80. La cena di Natale


Le ferite d'amore le sana solo chi le ha inferte.

Due giorni dopo ...

Mi aveva ferita ancora una volta,come se tutte quelle lacrime versate per lui non fossero state abbastanza.
Avevo scelto di fuggire via da lui, senza voler sentire cosa aveva da dirmi a riguardo,era ormai così chiaro quello che mi aveva fatto che non avevo bisogno di ascoltare altre bugie, eppure quando l'ho rivisto anche se gli ho gridato di non volerlo ascoltare il mio cuore desiderava così tanto udire almeno che gli fossi mancata.

Anche stavolta il destino aveva scelto per me,Dario gli aveva  rivelato quello che pensavo fosse un segreto che mi sarei portata nella tomba.
Era il mio dolore è volevo custodirlo gelosamente,e lui non aveva nessun diritto di spiattellarlo ai quattro venti davanti a Duncan.
Dario mi ha delusa mi ha messo a nudo davanti all'uomo che aveva rubato il mio cuore e poi aveva ridotto in mille pezzi.
Non so più di chi fidarmi,ancora una volta mi sono resa conto di aver sbagliato tutto.
Era vendetta la sua l'ho visto dai suoi occhi mentre glielo confessava,voleva vendicarsi a tutti i costi di Duncan ma anche di me per aver accettato di aiutarlo con la faccenda di sua madre.
Una parte di me sapeva benissimo che accettare la proposta di Duncan sarebbe stato come fare un salto nel passato dove ne sarei uscita di nuovo a pezzi,ma volevo prendermi ancora una volta il rischio di essere al suo fianco in un momento così importante anche per me.
Duncan ha mille personalità e sa benissimo come manipolarmi,  ma stavolta non c'entravamo noi,non riguardava più la nostra storia,ora c'era il suo passato mischiato col mio.
Desideravo di sapere se c'era davvero questo legame di sangue tra lui e Marissa, non so cosa mi avrebbe portato questa scoperta ma era un rimpianto che non volevo avere.

Quando ho visto la sua espressione in quel momento mi ha devastata mi ero fatta ormai un'idea di lui diversa.
Ero convinta che non sapeva amare per davvero e che non sapesse provare alcuna emozione,lo avevo dipinto come un narcisista senza cuore dopo quello che era successo,ma quando ho visto i suoi occhi bagnarsi di dolore mi è esploso il cuore e mi sono sentita tremendamente in colpa.
I suoi occhi mi hanno gridato di dirgli la verità, sentivo le gambe tremare e avrei strappato la lingua a Dario in quel momento.
Dopo tutto il male che ci siamo fatti non ho mai pensato di vendicarmi e soprattutto non lo avrei mai fatto in quel modo.

Duncan in quel momento non aveva più barriere aveva calato le sue difese mettendosi a nudo,lo visto spogliarsi del tutto da quella corazza come se niente gli importasse più in quel momento, era esploso lo visto affranto e provato e ha lasciato che le lacrime gli bagnassero il volto,non ha avuto paura di mostrare il suo dolore davanti a me.
Non ho mai cercato vendetta e non ho mai inflitto del male a chi me ne aveva fatto,ho sempre preferito andare via ma con lui e sempre stato diverso,sembra di  non riuscire mai a scrivere la  parola fine.

Ora sarà già ritornato in America mi ha detto chiaramente di non voler sapere più la verità, è deluso da me ,mi ha urlato di andarmene e di non volermi più vedere.
Non sono riuscita ad aggiungere altro, quando avrei potuto dirgli che è stato lui a spezzare il mio cuore,avrei voluto urlargli che è stata solo colpa sua se ora non stiamo più insieme.
Ancora una volta è stato capace di mettere il suo dolore davanti al mio.

Una parte di me gli sarò grata per sempre, è stato capace di aprirmi gli occhi su tante cose della mia vecchia vita.
Ero ormai repressa in un enorme loop dove non vedevo mai una via d'uscita, ero sempre attenta a non ferire gli altri e acconsentire tutte le loro richieste.
Ho lasciato che gli altri decidevano per me, mentre loro mi usavano a loro piacimento e io restavo zitta chiudendo i miei sogni e progetti futuri in un cassetto.
Grazie a lui ho avuto il coraggio di riscrivere la mia vita,mi ha fortificata anche facendomi del male,non ha mai smesso di insegnarmi qualcosa anche se in cambio voleva il mio amore e io senza più esitare avevo spezzato le catene e mi sono data  a lui anima e corpo.

Non so spiegare bene cosa provo in questo momento, è un mix di rabbia e delusione, ancora una volta non ci siamo dati un'addio.
Ora dovrò  rimboccarmi le maniche e vestirmi di carattere per lasciarmi alle spalle il nostro incontro che come sempre ha  lasciato un segno.

Sono due giorni che alloggio in un hotel vicino al mio ex ufficio, sono rimasta chiusa qui dentro evitando di rispondere alle innumerevoli chiamate da parte di Dario,tra poche ore i miei mi aspettano per la cena e spero tanto che Dario sia ritornato a Venezia, chiederò ai miei di ospitarmi fino alla vigilia dell'ultimo dell'anno, voglio sbollire tutta la rabbia che ho verso Dario e poi fare ritorno a Venezia chiarendo le cose tra di noi.

Devo cercare di non far trasparire il mio stato d'animo non è giusto che dopo tanto tempo i miei mi vedano ancora ridotta in questo stato.
Infilo un'abito rosso come da tradizione, ogni cenone di Natale ogni invitato deve indossare qualcosa di rosso e guaii non seguire la tradizione mia madre sarebbe in grado di non farti sedere a tavola.

Quando raggiungo la mia casa d'infanzia, sento l'agitazione crescere in me.
È da molto che non vedo più i miei genitori e dopo averli evitati per tutto questo tempo, non so come comportarmi.
Il vischio è appeso sull'uscio della porta, proprio come sempre e la casa è rivestita da luci e festoni.
Mi sembra di sentirmi avvolta dal calore in cui sono cresciuta, come se tutto il marcio che mi porto dietro sia rimasto in un angolo del mio cuore bene nascosto.
Prendo un profondo respiro e suono il campanello.
Sento la voce di mia madre provenire dall'interno, in pieno fermento verso il Natale.
Quando spalanca la porta, restiamo qualche secondo a fissarci senza parole, finché non mi attira in casa con un abbraccio.
La mia famiglia mi è mancata e non volevo ammetterlo.
Abbraccio anche mio padre, tirando indietro le lacrime che minacciano di uscire.
Credevo che mi avrebbero portato rancore, ma i miei genitori non l'avrebbero mai fatto sul serio.
Ho notato che mia madre ha guardato più volte alle mie spalle, aspettando di veder comparire Dario da un momento all'altro.
Sapeva che saremmo andati insieme, ma non fa domande e io lo apprezzo.
La cena passa in modo tranquillo, come se nulla fosse successo.
Se ci fosse stato anche mio fratello, forse, avrei potuto dire di essere veramente felice.
Mia madre come al solito ha cucinato per un intero esercito e nonostante io abbia lo stomaco chiuso, mi sforzo di mangiare almeno il necessario per non farla rimanere male.
Il suo pollo ripieno è uno dei migliori che abbia mai mangiato e mentre me ne sta servendo una bella fetta in un piatto, suona il campanello.
Per un attimo penso che Dario abbia deciso di fare un improvvisata, ma noto che mamma e papà si guardano con complicità e quindi chiedo direttamente a loro.

«Abbiamo ospiti?»

Mio padre non sembra essere particolarmente contento e sospirando lascia noi donne da sole.

«Veramente si Natalia! Abbiamo un ospite e si tratta di Duncan!»

Resto di stucco credo che quel velo di trucco che mi  sono impegnata a mettere sul volto sia scomparso,tutto duntratto sbianco.

Mia madre prende subito le redini in mano della situazione nella mia mente inzio a pensare a tante cose anzi di troppe , com'è possibile che sia qui e soprattutto come sapeva mia madre di Duncan.

Salgo in fretta le scale rifugiandomi nella mia camera sbattendo la porta alle mie spalle ,li ho visti guardarsi in modo strano sembra che tutto stiano complottando alle mie spalle.

«Natalia ti prego apri la porta !» grida mia madre

Non voglio litigare con lei e da tanto che non ci vediamo e Duncan  si è intrufolato di nuovo nella mia vita .
Apro la porta mente mia madre si asciuga una goccia di sudore dal viso.

«Ora devi spiegarmi cosa ci fa Duncan Smith fuori casa nostra!»urlo

Mia madre sembra infastidita dal mio tono

«Bhe avrei dovuto farti io questa domanda ma ora tocca a me spiegarti un po' di cose .»

La vedo sedersi sul letto mente mi chiede di raggiungerla,mentre mi siedo accanto a lei inizia a giocare con qualche ciocca dei miei capelli.
Sin da piccola ogni volta che doveva dirmi qualcosa di importante attorcigliava una ciocca dei miei capelli tra le sue dita, diceva che era un modo per esprimersi al meglio con me.

« Ieri si è presentato fuori casa nostra e devo ammettere  che quando lo visto ho pensato al peggio, pensavo che ti fosse accaduto qualcosa e non riuscivo nemmeno ad ascoltarlo,gli ho subito chiesto se tu stavi bene!»

«Non aveva nessun diritto di presentarsi qui!»

« È vero lo pensato anch'io!.»

«Lo pensi davvero?»

«Non riuscivo a capire perché fosse venuto da me ,ma quando ha iniziato a raccontarmi tutto quello che è successo ho iniziato a capire un po' di cose.»

«Mi dispiace! non avrei dovuto fidarmi di lui,non avrei mai dovuto innamorarmi così tanto da rovinare tutta la mia vita!»

«La vita è fatta di scelte mia cara e tu questo lo sai bene è hai pagato tanto,ma hai avuto coraggio. Sapevi benissimo di fare un salto nel vuoto e ti sei presa tutte le tue responsabilità,ma avrei voluto che nel momento peggiore mi avresti chiesto aiuto!.»

«Sapevo che lui non ti fosse mai piaciuto e pensavo non mi avresti capita ma bensì giudicata dopo che mi ero fidata ciecamente di lui !»

«Sai benissimo che ti abbia usato solo per poco tempo e che una parte di lui ti abbia amata davvero per questo gli sei legata. Natalia lui mi ha raccontato tutto ma proprio tutto, ha detto che non vuole più che ci siano segreti!.»

La guardo diretta negli occhi mentre fa fatica a trattenere le lacrime.

«Mamma mi dispiace!» sono le uniche parole che riesco a dire.

«Avrei voluto starti accanto mentre stavi perdendo una cosa così importante!»

Abbasso il capo non trattando più le lacrime ,vorrei prenderlo a schiaffi in questo momento per avergli detto tutto a mia madre, ma si è spogliato del tutto  davanti alla donna più importante della mia vita,e non posso fare altro che ammettere che abbia avuto più coraggio di me.

«Non essere arrabbiata con lui voleva condividere il suo dolore con qualcuno che fosse importante per te,non gli hai dato modo di soffrire insieme a te e ha pensato di doverlo fare con me.!»

Le sue parole sono toccanti mi rendo conto di quanto stiano soffrendo anche loro ma semplicemente in quel momento sono stata egoista e non volevo condividere la mia perdita con nessuno se non con Dario.

Mia madre si ricompone e mi indica di andare al piano di sotto.

«É meglio che andiamo prima che tuo padre faccia qualche guaio!»

Prima di scendere giù abbraccio mia madre così forte da non permetterle a malapena di respirare .

«Mi dispiace averti fatto soffrire così tanto!»

«La cosa più importante in questo momento e che tu stia bene,e voglio che tu mi prometta di non lasciarti fare più del male da nessuno!»

«Te lo prometto!.»

«Natalia tu sei la mia bambina e lo resterai per sempre,voglio che tu accetti di aiutarlo solo se sei sicura di non provare più niente per lui,non voglio più che tu soffra!»

« Non avrei mai accettato di aiutarlo se provassi ancora qualcosa per lui,lo sto facendo solo per Marissa!»

«Non sono così convinta dal modo in cui lo dici lo percepisco dai tuoi occhi,lui mi ha detto esplicitamente di voler concludere con te ciò che ha iniziato! Mi ha giurato di non aver cattive intenzioni e che è qui solo per questa faccenda, ho paura che standogli accanto potrebbe risvegliare qualcosa in te che lui non sarebbe più in grado di ricambiare!»ammette mia madre

Tiro un sospiro mente cerco  di nascondere tutta l'ansia che ho nel corpo, mia madre ha ragione non avevo calcolato questo rischio, mentire a lei e come mentire a Duncan mi conoscono più di me stessa,ma è davvero
finta tra noi è questo lo imparato ad accettare col tempo che è passato.
Ma è anche vero che averlo qui non mi aiuta ma ho ormai represso tutti i miei sentimenti per lui.

«Voglio farlo per Marissa!»

Mia madre non sembra ancora convinta....

«Dopo che avrete scoperto la verità lui se ne andrà! Hai già pensato a cosa ne sarà di te?.»

Chiede quasi severa ma è solo una madre preoccupata.

Non riesco a mentire a mia madre, preferisco non dargli una risposta.
Non ho più calcolato i rischi da  quando quel maledetto giorno ha messo piede nel mio ufficio.

Mia madre mi segue per le scale mentre ci dirigiamo al piano di sotto.


Appena scendiamo al piano di sotto nella sala da pranzo c'è Duncan seduto accanto a mio padre appena si accorge di noi si alza guardando nella nostra direzione.
Col tempo ho imparato a conoscere anche tutte le sue espressioni ed è in completo imbarazzo, nonstante abbia avuto il coraggio di dire tutta la verità a mia madre.

« Chi ti ha detto di farlo entrare!»
Dico nervosa a mio padre

Duncan corruga la fronte e guarda mia madre preoccupato.

«Potevo mica lasciarlo lì fuori al freddo!» dice mio padre non capendo cosa stia succedendo


Dopo alcuni minuti di silenzio imbarazzante dove i suoi occhi fanno la guerra con i mei mia madre ci invita a sederci.
Sembra un incubo averlo qui in casa dei miei e soprattutto il giorno di Natale.

Mio padre spezza il silenzio iniziando a parlare di sport e Duncan sembra ascoltarlo attentamente,anche se non si risparmia qualche occhiata nella mia direzione.

Sembra quasi di vivere una normalità tanto cercata,ma la realtà e ben altro.

Dopo alcune ore la mia pancia stava per esplodere mia madre ha sempre avuto le manie di grandezze, con tutto quello che prepara potrebbe sfamare un intero quartiere.

«Amore io e tuo padre dobbiamo andare.» dice mia madre mentre si slaccia il grembiule da cucina.

I miei fanno parte di alcune associazioni di volontariato,aiutano a distribuire i pasti ai senza tetto e nella notte di Natale c'è bisogno di aiutare chi è in difficoltà.

Salutano Duncan e sperano di rivederlo presto.

«Grazie per la cena era tutto delizioso era da tempo che non passavo il Natale con una vera famiglia.» dice stringendo la mano a mio padre

Mia madre sembra commossa dalle sue parole che hanno toccato anche me,Duncan dopo la morte dei suoi genitori adottivi avrà passato molti anni da solo.

I mei raggiungo la porta e mia madre mi lascia un bacio sulla guancia e mi dice che farà presto ritorno.

Appena vedo la porta chiudere alle loro spalle ,inizio a sparecchiare  velocemente per evitare il silenzio e gli sguardi di Duncan.

«Posso aiutarti?»mi chiede

«Hai già fatto abbastanza!»ribatto acida

Continuo a sparecchiare per cercare di distrarmi dalla sua presenza.

«Vuoi che vada via? Forse è meglio riparlarne un'altro giorno!»

Sono così stanca di dover affrontare un'altra conversazione con lui,ma devo.

«So che sei arrabbiata con me! » insiste

«Come hai potuto dire tutto a mia madre! Era una cosa troppo importante e non volevo farla soffrire per colpa mia, avevo già fatto troppi casini per colpa tua!»

«Era anche un mio diritto saperlo ,non potevi nascondermi una casa del genere!»

«Cosa vuoi Duncan!»

«Voglio che tu capisca che sono qui per mia madre! Non sono più quello di un tempo non mi permetterei di sfiorarti nemmeno con un dito, ma ho davvero bisogno di te per chiudere questa storia e sono sicuro che anche a te servirà,abbiamo bisogno di mettere la parola fine a questa storia!»

Deglutisco più volte mentre ascolto le sue parole che mi arrivano come una ventata di aria gelida sulla pelle.

«Sei pronta a chiudere questa faccenda?»

«Si....»

Le sue mani sfiorano le mie mentre guardiamo il vischio attaccato sotto al soffitto,stringe  la sua mano nella mia.
Le nostre mani si stringono come voler sigillare quella promessa,lo avrei aiutato e gli sarei stata accanto finché non avremmo scoperto la verità solo così potremmo mettere fine alla nostra storia.




***Spazio autrice***
Salve ragazze come state? Spero che alcune fan legate alla storia non si siano stancate siamo quasi alla resa dei conti ed ora cosa vi aspettate? Duncan è davvero qui per sua madre ? È Natalia cosa prova per lui ha davvero sepolto i suoi sentimenti ?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo baci ❤️

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