31.Lontani


Sei la mia cosa migliore,
Ma nel momento peggiore....

Non avevo intenzione di ritornare in ufficio dopo tutto quello che ci siamo detti. SI! sono ritornata a casa scalza, non volevo rivederlo mi ha ferita. Proprio ora che stavo provando a fidarmi di lui, ma mi sbagliavo di grosso.
Devo dimenticarlo in fretta.
Arrivata al mio appartamento, mi lascio cadere sul divano.
Stefano dovrebbe arrivare a momenti, così mi dirigo subito a farmi una doccia prima del suo arrivo.
Che cosa mi sta succedendo?davvero voglio rovinare la mia relazione, per una persona che non mi mostra chi è davvero?. Avvolgo il mio corpo nel' asciugamano, è accendo il phone per asciugare la mia chioma ribelle, ci impego sempre più di mezz'ora ad asciugarli che noia!.
Dopo circa un'ora li ho pure piastrati, finalmente sono lisci.
Non so ancora che intenzioni abbia Stefano per stasera, ma dobbiamo parlare di Milano, ora più che mai devo tappare la bocca a Ivan, non voglio perderlo.
Prendo un abito nero dall'armadio,con le maniche corte, ha delle piccole margherite dipinte a mano.
Ricordo ancora quel giorno quando l'ho acquistato, ero con Marissa al centro commerciale, eravamo entrare da Pull&bear,mi disse che quest'abito mi facesse sembrare più piccola, decise di acquistarlo anche lei, avevamo la fissa di vestirci uguali.
Ci divertivamo un sacco a provare abiti, e a inscenare sfilate nei camerini.
Che bei momenti, è così difficile dimenticare chi ti ha dato così tanto da ricordare.
Ora vorrei correre da lei è stringerla tra le mie braccia, ma purtroppo resterà solo un sogno.
Prendo delle converse nere è le infilo ai piedi. Mi trucco leggermente e aspetto che da un momento all'altro arrivi Stefano.

Dopo essermi appisolata sul divano, sento bussare alla porta, appena la apro c'è Stefano, indossa un completo nero simile a quello di Duncan. Natalia non iniziare coi paragoni!!!. Quando sono con Stefano mi sento sempre così in colpa a volte vorrei trovare qualcosa di sbagliato in lui , per appagare i miei sensi di colpa.
La realtà è anche che sono troppo ingenua, da non vedere tante cose,da accettare sempre tutto.
Stefano appena mi vede mi bacia, ci sediamo sul divano.


<Che facciamo stasera? Cena fuori? >mi dice

Stefano, non sembra più di cattivo umore, strano!. È meglio parlargli ora che siamo a casa da soli.

<Aspetta, dobbiamo parlare!! >

Il suo sorriso scompare dalle sue labbra, già ha capito di cosa voglio parlare.

<Natalia, tu a Milano non ci torni! Ho già parlato con Marco, manderà il tuo assistente!. >

<NO! Devo andarci io. >

<Perché sei in fissa per questo Milano? che ti succede! >

<Io voglio che tu mi lasci decidere, io nella tua vita non ho mai scelto niente. Sai benissimo che tengo al mio lavoro. >

<Non te ne mai fregato di me, sei sempre tra le nuvole, pensi sempre a te stessa!! >dice irritato

<Cosa? spero tu stia scherzando! >

<No! Natalia, sono stanco delle tue lamentele!! >

<Allora vattene!! >

<Natalia,se hai questo lavoro è solo per merito mio!Dovresti ringraziarmi. >

<Ci lavoro io con Marco, non tu!. Non fai altro che rinfacciarmi le cose.
Non capisci che io vorrei essere solo felice, vorrei essere solo capita, ma tu sei troppo focalizzato su te stesso!>

<Da quando hai ottenuto un ufficio tutto tuo, ti sei montata la testa, hai inziato ad essere ribelle nei miei confronti, protesti per ogni cosa, che ti sta succedendo?Ti preferivo quando eri sola! >

Le sue parole sono lame taglienti su di me.

< Mi dici che sono cambiata, solo perché non sono più come fa comodo a te!> urlo! le lacrime iniziano a scendere sul mio viso. 

<Lo sai che ti amo vero? >dice accarezzandomi un braccio.

Resto in silenzio mentre le sue braccia mi stringono a se, non sembrano più così sincere, non sono più rassicuranti come un tempo.
Stefano si è calmato, ma tra poche ore inizierà a dettare le regole, spero che abbia capito che ha esagerato.
Ma le sue parole non vanno via così semplicemente.
Mi incita ad uscire,la mia voglia è pari a zero, vorrei scappare in questo momento.
Alcuni minuti dopo, corro in bagno a risistemare il trucco è andiamo via. Passiamo la serata nel solito ristorante, non ho toccato nulla, ho lo stomaco chiuso.
Stefano ha il potere di invertire i ruoli, mentre dovrei essere io quella arrabbiata.
Mi ha esclusa da tutto!.
Devo smetterla di sentirmi sempre in colpa, di sentirmi sbagliata, si perché è cosi che mi fa sentire quest'uomo. Ma l'amore incondizionato che ci ha sempre legati in questi anni non mi permette di mettere un punto a questa storia. Codarda fino alla fine! Quando mi ha detto che non mi importa di lui, in parte ha ragione da quando è arrivato Duncan, non ho prestato più attenzione al suo lavoro, ai suoi successi, che mi ha sempre sventolata davanti agli occhi.
Chissà se lo stronzo, davvero andrà a Milano, a risolvere questa situazione senza di me.

<Natalia, guarda chi c'è al tavolo dietro di noi. >

Ho paura di voltarmi, ogni volta ho c'è Duncan o Daniela! Entrambi bingo!
Appena mi volto vedo al tavolo, seduti dietro alle mie spalle, Marco con la compagna è sua figlia,seduti al loro tavolo ce anche Duncan con Daniela,lo sapevo!!!.
Marco mi saluta è mi fa cenno di raggiungerlo, mentre Duncan guarda fuori dalla finestra senza degnarmi di uno sguardo.
La bionda, gli tocca il braccio, glielo spezzerei in due!.
Saluto Marco, ma rimango seduta non mi va di avvicinarmi a loro, e con Stefano accanto, Duncan e Daniela sono un pericolo.

<Natalia andiamo a salutarli, dai! >mi dice Stefano.

Avrei dovuto parlare prima io con Marco, ora chissà cosa starà pensando di me e Duncan, per mandare lui a Milano sa tutto è ancora non mi capacito perché non l'abbia detto a Stefano.
Ci avviciniamo al loro tavolo, Daniela sembra sorpresa nel vederci.

<Ciao Stefano, sembra che ci vediamo spesso in questo periodo. >

Mi schiarisco la voce <Sembra che ci stai stalkerando! >gli dico con un sorriso più falso del suo.

Non provocarla!

Mi ignora è continua a rivolgersi a Stefano  <Non dovresti lasciare la tua compagna da sola a pranzo, ci sono molti mali intenzionati in giro. >

Stefano la guarda stranito è aggiunge <Per questo non andrà a Milano! >

Marco mi guarda,come se aspettasse una mia reazione che non arriva, lo vedo un po' deluso.

Coraggio Natalia!!!

<So badare a me stessa, per questo andrò a Milano. >

Duncan si è voltato nella mia direzione,allarga la bocca in un mezzo sorriso, mi guarda per qualche istante, ma subito distoglie lo sguardo.

Lo odio!!!!!

Stefano non dice più una parola, ma non smette di fulminarmi con gli occhi..
Marco spezza subito la brutta piega che sta prendendo la serata, è sembra distrarre Stefano dai pensieri che gli ha fatto venire Daniela.
Iniziano a parlare di lavoro, mentre Giada la compagna di Marco, mi riempi la testa di domande.

<Allora Natalia, hai già scelto l'abito? >

Tutti puntano lo sguardo su di me, Stefano smette di parlare con Marco  e mi guarda.

<Non ancora. >le dico

<È così emozionante scegliere l'abito da sposa, non vedo l'ora di partecipare al tuo matrimonio! >dice euforica.

Mi sento in imbarazzo, perché sono una traditrice, è davanti ai miei occhi c'è Duncan.
Solo alcune ore fa abbiamo deciso di terminare la nostra conoscenza, credo che si chiami così quello che stavamo creando, non so nemmeno io  come definirla.
Ma ho ancora dei conti in sospeso,prima di chiuderla definitivamente.
Mi serviranno dei soldi, anche se Duncan ha già pagato Ivan, ma non sono stati abbastanza per farlo stare zitto.
Ma sarà dura convincere Stefano, credo che andrò senza il suo permesso.

<Stefano avete impegni per domani sera? >gli dice Giada

<In realtà no! La domenica sera siamo sempre a casa. >guarda me, facendomi l'occhiolino.
Che diavolo gli è preso! Stefano sembra un ragazzino,viziato!

<Se vi va, domani daremo una cena a casa nostra. Ci saranno anche Duncan e Daniela. >

No, no, no, no!!!!

<Va bene, noi porteremo il dolce. >dice Stefano.

Dopo alcuni minuti salutiamo tutti, è andiamo via, Duncan e rimasto sempre in disparte, non ha detto una parola.
Ora mi tocca vederlo anche domani, dannazione!!!.

Appena mettiamo piede nel mio appartamento, Stefano inizia a baciarmi il collo.

<Che ne dici se ti tolgo questo vestito, non mi è mai piaciuto! >

Mi ferisce, ancora...

La sua mano è già scivolata sotto al mio vestito.
La tolgo di scatto, è lo guardo negli occhi.

<Stefano, non mi va, dopo tutto quello che mi hai detto!! >

<Io non ti capisco, che significa? >

<Non possiamo far finta che vada tutto bene!! >

<Mi stai facendo arrabbiare!!!. >i suoi occhi mi spaventano.

Stefano mi prende per un braccio e mi attira a sé, avventandosi sulle mie labbra con prepotenza, sento dolore, i suoi baci sono accompagnati da morsi.
Non sono pronta a fare l'amore con lui, mentirei a me stessa in questo momento.
La verità è che sto pensando a un'altro in questo momento.

Ma a Stefano non sembra importate del mio stato, sento nelle sua stretta, un po' di violenza, Stefano non è mai stato così, si è sempre mostrato dolce, a volte mi fa pensare che abbia finto in tutti questi anni, è ora che stiamo per sposarci sta tirando fuori la sua parte peggiore.
Credo si voglia vendicare per il fatto di Milano.
Si spoglia velocemente è mi alza il vestito, prepotentemente entra in me, con spinte forti è dolorose, non ha il coraggio di guardarmi, visto che sto piangendo.
Si avventa sul mio collo, credo che mi stia lasciando dei segni.

Dopo alcuni minuti si stacca da me, è lo vedo dirigersi in camera da letto.

<Se vuoi dormire lì fa pure. >mi dice trattandomi, come se fossi uno straccio da buttare lì.

Perché si comporta cosi, forse sa qualcosa?.
Mi sento usata dall'uomo che amo. Guardo l'ora è sono appena le due di notte, mi sistemo e prendo le sigarette che ho nascoste nel beauty, apro la porta è scendo giù per fumare.
L'aria sembra gelida per essere Maggio, faccio un paio di tiri e poi risalgo, non c'è un'anima a quest'ora, e ho paura.
Le lacrime non smettono di scendere sul mio volto, Stefano sembrava un'altra persona, forse aveva davvero voglia di me?.
Ma a chi voglio mentire, la verità è che era freddo è rude,è stato violento!!.
Appena metto piede fuori alla mia porta prendo le chiavi. Di fianco alla porta vedo riposte le mie scarpe.
Non è possibile!Duncan è stato qui. Guardo nei paraggi ma non c'è nessuno.
Entro nel mio appartamento, controllo che Stefano dorma, apro il mobile della cucina è prendo il bracciale di Duncan, lo indosso.
Mi aiuta a sentirlo più vicino.
Perché ha tutti i pregi che io odio e quei difetti che io....

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