Capitolo 4 - Abbracciami -

Ore 10:00 
Casa di Angelica e Jack 

Pov. Angelica 
Io e mia sorella siamo appena tornate a casa dopo che siamo uscite dall'ospedale in cui mia sorella ha passato una notte. Prima di essere dimessa, le hanno fatto delle analisi del sangue più approfondite i cui risultati li avremo tra due giorni. Spero davvero che sia stato solamente un calo di pressione, ma i medici dicono che non hanno visto nulla di strano nelle prime analisi che le hanno fatto. Ora che siamo finalmente a casa, possiamo riposarci un poco, sopratutto io che ho dormito in una scomoda sedia di plastica. Mia sorella Jessica in questo momento è in bagno che si sta facendo una doccia, io mi siedo nel divano e ne approfitto per chiamare Jack. 

Prendo il cellulare dalla mia borsetta, compongo il suo numero che so a memoria e aspetto che mi risponda. Non ci sentiamo da quando è partito, ci siamo solamente scambiati dei messaggi ma a me manca sentire la sua voce, sopratutto mi manca troppo lui. Dopo 5 squilli, mi risponde una voce che però non è la voce di mio marito, è una voce femminile. 
"Pronto?" chi è questa qui?!? Perché ha il cellulare di Jack?! Non mi devo fare prendere dal panico, magari ho sbagliato numero e non me ne sono resa conto 
"Chi parla?" pongo la mia domanda con tono incerto, dall'altro lato del telefono cala in silenzio più assoluto poi però risponde alla mia domanda 

"Sta cercando il proprietario del cellulare?" non sto capendo più nulla, mi sta salendo un'ansia assurda e non so davvero che cosa pensare a questo punto 
"Si, sto cercando Jack, sono sua moglie" è meglio che metto subito le cose in chiaro, la ragazza non mi risponde più ma dopo un poco sento la voce di mio marito 
"Ehi amore, ciao" ha la voce strana, come se fosse sorpreso di una mia chiamata. Faccio finta di nulla ma devo però sapere perché quella ragazza aveva il suo cellulare 
"Chi era la ragazza che mi ha risposto al cellulare?" lo sento sospirare, sento anche un rumore di una porte che sbatte e poi sento la sua voce rispondere alla mia domanda 

"E' una mia collega di lavoro, ero ad una riunione importante e ho lasciato il cellulare nello studio. Come mai mi hai chiamato? E' successo qualcosa?" non so se credere alle sue parole o no, ma devo fidarmi di lui e del suo amore. Vorrei averlo vicino a me ma lui non è qui purtroppo 
"Ti ho chiamato perché mi mancava sentire la tua voce, è tutto ok tranquillo" non capisco il motivo della nostra distanza, ho paura che il nostro amore non ce la farà questa volta 
"Anche tu mi manchi, ma devo lavorare e lo sai. Scusa tesoro ma adesso devo tornare alla riunione, ci sentiamo presto. Un bacio" il suo tono freddo e distaccato mi fa molto male ma faccio finta di nulla perché non posso fare altro che fingere che tutto vada bene 

"Va bene amore, buon lavoro. Ci sentiamo, ti amo" chiudo la chiamata senza aspettare altro da parte lui e lancio il cellulare sul tavolino davanti a me. Sono nervosa, lo voglio vicino a me e mi fa male sentire la sua freddezza nei miei confronti. Quando tornerà qui a Londra, dovremo parlare perché la situazione non può andare così, mi fa male la sua lontananza 
"Ehi sorellona tutto apposto?" sento la voce di Jessica vicino a me, si è seduta accanto a me nel divano e mi osserva con un'espressione preoccupata 
"Non lo so Jessica, non so più nulla" mi sento avvolta dalle sue braccia che mi riscaldano e mi fanno sentire amata almeno dalla mia famiglia, io ricambio il suo abbraccio 

"Lo so cosa ti turba Angy, ma devi stare tranquilla perché Jack ti ama, ti ama tantissimo e insieme ne avete superate tante e sono sicura che supererete anche questa. Poi sai che per qualsiasi cosa, io ci sono e puoi contare sempre su di me se hai bisogno di sfogarti, non sei da sola" mi fanno sentire bene le sue parole, in qualche modo riescono a farmi dimenticare tutto quello che mi affligge ormai da 3 lunghi anni, un problema troppo grande da sopportare 
"Grazie Jessica, ti amo sorellina mia" ci abbracciamo per non so quanto tempo e quando ci stacchiamo dall'abbraccio, Jessica mi dà un bacio nella fronte che mi fa sorride. Poi il suo sguardo si sposta sulla giacca poggiata vicino a me nel divano... 

"Adesso mi vuoi spiegare cosa sta succedendo con quel dottore?" la sua domanda mi lascia un attimo senza parole ma so bene che davanti a lei non posso mentire 
"Non lo so Jessica, il suo sguardo mi attrae in un modo che mi fa paura, che mi spaventa troppo. Non so cosa mi sta succedendo, ma non posso guardare un altro uomo, sono una donna sposata!!!" mi metto le mani nei capelli e abbasso lo sguardo sulle mie gambe perché mi vergogno troppo nel parlare di quello che mi succede con il dottor White 
"Non ti disperare, non è successo nulla di grave alla fine. Devo ammettere che il dottore ha un fascino molto intrigante, capisco perché ti puoi sentire scossa da lui. Ma non è successo nulla di irreparabile e sono sicura che non succederà" spero davvero che le sue parole siano vere perché non potrei mai cadere in tentazione ora che sono sposata con Jack 

"Ok, non è successo nulla di irreparabile. Per favore però cambiamo argomento adesso, come sono andate le cose tra te e Dog a cena?" preferisco cambiare argomento perché devo tenere il pensiero lontano da White e dal suo sguardo ipnotico e bellissimo 
"Sono andate bene, siamo amici adesso" il tono malinconico di mia sorella mi fa capire che forse la situazione di amicizia non le piace molto ma deve essere lei a dirmelo 
"Capisco, alla fine Dog è un bravo ragazzo e sono felice che adesso siate amici dopo tutto quello che è successo tra di voi" vedo mia sorella annuire, poi prende il telecomando della televisione per accenderla e iniziare a cambiare i canali senza più dire nulla 

So bene che aver rivisto Dog ha acceso dentro di lei quella fiamma che ha sempre bruciato per lui, conosco molto bene mia sorella e il suo sguardo. Però so anche che è stata molto male per il suo tradimento, lo ha maledetto più volte dicendogli le peggio cose e forse la decisione di essere amici non è poi così tanto sbagliata. Spero solo che mia sorella da questo momento in poi sia felice come prima, ora che Carlo è in carcere, sono sicura che tornerà la Jessica che ho conosciuto tanti anni fa. E spero anche che le cose con Dog possano andare bene adesso che si sono ritrovati. Jessica appoggia la sua testa sulla mia spalla, non dice nulla e insieme guardiamo la televisione, ognuna immersa nei propri pensieri. 

Ore 14:00 
Londra 

Pov. Kevin 
Non mi sembra ancora vero che, dopo tutti questi anni, ho rivisto Molly proprio nella mia azienda. E' stato un fulmine al ciel sereno la sua presenza nel mio ufficio stamattina, non credevo ai miei occhi e anche lei è rimasta senza parole quando mi ha visto. Mi ha trattato male e so bene di meritare tutto il suo odio, so di essere ormai un capitolo chiuso della sua vita dopo quello che è successo 3 anni. Avrei voluto dire altre cose stamattina, ma non ci sono riuscito, so molto bene di essere un codardo. Alle 14:00 smette di lavorare, vorrei andare da lei e parlarle civilmente ma so bene che lei inizierebbe a urlarmi contro e non posso fare scandali nel nostro posto di lavoro. Nessuno deve sapere che noi due ci conosciamo da molto tempo. 

Esco dal mio ufficio e vengo subito accolto da un via via sempre così frenetico, tutti sono molto diligenti e lavorano alla perfezione. Tra pochi giorni ci saranno i provini per gli aspiranti modelli e tutti stanno organizzando la cosa nei migliori modi possibili. Non vedo da nessuna parte Molly, forse se ne è già andata proprio per non incontrarmi, ma vengo catturato da una chioma rossa che in lontananza si sta sistemando la gonna per poi prendere la borsa e metterla sulla spalla. E' sempre bellissima proprio come ricordavo, mi avvicino a lei senza comandare io i miei piedi che si stanno muovendo da soli in questo momento. Molly sembra percepire la mia presenza perché mi guarda negli occhi senza però dire nulla. 

"Come è andato il primo giorno di lavoro? Ti sei subito ambientata?" devo mostrarmi professionale davanti a tutti, davanti anche a lei che mi guarda senza nessuna espressione 
"Tutto bene signore, mi sono ambientata molto bene e i miei colleghi mi hanno accolta bene. Adesso se non le dispiace, devo tornare a casa" è davvero strano sentirmi dare del lei proprio da Molly ma anche lei ha capito che qui siamo a lavoro ed io sono il suo capo 
"Ok vada pure..." mi guarda senza dire nulla, mi passa accanto per andare verso l'uscita ma la fermo dal braccio prima che possa allontanarsi da me 
"Che cosa vuoi Kevin?" sussurra piano queste parole per non farsi sentire da nessuno ma nessuno in questo momento ci sta guardando, sono tutti troppo impegnati 

"Voglio sapere una cosa... è nato?" sappiamo bene il significato della mia domanda, aspetto la sua risposta ma sembra però che lei non abbia nessuna intenzione di rispondere 
"Non vedo il motivo di risponderti, mi hai abbandonata tre anni fa con un bambino in grembo e adesso vuoi sapere se è nato?!? Fammi una cortesia, lasciami in pace!!!" strattona il suo braccio dalla mia presa per essere lasciata ed io non posso far altro che lasciare il suo braccio. La vedo allontanarsi sempre di più da me, fino a quando esce dall'edificio sparendo dalla mia vista. Mi passo una mano tra i capelli scombinandoli, vado nel mio ufficio per prendere la mia giacca, il cellulare e le chiavi della macchina perché ho bisogno di allontanarmi da qui 

Esco dall'edificio, mi guardo intorno per vederla ma non c'è da nessuna parte. Poi però vedo una macchina ferma al semaforo, mi avvicino piano senza farmi vedere e vedo Molly dentro questa macchina con un ragazzo alla guida che le accarezza dolcemente la guancia. Chi cazzo è questo qui?!? Il semaforo diventa verde, la macchina si allontana portandola via da me. Sicuramente quello lì doveva essere il suo ragazzo, è anche normale che dopo tre anni si è rifatta una vita. Vado nella mia macchina, mando un messaggio  all'unica persona che mi può aiutare in questo momento per capire meglio le cose e poi mi avvio verso il bar di Jacopo, chissà se lavora ancora lì. Non riesco a togliermi dalla mente la mano di quel viscido mentre toccava Molly... 

So di non aver nessun diritto di comportarmi così, ma mi ha dato fastidio e l'ho ammetto. Dopo 10 minuti, arrivo a destinazione, parcheggio la macchina di fronte al bar e scendo. Entro dentro, mi siedo nel primo tavolino libero che trovo e lo aspetto. 
"Desidera qualcosa?" mi giro verso questa voce conoscente ed ecco che davanti a me appare Lilly che quando mi vede, smette di sorridere 
"Kevin cosa ci fai qui a Londra?" è sorpresa di vedermi e sono sicuro che si starà domandando se io e Molly ci siamo rivisti... si cara Lilly, ci siamo rivisti e le cose non sono andate bene 

"Sono qui per lavoro, sono tornato per questo. Mi puoi portare un caffè? Grazie" la vedo annuire e poi va verso il bancone. Vedo la porta d'ingresso aprire ed ecco che Matteo è arrivato, quando mi vede, mi sorride e si siede di fronte a me per poi salutarmi 
"Ciao Kevin, quando sei tornato?! Non ci hai avvisato, potevamo farti una festa di ben tornato" non credo che sarebbe stata una buona idea ma apprezzo comunque la sua gentilezza 
"Sono arrivato da una settimana circa, sono qui per lavoro. A te come vanno le cose invece?" Lilly mi porta il caffè che ho ordinato, poi chiede anche a Matteo che cosa vuole e lui dice  che vuole un bicchiere di succo alla pera

"Tutto bene, sono immerso nel lavoro e felice con la mia famiglia" sono felice per lui che ha realizzato tutti i suoi sogni, almeno lui è riuscito ad essere felice veramente 
"Capisco, Matteo ti ho chiamato perché voglio chiederti una cosa..." solo lui, che è mio amico da una vita, potrebbe rispondere alle mie domande e chiarire i miei dubbi 
"Dimmi Kevin, cosa mi vuoi chiedere?" mi faccio coraggio, lo guardo negli occhi e, dopo aver bevuto un sorso di caffè per aiutarmi a parlare, gli faccio la mia domanda 
"E' nato il figlio di Molly?" lo vedo sconvolto dalla mia domanda, sono sparito dalle loro vite 3 anni fa quando Molly mi ha detto di essere incinta e capisco il suo shock nel sentire la mia domanda ma devo sapere che cosa è successo 

"Perché lo chiedi a me? Perché non glielo chiedi a Molly?" ha ragione, ma ci ho provato e non è andato molto bene il mio tentativo. Però questo non mi ha fatto abbattere... 
"Molly lavora nella mia azienda, stamattina ci siamo visti dopo tutti questi anni e la sua reazione non è stata delle migliori. Lo chiedo a te perché sei mio amico e so che mi risponderai" è indeciso se rispondermi o no, ma lui è troppo buono e, sospirando, parla 
"Si è nato ed è un bambino bellissimo" le sue parole mi scioccano completamente, ma in fondo ho sempre saputo che lei non avrebbe mai abortito e che avrebbe portato a fine la gravidanza 

"Ok grazie Matteo per avermi risposto, adesso vado perché devo tornare in azienda. Ci si vede in giro, ciao" mi alzo velocemente dalla sedia, non gli do il tempo nemmeno di rispondere perché sono già fuori dal bar e dentro la mia macchina. Respiro per calmarmi, metto in moto la macchina e mi allontano da qui per andare verso casa, ho bisogno di stare un poco da solo in questo momento. Molly è diventata mamma, sono sicuro che sarà una mamma bravissima e dolcissima con lui. Non mi sono fatto nemmeno dire come si chiama questo bambino che avrà 3 anni, chissà se assomiglia a lei oppure a... me. So che lui è anche figlio mio, ma non sono in grado di fare il padre ed è meglio, sia per Molly che per il bambino, che io non mi metti in mezzo perché sarei solamente in grado di rovinare l'armonia che si è costruita tra di loro in questi 3 anni senza di me 

Ore 17:00 
Casa di Jacopo ed Elizabeth 

Pov. Vittorio 
Sento la porta di casa aprirsi, sorrido perché sono sicuro che sono appena tornati i miei genitori. Esco dalla mia stanza e vado nel salone dove vedo mia mamma che si toglie il cardigan nero per poi posarlo sull'appendiabiti. Quando mi vede, mi sorride ed io mi avvicino per salutarla. 
"Ciao mamma, tutto bene al bar?" le do un bacio nella guancia per poi sorridermi ancora di più 
"Ciao Vitto, si si tutto bene al bar. Lilly ci ha detto che Amanda le ha proposto di sposarla e siamo molto felici per loro due, si meritano tutta la felicità di questo mondo" sono anche io felice per loro due, sono due ragazze molto simpatiche e sopratutto si amano tantissimo e si vede bene 

"Che bello!! Sono felice anche io per loro" quando avrò il coraggio di dire ai miei genitori che io sono gay?! Ho troppa paura di non essere capito, di non essere accettato per quello che sono 
"Papà dov'è? E' rimasto a lavoro?" mia mamma non ha nemmeno il tempo di rispondere alla mia domanda perché la porta d'ingresso si apre facendo apparire davanti a noi mio padre che tiene una scatola in mano con dei buchi lungo i lati. Che cosa ci sarà dentro?! 
"Ciao figliolo, ho perso tempo perché non trovavo un posto libero per parcheggiare la macchina" vado a salutare anche mio papà e vedo la scatola che tiene in mano muoversi. Mi sto cominciando a preoccupare ma il sorriso di mio padre mi tranquillizza un pochino 

"Sono sicuro che ti starai chiedendo che cosa c'è dentro questa scatola" annuisco alle parole di mio padre, mia mamma si mette vicino a me e mi sorride accarezzandomi la schiena 
"E' un regalo per te, apri la scatola e vedrai cosa c'è al suo interno" un poco titubante allungo una mano verso il coperchio della scatola, lo sollevo lentamente e un piccolo verso mi fa sussultare. Quando tolgo completamente il coperchio, i miei occhi incontrano un paio di piccoli occhietti marroni che mi guardano con dolcezza
"E' un cucciolo di pastore tedesco, ha 2 mesi ed è una femminuccia. Ti piace?" sento la voce di mia mamma e mi perdo completamente a guardare questo cucciolo di cane che mi guarda 

"Sono senza parole, mi avete regalato un cane?" sono troppo felice perché mi è sempre piaciuto avere un cagnolino da portare a passeggio, un cagnolino da coccolare e amare 
"Si Vitto, prendila in braccio se vuoi... è tutta tua" mio padre mi sorride dopo aver detto queste parole, allungo le mani verso la cagnolina per poi prenderla e stringerla dolcemente tra le mie braccia. E' leggera, ha il pelo di colore nero, le orecchie abbassate e un musetto troppo dolce 
"E' bellissima, grazie per questo bellissimo regalo. Mi prenderò cura di lei, della piccola Sissy" Sissy mi lecca la mano, le sorrido e vedo i miei genitori abbracciarsi e sorridermi 
"Siamo felici che ti piaccia, ha tanto bisogno di qualcuno che la ami. L'abbiamo trovata da sola in un vicolo stretto, al freddo e senza cibo. L'abbiamo portata dal veterinario dove ci ha detto che è in salute e che ha bisogno di una famiglia" saremo noi la sua famiglia

"Sissy è in ottime mani adesso, la nostra cucciolotta" le do un bacino sulla testa e vedo la piccolina strofinarsi tra le mie braccia per essere coccolata ancora di più 
"Mamma, papà, posso andare a casa di Will? Voglio fargli conoscere il mio fid... il mio migliore amico" per un attimo mi stava scappando che Will è il mio fidanzato, non posso permettermi di sbagliare. Non sono ancora pronto per far sapere a loro la verità 
"Si certo puoi andare, stai attento e torna per la cena" li ringrazio ancora una volta per il bellissimo regalo che mi hanno fatto, li saluto ed esco da casa tenendo in braccio Sissy che si accuccia meglio tra le mie braccia guardando la strada davanti a sé 

Ore 17:20 
Londra

Pov. Vittorio
Sono appena arrivato davanti casa di Will, a quest'ora i suoi genitori sono ancora a lavoro e quindi possiamo stare un poco da soli. Non so se lui però è a casa visto che non gli ho mandato un messaggio per sapere se era a casa, farò un tentativo sperando di trovarlo a casa. Suono il campanello di casa, aspetto qualche minuto e poi finalmente la porta di casa si apre. Ma davanti a me non c'è Will, non c'è il suo dolce sorriso, ma c'è una ragazza che non ho mai visto con solo una maglietta bianca indosso che mi guarda in modo strano. Chi è questa ragazza?! Non mi devo far prendere dal panico, magari è una sua amica... 

"Ciao, cerchi qualcuno?" non sembra antipatica, sicuramente si starà chiedendo chi sono io 
"Si, sto cercando Will, sono un suo amico" quanto vorrei urlare al mondo intero che lui è il mio fidanzato, che lui è solo MIO e di nessun altro, ma non posso far sapere al mondo il nostro segreto. Non siamo ancora pronti, posso semplicemente presentarmi come suo amico 
"Will si sta facendo la doccia, lo puoi aspettare dentro casa. Prego, accomodati" mi fa entrare in casa e solo adesso si accorge della cagnolina che tengo in braccio e che si è addormentata 
"Che dolceeeee!!! E' tuo questo cucciolo bello?" accarezza la testolina di Sissy che non si sveglia, annuisco solamente perché devo subito sapere chi è questa ragazza!!! 

"Chi era alla porta di casa?!?" sento la voce di Will provenire dalle scale, poi lo vedo con i capelli bagnati e con solo un paio di pantaloni della tuta che coprono le sue gambe 
"Ciao Will, sono io" quando i suoi occhi si incontrano con i miei, sento le mie gambe tremare e il suo dolce sorriso mi riscalda il cuore. Scende le scale velocemente per venire verso di me e baciarmi in bocca davanti a quella ragazza, ma cosa sta facendo?!? 
"Ciao pulcino, che bella sorpresa averti qui!!" si sta avvicinando per darmi un altro bacio ma lo allontano per poi indicare con un cenno del capo la ragazza che ci guarda maliziosamente 

"E' mia cugina Stella, sa della mia omosessualità e sa che sono fidanzato con un ragazzo bellissimo, dolcissimo e super sexy di nome Vittorio" non so se essere sollevato o spaventato perché un'altra persona sa di noi, della nostra storia d'amore 
"Tranquillo, il vostro segreto è al sicuro con me. Sono stata la prima a sapere che Will fosse gay, ho sempre appoggiato il mio caro cuginetto. Trattalo bene, mi raccomando" ci sorride, ci fa l'occhiolino e poi va verso la cucina lasciandoci da soli. Gli occhi di Will scendono lungo le mie braccia fino ad arrivare a Sissy che si è svegliata e lo guarda intensamente come per capire se si può fidare di lui oppure no 

"Sono venuto qui per presentarti Sissy, una cucciola di 2 mesi che ha bisogno di una famiglia. I miei genitori me l'hanno regalata, non è stupenda?" la sollevo un poco per farla vedere meglio a Will che accarezza la sua testolina per poi sorridermi dolcemente 
"E' bellissima la piccola Sissy. Io sono Will, il fidanzato di questo bellissimo ragazzo che ti tiene in braccio" vedo la mano di Will prendere una zampetta di Sissy per stringerla piano e poi Sissy fa un versetto che ci fa sorridere. E' ancora piccola, non sa abbaiare come fanno i cani grandi, ma sono sicuro che da grande sarà un cane davvero intelligente e forte. Will ci dice di andare nella sua stanza dove così possiamo stare un poco tranquilli e lontani dalla curiosità di sua cugina 

"Non sapevo che avessi una cugina..." siamo nella sua stanza, mi siedo nel letto di Will e lui si siede vicino a me, molto vicino a me. La sua vicinanza mi fa sentire sempre bene 
"Non ci vediamo spesso perché non abita qui a Londra, è venuta qui per una vacanza con dei suoi amici ed è venuta a salutarmi e per passare la notte qui perché non ha i soldi dell'hotel" ascolto le sue parole, Sissy nel frattempo cammina sopra il letto di Will in modo buffo 
"Capisco, per un momento ho pensato il peggio quando l'ho vista..." mi do dello stupido io stesso per aver pensato male, ma sono troppo geloso di lui, non posso farci nulla 

"Pulcino, devi capire che tu sei l'unica persona che amerò per tutta la vita, io ho scelto te tra milioni di persone e sceglierò sempre e solamente te" le sue parole mi fanno vibrare l'anima, mi avvicino a lui per baciarlo con dolcezza, con tutto l'amore che sento per lui. Il nostro bacio si trasforma, diventa più passionale e mi ritrovo sdraiato nel letto con il corpo di Will sopra il mio. Le mie mani toccano la sua schiena nuda, le nostre bocche si sfamano ma il nostro bacio viene interrotto da qualcosa di peloso che si strofina contro le nostre facce. Ci stacchiamo e vediamo Sissy guardarci in modo strano, io e Will scoppiamo a ridere per questa situazione 

"Mi sa che la piccola Sissy è gelosa di me" continuiamo a ridere sdraiati nel letto uno accanto all'altro con la piccola che cammina sopra il mio petto per poi accucciarsi in mezzo a noi
"Ha bisogno di tanto amore la nostra piccolina" le accarezzo la testolina morbida, Will accarezza il mio viso e passiamo così non so quanto tempo. Sono in questo momento la persona più felice del mondo perché ho una famiglia stupenda con due genitori unici, ho una cagnolina che subito si è legata a me e io subito mi sono legato a lei, ho un ragazzo stupendo che amo con tutto me stesso e che amerò per sempre perché io ho scelto lui come lui ha scelto me per passare tutta la vita insieme felici di amarci 

Ore 23:00 
Casa di Angelica 

Pov. Jessica 
C'è qualcosa che non mi fa dormire, non riesco a capire che cosa sta disturbando il mio sonno. Mia sorella sta dormendo tranquilla, io mi alzo dal letto e vado nel salone cercando di non cadere visto che tutto è immerso nel buio della notte. Mi avvicino alla grande finestra del salone, guardo la città che sembra ancora sveglia a quest'ora, in lontananza si sentono le macchine che scorrono veloci lungo le strade. Dentro di me sento che qualcosa sta cambiando, ma non so cosa potrebbe essere, non so se tutto questo è solo una mia impressione oppure è qualcosa di reale. In questi giorni ho avuto delle fitte allo stomaco e dei giramenti di testa, ho un poco paura di sapere che cosa diranno gli esiti delle analisi che mi sono fatta. 

In questo momento vorrei parlare con Dog, non faccio altro che pensare a lui e basta. Da quando ci siamo rivisti e da quando abbiamo cenato insieme, dentro di me si sono risvegliate emozioni forti che avevo seppellito dopo il suo tradimento. Cammino lentamente lungo il salone, mi siedo nel divano e prendo il mio cellulare che era posato sopra il tavolino di fronte a me. Non so cosa sto facendo, ma ho bisogno, tanto bisogno, di sentire la sua voce che mi rassicura e che mi sta vicino come ha promesso sempre di fare. Compongo il suo numero di telefono che so a memoria, poggio il cellulare all'orecchio e aspetto che mi risponda. Squilla un paio di volte, forse sta dormendo e non sente il cellulare. Quando sto per riattaccare... 

"Pronto?" è la sua voce, sorrido e sento il mio cuore battere un poco più forte di prima 
"Ciao Dog, sono io, Jessica" spero di non averlo disturbato, ma volevo parlare un poco con lui 
"Ciao Jessica, è successo qualcosa? Stai di nuovo male?" la sua preoccupazione nei miei confronti mi fa stare bene perché questo significa che ancora gli importa di me 
"Tranquillo Dog, sto bene. Ho solamente bisogno di parlare un poco con qualcuno e visto che mia sorella dorme, ho pensato di chiamare te" mi sdraio nel divano per stare più comoda e aspetto con molta ansia di sentire di nuovo la sua voce calda e profonda 

"Hai fatto bene a chiamarmi, lo sai che io per te ci sarò sempre" le sue parole mi fanno dimenticare per un attimo tutte le preoccupazioni che ho in questo periodo, dimentico tutto 
"Grazie Dog... ma ti ho svegliato?" mi dispiacerebbe troppo se fosse così 
"No tranquilla Jessica, ero sveglio. Stavo guardando un poco la TV e pensavo..." vorrei chiedergli a che cosa stava pensando ma non ho il coraggio di farlo 
"Capisco, io invece non riesco a dormire e così ho pensato di parlare un poco per distrarmi" non ho voglia di dirgli che mi preoccupa sapere cosa diranno le analisi che ho fatto, voglio in questo momento parlare semplicemente con lui che mi fa stare bene 

"Sono qui per tutto quello di cui avrai bisogno, non preoccuparti" sorrido perché sento che posso sempre fidarmi di lui, nonostante tutto quello che è successo tra di noi in passato 
"Dog, ti posso fare una domanda?" non so perché proprio adesso voglio sapere che cosa è successo tra lui e quella sconosciuta che ha rovinato la nostra storia d'amore 
"Dimmi Jessica, lo sai che puoi chiedermi tutto quello che vuoi" prendo coraggio, penso bene a come fargli la domanda e dopo parlo 
"Cosa ti ha spinto nel letto di un'altra ragazza? Mi sono sempre chiesta se avevo fatto qualcosa di sbagliato, perché mi hai tradito?" non gli ho mai permesso di spiegarmi che cosa è veramente successo perché ero troppo arrabbiata con lui ma adesso lo voglio sapere 

"Tu non hai mai fatto nulla di sbagliato, sono stato io lo stupido a fare quello che ho fatto. Era un sabato sera ed ero in discoteca con alcuni miei amici di vecchia data, mi hanno fatto bere tanto, ero ubriaco..." lo lascio parlare perché voglio sentire tutto ciò che è successo quella sera 
"Tra loro, c'erano anche alcune ragazze che ballavano e si divertivano con i miei amici. Una ragazza però mi fissava, non mi toglieva gli occhi di dosso, si avvicinava a me con passo lento ed io non ho capito più nulla in quel momento. Ero troppo ubriaco, mi sono ritrovato la mattina nudo in un letto con questa ragazza accanto a me" mi fanno male le sue parole, ma adesso sono anche consapevole di tutto quello che è successo e posso capire meglio tante cose 

"Ho subito capito di aver fatto un enorme cazzata, ti avevo tradito con una sconosciuta di cui non sapevo nemmeno il nome. Non ti sei meritata quello che ho fatto ed è per questo che subito sono andato a casa tua quella mattina e ti ho confessato tutto" ricordo molto bene quel giorno, ho provato così tanto dolore che per un momento credevo di morire 
"Quando mi hai urlato in faccia che la nostra storia finiva in quel momento, mi sono sentito morire e mi sono maledetto in tutte le lingue del mondo..." non mi sono resa conto ma sto piangendo silenziosamente e sento anche lui piangere dall'altra parte del telefono 

"Scusami Jessica, io ti amavo troppo e ho sbagliato a fare quello che ho fatto. Spero che un giorno riuscirai a perdonarmi..." io anche l'ho amato tanto, con tutta me stessa 
"Non è facile perdonare un tradimento ma adesso che so come sono andate le cose, posso leggerle in maniera diversa. Non so se ti perdonerò, ma ti voglio accanto a me perché, nonostante tutto, mi fai sentire bene" parlo con il cuore in mano, mi asciugo le lacrime e aspetto con ansia di sentire di nuovo la sua voce che mi fa battere il cuore come sempre 
"Ti prometto che ti starò vicino per tutto, non ti voglio lasciare di nuovo Jessica..." sorrido nel sentire le sue parole, rimaniamo un attimo in silenzio forse ognuno immerso nei propri pensieri 

"Vorrei essere con te per abbracciarti..." è lui a spezzare il silenzio, anche io vorrei che fosse qui 
"Lo vorrei anche io Dog" queste sono le ultime cose che diciamo perché poi lo saluto, mi promette che mi chiamerà domani per sapere come sto e io dico che va bene. Quando la chiamata finisce, mi alzo dal divano e torno nella stanza di mia sorella. Mi sdraio vicino a lei che dorme tranquilla, chiudo gli occhi e con la voce di Dog ancora dentro le orecchie, mi addormento lentamente. Forse io e Dog non torneremo mai insieme come un tempo, ma sapere che lui è di nuovo vicino a me, mi fa sentire bene e sopratutto al sicuro 

Ore 8:00 
Casa di Molly 

Pov. Molly 
Mangio in silenzio un cornetto al cioccolato mentre aspetto l'arrivo di Aurora perché oggi dovrò lavorare di nuovo di mattina fino all'ora di pranzo. Vorrei rimanere a casa con mio figlio, vorrei non vedere Kevin, ma è impossibile perché ho il lavoro dei miei sogni e non posso tirarmi indietro solo perché lui è il mio capo. Mi sono ambientata subito, i miei colleghi sono stati tutti molto carini nei miei confronti e subito ho iniziato a disegnare i nuovi abiti da sera per le prossime sfilate di moda che si terranno nei prossimi mesi. Mio figlio ha già fatto colazione e aspetta anche lui Aurora seduto nel divano mentre gioca con le costruzioni. 

Ho bisogno di parlare con le mie amiche, nessuna di loro sa ancora che ho visto Kevin ma ieri ero troppo nervosa per parlare con loro. Francesco è l'unico che sa tutto e mi è stato vicino senza essere troppo invadente, questo l'ho apprezzato davvero tanto. 
"Mamma, quando Aurora viene?" Thomas si è subito trovato bene con lei, di questo ne sono davvero felice perché almeno posso stare tranquilla quando lo lascio da solo con lei 
"Tra poco sarà qui, non preoccuparti" finisco di fare colazione, mi pulisco la bocca con un tovagliolino e poi vado in bagno per darmi un'ultima sistemata. Stamattina fa un po' fresco fuori, si vede che l'autunno è arrivato... a me non piace l'autunno!!

Stamattina ho deciso di mettere un paio di pantaloni eleganti grigi, una giacca con sotto una camicia bianca semi trasparente e con i primi bottoni aperti. I miei lunghi capelli rossi sono ondulati, mi trucco leggermente gli occhi e applico un rossetto non troppo appariscente sulla mia bocca. Quando finisco di prepararmi, sento il campanello di casa suonare e vado nel salone per aprire la porta. Davanti a me appare Aurora con un grande sorriso, ci salutiamo e poi la faccio accomodare in casa. Thomas quando la vede, si alza velocemente dal divano e va verso di lei per salutarla in modo affettuoso. Sorrido nel vedere come mio figlio è felice, tranquillo, non ha assolutamente bisogno di un padre come quel deficiente di Kevin!!!

"Aurora, io smetto di lavorare alle 14:00, se hai bisogno di qualcosa, non esitarmi a chiamare" parlo con lei che nel frattempo tiene per mano Thomas che mi guarda e sorride 
"Tranquilla Molly, Thomas è in ottime mani con me" le sorrido, quando i miei occhi si soffermano sul suo collo dove vedo un succhiotto che copre la sua pelle bianca. Lei sembra capire cosa sta guardando e imbarazzata, lo copre con i capelli 
"Ho passato una notte molto movimentata" parla a bassa voce imbarazzata al massimo 
"Va bene Aurora, non c'è bisogno che ti imbarazzi per una cosa così. Anzi sono felice per te se sei fidanzata. Adesso vado, non voglio arrivare in ritardo" la saluto, poi mi abbasso verso Thomas per salutarlo e stringerlo forse a me 

"Ciao amore di mamma, comportati bene mi raccomando" gli do un bacio nella guancia, lui mi saluta dicendomi che mi vuole bene e, quando mi stacco dal mio bambino, esco di casa. Indugio un attimo nel chiamare l'ascensore, ma mi faccio coraggio e busso alla porta di Francesco. Voglio chiedergli se può accompagnarmi a lavoro, voglio passare un poco di tempo con lui. La porta di casa sua si apre all'improvviso e il suo dolce sorriso mi dà il benvenuto 
"Buongiorno Molly, questa sì che è una bellissima sorpresa" mi dà un bacio sulla guancia un po' troppo vicino all'angolo della bocca ma non ci faccio caso e gli sorrido 

"Buongiorno a te Francesco, volevo chiederti se puoi accompagnarmi a lavoro... se sei libero ovviamente" non vorrei sembrare una che ne approfitta troppo, non sarebbe giusto 
"Certo che ti accompagno, mi fa piacere stare con te e lo sai" lo vedo prendere il giubbotto di pelle, un mazzo di chiavi per poi uscire di casa e chiudere la porta. Entriamo dentro l'ascensore, quando arriviamo a piano terra, usciamo dal palazzo e attraversiamo la strada insieme per andare a prendere la sua macchina. Mi apre lo sportello come un vero gentiluomo, gli sorrido e ringraziandolo salgo in macchina. Fa il giro, sale anche lui per poi mettere accenderla e partire allontanandoci così dal palazzo dove abitiamo 

Ore 8:30 
Londra 

Pov. Kevin 
Sto finendo di fumare fuori dall'azienda, la città si è svegliata completamente e tutti sono in movimento verso mete sconosciute. Stanotte mi sono lasciato andare un po' troppo con Aurora, ma avevo bisogno di scaricare tutto lo stress che si è accumulato all'interno del mio corpo. Stamattina è uscita prima di casa perché doveva andare anche lei a lavorare, mi ha detto che si trova molto bene con il bambino a cui bada perché è molto dolce e buono. Sono felice per lei, è una brava ragazza e si merita di stare tranquilla. Sa molto bene che tra di noi non può nascere qualcosa, sembra accettarlo ma a volte sembra comportarsi come una fidanzata e questa cosa mi dà un poco fastidio perché non voglio nessuna relazione seria né con lei né con nessun'altra.  

Quando smetto di fumare, decido che è arrivato il momento di entrare in azienda ma la mia attenzione viene catturata da una chioma rossa in lontananza. Guardo con attenzione Molly che però non è da sola, ma è insieme ad un ragazzo che non ho mai visto. Sarà il suo fidanzato?! Non so perché ma la cosa mi dà fastidio e non riesco però a capire il motivo di questo mio nervosismo nel vederla insieme ad un altro. Sembra felice con lui, gli sorride e camminando, si avvicinano verso di me. Non si è ancora accorta della mia presenza, voglio proprio vedere che faccia farà quando si accorgerà di me e del mio sguardo freddo. 

Si fermano davanti alla porta dell'azienda, il ragazzo mi nota e non fa una bella faccia, che cazzo vuole questo da me?!? Molly mi gira verso di me, sbianca quando mi vede ma mi ignora completamente e abbraccia quel ragazzo davanti ai miei occhi. Non posso pretendere nulla da lei ma mi dà un fastidio enorme vederli abbracciati come se io non fossi qui davanti a loro. Mi avvicino di più, sciolgono l'abbraccio e Molly mi guarda indifferente. 
"Buongiorno signorina, non perda tempo con queste cose ed entri in azienda che c'è molto lavoro da fare oggi" mi guarda male dopo che ho detto queste cose, senza dire nulla saluta con un bacio nella guancia il ragazzo accanto a lei ed entra in azienda 

Fulmino con lo sguardo il ragazzo che se ne sta per andare e decido finalmente di entrare anche io. Mi guardo intorno per vedere dov'è Molly ed eccola lì che si sta sedendo nella sua postazione. Vorrei andare da lei e chiederle chi era quel ragazzo, ma non posso farlo, non ho più nessun diritto nel sapere cosa fa nella sua vita privata. Entro nel mio ufficio perché vederla non mi fa bene, mi siedo dietro la scrivania e mi immergo subito nel lavoro per dimenticare lei e quel ragazzo. Sono sicuro al 100% che quel tizio è il suo ragazzo, Molly è troppo bella per non avere un ragazzo che la ami davvero accanto a sé. Io l'ho amata molto in passato, ci siamo amati tanto poi sono scappato da lei e da suo figlio e tutto si è spezzato. 

I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta. 
"Avanti" la porta si apre ed ecco che appare davanti a me lei in tutta la sua bellezza. Tiene in mano dei fogli, avanza lentamente verso di me e posa i fogli sulla scrivania 
"Mi scusi se la disturbo ma mi hanno chiesto di portarle questi fogli che lei dovrebbe firmare" è davvero strano sentire proprio lei parlarmi in modo così formale, non dico nulla e mi limito solamente a firmare i fogli che mi ha portato. Quando ho finito e li prende per tornare alla sua postazione, mi alzo dalla sedia e le vado incontro. Molly si ferma, mi guarda dritto negli occhi e leggo in questo momento tanta rabbia e tristezza 

"Ho saputo che tuo figlio è nato..." lo so che il mio comportamento la fa stare male ma non posso darle quello che lei vorrebbe, non sono in grado di fare il padre e mai lo sarò 
"Chi te l'ha detto? Come hai fatto a saperlo?" è arrabbiata e la capisco bene, anche io sarei arrabbiato con me stesso per tutto quello che ho fatto 
"Non importa chi è stato, sono felice per te che sei diventata mamma. Sono sicuro che sarai una mamma speciale per lui" sono sincero quando dico queste parole ma lei non cambia atteggiamento nei miei confronti e posso solo affermare che ha ragione a comportarsi così con me. Non mi sono comportato bene, ho fatto troppi troppi sbagli per essere perdonato 

"Amo con tutta me stessa mio figlio, è il regalo più bello che la vita mi abbia mai fatto. E sono felice che non abbia un padre bastardo come te!!!" detto questo, esce velocemente dal mio ufficio sbattendo la porta ed io rimango senza parole e assorbo tutto quello che mi dice. Capisco il suo odio, non mi perdonerà mai per averla abbandonata con un  bambino in grembo ma non posso fare il padre, non sono pronto per crescere un figlio. Sono sicuro che Molly stia crescendo un bambino forte, buono e gentile perché lei è così, lei è la ragazza più bella, e non dico solo fisicamente, che io abbia mai conosciuto 

Mi dispiace per tutto quello che è successo tra di noi in passato, sono felice che non considera un errore il bambino che è nato perché un figlio non è mai un errore. Sono io sbagliato, sono io che non voglio essere padre, non ci riesco. Spero che un giorno Molly riesca a capirmi e a ricucire un rapporto almeno amichevole, anche se sarà molto ma molto difficile. Torno a sedermi dietro la mia scrivania, nell'aria c'è ancora il suo profumo che è rimasto lo stesso per tutti questi anni. Mi fa piacere vederla, mi fa piacere sapere che sta bene e che forse suo figlio avrà una figura maschile accanto a sé visto che sta con quel ragazzo. Io cercherò di starle vicino in modo silenzioso, senza essere troppo invadente, lo faccio solo perché io a lei ci tengo ancora tanto. 

Ore 9:30 
Londra 

Pov. Angelica 
Appena entro nella piccola biblioteca della città, il solito odore di libri mi riempie le narici. Mi piace molto lavorare qui anche se non ha nulla a che vedere con quello per cui ho studiato. La proprietaria di questa piccola biblioteca è una signora anziana molto simpatica, mi ha subito accolta bene e non ha mai nascosto i problemi economici che purtroppo ci sono. Sembra che le persone non apprezzino più il valore di leggere un buon libro, ormai sono tutti troppo impegnati a viaggiare per internet e i social network. Quando mi sto per mettere dietro la cassa, la proprietaria esce dal suo piccolo studio e mi guarda con occhi tristi. Che cosa è successo adesso?

"Buongiorno Angelica, ti stavo aspettando... devo dirti una cosa non molto piacevole" la ascolto attentamente senza dire nulla anche se già ho qualche idea su quello che mi dirà 
"Mi dispiace troppo dirti che da oggi in poi questa biblioteca non potrà più darti lavoro, purtroppo sono costretta a chiudere perché i debiti sono troppo alti e i soldi sono troppo pochi" sapevo che da un giorno all'altro sarebbe successo questo ed è successo oggi 
"Non si preoccupi, lei mi ha sempre detto tutto su questa biblioteca e sul lavoro che poteva finire da un momento all'altro. E' stato bello lavorare qui e per lei e mi dispiace che la biblioteca chiuderà..." è stata costruita 20 anni fa e adesso è fallita, mi dispiace molto 

"E' stato anche per me un piacere averti dato un lavoro, questa è la liquidazione e spero davvero di vederti presto, sei una brava ragazza Angelica e sono sicura che troverai un lavoro presto" prendo la busta contenente i soldi della liquidazione, la metto nella borsa e poi la saluto 
"Grazie mille, ci vedremo in giro, ne sono sicura" le rivolgo un sorriso affettuoso ed esco dalla biblioteca con un nodo allo stomaco che sa di tanta tristezza. Cammino lungo le strade di Londra per tornare a casa dove ho lasciato Jessica ancora mezza addormentata che faceva colazione. Però prima di tornare a casa, entro nel primo bar che vedo perché ho bisogno di bere un tazzina di caffè macchiato visto che stamattina non ho avuto il tempo di farlo 

Mi siedo nel primo tavolino libero che trovo, ordino una tazzina di caffè macchiato con un cornetto integrale al miele e aspetto il cameriere che mi porterà tutto. Stamattina Jack mi ha mandato un messaggio dicendomi che le cose stanno andando molto bene per lui e sono davvero felice che almeno le cose per lui vanno nel verso giusto. 
"Smettila Samantha!!! Non ti sopporto più!!!" i miei pensieri vengono disturbati da una voce che parla ad alta voce, davanti all'ingresso del bar c'è il dottor White che parla al cellulare e sembra molto nervoso. Spero che non mi veda ma purtroppo i suoi occhi si fermano sulla mia figura e non si staccano da me nemmeno per un attimo 

Distolgo lo sguardo da lui perché mi sento a disagio, il cameriere mi porta l'ordinazione e inizio a mangiare senza alzare lo sguardo nemmeno per un attimo. Chissà con chi sta parlando al cellulare, ha detto un nome femminile e sembra molto arrabbiato con questa persona. 
"Mi porti un cappuccino a questo tavolo per favore!!" sento la sua voce sempre più vicina a me, quando vedo la sedia di fronte alla mia spostarsi perché lui si è appena seduto qui 
"Buongiorno Angelica, come stai?" non posso ignorarlo perché sarebbe da persone maleducate ed io non lo sono, così sollevo lo sguardo che subito incontra il suo viso rilassato

"Buongiorno, sto molto bene, grazie. Tu?" mi sento sempre a disagio a parlare  con lui, ma non posso far emergere questo perché non sono una ragazzina e non posso farmi vedere fragile 
"Sono incazzato ma a parte questo sto bene" il cameriere di prima porta anche la sua ordinazione e lo vedo prendere la tazzina e portala vicino alla bocca per soffiarci piano 
"Capisco, io ho appena realizzato che da questo momento in poi sarò disoccupata" do un morso al cornetto e vedo gli occhi di John posarsi per un attimo sulla mia bocca 
"Ah mi dispiace tanto, che lavoro facevi?" smette di fissarmi la bocca e si concentra sui miei occhi che come ipnotizzati fissano lui e nessun'altro 

"Lavoravo in una piccola biblioteca che purtroppo è fallita, anche se ho studiato per tutt'altro. La mia grande passione è l'arte, il disegno... vorrei tanto lavorare in questo mondo" anche se mi mette a disagio parlare con lui, infondo mi trovo bene a parlare con John che sembra capirmi 
"Sono sicuro che riuscirai a trovare il lavoro dei tuoi sogni. Ti conosco molto poco ma sento che sei una ragazza forte e combattiva, non ti arrendere mai" sorrido timidamente sentendo le sue parole e lui ricambia il mio sorriso facendo anche l'occhiolino. Vorrei adesso sapere perché è incazzato ma mi sembra una domanda troppo personale e non voglio essere invadente 

"Poco fa al cellulare stavo parlando con la mia ex moglie, mi sta rendendo la vita impossibile!" sembra avermi letto nel pensiero e rimango per un attimo senza parole nel sapere che lui è stato sposato e che adesso a quanto pare ci sono problemi con la sua ex moglie 
"Mi dispiace, non so cosa dirti perché non conosco la tua situazione..." gli squilla il cellulare ma non risponde anzi lo spegne direttamente e lo lancia sul tavolino con forza 
"Non mi vuole firmare il divorzio, è convinta che può riavermi di nuovo!! Ho smesso di amarla tanti anni fa quando ho scoperto che mi tradiva con mio fratello. Ho perso una moglie e un fratello, questo non è stato affatto piacevole" le sue parole mi scioccano ancora di più 

"Certe donne sono senza scrupoli!!! Insisti perché lei deve firmarti il divorzio, se non la ami più, lei lo capirà prima o poi" non sono mai stata brava con le parole, spero di riuscire ad essere di aiuto per lui perché voglio stargli vicino per quanto mi è possibile 
"Lei è convinta che può tornare con me ma io ormai non sento più nulla per lei. E' da 3 anni che siamo separati, vorrei il divorzio perché non voglio più nulla a che fare con lei" ascolto la sua voce profonda e dei brividi percorrono la mia schiena in modo incontrollato 
"Non mi va più di parlare di lei... non voglio annoiarti con la mia storia" beve un sorso del suo cappuccino ed io mi limito solamente ad annuire e a rimanere in silenzio 

Finisco di mangiare il mio cornetto e di bere il caffè, mi sa che è arrivato il momento di tornare a casa. Non so lui cosa voglia fare ma io voglio tornare a casa con mia sorella per vedere come sta. Sto per alzarmi dal tavolino per andare a pagare ma la sua voce mi ferma all'improvviso. 
"Il tuo matrimonio è felice invece?" la sua domanda mi spiazza completamente, lo guardo negli occhi e vedo che è serio, perché vuole sapere se il mio matrimonio va bene o no? 
"Si, io e Jack ci amiamo molto... anche se devo ammettere che le cose sono un poco cambiate da quando abbiamo scoperto della mia sterilità. Ci siamo sposati anche perché entrambi sognavamo di avere un bambino, ma purtroppo le cose non stanno andando come volevamo" mi viene spontaneo parlare con lui, come se lo conoscessi da una vita 

"Con il mio aiuto sono sicuro che riuscirete ad avere un bambino, non preoccuparti Angelica che sei in buone mani. Anche se ho 34 anni e forse sono il più giovane ginecologo del paese, sono anche il più bravo e preparato per risolvere il vostro problema che non colpisce solamente voi ma anche tante altre coppie" le sue parole mi danno speranza, spero con tutto il cuore che sia davvero così come dice lui. Ha 34 anni, è più grande di me e Jack... 
"Grazie mille John, le tue parole mi danno speranza... come mai hai deciso di fare il ginecologo?" la mia domanda potrebbe essere un poco stupida ma voglio sapere cosa lo ha spinto a scegliere proprio questo come mestiere. Sono curiosa di conoscerlo sempre di più 

"E' una sensazione bellissima far nascere una nuova vita, ti senti importante e quando senti il primo pianto di quella piccola creatura, una parte della tua anima si riempie di emozioni speciali. Ma oltre a questo, mia madre è stata seguita da un ginecologo non competente e purtroppo è morta dando me alla luce..." la prima parte del suo discorso mi ha fatto emozionare ma adesso sono molto dispiaciuta per sua mamma e per lui che non l'ha mai conosciuta 
"Quando mio padre mi ha detto questo, ho deciso di voler fare il ginecologo perché ogni mamma ha il diritto di veder crescere il proprio bambino" è un uomo davvero dal gran cuore, sono bellissime le parole che ha appena detto e gli sorrido dolcemente 

"E' bellissimo quello che hai appena detto, mi dispiace per la tua mamma però..." John mi guarda negli occhi, mi sorride e poi vedo la sua mano poggiarsi sulla mia 
"Mi trovo molto bene a parlare con te, non mi è mai capitato di essere così aperto con le donne che seguo. Nemmeno con la mia ex moglie mi sono aperto così tanto... grazie per avermi ascoltato" mi sorride ed io vengo avvolta da un calore improvviso che mi fa spaventare 
"Di nulla, anche io mi trovo bene a parlare con te" non dico altro perché potrei dire qualcosa di cui potrei poi pentirmi. Senza aggiungere altro, ci alziamo insieme dal tavolo, andiamo a pagare e anzi lui si offre per pagare anche la mia colazione ed io lo ringrazio semplicemente 

Usciamo dal bar, un leggero venticello ci colpisce ed io rabbrividisco per il freddo. 
"Adesso vado che tra poco inizia il mio turno all'ospedale, ci vediamo presto Angelica e grazie ancora" si allunga verso di me e mi dà un bacio nella guancia che mi fa arrossire 
"Di nulla John, ci vediamo. Buon lavoro" gli sorrido timidamente, lo vedo poi attraversare la strada e salire su una macchina che si allontana dopo un po' da me. Io rimango per un attimo ferma a guardare la strada dove si è allontanato, poi inizio a camminare per tornare a casa. Non so davvero cosa sta succedendo con lui ma mi sento davvero bene quando parlo con lui, mi capisce ed io capisco lui. Non voglio pensare a qualcosa che non dovrebbe nemmeno esistere, ma la presenza di John mi fa sentire bene come non lo sono mai stata in questo ultimo periodo 

Ore 16:00 
Casa di Molly 

Pov. Molly 
Non so nemmeno quanto tempo è passato da quando sono arrivata a casa, da quando mi sono sdraiata nel letto per riuscire a togliermi dalla testa quel cretino di Kevin. E' troppo difficile per me lavorare insieme con lui ma non posso tirarmi indietro proprio ora che ho il lavoro che ho sempre sognato, non posso scappare perché non voglio farmi vedere da lui come una codarda che scappa alla prima difficoltà. Thomas è andato al parco insieme ad Aurora, non mi andava di farmi vedere in questo stato dal mio bambino. Sono sicura che è in ottime mani con lei, per fortuna mio figlio è stato felice di andare al parco a giocare un poco a palla. 

Mi alzo dal letto, guardo la sveglia sopra il comodino e vedo che sono le 16:00, ho dormito per troppo tempo. Mi guardo allo specchio e vedo una me troppo trascurata in questo momento. Indosso un maglioncino vecchio che mi copre un poco le cosce lasciate scoperte perché non indosso i pantaloni, un paio di calze lunghe mi riscaldano le gambe fino ai ginocchi e ho i capelli completamente scombinati. Questo è il mio look quando sono depressa o in pensiero per qualcosa che mi crea tanta confusione in testa. Non so chi è stato a dire a Kevin che il mio bambino è nato, tanto lui non vedrà mai e poi mai Thomas. Non si merita di conoscere mio figlio, per 3 anni l'ho cresciuto da sola, senza l'aiuto di una figura paterna. 

Esco dalla mia stanza da letto, vado nel salone per dare una sistemata visto che ci sono tutti i giocattoli di Thomas sparsi in giro per la stanza. In questo momento però non ho voglia di fare nulla, l'unica cosa che vorrei fare è mangiare del gelato seduta sul mio letto e basta. Vado in cucina, apro il freezer per vedere se ho del gelato ma purtroppo non c'è nulla. 
"Mai una gioia!!!" chiudo con forza lo sportello del freezer e sento il campanello di casa suonare. Sicuramente saranno Aurora e Thomas che sono tornati dal parlo, mi do una sistemata veloci ai capelli e vado ad aprire la porta. Ma davanti a me non ci sono loro, c'è Francesco che mi sorride 
"Ehi Francesco, prego entra" lo faccio accomodare in casa e solo adesso mi ricordo di come sono vestita ma in questo momento è l'ultimo dei miei problemi 

"Volevo vedere se stavi bene..." è così premuroso nei miei confronti, mi fanno davvero bene le sue attenzioni perché almeno lui si preoccupa seriamente per me
"Insomma, sono nella fase della depressione in questo momento e il look dice proprio questo" indico con una mano il mio abbigliamento trasandato ma Francesco mi sorride dolcemente 
"Sei sempre bellissima Molly, non preoccuparti. So bene cosa, anzi chi, ti ha ridotto così. E' quel tizio di stamattina il padre di Thomas, vero?" annuisco semplicemente alla sua domanda perché in questo momento non ho nemmeno la forza per parlare 
"Avevo capito che era lui, adesso ci penso io a farti stare bene. Vai nella tua stanza da letto, ti preparo una tazza di thé caldo e vedrai che con la mia compagnia di sentirai meglio" gli sorrido, mi dà un bacio nella guancia e poi va in cucina 

Cammino lentamente fino alla mia stanza da letto, mi siedo sul letto stando attenta a non scoprire troppo le mie gambe e lo aspetto. Aspetto esattamente 5 minuti, poi lo vedo entrare nella mia stanza regalandomi un dolce sorriso. Si siede vicino a me, mi passa la tazza che subito prendo ringraziandolo con un bacio nella guancia. 
"Grazie per essere qui con me, la tua presenza mi fa distrarre dai miei pensieri" soffio per far raffreddare il thé e poi ne bevo un sorso, davvero buono!!! 
"Non mi devi ringraziare di nulla, io sono qui perché voglio semplicemente starti vicino. Resto con te fino a quando sorriderai davvero" le sue parole mi fanno bene, mi sento protetta da lui, da un ragazzo che conosco da molto poco ma per il quale provo tanto affetto 

"E' davvero difficile lavorare nello stesso posto dove lavora il mio ex ragazzo. Ha scoperto che il bambino è nato, io non gli ho detto nulla e non capisco chi è stato a dirglielo. Thomas non deve sapere che il padre è qui, sono sicura che lo vorrebbe conoscere ma io sono sicura che Kevin non potrebbe far bene al mio bambino. Lui pensa solamente a sé stesso e basta!!" sono troppo arrabbiata con lui, non potrò mai perdonare il suo abbandono!! 
"Non farti abbattere da lui, tu sei forte e sono sicuro che riuscirai a lavorare insieme a lui senza far emergere il passato. Tu e Thomas vi meritate un vero uomo accanto e non un ragazzino come lui che scappa alla prima difficoltà" bevo in silenzio il thé mentre lo ascolto parlare, tutto quello che dice è vero e lo penso anche io

"Io non ti avrei mai abbandonata, mai avrei abbandonato mio figlio!!" poso la tazza sul comodino, mi avvicino un poco di più a lui per sentire meglio il calore del suo corpo 
"Purtroppo non tutti sono come te e io ringrazio la vita per avermi fatto conoscere un ragazzo come te" gli sorrido dolcemente, lui ricambia il mio sorriso per poi prendermi la mano 
"Potrai contare sempre su di me, non ti lascio da sola" sento il mio cuore battere un poco più forte quando vedo il suo viso avvicinarsi troppo velocemente al mio. Vorrei baciarlo ma non posso farlo, non in questo momento almeno. Quando sta per appoggiare la sua bocca sulla mia, poso la mia mano sulla sua bocca per allontanarlo un poco da me 

"Aspetta Francesco, non corriamo per favore. Sei un bellissimo ragazzo, mi fai stare bene però non sono pronta per iniziare una relazione" forse le mie parole gli faranno del male, ma voglio essere il più sincera possibile con lui, non si merita di essere preso in giro 
"Scusami Molly, non volevo metterti fretta. Siamo amici, non preoccuparti" mi regala un debole sorriso, poi si allontana da me e il suo sguardo si sposta su un punto indefinito davanti a sé. Mi fa male vederlo così abbattuto, vorrei lasciarmi andare con lui ma c'è qualcosa che mi frena ancora, però non voglio perderlo perché sono felice quando lui è vicino a me. Mi avvicino piano a lui, non mi guarda ma io guardo lui e il suo viso. Mi avvicino al suo orecchio e dico 

"Abbracciami Francesco, abbracciami forte per favore" non se lo fa ripetere due volte, mi abbraccia subito forte al suo corpo ed io mi lascio stringere da lui. Ecco che adesso mi sento davvero al sicuro, per un attimo dimentico Kevin e tutto quello che mi fa fatto, dimentico il suo abbandono e mi concentro solamente su Francesco che mi stringe forte a sé senza lasciarmi 
"Sei unica Molly, sono stato anche io fortunato a conoscere te" sussurra queste parole al mio orecchio, sorrido appoggiandomi alla sua spalla mentre mi tira verso di lui per farmi sedere sulle sue gambe. Questo abbraccio è diverso dagli altri, è più intimo ma va bene così, mi sento bene e in pace con me stessa, questo è solamente grazie a lui

Chissà magari un giorno la nostra amicizia potrebbe diventare qualcosa di più, potrei anche iniziare ad aprire di nuovo il mio cuore all'amore. Francesco voleva baciarmi ma io non ero ancora pronta per questo, lui lo ha capito ed io sono felice di aver detto quello che pensavo. Voglio andarci piano con lui, non voglio correre troppo perché con Kevin è successo e le cose non sono andate per niente bene alla fine. Con Francesco non voglio fare gli stessi errori, voglio conoscerlo piano piano, senza nessuna fretta ed io mi farò conoscere da lui piano piano. Per adesso mi va bene stare tra le sue braccia muscolose che mi stringono, non solo il corpo, ma anche l'anima. 

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Angolo scrittrice: 

Ciao a tutti, ecco un nuovo capitolo tutto per voi!! Angelica e Jack sono ancora lontani, si sentono molto poco e Angelica non vive bene questa situazione. Chi era però la ragazza che ha risposta al cellulare di Jack? E' davvero una sua collega? O c'è dell'altro? La situazione tra Kevin e Molly non è molto pacifica, Kevin ha saputo da Matteo che suo figlio è nato ma sembra che non abbia nessuna intenzione di conoscerlo. Molly riuscirà a lavorare serena avendo sempre intorno il ragazzo che ha abbandonato lei e il suo bambino? Le cose tra Vittorio e Will vanno sempre meglio, i genitori di Vittorio gli hanno regalato una cagnolina che lo ha reso davvero felice. Le cose però tra i due fidanzati sarà sempre così tranquilla? Jessica ha finalmente scoperto tutta la verità sul tradimento di Dog, non sa se lo perdonerà mai per questo ma è comunque felice di averlo di nuovo al suo fianco. Come si evolverà la situazione tra di loro? Che cosa diranno le analisi che ha fatto Jessica? Angelica ha perso il lavoro, si incontra per caso con John in un bar e sembrano trovarsi molto bene. Cosa succederà tra i due? Nell'ultima scena vediamo Molly e Francesco sempre più vicini, lui voleva baciarla ma lei si è tirata indietro. Come andranno le cose per loro due? Molly riuscirà ad aprire il suo cuore all'amore un'altra volta? 
Continuate a seguire la mia storia e grazie per chi lo fa. Alla prossima!!!

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