Capitolo 33 - Il richiamo del sangue -
Londra - Ore 8:00
All'ospedale
Pov. Professoressa De Bianchi
Il tempo sembra essersi fermati da quando siamo arrivati all'ospedale in ambulanza. Angelica è in sala operatoria, non sappiamo ancora nulla. I medici stanno cercando in tutti i modi di fermare l'emorragia, ma ancora non sono usciti da quella stanza. Siamo tutti qui, seduti nella sala d'attesa, mentre aspettiamo qualche notizia su Angelica.
Jack è stato visitato da un medico e ci ha detto che è stato addormentato con un sonnifero molto potente ed è per questo che si sentiva senza forze una volta sveglio. Gli hanno medicato il taglio che aveva lungo la guancia, per fortuna non era un taglio troppo profondo. Non so come, ma ha trovato però la forza di portare Angelica fino al campeggio tenendola in braccio per tutto il tempo. Forse ciò che prova per la ragazza, gli ha dato la forza di farlo.
A Kevin hanno messo dei punti sulla gamba morsa, ma per fortuna non ha preso nessun tipo di infezione. Cammina con le stampelle perché non può sostenere il peso con la gamba ferita. A mia figlia invece hanno disinfettato il braccio e glielo hanno medicato di nuovo con la garza pulita. I suoi occhi sono tristi, pensierosi e anche preoccupati, forse anche lei è in ansia per Angelica, forse anche mia figlia infondo ha un cuore.
Anche il ragazzo della guida che è stato ferito, sta bene. Per fortuna la pallottola della pistola non ha colpito organi importanti, si rimetterà presto in forma. Angelica è in una situazione drammatica, per tutto il tempo ho tenuto la sua mano stretta nella mia quando l'ambulanza è arrivata e l'hanno messa in barella per poi correre veloce verso l'ospedale.
Sofia e Molly, le amiche di Angelica, sono preoccupate per lei. Sono rimaste tutto il tempo abbracciate vicino alla porta della sala operatoria, poi si sono venute a sedere qui con noi e i loro fidanzati le stanno vicine in questo momento. Jack ha gli occhi lucidi, si sente in colpa per quello che è successo ad Angelica ma lui non ha nessuna colpa invece.
Chi ha sparato ad Angelica è solamente una persona che non si merita di vivere, è solamente un pazzo che prova piacere vedendo la sofferenza degli altri. Quando siamo arrivati qui in ospedale, le condizioni di Angelica erano tragiche, doveva subito essere portata in sala operatoria. Tutti noi preghiamo per lei, perché io so che lei starà bene e che tornerà più forte di prima.
Mi squilla il cellulare dentro la borsa, lo prendo ed è mio marito che mi sta chiamando. Lui non sa tutto quello che è successo stanotte, forse mi sta chiamando perché ha notizie su mia figlia.
"Pronto?" il suono della mia voce esce stanco e abbattuto
"Amore mio che cosa è successo? Hai una voce strana..." mio marito mi conosce troppo bene, non posso nascondere nulla a lui su come sto
"E' successo di tutto, siamo dovuto tornare dal campeggio perché..." gli racconto tutto quello che è successo ieri notte, di come una ragazza sta lottando tra la vita e la morte. Lui mi ascolta e ha sempre le parole giuste per darmi coraggio e forza. Ho un uomo magnifico al mio fianco, non avrei potuto desiderare di meglio, mi ama e io lo amo tantissimo
"Vedrai che questa ragazza si rimetterà in fretta, ne sono sicuro, non ti preoccupare. Jessica è lì con te?" è normale che si preoccupa anche per nostra figlia
"Si, è qui. Lei sta bene, si è solamente ferita ad un braccio, ma è tutto apposto" non avrei sopportato anche vedere mia figlia in una sala operatoria. Anche se Jessica non mi apprezza come madre, io la amo perché è sempre la mia bambina
"Magari vengo all'ospedale, così la porto a casa e si riposa un poco. Sarà stanca"
"Si va bene, anche se a me ha detto che non vuole andarsene da qui" è molto strano il suo comportamento, è in ansia per Angelica anche se le due non mi sembravano andare molto d'accordo. Forse le cose sono cambiate in questi giorni e nemmeno me ne sono resa conto
Parliamo ancora un poco, poi chiudo la chiamata con mio marito. Nessuno ancora ci è venuto a dare notizie, siamo tutti in attesa e questa attesa sta diventando straziante. Jessica è vicina a Jack, gli parla nell'orecchio e vedo lui annuire. Forse gli sta dicendo di stare tranquillo, forse gli sta dicendo che Angelica starà bene. Io so che lei starà bene, non può lasciarmi adesso, non potrei sopportarlo.
Non so cosa mi è successo con questa ragazza, ma mi sono legata a lei in un modo che mai avrei immaginato possibile. E' una ragazza speciale, ha bisogno di essere amata e di avere persone intorno a lei che la accettino e la apprezzino. Stiamo diventando quasi amiche, anche se sono la sua professoressa, però mi sento bene a parlare con lei, ci capiamo perfettamente. Seduta adesso in questa sedia di plastica scomoda, prego per lei e per la sua vita. Deve ritornare da me e dalle persone che le vogliono bene.
Ore 10:00
All'ospedale
Pov. Jessica
Quando i miei occhi hanno visto il corpo di Angelica steso a terra e ricoperto di sangue, per un attimo mi sono sentiva male, il battito del mio cuore si è fermato per un secondo. Non so spiegare quello che è successo, ma è successo e basta. Ero preoccupata per lei, stava perdendo tanto sangue e sembrava senza vita.
Vedere mia madre così in ansia per lei, mi ha fatto ricordare che forse Angelica è la figlia che mia madre sta cercando. Non so cosa fare, se devo parlarle e dirle quello che ho scoperto. Non voglio perdere mia madre, io so che lei si dedicherebbe anima e corpo per la figlia ritrovata dopo 20 anni di assenza. Anche io sono preoccupata per Angelica, non so perché ma forse è mia sorella ed è per questo che provo tutto questo.
Nessuno ancora non ci ha detto nulla, nemmeno so da quanto tempo è chiusa in sala operatoria. Tutti sono preoccupati e in ansia per lei, Jack seduto accanto a me, non ha fatto altro che versare lacrime silenziose e continua a ripetere che è solamente colpa sua. Mi sono ritrovata a consolarlo, a dirgli che starà bene e che presto tornerà qui con noi.
Mia mamma non stacca gli occhi dalla porta da dove è entrata Angelica in barella. Tutti siamo qui ad aspettare che quella porta si apra e che qualcuno ci venga a dire che sta bene. Anche se l'ho trattata male, comunque non voglio che lei muoia, lascerebbe tanto vuoto intorno a lei. Le sue amiche non fanno altro che pregare, piangono silenziosamente e i loro fidanzati le coccolano tra le loro forti braccia.
Vorrei avere anche io accanto a me una persona che mi abbracci e che mi dica che tutto andrà bene. Ma sono da sola e forse per sempre lo sarò. Ho Jack accanto a me, ma lui ha la testa solo ad Angelica, secondo me lui prova qualcosa di molto forte verso questa ragazza ma ancora non lo ha ammesso a se stesso e forse non avrà mai il coraggio di farlo.
Mi guardo intorno e vedo un movimento frenetico, gli ospedali mi hanno sempre fatto paura. Forse perché quando avevo 10 anni sono stata ricoverata per un'appendicite, da quel momento mi hanno sempre messo paura. Infatti anche adesso vorrei essere da tutt'altra parte, ma c'è qualcosa che mi spinge a rimare qui.
Vedo mio padre salire le scale, quando mi vede, corre verso di me e mi abbraccia. Sicuramente sarà stata la mamma ad avvisarlo di tutto quello che è successo, mi lascio abbracciare, il suo calore mi fa stare per un attimo bene.
"Per fortuna stai bene, quando la mamma mi ha detto quello che è successo ieri notte, mi sono sentito mancare l'aria. Sei la mia bambina" mio padre è sempre stato il mio eroe, gli voglio un mondo di bene e anche lui ne vuole a me
Mia mamma si avvicina a noi e si unisce all'abbraccio, questa è la mia famiglia e nessuna sorella ritrovata potrà distruggere questa unione. Non dirò nulla a mia madre, il segreto che ho scoperto lo tengo stretto a me. Mi dispiace, ma niente e nessuno si potrà intromettere nella mia famiglia.
"Jessica torna a casa con me, così ti fai una doccia e ti riposi un poco, sarai stanca" mio padre ha ragione, sono stanca ma non voglio andarmene a casa. Ma so che se dico no, insisterà finché non avrò accettato. Mi alzo dalla sedia, quando però un rumore distrae tutti quanti dai loro pensieri
La porta della sala operatoria si apre mostrando il dottore che avrà operato Angelica. Mia mamma si alza di scatto e si avvicina a lui, questo gesto mi ha fatto molto male. Tutti ci alziamo per andare incontro all'uomo che ci dirà se sta bene o no. L'ansia e la preoccupazione si stanno facendo sentire di nuovo, siamo tutti in attesa di sentire quello che avrà da dirci.
"La ragazza è arrivata qui in situazioni tragiche, ha perso troppo sangue e la pallottola dell'arma da fuoco ha colpito il fegato e ha danneggiato dei muscoli dello stomaco. Abbiamo fatto di tutto per fermare l'emorragia, non è stato facile ma ce l'abbiamo fatta. La gamba non ha subito gravi conseguenze, abbiamo estratto con facilità il proiettile" il tono del medico è così serio e professionale, sembra quasi che non provi nessun tipo di emozione
Le parole del dottore sembrano positive, Angelica sta bene. Ma come sappiamo già, le parole forti devono ancora arrivare. Ed ecco che arrivano...
"La ragazza ha bisogno urgentemente di trasfusioni di sangue, è molto debole e per adesso è in coma. Voi conoscete i familiari di questa ragazza? Abbiamo bisogno di sangue, il suo è di tipo Rh negativo, abbiamo bisogno di qualcuno con il suo stesso sangue"
Ecco che adesso il problema si sta facendo sempre più intenso, dove sono i familiari di questa ragazza? Ah ma che stupida, io sono sua sorella e qui c'è anche la madre, ma peccato che nessuno lo sappia, solo io lo so e non ho nessuna intenzione di dirlo.
"Angelica non ha i genitori e nemmeno fratelli o sorelle. Non conosciamo nessun parente, cosa possiamo fare?" queste parole sono appena uscite dalla bocca della sua amica bionda, Sofia
"Allora dobbiamo cercare il sangue da qualche donatore esterno, ma sarà più difficile. Entro stasera dobbiamo farle delle trasfusioni, potrebbe anche non passare la notte senza questo sangue, ne ha bisogno" le parole del dottore arrivano potenti e ci colpiscono in pieno. Angelica ha bisogno di sangue, sennò potrebbe morire
Le sue amiche, dopo aver sentito questo, scoppiano a piangere. I loro ragazzi cercano in tutti i modi di consolarle, ma sono troppo tristi per le cose che il dottore ci ha appena detto.
"La possiamo vedere?" questa è la voce di mia madre, ha la voce tremolante, sembra essere pronta a scoppiare a piangere da un momento all'altro. Il suo comportamento mi dà sui nervi
"Mi dispiace, ma è in camera intensiva per adesso. Tra un'ora la porteremo in camera e potrete vederla" se ne va poi, lasciandoci da soli e con mille pensieri per la testa
"Dobbiamo trovare un modo per salvare Angelica, non possiamo lasciarla morire. Dobbiamo vedere se siamo compatibili con lei, ha bisogno di noi" l'idea di mia madre mi lascia senza parole, devo assolutamente andarmene da qui. Non posso e non voglio nemmeno farmi queste analisi, devo andarmene subito
"Papà, portami a casa, ho bisogno di riposarmi" e anche di pensare, ma questo non lo dico a lui. Saluto mia madre, per poi andarmene insieme a mio padre. Io so che potrei essere compatibile con lei essendo la sorella, ma non posso dirlo sennò scoprirebbero tutta la verità. Però se non riescono a trovare qualcuno, potrebbe rischiare di morire
Sono talmente confusa che nemmeno mi accorgo di essere dentro la macchina per tornare a casa. Una volta arrivata, mi farò una doccia stando attenta al braccio ferito per poi buttarmi nel letto a pensare. Non so cosa fare, c'è una ragazza che ha bisogno urgentemente di sangue, forse io potrei salvarle la vita ma non so veramente cosa fare però.
A casa penserò bene a quale decisione prendere, forse mio padre potrebbe aiutarmi ma non ho ancora il coraggio di dirgli che forse Angelica è la figlia che mia madre sta cercando. Lo so che appena rivelerò il segreto, mia mamma mi dimenticherà, ne sono sicura. Ho visto il rapporto che si sta creando tra di loro, sarà sicuramente il richiamo del sangue. Però se non dico o faccio qualcosa, Angelica potrebbe morire e sarebbe solamente colpa mia e della mia gelosia.
Ore 11:00
All'ospedale
Pov. Jack
Tra poco potremmo vedere Angelica, ma non so se ce la farò a vederla stesa in un lettino freddo all'interno di una stanza bianca e senza vita. E' in coma, ha bisogno di sangue e nessuno di noi sa cosa fare per salvarla. Vorrei donarle anche la mia vita se fosse possibile, ma purtroppo non si può. Ci stiamo facendo tutti le analisi del sangue per vedere se magari qualcuno di noi è compatibile con lei. Speriamo di trovare al più presto un donatore per salvarle la vita.
Non ho potuto fare nulla per impedire che quel pazzo le sparasse, ero inerme sdraiato a terra mentre vedevo lui puntarle una pistola addosso. Mi sono sentito morire quando ho visto che perdeva sangue dallo stomaco e dalla gamba, non so come ma mi è venuta una forza che non avevo per alzarmi e prenderla in braccio.
Non sapevo come tornare al campeggio, il bosco sembrava essere un labirinto e l'ansia saliva alle stelle quando sentivo il respiro di Angelica sempre più irregolare. Non so nemmeno per quanto tempo ho camminato con lei stretta tra le mie braccia, mi sentivo le gambe cedere ad ogni passo che facevo ma poi finalmente una luce mi ha aiutato. Mi è sembrato quasi un miracolo!!!
Non posso crederci che Angelica in questo momento si trova a lottare per salvarsi, non può lasciarmi e non può nemmeno lasciare le persone che le vogliono bene. Io so che lei è una ragazza forte, so che ce la farà, io credo nei miracoli. Adesso voglio soltanto vederla, ammirare la sua bellezza e darle la forza per sopravvivere.
Il medico che ha operato Angelica si avvicina verso di noi, sicuramente ci dirà che l'hanno portata in camera e che adesso possiamo vederla.
"Abbiamo sistemato la ragazza nella stanza n.15 del secondo piano, mi raccomando potete entrare soltanto due alla volta. E' molto debole e non si è ancora svegliata dal coma" il dottore poi se ne va lasciandoci da soli
Andiamo tutti al secondo piano per cercare la stanza dove c'è la nostra Angelica. Quando ci ritroviamo tutti davanti alla stanza n.15, ci guardiamo tutti negli occhi perché non sappiamo chi deve essere il primo a vederla. Decidiamo che è meglio far entrare le ragazze, Sofia e Molly entrano piano piano nella stanza per poi chiudersi la porta dietro le loro spalle.
Kevin fa un poco di fatica a camminare con le stampelle, infatti si siede subito in una sedia del corridoio e aspetta il suo momento per far visita ad Angelica. Non posso crederci ma mi hanno detto che lui, Jessica ed Angelica sono andati di notte in mezzo al temporale per cercarmi. Angelica non si rassegnava e alla fine è stata proprio lei a trovarmi. Purtroppo però quel pazzo ha dovuto rovinare ogni cosa, le cose belle hanno sempre una fine.
I prossimi ad entrare saremo io e la professoressa, lei che è stata sempre qui con noi e vicina ad Angelica. Questa donna è veramente unica, sembra essere la mamma di tutti noi. Poi ha un rapporto molto speciale con Angelica, sembrano conoscersi da una vita, ma la cosa è impossibile. Molly e Sofia sono appena uscite dalla stanza, le loro facce non promettono nulla di buono. Lo so che farà male vedere in che situazione sta Angelica, ma io la devo vedere.
La professoressa ed io entriamo nella stanza e quello che vediamo ci fa bloccare il respiro. Il corpo di Angelica è steso in un lettino al centro della stanza, dei strani macchinari sono attaccati al suo corpo, ha gli occhi chiusi e la pelle molto bianca, sembra senza vita. Non dovrei pensare a queste cose, ma vederla così mi si stringe il cuore nel petto.
Ci avviciniamo lentamente a lei, la professoressa sembra essere persa in pensieri tutti suoi, la capisco perché anche io ho la testa immersa in pensieri di tutti i tipi. Quando sono vicino ad Angelica, le do un bacio leggero sulla fronte, ha la pelle molto fredda e il suo viso ha dei piccoli graffi. Le prendo una mano e la stringo forte tra le mie, deve ritornare da me.
"Non posso vederla così, mi si spezza il cuore..." la voce della donna accanto a me, blocca per un attimo il flusso dei miei pensieri
"E' una ragazza che non merita di soffrire, non posso sopportare di vederla sdraiata in questo lettino di ospedale" ha perfettamente ragione, fa male vederla così
Le accarezzo una guancia delicatamente, non vorrei farle altro male. La persona che le ha fatto questo deve sparire dalla faccia della terra, non può continuare a vivere dopo tutto questo. Se un giorno me lo ritrovo di fronte, lo ucciderò con le mie stesse mani e niente e nessuno potrà fermarmi dal mio intento.
Usciamo dalla stanza, anche se non volevo farlo, ma i dottori dicono che non possiamo stare troppo tempo. Gli ultimi a vederla sono Matteo e Kevin, ma ci stanno poco dentro.
"Ragazzi tornate a casa per un poco così vi riposate e dopo veniamo qui per sapere i risultati delle analisi che abbiamo fatto" la professoressa ha ragione, dovremmo riposare, ma io di qui non me ne vado, voglio stare vicino ad Angelica il più possibile
Le ragazze non vogliono andarsene ma la professoressa le convince che è meglio così. Se ne vanno dopo 10 minuti insieme a Matteo e Kevin, dopo pranzo ritorneranno qui.
"Jack tu resti qui? Non vuoi anche tu andare a casa a riposarti un poco?" ha la voce stanca
"Non posso professoressa, devo stare vicino ad Angelica, non posso lasciarla da sola" sembra capirmi perché non dice più nulla e se ne va anche lei a casa
Sono stanchissimo, vorrei farmi una doccia per togliermi tutto il fango della notte scorsa, ma non posso andarmene. Mi siedo vicino ad una sedia che è accanto alla porta della stanza di Angelica. Poggio la testa al muro, chiudo gli occhi e prego silenziosamente che tutto vada per il verso giusto. Angelica non può andarsene, lei deve restare perché se lei muore, io muoio con lei.
Ore 12:00
Casa di Sofia
Pov. Sofia
Quando mia mamma ci ha visto tornare a casa, le è preso quasi un colpo. Non poteva immaginare quello che era successo ieri al campeggio, ma quando ha visto le nostre facce tristi, ha capito che qualcosa è successo. Mia figlia, quando mi ha vista, è corsa tra le mie braccia e mi ha abbracciato forte, stare con Lucia mi fa sempre stare un poco meglio.
Ci siamo seduti tutti nel divano, Kevin non è abituato a camminare con le stampelle ma Matteo cerca in tutti i modi di aiutarlo. Abbiamo raccontato tutto a mia mamma, tutto quello che era successo e che adesso la nostra amica Angelica rischia di non farcela. Era senza parole, non sapeva cosa dire e sopratutto vedevo anche i suoi occhi diventare tristi.
Lucia ha ascoltato tutto, si è messa a piangere e mi ha abbracciata forte. So quanto è legata ad Angelica, le vuole un mondo di bene e adesso anche la mia bambina ha paura per lei. Ci siamo fatti tutti le analisi per vedere se qualcuno di noi è compatibile con lei, faremo di tutto per salvarla, non ci tireremo indietro per nessuna ragione al mondo.
Ad uno ad uno ci siamo fatti una doccia rinfrescante, mia mamma ci ha cucinato qualcosa e anche se non avevamo molto fame, abbiamo mangiato. Molly e Kevin sono andati a riposare nella stanza degli ospiti e si sono sdraiati un poco nel letto, sopratutto perché a Kevin la gamba iniziava a fare un poco male. Io, Matteo e Lucia siamo nella mia stanza, seduti nel mio letto e non diciamo nulla.
Ognuno di noi avrà la testa immersa nei pensieri, siamo tutti preoccupati per Angelica. Non può morire e lasciarci da soli, non può farlo. Lei deve tornare da noi, deve tornare ad essere la ragazza fredda ma che infondo ha un cuore enorme e pieno d'amore. Lucia si è addormentata sulla mia gamba, mi è mancata da morire in questi giorni la mia bambina.
Matteo mi stringe forte contro il suo corpo, sono così fortunata ad avere un ragazzo come lui al mio fianco. Mi amo tanto e io lo amo con tutta me stessa, con tutta la mia anima.
"Tesoro mio, posso dirti una cosa?" la sua voce arriva dritta al mio orecchio. Annuisco con la testa, lui può dirmi tutto quello che vuole
"Io ti amo Sofia, vorrei passare il resto della mia vita con te e con la piccola Lucia. So di non essere io il padre, ma voglio tanto bene a tua figlia come se fosse anche mia. Io sono sicuro dei sentimenti che provo per te, sei una ragazza fantastica e sono felice di averti conosciuta e di averti sopratutto come fidanzata. Non potrei più stare senza di te, tu sei la mia anima e sopratutto sei tu la padrona del mio cuore. Ti amo da impazzire piccola mia"
Le parole di Matteo mi scaldano il cuore, mi fanno provare emozioni indescrivibili. Mi giro verso il suo volto e ci baciamo, ci baciamo per dirci quanto è forte il nostro amore. Lui è l'uomo che vorrò per sempre accanto a me, ci amiamo e il nostro amore supererà tutto. Ci baciamo dolcemente, senza nessuna fretta, vogliamo assaporare fino alla fine questo momento.
"Come siete dolci..." la voce di mia figlia ci fa allontanare di scatto, divento rossa perché mi imbarazza troppo baciarmi così sopratutto davanti a Lucia
"L'amore è bellissimo, io sono fidanzata con il mio Marco. La mia mamma ha trovato te Matteo che sei un ragazzo veramente in gamba" Lucia si getta tra le nostre braccia e ci abbraccia forte
Stringiamo forte mia figlia, Matteo potrebbe essere un padre perfetto e un marito eccezionale. Non ho mai pensato di sposarmi un'altra volta, ma sono sicura che con lui, tutto sarebbe diverso. Matteo ama me e vuole bene a mia figlia, non potrei chiedere altro. In questo dolce abbraccio, per un attimo dimentico di avere una persona a me cara all'ospedale.
Angelica starà bene, ne sono sicura perché è una ragazza forte e supererà anche questo. Lucia ci dà la forza per sorridere e sopratutto ci dice che Angy è una ragazza speciale e che sicuramente tornerà presto da noi. Mia figlia ha solamente 7 anni, ma sembra essere più saggia di qualsiasi adulto. Ci sdraiamo tutti e tre nel mio letto, Lucia si mette in mezzo a noi, insieme diamo tutta la forze necessaria ad Angelica per stare bene. Lei vivrà, ne sono certa!!!
Pov. Molly
Io e Kevin siamo nella stanza degli ospiti perché avevamo proprio bisogno di riposarci. La gamba del mio fidanzato piano piano guarirà, anche se per adesso gli fa un poco male. I medici gli hanno detto che se sente dolore, non può prendere medicinali perché sono i punti che tirano e che gli provocano queste fitte dolorose e che non sempre si presentano.
Siamo sdraiati nel letto, sono stretta tra le sue braccia e mi coccola dolcemente. Siamo tutti preoccupati per Angelica, speriamo che qualcuno di noi potrà donarle il sangue che le salverebbe la vita. Kevin mi ripete che si salverà, che presto tornerà da noi e io potrò continuarla a chiamare Angy, perché lei è la mia dolce amica Angy.
Non potevo immaginare che una volta messo piede dentro quella scuola, avrei conosciuto tante persone che piano piano sono diventare sempre più importanti per me. Angelica e Sofia sono due ragazze speciali, non ho mai avuto amiche come loro, le sento come sorelle. Ho incontrato anche Kevin, il ragazzo che mi abbraccia in questo momento e che mi dice di amarmi.
Anche io lo amo da impazzire, senza di lui la mia vita non potrebbe più esistere. Tra di noi le cose sono iniziate un poco per gioco, la passione era l'unica cosa che ci legava. Poi però qualcosa dentro di noi è cambiato, la passione si è trasformata in amore, un amore forte e intenso. Non ho mai provato un sentimento così potente, Kevin è il primo ragazzo che mi ha fatto innamorare dell'amore veramente.
"Quando eravamo in mezzo a quel bosco, tu eri il mio pensiero fisso..." la voce del mio fidanzato mi distoglie per un attimo dai miei pensieri
"Avevo paura di non tornare da te e quando il lupo mi ha morso, per un attimo ho sentito di morire. Ero debole e avevo troppa paura di non rivederti più" le sue parole mi scaldano il cuore
"Volevo stare tra le tue braccia, dirti che ti amavo e che eri la mia principessa. Ma non potevo fare nulla, la gamba mi faceva troppo male e sentivo che stavo morendo lentamente" una lacrima scende dolcemente dai miei occhi, se lui moriva in quel bosco, io sarei morta pure
"Poi un miracolo, mi hanno trovato e ho pensato che forse potevo tornare a baciare la mia Molly" alzo lo sguardo verso di lui e vedo che ha gli occhi lucidi
"Ti amo Kevin, con tutta me stessa e per sempre ti amerò" uniamo le nostre bocche in un bacio dolce, lento, per assaporare fino in fondo tutti i sentimenti che proviamo l'uno per l'altro
"Ti amo anche io, principessa rossa" mi accarezza i capelli per poi baciarmi la fronte, le guance, il collo fino a posare le sue labbra di nuovo sulle mie
Non so per quanto tempo ci baciamo, so solo che con lui al mio fianco, potrei superare qualsiasi cosa. Tra le sue braccia mi sento bene, mi sento viva. Mi sussurra all'orecchio parole dolci, che fanno vibrare la mia anima e il mio cuore. Mi dice anche che Angelica si rimetterà presto, che tutti torneremo insieme a scuola più forti di prima.
La mia amica non ci può lasciare, lei deve tornare con noi perché senza di lei le cose non sarebbero le stesse. Lei è forte, ha noi che le diamo ancora più forza per affrontare tutto quello che le sta succedendo. Siamo tutti con lei, siamo il suo ossigeno e il suo sangue, Angelica vivrà.
Ore 15:00
Casa De Bianchi
Pov. Jessica
Non so per quante ore ho dormito, ma ero veramente stanca. Mi sono addormentata pensando ad Angelica e a cosa fare. Non posso dire a nessuno la verità, ma se non lo faccio, potrebbe morire. Sono troppo confusa, non so veramente cosa fare e come comportarmi. Sono tutti così preoccupati per lei, tutti loro vorrebbero salvarle la vita ma non sanno come fare.
Mi alzo dal letto, mi do una sistemata ed esco dalla mia stanza. Chissà se mia mamma è ancora all'ospedale o se è tornata a casa a riposare un poco anche lei. Scendo giù nel salone e vedo i miei genitori seduti nel divano in silenzio. Mio padre stringe tra le sue braccia mia madre, ha il viso stanco e sembra triste.
Mi avvicino verso di loro e mi siedo anche io vicino a papà. Si sono accorti della mia presenza, ma non dicono nulla. Restiamo tutti e tre in silenzio, immersi ognuno nei propri pensieri. Chissà cosa pensa mia madre, anche se è facile indovinarlo. Sicuramente starà pensando ad Angelica, mi dà troppo rabbia tutta questa situazione.
"Hai dormito bene Jessica?" la voce di mio padre spezza il silenzio che c'era tra di noi
"Si, ero veramente molto stanca" non sto mentendo, ero stanca e sopratutto si dice che quando si dorme, si riesce anche a pensare meglio a cosa fare. Io non so ancora però cosa fare, vedere mia mamma così triste, mi si stringe il cuore in petto
"Mamma, tornerai in ospedale?" non so perché lo voglio sapere, ma anche io sono preoccupata per Angelica, infondo non è una cattiva ragazza e merita di stare bene
"Si, tra poco penso di andare" ha una voce veramente abbattuta, secondo me nemmeno è riuscita a riposarsi per i troppi pensieri che le ronzano per la testa
"Tu vuoi venire pure o resti a casa con papà?" non so cosa rispondere a questa domanda, se andassi all'ospedale, forse vedendo la tristezza delle sue amiche, di mia madre e di Jack, la mia bocca direbbe tutta la verità. Però non voglio che questo accada...
"Resto a casa, lo sai che a me gli ospedali non mi sono mai piaciuti" non è una bugia quella che ho detto, è veramente così
"Va bene Jessica, allora io vado. Vi faccio sapere se ci sono notizie..." si alza dal divano, saluta mio padre con un bacio leggero e poi saluta me con un abbraccio. Mio padre vorrebbe accompagnarla all'ospedale, ma mia mamma ha detto che non ce ne bisogno e che prende la sua macchina. Esce poi di casa e mio padre ritorna a sedersi accanto a me
"Tua mamma in questo periodo è veramente immersa di pensieri. Le ricerche di sua figlia non hanno ancora portato a nulla, adesso è anche successo questa cosa a questa sua alunna. Tu che sei fredda nei suoi confronti..." lo sapete bene perché la tratta così. Mi ha mentito per 18 anni, mi ha tenuto una sorella e che adesso ho scoperto anche chi è questa sorella
"Papà, con la mamma non ho mai avuto un rapporto così unito. Forse sono i nostri caratteri troppo diversi che ci fanno scontare e allontanare più volte" anche quando piccola litigavamo spesso anche per piccole cose segna significato
"Lo so Jessica, ma lei ti vuole bene. Non devi pensare che anche se trova la figlia che ha abbandonato, smetterà di volerti bene perché non è così" invece io dico che sarà così, si dimenticherà di me e forse anche di avere un marito come te papà
"Non lo so, a me le bugie non sono mai piaciute. Per 18 anni ho creduto di essere figlia unica, l'apparizione adesso di questa sorella non posso accettarlo" mi alzo dal divano, non gli faccio nemmeno dire una cosa che salgo nella mia stanza. Non voglio continuare a parlare con lui perché tanto sarà sempre dalla parte di mia madre
Tutta questa situazione mi fa ancora venire di più il nervoso e sopratutto mi fa chiudere ancora di più la bocca. Non dirò a nessuno che Angelica è la figlia di mia madre, non mi interessa nemmeno se sta rischiando di morire. Sono egoista, lo so, me ne rendo conto, ma mia madre è solamente mia e non voglio dividerla con nessuna sorella apparsa dal nulla.
Ore 16:00
All'ospedale
Pov. Jack
Siamo di nuovo tutti qui, seduti nelle sedie fuori la stanza di Angelica. Manca solamente Jessica, ma tanto lo immaginavo che non sarebbe venuta. Tutti sono più riposati, si sono cambiati e adesso però sono di nuovo tutti qui per pregare che Angelica si salvi. E' venuta anche la professoressa, lei ha il viso stanco, forse non è riuscita nemmeno lei a riposarsi.
Matteo mi ha portato una maglietta e un paio di pantaloni puliti, non so per quanto tempo l'ho ringraziato. Sono andato in bagno e mi sono tolto i vestiti sporchi di fango e terra che ancora avevo indosso. Mi sono dato una sciacquata veloce alla faccia stando attento a non bagnare la ferita sulla guancia e poi sono tornato a sedermi vicino alla porta della stanza di Angelica.
Tra poco verrà un'infermiera che ci porterà i risultati delle analisi del sangue che abbiamo fatto. Le probabilità di essere uno di noi compatibile con Angelica sono veramente poche. Noi speriamo però che la fortuna sia dalla nostra parte e speriamo anche che uno di noi potrà essere il donatore e il salvatore di Angelica.
Per tutto il tempo che sono rimasto solo, non ho trovato il coraggio di entrare in camera per stare un poco con lei. Vederla stesa in quel lettino, mi ha fatto troppo male e non potevo sopportare di vederla stare male. Deve uscire da questo ospedale più forte di prima, dobbiamo tornare tutti insieme a scuola e riprendere in mano le nostre vite.
Non so cosa accadrà tra di noi, ma le dirò che quella notte con Jessica per me non è contata assolutamente nulla. Vorrei dirle cosa sento per lei, ma ho paura che scapperebbe via da me un'altra volta. Devo tenere dentro di me ciò che provo quando la vedo e quando le parlo, sarà un segreto che mi porterò sempre con me. Le starò però sempre vicino, perché è diventata troppo importante per me, è indispensabile per la mia vita.
Vediamo un'infermiera avvicinarsi a noi con una busta in mano, lì ci sono i risultati. Consegna la busta alla professoressa che si avvicina a noi con le mani tremolanti. Ci guardiamo tutti negli occhi con la speranza di poterla salvare, ci teniamo tutti per mano quando apre la busta per leggere cosa c'è scritto. Spero con tutto me stesso che dentro quella busta ci sia il nome che potrà salvare la vita ad Angelica. Però...
"Siamo tutti negativi, nessuno ha lo stesso sangue di Angelica..." la voce della professoressa è distrutta, si siede e inizia a piangere silenziosamente. Sofia e Molly si abbracciano mentre anche loro piangono senza fermarsi mentre Matteo e Kevin cercano ti tranquillizzarle. Io sono immobile al centro del corridoio dell'ospedale, non ho parole e vedo soltanto il foglio con i risultati per terra come per ricordarmi che nessuno di noi potrà salvare la vita di Angelica
Entro dentro la stanza di Angelica, è sempre lì, sdraiata nella stessa posizione di poche ore fa. Mi avvicino al suo corpo freddo, i medici hanno detto che le sue funzioni vitali stanno diventando sempre più lente. Ci sta lasciando piano piano, piango come un disperato quando mi appoggio al suo letto con il viso poggiato sopra il suo letto, vicino al suo braccio.
"Abbiamo fatto di tutto, purtroppo però nessuno è compatibile con te..." la mia voce è rotta dal pianto, le stringo la mano tra le mie. Il suo corpo freddo mi fa venire i brividi, intorno a noi c'è solamente silenzio, gli unici rumori che si sentono sono le macchine attaccate al suo corpo e le mie lacrime che scendono senza fermarsi dai miei occhi
"Non mi lasciare anche tu..." ho già perso mia sorella quando era solo una bambina, non voglio adesso perdere anche la ragazza che mi ha fatto perdere completamente la testa. Rimango con lei non so per quanto tempo, nessuno entra dentro la stanza. Le lacrime che ho versato e la stanchezza mi fanno chiudere gli occhi, mi sto addormentando
L'unica cosa adesso che possiamo fare è continuare a pregare. Angelica non ci può abbandonare così, non può lasciarmi da solo, lei vede tornare con me e continuare a vivere come ha sempre fatto. Vorrei donarle il mio cuore, i miei organi per farla stare in vita, non mi importa se così morirei io. Preferisco dare la vita a lei che continuare a vivere senza la sua presenza. Con questi pensieri, mi addormento tenendo ancora la sua mano fredda tra le mie.
Ore 18:00
Casa De Bianchi
Pov. Jessica
Sono passate due ore da quando mia madre ha chiamato per dire che nessuno di loro è compatibile con il sangue di Angelica. Si è messa a piangere per telefono mentre diceva queste cose a mio padre, sentirla piangere, mi ha spezzato il cuore. Tiene troppo ad Angelica, io so che questo è il richiamo del sangue, ma non posso dire come stanno veramente le cose.
Le ore passano e le condizioni di Angelica peggiorano. I medici stanno cercando un donatore esterno ma è molto lungo il procedimento. Hanno paura che non superi la notte, ogni minuto che passa, le sue condizioni vitali diventano sempre più instabili. Non è ancora uscita dal coma e tutti in ospedale non fanno che pregare in un miracolo.
So bene che potrei essere io questo miracolo, io potrei essere compatibile, ma non riesco ad andare in ospedale e a dire a tutti come stanno le cose. Mio padre mi vede strana, ma non chiede nulla, sembra studiare le mie mosse da lontano. Più volte in queste ore sono stata tentata a dirgli cosa so, ma poi qualcosa mi ha fatto bloccare le parole.
Non so cosa fare, il tempo passa e ancora Angelica non si è ripresa. Immagino come staranno le sue amiche e Jack, non faranno altro che piangere e pregare per la loro amica. Vogliono un mondo di bene ad Angelica, si è creato un legame veramente forte e indissolubile tra tutti loro. Io invece sono da sola, nessuno si è affeziona a me perché sono io che non voglio nessuno. Allontano tutti perché non voglio soffrire se poi qualcosa va male.
Sono seduta nella mia stanzetta, ho passato il tempo a disegnare e a pensare ad Angelica. E' mia sorella, non ci posso ancora credere e sopratutto sta per morire. Sono veramente una persona senza cuore, ma non ce la faccio a dire a mia mamma di sapere chi è sua figlia. Non posso farlo, però stando in silenzio, una ragazza potrebbe veramente lasciare questa terra. Questa persona però è mia sorella, non posso lasciarla morire così.
Sono talmente confusa che mi alzo da terra e inizio a strappare foglio per foglio tutti i disegni che ho fatto. Salto sul letto per poi togliere le lenzuola, con una forza che non credevo di avere strappo il cuscino da dove escono tantissime piume morbide. Ho bisogno di sfogare tutti i sentimenti che sento dentro di me, getto a terra tutto quello che mi capita sotto mano. Butto a terra libri, quaderni ma non mi importa più nulla ormai.
"BASTA!!!!" urlo con tutto il fiato che ho dentro per poi scoppiare a piangere in ginocchio per terra in mezzo alla confusione che ho creato
Mio padre, avendo sentito da giù tutto il rumore che ho fatto, si precipita in camera mia. Si guarda intorno per vedere tutto ciò che in pochi minuti sono riuscita a fare. Piango per il nervosismo, lui si avvicina a me per vedere come sto.
"Jessica cosa ti è successo? Perché hai distrutto così la tua stanza?" è preoccupato per me, piangendo urlo la verità all'uomo che mi ha messo al mondo
"SONO LA SORELLA DI ANGELICA, CAZZO!!!!" le parole mi sono uscite dalla gola senza pensarci. Lo sguardo di mio padre è scioccato, non sa cosa dire
Piango stretta tra le sue braccia, mi dice di stare tranquilla e che troveremo una soluzione insieme ma io già ho preso la mia decisione.
Ore 19:30
All'ospedale
Pov. Professoressa De Bianchi
Non hanno ancora trovato nessuno compatibile con Angelica, tutto sembra essere contro di noi. Jack è rimasto chiuso nella stanza di Angelica per quasi tutto il pomeriggio, dice di essersi addormentato e sopratutto è rimasto lì per starle vicino. Tutti noi le stiamo vicino, non posso tornare a casa finché Angelica starà bene.
Le sue amiche sono distrutte, sono venute anche altre persone che conoscono Angelica tra cui la madre di Sofia e sua figlia, Lucia. Non sapevo che una mia alunna, in questo caso Sofia, fosse già mamma. Le vedo abbracciarsi, la bambina è triste e piange ogni qualvolta che inizia a ricordare tutti i bei momenti che ha trascorso con Angelica.
Vederle così unite penso per un attimo alla bambina che ho abbandonato 20 anni fa e che ancora oggi non so dove si trovi. La sento così vicina a me, è solo una sensazione ma è quello che sento. So che lei non è qui con me, ma è come se ci fosse. Devo scoprire dove si trova al più presto, devo essere per lei la madre che non ha avuto tutto questo tempo.
E' venuto all'ospedale anche un altro ragazzo della scuola, di nome Dog e che è amico di Angelica. Quando Jack lo ha visto, non mi sembrava molto felice di vederlo, ma alla fine non ha detto nulla. Mi ha chiamato poco fa mio marito per dirmi che lui e Jessica tra poco saranno qui. Non so cosa ha spinto mia figlia a venire, ma mi fa piacere averla vicino in questo momento.
La figlia di Sofia si è addormentata tra le braccia del fidanzato della madre, a quanto però ho capito non è lui il padre della bambina. E' così dolce questa piccoletta, ha 7 anni ma sembra essere molto più adulta di noi. Ha consolato la mamma quando l'ha vista piangere per Angelica, ma dopo un poco si è messa anche lei a piangere e si è lasciata abbracciare da Sofia. Quanto vorrei avere le mie due bambine qui in questo momento.
Uno strano rumore ci fa scattare tutti sull'attenti, sembra come il suono di un'allarme e proviene dalla stanza di Angelica. Vediamo medici e infermieri correre verso di noi, aprono la stanza di Angelica per poi uscire con lei stesa in barella. Non so cosa sia successo, ma sicuramente qualcosa di non buono. Un'infermiera si avvicina a noi...
"La ragazza ha appena avuto un arresto cardiaco, la stiamo subito portando in sala operatoria. I medici faranno di tutto per salvarla, non vi preoccupate" non è possibile!!! Se ne la donna senza dirci più nulla, tutti noi siamo come scioccati, Angelica sta per morire. Il suo cuore si è fermato per un attimo, sento il mio cuore adesso spezzarsi. Andiamo tutti velocemente verso la sala operatoria, ma non ci dicono nulla
Tutto questo è così surreale, siamo tutti fuori dalla sala operatoria mentre preghiamo che la nostra Angelica non muoia. La piccola Lucia si è svegliata ed è in braccio alla mamma mentre piccole lacrime bagnano il suo dolce viso. Tutti noi stiamo piangendo silenziosamente, dietro quella porta c'è una ragazza che rischia di non farcela.
Esce all'improvviso un medico che si avvicina a noi. Non dirci che è morta...
"La ragazza si è ripresa, il suo cuore batte di nuovo. Ha però bisogno di sangue, è troppo debole e potrebbe morire da un momento all'altro" le parole del medico non ci danno nessuna speranza. Angelica è viva, ma è talmente debole che potrebbe non farcela questa volta
Il medico ci dice che per adesso non la riportano in camera, la tengono sotto osservazione mentre continuano la ricerca del donatore. Vedo da lontano mia figlia Jessica e mio marito avvicinarsi verso di noi. Hanno delle facce che non mi convincono molto, Jessica sembra volermi dire qualcosa ma è come se ancora non ha trovato il coraggio di farlo.
"Come sta la ragazza? Un'infermiera ci ha detto che ha avuto un arresto cardiaco poco fa" mi allontano un poco dai ragazzi per parlare da sola con la mia famiglia di quello che sta succedendo qui e che tutto potrebbe aggravarsi in giro di pochi minuti
"Adesso sta bene, il suo cuore ha retto ma i medici dicono che ha bisogno di sangue. Potrebbe morire, le sue funzioni vitali sono troppo a rischio" mi asciugo le lacrime scese sulle guance
"Lucrezia, c'è Jessica che deve dirti una cosa... su forza, parla figlia mia" mio marito incita mia figlia a parlare, Jessica mi guarda per poi scoppiare a piangere davanti a me. Questa è la prima volta che la vedo piangere in questo modo, non capisco cosa le sta succedendo. Mi avvicino a lei e mi stringe forte in un abbraccio che ricambio subito
"Mamma, devo dirti una cosa... non... per favore perdonami" non capisco cosa sta succedendo a mia figlia. Intorno a noi ci sono tutti gli amici di Angelica che aspettano di sentire cosa ha da dire Jessica. Si stringe forte a me, non ha la forza di parlare perché la sua voce è scossa dai singhiozzi che questo pianto disperato le procurano
"Filippo, mi dici perché nostra figlia sta così male per favore?" mi rivolgo a mio marito, ma lui non vuole però dirmi cosa sta succedendo. Jessica si stacca dall'abbraccio, mi guarda dritto negli occhi e poi trova il coraggio di dire quelle quattro parole che hanno il potere di sconvolgermi completamente
"Angelica è tua figlia"
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Angolo scrittrice:
Ciao a tutti, ecco un nuovo capito tutto per voi. Come vediamo la nostra protagonista rischia di morire, ha bisogno di sangue ma nessuno è compatibile con lei. Jessica è tormentata da mille pensieri, non sa se dire la verità o no. Alla fine però esplode davanti a suo padre e prende anche la decisione di dire tutto alla mamma. Cosa succederà adesso? Angelica si salverà? Tutto questo lo scoprirete nel prossimo capitolo, alla prossima!!! Baci!!!
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