41.Vestita Come La Rogers

Guardo la mia figura allo specchio, e credo che davvero mi doni questo abito, mi fa sentire sicura di me. Stefano ha davvero scelto con cura questo abito e davvero importante per me questo suo gesto, un questo periodo particolare della mia vita.
Stasera oltre al cellulare lascerò a casa anche la mia ansia, o meglio ci proverò.

Marco e già fuori ad aspettarci, appena mettiamo piede fuori al mio appartamento, possiamo ammirare il suo nuovo gioiellino: una Lamborghini nera.
Non credo di essere salita su un mostro del genere, e non credo neanche di potermelo comprare nemmeno se metterei dei risparmi da parte per dieci anni.

La porta dell'auto, con un gesto automatico, si  apre,  vediamo scendere dall'auto, Caludio.
Indossa uno classico completo nero con un papilion, e molto elegante stasera.
Appena ci vede ci viene in contro, Claudio non riesce a togliere gli occhi da dosso a Flora.

<Mi lasci senza fiato. > gli dice.

Vediamo scendere dalla macchina anche Marco, anche lui è molto elegante, indossa un abito di Versace, lo riconosco dalla giacca.

<Chi ha le dipendenti più belle di Roma? >

Marco ci fa arrossire entrambe.

Non sono un inteditrice di auto, ma la Lamborghini, e a due posti, e noi siamo in quattro, come ci entriamo in macchina?.
Flora non sembra farci caso,ha occhi solo per Claudio.

Marco sembra leggermi nei pensieri..

<Natalia, tu vieni con me, mentre Claudio e Flora andranno con il mio autista. >

Notiamo che dietro alla Lamborghini c'è una BMW parcheggiata.
Conosco Marco,da tre anni, ma mi imbarazza molto restare da sola con lui, ma non ho scelta.

Marco da vero gentiluomo mi apre lo sportello dell'auto.
Lo ringrazio e avvampo dal disagio.
Il tragitto in auto sembra lungo, Marco ha appena messo il gps.
C'è silenzio in auto, per rompere il ghiaccio, gli porgo una domanda.

<Dove siamo diretti? >

<Stefano non te la detto, scommetto! . >

<Si comporta in maniera strana. >

<Stefano ama le sorprese. >

<Manca molto? >chiedo

< Quasi mezz'ora e saremo, al grande Hotel Plaza>

<Ma è lusuosissimo!! >

<Già, sarà una grande serata >mi dice

Restiamo in silenzio, per il resto del tragitto, sposto lo sguardo sul finestrino.
Forse Flora ha ragione su Marco, Stefano lo ritiene un amico, quindi meglio non fare più domande su Duncan, anche se Marco avrebbe potuto informare subito Stefano, mi chiedo come mai non lo abbia fatto, forse si fa semplicemente gli affari suoi, oppure c'è altro....

Appena arrivamo fuori al grande hotel, l'usciere ci fa scendere dall'auto, Marco, mi porge la mano, il mio contatto con la sua mano, lo fa arrossire.

Questi posti cosi lussuosi mi fanno sempre agitare, e non avendo Stefano al mio fianco, mi sento così piccola, in mezzo a tutta sta gente.
Marco sembra accorgersene del mio stato e mi sorride, dicendomi che va tutto bene.
Mi pone il braccio e ci incamminiamo nella sala, prendo un respiro profondo prima di entrare, stringo il braccio a Marco per via del tremolio alle gambe, e i tacchi alti non sono d'aiuto stasera.

<Stai tranquilla, ci sono io. >

Le parole di Marco sono così rassicuranti, a volte sembra trattarmi come se fossi sua sorella minore, non ho mai approfondito certi discorsi sulla sua famiglia, ma da ciò che gira in azienda e che lui non ama parlare troppo di sé.

Appena mettiamo piede nella sala grande, dove si svolgerà la serata, noto gli enormi lampadari luccicare, emanano luce soffusa per tutta la sala, non riesco a vedere bene i volti delle persone, e quasi buio qui dentro. Come sono strani questi ricchi, spendono molti soldi per comprarsi abiti firmati,impiegono una giornata intera a farsi belle e poi partecipano alle  feste al buio.

Odio le persone altezzose, trovo che l'umiltà sia alla base di tutto, non sono i soldi a definire tu chi sia nella vita, ma bensì i valori che tu hai dentro, quelli che con nessuna cifra di soldi potrai comprare.
Ho sempre odiate, ed evitato tutti quelli che non fanno altro che ostentare le loro ricchezze.
Questa categoria di gente ricca, amano fare sorrisi finti,si stringono la mano di qua e di là, ti chiedono di concedergli un ballo, per scoprire da quale ceto sociale tu provenga.

Stefano aveva ragione quando non mi voleva portare con sé a queste serate, mi annoio a morte, e non vedo l'ora di tornare a casa.

Le serate organizzate da Marco sono completamente differenti, più umili,partecipa sempre gente semplice, persone creative, acculturate, ci sono molti piccoli imprenditori, dove hanno creato le loro aziende con le proprie mani e non come questi ricchi ereditieri.
Nelle serate di Marco, si parla di progetti, si confrontano  varie idee, mentre stasera ci saranno solo banchieri e imprenditori.

Non capisco il motivo di questo invito, e se davvero ci tiene ad avermi al suo fianco,ora dov'è?.

Da lontano riesco a intravedere Claudio e Flora, dico a Marco che li raggiungo e lui mi lascia andare, mi informa che è in giro a salutare qualche amico.

<Ehi splendore!! Che serata, non trovi? >

<No!! Mi annoio e non vedo Stefano >

<Non so voi ragazze, ma io mi sento fuori luogo. >ci dice Claudio.

Come dargli torto.

<Prendiamo da bere, tanto è gratis!! > ci dice Flora.

A stento tratteniamo una risata, ma come biasimarla, e davvero un'ottima idea, visto che stasera non ho preso una sola pasticca, posso bere qualche martini in più, per ammazzare la noia.
Le luci soffuse non mi aiutano per niente a trovare Stefano.
Flora e Claudio si avviano all'angolo bar, e io cerco di seguirli, ma e davvero così difficile stargli dietro, in mezzo a questa gente.

Allungo il passo per cercare di raggiungerli..

<Natalia!!!! >

La voce di questa donna la riconoscerei tra mille.

<Salve, non sapevo che ci foste anche voi qui. >

La madre di Stefano, mi studia attentamente dalla testa ai piedi.

<Hai un bel abito.. , regalo di mio figlio scommetto. >

A quelle parole mi vorrebbe voglia di strapparmi l'abito da dosso.
Preferirei restare con addosso solo l'intimo, che essere tratta da lei così.
E odiosa,ha sempre pensato che io stia con Stefano  solo per i suoi soldi, o per i regali costosi.
Ma non è così, si sbaglia di grosso, mi mantengo benissimo da sola dall'età di sedici anni.
Le sorrido falsamente, senza dargli una risposta, e lei ricambia.

<Sei sola? >

<In realtà cercavo Stefano. >

< E in giro con Miriam, la sua segretaria. Sai stasera ci sono i pezzi grossi. >

Che stronza!! Mi sta facendo arrabbiare, lo fa apposta.
La saluto in fretta e mi dileguo tra la folla.

E così Stefano e con Miriam, prevedibile.

La porta sempre con sé, lo trovo alquanto ridicolo avermi invitata a questa cazzo di serata.

D'improvviso, la musica inzia a suonare per tutta la sala, e una musica lenta e raffinata, tutti prendono i propri partner e inziano a ballare.
Prima di farmi inghiottire da quel vortice, di persone, raggiungo il bar.

Ordino un martini, un doppio martini. Riesco a vedere Flora e Caludio, al  centro della sala, stanno ballando un lento, sono così perfetti insieme. Claudio la fa sorridere in questo momento, e il suo sorriso sembra illuminare questa sala buia e cupa.

<Me ne serva un altro, la prego! >

Ordino al barista un'altro martini,mi ammicca un sorriso.
Appena me lo serve, faccio scendere il liquido in fretta, la gola mi brucia e già il terzo che bevo.

<Ero certo che questo abito, fosse fatto apposta per te! >

Per poco il martini che ho appena bevuto, non mi risale in gola.
Sento la sua voce calda,arrivarmi dalle spalle e così profonda, e sensuale.
Mi volto lentamente, quasi come se avessi paura di essermi sbagliata, di aver preso un' abbaglio, forse è tutta colpa dei martini, ho bevuto troppo.

Appena mi volto, vedo i suoi occhi posati sulla scollatura a cuore dell'abito, non può essere, che lui sia qui.
Non riesco a credere che sia stato lui a regalarmi questo abito, la scelto lui per me.

<Sono contento che lo indossi. >

La sua voce mi graffia l'anima, cerco di trattenere il cuore che sta per esplodermi dal petto.
La mia testa sta per scoppiare, non è possibile, lui e qui davanti ai miei occhi.
Non riesco a non guardalo,la sua figura è racchiusa in un classico smoking nero, ne avrò visti già cento indossati dagli uomini in questa sala, ma su di lui e tutta un'altra cosa.

Duncan e spettacolare stasera, incantevole.
Un'uomo capace di fare impazzire qualsiasi donna di questa sala, ed è qui davanti a me, e fremo dalla voglia di toccare quel tessuto della sua giacca,e stringerlo a me e premere le sue labbra sulle mie, rivoglio il suo sapore.

Ma dovevo sopprime subito quel desidero o meglio non farlo trasparire, Duncan e scomparso da un mese, senza darmi una spiegazione.
Quindi stasera devo essere forte, non mostrarmi debole davanti a lui.

<Il vestito è davvero molto bello, ma sappi che se lo indosso, e solo perché pensavo fosse un regalo del mio futuro marito!. >

Duncan inzia a ridere, e sorseggia il suo martini, come se le mie ultime parole, non lo avessero colpito minimamente.

<Appena Stefano mi darà le chiavi della stanza, te lo restituisco. >

<Alloggi qui? >

Duncan non sembra interessato più all'abito, ma bensì a cosa faccio dopo la serata di stasera.

<Si, Stefano ha prenotato qui! >

Attendo che mi lanci qualche cattiveria, ma non lo fa.
Forse era meglio state zitta.

<È un regalo! Non lo rivoglio indietro > mi dice

Duncan ha cambiato subito umore, dall'espressione del suo volto, noto che ha un sopracciglio alzato e la fronte aggrottata, non è più rilassato come prima.
Mi lancia un'occhiata fulminante, e lo vedo alzare il passo, in un secondo lo vedo scomparire tra la folla.

Quest'uomo mi fa andare di matto, sparisce per un mese, ritorna regalandomi un abito costoso, e ora mi lascia qui sola, e no caro mio ora non scappi più .

Faccio spalla a spalla con qualche signorotto della sala, senza mai togliere lo sguardo da lui, lo vedo allontanarsi, lo quasi raggiunto.

Quanto ti odio Duncan, mai mi sarei immaginata di rincorre un uomo, né tanto meno te.

Dannazione mi sono distratta lo perso!.
Mi sposto in un ala della sala, che è quasi tutta al buio, ho il fiatone.

Duncan sarà andato via.

<Che stronzo!! > dico troppo ad alta  voce, restando in un angolino in disparte.

<Chi sarebbe lo stronzo? >

Ed eccolo di nuovo dietro alle mie spalle.

<Vattene!! >

<Ma se mi stavi cercando... >

Mi volto di scatto a guardarlo, sono stanca dei suoi giochetti.
Appena lo guardo, i suoi occhi sembrano più scuri stasera, ma ugualmente intriganti.

<Smettila, sono stanca di te. >

<Io sono venuto qui per te, e tu non fai altro che spiattelarmi in faccia che stasera toglierai questo abito in camera con lui, ma ti ascolti quando parli? >

<Non ho detto questo!! >

<Cosa volevi dirmi allora? Non fai che ricordarmi che hai un fidanzato,fai la sostenuta con me quando so benissimo che non sei così, ti stai trattenendo, sei fredda, acida!. >

Mi guardo intorno, mettendomi al sicuro che nessuno ci stia sentendo.

<Non puoi apparire e scomparire a tuo piacimento!! >

<E complicato.!>

<E sempre complicato con te>

Duncan, mi prende e mi avvicina a lui.

<Non sai quanto ti desidero. >

Deglutiaco, e guardo la sala, la paura che Stefano possa apparire da un momento all'altro e tanta, e ancora di più quella di sprecare questo momemto con lui.

<Io non sono acida!! >ribatto

<Giusto un po' > ride di me.

La sua mano preme sulla mia schiena nuda, la sua bocca si avvicina al mio orecchio

<Ti fidi di me? >mi sussurra

<Dovrei? >

<Vedrai... >

Duncan, mi fa girare voltandomi con lo sguardo verso la sala, la mia schiena e premuta contro il suo petto, fa qualche passo indietro mantenendomi stretta a lui, come se avesse il timore che da un momento a l'altro  io possa scappare via..
Duncan mi ha stretto un braccio intorno alla vita, tenendo una mano nella mia.
Mentre con l'altra mano, fa risalire velocemente il vestito di seta, da lasciarmi quasi mezza gamba nuda, la sua mano si intrufola nel pizzo dei miei slip, con un movimento apparentemente dolce, lascia spazio alla sua voglia di toccarmi.
Con quelle dita meravigliose, tocca la mia parte più sensibile, e io mi sciolgo sotto alle sue dita magiche.
Riesco a sentire la voglia che lui ha di me, Duncan continua a baciarmi il collo, affondando sempre di più le dita nella mia carne.

<Duncan.... I-o>sono senza fiato

<Mi mancavi Natalia, ti voglio così tanto.... >

<Anch'io.. >sussurro

Le mie parole sembrano lasciare libera accesso ai suoi desideri, Duncan sfila la mano dai mie slip,mi spinge più indietro, ci ripariamo dietro ad una tenda nera, prende il mio viso tra le mani e le nostre lingue si uniscono, e un bacio famelico, la voglia di averci e tanta.

<Ripetilo che mi vuoi. > mi dice

Le sue parole sono la conferma che gli sono mancata, per davvero.
E a me e bastato vederlo per  ritornare in un attimo tra le sue braccia, ancora una volta.

Con addosso il suo vestito, mi sento completamente sua, non mi importa più di nulla, Duncan in questo momento mi potrebbe chiedere qualsiasi cosa, persino di fare l'amore qui, io non saprei rifiutarlo.

Sentiamo il rumore dei tacchi premere sul pavimento,sta arrivando qualcuno.
Ci stacchiamo all'istante, Duncan si allontana confondendosi tra la folla, senza mai staccare gli occhi da me.
Cerco di lisciare il tessuto del vestito, e deglutisco più volte per reprimere quella voglia di lui.

<Dove ti sei cacciata? Stefano ti sta cercando >

E mia suocera, per un pelo non ci ha visti.
Mi guarda in malo modo, aspettando una mia  risposta..

<C'è troppa gente, mi viene l'ansia stare nei posti chiusi >

<Non fare nessuna scenata stasera, Stefano ti vuole davanti al palco, su vieni, sbrigati. >

Mi incammino tra la folla, cercando di seguire il passo dell'arpia, cercando di non farmi notare, mi volto a vedere se Duncan e ancora lì, la paura di non rivederlo più mi fa stare davvero male, e la voglia di ritornare indietro è tanta.

D'improvviso le luci si accendono, la musica si ferma, tutti puntano i loro sguardi sul palco, un uomo sulla settantina, prende un microfono.
Mi sembra di averlo già visto, accanto a lui c'è Miriam.
Ora ricordo!! Quell'uomo possiede,l'Unicredit banca.

"Signori e signori, voglio chiamare sul palco qui con me, stasera:"il miglior dipendente dell'anno". Il miglior dipendente che io abbia avuto in tutti questi anni nella sede di Roma. Un uomo che merita tanto, signori e signore: Stefano Carrara.

Tutta la sala applaude sentendo il suo nome, per poco non mi viene un colpo, Stefano ha finalmente avuto la gestione di una banca, e per questo che sono qui anch'io stasera.

Con una ferita al cuore per quello che ho appena fatto, guardo Stefano salire sul palco, indossa un completo Armani, comprato insieme in questi giorni.

Sono davvero felice per lui, ho le lacrime agli occhi.

Tra la folla non riesco a vedere più sua madre e ne tanto meno Flora.
Stefano stringe la mano a quel uomo, che gli lascia una targhetta placata in oro, c'è anche Miriam al suo fianco, che non smette di piangere guardando Stefano.

Forse mi merito questo....

Sento una mano sfiorare la mia, riconosco quelle dita, Duncan e dietro alle mie spalle sento il suo calore tra i capelli.
Vorrei dirgli di andare via, ce la madre di Stefano nei dintorni, ma averlo al mio fianco mi fa stare bene.

Tutti inziano a gridare "Discorso".

La folla applaude appena Stefano prende il microfono.

"Voglio ringraziare tutti i presenti di questa sera, sono davvero onorato di far parte di questa società, spero di non deluderla. Se sono arrivato qui, e grazie al mio impegno e alla mia costanza. Ringrazio la mia spalla forte di questo percorso, la mia segretaria! >

Tutti applaudono, tutti tranne me e Duncan, sono davvero felice per lui, ma su Miriam poteva risparmiarsela, sembra quasi che abbai confermato davanti a tutti che se la porta a letto guardandola.
Voglio chiedere a Duncan di andare via.

"Ma devo tutto il mio successo, alla persona che mi ha cambiato la vita otto anni fá, a l'amore della mia vita, la mia  Natalia".

Le parole di Stefano mi lasciano senza fiato, hanno tutti gli sguardi su di me, i sensi di colpa non tardano ad arrivare.
Sento lo sguardo pesante di Duncan su di me, qualsiasi scelta io  faccia in questo momento, e sbagliata.

<Non andare, resta qui! > mi dice Duncan, con un filo di voce, autorevole.

Vorrei tanto scappare via con lui, ma non ora, non posso fare questo a Stefano, in un momento così importante per lui.

Mi volto a guardalo, come se con i miei occhi vorrei fargli capire cosa davvero vorrei fare, ma Duncan ha già capito tutto e si allontana.

Sotto lo sguardo di tutti, salgo sul palco, Stefano mi bacia davanti a tutti, e un gesto inaspettato conoscendolo ma sembra davvero al settimo cielo.

Tutti ci applaudono, e Stefano li ringrazia, mentre io resto tesa, ad immaginare Duncan cosa abbia pensato, vedermi baciare Stefano.

***Spazio autrice ****
Salve girl's piaciuto il capitolo? Duncan e finalmente tornato, ma chi l'avrà convinto a tornare? Forse è ancora presto per capirlo.
Duncan dopo aver visto il bacio di Stefano a Natalia, resterà a Roma?
Come passerà la notte Natalia nel grande hotel plaza?.
Lo scopriremo nei prossimi capitoli.

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