72.L'ultimo Bacio

Vorrei ricordare il tuo ultimo bacio per rivivere gli attimi più belli e dimenticare le urla che rimbombano ancora nella mia testa.

Fisso fuori dalla finestra con lo sguardo puntato al cielo e davanti ai miei occhi vedo nascere un nuovo giorno.
Mi chiedo spesso se in uno di questi giorni sarò capace di rinascere dalle mie ferite, se sarò in grado di darmi un'altra occasione per essere felice.
Ho paura di non riuscire più a provare nessun tipo di sentimento o qualsiasi emozione verso un'altra persona.
E come se avessi la percezione  che qualcosa dentro di me sia cambiato, come se si fosse rotto qualcosa di iriparabile.
È la cosa che più mi tormenta e che almeno una volta al giorno mi capita di pensare a lui nonostante sia sbagliato farlo.
Dovrei smetterla di farlo infilare nella mia testa e ricordare a me stessa che lui non c'era quando ne ho avuto davvero bisogno, è che la colpa e solo sua per tutto il mio male che sento.
Sarà vero che il tempo guarisce le ferite ma le mie dopo tre anni non sono ancora rimarginate del tutto e mi chiedo quanto tempo ancora occorra prima che ritorni a vivere per davvero.
Domani saremo di ritorno a Roma e la cosa mi spaventa molto, ritornare lì mi fa pensare a  tutta la mia sofferenza passata, che mi porto ancora dentro.
Nelle lunghe chiacchierate al telefono con Marco non ho mai osato o meglio dire mai avuto il coraggio di chiedergli di lui, anche se in tutti questi anni mi sia sempre venuta la voglia di sapere dove sia e se è rimasto a Roma, anche se ne dubito. Marco era molto arrabbiato con lui e non l'avrebbe mai riassunto e poi diciamocela tutta Duncan era lì per i suoi sporchi comodi, non aveva affatto bisogno di un posto come assistente in una azienda di grafica.
Devo smetterla di pensare e devo provare ad andare avanti, sento che da qualche parte del mondo anche lui sia andato oltre ed è giusto che lo faccia anch'io..

Ho passato l'intera settimana a cercare qualcosa di decente da indossare per il matrimonio, ma alla fine siamo riusciti solo a prendere uno smoking per Dario.
Oggi mi ha promesso di riaccompagnarmi di nuovo in centro  nella speranza di trovare qualcosa da indossare per l'evento di domani.
Oggi sarà anche il nostro ultimo giorno di lavoro, resteremo chiusi per tutte le ferie natalizie e dobbiamo ancora decidere come passare i giorni dopo il matrimonio.
Dario oggi sembra un po' agitato, ha già mandato indietro tutte le copie del libro di Gabriel, da quel giorno non ha più aperto bocca su Isabel.

<Natalia mi passi il tagliacarte. >mi dice dall'altra parte del bancone.

<Tieni, allora sei pronto per un'altro pomeriggio di shopping?. >
> dico.

<Shopping?. >dice accigliato

<Non dirmi che te ne sei dimenticato?.>

Dalla sua espressione credo prorpio di sì...

Sentiamo aprire la porta d'ingresso ma Dario per poco non si taglia un dito. <Scusa Natalia ma lo rimosso dalla testa, ho un impegno per oggi... >

<Con o senza di te devo trovare un abito per domani, quindi ci andrò da sola.. >

Dario guarda l'orologio sul polso e sembra alquanto agitato.

<Posso sempre rimandare il mio impegno.. >

<Che impegno hai?. >

<Bhe... Più che un'impegno e un appuntamento con Giulia.. >dice timidamente

<Davvero? >dico stupita <Sono così felice che vi vediate da soli. >

<Visto che stasera staremo tutti insieme abbiamo pensato di ritagliarci un po' di tempo per stare insieme questo pomeriggio,è ho dimenticato del tuo vestito. >

Mi avvicino a lui dandogli una pacca sulla spalla <Riuscirò a cavarmela anche da solo e poi te non sei tanto d'aiuto, non fai altro che sbadigliare ogni volta che provo un abito, quindi  se fossi in te sceglierei l'opzione di vedere Giulia. >

Trattiene a stento una risata ma ritorna serio e dispiaciuto per lasciarmi da sola questo pomeriggio.

<Ora vai ci penso io qui, salutami Giulia. >

Dario infila il cappotto  e si avvia alla porta. <Ci vediamo dopo a casa,non dimenticarti di farti trovare pronta per la cena di stasera. >

Dario prima di andare via ritorna verso di me e mi lascia una scia di baci sulla guancia  chiedendomi un infinità di volte di perdonarlo.
Mentre io sono così  felice che abbia trovato  un po' di tempo per vedersi con Giulia credo che ne abbia davvero bisogno.

Prendo il cellulare e inizio a scorrere tra le pagine di siti di moda in cerca di un abito per il matrimonio.........

<Mi scusi signorina puo incartarmi questo.... >

Trattengo un urlo per lo spavento, mi ero dimenticata che fosse entrato qualcuno, appena alzo gli occhi dal cellulare incontro i suoi occhi verdi...

Lorenzo si accorge del mio imbarazzo e mi sorride timidamente, prendo il libro e lo posiziono sulla carta da regalo.

<È un regalo?. >dico per spezzare il silenzio imbarazzante che si è creato.

<Si è per una persona speciale. >

<Cime tempestose.. Ottima scelta. Un  regalo un po' retrò per i tempi che corrono.. >

<Già, ma alla persona che dovrò regalarlo appartiene ad un'altra epoca. >

<Allora sarà davvero speciale questa persona..>dico distogliendo lo sguardo dal suo.

<Lo è. > mi dice cercando i miei  occhi.

Gli porgo il libro cercando di non fissarlo.

<Hai da fare questo pomeriggio?. >chiede

<Tra poco chiuderò il negozio e mi recherò al centro, ho bisogno di un abito.. >

< Dario me ne ha parlato, domani andrete a Roma. >

<Si, è Dario in questo momento è con Giulia, quindi devo trovare un abito entro oggi. >

<Vuoi che ti accompagni?. > dice diretto, pronuncia quelle parole così in fretta che faccio fatica a capirlo, vedo  le sue guance diventare rosse dal'imbarazzo.

<Ehm..i-o n-on.. > dico  balbettando, ma che diavolo mi prende.

<Scusa non volevo metterti in difficoltà, mi dispiace.>

Lascia i soldi sul bancone e si avvia all'uscita.
Forse sono stata un tantino sgarbata mentre lui voleva solo essere gentile. Mi torturo le unghie mentre lo vedo andare via....

Mi dirigo in fretta a prendere il cappotto e lo seguo.

Lorenzo sembra sopreso nel vedermi uscire dal negozio... <È ancora valido l'invito per il centro?.>

<Certo andiamo... >dice sorpreso quanto me per aver accettato il suo invito di accompagnarmi.

Con un bel po' di imbarazzo ci dirigiamo al centro e visto che non dista molto dalla libreria lo raggiungeremo a piedi, sembra passata un'eternità da quando non esco senza Dario al mio fianco, e ora vedere Lorenzo qui con me mi fa strano.
Appena lo noto guardarmi volta lo sguardo verso le vetrine dei negozi fingendosi interessato agli articoli esposti nelle vetrine.
Dario mi ha accennato molte volte che Lorenzo provasse un interesse per me, ma io lo sempre ignorato.. Forse avrei dovuto capirlo dal gesto dei girasoli, quei maledetti girasoli...
Lorenzo mi indica un negozio che non avevo mai visto prima d'ora...

<Che ne dici se entriamo qui?.>propone..

Appena mettiamo piede dentro al negozio ad accoglierci c'è una signora che avrà più o meno l'età di mia madre, ha i capelli completamente bianchi legati in morbido chignon.
Ci invita subito ad entrare, allargando un meraviglioso sorriso a Lorenzo, sembra che questi due si conoscono.

<Che sorpresa figliolo, è da tempo che non passi a trovarmi.. >

<Lo sai che sono sempre impegnato col lavoro e lo studio. >

<Tutte scuse.. Chi è questa meravigliosa fanciulla? È davvero splendida non lo mai vista in giro. >
dice passando lo sguardo sulla mia figura.

<Natalia lei è Miranda mia zia. >

Stringo la mano alla buffa signora e mi sento un tantino in imbarazzo di fronte a sua zia.

<Zia, Natalia ha bisogno di un abito per domani è in partenza per Roma. >

<Per domani? Lorenzo sai che per confezionare un abito ci vogliono settimane intere se non mesi. >

<Lo so, ma è un emergenza.. >

<Famici pensare... > la donna inizia ad andare avanti indietro finché si volta a guardarmi <Seguimi!. >

Seguo Miranda e do un'ultima occhiata a Lorenzo che mi allarga un sorriso meraviglioso.

Miranda mi porta in una stanza dove le mura sono tinteggiate di un rosa troppo carico, gli abiti sui manichini sono sistemati alla perfezione, credo che questa donna sia malata del controllo ogni cosa in questa stanza e al proprio posto.

<Sono davvero bellissimi, lei ha le mani d'oro.. >

<Ti ringrazio, prova questo sono sicura che sia perfetto per te. >

Le mie mani scivolano sul quel tessuto rosso di seta morbida e un brivido mi percorre lungo la schiena, alla vista di quest'abito sembro un toro ad una corrida, vorrei strapparlo dai miei occhi.

<Non ti piace?. >

<È stupendo ma vorrei che non fosse rosso.. >

Miranda mi guarda perplessa ma non abbassa la guardia e  passa subito alla ricerca del prossimo abito, spero che Lorenzo non si stia annoiando...

Miranda torna con un sacca contenente un altro abito<Appena ti ho vista entrare ti immaginavo già con un abito rosso visto che è un colore che ti donerebbe alla perfezione, ma se proprio non lo preferisci ti ho portato questo.>

La luce che emana quest'abito per poco non mi acccecca e tempestato da micro brillantini... Miranda mi aiuta a sistemarlo e mi porta verso lo specchio.

<Sei perfetta! Che ne pensi se lo mostriamo al mio caro nipote.>

<Certo.. >

<Lo vedo sai come ti guarda.. >aggiunge sfoggiando un sorriso malizioso.

<Siamo solo amici.. >puntualizzo.

<Mio nipote è un ragazzo molto timido ma è una persona molto buona e anche tu mi dai l'impressione di esserlo. >

<Lei è molto gentile. >

Miranda mi fa strada e mentre apre la porta che ci porta da Lorenzo, davanti ai miei occhi  compare l'immagine di Duncan poggiato allo stipite della porta col suo corpo fasciato in un abito classico di colore nero da esaltare i suo profondi occhi neri...

<Sei fantastica.. >La voce di Lorenzo mi riporta alla realtà e non riesco a respirare, batto più volte le palpebre per cancellare Duncan e finalmente vedo Lorenzo davanti ai miei occhi.

Una volta usciti dal negozio Lorenzo cammina al mio fianco e lo vedo lanciarmi qualche occhiata di sott'occhio mentre il mio umore e già cambiato,voglio andarmene a casa.
Sono sicura che tutto questo che sta accadendo nella mia testa è solo perché domani tornerò a Roma.

<Ti senti bene?. >dice prendendo la mia mano.

<Si è solo che sono un po' stanca. >

Una gocciolina di pioggia cade sul mio naso.

Alza il capo e guarda il cielo <Non ci voleva proprio,vieni facciamo in fretta. >Lorenzo prende la mia mano e inzia a correre, guardo le nostre mani intrecciate e mi fa rabbrividire il suo tocco.
Ride di me vedendo i miei capelli inzuppati d'acqua..

<Credo che oggi il tempo stia facendo la sua parte, ripariamoci sta tuonando. >
Lorenzo svolta in una stradina per metterci al riparo, mi tira a sé facendomi battere con la schiena al muro, mentre con una mano mantiene salda la mia, i suoi capelli biondi bagnati d'acqua gli ricadono sul viso, riesco ad intravedere il verde dei suoi occhi...

Vorrei trovare un briciolo di forza per farlo allontanare siamo troppo vicini, ma le sue labbra sono già sulle mie, il suo è un bacio morbido, casto, è così strano,non riconosco questo sapore di estrema dolcezza...
Ricambio quel bacio rimanendo fredda è immobile.

Non sono pronta, non sono pronta..

<Scusa ma non posso. >mi allontano da lui notando dai suoi occhi un velo  di dispiacere, aumento il passo e scappo via tornando a casa il più presto possibile mentre la pioggia mi cade sul viso mischiandosi alle mie lacrime.....

Appena apro la porta di cosa Dario e seduto sul divano a guardare la TV, lo ignoro e mi infilo in bagno chiudendo la porta a chiave, apro l'acqua della doccia e mi spoglio veloce dagli indumenti fradici d'acqua.
È stata una pessima idea accettare il suo invito, non voglio illudere nessuno, non sono pronta per iniziare una relazione, odio gli uomini e mi spaventano, non riesco a lasciarmi toccare..

Mentre l'acqua scorre sul mio corpo,   immagino le sue mani calde toccare il mio corpo nudo e non riesco a toglierle vie,neanche se volessi.

Chiudo l'acqua ed esco in fretta dalla doccia, <VAFFANCULO! > batto un pugno sul lavandino.

Infilo un accappatoio mentre sento battere i pugni dietro alla porta...

<Va via... >urlo

<Che stai combinando?. >

<Niente... io stasera non vengo alle cena.. >

<Ti prego Natalia esci da questo bagno e dimmi che ti succede...>

Dario sembra quasi arrendersi dal suo tono, infilo una tuta e apro la porta mentre lui è appoggiato allo stipite della porta...

<Se tu  stasera non vieni alla cena, non ci vado neanche io. >

Mi giro di scatto e gli punto un dito contro <Non osare farmi sentire in colpa, tu andrai a quella fotutta cena senza di me punto. >

<Che diavolo ti prende? Di là verità è tutta colpa della partenza di domani.>

<No,ti sbagli... > prendo un bicchiere riempendolo di acqua ma il mio tentativo fallisce per la mia poca fermezza e mi cade dalle mani frantumantosi in mille pezzi....

<Ora basta! Che cazzo ti prende. >dice Dario obbligandomi a guardarlo

<Sono solo stanca, vattene. > dico con voce tremante prossimo al pianto...

Si avvicina toccandomi una guancia... <Ti chiedo scusa per il mio tono ma non riesco a vederti così. >

<È solo colpa mia non riesco a smettere di pensare.>ammetto abbassando il capo davanti al mio migliore amico.

<Dove sei stata oggi?. >

<Ero con Lorenzo ed è questo il mio problema, non riesco ad avvicinarmi a nessuno, solo il pensiero che un uomo possa toccarmi mi fa stare male, e  lo so che è sbagliato ma è così. Credo che Duncan mi abbia rotta qualcosa dentro.... >

<Ti ha toccata?. > i suoi occhi sembrano infuriati

<Non in quel senso, ci siamo baciati ma io sono scappata via come una codarda. >

Il suo sguardo e cupo e mi porta con sé lasciandomi sedere sul divano, mentre mi accarezza un braccio... Prima di dire  qualsiasi cosa tira un sospiro.. <Devi uscire da questo girone dell'inferno chiamato Duncan. Lui  non c'è perché si è arreso, perché nonostante il suo carattere impulsivo e possessivo, sa benissimo di quanto sia grave quello che ti ha fatto, e sa che tu non lo perdonerai mai. So quanto sia difficile per te andare avanti aspettavi un figlio da lui, ma tutto é volato via e ora tu devi ricominciare prorpio come mi hai insegnato tu. Ti prego smettila di pensare anche se non so dirti come farlo ma tu provaci. >

Mi asciuga le lacrime che cadono sul mio volto prendendo il suo fazzoletto di stoffa. <Lorenzo è un bravo ragazzo, è spensierato e un portatore sano di allegria proprio quello che ti serve in questo momento, basta segreti, basta inganni e intrighi, hai bisogno di una relazione pura.. >

Dario ha centrato benissimo ciò che sento e ha ragione la relazione tra me e Duncan era tossica  e prima di lui anche quella con Stefano era così, e sono finita per distruggermi pensando di meritare tutto quel male.

Si alza e mi lascia un bacio sulla fronte <Io ora vado, dirò ai ragazzi che sei stanca. >

<Grazie per tutto quello che fai per me. >

<Ti voglio bene Natalia. > dice chiudendo la porta alle sue spalle.

Noto la mia immagine riflessa nello specchio è asciugo le lacrime e il trucco sbavato, Dario ha ragione stare male non  servirà a niente, nulla  potrà più ritornare com'era.
Devo essere pronta per domani, non devo permettere alle ombre del passato di inghiottire la mia anima, ho perso un bambino e non c'è dolore più grande, ora più niente può ferirmi.

Prendo una coperta e mi stendo sul divano, anche se vista l'ora dovrei iniziare a fare le valigie ma mi annoio senza Dario.
Il rumore del campanello mi fa sussultare dal divano... Dario avrà sicuramente dimenticato qualcosa.
Avvolgo il  plaid di lana è apro la porta...

<Che ci fai qui?. >dico sorpresa

Lorenzo abbassa il capo e mi porge un sacchetto.

<Sono venuto a portarti questo. >

Lo lascio entrare e si accomoda sul divano, mi sento terribilmente in colpa per averlo piantato in asso oggi.

<Aprilo. >dice riferendosi al pacco

Scarto l'involucro...<È mio libro preferito, grazie. >

Si alza venendo verso di me spostandomi una ciocca di capelli dal viso <Sei speciale Natalia,non faccio altro che perdermi nei tuoi occhi ogni volta che ti guardo e mi fai impazzire quando arrossisci come una bambina, per questo ti reputo una ragazza di un'altra epoca, ti rendono felici le piccole cose, credi ancora nell'amore, sei pura e rara. >

<Pensi davvero questo di me?.> alzo lo sguardo su di lui .

Lorenzo senza aggiungere altro posa le sue labbra sulle mie, ricambio quel bacio stringendolo a me, mentre lui continua ad assaporare la mia bocca, la sua dolcezza mi fa sentire subito al sicuro senza avere più la voglia di scappare..

<Pormettimi che ritornerai.. >

<Lo prometto.. >

***Spazio Autrice***
Salve girls come state? Ahimè io non bene ma non mollo ho il covid e spero di guarire presto...
Intanto ho scritto questo capitolo di passaggio che spero possiate aver capito ciò che avevo da dirvi, la nostra cara Natalia sta cercando in tutti i modi di voltare pagina ma il passato sembra tormentarla ancora.....
Nel prossimo capitolo faremo un salto nella vita di un uomo molto amato ma anche tanto odiato, a voi i commenti, ps: vi voglio bene ❤️.

Lorenzo.

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