79. A carte scoperte
Immenso sarà il dolore che apparirà ai tuoi occhi,e in questo dolore sarai felice. Ricorda di cercare nel dolore la felicità.
L'attesa e una cosa snervante,ti lascia del tempo per pensare e riflettere su cosa fare o a cosa dire prima di affrontare una situazione importante.
Sono certa che qualsiasi parola uscirà dalla mia bocca per Dario sarà sbagliata.
Sto per imbattermi contro al mio migliore amico per colpa dell'uomo che mi ha rubato gli anni della mia vita ingannandomi e facendomi scappare da tutti i miei affetti.
Ma ora devo essere onesta con me stessa ,non mi sta manipolando almeno spero e questa è stata una mia scelta aiutarlo.
Il rumore del campanello mi fa sussultare da tutti quei pensieri,sento premere il campanello insistentemente segnale che Dario stia pensando male se Duncan non si sbriga ad aprirlo in fretta.
Il campanello continua a suonare ,avvolgo meglio il lenzuolo attorno al mio copro e mi avvio in cucina maledicendo Duncan in tutte le lingue del mondo, vorrei sapere dove si è cacciato.
Mi faccio coraggio cercando di gestire l'ansia che mi esplode da tutti i pori.
Sono sicura che appena mi vedrà mezza nuda penserà a male e io non voglio questo.
Apri la porta pogiando la mano sulla maniglia...
«Dannazione Natalia!» dice urlando,vedo dai suoi occhi che vorrebbe farmi una testa di domande ma appena guarda come sono conciata avvampa dal nervoso.
Poggia la valigia sul divano mentre io la prendo in fretta per andarmi a vestire.
«Aspetta infilo qualcosa e ti spiego tutto!!»
Dario non aggiunge altro,resta in silenzio ed e meglio così in questo momento,apro la valigia e infilo subito un leggings con una camicia e le sneakers ai piedi ,senza battere ciglio mi avvio in cucina mentre Dario e seduto sul divano e vedo che c'è anche Duncan poggiato vicino alla cucina con le braccia incrociate al petto.
C'è uno strano silenzio che sembra svanire appena metto piede in cucina.
«Che ti ha fatto ?» chiede prima che io possa dargli spiegazioni
«Niente Dario non è come pensi!»
«Eppure non sembra!»
Sto pregando tutti i santi che Duncan non intervenga in questa discussione,gli lancio uno sguardo per controllare la sua espressione ma sembra apparentemente tranquillo mentre assiste allo scontro.
Vorrei che andasse via e che non ascoltasse questa conversazione ma Dario non sembra ragionevole.
«È stato lui a farti venire qui?vedo che anche stavolta a studiato bene la sua parte, ha approfittato dell'occasione per tirati una trappola e tu ci sei cascata!»
Le parole di Dario fanno davvero molto male e mi fa ancora più male sapere che pensa che io sia debole,e che sono soggiogata da Duncan, quando la verità è che io sono venuta qui non avendo la minima idea di poterlo trovare qui.
«No non è così! lui non è qui per me!»ribatto
«È allora spiegami perché sei scappata via venendo qui ? Ti sei per caso bevuta il cervello? Sai benissimo di cosa sia capace quel tizio!»
Duncan fa un passo avanti poggiandosi accanto al muro con accanto i pezzi di legno del tavolo spaccato.
«Se avessi voluta riprendermela sarei venuto fino a Venezia!» interviene prepotentemente
«Cosa? » urliamo all'unisono sia io che Dario.
«Lo vedi? Sapeva benissimo dove fossi e non ti ha mai cercato! La verità è che non ti ha mai voluta ti ha solo usata per i suoi porci comodi!»
Sapere che Duncan non mi abbia mai cercata nonstante sapesse dove fossi mi provoca uno strano dolore al petto,avrebbe potuto almeno cercarmi per scusarsi ma non la fatto .
«Non mi importa di lui sono qui per un'altra faccenda che riguarda anche me!appena posso ti spiegherò tutto.»
«No Natalia! non ti lascerò qui con lui dopo quello che è stato capace di farti e niente di quello che dice e vero. Io rivoglio la mia Natalia non ti riconosco più e passato solo un giorno che sei stata con lui e già ti ha fatto il lavaggio del cervello! Dov'è finito il dolore che ti ha inflitto?»
Vedo Duncan trattenersi ma non si intromette e vorrei ringraziarlo per questo.
Dario sta mostrando la mia parte debole davanti a lui e mi sta ferendo.
«Guardami ti prego!»
Dario si avvicina e mi prende il viso tra le mani «Non ti lascerò qui con lui l'ultima volta che glielo permesso ti ha distrutto la vita e io non posso permettere che accada di nuovo! »
«Non e come pensi ,devo finire una cosa che abbiamo iniziato insieme e ho intenzione di farlo!»
Dario non sembra volermi dare ascolto e si passa la mano tra i capelli in fare nervoso,non ha intenzione di andarsene senza di me.
«Dove li hai buttati tutti i nostri progetti di questi giorni? Tra due giorni e Natale abbiamo la cena a casa dei tuoi genitori, e per colpa sua non li vedi da tre anni ,e ora mi sembra di rivivere un dejavu. Quando smetterai di credere a quest'uomo?»
«Non è come credi! Mi basterà solo una settimana,se non riusciremo a trovare quello che stiamo cercando ritornerò a casa,ma tra me e lui e tutto finito!»
Sento Duncan tirare lunghi sospiri, sta perdendo la pazienza, ma infondo Dario non ha tutti i torti e sta dicendo solo la verità.
«Ti prego!»
I suoi occhi sono ignettati di rabbia,non l'ho mai visto così prima d'ora tranne quella volta con Stefano.
Si avvicina e mi strattona con un braccio «Ti ho detto che non ti lascerò di nuovo nelle sue mani ,devi venire via con me, ora e subito!»
Mi allontano da lui ,Dario mi fa paura e vedo Duncan che sta per esplodere da un momento all'altro, le sue nocche sono diventate rosse a furia di stringere i pugni .
L'aria si è fatta ormai pesante e meglio che vada con Dario e gliene canti quattro ma meglio da soli che in presenza di Duncan.
Mi avvio in camera,prendo l'abito e lo infilò in valigia la chiudo e mi avvio verso Dario guardando nella direzione di Duncan «Forse ora e meglio che vada,ne riparliamo tra qualche giorno!»
«Davvero ti fai comandare da lui!» dice in modo provocatorio
«Non facciamo altri danni dammi del tempo e ne riparliamo me lo devi Duncan!»
Dario si avvicina sempre di più a Duncan « Hai già fatto molti danni,ho dovuto fasciare io le ferite che gli hai inflitto e meglio se sparisci!!»
Duncan si avvicina sempre di più al suo volto le mani hanno iniziato a sudarmi nonstante l'aria gelida di dicembre,sembra una scena surreale quella che si sta presentando davanti ai miei occhi, nenache nei miei incubi ho visto una scena simile.
«Non ti è mai andato giù che non ti abbia mai amato e che ti abbia visto sempre come l'ultima ruota del carro vero?» sputa veleno Duncan
Dario spinge Duncan verso il muro, stranamente non reagisce ma tiene dritto lo sguardo «Dove cazzo eri quando lei è stata in ospedale? Dove cazzo eri quando lei era in un fiume di sangue? Dove cazzo eri quando aveva gli incubi ? Dove cazzo eri Duncan!.» sbraita Dario a pochi centimetri dal suo volto
«Dario ti prego smettila! non farlo ti prego! »
Lo lascia e si allontana da lui ma non ancora sembra calmarsi del tutto.
«Che cosa devo sapere!» dice Duncan accigliato
«Niente che ti riguardi....» dico guardando Dario in malo modo
«Se non glielo dici tu lo farò io!»
Lo supplico con tutta la voce che ho nel corpo perché mi sta facendo questo, è impazzito ha dimenticato la promessa che mi ha fatto.
«Allora chiudi questa storia qui subito e andiamocene via da Roma torniamo a casa subito!.»
«Non puoi farmi questo!»
Duncan continua a urlare contro Dario volendo capire cosa stia insinuando .
Mi porge la mano mentre prende la mia valigia
«Andiamo via da qui!»
«Natalia non farlo! È troppo importante per entrambi questa storia e bisogna chiuderla insieme!»mi urla Duncan
Prego Dario di capirmi con le lacrime che non smettono di cessare dai miei occhi,ma il suo sguardo e accecato dalla rabbia.
«Mi stai spingendo tu a farlo.. »
Mi dice lasciando la valigia
«Diglielo!» urla
«Non ci riesco, non è questo il momento, ti prego smettila!»
Mi lascio cadere sul divano mentre Duncan si avvicina a Dario tirandogli un pugno in pieno volto, spaccandogli il labbro.
« È questo e quello che sei davvero Duncan Smith ?» continua a provocarlo
Duncan gli tira ancora un colpo
«Dimmi che cazzo mi nascondete!» urla Duncan
Dario mi rivolge un ultimo sguardo e poi si allontana dalla presa di Duncan.
«Mentre tu eri ad ubriacarti in giro per il mondo la tua cara Natalia era nel letto di un ospedale a soffrire per aver perso il figlio che aspettava da te!!»
Duncan tira ancora un pugno ma stavolta colpisce il muro.
«Basta!!! » grido
« Ora vattene subito da qui!» dico urlando verso Dario
Mi guarda con le lacrime agli occhi sa benissimo cosa ha fatto a tradito la mia fiducia, avevo riposto il mio segreto al mio migliore amico ma mi ha appena tradita.
Dario va via lasciando dietro di sé una scia di dolore.
Duncan si strattona i capelli e si avvicina a me piegandosi con le ginocchia sul pavimento
«Dimmi che non è vero ti prego...»
«Natalia ti prego!»
Abbasso la testa senza avere il coraggio di dargli una spiegazione.
Duncan e distrutto quanto me, vedo delle piccole lacrime uscire dai suoi occhi neri ,mi accarezza una guancia che mi dà sollievo per un'attimo ma subito si allontana da me.
«Perché non me lai detto? era mio diritto saperlo! »
«È stata una scoperta anche per me lo saputo appena sono arrivata a Venezia.»
«Avrei dovuto esserci io accanto a te non lui,cazzo Natalia era anche mio figlio !» inzia a lanciare i bicchieri dalla credenza verso il muro
«Come facevo a venire da te se tu eri quello che mi aveva distrutta, mi avevi mentito e in più usata e in più appena sono scappata da te ho scoperto di aver perso nostro figlio cosa cazzo dovevo fare !»
«Tu non potevi nascondermi una cosa così importante!»
«Dopo quello che mi avevi fatto sentivo quel bambino solo mio e l'avrei protetto da chiunque soprattutto da te !»
«Io l'avrei amato!» dice mettendosi le mani sul volto affranto
Vedere Duncan in questo stato mi fa sentire davvero in colpa che io voglia ammetterlo o no era anche suo figlio e non avrei potuto nasconderlo in eterno .
«Tu sapevii che fossi a Venezia è non mi hai mai cercato !»
«Ho mentito! Lo detto solo per mandare in tilt Dario, se avessi saputo dove eri sarei venuto strisciando ai tuoi piedi chiedendoti perdono.
Lo vuoi capire che ti ho amato come non ho mai amato nessuna mai!»
«Ti sei mostrato ben altro e questo non puoi negarlo !»
«Ammettilo che hai accettato di aiutarmi perché finalmente hai capito che ero davvero manovrato da Federico! Mi sono innamorata di te sin da subito e l'unico mio rimpianto e di non avertelo detto subito, sapevo che ti saresti arrabbiata ma mi avresti capito perché anche tu mi amavi!»
«Si ma non lai fatto, avresti dovuto dirmi tutto quando sono venuta in America ma non lo hai fatto hai preferito startene zitto!»
«Basta Natalia non voglio più sentire nient'altro tu non sei migliore di me!»
«Che vorresti insinuare!»
Guarda l'ora dal suo orologio e si asciuga gli occhi .
«Sono ancora in tempo per il mio volo,non mi importa più sapere la verità,ogni volta che ci provo perdo qualcuno. Ora invece sento un dolore che sono sicuro avrai provato anche tu ma sono troppo provato nei tuoi confronti ,perché era anche un mio diritto soffrire con te in quel momento. Ora esci da questa casa,non voglio più vederti!»
«È così che mi ripaghi?»
«Era anche mio figlio Natalia e anche se mi odiavi tu mi hai nascosto una cosa così grave e se non fosse stato per quel idiota me l'avresti nascosto per sempre!»
«Mi dispiace...»
«Un'ultima cosa!»dice
Lo guardo mentre prendo la valigia
«É stata colpa mia per questo hai perso il bambino ?»
«Duncan non serve farci altro male ero affranta e avevo affrontato due lunghi viaggi ma non è colpa di nessuno!»
Batte i pugni al muro come se le mie parole non abbiano avuto nessun senso,lo vedo tormentarsi ma nonstante tutto il male che ci siamo inflitti non è colpa sua.
«Esci da questa casa non voglio vederti mai più!»urla
Spiazzata dalle sue parole che mi entrano dentro al petto come una lama a doppio taglio non oso guardarlo e vado via sbattendo la porta alle mie spalle .
***Spazio autrice***
Rieccomi con un nuovo capitolo bomba ,fatemi sapere cosa ne pensate!
Ancora una volta Natalia e quella che ci rimette sempre di più.
Cosa ne pensate dell'atteggiamento di Duncan?
Un bacio al prossimo capitolo ❤️
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top