54. Vieni Via Con Me

Ci vorrebbe qualcuno che ci amasse quel tanto che basti a dire "andiamo ti porto via con me"

Raggiungo in fretta la porta, e rimango a bocca aperta, vedendolo qui davanti ai miei occhi.
Resto senza parole mentre lo guardo varcare la porta con passo sicuro. Mentre io sono rimasta immobile, rimanendo dietro alle spalle di Dario.
Duncan indossa un completo di colore nero, dal suo volto vedo che non ha una bella cera.
Sembra che non dorma da giorni, ha le occhiaie, e la fronte aggrottata.
Credo che il nero del suo outift, si intoni perfettamente al suo umore.

Dario si volta a guardami, chiedendomi spiegazioni.

<Lo conosci? >mi chiede accigliato anche lui.

Duncan chiude con forza la porta alle sue spalle, facendoci sussultare.

E sempre il solito maleducato...

<Certo che mi conosce. Sono il suo fidanzato!! >dice a Dario in tono acido.

Udire quelle parole uscire dalla sua bocca, il mio cuore palpita di gioia.
Anche se dovrei essere arraviata8per come mi sta trattando.
Ma è più forte di me, non riesco a smettere di guardalo.

Entrambi si voltano a guardarmi, si aspettano delle spiegazioni.

Vedo Duncan scrutarni per bene, sta cercando di capire qualcosa dal mio volto.
Il suo sguardo e di ghiaccio,dai suoi traspare solo rabbia,increspa le labbra in un mezzo sorriso e si volta a guardare Dario,poi passa di nuovo lo sguardo sulla mia figura.

Ma che gli prende? C'è qualcosa che lo turba e credo sia per via di Dario.

<Sapevo che mi stavi nascondendo qualcosa. >mi dice con un sorriso nervoso sulle labbra.

<Cosa? Ma sei impazzito!! >gli dico

<Stefano mi ha detto tutto!! >

<Duncan dov'eri finito?.>

Un momento a detto Stefano?

<Se credi che io mi farò rovinare da te come quel coglione, ti sbagli di grosso.>

Rovinare? Stefano? Ma che sta insinuando?.

Le sue parole mi fanno irrigidire, sento un dolore al petto.
Non posso credere a quello che a appena detto.

Dario si a avvicina a me, mettendomi una braccio sui fianchi,per protezioni,si è accorto del mio malessere.
Ho il viso rosso dalla rabbia.
Che cazzo gli prende? perché Duncan mi sta parlando in questo modo.

<Non toccarla! >Commenta lui.

<Senti, chi cazzo ti credi di essere per venire qui e parlarle in questo modo.! >ribatte Dario

<Non metterti in mezzo!! E poi chi cazzo sei.? >

Non riesco a dire una parola, Duncan mi sta ferendo e nemmeno se ne accorge.

Perché a visto Stefano? Che si sono detti?

<Sono il suo migliore amico!.>
Puntualizza Dario, e lo ringrazio per questo,almeno Duncan dovrebbe calmarsi un po'.

Duncan, posa di nuovo lo sguardo su di me, la sua fonte e aggrotatta, e furioso e sta per sparare un'altra delle sue cattiverie.

Che diavolo gli sta passando per la testa?

<Davvero credi che io sia un coglione? >

Eccolo!

<ORA BASTA!!! >urlo, sono stanca di questi giri di parole.

<Natalia, e di lui che ti sei innamorata? >mi dice Dario.

<Dario ti prego puoi lasciarci soli? >

Sento il respiro pesante di Duncan, se Dario non esce di qui, succederà un casino me lo sento.

<No io non ti lascio qui con lui. >

Lo guardo negli occhi <Ti prego! >

Dario lancia un'occhiata fulminante a Duncan, anche se lo ignora del tutto.
Dario  esce dalla stanza, e Duncan continua a guardarmi in malo modo.

<Vedo che ci tiene molto a te... >sputa acido

<Di sicuro molto più di te.
E tu dimmi da quando parli con Stefano? >

<Da quando tu viaggi con gli amici? >ribatte acido.

A tratti sembra che non lo riconosco più.

<Duncan che cazzo ti prende? >

<Ero venuto a Roma per farti una sorpresa, mentre tu eri qui a passare il weekend da fidanzatini col tuo amico!! E per lo più eri qui a dormire con lui, quindi ora dimmi che cazzo hai nella testa!! > sferra un pugno al muro.

<Tu non ti fidi di me, vero? >

Abbassa il capo, e appoggia la schiena al muro.

<Mi hai ferita prima, mentre dicevi che non ti saresti fatto rovinare da me...pensi anche questo di me? Che io  rovini le persone? >

<Ho esagerato! >ammette

<Già come sempre... Ma sai ho capito tutto Duncan.Io non voglio una persona cosi al mio fianco.
E credo che tu sia anche peggio di Stefano..
Tu non ti aprirai mai con me!. >

<Non è così... >

Lo lascio lì, senza aggiungere una parola, mi affretto a infilare tutto in valigia.
Prendo un jeans e un top bianco e mi dirigo in bagno, per vestrmi.
Appena esco da questa stanza, chiederò a Dario di riportarmi subito a Roma.
Appena apro la porta del bagno, Duncan non mi lascia uscire.

<Parliamo... >

<No! Non abbiamo niente da dirci, sono stanca di tutto, e una settimana che mi ignori. E lo sai perché? Perché sei pazzo, ti fai film mentali, quando  sei tu quello sempre sempre misterioso con me.
Ero venuta qui con la voglia di vederti perché mi mancavi. >

<Io ero a Roma nel tuo appartamento, per farti una sorpresa e sai chi ho trovato? Stefano. >

<Non voglio più ascoltare le tue cazzate.
Eppure se fosse cosa  centro io? Avresti potuto chiamarmi, parlarne con me, invece fai sempre di testa tua.
Se tu non provi ad aprirti con me, non voglio più vederti!.>

<Non te ne andare, resta qui con me. >il suo tono e più dolce ora.

Mi dileguo, scappando dalle sue braccia che mi bloccavano l'uscita. Vedo la sua mano sanguinare, per via di prima.
Ma ora ho  solo voglia di  andare via da qui.
Prendo in fretta la valigia sul letto e mi affretto ad uscire dalla stanza.
Dario e poggiato al muro, stava orogliando, gli dico di andare via voglio tornare a Roma, subito.

Il viaggio in macchina trascorre silenziosamente, Duncan non ha nemmeno provato a fermarmi.
E io sono arrabbiata con lui, ha rovinato tutto, se solo mi avesse chiamata ora staremmo passando un bellisimo weekend insieme.

Dario per tutto il viaggio non mi ha chiesto niente di Duncan.
E io gli sono grata per questo.

Dopo tre ore, finalmente arriviamo a Roma.
Dario prende la mia valigia e mi aiuta a portarla nel mio appartamento.
Saliamo le scale, e inciampo su una scatolina.

Ma che cazzo!!

<Naty fai attenzione a dove metti i piedi. >

Dario mi da una mano nel rialzarmi,e raccolgo la scatolina.
Appena metto piede nel mio appartamento, tolgo in fretta le scarpe, mentre Dario si siede sullo sgabello.

<Dobbiamo parlare!! >mi dice serio.

Apro le tende ignorando Dario, non voglio parlare di quello che è successo a Firenze poche ore fa.

<Natalia non fare la bambina con me! >

<E tu non mentirmi mai più. >ribatto

<Vieni qui, ti prego. >

Dario sembra davvero disperato, lo raggiungo sedendomi difronte a lui.
Incrocio le braccia e lo guardo.

<Parlami di lui. > mi chiede giocando con la scatolina lasciata sul tavolo.

Sul serio? Cosa dovrei dirgli:e lunatico, geloso, possessivo, affascinante, sexy e arrogante.
Ma racchiudo il tutto in una semplice parola.

<E complicato.. >

<Bhe io direi più che sia un tipo nervoso, non credi? >

Sulle mie labbra si allarga un piccolo sorriso, è vero Duncan e particolare, cambia umore davvero in pochi minuti.

<Sei ancora arrabbiata,con lui? >

<No, ora sto bene perché ci sei tu qui con me. >

Dario si alza dallo sgabello e viene ad abbracciarmi.
Poggio la mia testa sul suo petto sento battere il suo cuore così forte.
Mi sento in colpa sapendo che il ritmo dei suoi battiti sono così veloci, si che sono provocati dalla mia vicinanza.
Se solo  potessi provare le stesse cose che lui prova per me, ricambierei i suoi sentimenti.
Magari chissà, se Stefano non ci avesse allontanati, forse ora staremo inseme.
Ma non avrei dovuto mai incontrare  Duncan, è lui il vero problema.
Da quando lo conosciuto, io non trovo più via d'uscita, sembra di essere entrati in un circolo vizioso.
Mi sono dovuta vestire di carattere per non restare a Firenze con lui.
Ma non potevo sorvolare sulle sue parole, mi ha ferita.

E nonostante tutto ciò, in questo momento vorrei tanto che ci fosse lui qui ad abbracciarmi, vorrei essere avvolta da quelle sue braccia solide, e vorrei ispirare il suo profumo.

<Credo che anche lui ti ama. >Mi dice.

<Cosa te lo fa pensare? >

<Da come ti guarda. >

<Credi che sia quello giusto per me? >

<Questo non lo so piccola Naty, ma il tuo cuore è felice quando lo vede. >

Le parole di Dario mi colpiscono, mi stacco dalle sue braccia e lo guardo dritta negli occhi.

<Grazie di tutto Dario.>

<Grazie a te per aver trovato nel tuo cuore, un posto anche per me. >

Dario guarda il cellulare...

<Se potessi, ti porterei via con me.. >mi dice

<Magari potrei venire a conoscere Isabel, che ne pensi? . >

<Praga e davvero bella un po' triste ma bella. >

Dario sembra sviare la mia domanda.

<Pensi di recuperare il rapporto con Isabel? >

<Ci proverò. >

<Mi prometti che proverai ad essere felice? >

<Si, è voglio che anche tu lo sia, anche se quel tipo è strano.
E voglio che tu sappia che qualsiasi cosa ti accada io ci sarò sempre per te anche se siamo lontani, conta sempre su di me, anche a tarda notte tu chiamami verrò subito da te. >

I miei occhi hanno inziato a riempirsi di lacrime, riabbraccio Dario, non so come farò senza di lui, mi ero già abituata a riaverlo nella mia vita.

<Ora devo andare, Marco mi ha già mandato un milione di messaggi, devo andare dalla piccola Clarissa.
Se ti va ci vediamo domani. >

<Va bene, ti voglio bene >

Dario esce dal mio appartamento, e io non riesco a frenare le lacrime, mi sento così sola, e vuota.
Prendo il cellulare nella speranza che Duncan capisca i suoi errori..
E ora che farà? Quell'uomo e un enigma.
Ma niente nessuna chiamata da parte sua.
Tolgo le scarpe e mi sdraio sul divano, ho bisogno di riposare.
Appena appoggio la schiena sul divano sento qualcosa che mi da fastidio, mi alzo di scatto e noto che sotto al cuscino c'è una bottiglia di liquore vuota.

Stefano è stato qui!! Duncan aveva ragione.

Quindi si sono visti? Dannazione a me che non tolgo mai le chiavi da sotto allo zerbino.

Duncan era furiosa, Stefano gli avrà detto qualcosa.
Ho bisogno di una tisana, mi sta per scoppiare la testa.
Mi dirigo sul bancone e prendo la scatolina forse non dovrei aprirla, l'avrà persa qualcuno degli inquilini del palazzo.
Do una sbirciatina poi la cosngnerò all'amministratore del palazzo.
Appena apro la scatola, c'è una chiave dentro con un portachiavi.
Sembra lo stesso regalo che Stefano mi fece quando ristrutturò casa per noi.
Quella casa non mi appartiene affatto, non credo che ci avrei mai messo piede lì dentro.
Di chiunque siano queste chiavi, avrà  una bella sorpresa.

Guardo fuori dalla finestra bevendo la mia tisana rilassante, e buio saranno circa le dieci di sera e non so più nulla di Duncan.
Rientro per prendere una sigaretta e sento bussare alla porta.

Chi può essere a quest'ora? Meglio non aprire.

Accendo la sigaretta ed esco sul terrazzino.

Di nuovo il campanello, forse sarà qualcuno che cerca la scatolina.

<Che ci fai tu qui? >

Stefano e davanti a me, con una bottiglia di liquore la stessa che c'era sul salotto.

<Ti prego fammi entrare!!>mi dice barcollando su due piedi

<Stefano va via te lo chiedo perfavore. >

<Natalia devo parlarti, e importante. >

<E meglio che stai zitto, visto che mi incasini solo la vita. >

<Cazzo quindi è vero che mi tradisci con il tuo assistente!! >

<Anche tu lo facevi con Miriam!>

<Cazzo, se solo tu mi ascoltassi!!. >

Mi spinge dentro chiudendo la porta alle sue spalle.
In questo momento ho paura,il suo alito puzza troppo e Stefano non è una brava persona quando beve.

<Vattene non voglio piu ascoltarti non voglio sapere più niente di te!. >

<Perché fai così dannazione!! io non ti ho mai tradita con Miriam, perché non provi ad ascoltarmi. >

<Non cambierebbe niente lo stesso, io non ti amo più lo capisci? >

Non so ancora dove io abbia preso tutto questo coraggio.
Sarà merito di Duncan.

<Sei tu la puttana che mi tradisce col suo assistente!!! >

Si avvicina puntandomi la bottiglia di vetro vicino al viso.

<Mentre io ero a lavoro tu te lo scopavi nel tuo ufficio vero? DIMMELO, AMMETTILO!!! >

Stefano a un'aria cattiva, mi sta spaventando.

<Perché piangi cazzo, tu mi hai distrutto!!!!>mi dice avvicinandosi ancora di più.

<Vattene ti prego!!! >urlo tra le lacrime

Si allontana, e lanci  la bottiglia contro il muro.

<Gli ho fatto credere che tu mi ami ancora e che abbiamo fatto sesso.
E sai e davvero cotto quel tizio, e andato in tilt,appena glielo detto. >

<Sta zitto e vattene!!!. >

Si avvicina al tavolo e prende la scatolina.

<Che c'è qua dentro!! >URLA

<Non è mia! >

<Si che lo è, te la portata lui. >

Cosa? E di Duncan? Cosa significa questo?

Stefano apre la scatola ed estrae le chiavi.

<Andrai a vivere con lui? >

<Io non so niente. >

<Ti ho persa, ho perso tutto Natalia, soprattutto il tuo amore. >

Butta le chiavi sul tavolo, e prende dei ritratti sulla mensola del salone, le scaraventata al muro riducendole in mille pezzi.

<Ti prego smettila!!! >Urlo.

<Sai Natalia, tu sei proprio come lei, una BUGIARDA!!! >

<Lei chi? >

<Marissa!!! >

<Cosa c'entra lei ora, lasciala riposare in pace, vigliacco. >

Stefano si avvicina emettendo una risata diabolica.

<La tua migliore amica non ti ha mai detto che aspettava un figlio vero? >

Stefano lancia alcuni oggetti dai mobili al muro, frantumandoli in mille pezzi.

<VATTENE VIGLIACCO!!! >


Appena le mie urla si fanno più forti,Stefano se ne va, sbattendo la porta alle sue spalle.
Non riesco a smettere di tremare.
Mi guardo intorno e ci sono solo cocci di vetro, per tutta la casa.
Le nostre foto sono state fatte in mille pezzi.

Stefano mi stava mentendo? E un'altra delle sue bugie?

Marissa mi ha sempre detto tutto, perché dopo quasi quattro anni me lo  sta dicendo ora se è vero.

Quindi Marissa era incinta prima di morire?

I dubbi si insinuano nella mia testa, non riesco a smettere di piangere e tremare, raccolgo le chiavi dal pavimento, mi sdraio sul divano stringedole al petto.

Stefano mi ha fatta sentire uno schifo,e tirando di mezzo Marissa mi ha dato il colpo di grazia.
Ho avuto paura per davvero, Stefano era irriconoscibile.

So di aver commesso molti errori anch'io, ma non pensavo di meritarmi tutti ciò.
Sento il vuoto dentro,mi sento un vero schifo.
Ora vorrei sapere solo la verità.

Sento suonare il cellulare..

<Natalia, stai piangendo? >

<Pensi davvero quelle cosa su di me?>gli dico tutto d'un fiato.

<No, non le ho pensate neanche per un secondo, e solo che la gelosia a preso il sopravvento su di me. >

<Ti prego vieni qui....Stefano è stato qui, ha distrutto tutto, mi ha detto delle cose orribili ho bisogno di te, Duncan. >gli dico singhiozzando

<Arrivo, non piangere ti prego.. >

<Vieni subito, ho paura che possa ritornare.. Mi sento cosi sola, Stefano mi ha umiliata..>

<Cazzo! >Lo sento dire.

<Appena arrivo ti porto via, promesso. >

***Spazio autrice ***
Salve ragazzuole capitolo di passaggio nei prossimi avremo delle svolte e di drammi di certo non mancheranno.
Stefano sembra ormai arreso, gli è bastato guardarla negli occhi per capire che Natalia nel cuore ha un'altra persona.
Vi siete chiesti Cosa voleva dirgli davvero Stefano?.
Secondo voi Stefano sta ancora mentendo?.
E se fosse vero, perché Natalia non lo sapeva?.

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