Capitolo 34 - La mia bambina -

Ore 8:00
All'ospedale 

Pov. Jack
Siamo ancora tutti qui, davanti alla porta della sala intensiva dove ieri sera Angelica è stata portata per tenerla sotto osservazione. Jessica è stata portata in un'altra stanza per farsi delle analisi del sangue per vedere se era lei compatibile con Angelica. Dopo mezz'ora sono arrivati i risultati delle analisi, può donarle il suo sangue per salvarle la vita. A quanto pare sono sorelle, ha detto davanti a tutti che Angelica è la figlia della professoressa.

Siamo rimasti tutti scioccati da questa rivelazione, la professoressa è rimasta per non so quanto tempo seduta in una sedia a fissare il vuoto. Non ha detto nulla quando la figlia le ha detto quelle parole che adesso le stravolgeranno la vita. Angelica non sa di aver trovato sua madre, quando si riprenderà, glielo diremo con calma. 

Siamo tutti molto stanchi, stanotte siamo rimasti tutti svegli per aspettare notizie dai medici. Non ci hanno detto nulla, soltanto che Jessica è andata con loro per prenderle il sangue necessario per fare le trasfusioni ad Angelica e salvarla. Non sappiamo se sta bene, se si è svegliata dal come, sappiamo solo che siamo tutti qui ad aspettare qualche notizia. 

Il marito della professoressa le sta vicino, non ha ancora parlato e sembra essere immersa in pensieri tutti suoi. Il gesto di Jessica è stato molto nobile, sembra una ragazza fredda e senza sentimenti, ma in realtà anche lei ha un cuore. Non posso ancora credere però che lei ed Angelica sono sorelle, ma a quanto pare la vita ha sempre qualche novità da riservarci. 

Jessica non è qui con noi, è in una stanza che si sta riposando e sopratutto le stanno facendo anche a lei dei controlli per vi del sangue che le hanno tolto. Nessuno di noi è andato a trovarla, nemmeno i suoi genitori e un poco mi dispiace averla lasciata da sola. Però non voglio nemmeno allontanarmi da questa porta, devo aspettare il dottore che ci dirà che Angelica sta bene e che presto tornerà a casa da noi. 

Mi guardo intorno e quello che vedo sono le facce stanche dei miei amici, Lucia che dorme in braccio alla mamma perché è veramente stanca. Mi dà un po' di fastidio la presenza di Dog, so cosa lui prova per Angelica e questo mi rende molto geloso. Sono amici, ma non posso di certo mettere da parte quello che è successo tra di loro anche se non è stato nulla di così serio. 

"Ma quando ci diranno qualcosa su Angelica?" la voce di Molly mi fa distrarre dai miei pensieri, tutti noi siamo ansiosi di sapere come sta 
"Non lo so... speriamo che presto ci diranno qualcosa sennò impazzisco" la mia voce esce stanca. Tutti noi abbiamo bisogno di dormire, ma nessuno di noi vuole andarsene da qui 

Sono le 8 di mattina, l'ospedale piano piano si riempie di gente e si crea lentamente quella confusione che è tipica degli ospedali. Cammino avanti e indietro, i minuti passano e ancora nessuno ci è venuto a dire qualcosa. Speriamo che il sangue di Jessica sia stato sufficiente per salvare la nostra Angelica, lei deve ritornare da noi. 

La porta della sala intensiva si apre all'improvviso e tutti ci avviciniamo al medico che è appena uscito. Ci guarda ad uno ad uno degli occhi, sta preparando forse il discorso che deve dirci. Non potrei sopportare altre brutte notizie, dicci per favore che sta bene e che è fuori pericolo. Non diciamo nulla, siamo tutti pronti per ascoltare cosa il medico ci deve dire. 

"Il sangue di quella ragazza è arrivato come un miracolo, grazie a quelle trasfusioni la vita della ragazza è salva. Si sta svegliando lentamente dal coma, le sue funzioni vitali sono tornate alla norma. E' fuori pericolo" le parole del dottore hanno il potere di farci abbracciare tutti quanti, Angelica è viva e sta bene 

Ci abbracciamo forte tra di noi, tutti siamo felici di questa bellissima notizia che ci ha appena detto il medico. Sapevo che ce l'avrebbe fatta, è una ragazza forte e grazie alla nostra vicinanza è riuscita a tornare da noi. Dobbiamo anche ringraziare Jessica, senza il suo sangue, forse Angelica a quest'ora non starebbe bene. 

"Tra poco la riportiamo nella stanza dove si trovava ieri. Potete entrare per pochi minuti, è ancora debole e ha bisogno di riposarsi" il medico poi se ne va lasciandoci da soli con la nostra felicità. Vedo Sofia, Molly e Lucia piangere di gioia e abbracciarsi forte mentre Matteo e Kevin le guardano e sorridono 

Vedo la professoressa abbracciata a suo marito che la stringe forte al suo corpo, piange e la sento mormorare sulla spalla di suo marito che la sua bambina è viva. Vedo Dog felice come anche la madre di Sofia. Chissà come mi vedono loro in questo momento, ma io sono felice e non vedo l'ora adesso di vedere con i miei occhi che sta bene e che i suoi occhi sono aperti e vivi. 

"Ragazzi, non voglio ancora dire ad Angelica che sono io sua madre. E' stato uno shock per me e non vorrei provocarle altro shock anche a lei dopo tutto quello che è successo. Appena si sentirà meglio, le dirò tutto" la voce della professoressa la risentiamo tutti dopo ore di silenzio in cui ha pensato al fatto di aver ritrovato sua figlia. Nessuno di noi si aspettava che la nostra prof potesse avere un'altra figlia oltre a Jessica, ma a quanto pare è così 

Un'infermiera viene e ci dice che possiamo andare da Angelica che si è appena svegliata. Siamo tutti fermi, immobili, come se ancora non ci crediamo che l'incubo è finito. Sono però il primo a camminare verso la direzione della sua stanza, seguito poi da tutti gli altri. Sento i battiti del mio cuore accelerare ad ogni passo che faccio, finalmente tra poco potrò rivedere la ragazza che in tutti questi mesi è entrata dentro di me sempre di più per rimanere per sempre. 

Stanza d'ospedale n.15 

Pov. Angelica 
Ho gli occhi pesanti, la testa che sta per scoppiare e sento un forte dolore in ogni parte del mio corpo. Non so dove sono, non ricordo bene che cosa sia successo in tutte queste ore, ma l'odore di ospedale entra velocemente nei miei polmoni. Mi guardo lentamente intorno e vedo delle pareti bianche e dei strani macchinari intorno a me. Sono sdraiata in un lettino d'ospedale, nelle mie braccia sono conficcati dei aghi collegati a delle strane sacche con un liquido trasparente. 

Non c'è nessuno in questa stanza, c'è silenzio e in questo momento vorrei essere da tutt'altra parte ma non qui. Non ricordo bene cosa è successo, ricordo io in un bosco di notte, Jack steso a terra e poi il rumore di uno sparo di pistola. Forse qualcuno mi ha ferito ed è per questo che adesso sono in ospedale. Però non capisco perché nessuno è qui con me, mi sento molto sola, forse nessuno si è preoccupato per quello che mi è successo. 

Però i miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che ha appena aperto la porta. Mi giro lentamente verso la porta della stanza e vedo una piccola Lucia che si avvicina a me. Cosa ci fa Lucia qui? Forse sto sognando, forse nemmeno mi trovo in un lettino d'ospedale. Si mette vicino a me, mi prende dolcemente la mano per poi sorridermi. 

Il calore della sua piccola mano lo sento, lo percepisco con ogni fibra del mio corpo. Forse non sto sognando, lei è qui con me veramente. 
"Angy per fortuna stai bene, ci siamo tutti molto preoccupati per te" la sua dolce voce arriva dritta alle mie orecchie e dalle sue parole capisco che non è sola e sopratutto che qualcosa di molto grave mi è successo 

Vedo poi entrare le mie amiche, quando le vede una lacrima esce dai miei occhi senza nessun controllo. Sofia prende in braccio sua figlia, Molly mi stringe la mano e ci guardiamo negli occhi. Sono le mie sorelle dell'anima, voglio un mondo di bene a queste due ragazze. 
"Per un momento abbiamo pensato che te ne saresti andata lasciandoci a tutti noi soli. Ma un miracolo ti ha salvata e adesso sei qui con noi" la voce di Sofia esce rotta dal pianto, i suoi occhi sono arrossati e molto stanchi 

Molly non riesce nemmeno ad aprire bocca, ma scoppia a piangere e mi stringe forte la mano senza lasciarla andare. Vedo poi entrare dalla porta Dog e la mamma di Sofia. Ci sono anche loro, mi sento bene vedendo che intorno a me ci sono le persone a cui ho sempre voluto bene e che per sempre ne vorrò. Si avvicinano anche loro a me e mi sorridono dolcemente. 

"Sei una ragazza forte e ho sempre saputo che ce l'avresti fatta" mi è mancato molto Dog, è veramente un amico speciale per me. Vedo poi entrare Matteo, Kevin e la professoressa De Bianchi. Anche lei è qui e vederla mi fa battere forte il cuore. Quando i nostri guardi si incrociano, la vedo piangere e non riesce nemmeno a dire una parola. Si avvicina solo a me e mi stringe forte l'altra mano, io le sorrido dolcemente 

Mi guardo intorno e vedo che manca una persona per me molto importante, manca Jack, forse lui non è qui in questo momento. Vorrei sapere però se sta bene, se quel pazzo che mi ha sparato, ha fatto del male anche a lui. I miei dubbi vengono fermati quando lo vedo entrare dentro la stanza. Jack è qui con me, sta bene e sono stata io a trovarlo in  mezzo a quel bosco. Si avvicina da me, mi dà un bacio sulla fronte per poi sorridermi. Il suo sorriso ha sempre la forza di farmi sciogliere il cuore. 

"Angelica hai bisogno di riposare, noi adesso andiamo così tu ti riposi e poi però noi torniamo da te. Ti spiegheremo meglio che cosa è successo quella notte, adesso pensa soltanto a riposarti" come mi è mancata la voce di Jack, sentirla mi fa stare veramente bene 
"Va bene" dico solo questo perché sono senza forze, sono molto stanca. Mi salutano ad uno ad uno con un dolce sorriso e con gli occhi lucidi e stanchi. Quando mi saluta la professoressa, piange ancora e mi dà un bacio leggero sulla guancia, come se non volesse farmi altro male  

Mi guarda intensamente negli occhi prima di uscire anche lei dalla stanza insieme a tutti gli altri. E' rimasto solo Jack, non so cosa dirgli e forse nemmeno lui sa cosa dirmi in questo momento. Si avvicina al mio viso per sussurrarmi qualcosa che mi fa scaldare e battere forte il cuore
"Angelica, posso baciarti?" non so cosa rispondere, le parole non escono dalla mia bocca. Mi limito solamente ad annuire con la testa e poi chiudo gli occhi aspettando il suo bacio 

Sento il suo respiro sempre più vicino a me, fino a quando sento le sue morbide labbra posarsi sulle mie. E' un bacio semplice, dolce che mi fa vibrare l'anima e mi fa battere il cuore sempre più velocemente. Si allontana poi dal mio viso, apro lentamente gli occhi e mi sorride. Non mi dice più nulla, esce dalla stanza lasciandomi felice con il sapore delle sue labbra sulla mia bocca. Sto bene anche se sento il mio corpo indolenzito, sto bene anche se non so ancora cosa mi è successo esattamente. 

Chiudo gli occhi perché sono veramente stanca, forse dormendo un poco, ritroverò le forze che adesso non ho. Penso a Jack, al bacio che mi ha dato e sento qualcosa sempre di più forte crescere dentro di me. Non so cosa sia, non so che nome dare a questo sentimento, so solo che quando lui è vicino a me, io mi sento bene e felice. Le braccia di Morfeo mi raggiungono per poi farmi cadere in uno sonno profondo. 

Ore 13:00
Casa De Bianchi 

Pov. Professoressa De Bianchi 
Angelica è tua figlia 
Queste sono le parole che per tutto il tempo mi sono rimbombate dentro  la mia testa. Quelle semplici parole hanno avuto un effetto quasi devastante, non potevo veramente credere alle mie orecchie di aver sentito quella rivelazione che mia figlia Jessica mi aveva appena confessato. Non so come lei lo sappia, ma a quanto pare ha scoperto chi è la bambina che 20 anni fa ho abbandonato e che adesso ho ritrovato. 

Siamo rimasti tutti scioccati dalla parole di Jessica, non sapevo cosa dire e infatti mi sono limitata a sedermi in una sedia di plastica e pensare. Non potevo smettere di pensare che mia figlia, appena ritrovata, potesse morire da un momento all'altro. Però un miracolo è arrivato, è arrivata mia figlia Jessica con il suo stesso gruppo sanguigno e le ha ridato la vita che piano piano stava lasciando il corpo di Angelica. 

Mia figlia si chiama Angelica, è un nome veramente bellissimo e ricordo che quando ero giovane, dicevo sempre che la mia prima bambina si sarebbe chiamata proprio così. Non ho infatti chiamato Jessica con questo nome, perché lei era la seconda figlia, che amo con tutta la mia vita. Adesso che ho finalmente ritrovato la bimba che ho abbandonato, voglio recuperare tutto il tempo in cui non siamo state insieme 

Adesso capisco perché con Angelica si era creata una sintonia perfetta. Abbiamo tante cose in comune, siamo molto simili anche fisicamente e adesso tutto ha un senso. Lei è mia figlia, la figlia che ancora non sa di aver ritrovato la madre che non ha mai conosciuto. Le racconterò tutto, le dirò il motivo del mio abbandono e le dirò anche che adesso ha una famiglia. Ha me, sua madre ma ha anche una sorella, Jessica. 

Mi sono riposata appena io e mio marito siamo ritornati a casa. Abbiamo pranzato e tra poco ritorneremo in ospedale. Non so ancora quando le dirò la verità, mi sono messa a piangere quando l'ho vista stesa in quel lettino freddo di ospedale. Volevo correre verso di lei, abbracciarla forte e dirle che io sono la sua mamma. Ma non potevo farlo, le voglio dire la verità quando si sarà ripresa un poco.

Non so come sta Jessica perché non sono andata a trovarla nella sua stanza dopo che le hanno prelevato il sangue. Ci è andato mio marito per un poco e mi ha detto che sta bene e che vorrebbe parlare con me il prima possibile. Appena andremo all'ospedale, andrò nella sua stanza per sapere che cosa ha da dirmi. Voglio sapere da lei come ha scoperto che Angelica è mia figlia, sopratutto da quanto tempo lo sapeva. 

"Amore mio, come ti senti? Angelica è la bambina che cercavi..." la voce di mio marito arriva da dietro le mie spalle, mi giro e lo vedo vicino alla porta della nostra stanza da letto 
"Non posso ancora credere di aver ritrovato mia figlia, mi sembra tutto un sogno. Poi in questo periodo io e lei eravamo così in sintonia, forse incoscientemente sapevo che era mia figlia" sentito che c'era qualcosa in lei che mi svegliava sentimenti nuovi, mi facevano paura quasi 

"Sicuramente quello che sentivi quando stavi con lei era appunto un legame di sangue. Essendo la madre, sentivi qualcosa anche se ancora non sapevi la verità" è stato proprio così, sentivo di conoscerla da una vita e sentivo mia figlia sempre più vicina a me
"Ho avuto paura di perderla, ma per fortuna adesso sta bene" mio marito viene verso di me per poi abbracciarmi forte a sé

"Vorrò conoscere tua figlia, le vorrò bene come se fosse figlia mia. So tutta la tua storia, so anche il sacrificio che hai fatto per abbandonarla, ma vedrai che sarai una madre perfetta per lei" sono stretta tra le braccia dell'uomo che ho amato di più nella mia vita. Lui mi capisce senza nemmeno parlare, senza di lui non sarei la donna che sono adesso. Mi ha reso migliore, più forte, è entrato dentro la mia vita in un momento molto difficile per me 

Dopo che abbiamo sciolto l'abbraccio, mi dà un bacio e mi dice che tra poco possiamo andare in ospedale. Mi do una sistemata veloce, mi cambio velocemente i vestiti e prendo dalla camera di Jessica qualcosa anche per lei. Poi scendo giù, dove trovo mio marito che mi sta aspettando davanti alla porta di ingresso con le chiavi della macchina in mano. 

Usciamo di casa, entriamo in macchina per poi andare verso la direzione dell'ospedale. La prima cosa che farò appena arrivati, è quella di andare a parlare con Jessica. Voglio sentire quello che mi deve dire e voglio anche sapere come ha scoperto che Angelica è mia figlia. Io so bene che a lei tutta questa situazione non è mai piaciuta e forse non le piacerà mai, ma deve anche capire che io amo entrambe allo stesso modo. 

Il rapporto che costruirò con Angelica non intralcerà in nessun modo il rapporto che ho con Jessica. Anche se io e lei non andiamo molto d'accordo, è mia figlia e io ci sarò sempre per lei. Le farò capire proprio questo a Jessica, le dirò che non deve avere paura di nulla. Continuerò ad essere sua madre e inizierò anche ad essere la madre di Angelica. Sono entrambe mie figlie e io le amerò nello stesso identico modo ad entrambe. 

Ore 14:00
All'ospedale 

Pov. Jessica
Mio padre è stato l'unico che mi è venuto a trovare in camera dopo che mi hanno prelevato tre sacche di sangue per salvare la vita ad Angelica. Nessuno è venuto a dirmi grazie per il gesto che ho fatto, non è nemmeno venuta mia madre. Lo dovevo immaginare che una volta saputa la verità, lei si sarebbe allontanata da me. Però ho dovuto dirlo perché non potevo più tenere nascosto questo segreto per troppo tempo. 

I medici mi hanno detto che domani potrò già uscire da questo ospedale perché sto bene, il sangue che mi hanno tolto, non ha procurato nessun tipo di danno. Non vedo l'ora di uscire di qui e di tornarmene in casa mia nella mia stanzetta immersa nella mia solitudine. Mio padre mi ha detto che Angelica sta bene e che con il mio aiuto si è salvata. Ho salvato la vita di mia sorella anche se non la considererò mai come tale. 

Mi allontanerà da mia madre, cercherà in tutti i modi di attirare la sua attenzione e io resterò ancora di più da sola. Forse mi sbaglio, ma è quello che sento in questo momento. Vorrei tornare indietro nel tempo e non dire a nessuno la verità, ma purtroppo ancora non hanno inventato la macchina che ci potrebbe permettere di tornare indietro. Si può solamente andare avanti e vedere che cosa succederà in futuro. 

Sono in stanza insieme a una vecchietta che non fa altro che dormire tutto il tempo. Non capisco perché mi hanno messa qui quando avevo detto che preferivo una stanza singola. Non mi sono nemmeno potuta riposare un poco perché sentivo il russare forte e insistente della signora nel lettino di fronte al mio. Anche adesso sta dormendo, se non fossero per i rumori che fa, potrebbe sembrare morta a chi la vede per la prima volta. 

Sento un leggero bussare alla porta la quasi si apre poco dopo mostrando mia madre che mi sorride timidamente. Viene adesso la signora, prima era troppo in pena per la figlia preferita che rischiava di morire. Si avvicina a me, ci guardiamo negli occhi e poi mi abbraccia forte. Non ricambio il suo abbraccio perché non posso farlo, so che questo è solamente un momento che non durerà per sempre. Se ne andrà anche lei dalla mia vita. 

"Tesoro mio, come stai? Sei stata come un miracolo quando sei arrivata per salvare la vita ad Angelica" non sopporto le parole che mi dice mia madre, io l'ho fatto solo per non sentirmi poi in colpa se poi poteva succedere qualcosa di più grave 
"Sto bene, i medici mi hanno detto che domani potrò tornare a casa tranquillamente" la mia voce esce fredda, senza nessun sentimento verso la donna che mi ha messo al mondo 

"Mi dispiace molto di non essere passata prima, ma volevo sapere come stava Angelica. Per fortuna sta bene, è sveglia ed è nella stanza che si sta riposando" ah è viva... lo dovevo immaginare che adesso le interessa solo la saluta della sua bambina ritrovata dopo 20 anni 
"Mi fa piacere che sta bene" non provo nessuna emozione mentre dico queste cose, non posso provare emozione per una persona che mi allontanerà da mia madre 

"Visto che stai bene, vorrei chiederti qualcosa..." so bene cosa vuole chiedermi, mi limito solamente ad annuire perché non ho molta voglia di parlare con lei 
"Come hai scoperto che Angelica è mia figlia? Da quanto tempo lo sai?" ci guardiamo dritto negli occhi, i suoi occhi sono così simili alla ragazza che fino a ieri rischiava di morire e che invece adesso sta bene ed è viva 

"Non lo so da molto, l'ho scoperto quando eravamo in gita" non le posso mentire perché sicuramente lo verrebbe a sapere. Mi limito quindi a dirle cosa è successo 
"Eravamo in campeggio, quando Jack era già sparito. Sono entrata nella tenda di Angelica e delle sue amiche e ho curiosato tra le sue cose" sono sicura che in questo momento mi sta giudicando male per essere stata invadente in cose che non mi riguardano 

"So che è sbagliato farlo, ma ero curiosa, forse un poco troppo curiosa. Tra i suoi disegni uno sopratutto mi ha colpito maggiormente. Aveva disegnato una bambina e una madre in un giardino che si tenevano per mano. Fin qui non c'era nulla di strano, solo quando ho letto la frase che ha scritto, ho cominciato a capire che qualcosa non andava" ricordo quel giorno come se fosse ieri, tutto è così limpido nella mia memoria

"Cosa c'era scritto?" mi domanda mia madre che mi incita a continuare nel mio discorso 
"Dove sei mamma? Questo c'era scritto, mi hanno un poco turbato queste parole ma all'inizio pensavo che magari non avevano un significato ben preciso. Quando stavo per uscire dalla tenda, c'era un computer portatile accesso ed era sulla di Google. C'era un nome scritto, era il tuo nome mamma" mi ascolta attentamente, come per capire ogni parole che sto dicendo 

"C'era scritto Lucrezia Croce, era il tuo nome. A scuola tu non ti sei  presentata con il tuo cognome ma con quello di papà. Ho capito dal disegno e da quello che Angelica ha cercato, che era lei la bambina che cercavi" non ho altro da dirle perché solo questo so. Mia madre resta in silenzio per non so quanto tempo, starà rielaborando tutte le cose che le ho appena detto. Io non dico altro, resto in silenzio e basta 

"Come mai non hai detto subito quello che hai scoperto? Perché non sei subito venuta da me per dirmi che avevi trovato mia figlia? Tu sai quanto l'ho cercata, avevo quasi perso le speranze..." ho detto la verità solo perché Angelica stava rischiando di morire... queste cose però non glielo dico, non voglio farle credere che sono così cattiva 
"Non lo so mamma, ero scioccata e avevo bisogno per incanalare la notizia che avevo appena scoperto" non sono così felice e mai lo sarò di essere stata io quella ad averla trovata 

"Va bene, non ti preoccupare, l'importante è che adesso lo hai detto. Angelica ancora non sa nulla, voglio prima che si senta meglio per darle la notizia. Non so come la potrebbe prendere, ma io non vedo l'ora di dirle che è mia figlia e che io sono la sua mamma" è felice, lo sento dal tono della sua voce che è felice. Però la sua felicità non sarà mai condivisa con me 
"Certo, meglio aspettare un poco. Anche se, mettiti il cuore in pace,  io non accetterò mai questa sorella apparsa così all'improvviso" non mi importa di risultare senza cuore davanti a lei 

"Jessica non dire così, avere una sorella è un bene prezioso. Angelica poi è una ragazza speciale, avete la stessa passione per l'arte, è dolce. Non puoi farti scappare l'occasione di avere una persona come lei nella tua vita" non voglio più ascoltarla, non voglio più sentire queste cazzate. Angelica non sarà mai mia sorella 
"Mamma per favore non insistere, sono grande abbastanza da decidere cosa fare. Ora per favore esci da qui che voglio riposare che sono stanca" spero che adesso capisca che non mi importerà mai nulla di Angelica 

Mia madre non dice più nulla, si limita solamente a darmi un bacio sulla fronte e ad uscire dalla stanza. Ed ecco che sono di nuovo da sola, ma preferisco così che avere persone false accanto a me. Non so se verrà mio padre, ma se non viene, non mi importa più di tanto. Ormai sono abituata alla mia solitudine, non voglio nessuno intorno a me. Angelica sta bene e sono comunque sollevata che non sia morta. Ma non sarà mai mia sorella, io sono e sarò per sempre figlia unica. 

Stanza d'ospedale n.15

Pov. Angelica 
Quando mi sono svegliata, vicino al mio letto ho visto il volto sorridente di Lucia che mi teneva per mano. Quando l'ho vista, mi sono sentita bene e felice. Poi sono entrate le mie sorelle dell'anima e mi sono sentita amata ancora di più. Abbiamo parlato di tante cose, Lucia si è seduta nel mio letto stando attenta però a non schiacciare qualche tubo che ho infilato nel braccio. Non so ancora cosa mi è successo, ma voglio per adesso distrarmi con le mie amiche. 

Lucia mi ha raccontato che le cose tra lei e Marco vanno benissimo, si amano tanto e che si sono scambiati un altro bacetto. Sentire la sua dolce voce è cento mila volte meglio di una medicina. Mi ha tenuta per mano per tutto il tempo, ha parlato tanto e io ho solo detto poche cose. Faccio un poco di fatica a parlare perché sono ancora stanca e sento dolore in tutto il corpo. Molly e Sofia mi dicono che presto tornerò la stessa di prima.

Sono tutti qui a quanto ho capito, ma non sono entrati tutti per non creare troppa confusione dentro la stanza. Per fortuna ci sono solamente io qui, almeno così non disturbiamo il malato che vorrebbe magari il silenzio per riposarsi. Io ho già riposato abbastanza, non ho nemmeno mangiato ma tanto ho messo il lavaggio al braccio che mi dà tutto il nutrimento. E' così bello avere vicino a me le mie amiche e la piccola Lucia, mi sento bene. 

"Angy sei bellissima anche se sei in un ospedale. Stai tranquilla però che presto torneremo tutte insieme a casa" le parole di Lucia mi fanno sorridere, è così piccola ma anche tanto sensibile ed intelligente, sembra essere più grande dell'età che c'ha 
"Grazie Lucia, non vedo l'ora di uscire da qui" non mi sono mai piaciuti gli ospedali, mi hanno sempre messo un poco di paura e di tristezza 

"Ragazze, sono pronta per sapere cosa mi è successo" ed è vero, adesso che mi sento un poco meglio, voglio sentire che cosa è successo dopo che quel pazzo mi ha sparata 
"Va bene Angelica, adesso ti diremo tutto noi" mi metto più comoda nel letto e con attenzione ascolto tutto quello che mi stanno per dire 

"Dopo che quel pazzo ti ha sparata allo stomaco e alla gamba, Jack ha trovato la forza di portarti al campeggio. Quando è arrivato, le tue condizioni erano critiche, avevi perso molto sangue. Dopo che abbiamo chiamato l'ambulanza, siamo tutti tornati a Londra e ci siamo precipitati in ospedale. Ti hanno portata subito in sala operatoria, i medici dovevano fermare l'emorragia che c'era" non posso credere che è successo tutto questo 

"Sei stata in sala operatoria per molto tempo, tutti noi eravamo in ansia e preoccupati per te. Quando un medico è uscito e ci ha detto che tutto era andato bene, eravamo sollevati ma come ben sappiamo le notizie belle sono destinate a durare poco. Avevi bisogno di trasfusioni di sangue, ne avevi perso troppo ed eri debole. Il medico cercava i tuoi familiari ma gli abbiamo detto che non conosci nessun parente" già, purtroppo sono da sola in questo mondo

"Così ha detto che avrebbero cercato un donatore esterno. Ci siamo fatti tutti noi le analisi, ma nessuno di noi era compatibile con te. Tranne una persona..." chi mi ha salvato la vita? 
"Chi era compatibile con me?" voglio sapere chi mi ha permesso di continuare a vivere <
"Jessica, era lei compatibile con te" sono senza parole, se sono viva è solo grazie a lei, alla ragazza che da quando conosco, non mi ha mai potuto sopportare e non so nemmeno perché 

"Capisco... lei dov'è?" non l'ho vista quando sono entrati tutti qui, c'erano tutti ma mancava lei 
"E' in una stanza ricoverata per tenerla sotto osservazione un giorno, ma sta bene" la voce di Molly esce dura nel pronunciare queste parole, ma non le chiede perché 
"Appena tutto si sarà sistemato, la ringrazierò per avermi salvata" mi sembra anche giusto dirle grazie dopo che mi ha donato il suo sangue per salvarmi 

"Certo" le mie amiche non mi sembrano molto convinte, ma lascio stare. Lucia ha ascoltato senza dire una parola, però mi sorrideva e mi accarezzava dolcemente la mano 
"I ragazzi come stanno?" mi preoccupo anche per gli altri, ho visto Jack con la guancia medicata e Kevin invece camminare con le stampelle 

"Stanno bene, per fortuna le loro condizioni non erano gravi. Tutti eravamo in ansia per te, avevamo paura di perderti sopratutto quando il tuo cuore si è fermato per pochi secondi" mi sento gelare il sangue nelle vene. Stavo morendo e nemmeno lo sapevo 
"Me la sono vista brutta allora..." non voglio nemmeno pensare a cosa sarebbe potuto accadere se Jessica non mi avrebbe donato il suo sangue 

"Angy non ci pensare più, adesso sei qui con noi, stai bene e noi ti vogliamo un mondo di bene" le parole di Lucia mi fanno sorridere e mi fanno anche capire che non devo più pensare a quello che mi è successo. Sono viva, sto bene e accanto a me ci sono le persone più importanti della mia vita. Manca mia madre, ma so già che lei è troppo lontana e so anche che forse non riuscirò mai a trovarla

Continuiamo a parlare per un altro poco, quando sentiamo qualcuno bussare alla porta della stanza. Entra Jack insieme alla professoressa, si avvicinano al mio lettino e mi sorridono. Mi fa molto piacere vedere la prof qui con me, è veramente una donna fantastica. Sofia, Molly e Lucia mi salutano per poi uscire dalla stanza lasciandomi da sola con loro due. 
"Come stai Angelica?" la voce del prof mi scalda il cuore, mi guarda negli occhi e vedo una luce particolare, una luce che prima non avevo mai visto 

"Diciamo che mi sto riprendendo, mi fanno male le ferite ma dopo tutto sto bene" ed è vero, non sto così male e anzi piano piano sento che le forze stanno tornando 
"Mi fa piacere, devi ritornare presto da noi" non vedo veramente l'ora di  uscire da questo ospedale, non mi piace stare chiusa qui dentro 
"Angelica..." la professoressa stava per dirmi qualcosa, ma poi si ferma

Non capisco perché non continua con quello che vorrebbe dirmi, ma anzi mi saluta e dice di andare a vedere come sta Jessica. Esce dalla stanza e mi lascia con qualche domanda. Restiamo solamente io e Jack. L'ultima volta che abbiamo parlato, è stata quando io gli ho detto di dimenticarsi di me. Poi lui è scomparso e io lo ritrovato dopo non so quante ore in mezzo al bosco. Chissà cosa gli passa per la testa in questo momento, chissà a cosa sta pensando. 

Non mi guarda, i suoi occhi sono puntati verso la porta da dove è uscita la professoressa. Io invece lo guardo e solo adesso mi rendo conto ti quanto mi è mancato. Non mi importa se lui mi ha fatto soffrire con la storia di Jessica, lui è troppo importante per me e non voglio perderlo per nessuna ragione al mondo. Gli afferro la mano e finalmente i suoi occhi mi guardano. 

"Ho avuto tanta paura di perderti Angelica, se tu morivi, io morivo insieme a te" le sue parole mi fanno vibrare l'anima, sono parole molto forti ma allo stesso tempo mi fanno sentire amata 
"Quando ti tenevo tra le mie braccia e perdevi tutto quel sangue, ho pensato che non ce l'avresti mai fatta. Però dentro di me ho sperato e pregato fino alla fine che tu ti salvassi" che dolce che è, mi fanno sciogliere le parole che dice 

"Jack adesso sto bene, non pensiamo più a tutto quello che è successo. Concentriamoci solamente sul presente e sul futuro" chissà come sarà il mio futuro, speriamo che l'incubo di mio padre sia sparito una volta per tutte 
"Si hai ragione, pensiamo al futuro" mi guarda negli occhi, poi con la sua mano mi accarezza dolcemente il braccio per poi salire fino alla guancia 

Vorrei tanto essere tra le sue braccia stretta in un abbraccio rassicurante, vorrei tanto perdermi in lui ancora una volta. Forse mi piace, forse sto iniziando a sentire un sentimento più forte che va oltre l'amicizia. Non so cosa fare con tutto quello che mi sta succedendo dentro, sono emozioni troppo forti e sconvolgenti. Si avvicina al mio viso, mi sta per baciare, lo sento... ma veniamo interrotti da qualcuno che bussa alla porta. 

Entra un medico, sarà sicuramente qui per farmi una visita di controllo. 
"Signorina dobbiamo visitarla, lei deve uscire però" si rivolge a Jack che mi sorride, mi dà un  bacio sulla fronte e poi esce lentamente dalla stanza. Il medico si avvicina a me, e insieme ad un infermiere, iniziano a visitarmi

La mia mente si allontana per un attimo, non mi accorgo di quello che sta succedendo intorno a me. Penso solamente a Jack, a quanto forte è il sentimento che sta nascendo dentro il mio cuore. Penso a Jack e vorrei soltanto averlo vicino a me per ogni minuto che passa. Non so lui cosa sente per me, ma io sento qualcosa di stravolgente. Non so quando è successo tutto questo, ma penso di essermi innamorata di Jack. 

Ore 19:00
Londra

Pov. Sconosciuto 
"VENITE QUI, CAZZO!!!!" urlo per tutta la stanza, ma nessuno sembra venire verso di me. Non possono essersene andati perché gli ho detto che devono restare qui tutto il tempo fino a quando non mi serviranno più. Dalla cucina arriva il fratello più piccolo, l'infiltrato che mi ha detto tutti i movimenti di quella cagna di mia figlia 

"Signore che cosa è successo?" ha la voce tremolante, è spaventato e fa bene ad esserlo. Sono in questo momento furioso, potrei anche ucciderlo 
"Purtroppo la cagna è rimasta viva!!!!" volevo ammazzare Angelica, ma è rimasta viva. E' talmente fortunata questa ragazza che non so cosa fare per farla sparire una volta per tutte 

"Cosa vuole fare adesso?" non so ancora cosa fare per liberarmi di lei. Ho anche rapito quello stupido ma a quanto pare nemmeno questo è servito 
"Non lo so, sembra avere una sorta di protezione intorno a lei" devo trovare un modo per distruggerla definitivamente, lo devo trovare al più presto 

"Io continuo a seguire lei e i suoi amici?" non so cosa dire, ma forse è meglio che lui continui ad essere il mio infiltrato per conoscere tutti i movimenti della ragazza 
"Si, tu continua a seguirli. Mi raccomando non ti fare scoprire sopratutto da una persona che ti conosce molto bene" se si fa scoprire, giuro che lo ammazzo con le mie stesse mani!!!

"Non mi farò scoprire, stia tranquillo" dopo queste parole se ne va non so dove e nemmeno mi interessa sapere dove sta andando. Mi siedo nel divano, sono stato in mezzo a quel bosco per non so quante ore e alla fine è rimasta viva.  Forse le dovevo sparare in testa per ucciderla, ma volevo che soffrire lentamente per questo non l'ho fatto 

Devo pensare a un nuovo piano per liberarmi di lei, lo devo trovare al più presto. Quando avrò finito di torturarla, di lei nemmeno resteranno le ceneri. Mi ha rovinato la vita da quando quella stronza della madre me l'ha lasciata, adesso le devo rovinare io la vita. Prima la farò soffrire e poi la ucciderò per mettere un punto a tutta questa storia. 

Ore 21:00
Casa De Bianchi 

Pov. Professoressa De Bianchi 
Sono seduta nella sedia a sdraio del giardino per rilassarmi un poco all'aria fresa. Siamo tornati dall'ospedale prima dell'ora di cena, mio marito ha cucinato qualcosa ma non ho mangiato nulla. Sono molto in ansia, ho deciso che domani mattina parlerò con Angelica e le dirò la verità. Ho paura di farla arrabbiare, magari lei odia la madre che l'ha abbandonata 20 anni fa. Mio marito mi ha detto che non mi devo preoccupare di questo, che lei mi perdonerà. 

Voglio raccontarle tutta la storia, del motivo per cui io l'ho abbandonata. Voglio parlarle con il cuore in mano mentre ci guardiamo dritto negli occhi. E' la mia bambina, non posso perderla un'altra volta. Farò di tutto per meritarmi il suo perdono se sarà necessario, sarò una madre perfetta per lei per cercare di recuperare i 20 anni in cui non ho potuto fare la madre. L'uomo a cui ho lasciato mia figlia l'ha chiamata con il nome che io ho sempre pensato. 

So già che stanotte non dormirò, penserò per tutto il tempo a quali parole usare per dirle che sono io la mamma che cercava. Jack mi ha detto che lei non si è mai arresa e che ha sempre sperato di incontrare la madre per vedere anche che faccia abbia. Sono io questa mamma che cerca, chissà se mi accetterà e chissà se mi vorrà bene. Io amo le mie bambine, Angelica e Jessica sono i doni più preziosi che la vita mi potevano fare. 

Vedo mio marito uscire da casa per raggiungermi in giardino. Gli faccio un poco di spazio nella sedia a sdraio per poi sedersi vicino a me. Mi abbraccia forte a sé, inspiro il suo profumo che ha il potere di calmarmi. Mi accarezza dolcemente i capelli, chiudo gli occhi e mi rilasso. 
"Lucrezia, devi stare tranquilla e vedrai che tutto andrà bene domani. Devi aprire il tuo cuore a lei e vedrai che ti farà entrare nel suo cuore" ringrazio la vita per avermi fatto conoscere un uomo come lui, che mi ha accettata e mi ama per come sono 

"Dal primo momento che ho visto Angelica, ho sentito qualcosa di molto forte, qualcosa che non mi era mai successo. Ci siamo sempre capite, sembravamo così in sintonia e adesso capisco perché. Entrambe amiamo Picasso, abbiamo le stesse idee e sensazioni sul fare arte. Poi i suoi occhi e i suoi capelli sono così simili ai miei" ho sempre immaginato come poteva essere mia figlia e adesso che so chi è, sono veramente felice che mia figlia è Angelica 

"Siete madre e figlia, il vostro legame è molto forte anche se ancora lei non sa di aver trovato la mamma" già, ancora non lo sa e non sa nemmeno di avere una sorella. Jessica non è molto felice, ma a me non importa quello che pensa di tutta questa situazione 
"Domani mattina le dirò tutto" ho deciso che è meglio così, non voglio aspettare ancora. Voglio liberarmi di questo peso per poi così godermi con mia figlia tutti i momenti che non abbiamo mai vissuto fin da adesso 

Restiamo ancora un poco sotto il cielo stellato e cullati dal vento che ci fa rilassare. Domani finalmente potrò guardare in faccia Angelica e dirle tutta la verità. Voglio abbracciarla forte a me, dirle che la amo e che è sempre stata nei miei pensieri. Angelica sta per conoscere sua madre, ormai mancano sempre meno ore per questo momento. Mi addormento tra le braccia di mio marito con il sorriso e con i battiti del cuore accelerati per l'emozione. 

Ore 8:00
All'ospedale 

Pov. Angelica 
Stanotte non sono riuscita a dormire bene, un poco per la ferita allo stomaco che mi bruciava e un poco per i pensieri che mi ronzavano in testa. Se ho dormito, ho dormito solamente per 2 ore, forse anche di meno. Sento un leggero movimento nei corridoi dell'ospedale, i medici staranno iniziando a fare le loro visite mattutine ai pazienti. Non so ancora quando mi faranno uscire di qui, spero però al più presto. 

Ieri sera tutti i ragazzi se ne sono andati a casa prima dell'ora di cena, erano tutti stanchi e hanno promesso che sarebbe tornati oggi verso l'ora di pranzo. Sono le 8 di mattina e chissà per quanto tempo starò da sola. Mi annoio molto, non ho nessuno con cui parlare ed ecco che mi perdo in mille pensieri tutti differenti. Tra poco mi porteranno la colazione, anche se non ho molta fame. Stamattina mi sono svegliata di buon umore, sto bene e la ferita brucia di meno. 

Mi sollevo leggermente dal letto stando attenta a non staccare qualche filo e a non far aprire la ferita che ho nello stomaco. Ho anche la gamba fasciata, ma non mi fa male. Stanotte ho chiamato due volte l'infermiere perché il dolore allo stomaco non se ne voleva andare. Purtroppo mi ha detto che sono i punti che bruciano e che non mi possono dare nulla per il dolore. Quindi ho resistito e ho cercato un modo per non pensare al dolore. 

Così, per non pensare alla ferita che mi faceva male, ho pensato a Jack, ai miei amici, a mia mamma. Ho pensato che stavo rischiando di morire e che, se morivo, non avrei mai potuto conoscerla. Devo ancora ringraziare Jessica per avermi donato il suo sangue per permettermi di continuare a vivere. Non sapevo che anche lei potesse avere un cuore in quella corazza gelida che si è creata intorno a lei. 

Sento qualcuno bussare alla porta, sarà il medico che è venuto per visitarmi. Quando dico che può entrare, però non appare il dottore, ma è la professoressa. Cosa ci fa qui? Avevano detto che tutti sarebbero venuti più tardi, come mai lei è qui? Forse Jessica è uscita dall'ospedale e quindi è venuta per salutarmi. Si, sarà sicuramente così. Si avvicina al mio lettino per poi darmi un bacio delicato nella guancia. 

"Buongiorno Angelica" la sua voce è così tranquilla e dolce, mi fa sorridere
"Buongiorno prof, come mai è qui?" vedo nei suoi occhi una scintilla di luce, qualcosa che non avevo ancora visto dentro i suoi occhi così scuri e simili ai miei 
"Sono venuta perché devo dirti una cosa..." mi sto cominciando ad agitare, cosa deve dirmi? Perché sembra che quello che sta per dirmi mi cambierà la vita? 

"Io sono qui che la ascolto" non so cosa dire, sento la bocca asciutta e i battiti del cuore accelerare all'improvviso, senza darmi modo di calmarmi 
"Angelica non so come dirtelo, non ho dormito tutta la notte per trovare le parole giuste per dirti quello che ti sto per dire" nemmeno io ho dormito stanotte, entrambe siamo state invase dai pensieri che ci hanno proibito di addormentarci 

"Non si preoccupi, dica le cose tutta in una volta, forse questo la può aiutare" è molto strano il suo comportamento, mi stringe forse una mano tra le sue. Mi accorgo che una lacrima le sta scendendo dagli occhi per poi depositarsi dolcemente nella guancia
"Ma è qualcosa di grave?" perché adesso sta piangendo? Ho paura che sia successo qualcosa ai miei amici e che non trova il coraggio di dirmelo 

"Non è nulla di grave, è una notizia bellissima Angelica" scoppia a piangere davanti a me, non capisco perché piange così se quello che mi deve dire sembra essere qualcosa di bello. Si asciuga le lacrime con la mano che non tiene la mia,  non lascia la mia mano nemmeno per un secondo. Forse adesso mi dirà cosa è successo...

"Angelica, sono tua madre..."
"Cosa?" 
"Si, sei mia figlia, sei la mia bambina" 

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Angolo scrittrice: 

Ciao a tutti cari lettori!!! Come state? Come vediamo Angelica sta bene, il sangue di Jessica le ha salvato la vita. Jessica cambierà atteggiamento adesso che sa di avere una sorella? Angelica sta iniziando ad ammettere che sente qualcosa di molto forte per Jack, sarà amore? Il padre di Angelica però non è molto felice, anzi vuole trovare un modo per distruggere definitivamente Angelica, cosa succederà? Finalmente nella scena finale, la prof ha detto ad Angelica che lei è sua madre, come la prenderà però Angelica? Sarà felice? Tutto questo lo scopriremo nei prossimi capitolo. Alla prossima!!!! Ciao!!!

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