Capitolo 10 - Istinto paterno parte 2 -
Ore 8:00
Nell'orfanotrofio
Pov. Dottor John
L'unico posto dove posso stare tranquillo e dove posso essere me stesso al 100% è qui, nell'orfanotrofio. Mi è sempre piaciuto passare del tempo qui insieme ai bambini che hanno bisogno di cure, di affetto e di amore. In questo periodo però c'è un motivo in più: la presenza di Angelica. Non è ancora arrivata, sono sicuro che non verrà per non vedere me. Non posso più nascondere a me stesso che provo qualcosa di molto forte per lei, è una ragazza davvero speciale ed è entrata dentro la mia testa senza chiedere nessun permesso. In questo momento sono seduto in una panchina nel cortile dove ci sono i bambini che stanno facendo colazione. Guardo la porta da dove dovrebbe entrare Angelica ma questa rimane chiusa.
Vicino a me è seduta Milagros che sta facendo colazione in silenzio, la famiglia che era venuta a vederla la scorsa volta, non è stata molto convinta nell'adozione e quindi Milagros è ancora qui con noi. Mi sarebbe dispiaciuto molto se fosse andata via ma sarei comunque felice con lei se questo un giorno accadrà. La mia attenzione torna alla porta da dove è appena entrata Angelica, finalmente è arrivata! Non posso non guardarla perché la sua bellezza mi cattura completamente, non posso non pensare a ciò che è successo tra di noi la scorsa notte. Si è lasciata andare a me, la passione ci ha avvolto in qualcosa di forte e surreale ma lei ha rovinato ogni cosa quando non l'ho trovata accanto a me al mio risveglio.
Si guarda intorno come se sta cercando qualcosa, per un momento spero che stia cercando me ma poi sorride in direzione di Milagros che è ancora seduta vicino a me. Viene verso di noi ma la sua attenzione è rivolta completamente alla bambina, nemmeno mi ha guardato.
"Ciao Milagros, come stai?" la prende in braccio e la riempie di bacini nelle guance
"Sto bene, grazie. Tu?" sono così dolci insieme che sembrano mamma e figlia
"In questo momento sono un poco preoccupata perché un bimbo che non conosci, non sta molto bene e infatti dovrà subire un'operazione" ascolto con attenzione le parole di Angelica, infatti noto che ha lo sguardo triste e molto preoccupato
"Vedrai che starà bene questo bambino, i dottori sapranno cosa fare. Non preoccuparti Angelica" vorrei anche io dirle qualcosa ma non vorrei farla innervosire con me in questo momento. Sta per dire qualcos'altro ma viene interrotta dalla voce di una delle suore dell'orfanotrofio che dice a tutti i bambini di tornare dentro perché tra poco verranno alcune famiglie per vederli. Angelica accompagna Milagros dagli altri, poi torna indietro e finalmente i suoi occhi si fermano sulla mia figura. Torna a sedersi vicino a me, non dice nulla e forse dovrei essere io a dire qualcosa adesso
"Angelica vorrei starti vicino in questo momento ma so che non vuoi..." si volta verso di me, i suoi occhi mi ipnotizzano e mi viene quasi la voglia di avvicinarmi e baciarla
"Domani torna Jack e non so davvero come farò a guardarlo negli occhi" queste parole mi lasciano per un momento spiazzato ma poi capisco che per lei non è facile tutto ciò
"Anche tu volevi stare con me, è successo ormai, non farne un dramma" annuisce alle mie parole, forse ha capito che quello che è successo tra di noi, è stato vero e bellissimo
"Sono sposata con Jack però, lui è mio marito e tra di noi non ci sarà mai nulla" queste parole mi fanno molto male, provo qualcosa di molto forte per lei e io so che per Angelica è lo stesso
"Non ci credi nemmeno tu alle parole che stai dicendo, i tuoi occhi non sanno mentire. Non hai il coraggio necessario per ammettere che io ti provoco qualcosa, che io ti faccio sentire in un modo speciale" abbassa lo sguardo per un momento ed io sorrido
"Anche se fosse così, io sono sposata con Jack e lo amo. Non posso rovinare il nostro matrimonio per un qualcosa che nemmeno so cosa sia" lo vedo che è combattuta, lo vedo che vorrebbe dirmi altro e lasciarsi andare a me, ma è trattenuta dal pensiero di suo marito
"I matrimoni possono finire quando l'amore svanisce. Lo so molto bene io visto che ho divorziato da poco" mi avvicino un poco di più a lei che però si alza di scatto
"Jack è l'amore della mia vita, io lo amo troppo e questo che c'è tra me e te non potrà mai rompere l'unione che mi lega a mio marito" se ne sta per andare ma io mi alzo e la afferro dal polso per poi girarla verso di me. Mi guarda dritto negli occhi ed io non smetto di stringerla
"Non ti sto dicendo di lasciare tuo marito perché non sono quel tipo di uomo, ma non puoi negare a me e a te che c'è qualcosa di molto forte tra di noi, qualcosa che forse non avrai mai con tuo marito" vorrebbe dire qualcos'altro ma rimane in silenzio meditando alle parole che le ho appena detto. Mi avvicino al suo volto e vengo investito dal suo profumo di fragole
"Smettila John, per favore..." queste parole escono dalla sua bocca con un tono di voce molto lontano dall'essere arrabbiato. Le do un bacio nel collo che la fa sospirare ed io sorrido
"Sento il tuo cuore battere più forte alla mia vicinanza, lo percepisco bene l'effetto che ti faccio" sto per baciarla ma il suono di un cellulare che squilla ci fa allontanare di scatto. E' il mio cellulare che squilla, in questo momento mi verrebbe voglia di lanciarlo lontano
Mi allontano un poco da Angelica, rispondo e riconosco subito la voce della mia ex moglie. Sbuffo in continuazione perché non la sopporto più, è ancora convinta di poter tornare con me ma non ha capito che per me lei è un'estranea ormai. Angelica si allontana da me ancora di più per poi uscire dal cortile, non mi ha guardato nemmeno per un attimo. Continuo ad ascoltare la voce della mia ex moglie ma non faccio molta attenzione a ciò che mi sta dicendo perché i miei pensieri sono rivolti solo e unicamente ad Angelica. Stavo per baciarla, volevo farlo con tutto me stesso e sono sicuro che per lei era la stessa cosa. So che dentro di lei c'è un eterno conflitto per ciò che sente per me e per ciò che prova per suo marito. Forse dovrei lasciarla un poco libera, forse in questo modo riuscirà a capire che cosa prova veramente.
Ore 10:00
In ospedale
Pov. Molly
Mi sembra di vivere un sogno ma quello che vedono i miei occhi è reale e devo ammettere che è bellissimo. Kevin sta parlando con Thomas, mio figlio è ancora molto debole ma sta un poco meglio rispetto a ieri anche se il dottore ha detto che bisogno operarlo comunque. Ieri sera non mi sembrava vero quando Kevin mi ha detto che avrebbe donato il midollo osseo per fare stare bene a Thomas e mi sembrava di svenire quando ha ammesso davanti a nostro figlio che lui è suo padre. Vederli parlare è davvero un emozione unica, non smetto di sorridere e adesso sono meno ansiosa e triste rispetto a ieri. So che mio figlio starà bene grazie a Kevin, non ho ancora trovato le parole giuste per ringraziarlo per ciò che farò per Thomas.
"Perché sei stato via?" la dolce vocina di Thomas mi distrae dai miei pensieri
"Non importa perché sono stato lontano per tutto questo tempo, adesso sono qui e vedrai che presto uscirai da qui e potremo recuperare tutto il tempo perso" sorrido quando vedo Kevin dare un bacio sulla fronte a Thomas, poi veniamo interrotti da qualcosa che entra in camera
"Scusate ma dobbiamo preparare il bambino per l'operazione. Il donatore dovrebbe venire con noi..." annuiamo alle parole dell'infermiera, mi avvicino a Thomas per stringerlo forte a me
"Sei un bambino dolce amore di mamma, vedrai che starai bene. Io starò tutto il tempo fuori dalla porta della sala operatoria per aspettarti e stringerti di nuovo tra le mie braccia" do qualche bacio a mio figlio, poi mi stacco da lui a malincuore e vedo l'infermiera portare fuori dalla stanza il lettino con Thomas che ha chiuso gli occhi
Io e Kevin usciamo dalla sua stanza, anche lui dovrebbe andare con loro ma rimane un attimo con me. Ha lo sguardo preoccupato, ho sempre avuto la capacità di leggerlo dentro.
"Ti prometto che Thomas starà bene, stai tranquilla Molly" si avvicina a me, mi dà un bacio nella fronte e poi se ne va seguendo l'infermiera che ha portato via Thomas
"Buongiorno amore" torno in me quando sento la voce di Francesco alle mie spalle, mi giro verso di lui e gli do un bacio a stampo che lo fa sorridere per poi abbracciarmi
"Hanno appena portato Thomas in sala operatoria, tra poco iniziano ed io sono molto preoccupata" Francesco sa che Kevin sarà il donatore di midollo, ieri sera glielo detto
"Si, ho visto come Kevin ti stava vicino..." avrà sicuramente visto il bacio che mi ha dato, devo però tranquillizzandolo dicendogli che tra me e Kevin non succederà mai più niente
"Amore mio, tra me e Kevin non succederà nulla perché io adesso sto con te e sono felice. Lui è semplicemente il padre di Thomas, vuole conoscere nostro figlio e questo non posso impedirlo" ascolta le mie parole con attenzione, poi mi sorride e mi dà un bacio nella guancia che mi tranquillizza, per un momento ho pensato il peggio
"Ho paura di perderti, sei troppo importante per me" le sue parole mi fanno sciogliere, anche lui è diventato una presenza fondamentale nella mia vita e nella vita di Thomas
"Non mi perderai, sei tu adesso il mio fidanzato" gli do un bacio a stampo, veniamo però interrotti dall'arrivo della mia amica Sofia insieme a Matteo
"Buongiorno Molly, come sta Thomas?" mi fa piacere averli vicino a me
"Lo hanno portato da poco in sala operatoria, dobbiamo adesso aspettare..." cerco di mostrarmi forte davanti a loro ma la verità è che sto per svenire dall'ansia
"Vedrai che l'operazione andrà bene, noi stiamo vicino a Thomas con il cuore e con la mente per dargli tutta la forza necessaria per superare l'operazione senza nessun problema" dopo aver detto queste parole, la mia amica Sofia mi abbraccia forte
"Grazie mille Sofia, non sapete quanto mi aiutate standomi vicino in questo momento. Sono davvero fortunata ad avere persone come voi al mio fianco" vorrei avere vicino a me anche le altre mie amiche ma purtroppo loro avevano impegni e non sono qui. Però hanno promesso che di pomeriggio verranno per sapere l'esito dell'operazione
"Non ci devi ringraziare, lo facciamo con piacere perché teniamo a te e al piccolo Thomas" sciogliamo l'abbraccio, le sorrido e tutti insieme andiamo verso la sala operatoria dove ci sarà il mio bambino e Kevin. Spero che le cose vadano bene per entrambi, vorrei entrare anche io dentro la sala operatoria per stare il più vicina possibile a loro due
"L'unica cosa che possiamo fare adesso è aspettare e pregare che tutto vada bene" annuisco alle parole di Matteo, ci sediamo davanti alla porta della sala operatoria ed io mi accoccolo tra le braccia di Francesco che mi stringono forte a sé
"Andrà tutto bene Molly, stai tranquilla" mi sussurra queste parole nell'orecchio per poi darmi un bacio sulla fronte che mi fa sorridere. I miei occhi non si staccano nemmeno per un attimo dalla porta chiusa della sala operatoria, dietro quella porta c'è il mio piccolo Thomas, vorrei abbracciarlo forte per non lasciarlo mai più. Sono anche preoccupata per Kevin che sta facendo un gesto molto importante che non dimenticherò facilmente. Non posso dimenticare ciò che è successo tra di noi perché lui è stato il primo amore della mia vita, non dimenticherò mai l'amore che ci legava e che ci faceva stare bene. Però adesso sto con Francesco, sono felice con lui... Kevin è solamente un capitolo chiuso e tale resterà
Ore 12:00
Londra
Pov. Lucia
In questo momento vorrei trovarmi da tutt'altra parte per non ascoltare questa noiosissima lezione di storia dell'arte. Vicino a me c'è il mio fidanzato che sembra ascoltare con attenzione ciò che dice la professoressa, tutti sembrano attenti, solamente io sto per addormentarmi. Ho la testa immersa in altri pensieri, perché sono venuta a scuola?! Mia mamma e mio papà sono andati in ospedale perché oggi operano il piccolo Thomas, vorrei essere vicino a loro per dare forza al piccolino ma purtroppo sono incatenata qui. Marco sembra accorgersi della mia distrazione perenne, infatti si gira verso di me e mi chiede a bassa voce se c'è qualcosa che non va.
"Vorrei andarmene, mi sto annoiando troppo e poi in questo momento stanno operando Thomas e vorrei essere vicino a lui e a Molly" rispondo a bassa voce alla sua domanda
"Appena finisce la scuola, andiamo in ospedale per vedere come stanno andando le cose" mi sorride ed io non posso non innamorarmi ancora di più di lui e della sua dolcezza
"Ti amo tanto Marco, grazie per starmi vicino sempre" gli prendo la mano e sorrido
"Ti amo tanto anche io amore mio" vorrei dargli un bacio ma siamo in classe, la professoressa sta spiegando e potrebbe accorgersi della nostra effusione amorosa. Cerco di prestazione attenzione a ciò che dice ma purtroppo la mia mente oggi si rifiuta di stare attenta
Marco continua a tenermi la mano stretta nella sua, la sua vicinanza mi fa sentire bene.
"Tra un mese ci sarà una gita scolastica, la meta ancora è da scegliere tra due opzioni possibili: Francia o Spagna. Sarà il consiglio degli insegnanti e quello degli studenti a scegliere quale meta sarà la più opportuna" la mia mente presta attenzione alle parole appena pronunciate dalla professoressa. Una gita scolastica è sempre qualcosa di molto ma molto gradito!
"Appena si avranno altre notizie, ve le comunicherò io perché sarò proprio io ad accompagnarvi" sento alcuni dei miei compagni lamentarsi a bassa voce perché sappiamo bene che lei è una di quelle professoresse rigide che non permettono agli studenti di fare qualcosa di divertente
"Mi raccomando a chi deciderà di partire perché questa è un'occasione molto importante e sopratutto è una prova: se vi comportate male, non ci sarà mai più una gita scolastica per voi" uffa, è proprio una vecchia zitella che ha seriamente bisogno di un uomo nella sua vita. Sta per dire qualcos'altro ma il suono della campanella, che annuncia la fine della lezione, la interrompe. Si alza dalla cattedra e, prima di uscire dall'aula, ci lascia le pagine da studiare per la prossima interrogazione. Poi se ne va e in classe scoppia il caos come ogni volta che c'è il cambio dell'ora. Vedo le ochette della classe e i loro ragazzi mettersi vicino alla cattedra, avranno sicuramente qualcosa da dire perché ogni volta è lì che si mettono per parlare con noi
"Ascoltateci classe!!!" la capo ochetta attira l'attenzione di tutti quanti che adesso stanno in silenzio per ascoltare che cosa avrà da dirci. Io vorrei solamente alzarmi e andarmene
"Come ben sappiamo la professoressa non sarà molto permissiva in gita, diciamo che non ci farà nemmeno respirare e saremo costretti a seguire ogni cosa che ci dirà come dei bravi studenti" ora sta parlando il fidanzato della capo ochetta, è un bel ragazzo ma Marco è 100 volte meglio
"Noi le faremo credere di essere dei bravi studenti, faremo tutto ciò che ci dirà senza fiatare ma la notte, in albergo, saremo liberi di scatenarci come vorremmo!!! Noi ci occuperemo degli alcolici, faremo in modo di nasconderli per bene..." tutta la classe, tranne me e Marco, è entusiasta di ciò che ha appena detto il nostro compagno
Ed ecco che si creano i gruppetti per organizzare il tutto nei migliori dei modi, io e il mio ragazzo ci estraniamo da tutto ciò perché non ci piacciono queste cose. Non posso non dire che mi piace divertirmi e bere, ma la mia intenzione non sarà quella di ubriacarmi fino a stare male.
"Tu pensi di andarci a questa gita?" la domanda di Marco mi distoglie dai miei pensieri
"Ne parlerò con i miei genitori, a me piacerebbe andarci. Tu ci andrai?" lo guardo negli occhi e ogni volta mi innamoro sempre di più del suo sguardo da cucciolo
"Si penso che ci andrò. Poi se ci sei tu, la cosa è molto più piacevole" mi dà un bacio a stampo che mi fa sorridere ma veniamo interrotti da una voce super odiosa che conosciamo bene
"Voi verrete in gita? Ci stiamo già organizzando per gli alcolici e quindi ci serve sapere quanti saremo a partire" la capo ochetta aspetta una risposta che non tarda ad arrivare
"Pensiamo di venire in gita, ma non preoccuparti che noi non beviamo tanto" dico queste parole, lei mi guarda in modo altezzoso e poi se ne va andando dagli altri
"Non la sopporto più!!! Non ho mai conosciuto una ragazza come lei... mia mamma mi dice sempre che dovrei farmi delle amiche ma non sopporto nessuna della nostra classe" Marco annuisce alle mie parole per poi accarezzarmi dolcemente la guancia
"Tu sei troppo speciale per avere delle amiche come loro che pensano solamente ad una cosa" sono così fortunata ad avere un fidanzato come lui
"Per fortuna che ho te vicino e che ho come amiche le amiche di mia madre che sono delle ragazze fantastiche che mi hanno sempre voluto tanto bene" Marco mi sorride, io mi avvicino a lui e gli do un bacio nella guancia. Poi mi abbraccia ed io mi lascio stringere forte da lui
"Ti amo tanto principessa mia, con me non sarai mai da sola" mi faccio coccolare da lui, però poi veniamo interrotti dall'arrivo del professore di economia. Tutti i miei compagni tornano a sedersi composti, il professore si siede dietro la cattedra per poi iniziare la sua lezione. La mia mente si isola nuovamente, non vedo l'ora di uscire da questa scuola per andare in ospedale e stare vicina a Molly. Con tutta questa confusione mi sono per un attimo dimenticata di Thomas ma adesso ci penso e spero con tutto il cuore che le cose stiano andando bene
Ore 14:00
In ospedale
Pov. Angelica
Sono appena entrata in ospedale, ho smesso di lavorare prima perché avevo bisogno di venire qui per stare vicina alla mia amica e a Thomas. Vado nel reparto dove ci sono loro e vedo Molly seduta con accanto il suo fidanzato che la coccola e le dice qualcosa all'orecchio. Mi avvicino a loro, ci sono anche Sofia, Matteo, Lucia e Marco che hanno ancora gli zaini in spalla, saranno usciti da scuola da poco. Saluto tutti per poi abbracciare Molly che si è alzata per salutarmi.
"Che bello vederti qui Angelica, sono così preoccupata per il mio bambino. Nessuno mi dice ancora nulla, cosa starà succedendo?" la stringo forte a me, ha bisogno di noi e noi siamo qui per starle vicina e darle tutto il nostro supporto e la nostra forza
"Vedrai che tutto starà andando bene, Thomas è un bambino forte e vicino a lui ci sarà Kevin. Entrambi sentiranno la nostra vicinanza e la nostra forza li aiuterà per superare tutto" mi sorprendo di me stessa per le cose che ho appena detto, di solito non so mai cosa dire
"Grazie amica mia, non sai quanto bene mi fa avervi vicino a me" ci stacchiamo dall'abbraccio, torna a sedersi vicino al suo fidanzato che le dà un dolce bacio sulla fronte. Io mi avvicino agli altri che aspettano qualche notizia che ancora però non arriva
"Jessica mi ha mandato un messaggio dicendomi che tra poco sarà qui insieme a vostra mamma" annuisco alle parole di Sofia che sta vicina a Matteo che la stringe forte a sé
Vorrei tanto vicino a me Jack in questo momento ma lui non è qui, torna domani e non vedo l'ora di vederlo e abbracciarlo forte perché mi è mancato terribilmente. Devo cercare di dimenticare ciò che è successo con John, devo allontanarlo dalla mia vita e forse ci sto riuscendo piano piano. Ascolto Lucia che parla con il suo fidanzato di una gita scolastica che sta organizzando la loro scuola, mi guardo intorno e vedo un via vai di medici e infermieri che entrano ed escono dalle varie stanze. Sono passate 4 ore da quando hanno portato Thomas e Kevin in sala operatoria e ancora non sappiamo nulla, assolutamente nulla.
Da lontano vedo il dottor John che sta parlando con una paziente, non si è accorto di me e spero vivamente che non si accorga della mia presenza perché non voglio parlare con lui. Stamattina abbiamo già parlato abbastanza e se non suonava il mio cellulare, non so dove saremmo andati a finire visto che stava quasi per baciarmi. Distolgo lo sguardo per non rischiare di farmi vedere, mi nascondo leggermente dietro Sofia che mi guarda in modo interrogativo.
"Ehi Angelica tutto apposto? Perché ti stai nascondendo?" non so davvero che cosa dire adesso
"Non mi sto proprio nascondendo..." cerco di guardare verso John e lo vedo ancora lì che sta parlando adesso con mia sorella. Perché sta parlando con lei adesso?!?
"C'è tua sorella..." Sofia mi indica Jessica con il dito ed io annuisco alle sue parole
"Si l'ho vista" solo adesso mi ricordo che anche lei ha John come ginecologo. Vedo che lo saluta per poi camminare verso la nostra direzione, per fortuna vedo lui allontanarsi dalla parte opposta dell'ospedale. Butto un respiro di sollievo, esco allo scoperto per salutare mia sorella che ci saluta tutti. Non vedo nostra mamma in giro, dove sarà?
"Dov'è nostra madre?" pongo questa domanda a Jessica che mi risponde subito
"Sta parcheggiando la macchina, tra poco sale" dopo che ha risposto alla mia domanda, va a sedersi vicino a Molly per starle vicino e per coccolarla un poco
Ed ecco che dopo un poco anche nostra mamma ci raggiunge, saluta tutti e poi si avvicina a Molly per trasmetterle anche la sua vicinanza. Decido di camminare un poco perché stare qui ferma potrebbe diventare pericoloso e poi ho bisogno di distrarmi. Con me viene anche Lucia, mi fa piacere averla con me, insieme usciamo dall'ospedale e in silenzio camminiamo per il grande giardino che circonda la struttura. Ho bisogno di fumare, prendo una sigaretta e la accendo. Non fumavo da un po' ma adesso ne sento veramente la necessità.
"Ti dà fastidio se fumo?" faccio questa domanda guardando Lucia che nega con la testa
"No tranquilla, puoi fumare. Come stai Angelica? In questo periodo di vedo un poco strana..." la sua domanda mi lascia per un attimo disorientata ma poi decido di rispondere
"Sto bene Lucia, il fatto è che mi manca Jack ma per fortuna domani torna a casa..." infondo questa è la verità, anche se c'è qualcos'altro che mi turba ma che a lei non posso dire
"Capisco. Come vanno le cose a lavoro?" continuo a fumare mentre rispondo alla sua domanda
"Vanno molto bene, i bambini sono dolcissimi e si sono subito affezionati a me. C'è una bambina in particolare alla quale mi sono legata molto, si chiama Milagros ed è cieca. Nonostante la sua situazione, è una bambina molto allegra e trova sempre il modo per sorridere alla vita" Lucia ascolta con attenzione ogni singola parola che ho detto per poi annuire sorridendomi
"Mi fa piacere che le cose stanno andando bene..." guardando Lucia mi torna in mente il nostro primo incontro, non dimenticherò mai quel giorno perché da quel momento tutto è cambiato
"Ti ricordi il nostro primo incontro?" le faccio questa domanda e lei annuisce sorridendo
"Certo che me lo ricordo! Ci siamo incontrate nell'aereo per andare a Londra. Eri una ragazza molto silenziosa, mi sembravi strana però ho subito capito che eri diversa da come apparivi alla gente" annuisco alle sue parole per poi gettare la sigaretta finita a terra
"Stavo scappando dalla mia vita, da quell'uomo che credevo fosse mio padre. Non pensavo che tutto sarebbe cambiato una volta aver messo piede a Londra. Il destino però mi ha fatto incontrare tua mamma e Molly che sono diventate le mie migliori amiche" mi fa sempre piacere pensare al passato e a tutto ciò che è successo
"Il destino ha sempre qualcosa di molto speciale in mente per noi, basta saper aspettare perché prima o poi tutto arriva per cambiare la nostra vita" sono d'accordo con le parole di Lucia, ormai è cresciuta, ha 15 anni ma per me rimarrà sempre quella piccola bimba di 7 anni che ho incontrato sull'aereo e che è entrata nella mia vita piano piano portando con lei tante persone e situazioni che mi hanno cambiato in meglio. Improvvisamente mi abbraccia ed io ricambio
"Ti voglio tanto bene Angelica, sei come una sorella maggiore per me" le sue parole mi fanno davvero molto piacere, sono felice di essere vista in questo modo da lei. Le accarezzo la schiena mentre la abbraccio e la stringo forte a me
"Ti voglio tanto bene anche io piccola Lucia" rimaniamo abbracciate per un poco, poi ci stacchiamo e decidiamo di tornare dentro in ospedale per stare vicine a Molly che ha tanto bisogno di noi. Mi ha fatto piacere stare un poco con Lucia a parlare, è sempre piacevole stare con lei e poi era da tanto che non parlavo con lei. Quando torniamo dagli altri, vedo Lucia andare dal suo fidanzato che la accoglie con un dolce sorriso e un bacio. Sorrido nel vedere come sono belli insieme, poi mi siedo vicino a Jessica che sta parlando con Molly per farla distrarre un poco. Mi unisco anche io a loro, perché il silenzio non aiuta a far passare più velocemente il tempo
Ore 15:30
Casa De Bianchi
Pov. Beatrice
"Papà, vogliamo anche noi andare in ospedale per stare vicini a Molly e a Thomas" è da mezz'ora che io, mio fratello e Lorenzo cerchiamo di convincere papà per andare in ospedale
"E' meglio che voi restate qui, lo stanno ancora operando e quindi sarebbe stancante aspettare tutto questo tempo. Appena sapremo come è andata l'operazione, vi prometto che ci andremo" sbuffiamo tutti insieme per poi andare nella nostra stanza per giocare un poco. Lorenzo è qui a casa nostra perché i suoi genitori e Lucia sono in ospedale e visto che non poteva rimanere da solo in casa, è venuto insieme a noi dopo che siamo usciti da scuola
Ci sediamo tutti e tre nel tappeto al centro della nostra stanza, vedo Lorenzo guardarmi un po' troppo ma poi distoglie lo sguardo imbarazzato. Non riesco a capirlo a volte...
"Secondo voi come sta Thomas? Sono davvero preoccupato per lui" ascolto la voce di mio fratello, non riusciamo nemmeno a giocare perché il nostro pensiero è sempre rivolto a lui
"E' nelle mani dei dottori, starà andando tutto bene" spero che Lorenzo abbia ragione
"Gli adulti ci trattano come dei bambini, anche noi abbiamo il diritto di andare in ospedale per stare vicino a loro" vedo entrambi annuire d'accordo con le parole che ho appena pronunciato
"Volete qualcosa da mangiare? Mi sta venendo un poco di fame..." mio fratello Samuel pensa sempre al cibo, Lorenzo annuisce alla sua domanda e allora anche io annuisco
"Vado allora da papà per dirgli di prepararci dei toast con la nutella, torno subito!" si alza dal tappeto, esce dalla stanza lasciando me e Lorenzo da soli. Vorrei trovare qualcosa di cui parlare per non rimanere in silenzio, ma non so davvero che cosa dire in questo momento. Anche lui sembra non sapere cosa dire, si guarda intorno e non posa gli occhi su di me nemmeno per un attimo. In questo periodo si comporta in modo molto strano e non riesco a capire perché. Visto che siamo da soli, forse posso capire qualcosa in più del suo comportamento
"Lorenzo in questo periodo ti vedo strano, è successo qualcosa?" la mia voce lo fa sussultare, mi guarda negli occhi e devo ammettere che qualcosa in lui è cambiato
"Non è successo nulla Bea, tranquilla" non credo alle sue parole, è diverso e devo scoprire perché. Si alza dal tappeto, comincia a camminare in modo nervoso e anche io mi alzo
"A me invece sembra che qualcosa è successo... sai che sono tua amica e a me puoi dire tutto" mi avvicino a lui e fermo il suo camminare nervoso posandogli una mano sulla spalla
"Mi... piace una bambina e non so come fare per dichiararmi a lei" le sue parole mi lasciano per un momento senza parole, da quando a Lorenzo gli piace qualcuno?
"Non so molto di queste cose, però mia sorella Jessica mi ha sempre detto che bisogna essere semplicemente noi stessi davanti alla persona che ci piace" devo ammettere che sto diventando un poco gelosa perché a me Lorenzo piace tanto ma a quanto pare per lui non è lo stesso
"Tua sorella ha ragione ma è difficile. Però voglio provarci, Bea ti va se..." stava per dirmi qualcosa ma le sue parole vengono interrotte da Samuel che è appena entrato in camera
"Che stavate facendo?" tolgo di scatto la mia mano dalla spalla di Lorenzo, imbarazzata torno a sedermi sul divano e la stessa cosa fa lui senza però guardarmi negli occhi
"Nulla, stavamo parlando mentre ti aspettavamo..." ringrazio mentalmente Lorenzo per aver detto qualcosa a mio fratello che si siede per terra appoggiando un vassoio in mezzo a noi
"Papà mi ha detto che ancora non ha nessuna notizia di Thomas, non pensavo che le operazioni potevano essere così lunghe e complicate" Samuel sbuffa per poi prendere un toast con la nutella e iniziare a mangiare. Ne prendiamo anche uno io e Lorenzo per poi mangiare e parlare di altro. La mia mente però si allontana un attimo dai loro discorsi, guardo di sottecchi Lorenzo mentre parla tranquillamente con mio fratello e nella mia mente torna quello che mi stava per dire. A lui piace qualcosa, a me piace lui, cosa succederà? Cosa voleva dirmi?
Ore 16:00
In ospedale
Pov. Molly
Se il medico non fosse appena uscito dalla sala operatoria, avrei rischiato seriamente di impazzire. Mi alzo di scatto dalla sedia, mi avvicino a lui che sembra molto stanco.
"Come sta il mio bambino?" tutti si avvicinano a noi per ascoltare ciò che dirà il dottore, il mio cuore batte talmente veloce per l'agitazione che sembra voler uscire dal petto
"L'operazione è stata molto lunga e difficile perché il bambino aveva la febbre molto alta e quindi dovevamo stare molto attenti. Nonostante questo l'operazione è andata bene e il bambino è fuori pericolo" queste sono le parole che volevo sentire e che finalmente ho potuto ascoltare. Il mio bambino sta bene, è fuori pericolo, in questo momento sono felicissima!
"Anche il donatore sta bene, sono entrambi svegli anche se il bambino è molto stanco. I suoi parametri sono sulla norma, la febbre sta scendendo" ascolto con attenzione tutto ciò che dice. Anche Kevin sta bene e di questo ne sono davvero felice perché, nonostante tutto, a lui ci tengo
"Possiamo andare a vederli? Devo vedere con i miei occhi che il mio bambino sta bene" sento Francesco stringermi da dietro, è felice anche lui come lo sono tutti quelli che sono qui con noi
"Si, sono già in stanza ma può entrare solamente una persona per adesso per non creare troppa confusione. Hanno entrambi bisogno di riposarsi, sono entrambi nella stanza n.4 di questo piano" dette queste parole, il dottore se ne va ed io quasi corro per cercare la stanza
Quando troviamo la stanza, tutti mi dicono che sono felici che l'operazione è andata bene e che non vedono l'ora di vedere Thomas ma io ho la precedenza visto che sono sua mamma. Faccio dei respiri profondi, do un bacio sulla guancia a Francesco per ringraziarlo della sua vicinanza e poi abbasso la maniglia della porta per entrare in camera. I miei occhi si soffermano subito sui due lettini vicini, in uno c'è Thomas sdraiato con gli occhi chiusi, nell'altro c'è Kevin sveglio. Sono così felice nel vedere il mio bambino che sta bene, che potrà tornare a casa con me ed essere il bambino allegro e spensierato che è sempre stato. Tutto questo è grazie a Kevin che ha donato il suo midollo osseo per salvare il nostro bambino.
Mi avvicino lentamente a Thomas, sta dormendo tranquillamente, gli do un bacio nella fronte e gli accarezzo dolcemente la guancia senza però farlo svegliare.
"Vorrei essere anche io coccolato come stai facendo con lui..." la voce roca di Kevin mi fa sussultare, i miei occhi si spostano sulla sua figura che mi sta guardando intensamente
"Kevin quello che hai fatto per Thomas non cambierà nulla. Io adesso sto con Francesco, sto bene con lui" vedo gli occhi di Kevin diventare lucidi ma forse è solamente una mia impressione
"Lo so Molly, non c'è bisogno che me lo dici. So di aver rovinato tutto scappando tre anni fa da voi ma avevo troppa paura di diventare padre, sentivo tutto troppo più grande di me" mi allontano da Thomas per un attimo per avvicinarmi da lui e ascoltare ciò che mi vuole dire
"Ammetto che non mi sono mai pentito di ciò che ho fatto ma adesso qualcosa sta cambiando, da quando ho visto Thomas, qualcosa dentro di me è scattato" ascolto attentamente ciò che dice, mi guarda negli occhi per farmi capire ancora di più che lui è sincero mentre parla
"Thomas è un bambino dolcissimo ed io voglio adesso fare parte della sua vita. Voglio riconoscerlo come figlio mio e dargli il mio cognome" le sue parole mi sconvolgono completamente ma non posso non ammettere che sono felice di sentire queste parole
"Per me va bene, ho sempre desiderato questo. Ti sei perso tante cose da quando Thomas è nato ma io ho registrato i momenti più significativi per te. Quando uscirete da qui, ti mostrerò tutto quanto per farti conoscere un poco di più nostro figlio" lui annuisce alle mie parole per poi sorridermi. Mi perdo nel suo sorriso ma poi distolgo lo sguardo velocemente
"Mamma..." la dolce voce di Thomas mi distrae, mi giro verso mio figlio e lo vedo sveglio
"Amore di mamma, come sono felice di vedere che stai bene" mi sorride dolcemente, lo riempio di bacetti che lo fanno ridacchiare leggermente, poi i suoi occhi cercano Kevin
"Papà dove è?" lo sollevo piano dal letto per fargli vedere Kevin che è vicino a lui, quando i suoi occhi si posano su di lui sorride ancora di più ed io amo vedere mio figlio sorridere così
"Ciao campione, sei stato così forte in sala operatoria" il mio cuore batte un po' più veloce quando vedo Kevin sorridere in direzione di nostro figlio, come se fosse qualcosa che ha sempre fatto ma che in realtà sta succedendo solamente da pochi giorni
"Finalmente anche io ho papà" non mi sembra nemmeno vero ma sta succedendo. Stringo forte la mano di Kevin, lui rimane per un attimo perplesso dal mo gesto, ma poi ricambia la stretta. Stringo forte anche la piccola mano di Thomas che non smette di sorriderci
"Ho sempre desiderato vedere Thomas insieme a te Kevin e adesso che sta succedendo non mi sembra vero. Hanno ragione quelle persone che dicono che a volte l'istinto paterno arriva dopo. Io sono molto felice di vedere te e il nostro bambino insieme" Kevin annuisce alle mie parole per poi guardare Thomas e sorridere. Vedo gli occhi di Kevin lucidi per l'emozione, il mio cuore non ha smesso nemmeno per un attimo di battere da quando ho stretto la sua mano nella mia
"Prometto a te e a Thomas di essere sempre presente da questo momento in poi. Tre anni fa sono scappato come un codardo solo per paura di non essere un bravo padre, ma adesso voglio rimediare al mio errore e posso finalmente dire a voi e ammettere a me stesso che sono pronto a fare il padre. Farò di tutto per essere il padre che Thomas merita" le sue parole mi riscaldano l'anima e qualcosa dentro di me è appena scattato: voglio baciarlo ma non posso farlo perché sto con Francesco adesso e non posso farlo soffrire. Anche lui sembra voler qualcosa da me perché mi guarda intensamente, per fortuna però la voce di nostro figlio ci distrae. Non so cosa succederà da questo momento in poi, però forse una cosa la so: Kevin resterà per sempre l'amore della mia vita e niente e nessuno cambierà questo!
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Angolo scrittrice:
Ciao a tutti, ecco un nuovo capitolo tutto per voi! Per fortuna Thomas sta bene, Kevin ha finalmente accettato di essere padre e adesso vuole recuperare il tempo perduto. Molly sembra molto confusa, sta con Francesco ma sembra che tutto questo la sta facendo avvicinare di nuovo a Kevin. Che cosa succederà tra i due? Angelica ha la testa confusa, cerca in tutti i modi di evitare John ma cosa succederà appena tornerà a casa Jack? Riuscirà a dimenticare ciò che è successo tra i due senza dover dire tutto a suo marito?
Continuate a seguire la storia per sapere che cosa succederà da ora in poi. Ciao e alla prossima!!!
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