77. Maledetto Destino
Io credo che le sole cose sicure in questo mondo siano le coincidenze.
Resto ferma a guardare gli occhi di Dario,per cercare di capire chi ci fosse dietro alle mie spalle,ma non promette niente di buono,e infastidito da questa persona e sto iniziando a rivalutare le parole delle piccola Giada e se fosse Duncan alle mie spalle ? Cosa dovrei fare?.
<Andiamocene via ,non sapevo che ci fosse anche lui ,devo dirgliene quattro a mio fratello.>
Resto sempre più sconcertata e credo che i miei dubbi si siano fatti chiarezza e Duncan ne sono certa,e non capisco cosa altro vuole non abbiamo nulla da dirci per me lui non è più nessuno ,con voce tremante mi volto a guardare chi c'è dietro alle mie spalle .
Per poco non mi viene un colpo ero quasi pronta ad incontrare gli occhi della persona che mi aveva distrutto l'anima che avevo annullato ogni possibilità di rivedere Stefano.
È questo che ho sempre odiato di Duncan ,lui aveva il potere di annullare ogni cosa che mi era intorno diventando lui il centro del mio mondo.
Era incredibile come Duncan riusciva ancora a condizionare il mio animo a distanza di tutto questo tempo.
Per quanto mi riguarda potrebbe essere dall'altra parte del mondo, potrebbe anche essere morto eppure sto ancora a fasciarmi mentalmente la testa per lui.
Provo un po' di sollievo ed anche di delusione nel vedere Stefano alle mie spalle.
Dario continua a guardarlo in cagnesco e se non li divido immediatamente sono sicura che gli metterà le mani addosso.
Non può certamente rovinare il matrimonio a suo fratello.
<Lascia, è tutto okei!.>Dico a Dario invitando Stefano a seguirmi
<Vattene, non sei il benvenuto!>
Dario stringe i pugni e sento che sta per scagliarsi contro Stefano.
Gli poso una mano sul petto per farlo stare calmo e sento il suo cuore battere all'impazzata sotto al mio palmo.
<Sono stato invitato da tuo fratello, non mi sarei mai permesso di imbucarmi al suo matrimonio!>risponde Stefano giustificandosi.
È sempre stato sicuro di sé, ma non ricordavo che gli appartenesse tutta questa sfrontataggine.
<Vattene lo stesso! Hai già causato fin troppi problemi!>
Dario lo ammonisce ancora una volta ma Stefano lo ignora e rivolge il suo sguardo su di me.
<Marco ha ritenuto giusto invitarmi, sa che non ho cattive intenzioni. Natalia vorrei solo parlarti!>
Sembra sincero e dopotutto credo che io debba ascoltarlo, in memoria di ciò che abbiamo condiviso.
<Lei non vuole!>dice Dario, rispondendo al posto mio ed io lo incalzo a mettere da parte la sua ira.
<Sta tranquillo, so badare a me stessa!>
Lo guardo per un'ultima volta facendogli capire che va tutto bene ,non ho nessun problema a scambiare quattro chiacchiere con Stefano.
Forse un tempo si,ma ci siamo perdonati a vicenda e ora rivederlo mi fa anche un certo effetto devo ammettere.
Il suo aspetto e sempre impeccabile,ha smesso di radersi la barba e devo dire che gli sta benissimo, è vestito di tutto punto ,i suoi occhi mi fanno sempre un certo effetto.
Mi indica di sedermi sullo sgabello accanto a lui, ordina due martini.
<Come stai? e da tempo che non ci vediamo.> Mi chiede
Gli dico che sto bene e gli porgo la stessa domanda.
< Sono cambiate molte cose dall'ultima volta ,te ne avevo già parlato ma con l'arrivo di una persona la mia vita e cambiata del tutto ,sai non pensavo di potermi innamorarmi di nuovo dopo di te .>
Le sue parole hanno un certo effetto ma ammetto che sono felice che lui sia andato avanti a differenza mia .
<Mi chiedevo come mai avessi scelto Dario ...>
Ecco la domanda tanto attesa tiro giù il liquido dal bicchiere tanto da bruciarmi la gola.
Tra i due non è mai scorso buon sangue ma è giusto che Stefano sappia la verità .
<Siamo amici e lui mi ha aiutata tanto.>
<Lo so...> Dice posando il suo sguardo sul suo bicchiere, spero non abbia ricominciato a bere.
<Perché me l'hai chiesto se lo sapevi?. Te la detto Marco?.>
Ordina un'altro Martini e io lo blocco sull'istante < Stai tranquilla!. Ho smesso di bere come un tempo ora so controllarmi e comunque è stato Duncan a dirmi di Dario .>
Guardo Stefano strabuzzando leggermente gli occhi per l'assurdità delle sue parole.
Come era possibile che quei due si erano visti? E soprattutto perché? .
<Cosa?>chiedo non troppo sicura di aver capito bene.
Stefano giocava con l'oliva nel suo bicchiere e un sorriso amaro gli comparve in viso.
Conoscevo bene quell'espressione, stava per dirmi qualcosa che non gli faceva piacere ammettere.
<Credevi che ti avrebbe lasciata andare senza saperti in buone mani?.>dice guardandomi negli occhi.
<Lasciati dire una cosa Natalia, a me quell'americano del cazzo non è mai piaciuto, ma quando si è presentato da me, ho capito che ti amava veramente, più di quanto potessi farlo io!>
Un velo di tristezza cade sulla conversazione obbligandomi a fissare le mie unghie perfettamente curate dal team di estetiste messo a disposizione da Marco.
Stefano mi stringe una mano, come a darmi coraggio, per farmi capire che va tutto bene e lo guardo di nuovo.
<È stato un vigliacco, avrebbe dovuto lottare di più per riaverti, ma ha preferito sparire dalla tua vita per non farti del male. Ha creduto di farsi carico di tutti i problemi così, ma in fondo anche lui è stato vittima di Federico!>
La tensione era talmente tanto palpabile che si poteva tagliare con un coltello.
<Perché mi dici queste cose Stefano? Ormai sono passati tanti anni, è una storia morta e sepolta!>dico sperando di cambiare argomento.
<Andiamo Natalia, puoi fingere di stare bene con il tuo amichetto, ma noi ci siamo amati e anche se troppo tardi, io ho capito quanto sia fragile il tuo cuore!>
<È vero! Ho sofferto, ma ora sto bene! Credimi! Duncan fa parte del passato ormai!>
Sposto lo sguardo e chiedo al cameriere di portarmi un altro bicchiere di Martini.
Stefano sospira, ha ancora qualcosa da dirmi e io invece vorrei solo tapparmi le orecchie e fuggire via.
<Vuoi farmi credere che non hai sperato di vederlo qui?>chiede con fare provocatorio.
Lo guardo scioccata, per chi cavolo mi aveva presa?
Sono fuggita da lui, non avrei certo fatto dietro fronte.
<Sinceramente non penso a lui da tempo. Sono qui per Marco e finito il matrimonio, tornerò alla mia nuova vita! Questa è stata una piccola parentesi!>dico giustificandomi.
Peccato che la mia coscienza stava continuando a tormentarmi da quando avevo messo nuovamente piede a Roma.
Ogni luogo mi riportava alla mente i ricordi di quell'amore a senso unico che mi aveva fatta sentire viva per poi uccidermi tragicamente.
<Non devi mentirmi Natalia e sai? Forse dovresti provare a perdonarlo, come ho fatto io con te e come tu hai fatto con me. Abbiamo commesso degli errori e ci siamo concessi una seconda possibilità, seppur prendendo strade diverse! Perché con lui non ci riesci?>
Mi sembra di vivere un incubo dal quale non riesco a svegliarmi.
Stefano è diretto e sembra di aver preso il ruolo del avvocato del diavolo.
Sembra che voglia spingermi di nuovo tra le sue braccia, forse vuole vedermi ancora soffrire?
<Ascoltami, non voglio essere frainteso!>dice alzandosi.
<In onore di quel che siamo stati, io voglio vederti di nuovo felice. Ti ho vista ballare con Dario e forse potevi sembrare felice, ma nei tuoi occhi manca quella voglia di vivere che tanto ti caratterizzava! Non voglio saperti infelice come Marissa!>dice facendomi tremare il cuore.
Mi stava paragonando a lei, ma la questione era ben diversa.
Anche lei era vittima di Federico e la sua versione dei fatti non la sapremo mai.
<So che penserai alle mie parole! Quando ti deciderai, sono sicuro che Flora potrà darti le risposte che cerchi!.>
Stefano mi lascia un casto bacio sulla guancia e stringendomi una spalla mi saluta e si allontana, lasciandomi con la testa piena di tormenti.
Ero davvero così poco credibile?
Ingoio il mio drink in un solo sorso e ne ordino un altro che bevo alla stessa velocità.
Ho bisogno di schiarirmi le idee e questo trambusto di festa non fa che rendermi tutto più difficile.
Vedo Dario che mi cerca con lo sguardo, dopo aver visto Stefano lasciare la festa.
Devo andarmene da lì, prima che inizi con il suo interrogatorio e con il suo fare iperprotettivo.
Raggiungo l'interno della sala e vedo Marco parlare con alcuni uomini che so per certo che sono suoi clienti.
Ricordo quando ho lavorato ai loro progetti.
Mi avvicino cautamente, fingendo di essere serena ed educatamente chiedo di parlargli.
<Va tutto bene Natalia?>chiede Marco portandomi in disparte.
<Tutto benissimo, alla grande! È un matrimonio da favola!>dico entusiasta.
<Allora cosa c'è che non va?>
<Nulla, avrei bisogno solo di un favore!>
<Dimmi!>
<Mi presteresti la tua macchina? Prometto di non ammaccartela!>
Si guarda intorno e me le lascia senza chiedermi niente .
<Ti prego non dirlo a Dario torno subito!.>
Annuisce dandomi le chiavi della sua lusuossissma auto,mi dileguo tra gli invitati fino a scendere in giardino dove e parcheggiata l'auto.
Sto per fare la millesima cazzate ma per me è davvero importante andare lì in questo momento e l'unico modo per sentirlo più vicino,quella casa sa di noi di lui è tutto quello che abbiamo passato e forse ha ragione Stefano io non ho mai dimenticato Duncan .
Imboccando la strada che mi porta a quella casa, i ricordi si fanno ancora più vivi nella mia mente e non riesco a non tremare.
Mi sembra di sentirlo, quando mi salutava dopo essere rientrata dal lavoro, quando mi baciava così, senza un vero motivo, quando mi ricordava quanto mi amava.
Perché Duncan? Perché ti sei impossessato del mio cuore distruggendolo?
Mi fermo avanti casa sua e prendo dalla borsa quelle chiavi che non ho mai avuto il coraggio di buttare.
Fa freddo, ma il solo avvicinarmi a quel posto che sa di lui mi fa sentire un calore provenire da dentro.
Credevo di ricordare ogni cosa come l'avevo lasciata, ma non è così.
Ci sono delle tazzine sporche nel lavandino, il divano è stato spostato e c'è della cenere nel camino.
Credevo fosse un tempio questo posto. Per me era sacro, ma dopotutto Duncan non avrebbe di certo alloggiato altrove venendo in Italia.
Mi sembra di sentire il suo profumo nell'aria e guardandomi intorno mi vedo quasi mentre mi disperavo dopo aver scoperto la verità.
Sul davanzale della finestra, una busta per corrispondenza attira il mio interesse, avendo scritto sopra "per Natalia".
La busta è ingiallita, leggermente macchiata dai segni di questi ultimi anni scorsi nel vento.
Con mano tremante l'afferro e ne strappo l'estremità.
"Se ora starai leggendo questa lettera vuol dire che te ne se già andata via da me.
Non meritavo di stare al tuo fianco,di sfiorarti la pelle e assaporare le tue labbra che sanno di vita.
Io l'ho sempre saputo che dovevo starti lontano, perché eri troppo preziosa ,troppo rara per uno come me .
Quando ho deciso di accettare la proposta di Federico non pensavo di aver messo in quel patto anche i miei sentimenti .
Ho messo in quell'accordo la mia felicità,si perché e proprio vero la felicità e solo un momento basta farci solo caso .
Ed io dal primo giorno che ti ho visto sentivo una sensazione strana e ogni volta che mi davi modo di starti accanto provavo delle sensazioni sconosciute mai provate, perché per me non è mai esistita la felicità prima di incontrare te..
Solo quando sei andata via da me ho capito di aver perso quel raggio di luce nella mia triste vita buia.
Mi ha fatto male sapere che lui ti abbia toccata urlandoti tutto quello schifo addosso.
Sono stato un vigliacco la paura di perderti era tanta e alla fine sono finito per perderti per sempre.
Avrei dovuto proteggerti da lui ma in primis da me e dai miei demoni interiori.
Sono stato capace di portarti all'inferno insieme a me e tu hai portato la luce anche laggiù dove vivevano i miei mostri.
Sei vita Natalia,mi manca già tutto di te e mi chiedo come riuscirò a vivere i giorni della mia vita senza te .
Mi viene da pensare a te soprattutto di notte mentre medito e rifletto su tutto quello che ti ho fatto .
Mi sono pentito di non avertene parlato sin da subito,ma avevo paura .
E nonstante la parte brutta io rifarei tutto per rivivere ancora quei giorni insieme a te.
Ma anche se sono un egoista questa volta non proverò a cercarti,devo lasciarti andare,ma tu non dimenticare mai che nonstante tutto il nostro legame e andato bene oltre la semplice passione .
La passione potrà pure svanire,e come una febbre che sale ma primo oppoi può svanire,ma quello che lega due anime come noi e un grande sentimento seguito da un legame che va ben oltre la passione.
Un sentimento mai provato con nessuna, proprio come una malattia incurabile, dove devi solo accettarla e cercare di sopravvivere a quell'amore che ti divora l'anima e ti consuma dentro giorno dopo giorno senza avere cura .
Credo che la passione non coincida con il vero amore e tu questo lo sai benissimo,hai cercato di reprimere i tuoi sentimenti per me con scarsi risultati.
Guarda ora dove sono finito,sono qui a scriverti una lettera che forse non leggerai mai ma dovevo mettere da qualche parte i miei sentimenti per te. Spero almeno di finire nella tua scatola dei ricordi, almeno anche se mi odi, avrò la certezza di aver avuto un posto nella tua vita ,anche se farò parte del tuo passato.
Ora devo andare via da questa casa e cercare di affrontare la mia vita senza te,addio .
Duncan"
Cerco con tutta me stessa di reprimere le lacrime che non smettono di bagnare le mie guance fino a bagnare quel foglio ormai ingiallito dal tempo passato.
Ancora una volta è stato capace di lasciare un segno.
Sento lo scricchiolio della porta aprirsi,ho paura che qualche male intenzionato possa venire qui a tarda notte,fisso la porta aprirsi mentre tremo come una foglia.
<Che ci fai tu qui?.>
Salve girls sono tornata
Ringrazio sempreMoonstars1233 per l'aiuto nei capitoli e di grande ispirazione.
Fatemi sapere cosa ne pensate al prossimo capitolo ❤️
PS: scusate l'attesa 💓
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