85. Il terzo incomodo

Una delle cose più difficili della vita è quella di decidere se allontanarti o provarci ancora un po'.

Un altro anno è giunto al termine e speravo di iniziarne uno nuovo lasciandomi tutti i problemi e le inquietudini alle spalle, ma a quanto pare non mi sarà possibile.
Me ne sto in cucina ad aiutare mia madre mentre si adopera a preparare le sue prelibatezze per il cenone di questa sera.

«Natalia ma cosa fai? Stai facendo impazzire la maionese!»
Mia madre mi rimprovera, facendomi notare che la salsa che ho tra le mani ora è praticamente da buttare.
Sono troppo nervosa e in sovrappensiero, devo cambiare un po' aria prima che possa combinare altri disastri.

«Scusa mamma!»
Mi scuso velocemente e senza dare ulteriori spiegazioni, prendo sciarpa, cappello e cappotto ed esco in giardino a prendere un po' d'aria.
Il freddo gelido mi allevia il torpore che sentivo alla testa, rischiarando leggermente i miei pensieri.
In questi giorni non ho sentito Duncan, ci siamo ripromessi di darci un po' di tregua e far passare il capodanno prima di provare a rimetterci sulla tracce di Nadia.
Lui non sembrava molto convinto, ma per il momento non ha scartato del tutto l'idea.
Sono stata incollata al telefono giorno e notte, sperando che mi scrivesse anche un semplice messaggio, sperando che mi chiedesse di andare da lui anche solo per cinque minuti, soltanto perché si sentiva solo, ma invece sembrava scomparso.
L'unica certezza che avevo era che non aveva preso alcun volo per oltre oceano.
Ogni giorno passavo avanti casa sua per assicurarmi che fosse lì e la sua auto non si era mossa dal parcheggio, inoltre, dalle finestre potevo vedere delle luci e anche lo sbocco del camino continuava a fumare.
Frugo nella tasca del cappotto e trovo il pacchetto di sigarette di Duncan che gli avevo sequestrato in macchina mentre tornavamo a casa.
Parlare col padre di Marissa lo aveva sconvolto e stava per fumare tutto il pacchetto.
Sfilo una sigaretta e dopo averla portata alle labbra la accendo e ne aspiro una grossa boccata.
Mi ero ripromessa di smettere, ma questo piccolo cilindro di tabacco mi fa sentire come se accanto a me ci fosse Duncan.
Sarà sempre come una droga per me e questo mi devasta.
Lascio cadere la cenere con dei piccoli tocchi sul filtro e mi preparo ad intossicare i miei polmoni con un altro tiro di fumo quando il mio telefono mi avvisa dell'arrivo di un messaggio.
Apro immediatamente le notifiche con mani tremanti e cuore palpitante, mentre spero che Duncan si sia ricordato di me.
Invece nemmeno questa volta il mio desiderio sembra esser stato esaudito, ma poco male questa volta, visto che il messaggio è di Stefano.
Ho pensato tanto a lui in questi giorni e più volte gli ho scritto un messaggio di testo, eliminandolo poi prima di inviarlo.
Non volevo chiedere il suo aiuto senza parlarne con Duncan, ma sapevo bene che lui non avrebbe mai accettato e per questo considerai il suo messaggio di auguri come un segno del destino.

Ne approfitto e prendo coraggio mi pesa molto farlo dopo tutta la situazione venutasi a creare con Duncan.
Gli invio un messaggio per ricambiare gli auguri e gli chiedo come passerà l'ultima notte dell'anno.
La sua risposta è immediata,mi dice che passerà la serata nell'hotel dove alloggia.
Dall'ultima volta che ci siamo visti mi aveva raccontato che i rapporti con sua madre fossero arrivati al capolinea,e dopo averla scoperta complice con Federico,Stefano ha deciso di andarsene di casa lasciando la città.
Non so se sia la scelta giusta chiedergli aiuto ma Stefano non è una cattiva persona e mi ha già dimostrato molte volte di volerlo fare sia per me che per Marissa,quindi gli chiedo se possiamo vederci per parlargli meglio da vicino di come potrebbe aiutarmi.

Entro in casa di fretta, devo prepararmi il prima possibile per incontrarmi con Stefano.
Sono agitata, sto agendo alle spalle di Duncan e mi sento in colpa, non voglio che si senta tradito, tutto quel che faccio è solo per il suo bene.

«Mamma, tra poco esco, prendo ancora la tua auto, prometto di farci il pieno prima di tornare!»
Avviso mia madre, persuadendola prima che possa dirmi che lascio sempre il serbatoio vuoto.

«Aspetta un momento signorina!»dice tenendo un mestolo in legno tra le mani in modo minaccioso.

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
Non sono più una bambina, ma lei continua a trattarmi come se avessi dieci anni.

«Si mamma?»dico in tono cantilenante.

«Si può sapere cosa ti prende oggi? Sembri un boomerang impazzito!»
Rido a crepapelle per la stupidaggine che ha detto, le metafore non sono mai state il suo forte, ma devo dire che hanno sempre reso l'idea di quel che intendeva dire.

«Hai rovinato la salsa per il cocktail di gamberi, hai messo lo zucchero al posto del sale nell'insalata di patate, hai ripreso a fumare, non è da te!»
Vedere mia madre che si preoccupa per me mi intenerisce, ma sta esagerando, non sono così stralunata, almeno non credo.

«Dai mamma, può capitare a tutti di sbagliare, poi cucinare è una dote che non ho ereditato da te purtroppo!»le dico abbracciandola.

Mamma ricambia l'abbraccio, ma poi mi allontana e mi guarda
con il suo sguardo indagatore.

«Questa volta non me la bevo Natalia, sei mia figlia e so che qualcosa ti turba. Ho passato tanto tempo lontana da te e non ti permetterò di mancare a questa cena, voglio iniziare il nuovo anno avendoti accanto!»
I suoi occhi diventano lucidi, dopotutto sono stata anche io egoista, ho pensato soltanto al mio dolore ma una madre soffre insieme al proprio figlio.

«Non mancherò mamma! Te lo prometto!»dico guardando l'orologio.
«Devi andare da lui?»chiede riferendosi a Duncan.

«Che cosa? No mamma, ma come ti viene in mente!»dico amareggiata, perché mi sarebbe bastato un suo cenno per correre a casa sua.

«Allora? Chi ti sta aspettando?»chiede assottigliando gli occhi«e non mentirmi Natalia!»chiarisce nell'immediato.
Mi mordo le labbra, non voglio che si preoccupi per me.
«Allora?»chiede insistendo.

Sbuffando rispondo «Devo vedermi con Stefano!»

Sul suo volto compare un misto tra sorpresa e delusione, chissà cosa si aspettava.

«Stefano?»chiede perplessa.

«Si mamma, Stefano! »ripeto quasi infastidita.

«Non dirmi che tu e lui..»

Capisco dove vuole andare a parare e la fermo subito «No no mamma, non farti viaggi mentali. Siamo semplici amici, volevamo scambiarci gli auguri e discutere di alcune cose!»dico vagamente.

«Mi fa piacere sapere che vuoi due siete riusciti a salvare qualcosa del vostro rapporto. Quindi potresti invitarlo per il cenone di stasera!»

«No mamma non credo sia il caso! Sarebbe imbarazzante!»rispondo immediatamente.

«Perché scusa? Siete amici no? Credo faccia bene anche a lui passare una serata in una vera famiglia, nonostante tutti i nostri difetti.»
La sua idea quasi inizia ad essere allettante, in fondo Stefano avrebbe passato la serata in un hotel ad aspettare che finisse il Capodanno per poi tornare nella sua città attuale senza trovare traffico.
Sua madre è sempre stata una serpe velenosa, non ha saputo fare del bene nemmeno a suo figlio e alla fine l'ha abbandonata anche lui.

«Dai, chiamalo, altrimenti provvederò io stessa ad invitarlo!»dice mia madre minacciandomi, perché so che lei ne sarebbe capace e mi farebbe fare qualche figuraccia.

«Ma dobbiamo parlare di una cosa importante!»dico provando a desistere.

«Ne parlerete qui! Vi prometto che non mi metterò ad origliare, ho un cenone da preparare e tu non sei stata d'aiuto, anzi!»continua evidenziando il mio scarso successo in cucina.
Lanciando un occhiolino, chiude il discorso e se ne torna alle sue cose.
Mi ha incastrata, non ho scelta, ma sono felice di avere il suo appoggio.

Chiamo Stefano...

«Natalia? Sei già arrivata?»chiede Stefano preoccupato.
Manca mezz'ora al nostro appuntamento, spero vivamente che non si sua mosso in anticipo come suo solito.
«No no! Volevo avvisarti di un cambio di programma!»dico come a voler annunciare qualcosa di tragico.
«È successo qualcosa?»
«Si! Sei ufficialmente invitato al cenone della famiglia Preziosi! Mia madre ci tiene tanto, ma se non te la senti capisco, troverò una scusa per te!»mi affretto a chiarire.

Sento Stefano ridere dall'altro capo della linea.
«Sono lieto di questo invito Natalia, non devi farti problemi! I miei programmi non erano così prosperosi da tempo! Per che ora devo essere lì?»chiede sorprendendomi.
È proprio vero che tutti noi siamo cambiati.
«Fa pure con comodo ma non venire più tardi delle nove sai com'è mia madre! »

Lo sento ridere ancora, lui sa bene quanto mia madre sia fissata con le tradizioni.
Chiudo la chiamata e dico a mia madre che Stefano ha accettato il suo il suo invito.

Do un'occhiata in cucina e mia madre con tutto quello che ha preparato potrebbe sfamare mezzo quartiere,non resisto e assaggio uno di quei buonissimi pasticcini con la glassa al caramello che solo lei sa fare.

«Ehii, giù le mani! Piuttosto perché non vai a cambiarti!»

«Agli ordini! »dico,non mi va di discuterete e poi mi costringerebbe fino a farmi indossare qualsiasi di elegante.
Rovistando nell'armadio trovo un vecchio abito color oro tempestato da micro pagliette, ricordo di averlo indossato al primo capodanno con Stefano e Marissa.

Dopo aver indossato l'abito,frugo tra la roba di mia madre e riesco a sistemare i capelli con qualche forcina che ho trovato nel suo beauty.
Prendo il correttore e sistemo anche le occhiaie,maledette..
Il suono del campanello mi fa sussultare,mi affretto a darmi un'occhiata allo specchio e sento la voce di Stefano provenire dall'ingresso prima che mia madre possa fare danni scendo in fretta le scale.


«Ehii! » dice facendomi un cenno con la mano

Devo ammettere che mi fa davvero piacere rivederlo,allarga un mezzo sorriso appena nota l'abito che indosso.

«Non sapevo che avessi ancora quest'abito!»

«Si,era qui nel mio vecchio armadio.»

«Quanti ricordi..» dice in tono nostalgico mentre mi porge una bottiglia di un costosissimo champagne e un vassoio di dolci per mia madre.
Stefano è sempre stato un uomo galante, è le sue scelte sono sempre raffinate.

«É il tuo preferito!»dice

Mente mia madre prende il cappotto di Stefano,lo rimprovera per avergli portato dei dolci.
Gli faccio cenno di seguirmi nel salone prima che mia madre possa iniziare l'interrogatorio.

«Lui dov'è? »dice guardandosi intorno

«Lui chi?» dico sorpresa

«Davvero Natalia?»

«Se ti sati riferendo a Duncan,no lui non è qui !»

«Questa faccenda di sua madre non vi ha fatto riappacificare?»

Perché sta rendendo tutto più difficile, non mi va di parlare di Duncan con lui.

«Lo sto solo aiutando,finita questa storia ognuno tornerà alla propria vita! »dico anche se Stefano non sembra convinto dalle mie parole

«Raccontami di come stanno procedendo le ricerche.»dice

«Un disastro! Ricordi il padre di Marissa un uomo gentile e galante? Bene dimenticalo! Perché quell'uomo è cambiato in peggio! »

Aggrotta la fronte non capendo dove voglia arrivare «Stefano quell'uomo ci ha sbattuti fuori da casa sua,si guardava spesso intorno come se avesse paura che qualcuno lo stesse spiando!»

Si siede sulla poltrona e si massaggia le tempie

«Credo che c'entri il nonno di Marissa! »dico

«Lo credo anch'io, ricordi quando Marissa ci raccontò che suo nonno fece andare in bancarotta l'hotel di suo padre ?»

«Si,ma cosa c'entra questo ora?»

«Credo che lui abbia paura di parlare dopo tutto quello che gli hanno fatto.»

«Quando stavamo per andare via ha guardato Duncan negli occhi soffermandosi sul suo volto, e si è quasi commosso,lo so sembra difficile da credere ma credo che Duncan gli abbia ricordato Marissa.»

Sentiamo suonare il campanello,la voce di mia madre dall'altra parte della stanza mi chiede di andare ad aprire la porta. Sarà sicuramente mio padre che avrà dimenticato le chiavi di casa.

«Arrivo subito!! » urlo
Dico a Stefano di aspettarmi qui mentre mi dirigo alla porta d'ingresso.





«Che..che...ci fai tu qui?» dico sorpresa per poco non mi prende un colpo

«Ehi non sembri affatto felice di vedermi!.»

«No no non è come sembra anzi sono sorpresa di questa visita!.»
Vorrei trovare un briciolo di lucidità ma sono alle prese con un mix di sensazioni e pensieri che mi trafiggono la mente.
Faccio un respiro profondo mentre Duncan mi guarda perplesso non capendo la mia agitazione.
Torno in me cercando di scacciare via la reazione che potrebbe avere Duncan nel vedere Stefano e ripetere a me stessa che non siamo più una coppia quindi non ha nessun diritto di fare scenate comportandosi come se fossi sua.

«Vuoi entrare?»dico

«In realtà volevo fare quattro passi se ti andava.»

«In questo momento non posso...»

«Va bene,mi dispiace averti disturbato.»

«Se vuoi dirmi qualcosa posso pure assentarmi per qualche minuto! » dico vedendolo deluso dalla mia risposta

«Ero nei dintorni è volevo salutarti...» dice

«Mi fa molto piacere!» dico in realtà ho desiderato che venisse a cercarmi ma con Stefano dentro casa mi risulta tutto più difficile.

«In questi giorni mi mancava non averti intorno .»dice con un filo di voce che a malapena riesco a sentire, mentre il mio cuore sembra aver udito bene quelle parole è inizia a battere ad un ritmo troppo forte.

Credo di trovarmi in un incubo, appena sento la voce di Stefano dietro alle mie spalle.

«Ehi Duncan!»dice

Duncan ricambia con un sorriso amaro sulle labbra e mi guarda i malo modo,sto per avere un infarto.

«Duncan che ci fai la fuori? Entra dentro c'è posto anche per te stasera!» dice mia madre vedendolo

Duncan esista per qualche minuto ma appena vede Stefano posizionarsi al mio fianco accetta l'invito di mia madre,giuro che ho pregato tutte i santi che conosco affinché Duncan rifiutasse l'invito.

Dopo l'arrivo di mio padre ci sediamo tutti a tavola Duncan è seduto accanto a mia madre mentre io sono al lato opposto accanto a Stefano, è davvero imbarazzante vederli seduti uno di fronte all'altro e nemmeno nei miei peggiori incubi ho vissuto una scene del genere.
Accanto a me c'è Stefano, l'uomo che ho tanto amato ma anche tanto odiato per avermi rubato degli anni della mia vita, mentre davanti ai miei occhi c'è Duncan che con la sua anima grigia e tormentata è riuscito a farmi rinascere e a tirare fuori una nuova me piena di vita e innamorata persa di lui.
È nonostante l'imbarazzo che regna tra di noi cerco sfacciatamente i suoi occhi per riuscire a capire se davvero gli mancavo e se gli importa ancora qualcosa di me.

Dopo circa un'ora passata a riempirci lo stomaco,Duncan ha cercato di ignorare i miei sguardi per tutto il tempo della cena, mia madre mi chiede di seguirla in cucina, mentre lascio quei due con mio padre sperando non faccia danni.

«So che devi parlare con loro di quello che mi avevi detto oggi quindi nel frattempo mi occuperò di dare una sistemata alla cucina. »dice mia madre

«Non credo sia una buona idea! »

«E per Duncan vero ?»

Mia madre sembra aver già capito tutto..

«Non sarebbe meglio renderlo partecipe,così capirà che non gli stai nascondendo nulla.»

«Con lui è sempre difficile,credo che non la prenderà bene.»

«Hm.. hai ragione ha passato tutto il tempo a guardare in malo modo Stefano.»dice trattenendo una risata

«Mamma ti prego!»

«Lo so,lo so ti chiedo scusa ma vederli seduti alla stesso tavolo dopo tutto quello che è successo tra voi mi sembrava di vedere una di quelle scene viste nei telefilm americani.»

Porto i pasticcini a tavola prima che mia madre mi faccia innervosire,non immagina quanto sia stato imbarazzante per me è lei se la ride.
Le dico di chiamere mio padre in modo che possa essere lasciata da sola con quei due.

«Ti consiglio di portate un'altra bottiglia di vino a tavola per affrontare questa conversazione!»dice stavolta seria

Mi dirigo nella sala pranzo mentre mio padre si avvia in cucina.

Tiro un po' d'aria fuori dai polmoni e mi preparo a spezzare questo silenzio imbarazzante.

«Allora Stefano come pensi di aiutarci? »

Mi guarda stupito e cerca di capire dove io voglia arrivare.

Duncan alza lo sguardo verso di me mettendomi i suoi profondi occhi neri addosso, sento le guance bruciare.

«Gli hai parlato di tutto non è così?»chiede Duncan sempre più nervoso.
Sono stata colta in flagranza di reato e ormai negare sarebbe inutile.

«Duncan, lo so che avrei dovuto parlartene, ma sapevo che mi avresti detto di no e non volevo che ti arrendessi!»dico giustificandomi, manco se avessi commesso chissà quale crimine.

«Io non voglio il suo aiuto, ho sbagliato a fidarmi di te!»dice trafiggendomi con lo sguardo.

«Se può farti stare tranquillo, non ho accettato di pensare ad un piano per te, ma sono qui solo per Natalia ed anche un po' per una vendetta personale!»
Stefano interviene in mia difesa ed ha ragione, anche lui è stato vittima dei giochi di Federico, anche lui ha avuto i suoi problemi.

«Dovresti essere più riconoscente nei suoi confronti, non pensare che ti sia tutto dovuto!»aggiunge severamente, scatenando l'ira di Duncan, che però, non fa alcuna scenata, ma ammortizza in silenzio fulminando Stefano con lo sguardo.

«Perché Natalia? Perché hai coinvolto anche lui? Era una cosa tra di noi!»dice offeso.

«Duncan, Stefano potrebbe indirizzarci verso Nadia! È lui l'unico anello che può aiutarci a risolvere questo enigma!»ammetto implorante.

«E come credi possa aiutarci?»chiede escludendo Stefano dal discorso, che educatamente assiste al nostro battibecco e attende un mio cenno di consenso per intervenire.
Guardo il nostro nuovo alleato e spero vivamente che abbia già trovato una soluzione.

«Io potrei trovarvi una scorciatoia per arrivare a Nadia! »dice guardando prima me e poi Duncan.


«Come?»chiede spazientito, dopo aver tracannato un bicchiere di vino tutto d'un fiato.
Duncan finirà col dipendere dall'alcol più del dovuto se non dovesse risolvere questa situazione, lui affronta così i problemi e io non lo posso sopportare.

«Mia madre saprà sicuramente dove si trova, l'unico problema è che di sicuro non sarà facile farla collaborare!»dice Stefano.
Duncan ci guarda e trattiene una risata finta.
Ironicamente ci fa dei complimenti e mima un applauso alzandosi dalla sedia.

«Che piano astuto, complimenti!»dice prendendosi gioco di Stefano.
In effetti nemmeno io capisco a che pro ha menzionato sua madre se comunque ha chiuso tutti i rapporti con lei.

«Ho detto che non sarà facile farla collaborare, ma io sarò sempre il suo punto debole e so come persuaderla!»dice quasi soddisfatto, come se a breve avrebbe sganciato una bomba colossale.
Duncan si risiede scettico, riempiendo un altro bicchiere di vino.

«Andiamo Stefano, dicci a cosa hai pensato, non tenerci sulla spine!»dico incitandolo a parlare, mentre Duncan sembra quasi estraniato dal discorso.

«Dobbiamo farla arrabbiare e per far sì che succeda, dobbiamo dirle che siamo tornati insieme e che presto ci sposeremo!»dice guardando Duncan che nel sentire il suo piano, resta senza parole ed inizia a tossire e sputacchiare il vino essendogli andato di traverso.

Stefano si era preso la sua piccola rivincita sulla presunzione di Duncan, lo aveva colpito e affondato.
«Io non capisco come possa funzionare una cosa del genere!»ammetto confusa«non ci crederà mai!»continuo.

«Magari all'inizio sarà scettica, ma poi inizierà a dubitare e lei non correrà il rischio. Ho ancora l'anello di fidanzamento, ci aiuterà a rendere tutto più credibile!»continua Stefano convinto.

«Questa è una stronzata bella e buona!»dice Duncan pulendosi dal vino«è solo una scusa per riaverti al suo fianco. Complimenti Natalia, gliel'hai servita su un piatto d'argento!»dice nervoso, come se poi seppur fosse, gli riguardasse qualcosa.

«Tranquillo Duncan, tu sarai il nostro testimone, avrai un ruolo d'onore!»continua Stefano prendendosi gioco di lui.
Il carattere impulsivo di Duncan di questo passo ci avrebbe portati ad una rissa, nell'aria circolava troppo testosterone e Stefano stava tirando troppo la corda.

«Smettila Stefano, parliamo seriamente, ogni minuto che passa potrebbe essere prezioso!»lo rimprovero cercando di stemperare la tensione.

«Per me questo piano è solo un modo per fare colpo su di te!»continua Duncan sempre più nervoso,riesco a percepire un briciolo di gelosia nei miei confronti.

«Basta anche con le tue paranoie Duncan! Qui tutti stiamo facendo dei sacrifici, anche per Stefano non è semplice affrontare sua madre, cerchiamo di portarci rispetto a vicenda!»

Stefano se la ride sotto i baffi, si diverte a stuzzicare Duncan che nel frattempo lo guarda di traverso ed imbronciato, come se fosse un bambino a cui hanno rubato la merenda, è mi chiedo come sia possibile che prova a pensare ancora che ci possa essere qualcosa tra me e Stefano dopo tutto quello che ho fatto per stare con lui.

«Stefano, se dovessimo proseguire con questo piano, come credi che tua madre possa portarci da Nadia?»chiedo cercando di chiarire meglio la situazione.

«Beh, sai che non le sei troppo simpatica!»dice Stefano ricordandomi che suocera poco affettuosa sia stata nei miei confronti.

«Si diciamo che non si sforzava di nasconderlo!»rispondo amareggiata

«Ecco, dandole la notizia si rivolgerà a Nadia per impedirci di sposarci! Ha sempre fatto così, ha messo in mezzo altre persone per manipolare la mia vita ma cercando di uscirne sempre da innocente.»ammette Stefano malinconico, ancora non gli va giù il tradimento di sua madre, il suo accordarsi con Federico, credo che non la perdonerà mai.

«Perché dovrebbe chiedere proprio a Nadia?»chiede Duncan
«perché credi che lei possa arrivare a quella donna che sembra esser stata inghiottita dal mondo?»continua.

«Perché mia madre e Nadia sono fatte della stessa pasta e hanno sempre finto di essere amiche! Sicuramente saprà come rintracciarla!»continua Stefano.

«Già...non ho mai capito il loro vero motivo di accanimento su di me! Sembrava che ad ogni costo volessero trovarmi dei difetti,mi avevano dipinta quasi come un demone.»dico

Dopo un'attimo di tregua tutti noi restiamo in silenzio,Duncan è turbato mentre Stefano sembra già stia pensando a come prepararsi per affrontare sua madre..

Mia madre irrompe quel silenzio portando dei calici che usa solo per le occasioni,porta la bottiglia di champagne di Stefano e gliela porge per dargli l'onore di stapparla allo scoccare della mezzanotte.

«Ragazzi che sono quei musi lunghi il conto alla rovescia sta per iniziare!» dice euforica mentre mio padre brontola

Ci avviamo nel salone dove le grandi vetrate ci permetteranno di vedere i fuochi d'artificio,con la coda dell'occhio mi volto verso Duncan è mi accorgo che è impegnato al telefono con quella Mary.

«6..5..4..3..» urla mia madre mentre mio padre le stringe i fianchi.

Stefano mi accena un sorriso sussurrandomi che andrà tutto bene.

Il suono del campanello attira l'attenzione di tutti sta per scoccare la mezza notte e non aspettiamo nessuno,a questo punto mi assale un dubbio, per completare la serata mi aspetto solo che potrebbe essere Dario.

Mio padre sembra un po' perplesso non capendo chi possa essere a quest'ora,apro la porta è il fiato mi si muore in gola..

«Buon anno!» dice mentre mi stringe a sé unendo le sue labbra alle mie.

Sono nei guai...

***Spazio autrice***
Salve girls come state? Ma soprattutto come state dopo questo capitolo? Fatemi sapere cosa ne pensate. Povera Natalia sembra essere intrappolata in uno dei suoi peggiori incubi gli uomini che hanno fatto parte della sua vita si trovano tutti sotto lo stesso tetto;
Stefano il suo primo amore
Duncan l'uomo che le ha cambiato la vita e infine
Lorenzo il suo nuovo inzio..
Vi aspetto nel prossimo capitolo ✋😂❤️🔥

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