70. Natalia
Finché il tempo non passa non sai cosa è stato importante nella tua vita.
Tre anni dopo..
L'aggeggio del male non smette di suonare come ogni mattina,mi giro dall'altra parte del letto e la sveglia mi segnala che sono già le sette, è ora di alzarmi dal mio adorato letto e abbandonare a malincuore il piumone caldo, d'inverno è una vera tragedia alzarsi con questo freddo.
Sento l'odore di caffè venire dalla cucina ed inebriarmi le narici,da quando vivo qui Dario e l'addetto alla colazione, prepara di tutto: uova, latte, pancacake, caffèlatte, biscotti..
Infilo una vestaglia e mi dirigo in cucina oggi fa più freddo del solito, Dario e davanti alla cucina che prepara il caffè, l'odore di muffin mi fa venire l'acquolina in bocca.
<Buon compleanno Natalia!! >grida facendomi sussultare.
<Noooo non ci credo!.. >dico mettendo una mano sul volto incredula.
Com'è possibile che abbia dimenticato il mio trentunesimo compleanno, sarà perché odio festeggiare il tempo che passa.
<Come puoi dimenticare il giorno del tuo compleanno?. >dice incredulo..
<Da quanti anni mi conosci?. >gli chiedo.
<Da troppi, ora che c'entra questo?. >
<Sai benissimo che odio festeggiare il mio compleanno e per questo che me ne dimentico e poi non capisco cosa c'è da festeggiare visto che sto invecchiando.. >
<È vero da piccola ogni volta che arrivava il momento di soffiare le candeline scappavi via, e i tuoi obbligavano me.
Si concordo ti stanno anche spuntando i capelli bianchi.. >
<Ecco appunto, quindi non mi importa del mio compleanno,COSAAAA?>Controllo allo specchio se ho davvero qualche capello bianco...
Mentre si prende gioco di me, si volta verso la cucina e lo vedo prendere un piatto,appoggia un muffin e accende una candela....
<Stai scherzando vero?. >
<Non inziare a fare storie, l'anno scorso non hai voluto festeggiare i tuoi trent'anni e ora voglio che esprima un desiderio per me... >
<Credo che uno non basti.. >
<Dai Natalia provaci....>
Soffio velocemente sulla candela e la tolgo via, avventandomi sul muffin alla cannella.
<Non vale non hai espresso nessun desiderio! .>
Dario mi conosce troppo bene è questo è un grande problema.
<Da quando mi leggi anche nella mente.? >il mio tono e sarcastico.
<Okey mi arrendo ma credo che tu resta l'unica persona al mondo ad non amare il giorno del suo compleanno.>
Sin da piccola non ho mai amato stare al centro dell'attenzione, preferivo restare dietro alle quinte, e poi non ho più niente da festeggiare...
<Naty volevo avvisarti che stamattina
ho un appuntamento in libreria con un aspirante scrittore, tra qualche giorno uscirà il suo primo libro e ha deciso di venirlo a presentare nel nostro bookstore. >
<Che bello!! non vedo l'ora. >
Prima di andare via Dario mi lascia un bacio sulla guancia è si dirige al centro di Venezia nella sua libreria, e stata una sua idea quella di mettere su un bookstore,si tratta di una libreria dove è possibile acquistare libri e poterli venire a leggere nella zona relax, dove abbiamo anche un angolo bar dove è possibile degustare dell'ottimo caffè e dei buonissimi muffin..
Sono tre anni da quando vivo con Dario,lui si era trasferito a Venezia già da un anno,stava uscendo anche lui da una brutta delusione.
Mi ha accolta nella sua casa e mi ha offerto un lavoro in libreria, mi occupo di sistemare i libri e leggere le fiabe hai bambini.
Mi dirigo in camera è infilo un jeans nero e una felpa, lego i capelli in una coda alta e mi dirigo alla porta sono già le nove e devo raggiungere Dario allo store.
<Mi scusi è qui che abita Natalia Preziosi?. >mi chiede un ragazzo davanti all'uscio di casa
<Si sono io.. >dico quasi silenziosamente
Apre lo sportello del furgoncino bianco alle sue spalle e lo vedo venire verso di me con un mazzo di girasoli avvolti in una carta rossa.
Non riesco più a muovermi sento il sangue gelarmi nelle vene,le gambe hanno inziato a tremarmi.
<Signorina si sente bene?. >mi chiede guardandomi come fossi un alieno
<Si si.. È sicuro che questi sono per me?. >
Annuisce e va via, cerco di prendere fiato mi tremano le mani mentre provo a cercare ad aprire il bigliettino.
Riesco a leggere subito il nome di Lorenzo e tiro subito un sospiro di sollievo, le immagini che hanno portato alla mia mente questi girasoli dovrebbero essere cancellate dalla mia testa...
Lorenzo è un carissimo amico di Dario, è di Firenze ma vive a Venezia da cinque anni, lavora come commercialista in un'azienda farmaceutica.
È un ragazzo molto genitile mi ha chiesto molte volte di uscire con lui, ma preferisco uscire insieme al resto del gruppo, non sono ancora pronta per iniziare una frequentazione nonostante sia molto gentile con me. La mia psicologa mi ha consigliato di prendermi tutto il tempo che mi occorre ma di questo passo rimarrò zitella.
Da quando sono qui Dario mi ha integrata nel suo gruppo di amici, quasi tutte le sere dopo il lavoro ci vediamo in piazza San Marco per l'aperitivo, è davvero piacevole stare con loro e ritrovarsi dopo una lunga giornata di lavoro.
Dopo un tempo così lungo dove non riuscivo a relazionarmi più con nessuno, dove non mettevo piede fuori casa, ora sto riuscendo a riprendere la mia vita in mano.
Non è stato facile voltare pagina ma dovevo provarci, dovevo lottare per me stessa non potevo più perdermi, non potevo più tornare indietro è cambiare le mie scelte, ma potevo guardare avanti e riscrivere nuove pagine della mia vita.
Questa città è davvero una scoperta, Venezia e spettacolare ma anche un po' malinconica, per chi vive al centro è davvero una tragedia quando piove, qui l'acqua può arrivare a molti metri di altezza, l'anno scorso ci siamo allagati ed è stato davvero un disastro abbiamo avuto molti danni.
Appena raggiungo la libreria Dario e nel reparto fantasy,cerco di trovare un vaso per mettere i fiori dentro.
<Ammiratore segreto?.. >dice annuendo ai fiori.
<Che scemo che sei, sono da parte di Lorenzo. >
Dario cambia subito espressione...
<Perché hai quella faccia? >
<Niente.. Ho incontrato lo scrittore tra due giorni organizzeremo l'evento, bisogna creare un post su instragam per avvisare i nostri clienti,te ne occupi tu?. >
<Si me ne occuperò personalmente io.. Te sei negato con i social. >
<Si sei la migliore con i social, stasera ceniamo fuori se per te non ci sono problemi.. >
Dario oggi sembra strano... Annuisco è inzio a sistemare tutti i libri del genere horror.
Alcune ore dopo....
Prendo un abito nero dall'armadio che mi arriva alle ginocchia, infilo degli stivali col tacco e un cappotto, stasera l'aria è gelida.
Chiudo la mia camera e mi avvicino alla porta della camera di Dario, lo vedo specchiarsi dallo specchio, indossa una camicia nera è un jeans scuro...
<Non dirmi che stasera ti stai facendo bello per me.? >dico ridendo
<Io sono sempre bello!.>
<Sei un idiota!. >
<Lo so per questo mi ami.! >
Gli tiro un cuscino sul viso spettinandogli il ciuffo.
<Ora non abbiamo più tempo ma prometto che mi vendicherò. >dice puntandomi un dito contro
I privilegi del vivere al centro della città e quella di prendere di rado l'auto, ci dirigiamo a piazza San Marco, questo posto e incantevole ed è strapieno di turisti.
Mi sono abituata in fretta a questa città e mai avrei pensato nella mia vita di vivere con il mio migliore amico, e devo ammettere che non è per niente male,Dario è diventato la mia quotidianità e mi fa stare bene.
<Ora fermati! devo bendarti. >dice estraendo dalla tasca un foular di seta nero.
<Cosa? Non ti azzardare a mettermi quella benda. >
<Dai non fare storie... >
<Dammi un valido motivo, perché dovresti bendarmi?. >
<Ti fidi di me?>
Resto per qualche secondo in silenzio non togliendo mai lo sguardo dal suo, Dario mi sta nascondendo qualcosa me lo sento..
<Mi stai ferendo... Allora ti fidi di me?.>
<Si è lo sai ,se non mi fossi fidata di te ora non sarei qui. >
<Lo so e solo che ogni tanto voglio sentirmelo dire. >
Non vedo più niente Dario mi ha legato la benda davanti agli occhi, sento la sua mano stringere la mia, sembra di rivivere un déjá vu....
Ora posso fidarmi mi sussurra la mia vocina interiore.... I ricordi di quella notte in America con Duncan compaiono davanti ai miei occhi....
<Giurami che non vedi niente.. >
<È tutto buio, giuro!. >
<Vieni con me ti guido io. >dice
<Aspetta!...>
Dario si ferma..
<So che non posso togliere questa benda ma voglio dirti una cosa che in questi tre anni che viviamo inseme non sono riuscita a dirti. >
<Devo preoccuparmi.? >dice scherzoso
<Non fare lo scemo, non sto scherzando. >
Dario torna serio e resta in silenzio, vedo tutto buio e sento le sue mani stringere le mie.
<Ti ascolto. >
<Sei il mio migliore amico, sei tutto quello che una donna desidera in un uomo, sei la mia ancora di salvezza da sempre. Se non ci fossi stato tu credo che avrei fatto una cazzata.... >
<Natalia io ti voglio bene e so che anche tu me ne vuoi, voglio che tu stia bene e che provi a riprenderti la felicità che ti spetta, hai fatto anche tu tanto per me e finché vorrai sarò sempre al tuo fianco.
Non dire mai più quello che hai detto intesi?,non osare mai più pensare a qualcosa di brutto, ci sono io con te. >
<Scusa è solo che.... >trattengo le lacrime, ma la verità è questa se non ci fosse stato lui nella mia vita avrei preferito morire.
<Ora possiamo andare?. >
<No aspetta voglio dirti ancora una cosa. >
<Me la dirai dopo ora dobbiamo andare sú sbrigati.. >dice correndo e non ne capisco il motivo, non riesco a vedere niente.
Appena ci fermiamo sento il rumore di una musica di sottofondo e il mormorio di tante persone..
Ricordo ancora quando Duncan mi ha tolto la benda e davanti ai miei occhi c'era una vista da togliere il fiato..
Dario e dietro alle mie spalle appena slega la benda....
<SORPRESA !! >gridano tutti
Attorno a noi ci sono il nostro gruppo di amici, e su di un tavolo c'è una torta a due piani con un fascio di peonie accanto, non riesco più a trattenere le lacrime, Dario mi stringe a se e mi rifugio nelle sue braccia.
<Buon compleanno Natalia. >dice baciandomi la guancia.
<Ti voglio troppo bene, perché mi fai sempre piangere?. >
<Finlamemte sono riuscito a farti una sorpresa... >
<Ti odio..>
Prendiamo posto nel nostro tavolo riservato, Dario siede di fianco a me mentre di fronte a noi ci sono seduti Lorenzo, Giulia e Martina.
I ragazzi sono stati molto gentili con me, ne approfitto per ringraziare Lorenzo per i fiori.
<Spero che ti siano piaciuti i girasoli sono i miei fiori preferiti... >dice Lorenzo guardandomi dritta negli occhi con un sorriso stampato sulle labbra.
Vorrei dirgli che avrei voluto buttarli via, spezzare ogni singolo petalo di quei maledetti fiori, per avermi fatto pensare solo per un istante a Duncan.
<Anch'io amo i girasoli!. > Interviene Martina guardando Lorenzo che non smette di fissarmi.
Passiamo la serata ricordando aneddoti divertenti dei tempi dell'università, Giulia mi chiede se mi va di andare con lei a fumare una sigaretta, lascio il mio posto e la seguo fuori dal locale.
Giulia è nativa di Venezia i suoi genitori sono artigiani e possiedono un negozio in periferia, mentre lei è una pittrice, ha degli splendidi capelli ramati e due grandi occhi verdi e di una bellezza davvero unica e rara, a qualche anno meno di me ed è davvero una ragazza con sani principi, la vedo spesso guardare Dario, sarebbero perfetti insieme ma lui continua a dirmi che la vede solo come un'amica.
<Posso farti una domanda? >mi chiede timidamente.
<Certo dimmi.. >
Guarda dalla vetrata se arriva qualcuno e mi tira verso in angolo in disparte.
<Natalia spero che tu sia sincera con me. >
<Non riesco a seguirti, spiegati meglio.>
<Non so se Dario ti abbia parlato di noi. >
In realtà no, avevo dei sospetti vedevo come si guardavano ma Dario mi ripeteva che fossero solo amici.
Dario da quando ha rotto con la sua ex, ha detto di prendersi una pausa dalle donne e ricominciare a pensare a sé stesso,quando ho deciso di restare qui mi ha detto che potevo stare tranquilla, i suoi sentimenti erano cambiati nei miei confronti.
Resto in silenzio non vorrei ferirla e ne tanto meno complicare le cose.
<Lo immaginavo... >dice aspirando il fumo della sigaretta.
<Qual'è il problema?. >
<Sei tu il problema, da quando sei venuta qui lui ha smesso di cercarmi e mi tratta come una semplice amica, mentre prima del tuo arrivo si era creato un legame tra noi due, bhe... Abbiamo avuto una storia se così si può definire e da quando sei arrivata tu a smesso di cercarmi, è sempre insieme a te e non esce più da solo.>
<Dario mi dice che è stanco e quando usciamo ci vediamo tutti insieme col gruppo, che stai insinuando? >
<Io credo che Dario sia innamorato di te..>
Le sue parole mi colpiscono come uno schiaffo sul volto, Dario dopo l'accaduto mi ha giurato di non provare più niente per me è che i suoi sentimenti erano cambiati nei miei confronti.
<Ti sbagli di grosso, Dario e solo deluso dalle donne, non c'è niente da preoccuparsi, io sono solo la sua migliore amica, tra noi c'è solo un forte legame fraterno e tu non hai niente da temere, sei bellisima Giulia.>
<Spero di non aver esagerato, ti chiedo scusa... e solo che Dario ti guarda in un modo che non riesco a spiegarti, vivete insieme, passate troppo tempo soli e io credevo che voi due eravate una coppia. >
<No non è così!io e Dario siamo legati da un legame indissolubile, come fossimo fratelli. >
<Allora potresti aiutarmi?. >
<Certo ci proverò.. >
Appena entriamo nel locale ci avviciniamo al tavolo dove già sono state accese le trentuno candele sulla torta.
<È arrivato il momento di soffiare sulle candeline,su sbrigati. >mi spinge Dario.
Lo fulmino con lo sguardo lamentandomi di aver già soffiato le candeline stamattina,ma i ragazzi insistono hanno comprato questa torta solo per me, non ho più scelta.
Mentre loro inziano a cantare la solita canzoncina augurandomi un buon compleanno guardare la luce che emanano le candele mi riporta al giorno più brutto della mia vita e alla luce che sono riuscita a vedere in fondo al tunnel.
<Dai Natalia esprimi un desiderio. > urlano in coro i ragazzi.
Desidero tanto poter tornare indietro nel tempo e cambiare le mie scelte, vorrei tornare indietro e proteggermi da lui, vorrei poter tornare indietro nel tempo e non dare una parte del mio dolore a Dario....
Quando ho deciso di venire a Venezia per scappare da tutto lo schifo che c'era a Roma, Dario mi ha accolta abbastanza bene vista l'ultima che ci siamo visti lui mi aveva dichiarato di volermi ancora.
Ero indecisa nel venire a stare per qualche giorno qui ma Dario era l'unico amico che avevo e che mi volesse davvero bene.
Avevo il cuore a mille pezzi per Duncan e non potevo stare dai miei non avevo il coraggio di dirgli quello che lui mi avesse fatto.
Marco mi ha supportato molto disse hai miei genitori che mi aveva trasferito nella sua nuova azienda, in questi anni ho cercato di riparare il rapporto con mia madre anche se credo che abbia capito che stessi scappando da qualcuno.
Sono tre anni che non la vedo, ci sentiamo quasi tutti i giorni e non si capacita perché non torno ogni tanto a Roma a trovarla.
Decisi di restare da Dario per tre giorni, era incredulo e non credeva che Duncan potesse avermi fatto davvero tutto quel male, cercò di tirarmi su e di farmi sorridere anche se era tutto inutile, perché nonostante tutto quel dolore io amavo ancora Duncan ed era sbagliato.
Dario mi convinse a rimanere per una settimana, gli davo una mano in libreria e durante i miei crolli mi è stato sempre accanto, la sera prima della mia partenza ero agitata avevo prenotato un biglietto per la California, volevo andare da mio fratello Cristian e dovevo pensare a cosa dirgli.
Prima della mia partenza pensai di andarmi a fare una doccia, ma mentre toglievo gli indumenti sentivo mancarmi le forze e crollai su me stessa, sentivo una fitta di dolore tra le gambe, riuscì a malapena a chiamare Dario ero in una pozza di sangue, e da lì ricordo solo la corsa in ospedale.
Al mio risveglio mi accorsi dagli occhi di Dario che avevo perso ancora una volta qualcosa di importante, è ora non era solo il mio cuore a essere distrutto si era aggiunta anche la mia anima ridotta in brandelli.
Vorrei tanto poter tornare indietro e non soffrire così tanto per una persona che tramava alle mie spalle, forse se non avessi sofferto cosi tanto avrei potuto salvare quella piccola anima che cresceva in me.
Dopo quella brutta faccenda Dario non aveva poi intenzione di lasciarmi andare e io non ero pronta ad andarmene, ma dovevo, non potevo restare sapendo i sentimenti che Dario provasse per me, ma lui mi promise che si era già arreso tempo fa e che i suoi sentimenti erano cambiati nei miei confronti, e sapeva che ora nel mio cuore non ci fosse posto più per nessuno.
Feci promettere a Dario di non rivelare mai a nessuno quello che mi fosse accaduto, in cambio del suo silenzio voleva che iniziassi ad andare da uno specialista, ero distrutta dentro e Dario voleva aiutarmi. Ho passato interi giorni a letto dove non mi alzavo nemmeno per andare in bagno, la depressione mi stava divorando.....
<Natalia stai bene? Dobbiamo tornare a casa. >dice Dario richiamandomi da quei ricordi
<Si scusa mi ero distratta.... >
Il viaggio in macchina è silenzioso, appena apro la porta di casa mi dirigo nella mia camera.
Dopo pochi minuti sento Dario bussare alla porta...
<Ho sonno vai a letto.... >
<Non mentitre apri questa porta, lo so cosa stai pensando, ti ho vista prima...>
<Sto bene tornatene pure a letto. >
<Natalia non puoi mentirmi ho visto i tuoi occhi perdersi. >
<Ti sbagli!! >
<Sono due notti che ti sento di nuovo gridare nel sonno... . >
Apro la porta e mi dirigo in cucina mentre Dario mi segue, prendo qualcosa di amaro dal frigo ne verso un po' in un bicchiere e lo bevo velocemente.
<Si ho di nuovo gli incubi.. >ametto
<Ne hai parlato con la tua psicologa?.>
Resto in silenzio e da mesi che ho smesso di vederla e non prendo più i tranquillanti....
<Non dirmi che hai smesso di andarci? Natalia ti rendi conto?. >
Prende un bicchiere di liquore e lo beve tutto...
<RISPONDIMI!! >
<È tu perché ha smesso di vedere Giulia? >
< Cosa c'entra adesso lei?. >
<Dimmi perché hai smesso di frequentarla!. >
<È la mia vita privata e credo che questo non ti riguardi! >
<Davvero pensi che io debba stare fuori dalla tua vita?. >senti già gli occhi pesanti.
<No non volevo dire questo è solo che non voglio che tu pensi alla mia vita, hai già i tuoi problemi. >
<Tu non capisci!!, mi sento in colpa ogni singolo giorno perché quando sono qui non esci mai senza di me,hai smesso di vedere Giulia, e non frequenti mai nessuna donna.
Credi che io non sappia che hai represso i tuoi sentimenti per me solo per il mio bene, pensavi davvero che non mi fossi accorta che ti sei preso anche tu una parte del mio dolore?. >
<Tu non sei assolutamente un peso per me, smettila di pensare queste cose sei diventata paranoica. >
<Sono tre anni che non frequenti nessuno, e io mi sento un colpa ti ho incasinato la vita, amettilo!. >
<Non devi farti una colpa, devi smetterla di pensare che sia sempre tu il problema di tutto e tutti!.>
<Credo che il mio arrivo qui ti abbia rovinato la vita e devi smetterla di portarti il mio dolore ,devi farti una vita senza di me. >
Dario sembra scosso dalla mia ultima frase, mi chiede di raggiungerlo sul divano, prende una coperta e mi copre le spalle.
<Credo che avremmo dovuto fare questo discorso già anni fa, ma visto che ora ti stai ponendo delle domande ti darò delle risposte. Quando quel giorno ti ho fatto quella promessa mi sono anche ripromesso di proteggerti per sempre, finché tu vorrai. Non devi sentirti in colpa per i miei sentimenti nei tuoi confronti, perché io non posso cambiare ciò che sento per te, ho trasformato il mio amore per te in affetto, ti voglio davvero bene Natalia e so benissimo che il tuo cuore è stato distrutto dall'uomo che tu amavi ma vorrei che anche tu provassi ad andare avanti, te lo devi. >
<Provi ancora qualcosa per me? . >
<Ti ho amata in silenzio, ma quando hai perso quel bambino mi sono reso conto che lui ti aveva lasciato un segno indelebile ed era impossibile trovare un posto per me nel tuo cuore, mi sono arreso.. È ora ho davanti la mia migliore amica da proteggere... >
<Sei la mia persona. >dico asciugandomi le lacrime
<Cosa?..>dice stupito
<Tu sei me, tu sei il mio migliore amico, il mio tutto, la mia ancora, noi siamo legati nell'anima, io non riesco a vedere la mia vita lontano da te, ma devi andare oltre, io posso sempre andare via.. >
<Ti prometto che ci riproverò con Giulia, e non c'è bisogno che tu vada via. >
<Davvero?. >
<Si è davvero bella non trovi?. >dice strizzando un'occhio
<È perfetta per te e credo che anche lei stia aspettando te. >
<Anche Lorenzo mi chiede sempre di te... >
Dario mi lascia un bacio sulla guancia augurandomi la buona notte, prima di andare nella mia stanza esco dal piccolo balconcino e mi perdo a guardare la luna che si rispecchia nel del gran canale.
Non riesco ancora a credere che siano passati già tre anni da quel giorno....
Forse dovrei accettare l'invito di Lorenzo così Dario si sentirà libero di uscire con Giulia,sarà strano ripartire da capo, ma devo provarci.
***Spazio Autrice***
Salve girls come state? Cosa ne pensate della nuova vita su Natalia?.
Un nuovo inzio sta per accadere nella sua vita e voi cosa avreste fatto al suo posto?...
Io amo Dario e vorrei avere anch'io un amico così...
Baci al prossimo aggiornamento ❤️😎
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top