Capitolo 14(parte2) - Paura

Mi avvicino e gli occhi mi si riempiono di lacrime. Se solo non mi fossi addormentata...

Ricaccio indietro le lacrime e mi faccio forza. Voglio sapere quello che è successo.

Albert si siede in una sediolina dall'altro lato del letto. Io sono troppo nervosa per farlo.

<Cos'è successo?> gli chiedo in tono freddo.

<Lui non vorrebbe che io te lo dicessi ma ormai le cose si sono fatte troppo grandi. È successo tutto all'improvviso e sono uscite fuori cose che non ti immagineresti neanche.> mi dice in modo abbattuto. Solo ora, guardandolo meglio, noto che anche lui è ferito. Da sotto la maglietta si notano delle grosse fasce.

<Parla. Voglio sapere tutto.> in risposta mi fa segno di sedermi. Mi seggo in una delle scomode seggioline vicino a Leo.

<È iniziato tutto quando ti abbiamo trovata. Quel giorno abbiamo scoperto molte cose. Noi sapevamo solo che eri sparita. Dopo quello che è successo quando abbiamo arrestato Alex, tuo padre aveva fatto sparire ogni tua traccia.> annuisco solamente aspettando che continui.

<Leo era così giovane... Tu eri diventata un'ossessione. Non riusciva a trovarti. Poi si è messo il cuore in pace e decise di dedicarsi ad incastrare l'organizzazione di cui faceva parte tuo padre.> si ferma per un attimo. Si passa una mano fra i capelli frustrato.

<Quando ti ha rivisto è uscito fuori di senno. Avrebbe ucciso tuo padre se io non lo avessi fermato. Lo abbiamo arrestato e con lui quasi tutta l'organizzazione. Non sapevamo però che ne mancavano 5.> stringe i pugni così forte da fare diventare bianche le nocche. Io sto qui, seduta ad ascoltare.

<Non si sono fatti vedere fino a quando non hanno saputo di te. Tuo padre gli doveva molti soldi. Due hanno cercato di entrare nel vostro appartamento. Per fortuna c'era la scorta sotto il palazzo e non sono riusciti ad entrare. Mentre gli altri tre ci hanno fatto un'imboscata. Ce la siamo cavata abbastanza bene, ma stanotte abbiamo avuto una soffiata e ne abbiamo presi quattro. Uno è scappato.> finisce finalmente il suo racconto e si alza. Esce e mi lascia sola con Leo.

Dio...

Non avevo idea che potesse essere colpa mia...

Mi sento così in colpa...

Soprattutto mi sento sola. Lui è la mia ancora, è tutto quello che fino a poco tempo fa avrei potuto solo sognare.

Prendo la sua mano fra le mie e appoggio la testa vicino alle sue gambe. Sto attenta a non toccare le sue ferite.

Lo guardo per non so quanto tempo. Penso a quanto sono scema. Penso a quanto io sia inadatta a stare con lui, ma non posso immaginare una vita senza di lui.

Penso a quanto sia bello e a quanto mi sia sempre piaciuto il lato B.

Sorrido a quel pensiero. Non gliel'ho mai detto, eppure lo penso sempre.

Penso ai momenti che abbiamo passato insieme. A quanto è bello e liberatorio stare con lui.

Ho paura. Ho paura di essermi attaccata troppo a lui.

Ho paura dei miei sentimenti...

Ma quando finalmente apre gli occhi e mi guarda non ho più dubbi.

<Cielo.> mi sorride e le lacrime, che fin'ora ho trattenuto, mi rigano copiosamente le guance.

Cazzo. Mi sono innamorata di Leo.

Angolo Autrice:

Ciaooo

Come state? :) Spero bene.

Mi scuso per il ritardo. Perdon. 

Mi sono fatta perdonare? ;) 

Spero che questa cacchina vi sia piaciuta :) 

A presto. 

D.

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