occhi sulle prelibatezze. "Ma mi stai viziando con questa colazione a letto, signor Zumann. Ora la vorrò sempre così."

"Rilassati, mia cara." ComandΓ² dolcemente con un sorriso felice.

"Sì, mi rilasserò. Dopotutto, è il mio compleanno. Voglio passare l'intero giorno in questo letto con te."

"Tesoro, mi piacerebbe molto, ma ho un'importante riunione. Scusami. Devo andare. Ci vedremo stasera, te lo prometto. E organizzerΓ² per te qualcos'altro."

Lo guardai di sottecchi e mi spostai delle ciocche dietro i capelli.

"Va bene." Mi feci piΓΉ vicino, accarezzandogli la guancia ormai ricoperta da un po' di barba, che lo rendeva ai miei occhi l'uomo piΓΉ affascinante del mondo. "Lucas. Non ho bisogno di perle o diamanti, tu sei il piΓΉ bel regalo che ho avuto dalla vita. Sei stato inaspettato come la pioggia."

"Davvero?"

"Davvero."

Improvvisamente il cellulare squillΓ² interrompendo la nostra conversazione. Lo prese sotto il mio sguardo confuso e guardΓ² lo schermo.

"Mi dispiace, tesoro, ma devo rispondere. È per lavoro."

"Non ti preoccupare."

Accettò la chiamata e si premette il telefono all'orecchio. "Sì?" Rispose, poi si zittì per qualche secondo. "Davvero?" Afferrai un acino d'uva cominciando a masticarlo mentre il suo volto si faceva più serio e professionale. "Okay, occupatene tu, adesso arrivo." Poi staccò e mi fissò. "Tesoro, i clienti sono arrivati. Devo andare."

Sorrisi, non ero arrabbiata, sapevo che delle volte il suo lavoro aveva la prioritΓ  e per dimostrarlo gli spinsi nella bocca un altro acino di uva mentre i suoi occhi non si staccavano dalla mia figura.

"Va bene, non c'Γ¨ problema."

"PenserΓ² a te per tutto il tempo." Mi disse prima di rimettersi in piedi.

"Va bene..." Ripetei. "Vita mia!"
Si fermΓ² di colpo con ancora la camicia sbottonata. Mi sollevai da sopra il materasso e scesi con un balzo, mentre mi tratteneva per la mano. "Grazie per tutto quello che hai fatto."

Mi sorrise e mi spinse verso il suo petto, scostandomi i lunghi capelli per lasciarmi un bacio sul collo.

"Tanti auguri." SussurrΓ² dandomi poi un altro bacio a fior di labbra prima di uscire a grandi falcati dalla stanza.

"Come potrei non amarlo?" Mi dissi mentre divoravo la colazione che aveva preparato per me il mio straordinario marito.














È un bel momento che ho voluto scrivere perché ieri è stato il compleanno di Amybeth e anche Lucas aveva qualcosa in mente per festeggiarlo al meglio. Questi due mi faranno presto sciogliere con tutti questi momenti che molto presto potremo leggere, anche nei capitoli.

Cosa ne pensate? Lasciatemi qualche commento e non dimenticate di aspettare il prossimo aggiornamento, solo qui su Wattpad.

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