Capitolo 9 - Istinto paterno parte 1 -

Ore 7:30
Londra 

Pov. Angelica
Stamattina mi sono svegliata con un senso di vuoto che mi ha schiacciato il petto, che mi ha fatto sentire una schifezza. Non posso crederci che ho tradito mio marito, non posso crederci che ho passato la notte con un altro uomo mentre Jack è fuori città per lavoro. Quando mi sono svegliata e accanto a me c'era il corpo nudo di John per un momento ho pensato che era un sogno, ma poi mi sono resa conto che quella era la realtà, una realtà che non doveva avverarsi. Sono uscita di casa molto presto, non ho nemmeno svegliato John che è rimasto addormentato. Non sarei riuscita a guardarlo in faccio dopo quello che abbiamo fatto, mi sono lasciata andare alla passione e adesso sono completamente pentita di ciò che ho fatto.

Sto andando a casa della mia famiglia, devo assolutamente parlare con mia sorella di quello che è successo perché sento che potrei esplodere da un momento all'altro. Appena arrivo davanti casa dei miei genitori, sono tentata ad andarmene ma sento però il bisogno di parlare con l'unica persona che mi ascolterà senza giudicarmi. Busso alla porta, mi guardo intorno e vedo che la città ancora non si è svegliata completamente e poi vedo la porta di casa aprirsi. 
"Buongiorno tesoro, che bella sorpresa!" la voce di mamma è sempre piacevole da sentire 
"Ciao mamma, sono passata perché mi mancavate" la saluto, entro in casa e vedo i miei fratellini già pronti per andare a scuola. Quando si accorgono della mia presenza, corrono verso di me e mi abbracciano forte, io li stringo a me 

"Che bello che sei venuta, ci manchi tanto!!" sorrido sentendo le parole della piccola Beatrice 
"Devi venire più spesso a trovarci" ascolto le parole di Samuel e vedo nostra mamma sorridere 
"Va bene, verrò più spesso e così potremo giocare tutti insieme" ci stacchiamo dall'abbraccio 
"Ciao Angelica, come stai?" vedo papà scendere le scale, si avvicina a me e mi saluta 
"Sto bene, grazie" sorriso forzatamente perché in questo momento non sto per niente bene ma davanti a loro non posso far emergere il mio stato d'animo attuale 
"Dai piccolini salutate la vostra sorellona che dobbiamo andare a scuola" ridacchio quando vedo i miei fratellini sbuffare dopo aver sentito le parole di nostro padre. Salutano me e mamma, prendono i loro zaini e poi escono di casa insieme a papà 

"Jessica non c'è?" mia mamma mi guarda dritto negli occhi per poi annuire alla mia domanda 
"E' nella sua stanza, stanotte si è svegliata tante volte per colpa della nausee. Penso però che sia sveglia, puoi andare a controllare... ma sicura che stai bene? Hai gli occhi tristi" mia madre ha la straordinaria capacità di leggere dentro gli occhi delle persone 
"Si sto bene, stanotte ho visto un film che è finito molto tardi e così ho dormito poco" cerco di essere il più convincente possibile perché non voglio dire a mia madre quello che ho fatto 
"Va bene, faccio finta di crederti. Vai a parlare con Jessica, ti voglio bene figlia mia" mi dà un bacio nella fronte, mi sorride e poi va verso la cucina. Lei ha capito che c'è qualcosa che non va ma non ha insistito per sapere cosa è successo e di questo la ringrazio 

Salgo le scale per andare verso la stanza di mia sorella, busso alla porta e sento la sua voce che dice che posso entrare. Apro la porta e vedo Jessica sdraiata nel letto con il viso molto pallido. 
"Ciao sorellina, come stai? Mamma mi ha detto che stanotte sei stata poco bene..." le do un bacio nella guancia, mi sorride ed io mi siedo vicino a lei nel letto 
"Ora sto bene, ma stanotte le nausee non mi hanno dato tregua. Il ginecologo dice che è normale, che nei primi mesi della gravidanza sono frequenti ma poi passeranno" annuisco sentendo le parole di mia sorella, le accarezzo dolcemente la pancia dove c'è mio nipote 
"L'importante è che tu e il bambino state bene, le nausee passeranno" Jessica sorride alle mia parole, mi prende la mano per poi guardarmi dritto negli occhi 

"Tu come mai sei venuta così presto a casa? E' successo qualcosa?" con lei posso sfogarmi senza paure, abbasso per un momento lo sguardo perché mi vergogno tremendamente di quello che sto per dire. Poi però mi faccio coraggio e inizio a parlare perché ho bisogno di sfogarmi 
"Stanotte ho fatto qualcosa di tremendo, qualcosa che non avrei mai pensato di fare. Mi sento una schifezza, non so davvero cosa fare adesso..." se ripenso alla notte appena passata, mi salgono le lacrime agli occhi perché Jack non merita di avere una moglie come me 
"Ehi tesoro che cosa è successo? Mi stai facendo preoccupare..." si alza dal letto, appoggia la schiena nel cuscino ed io sollevo lo sguardo perché voglio guardare la sua reazione appena le dirò quello che ho fatto stanotte 

"Ho tradito Jack, stanotte sono stata a letto con un altro uomo" dirlo ad alta voce rende tutto più reale ed io mi sento solamente peggio, il senso di colpa mi mangerà viva 
"Non so cosa dire, sono senza parole. Ma perché l'hai fatto? Con chi lo hai tradito?" mia sorella continua a tenermi la mano per farmi sentire la sua vicinanza ed io la ringrazio per questo 
"Sono stata con John, il mio ginecologo. Non so che cosa è successo, mi ha baciata e da lì è scoppiata una passione che ci ha travolto completamente. Stamattina mi sono svegliata accanto al suo corpo nudo, sono uscita di casa velocemente senza nemmeno svegliarlo" non so con quale coraggio guarderò negli occhi Jack quando tornerà a casa 

"Ma tu volevi farlo? Cosa hai sentito?" queste domande mi confondo ancora di più 
"Ho sentito emozioni che non provavo da tanto tempo, sono stata bene e c'ero anche io in quel momento, non si è approfittato di me. Però io amo mio marito e adesso che sono stata con un altro, non so come farò a guardare Jack e fare finta che non sia successo nulla" in questo momento ho la testa che mi scoppia per tutti i pensieri che mi ronzano senza tregua
"Non dire nulla a Jack, se tu ami lui, non rovinare il vostro matrimonio per un momento di debolezza. Non torturarti, cerca di stare lontana da John e vedrai che questa notte sparirà dai tuoi ricordi" Jessica trova sempre le parole giuste da dire per non farmi andare in paranoia 

"Grazie sorellina, grazie per esserci sempre. Ti voglio un mondo di bene" mi allungo verso di lei per abbracciarla, lei ricambia l'abbraccio stringendomi forte a sé 
"Di nulla Angy, sei la mia sorellona ed io ci sarò sempre per te come tu ci sarai sempre per me" rimaniamo abbracciate per un altro poco, poi sciogliamo l'abbraccio per sdraiarci nel letto e parlare di altro, devo cercare di allontanare le immagini di ieri sera dalla mia testa. Devo stare lontana da John, devo cercare di evitarlo in qualcuno modo possibile. Sono sposata, amo Jack e non posso rovinare il nostro matrimonio per un momento di debolezza. Quello che è successo con John deve sparire in fretta dalla mia mente, dai miei ricordi e anche dal mio corpo

Ore 9:00 
Casa di Molly 

Pov. Molly
"Vuoi il messo anche un poco di caffè nel latte?" dico rivolta verso Francesco che mi guarda dalla testa ai piedi per poi sorridermi in modo malizioso, io arrossisco timidamente 
"Sei sexy con solo la mia camicia" prende la mia mano per spingermi verso di lui e farmi sedere sulle sue gambe. Mi dà un bacio nel collo ed io rabbrividisco per il piacere che mi provoca 
"Stanotte mi hai fatto sentire di nuovo donna, mi hai fatto sentire amata" ancora mi sembra un sogno ma stanotte mi sono lasciata completamente andare a Francesco 
"Ti tratterò sempre come una regina, sei una ragazza speciale e meriti di essere trattata con amore e dolcezza" mi sento completamente sciogliere sentendo queste parole 

"Grazie Francesco, grazie per essere apparso nella mia vita in un momento in cui credevo che per me l'amore era ormai un capitolo chiuso" gli do un bacio nella bocca che si trasforma subito in un bacio molto passionale, Francesco è dolce e romantico, ma anche tanto passionale 
"Comunque il latte senza caffè lo bevo" ridacchio alle sue parole, gli sto per dare un altro bacio ma la voce di mio figlio Thomas spezza questo momento così magico 
"Mamma, non sto tanto bene" Thomas si stropiccia gli occhi, mi alzo immediatamente dalle gambe di Francesco per prendere in braccio mio figlio che ha il viso molto pallido 

"Ehi amore di mamma, che cosa ti senti?" mi sto preoccupando molto, gli tocco la fronte ed è bollette, ha sicuramente la febbre molto alta povero il mio cucciolo
"Mi fa male la testa" chiude gli occhi per poi riaprirli, non mi piace per niente questa situazione 
"Tranquillo Thomas, adesso chiamo il pediatra e vediamo che cosa mi dice" anche Francesco sembra preoccupato, infatti si alza dalla sedia, si avvicina a noi e accarezza la guancia di Thomas
"Mamma respiro male..." vedo Thomas iniziare a respirare in modo affannato, mi sta salendo il panico e non so davvero che cosa fare. Mio figlio sta male ed io non so come comportarmi 
"Francesco andiamo in ospedale, Thomas sta troppo male" è l'unica cosa che mi viene in mente 

"Si certo, vestiamoci velocemente e andiamo in ospedale. Ci sono io con voi, non vi lascio da soli" mi dà un bacio veloce, andiamo nella mia stanza per vestirci velocemente, Thomas è sdraiato nel mio letto ma ha gli occhi chiusi e si tiene la testa con le mani 
"Cosa ha il mio bambino? Perché sta così male?" mi viene da piangere, sono preoccupata e spaventata perché mi fa male vedere Thomas soffrire così
"Stai tranquilla Molly, adesso andiamo in ospedale dove sapranno aiutarlo" annuisco sentendo le parole di Francesco, prendo Thomas in braccio che si è addormentato, andiamo all'ingresso e appena apro la porta, davanti a noi appare Aurora che ci sorride 

"Aurora, Thomas sta molto male, stiamo andando in ospedale. Appena so qualcosa, ti faccio sapere" chiudo velocemente la porta, non le do nemmeno il tempo di parlare che già siamo dentro l'ascensore. Usciamo dal palazzo, saliamo in macchina che per fortuna è parcheggiata vicino per poi partire e recarci verso l'ospedale. Guardo mio figlio che sta dormendo tra le mie braccia, ha la fronte bollente e respira male. Perché stai male piccolo mio? Che cosa ti sta succedendo? Piango silenziosamente perché ho troppa paura, paura di sapere che ha qualcosa di brutto. Francesco si gira verso di noi, mi accarezza il ginocchio dolcemente e sono fortunata ad averlo vicino in un momento così delicato perché da sola non avrei saputo cosa fare

Ore 10:00 
Londra 

Pov. Kevin 
Stamattina mi sono svegliato con una strana sensazione addosso, non so spiegare bene che cosa ho sentito. Sono uscito di casa insieme ad Aurora che doveva andare anche lei a lavoro, fa ancora la baby-sitter al figlio di Molly e ogni volta mi dice che è un bambino dolcissimo e che dovrei conoscerlo. Non avrò mai la forza di conoscere questo bambino, non sarò mai suo padre perché non sarei in gradi di prendermi cura di lui. Molly e suo figlio hanno bisogno di una persona affidabile e forse Molly ha trovato questa persona perché ormai sta insieme a quel Francesco che la rende molto felice. Devo lasciarla libera di amare e di rifarsi una vita, io ormai sono un capitolo chiuso della sua vita e rimarrà chiuso per sempre. 

Stamattina io e Molly dobbiamo lavorare insieme per organizzare la prossima sfilata ma ancora non è arrivata in azienda, questa è una cosa abbastanza strana perché lei è sempre molto puntuale. Sento bussare alla porta, sarà lei ma appena si apre, resto senza parole nel vedere Aurora davanti a me con lo sguardo molto preoccupato. Che cosa è successo adesso? 
"Aurora come mai sei qui? Che cosa è successo?" mi alzo dalla mia poltrona per avvicinarmi a lei, cosa ci fa qui se a quest'ora dovrebbe essere a casa di Molly per badare al piccolo Thomas? 
"Thomas sta male, lo hanno portato in ospedale" sento la terra mancare sotto i piedi dopo aver ascoltato le parole che ha appena pronunciato Aurora 

"Ma che cosa ha?" sento dentro di me una strana sensazione di agitazione e paura 
"Non lo so, Molly non mi ha ancora fatto sapere nulla. Lei e il suo fidanzato sono andati in ospedale perché Thomas stava male ma non mi ha detto altro" improvvisamente vorrei essere io accanto a Molly in questo momento per darle forza ma non ci sono insieme a lei 
"Vedrai che starà bene, in ospedale sapranno come aiutarlo" torno a sedermi, ma Aurora mi guarda con gli occhi furiosi e allo stesso tempo preoccupati 
"Kevin dovresti esserci tu vicino a Molly in questo momento, il tuo bambino sta male e tu sei qui a non fare nulla!!" è arrabbiata e fa bene ad esserlo perché mi sto comportando come se non mi interessasse nulla di questo bambino, ma la verità è che ho paura ad ammettere ciò che sento 

"Molly ha vicino una persona che la ama veramente, io ormai sono fuori dalla sua vita" abbasso lo sguardo perché non riesco a reggere il confronto
"Sei fuori dalla vita di Molly ma potresti essere dentro la vita di Thomas, quel bambino ha bisogno di suo padre, ha bisogno di sentire vicino a sé la figura paterna che per tre anni gli è mancata. Non essere così vigliacco e vai in ospedale per vedere come sta tuo figlio" dette queste parole, Aurora esce dal mio studio lasciandomi di sasso perché so che ha ragione, le sue parole sono verissime ma non riesco a comportarmi diversamente perché ho paura di mostrarmi debole. Ammetto che vorrei essere vicino a Molly, consolarla e farle sentire la mia vicinanza perché sono sicuro che in questo momento sarà preoccupatissima per Thomas. Però rimango seduto qui, tra queste 4 pareti che improvvisamente stanno diventando strette. Il cuore mi batte veloce per l'ansia, il mio pensiero non si allontana da Thomas e da Molly, non so cosa fare 

Ore 11:00 
In ospedale 

Pov. Molly
Sono passate due ore da quando siamo qui in ospedale e ancora nessuno ci ha fatto sapere qualcosa. Thomas è dentro una stanza d'ospedale da solo circondato da medici che lo stanno visitando, vorrei essere insieme a lui ma non mi è permesso assistere. Ho avvisato le mie amiche, sono arrivate tutti insieme per starmi vicino e le ringrazio di questo perché voglio vicino a me tutte le persone che mi vogliono bene e che vogliono bene al mio bambino. Francesco è dovuto scappare al lavoro, ho insistito io per farlo andare perché lui non voleva lasciarmi da sola. Gli ho detto che sola non sono perché vicino a me ho le mie sorelle acquisite, gli ho detto che appena saprò qualcosa glielo dico e così l'ho convinto ad andare a lavoro. 

Sono seduta in una di queste scomode sedie di plastica che spezzano la schiena alla gente per quanto sono dure. Le mie amiche sono vicino a me, anche loro sono preoccupate per Thomas ma io in questo momento mi sento morire perché non so che cosa ha il mio bambino, il mio principino. I miei occhi non si staccano nemmeno per un attimo dalla porta dietro la quale c'è Thomas che sta male e che vorrebbe vicino a lui la sua mamma. 
"Molly finalmente ti ho trovata" riconosco subito la voce di Aurora, cammina verso di noi, le mie amiche non la conoscono ma sicuramente si immaginano che è la baby-sitter 
"Come mai sei qui? Ancora non ho nessuna notizia su Thomas, lo stanno visitando" mi alzo dalla sedia per salutarla, si guarda intorno e sorride alle mie amiche 

"Voglio stare vicina a te e a Thomas, quel bambino è così dolce che non merita di stare male" mi fa piacere sapere che anche lei tiene a me e a mio figlio, infatti le sorrido 
"Grazie Aurora per starci vicina... ragazze, lei è Aurora, la baby-sitter di Thomas. Loro sono le mie migliori amiche" si presentano ad una ad una cordialmente, poi torniamo tutte a sederci. Rimaniamo in silenzio perché in questo momento nessuno sa cosa dire per spezzare questo momento di ansia e di attesa. Quando la porta si apre ed esce un medico, mi alzo di scatto dalla sedia e mi avvicino a lui, lo sguardo che mi rivolge non mi piace per niente 
"Lei è la madre del bambino?" annuisco alla domanda del dottore che adesso guarda una cartellina che ha in mano per poi rivolgere la sua attenzione di nuovo a me

"Come sta il mio bambino?" le mie amiche mi stanno vicina, potrei svenire in questo momento 
"Purtroppo non sta bene, la febbre alta lo ha fatto entrare in coma. Dagli esami che gli abbiamo fatto, abbiamo riscontrato un'anomalia nel sistema immunitario che lo rende molto debole. E' una malattia molto rara, che colpisce pochissimi bambini nel mondo" mio figlio è malato, è entrato in coma ed io sto seriamente morendo dentro per tutte queste notizie 
"Ma non c'è una cura? Mio figlio ha solamente 3 anni, non può..." non voglio nemmeno pensare a questo, Thomas è forte e sono sicura che riuscirà a superare anche questo 

"Dovremmo operarlo perché ha bisogno di midollo osseo che porterebbe una stabilità al suo sistema immunitario. Suo figlio ha bisogno urgentemente di questa operazione, dobbiamo trovare un donatore di midollo osseo compatibile anche se il padre del bambino sarebbe sicuro compatibile" non posso credere alle parole che ha appena detto il medico 
"Il padre di mio figlio ci ha abbandonato prima che lui nascesse..." Kevin potrebbe salvare la vita del mio bambino ma non so se troverò il coraggio per chiedergli una cosa del genere 
"Signora se lei sa chi è il padre del bambino, deve parlare con lui e spiegargli la situazione. Il bambino è molto debole, è entrato in coma e non sappiamo quanto starà in questa situazione. Ha bisogno di essere operato con urgenza" annuisco alle parole del dottore, Thomas per vivere ha bisogno di Kevin ma sono sicura che lui non mi ascolterà nemmeno 

"Cercherò di mettermi in comunicazione con il padre di Thomas, posso vederlo adesso? Voglio stare il più vicina possibile al mio bambino" mi viene da piangere ma devo essere forte 
"Si, lo può vedere solo per 5 minuti" guardo le mie amiche che mi comunicano con gli occhi di essere forte e di stare vicina a Thomas perché ha bisogno della sua mamma. Ringrazio il dottore, apro la porta della stanza e subito il mio sguardo si posa su Thomas sdraiato nel letto con gli occhi chiusi e con una flebo attaccata al braccio. Mi avvicino piano a lui, gli accarezzo il viso e scoppio a piangere come una bambina perché non posso crederci che mio figlio sta così male 
"Amore di mamma non meriti di stare male tu che sei un bambino dolcissimo, sempre con il sorriso e buono con tutti" svegliati Thomas, torna ad essere il bambino che sei stato per 3 anni. Non so davvero che cosa fare ma devo cercare un modo per parlare con Kevin e spiegargli la situazione, lui è l'unica persona che potrà salvare il mio Thomas 

Ore 14:00 
Casa di Angelica & Jack 

Pov. Angelica 
La vita è ingiusta avvolte, fa soffrire le persone che non meritano di stare male. Sono appena ritornata a casa dopo che, insieme alle altre ragazze, abbiamo accompagnato Molly a casa sua per riposarsi un poco. Thomas sta molto male, ha bisogno di essere operato e l'unica persona che può salvarlo è Kevin che li ha abbandonati 3 anni fa. Insieme a me c'è Jessica che è venuta con me per farmi un poco di compagnia, mi fa piacere averla qui con me perché da sola la mia testa inizierebbe a pensare a cose che non dovrei mai più pensare. A lavoro oggi non ci andrò, ho chiamato l'orfanotrofio e hanno capito la mia situazione. Mi dispiace non vedere Milagros ma domani recupereremo tutto il tempo perso oggi. 

"Povero Thomas, non merita di stare male. Molly è distrutta, non sa davvero che cosa fare" annuisco alle parole di mia sorella, siamo sedute nel divano 
"Secondo me dovrebbe parlare con Kevin, lui è sempre il padre di Thomas e ha il diritto di aiutarlo in un momento delicato come questo" sono stupita delle mie stesse parole 
"Sono d'accordo con te, Molly ha detto che ci parlerà ma prima deve trovare le forze per farlo" povera la nostra amica, adesso che stava tornando ad essere felice veramente, le succede questo. Molly è una ragazza forte ma sappiamo anche che è molto sensibile 
"Ha bisogno di noi e noi le staremo il più vicino possibile" Jessica annuisce alle mie parole, sta per dire qualcosa ma veniamo interrotte dal suono del campanello di casa 

"Stavi aspettando qualcuno?" faccio segno di no con la testa a mia sorella, mi alzo dal divano per andare a vedere chi è e appena apro la porta, mi pento amaramente di averlo fatto 
"Dobbiamo parlare Angelica, adesso!!" John entra in casa senza nessun permesso ma si blocca all'istante appena vede mia sorella seduta nel divano che lo guarda seriamente 
"John non è il momento per parlare questo, vai per favore" sono sicura al 100% che mi deve parlare di ieri sera ma io non voglio parlare di questo proprio adesso 
"Se non parlo adesso, rischio di esplodere. Stamattina quando mi sono svegliato e tu non c'eri, mi sono sentito usato, mi sono sentito uno stupido. Per me non è stato solo un momento di debolezza, io c'ero in quel momento con tutto me stesso e sono sicuro che per te è stata la stessa cosa" le sue parole mi lasciano a bocca aperta, mia sorella ci guarda in silenzio 

"So che sei sposata, ma anche tu ieri sera volevi stare con me, non negarlo per favore" si avvicina a me, ma io mi allontano perché non posso cadere di nuovo nella trappola 
"John smettila!! Ho tradito mio marito una volta e non lo farò mai più perché mi sono sentita una schifezza. Io non sono così, amo mio marito" devo fargli capire che deve starmi lontano 
"Non ci credi nemmeno tu alle parole che dici. Va bene me ne vado ma sappi che per me sei molto importante e che ci sarò sempre per te" mi guarda dritto negli occhi per un paio di secondi, poi si allontana per andare verso la porta di casa ed uscire. Le sue parole hanno sempre la capacità di sconvolgermi completamente 

Torno a sedermi vicino a mia sorella che non ha ancora detto nulla ma sono sicura che vorrà dire qualcosa perché ormai la conosco molto bene e capisco quando vuole dire qualcosa. 
"Se devi dire qualcosa, dilla Jessica" la sprono a parlare con gli occhi e infatti ecco che parla 
"Ho leggo sincerità negli occhi di John quando diceva quelle cose, lui veramente ci tiene a te e forse anche tu ci tieni a lui" le sue parole mi lasciano disorientata per un momento 
"Magari non provi gli stessi sentimenti che provi per Jack, ma qualcosa tra voi due c'è e non puoi negarlo per sempre. Ho visto come lo guardavi mentre parlava, puoi nascondere i tuoi sentimenti a lui, ma non a me che ti conosco ormai da molti anni" ho ascoltato con attenzione le parole di Jessica e devo ammettere che ha ragione, questo però mi spaventa troppo 

"Forse hai ragione tu Jessica ma non posso e non voglio più tradire Jack, io lo amo e quello che è successo ieri sera non deve mai più succedere" vedo mia sorella sorridere alle mie parole 
"Fai chiarezza con i tuoi sentimenti... nessuno dei due merita di soffrire. Jack è stato il tuo primo amore, il tuo primo batticuore, è tuo marito. John è quasi uno sconosciuto ma in queste poche settimane avete creato un legame molto speciale" Jessica ha ragione ma non posso farmi trascinare in qualcosa che non potrei gestire perché non ne avrei le forze
"Devo allontanare John dalla mia vita e dal mio matrimonio, sarà solamente il mio ginecologo e basta!" non ci credo nemmeno io alle parole che ho appena pronunciato 

"Ora basta parlare di questo, pensiamo solamente a Molly e a Thomas che hanno bisogno della nostra vicinanza" Jessica mi rimprovera con gli occhi perché ho deciso di cambiare argomento ma poi si rattristisce pensando alla nostra amica e al piccolo Thomas in ospedale 
"Speriamo bene, sono davvero preoccupata per questa situazione. Kevin potrebbe negare l'aiuto, lui non ha mai voluto nemmeno vedere il bambino" spero che mia sorella si sbagli perché Thomas ha urgentemente bisogno di suo padre per salvarsi 
"Kevin capirà la situazione, non è un cattivo ragazzo. Li ha abbandonati perché non si sentiva pronto ad essere padre, ma sono passati 3 anni e magari le cose adesso sono cambiate" mia sorella annuisce alle mie parole, poi nessuna delle due dice più nulla 

Ore 15:00 
Casa di Molly 

Pov. Molly 
Sono seduta per terra nella stanzetta di mio figlio circondata dai suoi giocattoli, circondata dal suo profumo ma manca lui, lui non è qui. Sono troppo preoccupata per la salute di mio figlio, poco fa ho mandato un messaggio a Kevin per farlo venire qui in casa per parlare ma non ho avuto il coraggio di inviarlo. Tengo stretto tra le mie braccia il peluche preferito di Thomas, appena andrò in ospedale glielo porterò. Ho esaurito le lacrime perché, da quando sono tornata a casa, non ho fatto altro che piangere. Mi alzo da terra quando sento il campanello di casa suonare, spero che sia Francesco perché ho seriamente bisogno di un suo abbraccio. Vado ad aprire la porta e subito mi sento travolgere e stringere da un corpo muscoloso che riconosco. 

"Ci sono adesso io qui, non ti lascio da sola in un momento come questo" stringo forte a me Francesco che è arrivato al momento giusto perché sennò sarei impazzita da sola 
"Grazie Francesco, non mi lasciare da sola per favore" sciogliamo l'abbraccio solo perché mi dà un bacio a stampo, poi mi prende la mano e insieme andiamo a sederci nel divano 
"Tu e Thomas non sarete mai soli, ci sono io. Vedrai che il tuo bambino starà bene, lui è forte" mi accoccolo sul suo petto, lui mi stringe forte a sé e mi lascia baci sui capelli che mi rilassano 
"Lo spero, non potrei vivere senza Thomas, lui è una parte di me. Non so ancora quando affronterò Kevin ma lui deve sapere che il nostro bambino ha bisogno di lui. So che non vuole essere suo padre ma non può negare l'aiuto a un bimbo di 3 anni che ha ancora tutta la vita davanti a sé" ho paura di come potrebbe prendere Kevin tutta questa situazione 

"Se è un vero uomo, capirà la situazione e aiuterà Thomas. Glielo donerei io il midollo osseo se solo fossi compatibile con lui" sorrido alle sue parole, Francesco è così speciale 
"Grazie tesoro, sei un amore di ragazzo e sono così fortunata ad averti vicino a me. Adesso mando un messaggio a Kevin per dirgli se può venire qui così gli dico tutto, con te vicino posso affrontare tutto" do un bacio a Francesco che mi sorride, mi alzo un momento dal divano per prendere il mio cellulare, po torno vicino a lui per farmi coccolare 
"Sarò qui con te quando parlerai con lui, non ti lascio sola con quello lì" ridacchio sentendo le sue parole perché so che è geloso di Kevin e di quello che siamo stati anche se gli ho detto più volte che per me Kevin è un capitolo chiuso e per sempre rimarrà tale 

"Io voglio stare con te e basta, Kevin è semplicemente il padre di Thomas e come tale ha il diritto di aiutarlo adesso che sta così male" scrivo velocemente un messaggio a Kevin dove gli chiedo se può passare tra mezz'ora a casa mia perché ho urgentemente bisogno di parlare con lui 
"Di te mi fido ma non mi fido di lui... comunque adesso l'importante è farlo ragionare e fargli capire che il piccolo Thomas ha bisogno del suo papà" annuisco alle parole di Francesco, mi faccio coccolare dal mio fidanzato mentre aspetto la risposta di Kevin che però non arriva. Magari sta lavorando e per adesso non può prendere il cellulare, speriamo che lo legge presto. Più passa il tempo e più mio figlio sta male e ha bisogno di essere operato. Dopo che parlerò con Kevin, andrò in ospedale perché voglio rimanere vicina a a Thomas più tempo possibile perché ha bisogno di sentire tutto l'amore e il calore che solo una mamma può dargli 

Ore 15:30 
Casa di Kevin 

Pov. Kevin 
"SEI SOLO UN EGOISTA" queste sono le uniche parole che mi urla contro Aurora da quando ho messo piede in casa e mi ha detto le condizioni di salute di Thomas 
"Smettila di urlare Aurora... facendo così, non mi farai cambiare idea" mi ha detto che Thomas avrebbe bisogno di un'operazione per stare bene ed io, essendo suo padre, potrei salvarlo 
"Ma è solo un bambino!!! Non puoi veramente essere così freddo!!!" mi sento la testa quasi esplodere, non ce la faccio più a sentire la sua voce che mi dice queste cose 
"Non insistere, ormai la mia decisione l'ho presa" mi siedo nel divano, Aurora mi guarda indignata per poi sedersi vicino a me 

"Thomas non merita un padre come te, è un bambino così dolce e buono con tutti. Dovresti conoscerlo e così capiresti che cosa ti perdi non stando vicino a lui" dopo aver detto queste parole, prende il suo cellulare e mi mostra alcune foto di lei e Thomas che sorridono 
"Si è affezionato tanto a me, giochiamo insieme e mi racconta sempre delle storie troppo carine su sul supereroe preferito. Ogni tanto anche a me chiede come mai lui non ha un papà come tutti i bambini ed io non so mai come rispondere" osservo con attenzione le foto di Thomas che mi mostra e resto sempre più sconvolto quando noto che mi assomiglia tantissimo. Mi dispiace troppo sapere che sta male, che Molly sarà distrutta in questo momento ma non so davvero cosa fare 

"Ho bisogno di prendere aria, esco a fare una passeggiata" mi sto per alzare dal divano ma Aurora mi ferma bloccandomi dal polso, mi guarda dritto negli occhi per poi parlare 
"Vai a casa di Molly, parla con lei e cerca di fare la cosa giusta. Thomas ha solamente 3 anni, ha tutta la vita davanti a sé" poi mi lascia il polso, annuisco alle sue parole e mi alzo dal divano per poi uscire da casa. Non so se troverò il coraggio di andare a casa di Molly, lei poco fa mi ha mandato un messaggio al quale io non ho ancora risposto. So di cosa vuole parlare, vuole sicuramente convincermi a donare il midollo osseo a Thomas, io però non sono sicuro di quello che voglio fare. Sono troppo confuso, mi sento in trappola nello stesso identico modo di quando Molly mi ha detto di aspettare un bambino... in quel momento sono scappato, adesso cosa farò? 

Oggi a lavoro non riuscivo a concentrarmi perché la mia testa pensava solo e unicamente a Thomas e a Molly. Lei è stata troppo importante per me, è stata l'unica ragazza che è riuscita ad entrare nel mio cuore per conquistarlo con la sua dolcezza, la sua bellezza disarmante. Tre anni fa è successo qualcosa che nessuno dei due aveva programmato, è rimasta incinta ed io sono scappato perché non sono adatto a fare il padre e mai lo sarò. Però non ho mai smesso di amare Molly, anche se andavo a letto con altre ragazze, lei è rimasta nella mia testa e nel mio cuore. Adesso sta con un altro, la sua vita è andata avanti senza di me ed io non posso rovinare l'equilibrio che piano piano si è costruita intorno a sé. Nonostante questo però, Thomas è un bambino innocente che ha tanto ancora da vivere, io potrei salvarlo ma non so se riuscirò a farlo. Forse Molly non farà mai più parte della mia vita, ma Thomas potrebbe farlo e questo mi spaventa troppo. 

Ore 17:00 
Casa di Sofia e Matteo 

Pov. Lucia 
"Povero bimbo, non merita di stare così male" annuisco sentendo le parole di mio zio Vittorio 
"Molly è in ospedale per stargli vicino, voleva parlare con Kevin ma lui non si è fatto né sentire e né vedere" siamo seduti nel divano di casa mia, sono venuti zio Vitto e il suo fidanzato, c'è anche il mio Marco che mi abbraccia per consolarmi perché sono davvero triste in questo momento 
"Non si può negare l'aiuto in un caso come questo, Kevin dovrebbe aiutarlo senza titubare nemmeno per un momento" sono d'accordo con le parole del mio ragazzo ma sappiamo tutti quanti che Kevin non ha mai accettato la nascita di Thomas e forse mai lo farà 
"Già, ma purtroppo non tutti reagiamo nello stesso modo" ascolto ciò che dice Will e poi sorrido nel vedere le mani unite di zio Vitto e di Will, sono così carini insieme!!

"Quindi nonno ha scoperto che state insieme..." cerco di cambiare argomento perché non voglio deprimermi ancora di più con la storia di Thomas e Kevin 
"Si, ha accettato il nostro amore e siamo veramente molto felici. Devo ancora dirlo a mamma, spero con tutto il cuore che anche lei accetti che io e Will ci amiamo e che siamo felici davvero" sono davvero felice per mio zio, si merita di essere felice e poi Will è davvero un bravo ragazzo 
"Will mi ha raccontato di come lo ha scoperto" faccio una faccia maliziosa e vedo mio zio arrossire per poi lanciare uno sguardo di rimprovero al suo fidanzato 
"E' stato super imbarazzante, non dimenticherò mai lo sguardo scioccato con cui ci guardava" ridiamo tutti alle sue parole e nel vedere come è imbarazzato 

"Dai zio non c'è nulla di male, vi amate ed è giusto che ve lo dimostrare anche in quel modo. Tra me e Marco ancora non è successo nulla, ma sono sicura che quando succederà, sarà il momento più bello e vorrò sicuramente condividere la cosa con la mia mamma" non mi imbarazza parlare di queste cose perché sono cose naturali della vita di una coppia 
"Lucia tu sei ancora piccola!! Hai solamente 15 anni e non puoi già pensare a queste cose!!! Marco, mi raccomando, fatti una bella doccia ghiacciata quando stai con la mia nipotina" ridiamo tutti per le parole di mio zio, è davvero adorabile quando fa il protettivo 
"Tranquillo Vittorio, vogliamo aspettare il momento giusto. Però ti dico che, quando succederà, tratterò Lucia come una vera principessa perché la amo con tutto me stesso" Marco mi dà un bacio nella guancia che mi fa arrossire leggermente 

"Va bene, ma meglio cambiare argomento adesso... dove sono gli altri?" ridacchio sentendo le sue parole ma poi rispondo alla sua domanda 
"Mamma e papà sono andati a prendere Lorenzo che era a casa dei genitori di Angelica e Jessica. Lo abbiamo fatto stare un poco con Samuel e Beatrice per distrarli e non far pensare troppo anche a loro la situazione di Thomas" vedo mio zio annuire sentendo le mie parole 
"Loro tre sono molto uniti a Thomas, tutti siamo affezionati a quel bambino così piccolo e dolce" mio zio ha perfettamente ragione, tutti noi siamo stati così felici quando è nato. Siamo stati vicini a Molly e al bambino tutto il tempo perché non potevamo lasciarli da soli, adesso è la stessa cosa. Molly e Thomas hanno bisogno di noi e del nostro affetto

Rimaniamo un momento in silenzio quando sentiamo la porta di casa aprirsi, sono appena tornati a casa i miei genitori e Lorenzo. Quando entrano in salone, ci salutano con un sorriso e vedo Lorenzo andare ad abbracciare nostro zio, è molto affezionato a lui. 
"Che bella sorpresa vederti qui!!! E' da tanto tempo che non ci vediamo, come sta Sissy?" Lorenzo inizia a parlare con zio Vitto che gli sorride dolcemente 
"Sissy sta bene, è a casa con mio padre. Io e Will siamo venuti qui per fare un poco di compagnia a Lucia che era da sola insieme a Marco. Però adesso che ci sei tu, la mia attenzione è tutta per te" vedo Lorenzo esultare felice, è sempre così felice quando viene a farci visita
"Andiamo nella mia stanza, devo parlarti di una cosa molto delicata" lo prende per mano, lo fa alzare dal divano e invita anche Will ad andare con loro due 

"Mamma, hai notizie di Thomas?" mi alzo e vado verso mia mamma che è andata in cucina. In salone ho lasciato il mio fidanzato con papà che sicuramente gli starò facendo 1000 domande 
"Poco fa ho chiamato Molly e mi ha detto che si è svegliato dal coma per fortuna ma è ancora troppo debole, la febbre è aumentata e i medici dicono che ha bisogno di essere operato urgentemente" mi deprimo di nuovo sentendo queste parole 
"Kevin non si è fatto vedere?" fa un cenno con la testa per dirmi di no, io sospiro perché è davvero assurdo che Kevin non vuole aiutare suo figlio!! 
"Papà ha cercato di chiamarlo per parlagli ma non gli ha risposto" annuisco alle sue parole, poi abbraccio mia mamma perché ho letto nei suoi occhi il bisogno di questo contatto 

"Vedrai mamma che tutto si sistemerà, Thomas starà bene, è un bambino forte" cerco di essere il più convincente possibile, mia mamma mi stringe forte tra le sue braccia 
"Molly è distrutta, non so davvero che cosa fare per farla stare un poco meglio. Lei è come una sorella per me, mi fa soffrire vederla che sta così male" capisco perfettamente mia madre 
"Anche io sono molto affezionata a Molly e a Thomas, vedrai che con la nostra vicinanza, tutto si sistemerà per il meglio" rimaniamo abbracciate per non so quanto tempo, mia mamma è la persona più sensibile e dolce che io conosca, sono così fortunata ad essere sua figlia. Quando ci stacchiamo dall'abbraccio, andiamo nel salone dove troviamo Marco e mio padre chiacchierare tranquillamente, sono felice di vederli così in sintonia. Ci sediamo vicino a loro, Marco mi abbraccia dandomi un bacio nella guancia e poi tutti e 4 parliamo di qualcosa di leggero perché se pensiamo ancora a Thomas, rischiamo di scoppiare 

Ore 17:30 
Casa De Bianchi 

Pov. Jessica 
Sono tornata a casa da poco, Angelica ha insistito per farmi andare via dicendomi che aveva bisogno di rimanere da sola per un poco. Ed eccomi qui adesso seduta nel divano di casa mia, con mia mamma vicino a me che mi parla ma io non riesco ad ascoltarla. 
"Ehi Jessica mi stai ascoltando?" mi giro verso di lei e mi perdo a guardare i suoi occhi 
"Scusa mamma ma avevo la testa ad altro" in questo periodo ho troppi pensieri per la testa 
"A chi pensavi?" mia mamma ha la capacità di capirmi solo con uno sguardo, è assurdo! 
"Penso a Dog, lui è un pensiero fisso nella mia mente. Non ci vediamo da quando siamo usciti per andare a comprare qualcosa per il bambino" mi accarezzo dolcemente la pancia e mia mamma sorride nel vedere il mio gesto spontaneo 

"E' successo qualcosa con Dog?" lei, oltre ad essere mia mamma, è come una migliore amica 
"Quando eravamo in un negozio, ha incontrato una ragazza così diversa da me. Lui mi ha ignorata per parlare con lei, poi però è tornato da me per dirmi che è solo un'amica" mi manca Dog, mi manca tutto di lui e  non so come farò a stare lontana da lui 
"Lo ami ancora, vero?" la sua domanda mi fa accelerare i battiti cardiaci al massimo 
"Non lo so mamma, il suo tradimento mi ha ferita molto ma non posso nemmeno negare che per lui provo ancora qualcosa di molto forte" mia mamma annuisce alle mie parole, mi accarezza la guancia e poi comincia a parlare senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi 

"A volte l'amore quando è tanto riesce a perdonare tutto. Dog ha sbagliato nel tradirti, è qualcosa che non si dovrebbe fare quando si ama una persona, ma lui adesso è qui e ti sta vicino, lui non smetterà mai di starti accanto perché lui ti ama ancora e sono sicura che anche tu lo ami ancora. I tuoi occhi si illuminano di una luce speciale quando parli di lui o quando lui è vicino a te. Non farti scappare l'occasione di essere nuovamente felice con lui..." ho ascoltato attentamente le parole che mi ha detto mia mamma e devo ammettere che ha ragione 
"Dog è stato il primo ragazzo che mi ha conquistato il cuore e rimarrà anche l'unico perché non incontrerò mai un ragazzo come lui, lui è unico per me" mia mamma sorride sentendo le mie parole poi però veniamo interrotti da qualcuno che ha appena bussato alla porta 

Mia mamma si alza dal divano per andare a vedere chi è, apre la porta e la voce di Dog mi fa tremare le gambe per l'emozione. Lo vedo che si avvicina a me con il sorriso, saluta educatamente mia mamma che va verso la cucina facendomi prima l'occhiolino. 
"Ciao Dog, come mai sei qui?" mi dà un bacio nella guancia per poi sedersi vicino a me 
"Volevo farti un poco di compagnia, ho saputo che il figlio di Molly non sta tanto bene" mi tornano in mente le parole di mia mamma quando lo guardo negli occhi 
"Si, Thomas è in ospedale, ha bisogno di essere operato" abbasso lo sguardo perché non riesco a sostenere il suo così profondo che è in grado di sconvolgermi tutta come ha sempre fatto 

"Mi dispiace tanto, tu come stai?" mi accarezza distrattamente il braccio ed io rabbrividisco 
"Sto bene, anche se sono molto preoccupata per Thomas. Tu come stai?" continuo a non guardarlo ma poi lui mi solleva il viso con un dito e mi costringe a guardarlo 
"Adesso che sono qui con te, sto bene" il mio cuore batte troppo forte 
"Capisco" non so davvero che cosa dire, si avvicina a me pericolosamente ed io non riesco a muovere nemmeno un muscolo in questo momento, sono paralizzata 
"Jessica mi manchi tantissimo, mi manca tutto di te. Ho una voglia matta di baciarti ogni volta che ti vedo, non posso più nascondere ciò che sento per te" si avvicina ancora di più a me, il suo viso è vicinissimo al mio che sento il suo respiro colpire le mie labbra. Sta per baciarmi quando...

"CIAO DOG!!!" veniamo distratti da Beatrice che scende velocemente le scale per andare ad abbracciare Dog che la accoglie con molto piacere sorridendo 
"Ciao Bea, come stai? E' da un bel po' che non ci vediamo..." mia sorella Beatrice ha sempre avuto una forte simpatia per Dog e lui è sempre stato affettuoso con la mia sorellina 
"Sto bene, grazie. Anche se non sei più il fidanzato di mia sorella, puoi venire qui quanto vuoi" li vedo chiacchierare allegramente ma quando Dog sposta il suo sguardo per un momento nei miei occhi, nella mia mente torna quel bacio mancato che vorrei tanto ricevere adesso. Non posso negare più: amo ancora Dog, lo amo con tutta me stessa, è un amore che fa così male ma che mi fa stare bene allo stesso tempo. Sento che per lui è la stessa cosa, mi sorride dolcemente per poi tornare a parlare con Bea. Io sorrido, sento il cuore battere forte e capisco che finalmente posso perdonare il suo tradimento perché io amo Dog con tutta me stessa 

Ore 20:00 
In ospedale 

Pov. Kevin 
Non so cosa mi ha spinto a venire qui, forse è stato quell'istinto paterno di cui tutti parlano ma che io non ho mai sentito di avere. Ho chiesto ad un'infermiera dov'è la stanza di Thomas, me l'ha detta e adesso eccomi qui davanti alla porta della camera di Thomas. Non ho ancora avuto il coraggio di entrare, non so se troverò Molly dentro insieme al suo nuovo ragazzo. Faccio dei lunghi respiri, ormai che sono qui devo entrare, abbasso la maniglia della porta ed entro. I miei occhi si soffermano subito sul lettino dove c'è sdraiato Thomas che sta dormendo tranquillamente. Tiene stretto al suo petto un peluche, è circondato da macchinari che fanno uno strano rumore. Non avrei mai immaginato che avrei visto per la prima volta Thomas in un contesto come questo, sdraiato in un freddo lettino di ospedale. 

Mi avvicino con cautela a lui quando però da una piccola porta a destra del lettino esce Molly che sembra scioccata nel vedermi qui. Rimaniamo a guardarci per non so quanto tempo, poi si avvicina a me per poi guardare Thomas con lo sguardo triste. 
"Cosa sei venuto a fare qui? Vuoi vedere come sta soffrendo nostro figlio?" i suoi occhi sono rossi segno che ha pianto tanto, non so davvero che cosa fare in questo momento 
"Non lo so cosa mi ha spinto a venire, non sono un essere senza sentimenti" mi avvicino a Thomas che continua a dormire, è così piccolo e assomiglia troppo a me, questo mi spaventa ma mi fa sorridere allo stesso tempo. Ha i capelli biondissimi come i miei, ha i miei stessi lineamenti ma devo ammettere che ha preso la stessa bellezza di Molly 

"I medici cosa dicono?" sento la presenza di Molly vicino a me, vedo come accarezza la guancia di Thomas che non si accorge di noi per come sta dormendo profondamente 
"Ha bisogno di essere operato, tu saresti compatibile con lui" so bene che io sarei compatibile con lui essendo il padre. Guardo Thomas per poi spostare la mia attenzione a Molly 
"E' bellissimo Thomas, questa è la prima volta che lo vedo di presenza e devo ammettere che insieme abbiamo creato qualcuno di speciale" non so cosa mi sta succedendo ma sento dentro di me crescere qualcosa che prima di adesso non avevo mai sentito 
"Thomas è speciale, è un bambino dolcissimo. Ha bisogno di te Kevin, per favore" mi avvicino a Molly e la abbraccio forte a me, lei si lascia stringere senza opporre resistenza 
"Donerò il mio midollo osseo a Thomas, salverò il nostro bambino" sento Molly scoppiare a piangere per la gioia, mi stringe forte a sé ed io sorrido annusando il suo profumo che mi è mancato tantissimo in questi anni 

"Tu sei mio papà?" veniamo interrotti da una piccola vocina, sciogliamo l'abbraccio e rimango senza parole quando guardo gli occhi azzurri di Thomas così simili ai miei. La sua domanda mi ha fatto rimanere senza parole, non so davvero cosa dire, ma devo ammettere che l'istinto paterno che mi è sempre mancato, piano piano sta emergendo in me 
"Si, sono tuo padre" Thomas mi sorride dolcemente ed io non posso fare altro che ricambiare perché ho ammesso ad alta voce per la prima volta di essere suo padre e devo ammettere che è stata una sensazione particolare, speciale e unica  

CONTINUA...

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Angolo scrittrice:

Ciao a tutti, ecco un nuovo capitolo per voi! Non sto a dire troppe cose perché è un capitolo abbastanza triste ma anche molto profondo. Kevin ha finalmente visto suo figlio di presenza, ha detto che donerà il suo midollo osseo per farlo stare meglio e Thomas ha visto per la prima volta il suo papà. Cosa succederà adesso? Questo capitolo verrà diviso in due parti sennò sarebbe venuto troppo lungo. Questa è la prima parte, la seconda uscirà prossimamente. Spero di essere il più veloce possibile nel scriverlo. 
Ciao e alla prossima!!! 

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