Capitolo 7 - Carpe Diem -

Pov. Angelica
La vita bisogna affrontarla sempre a testa alta, non dobbiamo mai avere rimpianti e se vogliamo fare una cosa che potrebbe sembrarci assurda, è giusta farla. Non dobbiamo mai pentirci delle scelte che facciamo perché non saranno mai scelte sbagliate se l'abbiamo affrontate con la giusta determinazione. Dobbiamo sempre andare avanti e cercare di affrontare gli ostacoli a testa alta.

Io non mi pentirò mai di avere marchiato la mia pelle bianca con questo tatuaggio che mi sono appena fatta, è la scelta migliore che potevo fare in questo momento. Non lo considero uno sbaglio, perché sono stata consapevole di quello che stavo per andare a fare.

Un tatuaggio ti segna a vita, ti incide la pelle e non se ne va più nemmeno se lo bagni con tutta l'acqua che esiste sulla terra. Resta lì come un promemoria, ti fa ricordare il perché lo hai fatto e va bene così. Non sei stata torturata per fartelo, la tua testa ha ragionato da sola. Ora eccomi qui, sto pagando il mio primo tatuaggio, e sono davvero felice dopo tanto tempo.

Io e le ragazze usciamo dal negozio di quel ragazzo simpatico che mi ha reso veramente felice e decidiamo di andare a prendere un gelato per finire in bellezza questo pomeriggio di Giugno. Tra un mese la scuola finisce per poi ricominciare a Settembre, chissà dove andrò a stare durante i due mesi in cui la scuola chiude. Per ora non ci voglio pensare, voglio godermi questa giornata fino alla fine.

Ci sediamo in un bar e ordiniamo i nostri gelati. Come sempre io prendo la coppetta piccola alla fragola, è il mio gusto preferito perché io amo le fragole!!! E' l'unica frutta che mi fa sentire leggera, mi rende positiva, peccato che non c'è sempre, solo in estate. Ma in inverno ho le mie care mele a darmi compagnia e supporto. Posso sembrare strana, ma sono fatta così.

"Ragazze, ormai mancano pochi giorni è la scuola finisce. Cosa farete durante le vacanze estive?" Molly sicuramente è combinata come me, non avrà un posto dove andare perché nemmeno lei è di Londra. Non so bene dove sia nata, ma non è di certo una londinese

"Di solito la scuola organizza per una settimana una vacanza estiva in una località famosa di Londra. Poi abbiamo tutta l'estate per noi. Io di solito ci vado sempre, tutta la scuola partecipa" questa si che è una bella notizia, grazie Sofia!!! Almeno per una settimana so dove stare

"Ah bello, allora ci andremo anche noi quest'anno" chissà dove ci porteranno, dove staremo. A me le gite scolastiche sono sempre piaciute, mi piace andare nei musei ma non credo che questa volta sarà così. Troppo caldo c'è per andare nei musei a vedere reperti antichi

Mangiamo i nostri bei gelati rinfrescanti e nel frattempo parliamo. Ogni volta che sto con queste ragazze mi rendo conto che non è così brutto stare in compagnia con delle persone simpatiche che ti mettono di buon umore, anche se un sorriso non scappa mai.

Molly ci spiega il motivo della farfalla e secondo lei questo insetto le assomiglia molto. Secondo me è vero, perché lei è una ragazza farfalla, leggera, colorata, spensierata. Non è mai triste, ha sempre il sorriso e sa come far divertire la gente con la sua simpatia.

"Angelica, invece il tuo tatuaggio che significato ha?" bella domanda Sofia, mi dispiace ma non posso darvi una risposta perché è un segreto che devo tenere nascosto dentro di me. Questa frase devo sapere solo io che significato ha, mi dispiace tanto

"Mi dispiace ragazze, ma è un segreto" loro mi guardano e mi sembra che hanno capito. Tutti hanno un segreto, io ne ho molti da tenere nascosti ma è normale. Non tutto si può dire perché è bello tenere delle cose dentro di te, che nessuno verrà mai a sapere

Per mia fortuna l'argomento tatuaggi si chiude lì. Io guardo il mio sul braccio e mi sento veramente bene ad aver fatto questo passo così importante. Forse quando sarà vecchietta me ne pentirò, ma adesso a 19 anni è la cosa più giusta che io abbiamo fatto nella mia esistenza.

Decidiamo di tornare a scuola perché tra poco sarà ora di cena. Le strade di Londra di sera sono ancora più affascinanti. Le luci illuminano tutti e la luna sta per fare il suo ingresso per dare al sole un po' di riposo perché ne ha veramente di bisogno. Camminiamo e io mi perdo ad osservare in ogni minimo dettaglio questa città che giorno dopo giorno si trasforma e che io sto conoscendo sempre meglio, sempre più a fondo.

Siamo appena tornate a scuola e andiamo subito in mensa perché sono le 20:00 ed è ora di cenare. Tutti i ragazzi vanno verso la mensa come se non vedessero cibo da anni, con la calma tutto si può fare ma loro questo non lo riescono a capire.

Mensa della scuola

Pov. Jack
Per tutto il pomeriggio ho cercato con lo sguardo lei ma non sono riuscito a vederla, chissà dove è stata. Sicuramente chiusa nella sua stanza a morire di caldo solo per non vedersi con me. Non so nemmeno io perché ho tutta questa voglia di vederla, ma so che quando succede, mi sento in un certo senso, abbastanza strano da dirlo, felice.

Nemmeno a mensa è venuta e non ci sono nemmeno le sue due amiche. Io sono seduto al loro tavolo con i miei amici, so bene che si mettono sempre quo. E' per questo che oggi abbiamo deciso di metterci qui perché vogliamo cenare insieme a loro. Io facevo finta di non essere d'accordo, ma facevo dentro di me i salti dalla gioia.

Non sono però ancora arrivate e io mi sto facendo mille domande. Magari le è successo qualcosa? Sta male? Oppure ha deciso di lasciare la scuola? Non credo, lei ama l'arte come la amo io. Tutti noi dovremmo amarla, essendo in una scuola d'arte, ma non è sempre così. Ci sono persone che vengono in questa scuola solo perché pensano che disegnare sia una cosa semplice.

"Secondo me oggi non vengono a cenare" Kevin vuole vedere Molly perché secondo lui è una ragazza troppo simpatica e si trova bene a parlare. Anche se secondo me ha puntato solo ad una cosa, infatti l'ho beccato molto spesso a fissarle le tette

"Si invece che verranno, magari stanno facendo solo tardi" Matteo è sempre positivo e poi non vede l'ora di vedere gli occhi azzurri di Sofia. Lui dice di non sentire nulla per questa ragazza, dice solo che le è simpatica, ma secondo me e Kevin lui è cotto di lei

"Ragazzi, io comincio a mangiare perché il pollo freddo non mi piace" non posso più aspettare queste ragazze, sono veramente ritardatarie e a me secca troppo aspettare la gente quando fa così. Inizio a mangiare il mio adorato pollo quando...

Vedo che dalla porta della mensa entrano loro tre, sorridenti anche se Angelica non sembra molto sorridente, è un strana ragazza. Si avvicinano e prendono le loro cose da mangiare. Studio ogni movimento del suo corpo e devo ammettere che ogni volta lo trovo diverso. Si girano verso di noi e vedono che il loro amato tavolo è occupato da noi. Si avvicinano e sento già il forte profumo afrodisiaco della pelle di Angelica che mi fa eccitare troppo, maledizione!!!

"Avete occupato il nostro tavolo, ragazzi cattivi. Ma non importa, ci sediamo con voi" ecco che si siedono nei posti liberi e ovviamente Angelica è capitata accanto a me. Non mi ha ancora guardato e i miei occhi cadono subito sul suo collo, si vede ancora...

"Molly, hai fatto il tatuaggio?" Kevin per tutto il pomeriggio ci ha parlato di lei che doveva andarsi a fare un tatuaggio e che secondo la sua mente contorta, si sarebbe tatuata una K in onore del suo nome. Questo ragazzo è veramente fuori dal comune

"Certo!!! Guardate che bello..." si alza dalla sedia, si mette di spalle e si alza la maglietta. Ecco che davanti ai nostri occhi appare nel suo fianco una bella farfalla colorata. Mi dispiace non è una K, mio caro Kevin, sogni troppo ragazzo

"Che bello!!! La farfalla è il mio animale preferito" e certo, svolazzi da una farfalla ad un'altra come se niente fosse. La tua prossima cavia mi sa che è la "farfalla" della povera Molly, anche se secondo me questa ragazza ci prova con lui in tutti i modi possibili

La cena passa tranquillamente, parliamo del più e del meno e parliamo sopratutto della vacanza estiva di una settimana che organizza la scuola. Io non ci sono mai andato ma quest'anno farò un eccezione e no perché ci va Angelica, ma perché ci voglio andare anche io. Sia chiaro a tutti!!

Non mi ha rivolto lo sguardo nemmeno una volta, ha tenuto lo sguardo basso sul suo piatto per tutta la durata della cena. Cosa le prende adesso? Non riuscirò mai a capirla, è un'enigma troppo difficile da decodificare, quasi impossibile.

Finiamo di cenare e decidiamo di andare tutti in giardino per continuare la nostra chiacchierata. A me piacerebbe veramente fare altro, magari andare in qualche stanza a importunare qualche ragazzina, ma se c'è Angelica, meglio se vado insieme a loro, non voglio sembrare un asociale!!

Giardino della scuola

Pov. Angelica
Non l'ho guardato per tutta la cena e non so perché. Sentivo la sua presenza accanto a me e qualcosa mi bloccava dal girarmi e guardarlo. Non so bene cosa mi sia successo, non è stata paura perché tanto so bene chi è Jack e che cosa mi sta creando dentro.

Siamo tutti seduti a terra nel prato verde sotto un grande albero che a quanto ho capito è l'albero preferito di Jack. Non credevo che un ragazzo come lui, potesse avere un albero preferito. E' una cosa dolce penso, come io ho il mio pigiama preferito con gli orsetti.

I ragazzi e Molly stanno fumando, parlano di qualcosa che non capisco perché ho la testa vuota. Non sento quello che dicono perché penso troppo. Jack è qui a pochi centimetri da me, il fumo della sua sigaretta arriva al mio naso e non mi da fastidio, non capisco perché.

Potrebbero farmi anche una domanda, ma non saprei cosa rispondere. La mia testa è in una bolla, penso a oggi pomeriggio, al tatuaggio che ho fatto, al segno che ancora si vede sul mio collo, alla persona che mi ha fatto questo segno. Devo smettere di pensare a tutto questo, devo concentrarmi ed ecco che mi inserisco anche io nella conversazione.

"Domani riprendono le lezioni" ma sono cretina!!!!! Che modo intelligente di inserirmi nella conversazione. Mi guardano strano e hanno ragione, sono proprio una pazza, cretina!!!! Devo stare zitta, devo diventare muta. Chissà Jack cosa penserà di me adesso

"Si lo sappiamo, noi stavamo parlando di altro comunque" la sua voce, la voce profonda di Jack, mi fa capire quanto scema io sia stata. Non capisco veramente nulla e devo imparare che è meglio non parlare perché non fa per me, io sono negata con le parole!!!

Mi chiudo di nuovo nel mio mondo, nel mio scudo protettivo che non devo mai più rompere. Se lo faccio. risulto una scema e non voglio, sopratutto se ci sono anche dei ragazzi qui. Le ragazze sono così spontanee, non hanno problemi a parlare con una persona del sesso opposto al loro, io invece sono una frana!!! Devo stare da sola in una montagna sperduta dal mondo!!!

C'è un venticello leggero stanotte e il cielo è molto cupo. Di pomeriggio c'era il sole, però una goccia di pioggia bagna il mio naso. Si sta per mettere a piovere, ci alziamo da terra ed entriamo dentro la scuola. Saliamo le scale e ognuno va poi nella propria stanza per dormire.

Ore 3:00

Corridoio della scuola

Pov. Jack
Non so bene cosa ci faccio a quest'ora della notte nel corridoio della scuola, ma un tuono mi ha svegliato e non mi ha fatto più chiudere occhio. La notte questa scuola cala in un silenzio che mette i brividi, non c'è nessuno e si sente solo la pioggia che batte furiosamente nei vetri delle finestre.

Cammino senza una meta precisa, ho bisogno di rilassarmi. A cena sono stato bene ma anche nervoso perché lei mi rende così. Lei è un mix di cose che insieme mi fanno diventare matto prima del tempo, però tutto questo non va per niente bene.

Da lontano vedo un'ombra seduta per terra, mi avvicino per capire meglio di cosa si tratta. Sento anche dei rumori, sembra una persona che piange. Mi avvicino ed ecco che la vedo. Angelica è a terra, davanti alla porta della sua sua stanza, con le spalle appoggiate al muro.

Sta piangendo e a me mi si stringe il cuore vederla così. Mi siedo vicino a lei, ancora non mi ha visto o forse fa finta di non vedermi. Però io la avvicino a me, la sua faccia si appoggia al mio petto nudo e sento che piano piano le lacrime mi stanno bagnando.

"Jack, cosa ci fai qui?" ha capito chi sono, ha la voce rotta dal pianto. La stringo forte a me facendola sedere sulle mie gambe, è leggera come una piuma. Le accarezzo la schiena, le do un bacio tra i capelli e sembra che il suo pianto si sta fermando

"Non dormivo e ho cominciato a camminare per la scuola. Perché piangi bimba?" mi viene quasi naturale chiamarla così. Una sua piccola mano si appoggia al mio petto caldo e sento che mi è venuta la pelle d'oca. La sua mano è gelida in confronto alla mia pelle bollente

"Non mi piace la pioggia, mi fa tornare in mente cose brutte della mia infanzia" anche tu hai avuto una brutta infanzia? Non sei l'unica, anche io ho sofferto da bambino e adesso sono il ragazzo stronzo senza amici e che tutti vorrebbero però nessuno mi capisce fino in fondo

"Tranquilla, adesso ci sono io qui con te" vorrei che il tempo si fermasse per sempre, così in questo modo. So bene che domani mattina ritorneremo quelli di sempre, che litighiamo, che poi però ci cerchiamo sempre con uno sguardo. Tutto questo è una catena senza fine

"Jack, grazie" la sua dolce voce ha detto "grazie". Lo ha detto in modo sincero, ne sono sicuro al 100% perché lei è così, è diretta nelle cose e non usa mai parole sbagliate. Dice sempre tutto quello che pensa e mi ha ringraziato, sono davvero felice

Non piange più, la sua mano è ancora ferma nel mio petto. Io stringo le mio forti braccia intorno a lei perché non voglio che si alzi e scappi via da me, ancora una volta. Tanto è notte, non ci vede nessuno, fuori piove, possiamo restare così anche per sempre. Respira tranquillamente, ha chiuso gli occhi e si sta addormentando cullata dal suono del mio cuore che batte velocemente, a causa sua.

"Sei dolce quando non fai lo stronzo" hai ragione piccola, la mia dolcezza a volte scompare per lasciare spazio alla figura del ragazzo che tutti conoscono. Però con te tutto é diverso, io divento un altro

Non dice più nulla e nemmeno io, non saprei cosa dire in questo momento. Il rumore della pioggia mi rilassa e anche io chiudo gli occhi. In 22 anni della mia vita questo é il momento che vorrei ricordare per sempre.

Giovedì mattina ore 9:00

Aula n.1: aula di disegno artistico

Pov. Angelica
La settimana sembra volare, oggi è giovedì. I giorni sono passati velocemente tra lezioni e le prime verifiche. Io sono andata bene in tutto e per fortuna anche le mie amiche. Ormai le chiamo così perché siamo diventate amiche veramente.

"Ragazze, ho bisogno del vostro aiuto oggi" povera Sofia, è in ansia perché è arrivato il giorno della sua uscita con Matteo
"Stai tranquilla, ti aiutiamo noi oggi" le sto conoscendo sempre meglio e ormai anche io mi sto lasciando un po' andare, non mi chiudo più a riccio

In classe entra la professoressa che l'ultima volta ci ha fatto fare quello strano esperimento. Chissà oggi cosa ha in mente per noi poveri ragazzi.
"Buongiorno a tutti ragazzi. Questa è la nostra seconda lezione e oggi vi voglio parlare del concetto di Carpe Diem" ma in che lingua sta parlando?! Non mi sembra ne inglese ne francese, sarà arabo!!

"Questa espressione che ho detto io è una frase che gli antichi latini utilizzavano spesso e significa Cogli l'attimo" quindi i latini erano così filosofici? Io pensavo che loro andassero in guerra e basta

"Quello che oggi farete voi è questo: Carpe Diem. Buon lavoro a tutti quanti" non ho capito bene cosa bisogna fare. Questa professoressa è abbastanza strana, non ho mai avuto professoresse così

Questa frase significa Cogli l'attimo, quindi forse magari, vuole che noi disegnano un attimo, magari qualcosa che vediamo in questa stanza. Mi guardo intorno e vedo già persone che disegnano, anche le mie amiche. Guardo tutti e vedo anche lui, non parlo con Jack da quella notte in cui mi ha visto piangere.

Lo osservo, il mio foglio è ancora bianco e così comincio a disegnare la prima cosa che mi colpisce di lui. Disegno le sue mani che si muovono con precisione nel suo foglio mentre sta disegnando qualcosa a me sconosciuto.

La lezione è finita, consegniamo i nostri capolavori alla professoressa ed usciamo dalla classe. Cammino insieme alle mie amiche però non so bene veramente dove stiamo andando. È venuto bene il mio disegno, ho colto l'attimo migliore secondo me, anche se lui è tutto uno spettacolo.

Ore 15:00

Stanza n.220

Pov. Angelica
Stiamo mettendo un armadio sottosopra perché Sofia non sa come vestirsi per uscire semplicemente a fare una passeggiata con Matteo. È confusa e di certo Molly non la aiuta molto, è più in ansia di lei.

"Sofia, non preoccuparti, sarai perfetta" io guardo la scena divertita dal mio letto. Io non sono brava a scegliere i vestiti, infatti mi vesto in modo molto semplice. Sofia mi sembra molto preoccupata, vuole fare bella figura, ci tiene

"Forse è meglio se dico che non voglio più uscire"
"Ma sei pazza?!? Matteo è perfetto per te, non puoi fartelo scappare"
Sofia ci ha detto mille volte di non sentire nulla per Matteo, ma secondo noi loro due sono troppo timidi per dire le cose come stanno veramente

Dopo un'ora di ricerche, finalmente è pronta. Indossa un pantaloncino a jeans, con una canottiera un po' troppo scollata rossa che non è sua, ma di Molly ovviamente, lei indossa questi vestiti così corti.

"Sicuro che non vuoi metterti il completino intimo che ho comprato l'altra volta?" perché Molly ha la capacità di mettere in imbarazzo la gente solo con una domanda?!? Ha una specie di dono
"Ho già detto no, non faremo nulla di quello che pensi tu" Sofia però riesce comunque a rispondere a Molly che le fa l'occhiolino
"Sicura sicura che non succederà nulla?" Sofia sbuffa esasperata ed entra in bagno. Poverina ha perso anche lei la pazienza

"Secondo me Lucia avrà presto un fratellino" non ci credo che ha detto veramente una cosa del genere?!? Prendo un cuscino e glielo tiro
"Molly non dire queste cose. Sofia è già in ansia, non ti ci mettere pure tu" mi fa una linguaccia per poi scoppiare a ridere
"Comunque un bacio ci scappa oggi" fa un sorriso malizioso e io ormai non so più cosa fare per bloccare i pensieri di Molly

Sofia esce dal bagno sorridente, si siede nel letto per mettersi i sandali. È pronta e aspetta solamente l'arrivo del suo principe azzurro, cioè Matteo. Qualcuno bussa alla porta e Sofia inizia ad agitarsi. Non è possibile che l'amore rende le persone così?!? Io per questo non mi innamoreró mai

Si alza, si mette il profumo e apre la porta. Ecco che fa la sua apparizione Matteo in tutto il suo splendore. È un bel ragazzo, indossa una camicia a maniche corte e un jeans. Nel suo viso appare un sorriso enorme quando vede la sua principessa, cioè Sofia.

"Ciao" Sofia è una ragazza timida, però non nasconde di certo il sul sorriso
"Ciao Sofia, sei bellissima" che carino, le guance di Sofia si tingono di rosso
"Grazie, andiamo?"
"Si si certo, andiamo"

Ci salutano e poi escono dalla stanza. Sicuramente andrà bene questa loro prima uscita. Devono solamente Carpe Diem, devono cogliere l'attimo.
"Chissà se Kevin un giorno mi porterà a fare un giro" Molly ci spera sempre ma ogni volta che sono insieme lui non la invita mai e lei ci resta un poco male

Io invece mi concentro sulla mia di situazione, passerò un pomeriggio spero tranquillo. Mi siedo nella scrivania, prendo l'album da disegno, una matita e molta ispirazione per disegnare qualcosa. Non so bene cosa uscirà fuori, ma per ora inizio a seguire il mio istinto per vedere dove mi porta.

LONDRA

Pov. Sofia
Io e Matto camminiamo per le strade di Londra, la città che più amo. Lui è veramente un ragazzo dolce, ma anche il mio ex marito lo era per poi tradirmi con mia sorella, meglio non pensarci a questo adesso.

Mi racconta di lui e ho scoperto che ha 21 anni, gioca a calcio e anche lui ama i Beatles come me. È di due anni più piccolo di me, ma non mi importa questo. Anche lui mi ha chiesto qualcosa di me e io gli ho raccontato che sono di Milano ma ormai sono da 6 anni che vivo qui con mia madre. Non gli ho detto che ho una figlia, non so perché, ma per adesso è meglio che non lo sappia.

"Quindi sei più grande di me" già, io ho 23 anni ma questo non mi da problemi
"Non fa niente, per me non è un problema" gli sorrido e lui ricambia
Matteo potrebbe essere una svolta nella mia vita anche se questo mi potrebbe portare dei problemi. Però non mi importa adesso

Camminiamo e ci ritroviamo nel parco più bello di Londra. Ci sediamo su una panchina, c'è silenzio intorno a noi e si sente solamente il fruscio delle foglie degli alberi mosse dal leggero vento. Sto bene con lui, mi sento felice.

"Sofia, ti posso dire una cosa?" cosa mi vorrà dire adesso?
"Si dimmi Matteo" sono adesso curiosa di sapere cosa vuole dirmi
"Oggi ho assistito alla lezione sul Carpe Diem e ho capito molte cose" cosa ha capito?!? Non mi devo preoccupare, vero?

Oggi è stata una bella lezione, i latini ci insegnano cose anche se ormai è una civiltà che non esiste più.
"Si deve sempre cogliere l'attimo che ci si presenta davanti" si avvicina un po' a me e mi guarda dritto negli occhi. Non mi ero mai accorta che aveva degli occhi così belli, espressivi

"Sofia, da quando ti ho vista, non faccio altro che pensarti" Matteo la stessa cosa è successa anche a me, ma io ho troppa paura per ammetterlo. Mi sono ripetuta mille volte che devo stare sola, che i ragazzi complicano soltanto le cose, ma adesso tutto sta cambiando

Si avvicina ancora un po' a me e adesso i nostri visi sono molto vicini, non so cosa dire, non so nemmeno cosa fare, ma l'unica cosa che voglio adesso è che non mi devo allontanare da lui. Cosa sta per succedere qui? Può essere che è quello che voglio da quando l'ho visto, non so più niente.

"Non so cosa succederà con te in futuro ma io voglio cogliere quest'attimo" si avvicina e mi bacia. MI sta baciando veramente?!? Si, mi bacia e io sento mille farfalle nello stomaco che svolazzano, mille brividi che si espandono nella mia schiena da quando le sue labbra hanno toccato le mie

Dura troppo poco questo bacio, perché lui si stacca e si allontana un po'. Secondo me si è pentito di quello che ha fatto oppure si spaventa della mia reazione. Io voglio soltanto che torni qui da me perché ne voglio adesso un altro di bacio, questa volta però un bacio vero voglio.

"Scusami Sofia, mi solo lasciato forse un po' troppo andare" non devi scusarti di niente perché io volevo la stessa identica cosa tua. Non riesco però a dirtelo, mi dispiace, ma forse con un gesto capisci che tutto questo non deve assolutamente finire così

Mi avvicino io questa volta, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio io questa volta. Ecco che di nuovo si presentano a me quelle sensazioni che ho provato poco fa quando mi ha baciato lui. Sono sempre le stesse, però più passa il tempo, più diventano forti. Non mi voglio staccare da lui, il nostro bacio si intensifica e diventa un bacio passionale, come piacciono a me.

Non so cosa succederà dopo, se questi ragazzo potrebbe veramente rappresentare una svolta alla mia vita, so solamente che adesso voglio godermi questo momento magico. Ci baciamo e il mondo sembra scomparire intorno a noi. Le sue mani mi stringono per non farmi allontanare e si intrufolano sotto la mia maglietta per accarezzarmi la schiena.

Sto bene, mi dimentico di tutti i problemi che ho avuto in passato, non dimentico però di avere una figlia che non sarebbe per niente felice di questa scena, lei non approverebbe mai un mio probabile futuro fidanzato. Ma non mi importa di nulla adesso, mi concentro soltanto su Matteo, su noi due e su questo bacio passionale che ci sta lasciando entrambi senza fiato.

ACADEMY OF ART

Stanza n.220

Pov. Angelica
Non so che fine abbia fatto quella pazzerella di Molly, mi aveva detto che tra 10 minuti tornava ma qua di minuti ne sono passati 20 e di lei non c'è più nessuna traccia. Sofia ancora non è tornata dalla passeggiata con Matteo, chissà come stanno andando le cose tra di loro.

Ho disegnato un poco anche se non ero molto ispirata, infatti non mi è piaciuto per niente il mio disegno e lo strappato. Sono un'altra volta da sola, distesa nel mio letto a guardare il tetto della stanza che mi sembra molto interessante oggi. Stamattina mi è piaciuta molto la lezione di quella professoressa, perché è vero che nella vita dobbiamo cogliere quell'attimo fuggente, non dobbiamo farcelo scappare perché poi magari non torna più.

Nella mia vita mi sono fatta scappare tante di quelle opportunità, questa volta non farò gli stessi errori. Sono grande, ho 19 anni e finalmente ho preso in mano la mia vita e ne farò sicuramente qualcosa di meglio. Non mi manca Milano, ormai per me è un lontanissimo ricordo.

Sento una musichetta fastidiosa e vedo che è la suoneria del mio cellulare. Lo prendo e vedo un numero che non vorrei aver visto. Cosa vogliono adesso da me? Non è che... non è possibile, sta in carcere sotto la massima sicurezza. Vediamo che cosa vogliono, rispondo alla chiamata e...

"Signorina Rossi, buonasera. La chiamiamo dal carcere di Roma, volevamo informarla che tra una settimana ci sarà la condanna definita di suo padre" dopo questo non ascolto più niente. Un uomo che picchia la figlia e la vende a un suo amico, non si può definire padre, è solo un mostro

L'uomo che mi sta parlando mi chiede se vorrò essere presente all'udienza definitiva ma io rispondo di no, ci sarà tanto la madre di quella specie di padre che mi è capitato. Lei è l'unico parente che io ho conosciuto, è stata una brava nonna per un po' ma poi anche lei mi ha abbandonata per seguire il suo grande amore platonico, un ragazzo di soli 35 anni che stava con lei per i soldi e basta.

Questa chiamata mi ha reso nervosa un'altra volta, ogni volta che centra qualcosa del mio passato, è meglio che mi calmi perché potrei commettere azioni di cui mi potrei pentire. Mi alzo dal letto ed entro in bagno per farmi una doccia per vedere se posso calmarmi un poco.

Mi spoglio ed entro dentro la doccia. L'acqua calda che scivola nel mio corpo mi fa rilassare, per fortuna che esiste questo per far calmare un animo inquieto come il mio. Sto mezz'ora sotto la doccia, ho bisogno di schiarirmi i pensieri e di rilassarmi. Esco dalla doccia e mi avvolgo in un asciugamano.

Non ho preso i vestiti puliti, così esco dal bagno e vedo verso l'armadio della mia stanza. Molly ancora non è venuta, chissà dove si è andata a mettere quella pazzerella. Prendo qualcosa da mettere quando però qualcuno bussa alla porta della mia stanza. Chi sarà mai adesso?

Mi avvicino alla porta, mi abbasso e vedo se riesco a vedere chi c'è dal buco dove si inserisce la chiave. Non vedo nulla, c'è solamente il corridoio vuoto. Magari sarà stato qualcuno che ha sbagliato. Entro dentro il bagno e mi vesto. Però riesco soltanto a mettermi i jeans che sento di nuovo bussare.

Vado davanti alla porta, la apro e non c'è nessuno. Se è Molly che mi vuole fare un brutto scherzo, giuro che la uccido. Il corridoio della scuola è deserto, ma che fine hanno fatto i ragazzi? Sto per chiudere la porta della mia stanza, quando una voce...

"Sono io che bussavo" ed ecco che appare davanti a me il colpevole. Cosa vuole da me Jack adesso? non ha mai meglio da fare che rompere le palle a me? Entra dentro la stanza, io di certo non lo volevo fare entrare, e chiude la porta

"Che sei venuto a fare qui Jack?" la mia più che una domanda sembra una minaccia. Mi da molto fastidio avere un ragazzo tra i piedi mentre mi stavo ancora vestendo. Infatti ho solamente un paio di jeans, di sopra ho solamente l'intimo

"Mi annoiavo, ero da solo nella stanza e quindi volevo un po' di compagnia" quindi secondo lui io potrei essere una compagnia? Si sbaglia di certo, io sono una pessima compagnia, perché non so fare conversazione e poi con un ragazzo è ancora peggio

"Cosa c'è scritto nel tatuaggio?" sapevo che prima o poi mi avrebbe fatto questa domanda. Quando si è accorto che mi ero fatta anche io un tatuaggio, gli era spuntato sul viso un sorrisetto che non sono mai riuscita a capire

"Non sono cose che ti riguardano e adesso esci che mi stavo vestendo" mi avvicino a lui e cerco di spingerlo per le spalle verso la porta della stanza. Ma lui è troppo pesante per me, io non ho praticamente forza, invece lui ha dei muscoli nelle braccia... non devo pensarci, basta Angelica!!

"Per me puoi anche spogliarti, io di qui non me ne vado" si siede nel mio letto, anzi si sdraia sul mio letto e io adesso veramente non so cosa fare. Mi fa salire il sangue fino al cervello, mi fa perdere la pazienza in due secondi, non è possibile!!!

"Alzati immediatamente dal mio letto" mi metto davanti a lui, ma non sembra darmi ascolto. Mi fa l'occhiolino e per poco non svengo. Cazzo!! E' troppo bello, non è possibile!!! C'è un ragazzo, sexy, sdraiato nel mio letto, e io veramente lo voglio fuori dalla stanza?!?

"Non mi voglio alzare, alzami tu se ci tieni così tanto" ha una voce che ti fa andare in estasi, sono paralizzata sui miei piedi, sento le gambe pesanti però la testa troppo leggera. Quando c'è lui mi dimentico pure il mio nome, dimentico tutto quanto

Mi prende per un braccio e mi tira verso di lui. Sono adesso sdraiata sopra di lui, i nostri petti si toccano, le sue braccia mi tengono troppo stratta al suo corpo statuario. Cosa devo fare io? Dovrei forse, dico forse, alzarmi e dargli uno schiaffo, ma non ci riesco.

"Angelica, tutto ok?" secondo me lo ha capito anche lui che io sono solamente una pazza che è meglio lasciarla perdere. Sono peggio di una vecchia di 70 anni, forse loro saprebbero come comportarsi. Io non so nulla e questo mi da troppo fastidio

Come si fa a far perdere la testa a un ragazzo? Ho visto tanti film un po' strani, diciamo hot, per non dire qualcosa di troppo volgare, però non ci ho capito molto. Non so nemmeno perché li vedevo, forse perché mio padre faceva la collezione e io a 15 anni, presa dalla curiosità, ne ho visto uno.

"Angelica, il segno che ti ho fatto non si vede più, è scomparso" mi sposta i capelli dal collo, nella parte dove prima c'era il suo marchio. Adesso non c'è più nulla, è tornato bianco come prima e un po' mi dispiace, ma lui non sa che tanto questo segno per me resterà sempre un ricordo

"Vuoi che te ne faccia un altro?" non me lo può veramente chiedere. Non so adesso cosa dire, cosa fare perché tutta questa situazione è troppa per me. Mi limito a restare in silenzio, lo guardo dritto negli occhi e lui però lo stesso non fa nulla

Magari vorrebbe che questa volta sia io a fare qualcosa, ma un qualcosa che non so. Non posso fare quello che lui ha fatto a me, non so come si fa. Magari potrei dargli un bacio, non sarà così difficile dare un bacio a un ragazzo. Ma non ci riesco, non posso e basta.

"Non voglio niente Jack" mi dispiace dirlo, ma è meglio così per tutti e due. Lui però non mi ha ascoltato, perché si avvicina al mio collo e mi da un bacio. Non è come l'altra volta, mi ha soltanto dato un bacio nel collo

"Non ti voglio marchiare di nuovo, cogli l'attimo e fallo tu adesso" questa frase l'ha sussurrata direttamente nel mio orecchio con una voce dolce, sexy, da fare male. Lo guardo e non so cosa dire, forse veramente mi devo lasciare guidare dagli istinti

Mi avvicino al suo collo, ha un profumo così buono che mi verrebbe di morderlo. Gli do un bacio timido, però non riesco a non dargliene un altro e poi un altro ancora. I latini dicono Carpe Diem, quindi noi dobbiamo cogliere l'attimo. OK va bene, lo faccio. Non mi devo pentire di nulla, ho detto che questa mia nuova vita non deve essere fatta di rimpianti.

Gli do un bacio nel collo ma questa volta non mi allontano. Ricordo cosa mi faceva lui quella volta, gli mordo delicatamente il collo e lo sento ridacchiare. Non mi importa, mi piace troppo.

"Sei una vampira? Mi piace, Angelica, continua così per favore" me lo ha detto lui di continuare e io continuo allora. La mia bocca sembra adesso fare tutto da sola, ormai non sono io che la comando. Lo bacio e la mia lingua poi fa quello che deve fare.

CARPE DIEM, cogli l'attimo. Voglio lasciargli anche io il mio marchio, il marchio di Angelica Rossi.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Angolo scrittrice:

Ciao a tutti, ecco un nuovo capitolo della mia storia. Succedono un bel po di cose e sembra che anche la nostra Angelica sta marchiando Jack. Cosa succederà tra questi due ragazzi? Passano i giorni e loro sono sempre più complici, si uniscono per poi allontanarsi di nuovo.
Continuate a seguire la storia per vedere cosa succederà tra di loro.

Ciao!!! Baci!!!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top