Mi svegliai di soprassalto non capendo dove mi trovassi, avevo un fortissimo mal di testa e anche la spalla mi faceva male, dopo un po capì che quella stanza e quelle lenzuola di seta rosa mi erano familiari, ero nel letto di Sophia, ma come ero arrivata li? un flash di immagini mi colpì la mente, io che mi allontanavo dalla festa, la musica troppo alta, il mondo che girava e quelle braccia che mi scuotevano...
"-sei già sveglia?" sophia mi fece sobbalzare per la paura
"- che è successo? come mai sono qui?" chiesi confusa
"- qualcuno ieri sera ha drogato il tuo drink, abbiamo escluso a priori che hai preso delle pasticche di tua spontanea volontà, perchè è così vero Jas? non stai così male da cercare di ammazzarti, vero? ti prego dimmi che è così" disse sophia scoppiando a piangere
"qualcuno ha drogato il tuo drink" quelle parole mi risuonavano in testa come un martello pneumatico, ero sempre più confusa, più cercavo di ricordare più non riuscivo a ricordare, sapevo che non ero così stupida da voler tentare il suicidio ma chi mi avrebbe potuto fare uno scherzo simile?
"- non ricordo nulla, ho solo ricordi sfocati di ieri sera" dissi strofinandomi le meningi a causa del forte mal di testa
"- quanto hai bevuto? chi ti ha procurato i drink?" Sophia cercava in tutti i modi di farmi ricordare
"-un ragazzo alto e riccio, non ricordo il suo nome, ma ha preparato il drink davanti a me non può essere stato lui e poi non credo di aver bevuto troppo, forse non era drogato forse ero io a non essere abituata" quasi mi giustificai
"- il dottore ha detto che ti hanno dato una pasticca molto forte e di sicuro era dentro il drink visto che dalle analisi è risultato anche che avevi bevuto, so che tu non l'avresti mai fatto Jas quindi ti prego cerca di ricordare" disse quasi supplicandomi
La porta si aprì e vidi entrare Melanie seguita da Marcus e Daniel, alla vista di quest'ultimo il mio sangue si raggelò .
"- ci hai fatto prendere uno bello spavento" disse Melanie abbracciandomi
Scansai le coperte e vidi che avevo un pigiama giallo con dei fiocchetti arancio disegnati, era sicuramente di Sophì ma non avevo la più pallida idea di quando e chi me lo aveva fatto indossare .
"-i miei genitori sanno qualcosa?" Dissi in preda al panico, sapevo che mi avrebbero messo in punizione fino all'anno prossimo se solo avessero saputo ciò che era successo
"- no, ho mandato un sms a tua madre dicendole che saresti rimasta a dormire da me perché ti eri addormentata sul divano e non volevo svegliarti" disse Sophia
"- come sono finita nel tuo letto, chi vi ha avvertite?"
"- ti sei allontanata dalla festa e ti sei accasciata nel parcheggio, Da-Daniel per fortuna ti ha trovata" disse Melanie balbettando mentre pronunciava il suo nome, il mio sguardo si posó su di lui che era seduto sulla scrivania e giocherellava con una penna, smisi subito di guardarlo appena i miei occhi si incrociarono ai suoi.
"- ha cercato di svegliarti ma non c'è stato verso, continuavi a dire parole senza un senso e a lamentarti tenendoti la testa, ti ha subito portato al pronto soccorso dove ti hanno fatto
un prelievo e subito dopo una lavanda gastrica, il medico ha detto che è stata una fortuna che qualcuno ti abbia trovata" continuó Melanie
"- noi non riuscivamo a trovarti fino alla chiamata di Daniel che ci ha avvisato, vi abbiamo raggiunti subito dopo al pronto soccorso, il dottor Hasting voleva avvisare i tuoi genitori ma Daniel l'ha convinto a non farlo e a farti dimettere così avresti potuto dormire a casa mia, visto che era tutto a posto e non dovevi fare altre flebo" terminó Sophia
Ascoltai il racconto cercando di ricordare ma nella mia testa c'era solo confusione.
"- tutti fuori, Jas ha bisogno di una doccia per rilassare i muscoli e far calmare il ️mal di testa" disse Sophì quasi urlando
"- preparo qualcosa da mangiare ho una gran fame e scommetto che pure tu" disse rivolgendosi a me Melanie, il suo tono di voce sembro più una minaccia.
Mi buttai sotto il getto dell'acqua bollente dopo aver socchiuso la porta Sophia mi aveva proibito di chiuderla a chiave...
insieme all'acqua calda scendevano giù anche lacrime salate, non riuscivo a capire perché doveva andare tutto così male, perché non riuscivo più a gestire le mie emozioni, sentivo il vuoto che Daniel aveva lasciato dentro me ma più di tutto Sentivo la rabbia che mi invadeva quando pensavo a ció che mi aveva fatto.
Uscì dal bagno con addosso l'asciugamano credendo di trovare Sophia, ma l unica cosa che trovai furono dei vestiti puliti che non erano miei, piegati sul letto, dubito dopo essermi vestita scesi al piano di sotto e trovai tutti seduti intorno al tavolo, appena si accorsero della mia presenza smisero di parlare, mi faceva troppo male la testa per cercare di capire quale fosse il loro discorso, quindi lasciai perdere e mi sedetti in silenzio intorno il tavolo anch'io.
"- perfetto si mangia!!" disse Markus per interrompere il silenzio imbarazzante che si era creato
"- veramente non ho tanta fame" intervenni io, prendendomi le occhiatacce di Melanie e Sophia
"-ok scherzavo"dissi alzando le mani in segno di resa.
mangiai pochi bocconi della pasta che Melanie aveva preparato accuratamente, poi mi scusai con loro e mi andai a sdraiare sul divano, sentivo la testa pulsare e avevo ancora i conati di vomito. Approfittai per chiamare mia madre che per fortuna si era bevuta la storia raccontata da Sophia e mi avvisava che avrei dovuto invitare qualcuno a dormire da me perché loro avrebbero raggiunto degli amici per cena e molto probabilmente sarebbero rimasti a dormire li. Tranquillizzai mia madre dicendole che mi sarei fermata da Sophia e riattaccai.
Sentì una mano accarezzarmi i capelli , quel tocco leggero e delicato mi fece sentire protetta e al sicuro, aprì lentamente gli occhi e vidi Daniel seduto sul bracciolo del divano dove ero sdraiata accarezzarmi la testa, mi alzai interrompendo quel tocco che mi mancó fin da subito.
"-scusa ti ho svegliata" disse a voce bassa
"- dove sono gli altri?" ️chiesi stropicciandomi gli occhi come una bimba assonnata, gesto al quale lui fece sicuramente caso visto il debole sorriso che comparve sul suo volto.
"- sono andati fuori a fare la spesa per sta sera, ho la tutela di Sophia i miei zii si sono dovuti assentare per due giorni mangiamo tutti qui, ti fermi anche tu?" Chiese speranzoso
"-non lo so, anche i miei sono fuori sta notte" mi feci scappare ciò che non avrei mai voluto dire a lui.
Vidi un sorriso aprirsi sul suo viso...
"- ma dovró comunque andare a casa non ho vestiti" dissi trovando la prima scusa che mi passó
per la testa,
"-potrei accompagnarti io "
"- no grazie"
"- non odiarmi... Se puoi" disse con un filo di voce ...
Non risposi mi persi in quegli occhi azzurri come il mare, in quegli occhi in cui avrei potuto abitare una vita intera senza mai stancarmi...
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