L'imperdonabile!
Mi sentivo gli occhi di Daniel puntati addosso mentre le mie mani erano immerse nella pasta morbida della pizza.
"- noi andiamo a fare un giro, ti lasciamo nel tuo mondo... Ah gli altri vengono per le 21:00" disse Melanie sbucando dalla cucina e interrompendo i miei pensieri, non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che la vidi aggrapparsi sulle spalle di Markus e sparire, il che mi fece sorridere, quei due erano completamente matti.
Coprì la ciotola della pizza con degli strofinacci e poggiai il tutto sul piano cottura della cucina di Sophia, controllai il dolce nel forno e accesi la tv per squarciare quell'attimo di silenzio ma questo servì a ben poco perché mi persi di nuovo in quegli inutili pensieri che ormai da giorni mi tormentavano.
Sentì il telefono squillare e sul mio volto comparve un enorme sorriso non appena vidi lampeggiare il nome di Sarah .
"- tesoro mio" dissi strisciando il dito sul mio smartphone
"- Jas, ho saputo... come stai?" La sua voce preoccupata mi riportó a pensare ciò che era successo la sera precedente.
"- nulla di grave, sta tranquilla ne parleremo appena avremo modo" dissi cercando di tranquillizzarla
"- mi ha chiamata Sophia, ci sarò anch'io sta sera, spero tu non mi lascerai digiuna ho saputo che cucini tu" ️sghignazzó
"- simpatica!!" Strozzai un sorriso
"-Ci vediamo sta sera" disse prima di riattaccare .
Vidi con la coda dell'occhio Daniel entrare in cucina, fino quel momento credevo fossero usciti tutti, invece lui era la, per un attimo pensai che quel giorno tutti cercavano la scusa per lasciarci soli, ma nessuno sapeva che quei tentativi sarebbero serviti a poco.
"- sei qui... Credevo fossi uscito." Diedi voce ai miei pensieri
"- non sono l'unico a non essere uscito, c'è Sophia di la" disse tranquillizzandomi parecchio
"- bene!" Dissi prima di precipitarmi verso il forno e togliere il dolce ormai pronto.
"- dev'essere buonissimo" sorrise
"- devo ancora farcirlo"
"- ti aiuto?"
Quasi scoppiai a ridere.. Daniel ai fornelli, non oso immaginare cosa sarebbe venuto fuori.
"- guarda che me la cavo" sembrava leggere nei miei pensieri o forse la mia faccia parlava da sola.
"- no grazie"
Dissi fredda
Sbattè un pugno sul tavolo ed uscì dalla cucina.
Ignorai quel brusco gesto anche se mi fece sobbalzare, ero abituata a quelle scenate ma non avrei più permesso a niente e a nessuno di rovinarmi le giornate.
Devo dire che quel
️pomeriggio fu rilassante mi misi a farcire e a decorare la mia torta al tiramisù che dall'aspetto sembrava buonissima quando terminai il lavoro quasi mi incupì, adoravo cucinare, mi rilassava ed era l'unico modo che avevo per evadere dai pensieri .
"- sei tutta sporca di cioccolato" Sophia scoppiò a ridere e mi pulì il viso con un fazzolettino di carta
"Questo dimostra che ho lavorato tutto il pomeriggio" dissi facendole la linguaccia
"- hai intenzione di presentarti così sta sera? Mi farai scappare gli ospiti!"
"-Devo ancora stendere la pizza e poi vado a casa a lavarmi se qualcuno mi presta la macchina" dissi facendo gli occhioni dolci sperando che mi avrebbe dato le chiavi della sua .
"- ti aiuto a farlo e poi ti accompagno, voglio essere sicura che torni e che nulla ti faccia cambiare idea durante il tragitto"
"-️va bene" non cercai nemmeno di obbiettare, sapevo che non mi avrebbe lasciata andare da sola, dopo l'episodio della sera precedente mi trattavano tutti come una bambina, compreso Daniel.
dopo essere uscito dalla cucina infuriato non lo vidi per l'intero pomeriggio, mi chiesi dove fosse andato ma subito dopo mi resi conto che non erano più problemi miei ed abbandonai il pensiero.
"-sono tre ore che sei la dentro"urló Sophia appena mi vide uscire dalla porta del bagno avvolta dagli asciugamani
"- se vuoi iniziare ad andare mi faccio passare a prendere da Sarah" dissi scocciata
"- sta sera dormi da me, almeno non dovrò sopportare quel rompiscatole di mio cugino"
"- contaci" dissi con sarcasmo
"- ti conviene prendere tutto ciò che ti serve tanto sai già che non ti farò varcare la porta di casa mia "
Sbuffai in segno di resa tanto sapevo già che con Sophia non avrei di certo vinto.
Mi vestì frettolosamente indossando i primi jeans e la prima t-shirt che mi venne tra le mani abbinandoci un cardigan che non abbottonai ma lasciai aperto, lisciai i capelli e truccai leggermente il viso.
"- sono quasi pronta"urlai allacciando le mie converse nere, presi il pigiama, lo spazzolino, dei vestiti e tutto ciò che pensavo potesse servirmi e li infilai nel mio borsone Fuxia.
Presi il mio giubbotto di pelle e mi diressi verso la macchina di Sophia che dalla faccia che aveva sembrava già spazientita.
"-️Pronta" dissi allacciando la cintura
"- se non fosse perché ti voglio bene più di qualsiasi altra persona ti avrei lasciato qui" sbuffó
Risi e accesi la musica a palla canticchiando qualche canzone che passava in radio, ero così terribilmente lunatica ultimamente che quasi facevo fatica a riconoscermi.
Quando arrivammo a casa di Sophia vidi un sacco di macchine parcheggiate nel vialetto, dovevano essere già tutti li, compreso lui. Strinsi il borsone nella spalla e mi avvicinai al portone, soffermandomi per un attimo senza suonare.
La porta si spalancò ed io quasi urlai per lo spavento.
"- eccole sono arrivate" disse Melissa con tono di superiorità.
Anche se tra di noi non scorreva buon sangue devo dire che era davvero una ragazza molto bella... la chioma bionda quella sera era raccolta in una coda alta che gli ricadeva con dei riccioli sulle spalle, i suoi occhi blu erano evidenziati da un ombretto scuro e le labbra carnose da un rossetto rosso fuoco, lo stesso colore del mini vestito che indossava.
"- levati dai piedi, devo passare, o hai intenzione di ammirarmi tutta la sera? Lo so quanto io possa essere splendida ma sono pur sempre etero TESORO" disse sottolineando l'ultima parola e colpendomi la spalla facendomi quasi perdere l'equilibrio .
"- Jas" udì la sua voce dolce e calma che mi era mancata tanto
"- Sarah" dissi a mia volta correndo ad abbracciarla e facendo cadere per terra il borsone .
"- quanto sei bella" mi strinse più forte
"-vieni sono già arrivati tutti" continuó trascinandomi per un braccio.
Salutai gli altri e mi venne presentata una ragazza di nome Mona seduta vicino Daniel, dai lunghi capelli scuri e gli occhi nocciola chiaro, era la figlia degli amici di famiglia di Sophia e Daniel, Sembrava una ragazza a modo anche se ogni tanto mi lanciava delle brusche occhiatacce, ma avevo ben altro a cui pensare quindi la ignorai come era mio solito fare con le persone che non mi piacevano, anche se odiavo giudicare un libro dalla copertina, ero fatta così, diffidente con chi non conoscevo e ancora di più con chi non mi faceva una bella impressione .
"- dovremmo organizzare un'escursione l'estate si avvicina" disse Thomas elettrizzato
" si, magari dormire sotto le stelle" rise Dean
"- zitto Dean che tu non dormiresti all'aperto nemmeno se ti pagassero per farlo" obbiettó Tayler
"-vogliamo assaggiare il dolce che ha fatto Jasmine? E smetterla di blaterare?Chiese Melanie strofinandosi le mani.
Vidi Dean e Thomas scambiarsi qualche battuta di sottecchi ma non capì bene di cosa parlassero anche se subito dopo lo sguardo di Thomas si incrociò al mio, vidi Daniel irrigidirsi e fissarmi in cagnesco ed io non so per quale motivo arrossì .
La torta oltre che avere un bell'aspetto era anche ️buona quasi mi meravigliai di me stessa e dopo aver ricevuto un sacco di complimenti cosa che mi fece imbarazzare parecchio, mi alzai per prendere una boccata d'aria, avevo bisogno di stare un po da sola.
Vidi con la coda dell'occhio Sarah scusarsi con Dean e seguirmi.
"-come stai?" Chiese appena raggiungemmo il giardino
"-sto" dissi facendo un gran sospiro
Non rispose ma mi abbracciò, comunicandomi con il suo silenzio tante parole di conforto, parole di cui avevo bisogno.
"- non so se resisterò ancora" dissi con le lacrime agli occhi
"-vedi, nella vita nessuno è perfetto Jas, chiunque commette errori, poi magari se ne pente, ma subito dopo averli fatti, e purtroppo non si può più tornare indietro, solo cercare di rimediare... Credo che una seconda possibilità non si neghi a nessuno ma credo anche che quella seconda possibilità devi lottare per ottenerla, lottare fino a quasi impazzire..."
L'abbracciai di scatto senza risponderle, non so come ma era in grado di leggermi l'anima come nessuno riusciva a farlo, con i suoi discorsi riusciva sempre a rimettere in ordine i miei pensieri.
Sentimmo dei passi dietro di noi, e quando mi voltai vidi Daniel.
"-credo sia arrivato il momento di affrontarlo, scappare non aiuta" mi sorrise
Annuì e mi avviai a passi incerti verso lui...
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