Capitolo 27 - Notte di fuoco -

Ore 00:00

Pov. Angelica
Ci sono momenti in cui ti sembra che tutto duri per sempre, ma non è così. Le cose belle, le cose che ci fanno soffrire, hanno un inizio e purtroppo anche una fine. Nella vita ho sempre pensato che tutti noi potevamo in qualche modo fermare il tempo per tornare indietro e sistemare le cose che in passato sono andate male. 

Ma non esiste nessuna macchina del tempo, a noi esseri umani non è concesso questo privilegio. Forse gli alieni hanno questo onore, ma per noi nulla di tutto ciò è consentito. Io sarei stata la prima a voler tornare indietro per non vivere gli orrori che mi porto ancora dentro. Forse non esiste una macchina del tempo per punirci, per farci capire che una volta fatto qualcosa, non si può più tornare indietro.

Si cerca quindi di tenere il più lontano possibile questa punizione, i ricordi si allontanano piano piano per non farli riemergere mai più. Nella mia vita però non ho potuto annullare per sempre i ricordi, sono una parte di me che mi porterò per sempre dietro. Anche questa notte sarà un ricordo per me da custodire, come un piccolo tesoro. 

Non è successo nulla di brutto, anzi qualcosa mi ha fatto aprire il cuore. Questo qualcosa è semplicemente lo stesso ragazzo che mi ha incasinato la vita da quando l'ho conosciuto. Ho rivelato una parte del mio passato, una piccola goccia in mezzo all'oceano dei miei ricordi. Però non saprò mai se sarà veramente pronta a raccontare tutta la mia storia. 

Jack ha detto che mi starà vicino, lui vuole conoscermi e io voglio farmi conoscere da lui. Ho solo bisogno di tempo per pensare a come e a quando gli racconterò la mia storia. Stiamo camminando in silenzio lungo le strade buie di Londra per tornare a scuola. Jack e Kevin sono davanti a me e Molly, ma non dicono nulla. 

Molly è stanca, sembra che da un momento all'altro caschi per terra addormentata. Mi ha raccontato un poco cosa è successo quando me ne sono uscita, non pensavo che Kevin potesse reagire in quel modo, forse anche lui prova qualcosa per la mia amica. Sono anche io stanca, non vedo l'ora di sdraiarmi nel mio letto e dormire fino a domani mattina. 

"Ragazze siamo arrivati" la voce di Kevin ci avvisa che siamo finalmente arrivati a destinazione. Entriamo senza fare rumore per poi salire le scale che ci porteranno alle nostre stanze. Molly afferra il mio braccio per non cadere, le gira la testa e ha molto sonno. Jack non mi guarda, sembra che in un attimo abbia perso l'interesse verso di me 

Arriviamo davanti alla nostra stanza, quando Molly apre la porta e qualcuno salta in aria dallo spavento. Vediamo soltanto una testa bionda nascondersi sotto il lenzuolo, mentre un paio di occhi azzurri ci guardano senza dire nulla. I vestiti sparsi per la stanza ci fanno capire che cosa è successo questa notte, Matteo e Sofia hanno avuto il loro momento. 

"Scusateci, non sapevamo di trovarvi in queste condizioni" faccio quasi fatica a parlare, Sofia esce piano piano da sotto il lenzuolo coprendosi più che può 
"Tranquilli, non è successo nulla" ha il viso rosso dall'imbarazzo, povera amica mia, non è per niente bello essere scoperti in questo modo 

"Matteo resta pure stanotte con Sofia, le ragazze dormono nella nostra stanza" non mi aspettavo proprio questo da Jack, ma è stato lui a dirlo. Io e Molly non diciamo nulla, ci limitiamo solamente a prendere i nostri pigiami per poi uscire dalla stanza. Domani mattina ci scuseremo ancora con Sofia per aver rovinato in parte il loro momento 

Entriamo nella stanza dei ragazzi, Kevin accende la luce e la prima cosa che fa Molly è buttarsi a peso morto sul letto. Non so bene cosa fare, mi sento leggermente fuori posto e anche in imbarazzo. Vedo Kevin entrare in bagno, Jack che si toglie la maglietta, oh bene... mi sa che sarà una lunga notte questa!!! 

"Ragazze i letti sono tre e noi siamo quattro, come ci dividiamo?" ah vero, questo è un piccolissimo dettaglio che non avevo preso ancora preso in considerazione 
"Non lo so, Molly sta già dormendo" è crollata subito, si vedeva che era stanca e aveva solo bisogno di riposarsi 

"Quello è il letto di Kevin, Kevin può dormire nel letto di Matteo. Tu nel mio e io..." oh santo cielo!!! Non voglio dormire con lui, per favore fate apparire un letto per magia
"Io dormo per terra, non ne ho problemi" però a me dispiace troppo vederlo sdraiato nel pavimento, è troppo scomodo e duro per dormirci 

Kevin esce dal bagno, vede Molly nel suo letto e sorride. Non sono molto brava ad interpretare i sorrisi, ma il suo mi sembrava sincero, come se sorridesse con il cuore. Le da un bacio nella fronte, per poi sdraiarsi nel letto di Matteo. Dovrei indossare il pigiama, ma c'è sempre qualcosa che non mi permettere di staccare i piedi da terra. 

Sarà forse la visione del petto nudo di Jack che mi fa questo effetto, non lo so e non riesco a trovare una risposta al dilemma. 
"Il bagno è libero Angelica, se vuoi puoi andarci per metterti il pigiama" lui è sempre così calmo con me, non so dove trova la forza per essere così 

Non riesco a dire nulla, lo vedo mentre stende a terra una coperta che sarà il suo letto. Trovo la forza che mi mancava per sollevare i piedi dal pavimento per andare in bagno. Una volta dentro, mi sciacquo la faccia con l'acqua fredda, guardo il mio riflesso allo specchio mentre mi tolgo lentamente il vestito che cade a terra ai miei piedi. 

La porta del bagno si apre lentamente per far apparire Jack con in mano il mio pigiama. Non mi ero nemmeno accorta di averlo lasciato lì, lui lo ha visto e adesso me lo sta dando. I suoi occhi mi guardano dall'alto verso il basso, sono consapevole di essere in intimo davanti a lui, ma non trovo la forza di coprirmi. In fondo mi sta solamente guardando, nulla di più. 

"Avevi dimenticato il pigiama, tieni" me lo porge e io lo afferro per poi posarlo sul lavandino. Ora potrebbe anche andarsene, ma non ha intenzione di spostarsi di lì. Così mi giro dandogli le spalle e lentamente mi tolgo il reggiseno, non posso dormire con questo messo, mi dà fastidio. Prendo la maglietta del pigiama in mano, ma qualcosa mi fa tremare 

Le mani di Jack sono ferme intorno al mio bacino, sono calde e mandano un fuoco in ogni cellula del mio corpo. Siamo troppo vicini, devo trovare un modo per allontanarlo dal mio corpo sempre più nudo. Però le sue mani salgono lentamente lungo la mia schiena in un rilassante massaggio che mi fa tremare le ginocchia. 

Chiudo gli occhi, sono completamente rilassata, quando sento Jack baciarmi il collo. Quanto sono perfette e morbide le sue labbra!!! Poi tutta la magia finisce, Jack si stacca da me ed esce dal bagno. Mi è sembrato per un momento di vivere in un sogno, ma era reale però adesso non c'è più. Mi infilo la maglietta del pigiama, per poi uscire dal bagno. 

Mi sdraio nel letto di Jack, ho seriamente bisogno di dormire e non pensare a cosa è successo un minuto fa dentro al bagno. Jack è sdraiato per terra, mi dispiace troppo farlo dormire lì ma non ci sono altre soluzione, accanto a me non ci dorme. C'è silenzio, la luna in cielo illumina timidamente la stanza rendendo tutto più misterioso. 

Chiudo gli occhi, è stata una giornata molto lunga e forse finalmente si è conclusa. Mi abbandono alle braccia di Morfeo, lentamente mi addormento. L'ultima cosa che ricordo sono le mani di Jack, il suo viso e la mia voglia sempre più grande di sentirlo dentro di me. 

Ore 7:30
Stanza n.220

Pov. Sofia 
Cos'è l'amore? Molte volte mi sono fatta questa domanda e non ho mai saputo bene come definire questo sentimento così magico. Da quando ho divorziato dal mio ex marito, ho creduto per un periodo che l'amore per me non sarebbe più esistito. Luca è stata una parte molto importante per me, con lui ho scoperto cos'è l'amore. 

Ma eravamo troppo piccoli, avevamo le idee confuse e quell'amore che credevamo di provare e di aver scoperto insieme, non esisteva in realtà. Così, dopo aver avuto una figlia e dopo un anno di matrimonio, la favola con Luca è finita. Ho sofferto un poco all'inizio, pensavo di essere quella sbagliata, pensavo di aver fatto male il ruolo di moglie. 

Poi ho capito che gli errori si fanno sempre in due, il nostro matrimonio è finito in un attimo, si è sgretolato sotto ai nostri piedi. Quindi cos'è l'amore? Da quel momento in poi me lo sono chiesta tante volte... Però qualcosa è successo, qualcosa di magico come l'amore mi ha fatto aprire gli occhi per vedere adesso con certezza cos'è l'amore. 

L'amore è Matteo, il ragazzo sdraiato al mio fianco, il ragazzo che stanotte mi ha amato senza chiedere nulla in cambio, solo di essere anche lui amato. E io l'ho amato tanto, Matteo è qualcosa di fondamentale adesso nella mia vita, con lui adesso so cosa è il vero amore. Stanotte è stata la notte più magica della mia vita, lo ricorderò per sempre questo momento. 

Piano piano mi alzo dal letto, cercando di non fare rumore per non svegliarlo. E' così bello quando dorme, con i capelli tutti scombinati e il respiro leggero. Sorrido guardando i suoi capelli, perché se sono così in disordine è colpa mia. Mentre ci completavamo a vicenda, mi è piaciuto molto infilare le mie dita nella sua chioma morbida e folta. 

Non ci posso ancora credere che lui è il mio fidanzato, è tutto così perfetto. MI abbasso verso il suo viso e gli lascio un piccolo bacio sulla guancia. Raccolgo poi da terra i miei vestiti ed entro in bagno. Sicuramente tra poco le ragazze torneranno in camera e non mi sembra giusto farmi trovare ancora nella stessa situazione di ieri. 

E' stato molto ma molto imbarazzante il momento in cui sono entranti tutti in camera e ci hanno trovato in quella situazione. Eravamo coperti ma si capiva che cosa era appena successo in quella stanza. Dopo che se ne sono andati, io e Matteo siamo scoppiati a ridere e ci siamo baciati per poi concederci un secondo round. Credo che non mi stancherò mai di lui, dei suoi baci, del suo corpo e sopratutto del suo amore. 

Quando esco dal bagno, il mio fidanzato è nella stessa posizione in cui l'ho lasciato poco fa. Mi dispiace troppo svegliarlo, ma deve andarsene prima che arrivano le ragazze. Mi avvicino con cautela al letto e gli smuovo una spalla con leggerezza. 
"Ehi amore mio, svegliati, è mattina" non sembra molto intenzionato ad alzarsi

Piano piano apre un occhio, per poi abituarsi alla luce che entra dalla finestra, ed aprire anche l'altro. Mi siedo nel letto vicino a lui e quando mi vede, sorride. 
"Buongiorno amore mio" gli do un bacio, vorrei svegliarmi così tutte le mattine da oggi in poi 
"Questo si che è un bellissimo buongiorno" la sua voce da appena sveglio è roca e molto sexy 

"Mi dispiace dirtelo, ma devi vestirti, tra poco le ragazze saranno qui" vorrei far durare questo momento per sempre, ma sappiamo tutti e due che non è possibile 
"Lo so tesoro, non preoccuparti" si alza lentamente dal letto, sbadiglia per poi raccogliere i suoi vestiti ed entrare in bagno, senza prima però darmi un bacio 

Sorrido come una scema, l'amore è vero che avvolte rende stupide le persone. Mi sdraio per un attimo nel mio letto, ma la porta della stanza si apre lentamente. Dalla porta spuntano le teste delle mie amiche, hanno la mano davanti agli occhi, forse si aspettano di trovarci nella stessa situazione di ieri sera. 

"Possiamo entrare o vi troviamo ancora mezzi nudi?" la frase di Molly mi fa ridere
"Tranquille ragazze, Matteo è in bagno che si sta vestendo, potete guardare" si tolgono la mano da davanti gli occhi e mi guardano con uno strano sorrisetto in faccia 
"Ragazze dopo ne parliamo" lo so bene che mi tempesteranno di domande, purtroppo ho due amiche un po' curiose, sopratutto quella con i capelli rossi 

La porta del bagno si apre per far apparire un Matteo appena vestito e sorridente, che appena vede anche le mie amiche si imbarazza un poco. Mi alzo dal letto per raggiungerlo ed abbracciarlo forte a me, lo amo troppo questo ragazzo. 
"Tranquillo amore, le ragazze fanno finta di nulla" gli sussurro nell'orecchio 

Ed è vero, Angelica e Molly sono impegnate a parlottare tra loro, forse non dicono nulla di importante, ma ci stanno lasciando un poco di privacy e le ringrazio tanto per questo . 
"Amore ti amo tanto, questa notte è stata la notte più bella della mia vita" come faccio a non sciogliermi davanti a tanta dolcezza 

"Anche per me è stata la stessa cosa, non mi sentivo così bene da tanto tempo. Ti amo tanto" ci scambiamo un bacio carico di amore, poi lui salute le mie amiche ed esce dalla stanza. So bene che mi devo preparare psicologicamente per l'interrogatorio che adesso le mie amiche mi faranno. Così mi siedo nel letto e aspetto 

La cosa strana però è che ancora non hanno detto nulla, ma si siedono di fronte a me e mi guardano. Forse aspettano che sia io a parlare, a raccontare, anche se i dettagli di certo non glieli dirò, ma sanno anche che mi imbarazzo a parlare di questi argomenti. 
"Sofia, abbiamo capito che cosa è successo ieri notte in questa stanza, ma sappiamo anche che non è giusto sapere i dettagli di ciò che avete fatto" 

La cosa mi lascia veramente a bocca aperta, non mi aspettavo questo, sopratutto da Molly che per fare domande è sempre la prima. 
"Vi posso dire che è stata una notte magica, io e Matteo siamo molto innamorati" detto questo, le vedo catapultarsi sopra di me per abbracciarmi forte 

"Siamo felici per te amica!!! Te lo meriti tutto questo amore" ci stritoliamo a vicenda in questo abbraccio, sono così felice di aver conosciuto queste due ragazze, sono le migliori amiche che una ragazza può desiderare di avere 

Ore 14:00
In giardino

Pov. Angelica
Per un momento, durante la lezione di oggi, ho sentito dentro di me qualcosa che mi faceva mancare il respiro. Per un attimo facevo fatica a respirare, non so nemmeno io cosa sia successo in quella stanza. Poi dopo pranzo, le mie amiche sono tornate nella loro stanza, ma io ho sentito il bisogno di andare in giardino, ed ora eccomi qui. 

Qui si respira un'aria buona, fresca. Mi concedo un attimo di pace, dopo ieri sera è difficile per me non pensare a quello che ho detto a lui. Non ho mai aperto il mio cuore a nessuno, non ho mai detto nulla del mio passato. Non capisco cosa mi abbia spinto ieri a parlare con lui, a dirgli qualcosa che volevo dimenticare e far sparire per sempre dalla mia memoria.  

Forse saranno stati i suoi occhi, ma ho trovato la forza di parlare di un qualcosa che mi ha sempre fatto molto male ricordare. Non so se sono veramente pronta a raccontare tutta la mia infanzia, è stato un periodo della mia vita molto difficile. Mi siedo per terra sotto l'ombra di questo vecchio albero, dove ho sempre visto Jack seduto qui. 

E' veramente bello, forse il più bello di tutto il giardino. La folta chioma crea un suono dolce quando il vento soffia tra i suoi rami e fa smuovere le foglie. Chiudo gli occhi, stanotte non ho dormito molto bene. Sapere che Jack era sdraiato per terra, mi ha reso irrequieta per tutta la notte. Non so se lui è riuscito a dormire, ma io di certo non ho chiuso occhio. 

Quanto mi starebbe piaciuto avere una famiglia normale, con una mamma e un papà presenti e sopratutto amorevoli. Non capirò mai cosa ho fatto di sbagliato per meritarmi l'infanzia orribile che ho vissuto. Mi sarebbe tanto piaciuto avere una sorella con cui parlare dei mie segreti, forse adesso non avrei questo carattere molto freddo. 

Il destino forse per me ha in mente qualcos'altro, mi ha messo già sulla strada due amiche fantastiche, chissà cosa mi porterà ancora. Vorrei parlare con quell'uomo che dovrei chiamare padre, ma che padre non è stato, per sapere qualcosa in più su mia madre, ma so bene che se lo chiamo non mi dirà assolutamente nulla. 

Lucrezia, solo questo mi ha detto, il suo nome. Chissà dove vive, se è ancora viva, se pensa mai alla figlia che ha abbandonato senza nessun motivo. Magari in questo momento mi sta pensando come la penso io, oppure è troppo concentrata a pensare alla sua nuova famiglia. Potrebbe anche essere morta, non so completamente nulla. 

"Angelica tutto ok?" questa voce so perfettamente a chi appartiene. Apro gli occhi, seduto accanto a me, c'è lui, Jack 
"Si Jack tutto ok, volevo solo prendere un poco d'aria" mi guarda, chissà cosa pensa in questo momento, vorrei saperlo 

"Angelica se hai bisogno di parlare, io ci sono" posa una sua mano sulla mia gamba, non mi da fastidio, anzi questo gesto mi fa sorridere 
"Stavo pensando a mia madre" con lui mi viene così naturale parlare 
"Sai Jack, non so nemmeno che faccia abbia mia madre" forse non si aspettava questa mia rivelazione, infatti mi guarda stranito 

"Mi ha abbandonata quando era piccola, molto piccola. Sono cresciuta insieme a quell'uomo che non posso considerare padre" ho bisogno di parlare, sento per la prima volta la necessità di aprire il mio cuore a qualcuno 
"Mi dispiace Angelica, non sai completamente nulla di lei?" 

"So solo che si chiama Lucrezia, lo so perché ho quasi costretto mio padre a dirmelo, perché in 19 anni di vita non mi ha mai detto nulla di lei" 
"Vorrei conoscerla?" 
"Si, sopratutto per sapere il motivo del suo abbandono. Ero sua figlia, perché mi ha dovuta lasciare così? Una madre non abbandona mai un figlio"

Una lacrima silenziosa esce dal mio occhio, Jack se ne accorge e mi abbraccia. 
"Ti aiuterò io a trovarla, non preoccuparti Angelica, non sei sola" mi sento così bene in questo momento, lui mi fa stare bene sempre 
"E' difficile trovarla, so solo il suo nome, nemmeno il cognome mio padre mi ha detto" 

"Chiamalo e digli che deve dirtelo, tu hai il diritto di sapere adesso che sei maggiorenne" 
"Lui beh... non... è in carcere" mi sento più leggera adesso che l'ho detto 
"Ah ok, non voglio sapere perché, chiamalo però, è sempre tuo padre e anche se non è stato il miglior padre del mondo, adesso deve dirti la verità e basta" 

Jack mi da una forza che non pensavo di avere, prendo il cellulare dalla tasca e compongo il numero del carcere di Roma, speriamo che vuole parlare con me. Jack mi stringe forte una mano, gli sorrido e sento il cuore battere forte quando lui ricambia il mio sorriso. Poi tutto viene spezzato quando una voce di uomo risponde al telefono. 

"Carcere di Roma, di cosa avete bisogno?" 
"Salve, sono la figlia del signor Rossi, vorrei parlare con lui" 
"Il signor Rossi ha detto?" 
"Si esatto, Jacopo Rossi, sono sua figlia, devo parlare con lui urgentemente" 
"Suo padre è morto" 

Una settimana dopo 
Roma, ore 14:00

Pov. Angelica 
Quando ho saputo della morte di mio padre, ho sentito per un attimo il mondo cadermi addosso. Non so bene come descrivere le sensazioni che ho sentito in quel momento, però per un attimo ho provato un senso di vuoto che non so bene cosa sia. Jack mi guardava, io non riuscivo a dire nulla, ero bloccata. 

Nella testa si ripetevano solamente quelle parole "suo padre è morto". La guardia del carcere mi spiegava che aveva avuto un infarto e che non mi aveva avvisato perché non avevano il mio numero di cellulare. La guardia parlava  ma io non capivo nulla, non rispondevo. Quando la telefonata è finita, ho capito cosa era successo, mio padre non c'era più. 

Non sapevo se piangere o essere solleva, il mostro della mia infanzia rovinata se ne era andato. Jack forse ha capito cosa era successo dal mio sguardo, mi ha abbracciato e non ha detto nulla. Solo dopo 10 minuti di silenzio, gli ho detto che era morto. Con lui è morta anche la mia speranza di sapere qualcosa di mia madre. 

Per un settimana mi sono chiesta se era giusto andarlo a trovare al cimitero, forse non se lo meritava, ma avevo bisogno di sapere se tutto era vero. Jack mi è stato molto vicino in questa settimana, anche le mie amiche mi sono state accanto. Ho chiesto un permesso alla scuola per venire a Roma ed ora eccomi qui. 

Jack ha insistito molto per venire con me, alla fine ho accettato ed è qui con me. Mi da forza sapere che accanto a me c'è lui in questo momento. Siamo fermi davanti all'ingresso del cimitero già da un po' di tempo, non trovo il coraggio di camminare. Jack mi tiene stretta la mano, non so come ringraziarlo, mi sta dando tanto aiuto. 

"Se non te la senti, possiamo sempre ritornare domani. Tanto il volo per Londra lo abbiamo tra 3 giorni, il tempo c'è" non so se avrò mai il coraggio di entrare in questo posto, non so nulla in questo momento 
"Torniamo in hotel Jack" forse domani troverò da qualche parte la forza che mi manca adesso 

Stiamo per tornare indietro, ma qualcuno cattura la mia attenzione. E' un'anziana signora, avrà una settantina d'anni, ma quegli occhi li riconoscerei ovunque. Anche lei mi guarda, io so che lei ha capito chi sono io, ma non ha il coraggio di avvicinarsi a me. Questa anziana donna è mia nonna, madre di mio padre. 

"Angelica tutto bene?" Jack mi riporta alla realtà, devo parlare con lei 
"Jack si tutto bene, c'è mia nonna" forse mi prenderà per pazza, ma devo parlare con lei. Mi avvicino alla signora che stava comprando i fiori, quando mi vede, la sua faccia sbianca all'improvviso, non si aspettava di vedermi dopo tutto questo tempo 

"Lo so che mi hai riconosciuta, sono Angelica, cara nonna" la parola nonna la dico in modo freddo, non ho mai considerato questa donna in questo modo 
"Non è possibile, sei così grande adesso, non sembri nemmeno tu" 
"Ho 19 anni nonna, quando mi hai abbandonato anche tu, ero ancora una bambina" 

Jack si è avvicinato a noi, mette un braccio dietro la mia schiena per darmi forza, lo ringrazierò per sempre per tutto quello che sta facendo in questo momento. 
"Jacopo se ne è andato" 
"Lo so, per questo sono qui. Ma sai, dopo tutto quello che mi ha fatto, non ho nemmeno avuto la forza di entrare al cimitero" la mia voce esce apatica, senza nessun sentimento, come se la cosa non mi riguardasse... beh in fondo è così dopo tutto

"Mi dispiace molto per tutto quello che è successo con lui, mi dispiace di essermene andata. Ma avevo anche io bisogno di vivere la mia vita" certo, mi sembra giusto!!!
"Sei solo un'egoista, sei sempre stata così. Ero solo una bambina, mio padre mi picchiava e tu facevi finta di nulla!!!" la mano di Jack stringe con forza il mio fianco

"Scusami, forse non mi perdonerai mai, ma tuo padre ti voleva bene" 
"Ma per favore!!! L'amore si dimostra in altri modo, no in quel modo come faceva lui. Non sai le cose che ho passato, non mi meritavo tutto questo!!!" scoppio a piangere come quando ero bambina e mio padre mi picchiava e mi lasciava senza cibo 

"Non so nemmeno chi sia mia madre, tutto questo è ingiusto!!!" mi giro verso Jack e mi stringo forte a lui, ho bisogno di un abbraccio in questo momento 
"Io non so perché lui non ti ha mai detto nulla su tua madre, mi diceva solo che era meglio così" 
"Lui aveva il diritto di dirmelo!!!" Jack mi abbraccia, non dice nulla, ma già il fatto che è qui con me, mi dà la forza di affrontare mia nonna senza scappare 

"Mi dispiace Angelica, se ti va andiamo a casa mia, così ti racconto quello che mi ricordo io di tua madre" vorrei in questo momento avere mio padre davanti a me per prenderlo a schiaffi 
"Andiamo" non dico altro, seguiamo mia nonna che si allontana dal fiorai. Tengo stretta la mano di Jack e lui mi sorride 

"Sei sicura di quello che vuoi fare?" 
"Non lo so, voglio sentire quello che ha da dire" parliamo a bassa voce per non farci sentire 
"Comunque grazie per stare qui accanto a me" 
"Di nulla Angelica, da sola non eri in grado di affrontare tutto questo da sola" 

Non diciamo più nulla, seguiamo in silenzio quell'anziana donna, mia nonna, che forse mi dirà qualcosa in più su mia madre che mi farà capire magari il perché del suo abbandono. Non so bene cosa mi dirà e devo dire che ho anche paura di scoprire qualcosa di brutto, ma ormai arrivati a questo punto, non voglio tirarmi indietro proprio adesso. Devo essere forte e andare fino in fondo, senza scappare. 

Londra
Stanza n. 220

Pov. Molly 
Io e Sofia sentiamo la mancanza di Angelica, sentiamo un senso di vuoto dentro di noi, come se mancasse una parte di noi. Sappiamo perché se ne è dovuta andare a Roma per questi 4 giorni, ma ci manca tanto. E' partita ieri pomeriggio insieme a Jack, ma ci sembra che manca da una vita intera. 

Il nostro rapporto di amicizia in questo ultimo periodo si è solidificato molto, siamo inseparabili. Da quando Sofia si è fidanzata con Matteo, passa meno tempo con noi, ma se abbiamo bisogno, c'è sempre per noi. Oggi mi sono svegliata con un'angoscia dentro che non so a cosa sia dovuta. O forse lo so... Kevin...

E' lui la fonte del mio malessere interiore, non ci parliamo da una settimana e mi manca troppo. Sette giorni senza di lui sono difficili da sopportare, così ho chiesto a Sofia se mi fa compagnia oggi pomeriggio. Lei non si è tirata indietro e ora eccoci qui, sedute per terra a consolare una povera ragazza dai capelli rossi con il cuore spezzato. 

"Mi manca troppo, non so come spiegarti tutto quello che sento da quando non è più nella mia vita" l'amore fa veramente male avvolte 
"Molly vedrai che le cose torneranno apposto, lui non ti starà lontano per sempre" 
"Il problema è che lui non mi vede nello stesso modo in cui lo vedo io" 

Mi sono innamorata di lui, di un ragazzo che pensa solo con un organo e non con il cervello o il cuore. Pensavo che forse io potessi cambiarlo, ma ho fallito. 
"Kevin qualcosa sente per te... Matteo mi ha detto che in questo giorni è sempre con la testa tra le nuvole, come se pensasse a cosa fare" 

"Ci ho perso le speranze amica mia, con lui non avrò mai un futuro" 
"Dai non dire così, cancella la parola mai dal tuo vocabolario. Le cose torneranno come prima, lui si accorgerà dell'errore che sta facendo nello starti lontano" 
"Non ne sono più così sicura, devo dimenticarlo" 

L'unica soluzione per poter andare avanti, ma è anche la soluzione che non potrò mai portare a termine. Non posso dimenticarlo da un giorno all'altro e non voglio. Kevin è il ragazzo che mi ha fatto innamorare veramente dell'amore ma è anche il primo ragazzo che mi spezza il cuore. Devo cercare di pensarci di meno, anche se la cosa è impossibile. 

"Sofia senti parliamo di altro, come va con Matteo?" le cose tra loro vanno alla grande e sono veramente felice per la mia amica 
"Tra noi va tutto bene, ci amiamo, sento che è lui l'uomo della mia vita" 
"Sono veramente felice per te, te lo meriti tutto questo amore" 

Ci abbracciamo forte, in questo momento manca Angelica. Manca il suo silenzio, ma anche quelle piccole cose dette in modo giusto e al momento giusto. 
"A letto ti soddisfa il ragazzo o devo parlarci io?!?" scoppio a ridere per la mia domanda un po' inopportuna e Sofia si imbarazza 
"Tranquilla, non c'è bisogno che ci parli tu" è super imbarazzata, povera amica mia 

"Eppure sembra un ragazzo timido, magari a letto si trasforma e diventa un leone!!" 
"Beh si, diciamo che Matteo ci sa fare" imbarazza Sofia sorride e io non smetto di ridere, vederla rossa in viso è una scena troppo comica 
"Va bene Sofia, mi basta questo... state attenti se non volete dare un fratellino a Lucia" 

"Ah si stiamo attenti, anche se Lucia ne sarebbe felice. L'altra volta al telefono mi fa: ma quindi adesso Matteo mi porterà un fratellino?" nel fare la domanda imita la voce di sua figlia
"Lucia è una bambina troppo intelligente, adoro tua figlia!!!" 
"Lo so che l'adori e la cosa è reciproca, io le ho detto che è ancora presto per pensare ad un fratellino" 

"Certo, dovete fare le cose con calma, siete giovani e avete tutta la via davanti" 
"Infatti, chissà magari un giorno accontenteremo la piccola Lucia" sentiamo bussare alla porta
"AVANTI!!!" urlo per farmi sentire da chi è dietro la porta 
"Disturbo o posso entrare?" quello che appare dietro la porta è Matteo 

"Certo amore entra, non disturbi" Sofia si alza da terra e lo va ad abbracciare, anche io mi alzo da terra per salutare il ragazzo che è appena entrato 
"Ragazze volevo dirvi che stasera in giardino i ragazzi dell'ultimo anno organizzano una festa, se volete ci andiamo, io e Kevin pensiamo di andarci" 

Per un  momento vorrei dire di no, non vorrei vederlo ad una festa magari mentre si bacia qualche puttanella presa a caso. Ma siccome sono Molly Blake e amo le feste, non dico di no. 
"Per me va bene, una festa qui a scuola è un evento anche raro quindi..." 
"Va bene anche per me allora" Sofia sorride al suo fidanzato 

"Perfetto, allora ci vediamo stasera... ehi amore non farti troppo bella che sono geloso" 
"Tranquillo tesoro, io mi faccio bella solo per te" si danno un bacio e io ne approfitto per scattare una foto con il mio cellulare, sono così dolci 
"A stasera allora" Matteo dà un ultimo bacio alla sua ragazza e poi esce dalla stanza 

"Guarda che pulciosi che siete!!!" mostro la foto che ho fatto alla mia amica 
"Che amori!!! Inviamela al cellulare così la metto come sfondo!!!" ci sediamo nel letto, le invio la foto per poi parlare della festa di questa sera e decidere anche cosa indossare 

Mi sono fatta una promessa, la promessa è di ignorare Kevin e tutto quello che succederà in questa festa. Voglio divertirmi e non piangermi addosso, quindi farò di tutto per tenermi lontana da lui. 

Roma 

Pov. Angelica
Roma è una città completamente diversa da Londra. Ci sono stata quando avevo 5 anni, infatti non la ricordavo così. Una cosa in comune è che le persone non si fermano un attimo, vanno avanti e indietro. Le macchine corrono veloci sull'asfalto, la gente cammina per le strade con una meta ben precisa. 

In questo momento sono a casa di questa signora che è mia nonna, ma la conosco così poco che mi è quasi estranea. Vorrei essere da tutt'altra parte, ma invece il destino mi ha portato qui. Seduti in un vecchio divano un po' polveroso, aspettiamo mia nonna che ci porta il caffè. Di solito non ne bevo di pomeriggio, forse però oggi faccio un'eccezione. 

La casa è piccola e molto disordinata, chissà se sta ancora con quell'uomo più giovane di lei con la quale è scappata lasciandomi da sola. Tre tazzine piene di caffè ci appaiono davanti ad un tavolino, mia nonna si siede nella piccola poltrona davanti a dove siamo seduti io e Jack. Chissà come mai vive in questa città, le sue origini non sono romane. 

"Prego ragazzi" ci sorride per poi invitarci a bere il caffè 
"Grazie signora" Jack non ha parlato molto e mia nonna solo adesso lo sta guardando veramente... non riesco a leggere però quello che dicono i suoi occhi
"Tu chi sei ragazzo? Non ti sei ancora presentato..." 

"Mi scusi, sono Jack Smith" con educazione stringe la mano a mia nonna 
"Siete fidanzati?" io e Jack ci guardiamo per un secondo
"No siamo amici nonna, frequentiamo la stessa scuola d'arte" l'idea che Jack possa essere il mio fidanzato mi ha provocato una strana sensazione addosso 

"Comunque adesso dimmi cosa sai di mia madre" 
"Non so molto, tuo padre l'ha conosciuta in un locale, lei faceva la spogliarellista lì" non ci credo... mia madre faceva questo per vivere? 
"Erano entrambi molto giovani, tuo padre se ne è innamorato subito ma lei all'inizio non lo guardava nemmeno. Poi un giorno, è venuto a casa mia felice e mi ha detto che si erano dati un bacio, che era la donna della sua vita" 

Sembra una storia felice, ma forse il brutto sta per arrivare...
"Lucrezia, così si chiamava tua madre, lo ha amato molto, poi però qualcosa l'ha fatta cambiare. Tuo padre ha iniziato a essere geloso di lei, non la faceva nemmeno uscire di casa. Poi non so più nulla, si sono trasferiti in paese e da lì tuo padre non mi ha più chiamato" 

"Perché mi ha abbandonato? E' morta?"  sono ancora più confusa di prima adesso, non ci sto capendo nulla di tutta questa storia 
"Non lo so se è morta o no, un giorno tuo padre ha bussato a casa mia e aveva in braccio una piccola bimba avvolta in una coperta rosa, eri tu quella bambina" 

Sento qualcosa spezzarsi dentro di me, mia madre non mi voleva, ecco perché mi ha lasciato a mio padre. Perché una madre non vuole sua figlia? Credo che un figlio sia la gioia più grande e invece...
"Ho aiutato tuo padre a crescerti, eri una bimba così piccola... però poi anche io me ne sono andata, il resto della storia la sai" 

La so abbastanza bene, sulla mia pelle conosco tutta la violenza che mio padre mi ha fatto. 
"Conosci il cognome di mia madre?" sento il bisogno di conoscerla, non lo so perché, ma devo vedere la sua faccia, anche solo per un attimo 
"Lucrezia Croce, questo è il suo cognome"  ecco finalmente una notizia in più su mia madre 

"Grazie nonna per avermi almeno raccontato questa parte di storia della mia infanzia. Noi adesso ce ne andiamo, mi ha fatto piacere rivederti dopo tutti questi anni" ci alziamo dal divano e mia nonna ci accompagna alla porta
"Anche a me ha fatto piacere rivederti, sai dove trovarmi se hai bisogno di me" 

Ci salutiamo, niente abbracci o cose così, non mi sento ancora pronta a perdonare anche il suo abbandono, magari con il tempo riuscirò a farlo. Jack ed io usciamo dal palazzo dove sta mia nonna e ci ritroviamo per strada. Dovremmo tornare in albergo, ma in questo momento vorrei qualcosa da mangiare che ho fame.

Sembra che Jack mi abbia letto nella mente...
"Angelica, c'è un bar lì, andiamo a prenderci qualcosa?" 
"Si andiamo, ho bisogno di zuccheri" camminiamo verso il bar che c'è in fondo alla strada per poi sederci nei tavolini fuori

Un cameriere prende le nostre ordinazioni: cornetto al cioccolato per me e cornetto vuoto per Jack. Il cameriere si allontana, lasciandoci da soli. Devo metabolizzare tutte le informazioni che mi ha dato mia nonna, adesso che so anche il suo cognome, forse una piccola speranza di trovarla c'è. 

"Adesso cosa farai? Sei ancora decisa a trovarla?" 
"Si Jack, devo guardarla in faccia, deve essere lei a dirmi il perché del suo abbandono. Voglio conoscerla, spero solo che è ancora viva..." 
"Non ti preoccupare, qualunque cosa scoprirai, sappi che io ti sono accanto" 

Ci guardiamo negli occhi, dopo le sue parole, sento il mio cuore accelerare all'improvviso. Il cameriere spezza quest'atmosfera, che si ricrea in un attimo. I suoi occhi mi sono sempre piaciuti, così simili ai miei. Però non riesco più a sostenere il peso del suo sguardo, così abbasso la testa e mi concentro sul cornetto che ho davanti. 

Mangiamo in silenzio ognuno il proprio cornetto, non so perché ma nessuno dei due parla più. Mi sento strana in questo momento, le persone che ci guardano potrebbero pensare molte cose. Potrebbero scambiarci per una coppia allegra di fidanzati, oppure come due semplici amici che fanno quattro chiacchiere seduti al bar. 

Secondo me non diamo l'idea di essere fidanzati, i fidanzati si tengono per mano, si baciano... Ok, io e Jack ci siamo baciati spesso, ma la cosa è finita lì, non abbiamo mai cercato altro dal nostro strano rapporto. Ci definiamo come "amici", anche davanti a mia nonna l'ho detto, ma veramente amici siamo? Gli amici si baciano, oppure siamo qualcosa in più?

Sono confusa, in 19 anni di vita non ho mai pensato di avere una persona al mio fianco, una persona che con un solo sguardo mi faccia battere forte il cuore. Jack è qualcosa di unico, è il primo ragazzo che mi sta vicino, mi aiuta anche senza dire nulla, in silenzio. E lo ringrazierò per sempre per avermi accompagnato fin qui. 

"Dopo che facciamo?" il silenzio, che si era creato, viene spezzato da queste parole... non so bene cosa fare, anche perché mi manca la scuola e mi mancano le mie amiche 
"Non lo so Jack, cosa si fa in una città che si conosce a mala pena?" 
"Non ne ho idea in realtà... so solo che mi secca stare in hotel" 

Non so cosa ha in mente, ma farei qualsiasi cosa mi dicesse in questo momento, sono stregata dalle sue parole e dalla sua bocca. 
"Possiamo fare così, se per te va bene..."
"Dimmi Jack, sono tutta orecchie" la mia frase lo fa sorridere, che bello che sei!!! 
"Ora andiamo in hotel, ci riposiamo e stasera di porto a mangiare in un ristorantino cinese, ti piace il sushi?" 

"Siiii, amo il sushi!!!" non ne mangio da tanto, l'ultima volta è stata a Milano, dopo che avevano arrestato mio padre per festeggiare la cosa 
"Perfetto, allora stasera andiamo in un ristorante super carino... l'ho cercato stamattina su internet e tutti dicono che è il migliore di tutta Roma" 

"Grazie Jack" mi sono uscite spontaneamente queste due parole 
"Di cosa Angelica?" 
"Di essermi vicino in tutto questo, ti ringrazierò per sempre" vedo che allunga la sua mano per poi afferrare la mia che era poggiata sul tavolo 
"Ci sarò per sempre per te, non ti lascio sola" stringo forte la sua mano e gli sorrido 

I nostri occhi parlano per noi in questo momento, non so bene cosa si stanno dicendo ma sicuramente qualcosa di molto dolce. Voglio credere che veramente lui ci sarà sempre accanto a me, anche quando non sarò io a chiedere la sua presenza. Troppe persone mi hanno ferita nella vita, voglio per la prima volta fidarmi dell'unica persona che mi fa battere il cuore veramente. 

Londra 
Ore 19:30 

Stanza n.220

Pov. Sofia 
Io e Molly ci stiamo preparando per la festa di questa sera, la mancanza di Angelica si sente anche adesso. Spero che torni presto, anche perché siamo un trio e, se manca un componente, non è la stessa cosa. Abbiamo comunque deciso di andare a questa festa, anche perché Molly ha bisogno di non pensare a Kevin. 

E' consapevole di vederlo sicuramente alla festa, magari mentre balla con qualche ragazza, ma mi ha detto che farà di tutto per non vederlo e per non pensarlo. E' chiusa in bagno da più di mezz'ora, ha detto che deve prepararsi al meglio per stasera. Io ho scelto di indossare un semplice pantalone nero e una camicetta elegante bianca, con un paio di stivaletti con il tacco. 

Matteo è un po' geloso, stiamo insieme da una settimana e non voglio rovinare nulla di tutto quello che siamo diventati in questa settimana. Lo amo tanto, è un ragazzo veramente speciale, come lui non ce ne sono. Sto voltando pagina con lui per scrivere finalmente il romanzo d'amore più bello di tutti i tempi, il nostro romanzo. 

Sono seduta nel letto che aspetto Molly che si finisce di preparare, quando il mio cellulare squilla avvisandomi di un messaggio appena ricevuto. Prendo il cellulare che era sopra il comodino e sorrido, appena leggo che è un messaggio da parte di Angelica. 

Messaggio di Angelica: Ciao amiche mie, come state? Io così così, non ho avuto ancora il coraggio di andare al cimitero... forse domani ce la farò. Ho incontrato mia nonna, mi ha dato un informazione molto importante su mia madre... Jack mi sta vicino, non so come ringraziarlo, stasera mi porta in un ristorante e sono molto nervosa... mi mancate tanto ragazze, vi voglio bene 

Il messaggio di Angelica mi ha scaldato il cuore, è veramente un'amica speciale. Rispondo al suo messaggio subito, le voglio far capire che, anche se siamo distanti, le sue amiche ci sono per lei...

Messaggio mio: Ciao Angy, noi siamo bene, anche se Molly è depressa per il fatto di Kevin...vedrai che ce la farai ad andare al cimitero, tranquilla... Jack è un ragazzo speciale, non te lo fare scappare e goditi tutti i momenti che passerete insieme... ci manchi anche tu, ti vogliamo tanto bene 

Clicco invio e la porta del bagno si apre e finalmente Molly esce dal bagno. Indossa un vestitino nero molto corto e attillato, il preferito di Kevin, una volta ci ha detto. 
"Molly, Angelica mi ha scritto un messaggio dove ci dice che le manchiamo e che ci vuole bene" 
"Che tenera la nostra amica, appena torna, la stritolo in un abbraccio" 

Va davanti allo specchio per truccarsi e sistemarsi i capelli. Mi alzo da letto e mi metto accanto a lei. Lo so che si sta facendo più bella possibile per lui, anche se non lo dice, so cosa pensa. 
"Molly, lo stai facendo per lui?" sa bene a cosa mi riferisco, non c'è bisogno di specificare 
"Voglio fargli capire di cosa si è perso... un'altra come me non la trova da nessuna parte" 

Finisce di sistemarsi, si guarda allo specchio almeno 10 volte prima di essere pronta. Usciamo dalla stanza per avviarci in giardino, lì si terrà la festa di stasera. Nei corridoio c'è un via vai di ragazzi vestiti eleganti, anche noi facciamo parte di questi ragazzi. Camminiamo per andare in giardino, Matteo mi sta aspettando lì. 

Spero solo che questa serata passi il più tranquillamente possibile, spero che Molly non faccia qualche scenata di gelosia, anche perché i nostri occhi si posano su Kevin e Carolina che si tengono per mano davanti all'uscita della scuola. 

Roma 
Ore 20:00

Pov. Jack
Non pensavo di poter essere nervoso solo perché sto portando Angelica a cena in un ristorante. Forse questo sta succedendo perché non ho mai portato una ragazza fuori a cena, lei è la prima. Con lei sto vivendo un periodo della mia vita abbastanza strano ma bello, non trovo le parole giuste per esprimere quello che sento da quando la conosco. 

Quando le ho proposto di accompagnarla a Roma, non le sembrava vero, le è scesa anche una lacrima dai suoi bellissimi occhi. Mi è venuto spontaneo chiederle se mi voleva accanto per questo viaggio, non ci ho pensato, sono stati i suoi occhi tristi a spingermi a dirlo. Adesso eccoci qui a Roma, in un viaggio che potrebbe chiarire i sentimenti che provo per lei. 

Sento qualcosa per lei, un qualcosa di molto forte, distruttivo, ma che mi piace troppo sentire e provare sulla mia pelle. La sto aspettando nella mia camera d'albergo, abbiamo preferito prendere due stanze d'albergo separate ma collegate tra loro da una porta. E' anche giusto così, infondo lei non avrebbe mai accettato di stare nella stessa stanza. 

Angelica è una ragazza complicata, però piano piano la sua corazza sta cadendo, lasciando spazio a una ragazza fragile e sola. Mi ha raccontato una piccola parte del suo passato e so quanto le è costato dirmelo, non si lascia andare facilmente. Però mi piace tanto anche per questo suo lato di carattere, molto simile al mio. 

Per questa cena ho deciso di non essere troppo elegante, non vorrei che facesse strani pensieri. Indosso una semplice camicia, la giacca di pelle e un jeans nero strappato alle ginocchia. Tra poco anche lei sarà pronta, spero solo che non si sia pentita di aver accettato il mio invito. Voglio farla distrarre un po', in questo periodo le sono successe troppe cose. 

Ecco che sento bussare alla porta che fa comunicare le nostre stanze. Mi alzo dal letto e vado ad aprire la porta, un Angelica in tutto il suo splendore mi appare davanti. I suoi lunghi capelli sono sciolti e lisci, indossa un vestitino fucsia non troppo corto e attillato, ma su di lei sta troppo bene. Il mio cuore sta facendo le capriole soltanto a vederla così bella.

"Buonasera" la sua voce mi riporta alla terraferma, per un attimo credo di essere andato in paradiso per poi riscendere sulla terra dei comuni mortali 
"Sei bellissima" che cazzo dico!!! Si è bellissima, non smetterai mai di dirlo, ma adesso scappa da me e addio cena... 
"Grazie, anche tu non sei niente male" non posso credere a quello che hanno sentito le mie orecchie, le sorrido, non so più cosa dire adesso 

"Andiamo?" sicuramente mi starà prendendo per uno stupido, mi sento troppo nervoso 
"Si si certo, andiamo" usciamo dalla stanza per poi uscire anche dall'albergo. Il ristorante cinese si trova qui vicino, spero soltanto di non perderci in una città che non conosco affatto. C'è un leggero venticello stasera e il cielo è coperto da nuvole 

Camminiamo in silenzio per le strade di Roma, devo dire che è una bella città per quel poco che ho visto. Il profumo di Angelica mi arriva dritto al naso, sento che potrei baciarla da un momento all'altro. Camminiamo in silenzio, le nostre mani si sfiorano e sorrido ogni qualvolta che succede. 

"E' lontano questo ristorante?" la sua voce è così bella 
"Ehm no... non molto, stiamo arrivando" sono cretino allora!!! Sono imbarazzato nel parlare con lei e nemmeno so perché, non mi è mai successo una cosa del genere con le ragazze 
"Jack tutto ok?" si ferma un attimo e mi guarda, io la guardo... santo cielo!! Che bellezza... 
"Si tutto ok, tranquilla" avrà pensato che sono solo un'idiota 

Arriviamo finalmente al ristorante cinese ed entriamo. Su internet ho letto che è molto famoso sopratutto per l'ottimo sushi che fanno, spero che sia vero. Ci sediamo in un tavolo un po' isolato rispetto agli altri, anche per avere più intimità. Un cameriere, non cinese, ma un ragazzo della nostra età, ci chiede cosa vogliamo ordinare. 

Per tutto il tempo non ha staccato gli occhi da Angelica, forse dovrei dire non ha staccato gli occhi dalla scollatura del vestito di Angelica. Se non la smette di guardare, gli cavo gli occhi dalle orbite per darli in pasto ai cani!!! Angelica gli sorride mentre dice cosa vuole ordinare e il cameriere le fa anche un occhiolino... ok, è un uomo morto!!!

Do la mia ordinazione e poi finalmente se ne va, ma prima lascia sul tavolo un bigliettino. Non ci posso credere!!! Le ha lasciato il suo numero di cellulare!!! 
"Non penserai mica di accettare il numero di uno sconosciuto?!" conoscendo il suo carattere, sicuramente butterà il numero dentro in cestino della spazzatura 

"E perché no?! Posso sempre conoscerlo e magari diventa mio amico" non ci credo!!! L'Angelica che conosco io non direbbe mai queste cose 
"Sono io tuo amico, non quell'essere inutile!!!" sono geloso, troppo, non è possibile... 
"Ahahahahah scherzo Jack, non accetterei mai il numero di uno sconosciuto" prende il foglietto da sopra il tavolo e lo strappa in mille pezzetti 

"Per un attimo credevo che ti avessero rapito gli alieni" scoppia a ridere per la mia frase e io sono felice di averla fatta ridere per qualcosa che ho detto io. Il momento viene interrotto da quel fottuto cameriere che ci porta le nostre ordinazioni
"Ecco a voi e buona cena... bellezza, illumini il ristorante con il tuo sorriso" 

No adesso basta!!!! Sta esagerando, ci sta provando spudoratamente davanti a me, forse nemmeno si è reso conto che c'è un ragazzo con lei. Sto per dire qualcosa, ma lei mi precede dicendo una cosa che mi lascia senza parole... 
"Non sono interessata a conoscerti, sono felice con il mio ragazzo" non posso credere che ha detto veramente questo... 

Il cameriere mi lancia un'occhiataccia di fuoco per poi allontanarsi. So bene che ha detto così solo per far allontanare quel cretino, ma il mio cuore non smette di battere, anzi accelera la sua corsa. Nella mia mente appaiono immagini di me e lei fidanzati, che ci teniamo per mano e che ci baciamo davanti a tutti senza nessun timore. 

Non lo credevo possibile, ma tutte queste immagini sono stupende, sorrido come un cretino e Angelica imbarazzata per quello che ha detto, inizia a mangiare in silenzio. Anche io comincio a mangiare, e dopo un poco questo silenzio viene spezzato e cominciamo a ridere e scherzare come prima. 

"Il cibo è veramente ottimo, questo sushi è fantastico" 
"Si concordo con te Angelica" parliamo un altro poco di cose senza importanza, le racconto qualche barzelletta e lei scoppia a ridere ogni volta. Una cameriera cinese ci porta alla fine della cena, i famosi biscotti della fortuna... chissà cosa ci diranno... 

Ognuno ne prende uno e lo apre, leggo in silenzio quello che dice il mio e non posso far altro che sorridere e alzare lo sguardo verso la ragazza seduta di fronte a me. 
L'amore vero potrebbe essere davanti ai tuoi occhi 
Non so cosa pensare, cosa dire e non riesco nemmeno a smetterla di guardare. 

Anche lei legge il suo bigliettino e poi i suoi occhi si incontrano con i miei. Sono occhi che parlano, che si raccontano un segreto a bassa voce. Sono curioso di sapere cosa c'era scritto nel suo, ma so che non me lo direbbe mai. Ci alziamo in silenzio dal tavolo, vado a pagare e poi usciamo dal ristorante. 

Per tutta la strada del ritorno non parliamo più, il bigliettino lo messo nella tasca dei miei pantaloni e lo conserverò come ricordo di questo giorno. All'improvviso sento qualcosa che mi afferra la mano, quando abbasso gli occhi vedo le nostre mani unite. Sollevo lo sguardo, Angelica non mi sta guardando ma sorride e io mi rendo conto di provare qualcosa per lei. Qualcosa che va oltre all'amicizia e anche al sesso.
Qualcosa che non voglio ancora dire, qualcosa che mi fa battere forte il cuore. 

Londra 
Ore 23:00

Pov. Molly 
La festa in giardino va avanti per non so quanto tempo, ci sono quasi tutti i ragazzi della scuola, forse solo gli sfigati sono rimasti in stanza a dormire. Anche se dormire è quasi impossibile, visto la musica che rimbomba per tutto il giardino. Io e Sofia ci stiamo divertendo molto, balliamo e ci scateniamo come delle pazze. 

Quando Sofia si allontana per stare un poco con il suo fidanzato, io ne approfitto per bere un cocktail per cercare di divertirmi ancora di più. Ogni volta che vedo Kevin, sento la necessità di bere qualcosa di molto forte, qualcosa che mi faccia dimenticare tutto. L'ho visto ballare molto ma molto appiccicato a quella gallina di Carolina, quanto la odio!!! 

"Sei la più bella della serata amore mio" vedo Matteo e Sofia baciarsi in modo poco casto, anzi ci danno dentro e non importa se intorno a loro c'è gente. Li lascio da soli, hanno bisogno anche loro di un momento di intimità e non voglio disturbarli. Da lontano vedo un gruppetto di ragazzi seduti per terra che giocano al gioco della bottiglia, tra loro c'è pure Kevin 

Mi avvicino a loro, quando mi vede, i suoi occhi perlustrano centimetro per centimetro il mio corpo. L'ho fatto apposta a mettere il suo vestito preferito, voglio fargli capire che si sta perdendo la migliore ragazza che ha conosciuto nella sua vita. 
"Posso unirmi anche io?" la mia domanda lo sorprende e si morde con forza il labbro inferiore, quanto vorrei essere io a farlo...

Un ragazzo molto carino mi invita a sedermi vicino a lui e così il gioco può continuare. Carolina sta appiccicata a Kevin, non lo lascia nemmeno respirare. Il gioco va avanti e quando tocca a Kevin, i nostri occhi si incontrano per un secondo. 
"Obbligo o verità?" la voce di un ragazzo sconosciuto mi fa distrarre 

"Scelgo obbligo" la sua voce calda mi è mancata terribilmente tanto 
"Ti obbligo a baciare la ragazza accanto a te" Carolina tutta felice si catapulta tra le sue braccia, non gli dà nemmeno il tempo di respirare. Li vedo baciarsi con tutta la passione possibile, mi sento male a vederli, ma non voglio nemmeno scoppiare a piangere come una bambina 

Quando si staccano, Kevin abbassa lo sguardo e sembra essersi pentito di quello che ha fatto. So bene che è tutta scena, a lui non è mai importato nulla della povera Molly. Mi ha usata per i suoi scopi e poi mi ha abbandonato alla prima occasione. Quando la bottiglia si ferma da me, vorrei andarmene, ma ho deciso di giocare per fargli vedere che di lui non me ne frega più un cazzo. 

"Obbligo" nemmeno do il tempo al ragazzo di pormi al domanda 
"Bacia qualche ragazzo che è qui seduto" a questa frase, Kevin alza lo sguardo e mi guarda, no caro mio questa volta non scelgo te!!! Mi giro verso il ragazzo carino che è seduto accanto a me e lo bacio, lo bacio con tutta la passione che ho dentro 

Il ragazzo mi sembra un poco inesperto, ma non importa, so come rendere le cose ancora più eccitanti. Mi metto a cavalcioni sulle sue gambe e continuo a baciarlo. Sento le sue mani afferrarmi i fianchi, ma decido che è meglio finire qui. Mi stacco dalla sua bocca leggermente rossa per il contatto, ha le guance rossissime. 

Mi rimetto seduta al mio posto ma Kevin non c'è più. Non me ne ero resa nemmeno conto che si era alzato e andato via, come devo interpretare questo suo gesto? Il gioco continua, ma mi alzo da terra e inizio a cercarlo da tutte le parti. 
"Ragazzi, avete visto Kevin?" lo chiedo anche a Matteo e Sofia che stavano ballando, ma nemmeno loro lo hanno visto 

Entro dentro la scuola, mi fanno male i piedi per questi maledetti tacchi. Li tolgo e salgo nel piano dove ci sono le nostra stanze. L'unico posto dove può essere è in camera sua, sto per bussare quando un rumore mi ferma. Sento qualcosa cadere a terra, come qualcosa di vetro che si rompe. E' sicuramente qui, Matteo è giù e Jack non c'è. 

Apro lentamente la porta, quello che vedo mi lascia senza parole. La stanza è tutta in disordine, ci sono tutti i vestiti sparsi per la stanza, fino a quando i miei occhi non si fermano sulla figura di Kevin seduto per terra che piange. Non si è accorto della mia presenza o forse fa finta di non essersene accorto. 

Il rumore che ho sentito da fuori è stato quello di una lampadina che è caduta a terra, ma guardando meglio vedo anche del sangue a terra. Mi precipito a terra vicino a lui e quando si accorge di me, piange ancora di più. Mi si spezza il cuore vederlo così triste, mi accorgo della sua mano ferita da dove esce del sangue. 

"Kevin dobbiamo medicare la ferita, sta uscendo troppo sangue"  mi alzo da terra e cerco nel bagno il kit del pronto soccorso. Lo trovo e torno seduta accanto a lui, accendo la luce che c'è vicino a letto e prendo tra le mie mani, la sua mano ferita 

Non è per fortuna un taglio profondo, prendo lo spirito e disinfetto la ferita. Fa una smorfia di dolore, ma non dice altro. Prendo poi della garza pulita e gli fascio delicatamente la mano, per poi dargli un piccolo bacio sulla ferita coperta. Ha smesso di piangere, ma ha gli occhi arrossati e le guance ancora bagnate dalle lacrime. 

Mi siedo in braccio a lui, non dice nulla e nemmeno io so cosa dire in questo momento. Dovrei essere arrabbiata con lui per quello che mi ha fatto, per essersi baciato con Carolina davanti ai miei occhi, ma in questo momento queste cose sparisco dalla mia mente. Ci siamo solamente io, lui e tutto l'amore che sento per questo ragazzo. 

"Molly, sono stato uno stronzo a trattarti in quel modo... solo adesso ho capito di averti perso per sempre, non potrò mai perdonarmi questo" sussurra queste parole che arriva dritta fino al mio cuore e al mio cervello dove vengono elaborate piano 
"Quando ti ho visto baciare un altro, mi sono sentito male... sono scappato, non potevo continuare a vedere te baciare un'altra bocca che non fosse la mia" 

Gli accarezzo delicatamente le guance per poi avvicinarmi a lui e dargli un bacio all'angolo della bocca. I nostri visi sono così vicini, sento il suo respiro caldo e sento un fuoco nascere dentro di me, si espande per tutto il mio corpo. 
"Kevin, sono solo tua e per sempre lo sarò" gli sussurro queste parole nell'orecchio per poi dargli tanti bacetti nel collo che lo fanno sospirare

"E io sono solo tuo Molly, il mio cuore appartiene solo a te" queste parole mi danno la forza di fare una cosa che ho voglia di fare da una settimana, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio. Sono finalmente a casa, tra le sue forti braccia che mi stringono e la sua bocca che si unisce alla mia per dare inizio a un bacio senza fine 

Il fuoco che ci avvolge è potente, ci alziamo da terra per poi cadere sul letto. Mi sono mancate le sue mani che accarezzano lentamente il mio corpo, mi sono mancate le sue labbra così dolci e morbide, mi è mancato lui. Ci baciamo, le nostre lingue danzano e senza staccarci, gli tolgo la maglietta che indossava. 

Lui mi solleva leggermente per togliermi il vestito che cade a terra da qualche parte. Ci baciamo fino a non avere più aria nel polmoni, ci spogliamo di tutto quello che ci copriva, fino a diventare due corpi nudi bollenti che si desiderano da impazzire. Entra dentro di me, sento di nuovo quella sensazione di pienezza che mi è mancata da troppo tempo. 

La stanza si riempie dei nostri gemiti, dei nostri baci e della nostra passione. I nostri corpi si fondono in un tutt'uno e quando stiamo per raggiungere il culmine del piacere, mi sussurra...
"Ti amo Molly" 

Roma 
Ore 22:30

Pov. Angelica
Lasciati andare, l'amore ti salverà 
Questa frase mi ha tormentato per tutto il tempo da quando siamo tornati in albergo. Dopo cena, siamo usciti dal ristorante e qualcosa mi ha spinto a tenergli la mano. Abbiamo passeggiato per Roma, ci siamo anche persi ma alla fine siamo riusciti a tornare in albergo. Ci siamo appena dati la buonanotte, ma non riuscirò a dormire, già lo so. 

Questa stanza è così vuota, sento come se mancasse qualcosa. So che lui è dall'altra parte della porta, ma mi manca tanto e non so perché. Mi tolgo il vestito ed entro in bagno per un doccia rilassante e lunga. Mi spoglio degli ultimi indumenti che avevo ed entro nella cabina. L'acqua calda accarezza lentamente il mio corpo e mi sento un poco meglio. 

Non so bene per quanto tempo sto sotto la doccia, ma esco e mi avvolgo in un asciugamano bianco morbido. Esco dal bagno e qualcosa cattura la mia attenzione. Mi avvicino al letto dove c'è una rosa rossa appoggiata sopra il lenzuolo. La prendo tra le mani, è profumata e il mio cuore batte forte quando ho la consapevolezza che è stato lui a portarla. 

Non so come decifrare questo gesto, è bellissima questa rosa che sorrido da sola come una scema. Sono tentata di andare nella sua stanza e ringraziarlo per il gesto, ma mi fermo... poi però mi torna in mente la frase del bigliettino che mi spinge a bussare alla porta comunicante tra le nostre stanze. Non sento Jack rispondere dall'altra parte, magari sta dormendo. 

Mi sto per allontanare dalla porta, ma si apre all'improvviso mostrandomi un Jack a petto nudo. Non so cosa fare, cosa dire, ma quando mi afferra il viso e mi bacia, non capisco più nulla. La rosa cade dalle mie mani, travolta dalla passione del ragazzo che sto baciando. Senza staccarci, camminiamo indietro per la stanza fino a quando non  cadiamo nel letto. 

Non pensavo che questa serata potesse finire così, ma in questo momento sto liberando la mia testa da tutti i problemi che ho e mi concentro solo su di lui. Le sue mani sono calde, delicate e solo adesso mi ricordo di essere praticamente nuda, ho solo l'asciugamano che mi copre. Che devo fare? Sento solo un fuoco nascere dentro di me...

"Angelica fermami adesso perché poi non potrò più farlo dopo" Jack ha la voce affannosa, forse per il bacio che ci siamo appena dati e che ci ha tolto il fiato. Non so cosa dire, non so cosa succederà se continuiamo in questo modo, ma per la prima volta sento di non volermi fermare, voglio vedere dove ci spingerà questa passione 

Gli prendo il viso tra le mani e lo avvicino di più a me, gli lascio un bacio a fior di labbra...
"Non voglio fermarmi Jack" detto questo, lo bacio con una passione più forte di prima, sento le sue mani afferrare con decisione l'asciugamano che mi copriva e toglierlo del tutto. Sto tremando, è la prima volta che un ragazzo mi vede nuda...

"Sei bellissima Angelica" i suoi occhi guardano profondamente ogni centimetro del mio corpo, sento ancora di più il fuoco che arde dentro le mia pelle. Mi bacia il collo, le mie mani sono tra i suoi capelli così fottutamente perfetti. I suoi baci fanno crescere in  me una voglia strana, mai sentita prima, voglio sentirlo dentro di me

"Jack ti voglio" non sono io che parlo, è la passione che mi ha travolta e da cui non posso e non voglio tirarmi indietro proprio adesso. Si allontana per un attimo dal mio corpo per togliersi i pantaloni e i boxer. Trattengo il fiato quando il mio sguardo cade su qualcosa che è più in basso degli addominali, non posso credere che sta per succedere veramente 

"Ti voglio da impazzire anche io Angelica" mi bacia di nuovo, i nostri corpi nudi si toccano e scottano per il calore che emanano. Le sue mani non perdono tempo e accarezzano ogni centimetro del mio corpo, ogni parte che tocca la sento bruciare. Chiudo gli occhi quando lo sento entrare dentro di me, è una sensazione nuova ma che mi piace troppo 

Il piacere che sento durante ogni spinta è indescrivibile, lo assecondo in ogni movimento che fa e non posso credere di star facendo sesso con lui, con il ragazzo che mi fa battere il cuore solo con un sorriso. Siamo sudati, la stanza è testimone di una passione travolgente. Ci baciamo, ci consumiamo le labbra, graffio la sua schiena per il piacere che mi sta dando. 

Con un'ultima spinta decisa, arriviamo entrambi al culmine del piacere, fino a quando esausti, ci lasciamo andare a un qualcosa che mi fa girare la testa per quanto è potente. Jack esce dal mio corpo, si sdraia vicino a me per far calmare il respiro affannoso. Anche il mio petto sale e scende, devo calmare i battiti frenetici del mio cuore. 

Mi giro verso di lui e mi fa sorridere vederlo con i capelli scompigliati e lo sguardo perso. Appoggio la testa nel suo petto nudo e caldo, sento il suo cuore battere veloce come il mio. Le sue forti braccia mi stringono al suo corpo, dove trovo rifugio e protezione. Cosa si dice dopo una notte di fuoco? Non trovo le parole giuste... forse non si dice nulla, ma si assapora fino alla fine il momento appena trascorso. 

"E' stata la notte più bella della mia vita" le sue parole mi sconvolgono, per un momento avevo pensato di aver avuto un'allucinazione. Ma la sua bocca ha detto veramente queste parole che mi fanno sorridere, mi sposto un attimo dal suo corpo e gli do un bacio a stampo, delicato ma che ha la forza di dire mille cose 

Poi mi appoggio di nuovo sul suo petto, sento le sue mani accarezzarmi dolcemente la schiena, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare nel mondo dei sogni dove l'unico che voglio sognare è il ragazzo che mi tiene vicino al suo corpo. 

Milano 
Ore 00:00 

Pov. Sconosciuto 
Per tutti questi anni ho vissuto con il rimorso di non aver mai cercato mia figlia, l'unica cosa buona della mia vita. La paura mi ha fermato, mi ha impedito di cercare la cosa più preziosa che una persona può avere nel mondo. Ma adesso, dopo tutti questi anni, sono sicura di quello che sto per fare. Voglio trovarla e dirle tutto l'amore che sento, voglio chiederle perdono per averla abbandonata. 

Chissà dov'è adesso, ma questo non mi fermerà, la voglio trovare. Lo so che ho una nuova famiglia a cui pensare, ho un marito e una figlia che amo, ma so bene che nel mondo c'è una ragazza senza madre che desidera conoscerla. La cercherò in tutti gli angoli del mondo, non mi fermerò finché non l'avrò trovata e abbracciata forte. 

"Mamma, dove andiamo?" sembro una pazza lo so, siamo all'aeroporto per prendere il primo aereo e cominciare la ricerca di mia figlia 
"Tranquilla, mi hanno offerto un lavoro a Londra, staremo lì per un poco" mio marito sa cosa sto facendo, mia figlia non sa l'esistenza di una possibile sorella 

"Va bene mamma, Londra è la città dei miei sogni e sono felice di abitarci per un poco" mio marito mi stringe la mano, guardo mia figlia e poi tutti e tre saliamo nell'aereo che ci porterà in una nuova città da dove inizierà la ricerca di mia figlia

Non so se abita qui, ma molti giovani lasciano l'Italia per andare in Inghilterra, spero di non fare un buco nell'acqua, ho bisogno di vederla e di trovarla. Niente e nessuno mi fermerà questa volta. 

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Angolo scrittrice:

Ciao a tutti, scusatemi se sono sparita per tutto questo tempo ma ho dovuto studiare per gli esami all'Università. Per fortuna ho finito e adesso potrò riprendere a scrivere. Succede un po' di tutto in questo capitolo, Jack e Angelica sono a Roma e si sono lasciati andare alla passione. Il padre di Angelica è morto, ma sarà veramente così? Alla fine del capitolo vediamo un altro importante personaggio, chi sarà?
Alla prossima!!!






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