61. Le Ombre Del Passato

In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.

Ho indossato un abito con delle paglietta di un colore celeste pastello,quest'abito ha delle trasparenze sul seno e sui fianchi, ho infilato ai piedi dei sandali di colore argento.
Ho aggiustato i capelli col ferro creando onde morbide, ho truccato gli occhi un po' più del solito, ho aggiunto alle labbra un rossetto di colore nudo. Ci ho impiegato più del solito per prepararmi, volevo essere abbastanza carina per questa prima sera a New york.
Mi do un'ultima sistemata allo specchio e metto un paio di gocce di Chanel sul collo.
Mi dirigo in cucina e sento  Duncan canticchiare dal bagno, mi siedo sul divano aspettando che esca,ne approfitto per mandare un messaggio a Flora.


La porta del bagno si apre e vedo Duncan uscire dal bagno non si è accorto della mia presenza, è ancora a petto nudo, indossa un pantalone nero classico che fascia alla perfezione le sue forme,tra le mani ha la camicia nera che sta per indossare.
Appena si guarda allo specchio, nota il mio riflesso, si volta a guardarmi,sembra sorpreso.


<Ehii! >mi dice stupito

<Ciao...>

<Hai ancora voglia di uscire?. >mi chiede.

<Non avevi detto che dovevi portarmi in un posto speciale?. >

<Già... ma tu sei irresistibile stasera. >

Si avvicina al salotto e le sue mani sfiorano le mie gambe,provocandomi dei brividi lungo la schiena.

<Andiamo prima che cambio idea. >.mi dice baciandomi la fronte.

Appena usciamo dall'edificio Duncan mi dice di aspettare, dopo alcuni minuti si accosta un suv nero, mi guardo intorno cercando Duncan.
Il finestrino si abbassa e il mio cuore perde di un battito.

<Hai intenzione di rimanere lì?. >

<Mi hai fatto prendere un colpo!. >

Salgo in auto, non pensavo  possedesse un'auto anche qui.

<Allaccia la cintura, qui è obbligatoria tengono molto alle leggi. >

<Come siamo responsabili signor Smith!.>

<Ora mi dici dove andiamo ?>

<No!.>

Apre il cruscotto della macchina e tira fuori un foulard nero.

<Mi vuoi legare? >

<Ora no, magari più tardi .>

Porta il foulard di seta nera davanti ai miei occhi, lo lega facendo un  piccolo nodo dietro alla mia nuca,mi bacia le labbra e si sposta, sento già la sua mancanza.

<Ora dimmi se ci vedi. >

<È tutto buio giuro!. >

Mi morde le labbra <Ahii!! >che male.

<È una sorpresa, quindi non sbirciare. >

In questo momento sono presa da una ventata di felicità, quella felicità che arriva all'improvviso, quella che provi di rado perché la felicità è fatta di attimi.
Mentre Duncan canticchia le canzoni alla radio io mi appoggio allo schienale, completamente al buio e sono così felice a pensare a come la mia vita sia cambiata in così poco tempo, a quanto coraggio ho avuto per essere riuscita davvero a cambiare la strada che avevo davanti, e non so ancora spiegarmi come sia possibile che un uomo come Duncan con la quale ho dedicato poco del mio tempo io gli sia arrivata così tanto.
Mi dedica il suo tempo senza mai chiedere nulla in cambio.
Ero proprio questo di cui avevo bisogno, di qualcuno che mi faccia ridere, di qualcuno che mi faccia arrabbiare se faccio qualcosa che non va e l'attimo dopo ritrovarsi a fare l'amore.
Avevo proprio bisogno di essere amata così, di sentirmi speciale e bella anche se non lo sono.
Avevo bisogno di qualcuno che mi diceva almeno una volta al giorno ti amo per non farmelo dimenticare mai, avevo bisogno di qualcuno che mi facesse sentire utile, avevo bisogno di qualcuno che si annodi i miei  capelli tra le dita e annusi il mio profumo preferito, avevo bisogno di guardare il cielo insieme a qualcuno e aspettare il sole tramontare, e insieme perdersi all'orizzonte.
È ora non provo più la sensazione di essere solo in due, ora ho trovato tutto quello che cercavo, Duncan non mi farebbe mai sentire sola nemmeno se fosse a chilometri di distanza da me.

<Ti amo Duncan. >gli dico, spezzando il silenzio .

<Ti amo anch'io. >

<Posso farti una domanda? >

<Si basta che non mi chiedi dove stiamo andando. >

<Quando vivevi qui come trascorrevi le tue giornate?>

<A vent'anni già vivevo da solo,nel mio appartamento, studiavo medicina, e aiutavo mio padre in azienda, gestivo il marketing.
Di pomeriggio mi allenavo, uscivo con qualche amico e ogni tanto rimorchiavo qualche bella donna. >

<Quest'ultimo particolare avresti potuto risparmiartelo!. >ribatto acida.

Che stronzo!!.

< È te invece? Sempre attaccato a quel coglione scommetto. >

<Smettila! Avevo anche degli amici!.  Dopo il lavoro vedevo spesso Marissa, e di sera ci raggiungevano Stefano e Federico.>

<Due coglioni!. >

<Come fai a giudicare le persone se nemmeno lo conosci? >

<Intuito... È raro vedere due donne che si vogliono davvero bene. >

<Già... Marissa era speciale. >

<Pensi ancora a quello che ti ha detto Stefano?. >

<Si spesso, non riesco a non pensarci che lei fosse incinta. >

<Non credi che ti abbia potuto mentire?. Sembra che credi sempre a tutto ciò che ti dice. >

<Non è così ti sbagli!! Stefano teneva molto a Marissa erano come fratelli, non avrebbe mai usato lei per arrivare a me, non mentirebbe su una cosa così grande. >

<Vedi! sei sempre cosi sicura che ti dica la verità, ti fidi ancora di lui!! >

<Stefano ha fatto molti errori, ma non è un mostro! . >

<Non riesco a capire perché lo giustifichi sempre. >

<Ci sarà stato qualcosa di buono in lui se siamo stati insieme per  otto anni.>

<Bugie su bugie Natalia!!. >

<Lo so, ora ci sei tu. >

Duncan sembra abbastanza irritato lo capisco fai suoi toni e dal silenzio che c'è ora.
In parte lo capisco, so benissimo che Stefano mi ha nascosto molte cose e forse me ne nasconde ancora altre, ma si stava per togliere la vita e io non mi do pace per questo, vorrei solo sapere il perché di quel gesto.

Alcuni minuti dopo, Duncan mi aiuta a scendere dall'auto, sento un mormorio di gente, tiene salda la mia mano nella sua.
<Fai attenzione a dove metti piedi. >mi dice

<Mi sto fidando di te!. >

<Non ti lascerei mai cadere, di me ti puoi fidare. >

Credo che siamo in ascensore, con questa benda non vedo niente, non riesco nemmeno a sbirciare un po', se provo ad  aprire bocca Duncan non mi direbbe niente, quindi voglio godermi questa sorpresa fino alla fine.
Le sue mani sfiorano le trasparenze che lasciano la mia pelle nuda sui miei fianchi, un brivido mi percorre per tutto il corpo.
Sento il rumore delle porte aprirsi, Duncan mi prende dolcemente sui fianchi e mi incammina a passi lenti.

<Dove siamo? Sono troppo curiosa. >

<Vedrai. >

Duncan toglie il nodo alla benda che scivola via dai miei occhi, lo spettacolo che si presenta davanti ai miei occhi mi fa rimanere con la bocca aperta dallo stupore.

Oddio siamo sull'empire state building!..

<Duncan.. I-o I-o sono senza parole. >

Prende il cellulare è inzia a scattare delle foto.

<Che stai facendo?. >

<Voglio scattarti una foto. >

<Perché? >Avvampo dall'imbarazzo, mentre lui continua a scattare.

<Voglio immortalare questo momento per sempre. >

<Io vorrei che questo momento non finisse mai. >

<Possiamo, se solo tu volessi. >

Duncan mi prende per mano e mi porta con sé, non capendo la minima idea di dove mi stai portando.
Questo famoso grattacielo comprende degli uffici, negozi e ristoranti, ho letto che c'è anche un hotel al suo interno.
Duncan mi porta dietro ad un'angolo del grande terrazzo, in una parte più appartata dove ci sono pochissime persone rispetto a prima.

< Lo prenotato apposta per noi. >

<Venivi spesso qui? C'è una visita bellissima. >

<Non spesso, ma conosco il ragazzo che lavora qui allo State Grill è italiano, e mi ha riservato un tavolo speciale per stasera. >

<C'è una vista da togliere il fiato,tutti meritano di venire qui almeno una volta nella vita. >

Duncan mi prende le mani mentre il ragazzo italiano accende le candele sul tavolo.
Duncan ordina per entrambi, e io continuo a perdermi nelle mille luci di questa magnifica città.

<Natalia voglio darti una cosa. >

La sua voce mi richiama da quella visione, appena mi giro nella sua direzione, Duncan ha tra le mani una scatolina di velluto nera.
Me la porge e noto le sue mani tremare.

<Aprila, dimmi se ti piace. >

Apro la scatola, e al suo interno c'è una luce bianca che riflette su un anello con una pietra a forma di cuore, di colore blu.

Sono senza parole, il cuore mi sta per uscire fuori dal petto, questo anello è bellissimo.

<Di qualcosa ti prego!! >

<Non so davvero che dire..è magnifico!!.>

Al suo interno c'è inciso la parola per sempre in inglese, "Always together".

<So che non è la prima volta che ricevi un anello, ma questo significa molto per me, era di mia madre.
Lo fatto incidere apposta per te
Natalia, io voglio che sia per sempre, voglio che tu mi pormetta di non lasciarmi mai,voglio che resti qui con me. >

<Duncan mi stai chiedendo di vivere qui con te?. >

<Si Natalia, sono stanco di fuggire, voglio ricominciare da qui da dove ho inziato la mia vita.
Dimmi che anche per te è lo stesso, ti prego. >

<Sai benissimo che il mio cuore ti appartiene, io ti amo come non ho mai amato nessuno mai, tutto ti appartiene, il mio cuore, il mio respiro, la mia anima.>

<Allora resta qui con me. >

Nella mia testa ho già la risposta, ma non posso sparire così all'improvviso, c'è la mia famiglia, il mio lavoro, Stefano.

Duncan mi guarda aspettando una  risposta.

<Ci devo pensare... >

<Non riesco a capirti, dici che mi ami e ti costa tanto stare qui con me? >mi dice sbalordito.

<Non c'è nessun posto dove vorrei essere, se non qui con te. Ma io non sto scappando da nessuno ho la mia famiglia, un lavoro, é complicato per me. >

<Non mi ami davvero è questa la verità!! >

<Nemmeno tu se mi hai nascosto di avere un fratello. >ribatto secca.

<No!Non è così, è diverso e non voglio parlarne. >

<Sul serio? Mi sta chiedendo di  lasciare tutto per te, e tu mi tiri fuori dalla tua vita. . >

Stappa la bottiglia di vino e ne versa il liquido nel calice.

<Perché è così difficile per te?.>gli dico mentre lui mi ignora.

<Potrei dire lo stesso di te,resta qui è basta!!. >

Beve tutto di un sorso, e guarda nel vuoto, so che gli costa tanto aprirsi, ma mi ha chiesto tanto e io lo sto facendo solo per lui, perché lo amo davvero.

<Mia madre mi raccontava che aveva incontrato mio padre al college, si sono innamorati sin da subito, un colpo di fulmine diceva.
Lei era una ballerina mentre mio padre era un ricercatore scientifico, all'età di vent'anni circa, mia madre rimase incinta e decisero di sposarsi subito.
Dopo il matrimonio mia madre perse la gravidanza credo un'aborto spontaneo, e da allora  non riuscì più a rimanere incinta, come se si fosse rotto qualcosa in lei. Dopo vent'anni, all'età di quarant'anni mia madre decise di adottare me, lei diceva che era destino, che la sua sofferenza era finita appena ha incontrato i miei occhi. >

Rabbrividisco a quella confessione, Duncan parla di lei in un modo così dolce.

<Era una donna stupenda, ora capisco da dove viene la tua dolcezza. >

Mi stringe la mano, i suoi occhi sono commossi ma allo stesso tempo mi spaventano, sono turbati.

<Quando è morta, mio padre ha sofferto le pene dell'inferno aveva perso la donna che amava e anche me, io ero scappato via di casa per alleviare il mio dolore.
L'anno dopo mi fece chiamare da una donna la madre di Luca dove mi diceva che mio padre mi voleva vedere, ma ovviamente non lo voluto vedere perché ero furioso quando seppi che voleva presentarmi Luca.
Ti i ho mentito quando ti ho detto che i miei genitori adottivi sono morti insieme, lo era solo per me. Mio padre è morto cinque anni dopo, io non provavo pena per lui, perché alla fine diceva di amarmi ma appena è morta mia madre si è infilato nel letto di un'altra donna e ha anche avuto un figlio tutto suo.>

<Duncan anche tu sei suo figlio!. >

<No! Non più!!. >

<Teneva a te e tu lo sai, ti ha anche lasciato due aziende, si fidava di te. >

<La fatto solo perché avevo più cervello di lui.
Poi Luca è cresciuto e a inziato a cercarmi, ma lui per me non è nessuno, non ho intenzione di avere nessun tipo di rapporto con lui. >

<Luca non ha colpe, nessuno di voi due ha colpe. >

<Lui è il il suo vero erede, il suo vero figlio, non io!! >

<Credo che tuo fratello non la pensi così. Ti sta cercando vuole vederti. >

<BASTA! non voglio più parlarne. >

<Quindi non vuoi tornare in Italia ? >gli chiedo.

<Non credo...>

< Cosa farai qui? E di noi che ne sarà? >chiedo con voce tremante dalla rabbia.

<Perché devi complicare sempre tutto. >dice seccato.

<Tu stai complicando tutto, stai fuggendo dai tuoi problemi.
Non pensi alla sede di Firenze, come farai a gestirti? E a me ci pensi?.>

<Lo venduta a mio zio. >

<Perché lai fatto? >

<Mi servivano dei soldi.. >

<Duncan!! Hai preferito cedere l'attività di tuo padre solo per soldi ? Io non ci credo, lo hai fatto apposta per ferire Luca. >

<Perché ti preoccupi per lui se nemmeno lo conosci. >

<Perché tu sei buono e ti stai lasciando divorare dall'odio,non sembri più la persona che mi ha fatto perdere la testa. >

<Davvero? >chiede turbato

<Già.. mi fai paura, quando fai così.>

<Gli ho ceduto la sede in America. >

<Davvero? Lui lo sa?. >

<No! >

<Bene....glielo dirai tu!. >

Sono così felice, lui non è quello che vuole farmi credere, lui é molto di più.
So quanto sia grande il suo cuore, lo sento.

<No, non mi convincerai mai. >ribatte.

Bevo dal suo calice di vino e incrocio le gambe lasciando uscire una gamba fuori < Se tu non parli con tuo fratello io tornerò a Roma. >

<Cosa?Quindi vuoi restare?>

<Dipende da te.. >

<Mi sta per caso ricattando signorina Preziosi? >

Duncan si alza e viene nella mia direzione I suoi occhi mi sfidano.
<Che diavolo stai facendo mettimi giù!!. >mi carica in spalle, mettendomi un mano sul sedere per coprirmi.

<Duncan ci stanno  guardando tutti, fammi scendere!!.. >mi agito mentre lui continua a camminare,ignorando la gente che ci guarda.

< Signorina Preziosi lei ha bisogno di una punizione . >

<Punizione? Ma sei impazzito!. >

<Mi stai ricattando è io farò possibile per farti restare. >

Duncan mi fa scendere dalle sue braccia, davanti a noi c'è una porta, resto in silenzio mentre estrae delle chiavi dai pantaloni.

<Conosci tanti posti, immagino qui non venivi da solo.. >

Mi guarda malizioso <Quindi è anche gelosa signorina Preziosi?. >

<A tratti, sa Smith non mi piace  essere trattata come le altre donne che ha conosciuto. >gli dico incrociando le braccia al petto, un tantino furiosa e irritata.

Appena apre la porta mi invita ad entrare, l'ambiente è piccolo ma c'è un'enorme vetrata e le luci fell città rendono tutto un incanto.
Le sue mani accarezzano con cura il mio vestito, tracciando le mie forme con le dita, facendomi rabbrividire. Si lecca le labbra, e punta lo sguardo sulle mie.

<Sá cosa non ha capito ancora signorina Preziosi? Che qui ci venivo a fare sesso, mentre con lei ci faccio l'amore. >

<I-o non ho intenzione di restare qui. >balbetto.

Duncan inzia a sbottonarsi la camicia, scoprendo quel petto mormoreo, la sua voce è calda,e dietro alle mie spalle, il suo respiro solletica il mio collo.

<Tu non fai l'amore con il mio corpo, tu fai l'amore con il mio cuore >

A quelle parole il mio corpo, la mia mente, il mio cuore vanno in tilt.
Sento il cuore in gola, il mio corpo vibra dall'eccitazione, guardo l'anello sul mio dito e non riesco più ad essere arrabbiata con lui.

Ripeto a me stessa: "Io non sono una qualunque, non sono una delle tante con cui veniva qui..

Le sue mani sfilano via i miei slip, mente con l'altra mano apre la zipp del vestito.
<Ti voglio così tanto Natalia.. >mi dice sussurrandomi all'orecchio.

La sua mano si intreccia con la mia, la sua bocca bacia la mia spalla nuda.

<Non ti fidi abbastanza di me, è questo il tuo problema. >mi dice

<Non è così... >

<Allora resta qui con me, per tutta la notte per tutta la vita. >

Salve ragazze come state? Che ne pensate di questo capitolo?Natalia accetterà di iniziare la sua nuova vita insieme a Duncan?
Lo scopriremo molto presto kisss kiss ⭐❣️❤️

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