55. Le Parole Magiche

L'amore non è fatto solo di affetto, passione e tenerezza,c'è bisogno di alchimia..
Quella sottile e inspiegabile magia che rende tutto così speciale proprio perché non si spiega.

Ho così tanta paura di aprire gli occhi, e ritrovarmi Stefano davanti.
Nella mia testa rimbombano ancora le sue urla, i suoi occhi erano accecati dall'odio, ho riconosciuto la sua rabbia solo guardando la rigidità delle sue spalle e quel confronto tanto atteso era finalmente arrivato.
Ma ho avuto davvero paura, quando ha inziato a distruggermi casa,sembrava un pazzo.
Ho sempre temuto che se avesse scoperto di me e Duncan sarebbe successo un casino,ma non posso biasimarlo nessuno vorrebbe condividere la propria compagna con un'altro uomo.
Anche se a mia insaputa io lo stavo condividendo con Miriam già da molto più tempo.

Avrei dovuto parlargli subito di Duncan, per non cadere nello stesso errore che ha commesso lui con me, ma mi mancava il coraggio e provavo affetto per lui, conosco i suoi demoni interiori e non volevo lasciarlo solo.
Ma Stefano non mi ha lasciato scelta e ieri ha riconfermato il tutto.

Il fatto di  averlo visto così distrutto, una parte di me è davvero affranta, vedere l'uomo che stavo per sposare ridursi in mille pezzi mi ha fatto sentire in colpa.
Non posso rinnegare l'amore che c'è stato,in questa storia abbiamo sbagliato entrambi.
Mai avrei pensato di lasciarlo per un'altro uomo, e mai avrei pensato che Stefano in questi otto anni mi nascondesse tante cose, sopratutto Miriam.

Ma la cosa peggiore che Stefano ha fatto, è stato quando a tirato fuori Marissa.
Mi sono sentita crollare il mondo addosso,sa che non amo parlare di lei preferisco tenermi il dolore dentro e custodirla nel mio cuore.
Lì lo trovato meschino e codardo, tirare in mezzo lei per ferirmi, è stato davvero un colpo basso,alla quale non potrò mai perdonarlo.
La cosa peggiore che si possa fare alla persona che ami, e conoscere le sue debolezze e scaricargliele contro, usandole come arma mettendo il dito nella piaga.
Se davvero mi ama come dice non doveva farlo, non doveva mentirmi e non doveva prendere scelte non sue.

Sa benissimo quanto io abbia sofferto e soffro ancora per la scomparsa di Marissa ,e lui la tirata in ballo in una discussione,come se  fosse un oggetto da tirarmi  addosso.
Ma a provocarmi ancora più dolore è stato quando mi ha detto che Marissa aspettava un figlio.
Com'è possibile?
Forse glielo ha detto Federico? visto che sono amici.

Non posso credere che la mia migliore amica è morta, e portava in grembo un bambino.

Sento un dolore lacerante al petto, mi manca l'aria pensare a tutto questo.

Che rabbia,e pensare che quella sera dell'incidente io e Marissa dovevamo passare la serata insieme,forse voleva parlarmi du questo.

Perché Stefano me lo dice solo ora?.

Perché la tirato fuori solo ora che lo lasciato?.

Credo che lui sappia  molto più di me,e forse io non avrei dovuto chiudere col passato senza affrontarlo.
Quando Marissa è morta non sono andata nel luogo dell'incidente, non sono andata al funerale, non gli ho dato l'ultimo addio.
Non ho più visto Federico per salutarci prima della sua partenza, volevo dimenticare, facendo finta che non fosse mai successo niente.
Sono stata una vera codarda, sono scappata dalla realtà, rifugiandomi nel castello di sabbia che Stefano aveva costruito per me.
Ma dal dolore non puoi scappare, quello te lo porti dentro.

E ora cosa faccio?

Dovrei vivere con questi dubbi, o scoprire cosa sia successo davvero quella notte?

E ora di aprire gli occhi Natalia!!!

Appena mi alzo dal salotto, la figura  davanti ai miei occhi  mi fa emettere un ulro di spavento.

<Ehi tranquilla sono io!. >mi dice avvicinandosi.

Duncan e qui, indossa un completo scuro, si avvicina strignedomi a sé, dovrei staccarmi subito dopo le parole che mi ha detto ma il suo profumo sembra un elisir così potente da farmi dimenticare tutto quello che è successo.

Non sa quanto mi è mancato, nemmeno lo immagina.

<Sei qui da molto? >chiedo timidamente.

<Quando sono arrivato tu dormivi, e non volevo svegliarti. >

Mi stacco dalle sue braccia ripensando a tutto quello che ci siamo detti.
Vedo il sole filtrare dalla finestra, e casa mia e un disastro.
Mi guardo intorno ci sono pezzi di vetro, ovunque sparsi per casa.
Prendo una busta e inzio a raccogliere i cocci,sento lo sguardo di Duncan addosso, mi è mancato averlo qui, ma non posso dimenticare quello parole che mi ha  detto ieri,non lo ancora perdonato.

Lo vedo togliersi la giacca rimanendo con la camicia bianca.
Si china,e raccoglie i pezzi di vetro.

<Mi guardi per favore? >mi dice

<Ho da fare, qui è un disastro!!!>

Posa le sue dita sotto al mio mento e mi obbliga a guardalo.
Quando i nostri occhi si incrociano, sembrano entrare in connessione tra loro.

<Tu non meriti questo.. >mi dice dispiaciuto.

<È sentiamo cosa meriterei? >dico sarcastica.

Si alza di scatto e si avvicina alla finestra.
Prende una sigaretta dalla giacca e lo guardo, gli tremano le mani.

<E tutta colpa mia, sono io che ti ho solo causato problemi... >

Le sue parole mi toccano,ma non è solo colpa sua, a anche colpa mia.

<È anche colpa mia se ho perso la testa... > non finisco la frase.

per te... Vorrei dirgli.

Si gira di scatto, regalandomi uno di quei sorrisi che solo lui sa fare.
E se continua a guardarmi così io potrei sciogliermi.
Duncan mi tiene in pugno più di qualunque altra persona.

<Prendi le tue cose, andiamo via.. >aggiunge.

<Tu sei matto!! >

<Perché? >

Duncan nota le chiavi sul pavimento, le raccoglie e le mette in tasca.
Quindi Stefano aveva ragione sono di Duncan  quelle chiavi.

<È un coglione del cazzo!! Vorrei prenderlo a pungni!! > sembra davvero teso.

Dopo aver sistemato casa, mi siedo sul divano, ripensare a Stefano mi fa stare davvero male.
E i dubbi che a insinuato nella mia testa, mi fanno stare davvero male.
Credo che Stefano mi nasconda ancora molte cose, e mi chiedo solo il perché di tutto ciò.

Duncan si è seduto accanto a me, mi guarda mentre io sono persa nei miei mille pensieri e paranoie.

<Mi dispiace averti lasciata sola con quel bastardo. >mi dice, toccando i miei capelli.

<Non importa.. >

<Si che importa Natalia.
A dei problemi e deve farsi aiutare da qualcuno!. >

<Hai ragione,forse è davvero così....>

Stefano mi ha spaventata davvero, o temuto il peggio.

<Che ti a detto? >insiste Duncan.

<Preferisco non parlarne. >

Duncan sembra davvero stremato, ma mai quanto me.

<Come faccio ad aprirmi con te? Se tu non lo fai con me!>

Duncan ha ragione, ma non mi va di aprire quel discorso ora.

<Non oggi ti prego. >

Non so davvero più che pensare, sembra che nella mia vita, ogni persona che io conosca mi nasconda qualcosa. 
Sono stanca di tutto.. .

Sento le sue mani cingermi i fianchi,la sua testa si posa sulla mia spalla.

< A cosa stai pensando? >mi dice

<Sono stanca di tutto... >

<Anche di me? >

<Bhe.. io non lo so..>balbetto

Quando siamo così vicini perdo il controllo delle mie emozioni.
Duncan alza il capo, e le sue labbra toccano le mie.
Le sue mani premono sulla mia schiena, per farmi avvicinare a lui.
Quel bacio casto si stava trasformando di desiderio, i nostri respiri si fanno più affanosi, la voglia di averci e tanta.

<Aspetta Duncan!!! >

Duncan prende la mia testa tra le sue mani e mi guarda.

<Che c'è?Che hai in quella testa?. >

<Promettimi di essere sempre sincero con me, almeno tu. >

Duncan senza staccare i suoi occhi dai miei, appoggia la sua fronte sulla mia.

Restiamo così per un po', sembra teso per quello che gli ho appena detto.

La sua voce interrompe il silenzio.

<Mi ami? >mi dice stringendomi le mani.

Perché me lo sta chiedendo?.

Alludire di quella domanda, il mio cuore batte troppo forte.

Calmati Natalia non ha detto che ti ama!!.

Mi sta chiedendo se io lo ami, che bella domanda.

Duncan si schiarisce la voce..

<Perché io si.. >

Sentirlo dire che mi ama mi fa davvero strano, mi copro il viso con le mani,mi sento una ragazzina innamorata della sua prima cotta in questo momento.
Lo sento sospirare, appena lo guardo,
Duncan mi sta guardano in cagnesco non sentendo dirmi nulla..

<Ti amo anch'io, forse anche troppo >ammetto

Doverlo ammettere mi fa ancora strano, ma è quello che sento, so che forse è una follia ma io lo amo,lo amo da matti.

Sulle labbra di Duncan compare un sorriso smagliante, ed eccolo che ci risiamo, quando mi guarda così è la fine per me. 

Duncan si avventa sul mio collo lasciando una scia di baci.
Lecca e baci la mia spalla nuda, mentre con le mani fa scivolare via i miei pantaloni di tuta.
Le sue labbra si posano di nuovo sulle mie.

<Puoi ripeterlo? >mi chiede

<Cosa? > gli dico facendo la finta tonta

<Dimmi che mi ami, ti prego Natalia dimmelo ancora.. > la sua voce e così calda vicino al mio orecchio.

<Per ora può bastarti. >

Duncan fa l'offeso, ma non demorde, mi tiene sotto di lui con un gesto rapido entra dentro di me, portando le nostre mani unite sulla mia testa, il suo petto mormorio fa sú è giù sfiorando il mio seno.

<Dimmi che mi ami, dimmelo!! >Mi sussurra all'orecchio, con voce calda facendomi rabbrividire.

I suoi affondi si fanno sempre più forti e intensi.

<Lo ai sempre saputo, che ti amavo.>gli dico con voce tremante dall'eccitazione.

Duncan si ferma a fissarmi per qualche secondo,mentre i nostri corpi nudi vanno ad incastro.

<Giurami che sarà sempre così e che non cambirai mai idea.>mi dice.

<Ti amo lo giuro. >gli dico, sigillando quella promessa.

Non voglio più commettere gli stessi errori che ho fatto con Stefano.
Voglio che sia diverso con lui.

Restiamo in quella posizione ad assaporarci e appagare i nostri desideri, proprio su quel divano, dove tutto ebbe inizio.
Vorrei resteare nelle sue braccia, su questo divano, per sempre.

Alcune ore dopo...

Mi alzo dal divano, raccolgo gli slip neri, mentre Duncan dorme beato,prendo la sua camicia bianca e la indosso.
Resterei a fissarlo per ore intere, e di una bellezza unica, averlo qui mi fa stare bene, mi fa sentire felice.

Controllo l'ora dal cellulare e sono le dodici in punto.
Ne approfitto per preparare qualcosa da mangiare ho un  leggero languorino allo stomaco.
Apro la dispensa e prendo un sugo già pronto, non sono brava a cucinare, ma oggi cercherò di impegnarmi.

Apparecchio la tavola, e mi sento davvero bene, Duncan è risuscito a farmi dimenticare per un po' tutte le cose che mi ha detto Stefano.
Credo che siano davvero queste le piccole cose che mi rendono felici,alla quale io ho bisogno.
Avere al proprio fianco la persona che amo, aver fatto la pace in così poco tempo senza rancori senza inganni, e questo che desideravo da sempre nella persona sbagliata e Duncan per me è un dono, è quello giusto lo sento dentro.

<Ehi che profumino.. >Duncan si avvicina, togliendomi una ciocca di capelli dal viso.

<Ti sei svegliato dormiglione. >

Mi stringe i fianchi e mi  solleva sulle sue braccia, le mie gambe gli stringono i fianchi e la mia testa affonda nel suo collo.

<Non ricordo se era un sogno, oppure mi hai detto che mi amavi?. >

Premo le mie labbra alle sue.

<Ti amo.. >gli dico. <Quante volte ancora dovrò ripeterlo? >

<Sempre!! >

Gli bacio il collo, mentre lui tocca i miei capelli.

<Andiamocene via da qui, vieni in America con me>mi dice

<In America? >

<Non vuoi? >

Duncan mi fa scendere dalle sue braccia, e ci sediamo a tavola.

<Hai cucinato per me? >

<Si.. Non è un granché spero ti piaccia. >

Assaggia la pasta, non vedo nessuna espressione dal suo volto.
Lo vedo prendere un'altra forchettata di pasta...

<Non diventerai mai uno Chef stellato, ma dopo avermi confessato che mi amavi è tutto più squisito!. >

Quest'uomo mi farà impazzire...

<Sei uno stronzo!!! >

<Perché non vuoi venire via con me? >

Credevo stesse scherzando, è davvero una cosa importante quella che mi sta chiedendo.

<Non sono ancora pronta a lasciare la città, è ancora presto per me. >

Duncan cambia di nuovo espressione.

<Vuol dire che non mi ami abbastanza!! >

<Cosa? Duncan sta accadendo tutto così in fretta, voglio andarci piano e non voglio commettere gli stessi errori fatti nel passato. >

<Forse hai ragione. >mi dice.

Forse?

<Non possiamo restare qui, con Stefano sempre intorno.
E poi c'è anche quel Dario,ma chi cazzo è? >

Mi sta facendo arrabbiare, ci risiamo.

<È per questo che vuoi andare via? >

<No! Natalia! Voglio ricominciare una nuova vita con te. >

Non mi da il tempo di dargli una risposta, si alza dal tavolo e mi prende per mano, ci sediamo entrambi sul divano.

<Ami ancora Stefano? O provi qualcosa per quel Dario?>

Le nostre mani sono incrociate l'una nell'altra mentre Duncan non smette di guardarmi negli occhi, mi ha sempre messo in soggezione quello sguardo.
Mi sto irritando, ma infondo mi sta esponendo quello che pensa.

<Dario era il mio migliore amico e Stefano lo ricattava per stare lontano da me!. >

<Perché lui vorrebbe portarti a letto, giusto? >

Mi stacco da lui alzandomi in piedi.
Ora basta!!.

<SMETTILA!!! Stefano è un bugiardo. 
Io e Dario ci siamo anche fidanzati ma era una storia di due ragazzini, e anche se lui prova ancora qualcosa per me, io non potrei mai amarlo come amo te. >

Duncan non sembra convinto, ha la fronte aggrotta.

< Tu ami ancora Stefano, vero? >

<No!! perché pensi questo? >

<Perché a volte ti sento davvero vicina a me, e a volte sei lontana, ti annulli. >

Mi fa male sentire quelle parole, io davvero tengo a lui, e mi dispiace che traspare questo di me.

<Non è così Duncan.
Tu mi hai cambiata la vita!. >

<Allora vieni via con me!>

<Non posso... >

<Perché? >

<Stefano ha aperto una ferita del passato, alla quale ho bisogno di riposte. Voglio prima chiudere i conti col passato prima di andarmene per sempre da qui. >

<Vuoi avermi vicina in questa faccenda? >

<Sii, voglio che tu sia al mio fianco, ne ho davvero bisogno. >

<Andiamocene via da questa casa, non riesco a stare qui dentro e vedere le vostre foto sparse per casa, immaginare voi due qui dentro. >

Ha ragione, anch'io pensavo a lui con Daniela.

<E dove andremo?>

<Prendi tutta la tua roba ho una sorpresa per te. >

Sento il cuore in gola,davvero andremo a vivere insieme.
A volte mi sembra che stiamo correndo troppo, ma Duncan e davvero quello che voglio.
Appena saprò la verità, io e Duncan inizieremo una nuova vita insieme.

<Vado a prende degli scatoloni, tu inzia a disfare l'armadio. >

Duncan prende una maglia nera dalla sedia e se la infila.

<Tienila tu la mia camicia sta meglio a te. >mi dice, baciandomi la guancia.

Non credevo di essere così forte, di avere tutto questo coraggio per aver messo la mia felicità in prima piano.
Finalmente mi sono tolta quel peso che portavo dentro.
Amavo Duncan e glielo avevo finalmente detto, e sentirmelo dire dopo un tempo così lontano mi ha riempita l'anima da quel vuoto che portavo dentro.
Vorrei che tutto questo potesse non finire mai.

Duncan sarà qui da un momento all'altro, sarà davvero un'impresa portare via tutta la mia roba.
Inizio dall'armadio, tolgo tutti gli abiti e li piego sul letto aspettando che Duncan arrivi con gli scatoloni.
Domani in ufficio dovrò raccontare tutto a Flora, spero che Duncan chieda a Marco di farsi riassumere a Roma.

Dopo quasi un'ora ho svuotato l'armadio, sento bussare alla porta.

È arrivato!!

Prima di aprire chiedo se è lui, la paura di rivedere Stefano e tanta.
<Duncan sei tu? >

<Sono Dario!. >

Apro la porta e lo faccio accomodare sul divano, mentre io mi sbrigo ad infilare  i pantaloni di tuta, restando con addoso la camicia di Duncan.

<Scusa per il disordine, e che stavo per sistemare un po' di roba.
> dico imbarazzata

<Tranquilla, carina quella camicia. >

<Ehmm.. Grazie. >

<Lui e qui? >

<No ma sta per arrivare.. >

Dario sembra agitato.

<Farò in fretta, sono passato per salutarti, torno a Praga. >

<Di già?>

<Non ha più senso restare qui, e Isabel mi sta aspettando. >

<Sono davvero felice per te. >

Dario si avvicina e mi da un abbraccio.
<Mi mancherai. > mi dice sussurandomi, all'orecchio.

Sento dei passi..

Dario si stacca subito da me, Duncan e appena rientrato, lo guardo fissa negli occhi cercando di fargli capire che va tutto bene,e solo il mio migliore amico e non c'è nulla da temere, Dario conosce i miei sentimenti.

<Senti non iniziare a  pensare male. Io conosco Natalia  da dieci anni e siamo amici. >

<Lo so. > gli risponde Duncan, che finalmente si rilassa.

<Natalia io ora vado, promettimi di essere felice. >

<Anche tu!! >

Dario si volta a guardare Duncan.

Duncan gli allunga una mano e i due si stringono in una stretta, e io posso finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Dario esce dalla porta d'ingresso mentre Duncan viene ad abbracciarmi.

<Grazie! >gli dico

<Voglio provarci Natalia, ci sto provando, solo per te.>

<Lo so, è per questo che ti ho scelto. >

<Ora andiamo, abbiamo già perso troppo tempo.
È arrivato il momemto di viverci. >

<Ti amo. >

***Spazio autrice ***
Rullo di tamburi!!! È fatta! questi due si amano alla follia, credo che tra loro ci sia stato davvero un colpo di fulmine.
E voi ci credete ad un amore così?.
Ancora un nuovo inzio per Natalia, ma dovrà far presto i conti col passato.
Duncan sarà pronto a sostenerla?.
Vi piace la foto è la canzone che ho scelto mentre la scrivevo?.

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