Stamattina mi sono svegliata stranamente di buon'umore. Forse perchè oggi inizio finalmente a lavorare. Non vedo l'ora.
<Sono contento di vederti così pimpante. Spero di vederti così più spesso.> Leo mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia.
Stamattina mi sono svegliata presto e ho preparato la colazione per tutti e due. Di solito la cucina lui.
<Come potrei non essere felice.> Gli sorrido e iniziamo a prepararci. Ieri sera mia ha detto che mi accompagnerà lui. A quanto pare ha molte conoscenze lì. Ho il sospetto che, anche a loro, abbia detto che sono la sua ragazza.
A pensarci bene... Ora che ho un lavoro non è necessario che io stia da lui. con lo stipendio che mi daranno posso permettermi il lusso di essere indipendente...
Ma se guardo tutto da un'altra prospettiva... Non voglio andarmene. È stato l'unico che mi ha davvero aiutato in tutti i questi anni e non mi va di lasciarlo solo.
Ormai sono quasi 2 mesi che sto a casa sua... Il tempo accanto a lui è comletamente volato.
Fa di tutto per non lasciarmi sola durante il giorno, o per non farmi mancare nulla.
Forse se la vita fosse stata meno ingiusta con me, avrei pensato a lui come il principe azzurro. Ma non me lo posso permettere. Non oggi almeno...
Verso le 8:00 siamo già pronti e lasciamo l'appatamento.
<Lavorerai insieme ad un altro. È nuovo. È una delle poche persone che non conosco lì dentro. Michelle ha lavorato lì per anni, quindi conosco tutti.> Ci immettiamo nelle strade di San Diego e stranamente non c'è molto traffico.
<Spero non sia il solito rompipalle della situzione.> ridiamo e dopo pochi minuti arriviamo. Non è molto lontano dall'appartemento. Questa era un'ottima cosa. Sarei potuta venire pure a piedi se Leo non mi avrebbe potuto accompagnare.
<Spero che con te sia simpatico se no se la vedrà con me.> dice con una voce tra il serio e il preoccupato.
Scendiamo finalmente dall'auto e ci avviamo all'entrata.
L'esterno è molto carino, ma l'interno è tutta un'altra cosa. La prima parola che mi viene in mente è lusso. Un'immensa sala si apre davanti a me. di fronte c'è un bancone, dove un ragazzo, accoglie i clienti. Sulla destra ci sono dei divani e delle poltrone, una sala relax. Sulla sinistra una grande porta che va verso i vari reparti termali.
Sono stata in un paio di centri benessere quando andavo ancora a scuola, per fare un paio di giorni di stage. Ma niente di quello che ho visto supera l'eleganza che quel posto sprizza da tutti i pori.
<Ti piace l'ambiente? Vieni qui che ti presento ad un paio di persone.> Mette una mano sul mio finco e mi avvicina a se, confermando i miei precedenti dubbi.
<Leo! Quanto tempo. Non vedevo l'ora di vederti.> Il raggazzo dietro al bancone lo abbraccio con affetto e io ne approfitto per guardarlo meglio. È un bel ragazzo, alto, moro, occhi verdi, e qualche muscolo, che di certo non guastano.
<Alfred. Non ci vediamo da molto eh?> si staccano e l'attenzione del ragazzo si sposta su di me.
<Tu devi essere Celeste, la ragazza di Leo. Mi hanno parlato bene di te. Sono felice che lavorerai qui.> mi porge la mano, e io prontamente gliela stringo. Sembra molto simpatico. Sicuramente non avremo problemi.
<Sono io. Sono contenta di ricevere una simile accoglienza.> ridiamo e attiriamo gli sguardi di alcune persone. Ma non me ne può importare di meno.
<Spero che questo trambusto sia dovuto a qualcosa d'importante. Se no informerò personalmente il capo.> una voce, che arriva dalle nostre spalle, ci fa fermare. Mi volto e vedo un uomo avvicinarsi a noi.
Tutto sommato è un bel ragazzo, ma l'occhiata che ci rivolge non mi piace per niente. Ha l'aria di essere il solito antipatico che si irrita per qualsiasi cosa.
<Peter. Questa è Celeste Williams, la ragazza nuova.> il ragazzo, Alfred, ci presenta. Vedo il volto di Peter cambiare radicalmente.
<Piacere. Ero ansioso di conoscerti. Mi hanno parlato molto bene di te. Posso darti del tu vero?> mi porge la mano e io gli do la mia. Me la stringe e mi fa l'occhiolino.
Ritiro la mano e mi stringo di più a Leo, che nel frattempo ha rimesso una mano sul mio fianco.
<Piacere io sono Leonardo, il suo ragazzo.> Leo gli porge la mano, ma lui non allunga la sua per stringerla. Al contrario, lo guarda storto e fa finta di non averlo visto.
<Fra dieci minuti ti voglio pronta per iniziare a lavorare. Non voglio perdere tempo.> si allontana ed entra nella porta che c'è sulla sinistra.
Leo mi guarda e sembra più che infastidito dal comportamento di Peter.
<Non capisco il suo comportamento, ma spero per lui che non ricapiti più.> si gira verso Alfred e lui alza le spalle.
Nessuno di noi capisce il suo comportamento, ma non me ne proccupo più di tanto.
<Credo che sia ora di andare per me.> Leo saluta affettuosamente Alfred. Dopo avermi dato un bacio sulla fronte, e avermi detto che mi sarebbe venuto a prendere lui, se ne va.
<Allora. Per andare nel tuo ufficio devi andare di là. Spero ti troverai bene qui.> Alfred mi sorride e mi avvio alla porta che mi ha indicato.
Prima non l'avevo notata. È vicino al bancone. Apro la porta ed entro.
Un grande corridoio mi si para davanti.
Inizio a percorrerlo. Ci sono molte porte, ognuna con uno o due nomi scritti sopra.
<Celeste, il nostro studio è di questo.> Sento la voce di Peter da dietro di me. Quest'uomo ha la mania di comparire alle spalle. Lo terrò a mente.
Mi giro e lo vedo un paio di porte dietro di me. Mi avvicino ed entro con lui nell'ufficio. Credevo mi avessero dato un ufficio tutto mio, e invece mi sbagliavo.
Mi guardo un po' intorno e la stanza non mi sembra tanto male. Ci sono due scrivanie, messe accanto, in legno. Più in là c'è un divanetto, con due poltrone e un tavolinetto. I muri sono grigio chiaro, senza alcun quadro.
Mi avvicino a quella che suppongo sia la mia scrivania e mi seggo. Lo stesso fa Peter.
<Spero che possiamo lavorare insieme nel migliore dei modi.> Mi fa di nuovo l'occhiolino e inizia a spiegarmi un paio di cose basilari. Ascolto con attenzione e lui mi spiega tutto con semplicità.
Quando finisce mi sorride e si dedica al suo lavoro.
Penso, o almeno spero, che l'incidente con Leo sia stato solo un piccolo episodio che non si ripeterà più...
Angolo Autrice:
Heiii
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto almeno un pochino 😂
Spero di poter aggiornare presto 😙
Volevo dirvi anche che sto scrivendo un'altra storia. Se vi va andatela a leggere 😉😉
Grazie mille per il sostegno che mi date xxx
D.
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