32.La Cena
Mi hanno sempre insegnato che tutto passa, ma col tempo ho capito che passa solo quello che non era veramente importante. Il resto rimane, e sono solo radici che porterò con me, fino al resto dei miei giorni.
Al mio risveglio, Stefano è già andato via, codardo!!. Avremmo potuto passare la giornata insieme, ma dopo la serata di ieri sera ha preferito non restare qui.
Sa bene che mi ha ferita, o forse no?. Sono stanca, stanca di tutto, dovrei aprire gli occhi su questa relazione, ho l'anima a pezzi, per esserci sempre per chi non c'è mai per me.
Infondo, forse questa è la mia sorta di punizione per averlo tradito, forse merito davvero di essere trattata così. Stasera ci sarà la cena a casa di Marco, dovrò rivedere Duncan e Daniela,di nuovo insieme.
Ogni giorno che passa le cose con Stefano diventano sempre più complicate.
Prima della cena di stasera,ho bisogno di evadere,voglio restare sola, prendermi del tempo per me.
Spengo il cellulare è mi infilo in doccia.
Asciugo i cappelli rendendoli più lisci possibili, accendo la piastra, è prendo un pettine dal mobile. Dannazione!! Stefano mi ha lasciato dei segni, sul collo!.
Prendo del correttore è cerco di coprirli, che rabbia!!!.
Appena metto piede fuori dal mio appartamento, anche il tempo oggi fa la sua parte, ci sono molte nuovole grige che coprono il sole,penso che tra qualche ora si metterà a piovere. Prendo l'auto è mi dirigo al centro commerciale "Roma est", ho bisogno di fare shopping, voglio distrarmi da tutto quello che sta accadendo nella mia vita.
Arrivata a destinazione, i centri commerciali sono sempre presi d'assalto soprattutto nel weekend, compro un po' di schifezze da sgranocchiare nel tempo libero.
Mi dirigo da Zara, compro un abito corto è un top, e una gonna.
Uscita dal negozio mi dirigo in un negozio di trucco, la commessa mi fa provare dei rossetti, decido di acquistarne più di uno.
È ora ho bisogno di scarpe!.
Mi fermo in un negozio, e prendo un paio di scarpe nere col tacco dodici, e dei sandali con delle pietre.
Credo che per oggi sono abbastanza soddisfatta dei mie acquisti.
Il mio stomaco inzia a brontolare,mi dirigo da "kfc" non l'ho mai provato, per via di Stefano, è le sue opinioni sui cibi spazzatura, e bla bla bla....
Mi metto in coda anche se c'è un po' di gente, ma credo che ne valga la pena aspettare.
Mi metto in coda è aspetto il mio turno.
Perché Stefano si comporta così?. Perché gli permetto di farmi trattare in quel modo?.
Stiamo per sposarci è lui mi tratta come uno zerbino, crede di potermi comandare visto che io glielo lascio sempre fare.
Ho cambiato la mia vita per lui, mentre lui per me non si è mai scomposto, è ora dov'è?.
Stasera fingeremo davanti a tutti, di essere la coppia perfetta.
Al pensiero, mi viene la nausea.
Ok, ok! Calmati Natalia! Sto per avere un attacco di panico,la mia testa è inondata dai pensieri, dai gesti di Stefano, la folla, le voci, la testa inzia a girare!!! .
<Ehii ti senti bene? >
Cado all'indietro, ma due braccia solide mi tengono in piedi.
La voce del tipo che mi sta sostenendo, rimbomba nelle mie orecchie, cerco di riprendermi.
Ora che lo guardo bene, sembra di averlo già visto ma non ricordo dove.
<Si, grazie! È solo che oggi è troppo affollato! >mi scuso, sono in imbarazzo
Mi scruta per bene..
<Sei Natalia vero? Io sono Luca ci siamo già incontrati, ricordi? >
Luca...mh...ma Luca chi?
<Scusami, ma ho una pessima memoria.. >
<Ci siamo incontrati per caso per strada, tu mi sei finita contro. Ancora una volta! >ride
Bene, inziamo bene..che avrà da ridere. Ma ora che ci penso è vero!! Siii ora ricordo, ero arrabiata con lo stronzo ed ero distratta..
<Si! ora ricordo. >
<È il tuo turno, che dici se entriamo insieme? >mi chiede
Dovrei dirgli di no, ma non mi importa, Luca sembra un ragazzo apposto, credo abbia sui vent'anni è non di più.
Entrati nel fast-food, scelgo una porzione di ali di pollo e Luca mi segue, ordiniamo entrambi, insiste nel voler pagare lui, ma mi faccio avanti subito, per pagare io.
Prendo posto all'unico tavolo vuoto, mentre Luca sta cercando un tavolo libero.
Finalmente posso godermi il pranzo.
<Ti dispiace se mi siedo qui con te?>
Dannazione!!!! Sii gentile Natalia..
<Va bene.. >
Sono un po' infastidita, ma Luca è stato gentile con me.
<Hai degli occhi stupendi Natalia! >
Ecco! Ora mi sento in imbarazzo, lo ringrazio.
<Sei di Roma? Di cosa ti occupi? >
<Si, sono di Roma, lavoro in un'azienda di grafica pubblicitaria, è te invece cosa fai?studi?. >
<Io frequento l'università di medicina, studio per diventare un dottore, ma nel tempo libero mi occupo dell'azienda di mio padre. >
<Complimenti, i ragazzi della tua età sono tutti scapestrati!! >
Luca, sembra davvero un tipo apposto.
<Grazie Natalia. Anche tu sembri una brava ragazza. >
<Di cosa si occupa l'azienda di tuo padre?. >
<Ci occupiamo di farmaci, abbiamo due sedi, una in Italia è un'altra all'estero. Mio padre era un ricercatore,studiava le cellule tumorali.>
Vedo nel suo volto un velo di malinconia, sembra quasi commosso nel parlare di suo padre, meglio non fare più domande.
Luca mi fissa insistentemente.
<Ti senti meglio ora? >mi dice
<Grazie Luca, e solo che quando c'è troppa folla, non so cosa mi prenda. >
<Attacchi di panico, vero? >
<Ehm.....sì. >
<Non vergognarti Natalia! Ho vent'anni è ne soffro anch'io. >
<Mi dispiace Luca, sei così giovane. >
<La vita è piena di dispiaceri! >
Lasciamo stare.. Se raccontassi a Luca le ultime vicende della mia vita, mi direbbe che sono un caso perso.
<Ora basta parlare, lasciamo stare i dispiaceri. Ho bisogno di fumare, ne vuoi una? >
<No,io non fumo. >
Luca mi guarda con un'aria schifata mentre accendo la sigaretta.
Mi sembra di essere io la ragazzina tra i due, Luca sembra molto più maturo dei sui vent'anni, mentre io ne ho ventotto suonati è non ho ancora deciso niente della mia vita. Usciamo dal centro commerciale e Luca resta un po' più lontano per via del fumo.
<Pensi di riuscire a smettere un giorno? >mi dice, guardandomi, poggiato al muro .
<In realtà avevo smesso. Ho inziato da un mese, per via di uno stronzo! >
Ride... <Chi sarebbe lo stronzo? >
Davvero l'ho detto?
<Ehm.. Il mio assistente! >
<Ti fa arrabbiare? >
<Molto perché è un super stronzo.. >
<Ti piace? >
<Ehii ragazzino vacci piano con le domande.Comunque no!. Io sto per sposarmi!>
Ora posso iniziare a scavarmi la fossa con le mie stesse mani!!. Perché non sto mai zitta?.
<Scusa, non volevo essere invadente.>
<Tranquillo è solo che è davvero uno stronzo.>
<Un super mega stronzo? >
Mi guarda per avere un' approvazione dai miei occhi, scoppiamo a ridere entrambi.
<Grazie Luca, oggi mi hai tirata su di morale. >
<Garzie a te, per la compagnia. >
<Ci si vede in giro! >gli dico avviandomi alla mia auto.
<Chissà magari un giorno.. >
Ci salutiamo, lo vedo dirigersi verso una moto, prendo la mia auto, la mia adorata smart è torno nel mio appartamento.
Appeno rientro accendo il cellulare, trovo alcune chiamate da parte di Flora, una chiamata persa da Stefano, è due chiamate anonime.
Ripongo di nuovo il telefono in borsa, ordino ad Alexa di mettere una canzone, ho bisogno che il rumore della musica superi quello dei miei pensieri, in questo momento.
Si forse sarò matta, ma quando sono nel mio rifugio, prendo il telecomando alzo il volume della musica, è inzio a inscenare concerti, dove io sono la cantante ovviamente.
Regrets collect like old friends
Here to relive your darkest moments
I can see no way, I can see no way
And all of the ghouls come out to play,And every demon wants his pound of flesh
But I like to keep some things to myself
I like to keep my issues drawn
It's always darkest before the dawn,And I've been a fool and I've been blind
I can never leave the past behind
I can see no way, I can see no way
I'm always dragging that horse around,
All of these questions such a mournful sound
Tonight I'm gonna bury that horse in the ground
So I like to keep my issues drawn
But it's always darkest before the dawn.
Adoro questa canzone, ma amo ancora di più cantarla.
Penso che mi rappresenti molto, soprattutto in questo periodo,dove non riesco a trovare una via d'uscita, dove non riesco a chiudere col passato.
Ci sono molte cose che vorrei sapere, molte cose da risolvere ancora, molte cose da decidere per il mio futuro. Sono stata una codarda, mi è mancato il coraggio, mi sono nascosta, nel castello di sabbia che Stefano ha costruito per me.
<Alexa, alza il volume. >
Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh woaaah
Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh woaaah....
Piove!! Apro la finestra che porta al terrazzino, la pioggia che ricade sul mio viso si confonde con le mie lacrime, vorrei sentirmi libera, ma non è così, sono in una trappola che ho creato con le mie stesse mani.
Sono le 21:00 in punto, ho sistemato i capelli, ho messo due forcine per tenerli da un lato dietro all'orecchio, mi sono truccata più del solito, ho aggiunto il rossetto acquistato da Mac. Ho messo il vestito acquistato oggi da Zara,indosso dei sandali neri.
Ultimo ritoccho allo specchio, credo di essere carina, diciamo decente. Sorridi Natalia, sorridi!!!!!!.

Appena entro nella macchina di Stefano, mi da un bacio sulla guancia, io non ricambio è gli do di spalle guardando fuori dal finestrino.
<Natalia, evitiamo scenate!!>..
Resto in silenzio, non merita una risposta.
Marco abita nel centro di Roma, ha un attico situato nei pressi della fontana di trevi, la sua casa è molto bella e accogliente.
Marco è un uomo molto ricco, ma è sempre così umile con tutti, è davvero una brava persona.
Arrivati sotto casa sua, noto la macchina di Duncan, ma non provo nessun effetto stasera, sono spenta dentro, ho solo curato il mio lato estetico per non far vedere agli altri quanto sia fragile ed emotivamente a terra.
<Ciao Natalia, sei favolosa. >mi dice, Giada, accogliendomi calorosamente, ricambio l'abbraccio.
Marco mi guarda con occhi dolci, lo sempre visto come un fratello maggiore, quanto mi manca quel cazzone di Cristian.
Stefano stringe la mano a Marco è ci invitano ad entrare, Giada ci indica di andare fuori al terrazzo.
Adoro la casa di Marco,le pareti sono piene di quadri, dipinti è foto, ci sono stata due volte qui, con Stefano. Hanno un bel rapporto è Marco e un buon amico è cliente di Stefano. Marco mostra dei nuovi quadri a Stefano, Giada mi porta fuori nel frattempo loro discutono di arte.
<Scusami Natalia, devo dire a Gloria di girare l'arrosto,aspettami qui. >
Che fortuna avere qualcuno che pensi a cucinare al posto tuo,se un giorno diventerò ricca sarà la prima cosa che faccio. Voglio una governante!!.
Giada ha davvero buon gusto, oppure dovrei dire la filippina che gli gestisce la casa, questo terrazzo è curato nei minimi dettagli, il tessuto della tovaglia è così liscio che credo sia seta pura, l'atmosfera delle lucine e la vista della cupola da qui, rende tutto perfetto.
Chi diavolo mi sta toccando la spalla?
<Signorina Preziosi, non gli hanno insegnato le buone maniere? >
Mi giro di scatto..
<Ciao!!......Duncan, non sapevo fossi qui fuori..>

Porca vacca, perché e così bello!!!!
Ci fissiamo per qualche istante, che sembra durare fin troppo, ma i nostri occhi sembrano entrare in connessione tra di loro, come se vorrebbero urlare, parlarsi, litigare e poi fare la pace. Duncan, passa lo sguardo sulla mia scollatura, ma ad un tratto cambia espressione.
Prende il mio polso e se lo porta all'altezza del volto per scrutarlo meglio.
<Che hai fatto ? >
Cazzo!! Avrei dovuto prendere una giacca, per coprire i segni.....
<Ragazzi! entrate, Marco vuole mostrarvi una cosa. >la voce di Giada ci fa allontanare. Duncan è dietro di me, aspettando ancora una risposta.
<Natalia, rispondimi!! >
<Lasciami in pace!! >
Marco ci mostra un'album, dove ci sono delle sue foto di quando era più o meno un ragazzino nell'azienda di suo padre.
Ci mostra delle foto fatte ai primi tempi nella nostra azienda, dove c'è anche Flora. Mi manca. Sono seduta affianco a Stefano e Duncan è di fronte a noi, Stefano fa su e giù con le dita dietro la mia schiena, e Duncan non smette di guardarlo in cagnesco. Un momento! ma Daniela dov'è?!.
Ritorniamo all'esterno è prendiamo posto. Gloria ci serve la cena, è una signora davvero graziosa avrà più o meno l'età di mia madre.
<È davvero bella signorina Preziosi. >
<Mi chiami Natalia, la ringrazio. >
Mi fa l'occhiolino è si dirige in cucina, Duncan è seduto di fianco a Marco, inziamo a mangiare è Daniela non è ancora venuta, strano..
<Signora! Clarissa non vuole mangiare, dice che ehmm....Gli fa tutto schifo. >
Non riesco a non ridere, quella bambina avrà all'incirca cinque anni, ma è davvero ribelle.
<Ora mi sente! >
Giada e Marco inziano un piccolo battibecco, incolpandosi a vicenda. Nessuno dei due sembra capace di farla ragionare.
<Posso provarci io? >dico timidamente.
Stefano mi guarda stupito,Giada e Marco, mi guardano di scatto entrambi.
<Siii!Grazie Natalia, è nella sua cameretta. >
Mi alzo, sotto lo sguardo vigile di Stefano, che viene interrotto da Marco che gli chiede del lavoro, e il momemto giusto per sgattaiolare via.
Sarò brava con Clarissa?!.
Mi ritrovo nel corridoio, ci sono cinque porte bianche, quale sarà?. Ah si eccola! Non riesco a trattenere una risata, c'è un cartello scritto:"do not disturb!" Io l'adoro!. Busso piano e poi apro la porta lentamente. Clarissa è sul letto è ha in mano un libro, mi avvicino silenziosamente al suo letto.
<Posso entrare? >gli dico dolcemente
<Sei già entrata!! >mi dice, senza staccare gli occhi dal libro.
< Davvero stai leggendo Harry Potter? >chiedo.
<Siiii! Conosci Harry Potter? >sembra meravigliata, della mia conoscenza.
<Sii li ho letti tutti!!! >
<Sta zitta, ti prego!! Non dirmi come va a finire. >mi dice, con quei due occhioni verdi.
<No, promesso! >
Mi porge il mignolo e lo stringiamo, per sigillare la promessa.
<Che ci fai nella mia stanza? >
<Mi annoiavo, sai i grandi sono una vera noia. >
<Davvero? Pensavo che ti avesse mandata Gloria. >
Furba...Clarissa non è una bambina come tante, è molto sveglia.
< Volevo stare un po' qui con te. Ma se disturbo, posso sempre andare via. >
<No resta!! Tu mi capisci. >
<Davvero? >
<Si,perché sei grande come la mamma, ma credi nella magia.La mamma dice che queste sono tutte cavolate. >
<È una sciocca babbana!! >
La piccola scoppia a ridere, <Davvero l'hai detto? Natalia possiamo essere amiche? >
<Certo, ma solo se mangi l'arrosto di Gloria! >
<Accetto!!!! >
Restiamo sedute, sul tappeto, e la guardo sgranocchiare la sua cena.
<Visto? non era poi così male. >
<C'è qualcuno che ti sta fissando! >
Mi volto di scatto verso la porta, per poco non mi viene un colpo, c'è Duncan, poggiato sullo stipite della porta con le braccia incrociate al petto che ci guarda.
<Ehii! ci stavi spiando?? >gli dice Clarissa
<Assolutamente no!! Ero in bagno e ho sentito dei discorsi sulla magia, volevo dire anch'io la mia.>
<Anche tu hai letto Harry Potter
? >chiede Clarissa
Duncan si avvicina a Clarissa, si siede sul letto ,è lei lo ascolta con molta attenzione.
<Ho visto anche tutti i film, è nella mia vecchia casa, ho parecchi oggetti da collezione. >
<Siete i migliori amici che mio padre avesse potuto avere. >dice la piccola
Clarissa, corre ad aprire un cassetto, estrae un pallina d'oro.
<Oddio, il boccino d'oro >gli dico.
Duncan ha un sorriso sulle labbra, da illuminare questa giornata grigia
<Credo che io ho una cosa che voi due non avete!! >ci dice Duncan
<Dai, diccelo!!!!! >diciamo all'unisono
<Ho ricevuto la lettera da Hogwarts!! >
Io e Clarissa inziamo a protestare, per la lettera mai ricevuta.
<Nooo, Natalia non vale a vinto lui! >
Io e Duncan ci guardiamo preoccupati, Clarissa potrebbe mettersi a piangere da un momento all'altro. Duncan la solleva è la fa sedere sulle sue gambe.
<Non devi essere triste, primo o poi arriverà anche la tua lettera, io l'ho ricevuta da un mio caro amico. >
<Ma, ma, io non ho amici! >
<Credi che io potrei essere tuo amico? >
Mi sciolgo, Duncan guarda Clarissa in un modo cosi dolce, che sto per andare a fuoco. Ci sa fare con i bambini, è appena arrivato e a già stravolto la serata.
<Siiii!!! siete i migliori adulti che io abbia mai conosciuto. > ci dice.
Duncan mi guarda con un sorriso sulle labbra, e io trattengo una risata.
Clarissa scende dalle gambe di Duncan e viene nella mia direzione, mi prende la mano, e mi porta vicino a Duncan, prende anche la sua mano mettendosi in mezzo a noi.
<Prendi la mano di Natalia,Duncan!! >
Duncan, mi prende la mano guardandomi negli occhi. La piccola ci stringe le mani.
<Mi promettete, che mi verrete a trovare, più spesso? vi prego.. >
<Solo se viene anche Natalia! >dice Duncan, guardandomi intensamente.
Le mie guance vanno a fuoco, distolgo lo sguardo da lui. Clarissa aspetta una mia riposata,ma sentiamo aprire la porta alle nostre spalle.
<Che state facendo voi tre? >
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