83. Duncan


I tuoi occhi ti tradiranno sempre.

Duncan's pov

Sentire la mia auto ché si riempie del suo profumo mi rende segretamente estasiato e ancora una volta ubriaco di lei.
Per un'attimo ho perso il controllo e stavo per mandare all'aria quest'occasione, avrei sprecato la possibilità di passare altro tempo con lei.
Dopotutto ha ragione,da quando l'ho rivista non ho smesso di pensare a lei nemmeno per un istante e il suo aiuto è ancora più prezioso per me.
La disperazione per fortuna è venuta in mio soccorso dandomi una nuova opportunità, perché si,vederla andare via ancora una volta mi avrebbe spaccato nuovamente in due e non sono ancora pronto di lasciarla andare via nuovamente.
Non so con precisione l'amore che cosa sia, quel che so è che ciò che provo per lei va ben oltre.
Provo una sorta di venerazione nei suoi confronti, le sono devoto a tal punto che preferisco privarmi di lei pur di saperla felice.
Io le ho causato solo ferite che non si rimargineranno mai e se solo potessi, assorbirei ogni suo tormento.
Sono egoista nel coinvolgerla ancora nella mia vita, ma prometto che poi uscirò dalla sua vita.
Questo Lorenzo non mi sembra proprio adatto a lei anche se non lo conosco.
L'ho intuito vedendo che razza di vestito le aveva regalato e oltretutto, io non avrei mai mandato la mia donna ad un evento con un altro uomo.
La guardo senza che se ne renda conto e senza perdere di vista la strada.
Il profilo delle sue labbra mi sta facendo impazzire, mi sembra ieri che ne assaporavo la dolcezza.
Stringo forte le mani sul volante, non riesco a tollerare l'immagine di qualcun altro che la bacia.
Sono sempre il solito figlio di puttana.
Avanzo pretese quando sono stato io ad allontanarla.
Oltretutto anche io sto provando ad andare avanti e non mi sto comportando proprio da uomo.
Sto lasciando una donna dall'altra parte del mondo e con un figlio malato finendo per incasinare anche la loro vita.
Mi sono sentito con Sam prima, lo scambio di messaggi tra noi è stato rapido e fin troppo di circostanza.
Dall'ultima telefonata di Mary non mi sembrava che stesse così tanto tranquilla, ma ha detta di Sam il bambino è in ottime mani e sta provvedendo personalmente a prendersi cura di lui.
Sembra quasi che non mi voglia tra i piedi.
Ha insistito più volte affinché risolvessi i miei problemi, per chiudere definitivamente questo capitolo della mia vita.

Il mio telefono inizia a suonare.
Come se avesse sentito i miei pensieri, Mary mi sta telefonando come ogni sera.
Sento gli occhi di Natalia su di me appena pronuncio quel nome,cerco di concentrarmi su quello che ha da dirmi cercando di preoccuparmi di meno su quello che starà pensando Natalia.
La voce di Mary si spezza dal pianto,insisto nel chiedergli se è vero che suo figlio stia bene come dice Sam,la sento sospirare e con voce tremante mi dice che quel brutto male è tornato proprio come pensavamo e che suo figlio chiede di me.
Me lo sentivo che c'era qualcosa che non andasse Sam sa benissimo la mia situazione è da buon amico sta cercando di tranquillizzarmi ma appena sarà tutto finito andrò via subito per accettarmi di persone di questa situazione.
Cerco di rassicurarla mentre la sento piangere,sento lo sguardo di Natalia su di me,ha cambiato espressione sembra tesa,credo sia riuscita a sentire quello che Mary mi sta dicendo.
Decido di chiudere la chiamata dicendo a Mary che tornerò presto e che ci saremo sentiti domani.

Natalia è più silenziosa del solito forse è meglio così,non so davvero dove iniziare.
I sensi di colpa stanno iniziando ad annebbiare la mia mente per non essere accanto a Mary e a James.

Sta calando la nebbia questa strada e tortuosa e piena di buche,dovrò prestare molta attenzione,il navigatore segnala ancora altre quattro ore al nostro arrivo sento gli occhi pesanti, ad un tratto sento le palpebre calare,il buio.

«DUNCAN!!!»

«DUNCAN,TI PREGO APRI GLI OCCHI!!!»

La voce di Natalia mi fa aprire gli occhi sull'istante,la sua mano sta stringendo la mia quel contatto sembra farmi tornare in me,cerco di sterzare velocemente per deviare un palo.

«Porca puttana!!»esclamo appena mi rendo conto di quello che ho fatto

«Cosa diavolo ti prende?»dice tremando

«Scusa mi sono distratto!»

«Lasciami guidare hai bisogno di riposare!.» dice insistendo

Natalia ha perfettamente ragione ho bisogno di dormire per qualche ora,ma ho anche bisogno di scacciare via tutti questi pensieri dalla mia testa.
Di questo passo finirò per mettere le nostre vite in pericolo e non voglio che questo accada.
Ma non posso lasciarla guidare è buio è la strada non è illuminata abbastanza,la nebbia fa slittare le ruote della macchina rendendo la guida più pericolosa del previsto.

«Dobbiamo cercare un posto per dormire, riposiamo per qualche ora e domani mattina presto saremo dal padre di Marissa!»le dico

Non sembra così convinta ma annuisce e volta lo sguardo fuori dal finestrino,tipico di Natalia quando non è d'accordo su quello che ho proposto ma essendo l'unica soluzione preferisce non dire una parola.

Tramite un app del cellulare dopo circa mezz'ora riusciamo a trovare un hotel a due stelle,non è che mi importi molto in questo momento basta che ci sia un letto per riposare.

Appena sosto l'auto nel parcheggio Natalia si reca subito alla reception, infreddolita e molto agitata prima che io possa aprir bocca chiede subito all'uomo seduto dietro ad un bancone di legno se ci siano due stanze disponibile.

Lo stronzo non smette di guardarla, mentre a lei interessa solo sapere se ci siano due camere,credo che sia agitata al pensiero di condividere un letto con me.

«Avremmo un po' da fare! Datti una mossa!» dico a quel coglione in malo modo

Natalia si volta nella mia direzione fulminandomi con lo sguardo per quello che ho appena detto.

«Mi dispiace signori abbiamo un unica stanza a disposizione.» dice intimorito mentre lo guardo in malo modo

«Va bene!»dico subito cercando di fargli chiudere quella bocca

«Cosa? »dice guardandomi in malo modo «Mi scusi non è possibile avere almeno un'altro letto?»

Il coglione vedendo la sua insistenza capisce che non siamo una coppia e cerca di assecondarla facendo tutto il possibile per accontentarla. Scommetto che se non ci fossi stato io con una scusa si sarebbe intrufolato nella sua stanza,al solo pensiero che quel coglione le potrebbe fare del male sento il sangue ribollirmi nelle vene.

«Posso procurarle una poltrona reclinabile.»dice

«Okey ora basta! Facciamo in fretta e ci dia le chiavi !» dico sbottando.

Natalia è in pieno imbarazzo per i mei modi ma se solo aprisse quegli occhi capirebbe che quest'ultimo sta facendo di tutto per trattenerla.

Attendiamo qualche minuto mentre il coglione è alla ricerca di una poltrona..

«Ecco a voi signori!»

«Le auguro una buona notte»dice guardando Natalia

Appena entriamo in stanza Natalia chiude subito la porta a chiave dietro alle mie spalle.

«Che ti prende? » le chiedo vedendola agitata

«Quell'uomo non mi piace affatto! La sua troppa gentilezza sembrava solo una scusa per intrattenermi a parlare e non smetteva di fissarmi!»

Odio avere sempre ragione con lei ma è meglio non dirglielo perché inizierebbe a dire che se anche avessi ragione i miei modi sono sbagliati,ma vedo che è cresciuta su questo lato e sono felice che abbia imparato a non credere sempre nell'innocenza delle persone solo perché sono gentili con lei,molto spesso dietro ad una finta gentilezza si nasconde ben altro.

Tolgo via le scarpe mentre lei si è seduta sul letto con le braccia al petto.

«Che hai?»

Sembra quasi che abbia paura che posso spogliarmi da un momento all'altro.

«Niente.. »dice

Mi siedo su quella vecchia poltrone a quadri rossa e nero mi ricorda quella di mio nonno dove passava le domeniche attaccato alla TV a guardare la partita.

Natalia mi guarda per qualche secondo sembra pensierosa,si toglie le scarpe anche lei e si presta a mettersi a letto.
La vedo coprirsi per il freddo e spegne la luce,avrei bisogno di una coperta anche io,ma preferiso che sia lei a stare al caldo..

Appena cerco di chiudere occhio il rumore accompagnato ad un bip di un cellulare mi fa riaprirli di nuovo mi giro dall'altro lato e ci riprovo..

Ancora quel rumore ...

Mi volto verso il letto e vedo Natalia con la testa sotto le coperte col cellulare in mano, sarà sicuramente quel coglione che la sta riempiendo di messaggi a quest'ora della notte.

Il rumore delle sue dita che premono veloci sullo schermo del suo cellulare è davvero snervante, sembrano che stiano conversando in modo veloce, quel maledetto cellulare suona ogni tre secondi.
Natalia sembra impaziente di inviare subito la risposta, è questo suo atteggiamento mi fa stizzire dal nervoso,ho bisogno di dormire visto che prima stavo per schiantarmi contro un palo.

«Potresti mettere via quel cellulare avrei bisogno di dormire!»Dico sbottando dal nervoso

Si alza dal letto accendendo la luce sembra provata, sono stato un po' duro nei modi ma davvero sembra una patetica ragazzina.

«Non volevo disturbarti..»dice timidamente

Manda ancora un messaggio e posa il cellulare sul mobiletto,la voglia di prenderlo e vedere cosa si sono scritti mi fa tremare dal nervoso,ma devo cercare di contenermi sono qui per altro è non per lei.

Cerco di prendere una posizione comoda ma è davvero difficile su questa vecchia poltrona, le mie gambe sono troppo lunghe,cerco di appoggiarle su una sedia di legno ma nel buio non vedo niente e la sedia cade facendo troppo rumore,spero di non averla rotta.

Natalia accende in fretta la luce «Che successo? Ti sei fatto male ?» vederla in ansia per me mi fa un certo effetto ma gli faccio notare che e tutto okei.

«Torna a letto!»

Sembra quasi obbedire alla mia richiesta ma si volta di scatto imbronciando il viso.

«Che problemi hai Duncan?» ecco lo sapevo che non avrebbe obbedito per davvero.

«Troppi mia cara Natalia! Quindi se la smettessi di messaggiare con quel coglione andrebbe un po' meglio!»

«Si chiama Lorenzo e non è un coglione!»

«Anche Stefano non si chiamava coglione eppure lo era!»

Forse sto esagerando ma non riesco a smettere..

La sento sospirare e si siede ai piedi del letto in fare nervoso,non mantiene lo sguardo verso di me e fissa la finestra,tipico di Natalia quando sta per dire qualcosa su cui ha riflettuto molto.
Forse dovrei smetterla di analizzare ogni suo atteggiamento.

«Lui è diverso non è come credi tu!. »

Vorrei dirgli che lo spero tanto per lei,non sopporterei di saperla con qualcuno che non la ami abbastanza e che non la valorizzi.
So di essere stato l'unico in grado di liberarla da quelle catene,ho strappato via quelle pagine dove c'era già scritto il suo futuro, le ho cambiati i piani di una vita intera ,ma questo non è stato abbastanza per averla sempre accanto a me.
Ho commesso errori irreparabili e il destino a fatto la sua parte, il mio amore verso di lei la forgiata come un segno indelebile,stava per aspettare un figlio da me ,un figlio tutto nostro ma sono stato un maledetto codardo a permetterle di andare lì da sola, forse oggi non sarebbe successo nulla e staremo vivendo la nostra vita con il nostro bambino.
Sono sicuro che questo è stato il mio prezzo da pagare per aver fatto del male alle persone.

«Sono felice per te che hai trovato la persona giusta!» dico in tono pacifico

«Davvero?»dice incredula, i suoi occhi fissano i miei sta cercando di capire se sto mantenendo ma allo stesso tempo sembra sorpresa dalle mie parole

Mi avvicino a lei sedendomi accanto, il suo viso è nascosto dietro ai suoi lucenti capelli, riesco a sentire il battito del suo cuore accelerare appena le sposto qualche ciocca di capelli dal viso.
I suoi occhi fissano i miei, più la guardo e più mi rendo conto di quanto sia cambiata, un tempo non sarebbe riuscita a mantenere lo sguardo col mio, si sarebbe spostata e mi avrebbe fissato da lontano,ora invece la vedo più sicura di sé,mi sta facendo capire che io non ho più nessun potere su di lei è di questo in parte ne sono felice.

«Credo che tu meriti di stare con qualcuno che ti renda felice, qualcuno che non ti complichi la vita, qualcuno che non ti faccia soffrire, sicuro Lorenzo sarà un bravo ragazzo!»

Resta a fissarmi senza dire niente la sua mano prende la mia stringendola,i suoi occhi sembrano più lucidi ho paura che possa mettersi a piangere,ho sempre odiato vederla piangere e soprattutto saper che spesso ero io la causa delle sue lacrime.

«Vorrei che anche tu trovassi la tua serenità, non voglio chiamarla felicità perché abbiamo capito che anche quando stavamo insieme la felicità è fatta di attimi così brevi che abbiamo capito che non esiste, quindi ti auguro di trovare anche tu la serenità con Mary!»

Mi sorprende quando pronuncia quel nome credo che abbia ascoltato le mie chiamate con lei,ed abbia immaginato tutto. Natalia sembra davvero sincera e con un po' di amaro in bocca mi lascio anch'io ad una confessione,ho bisogno che lei sappia.

«Sai che mi piace stare solo, soprattutto dopo che te ne sei andata non avevo intenzione di fare conoscenze e né tanto meno catapultarmi in un'altra storia dopo che la nostra non è stata per niente facile !»

«Lo so ma Duncan ripensare al passato non ti porterà da nessuna parte,non siamo fatti per stare insieme e questi tu lo sai,ho perso quel bambino perché..» le parole gli muoiono in bocca

«Non è stata colpa tua ma mia!»dico alzandomi dal letto in fare nervoso,non voglio che si senta anche il colpa dopo tutto quello che ha passato per colpa mia

«É solo che ci penso ogni singolo giorno a come sarebbero potute andare le cose ma con Lorenzo sto voltando pagina è devi farlo anche tu!»

Vederla togliere quella maschera che ha indossata da quando ha accettato di aiutarmi mi fa accapponare la pelle,vuole che io vada avanti quando nemmeno lei lo sta facendo davvero da come vedo,ma apprezzo che si stia sforzando a farlo.

«Ho conosciuto Mary per via di suo figlio che è nostro paziente, ha un tumore ma nonostante ciò è stato capace di portare nella mia vita nuovi obiettivi è uno di quelli in particolare è cercare di salvarlo da quel brutto male.»

« Ci tieni molto a loro?»chiede curiosa

Tira su col naso asciugandosi qualche goccia dalle guance,ho quasi paura di risponderle.

«Appena finirà tutto devo tornare da loro è mio compito occuparmene.»

«É la scelta più giusta che tu abbia potuto fare.»dice

Ci guardiamo negli occhi per un istante che sembra durare in eterno, le bacio la fronte e mi risiedo sulla poltrona,ha ragione lei ha sempre avuto ragione su tutto, devo lasciarla andare per rispetto di quello che c'è stato, devo lasciarla andare perché l'ho amata per davvero è se ami veramente qualcuno bisogna lasciarlo andare e io devo lasciarla andare prima oppoi.

***Spazio autrice***
Fuochi e fiamme in questo nuovo capitolo fa strano anche a me vedere questa nuova evoluzione di Duncan e Natalia ma è davvero tutto finito? Siamo sempre più vicino alla verità al prossimo capitolo.kiss kiss❤️

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top