30. Un Passo Indietro
In ogni momento della nostra vita abbiamo due opzioni: fare un passo avanti verso la crescita o fare un passo indietro verso la sicurezza.
Oggi sono ancora più confusa di ieri, se devo schiarirmi le idee dovrei provare a stare lontana da Duncan.
Ma i miei tentativi di tenerlo lontano falliscono appena posa le sue labbra sulle mie, ieri sera ci siamo rifugiati nella sua auto,ho ancora addosso il suo profumo.
Oggi ho un'altra questione ancora in sospeso da risolvere, devo parlare a Stefano della mia partenza per Milano, prima però voglio parlare con Marco, di tutto questo casino. Finalmente oggi è l'ultimo giorno di lavoro, è inziato il weekend.
Da quando Duncan è entrato a far parte della mia vita i fine settimana non hanno più lo stesso entusiasmo,ora mi toccherà sperare che arrivi lunedì in fretta, per rivederlo è passare del tempo insieme.
Il prossimo weekend dovrò essere a Milano,per via della registrazione, cercherò di convincere Stefano in tutti i modi possibili, non voglio che venga a sapere di me è Duncan, non sono pronta ancora, ho bisogno di più tempo per capire realmente come stanno le cose tra noi.
Non posso rovinare tutto senza fare prima chiarezza nel mio cuore.
Ho bisogno di mettere al primo posto la mia serenità è tutto ciò che voglio davvero.
Ho già fatto la doccia, sono ancora avvolta nel morbido asciugamano bianco, apro l'armadio è prendo un' abito verde scuro, prendo dei sandali col tacco alto dello stesso colore del vestito.
Appena metto piede nell'edificio, mi dirigo subito nel mio ufficio, sento il cellulare vibrare nella borsa da circa venti minuti.
Ma chi diavolo è?
<NATALIAAAAAA, te l'hanno mai detto che sei una pessima amica? >
<Dai Flora perdonami! >
<Ti ho chiamata è mandato mille messaggi,senza avere mai una risposta!!! >
<Mi perdoni? >
<Hm.. ci devo pensare. Ma dimmi come stai,? Come procedono i preparativi? >
<Un disastro! >
<Che succede? >
<Colpa mia... >.
Apro la porta dell'ufficio,Duncan è già qui, preferisco non parlare davanti a lui.
<Che avete combinato? Duncan è lì con te? >
<Si Flora, ora devo proprio andare. >
<Natalia mancano ancora dieci giorni,è ritorneremo a Roma, non vedo l'ora di vederti. >
<TI voglio bene. >le dico
Duncan mi guarda sorpreso è seduto sulla mia scrivania con le braccia incrociate al petto, indossa un'abito completamente grigio, gli dona molto, il nero della camicia si abbina ai suoi occhi.
<Buongiorno signora Preziosi la stavo aspettando. >mi dice porgendomi una mano.
Gliela porgo e mi tira a sé , le sue braccia sono così robuste e rassicuranti,Duncan è un rifugio perfetto.
Restiamo abbracciati per qualche minuto finché Duncan non prova a baciarmi.
<Non qui lo sai!. >gli dico
<Ricordi il nostro primo bacio? >
<Non ti facevo così sentimentale, è poi se vogliamo dirla tutta me lo hai rubato, ricordi? >gli dico
Sulle sue labbra si dipinge un sorriso perfetto <Sei bellissima. > dice.
Le mie guance vanno a fuoco, Duncan mi lascia un bacio sulla tempia, prendiamo ognuno il proprio posto. Inziamo a sbrigare qualche progetto, da consegnare entro la settimana prossima.
Volto lo sguardo verso Duncan che è impegnato al computer, alza lo sguardo su di me.
<Hai parlato con Stefano per quanto riguarda Milano? >
<Non ancora, gli parlerò stasera. >
<Dovrai impegnarti molto per convincerlo a lasciarti andare, visto che non vuole. >
Nelle sue parole sento una nota di gelosia.
<Cercherò di parlargli e spiegargli che è davvero importante la mia presenza a Milano. >
Lo guardo, ma Duncan ripone lo sguardo sul computer, è passiamo così l'intera mattinata.
Fatta quasi ora di pranzo, sentiamo bussare alla porta, appena la porta si apre c'è Daniela.
Bene, solo lei ci mancava!
<Allora Natalia, mi manderai un invito per la tua festa di fidanzamento, ho dovrò farmelo dire da Duncan!. >
<Smettila è vattene via!! >dice Duncan in tono furioso.
Finalmente ha preso le mie parti.
<Lasciala perdere Duncan, tra dieci giorni se ne ritornerà a Firenze! >gli dico.
Daniela si sta arrabbiando vedo del fumo uscire dai suoi capelli.
Ma non mi importa, sono stanca che gli altri mi tengono in pugno,è arrivato il momento di alzare la voce.
<Non credevo che foste così amici, vi immaginavo più come amanti!! >dice Daniela.
Colpo di grazia, che stronza!!
Duncan si alza e prende Daniela per un braccio trascinandola fuori. Ho paura anch'io per lei, non ho mai visto Duncan così arrabbiato.
Li sento urlare, mi alzo e cerco di origliare da dietro alla porta.
<Quando avevi intenzione di dirmelo!! Mi avevi detto che ti saresti trasferito con me a Firenze, ho parlato con Marco è mi ha detto che non hai chiesto nessun trasferimento!. >gli dice Daniela.
Cosa? Vuole trasferirsi!
Un colpo al cuore.
<Non sono ancora pronto per andarmene. >
Quindi ha intenzione di andarsene!
<È per lei vero? Si sta per sposare Duncan!!. È tu credi che lei lasci il suo fidanzato per te?. >
<Sta zitta!>
<Guardala! è una santarellina del cazzo, ha bisogno di certezze, è tutte quelle stronzate che si promettono gli innamorati, tu non sei come lei, tu sei uguale a me!. >gli dice Daniela
<SMETTILA!! >il tono di Duncan si fa duro.
Vedo Daniela girare i tacchi è andare nel suo ufficio.
Sembra che lei tenga davvero a lui, pensavo ci fosse solo sesso tra loro, ma mi sbagliavo.
Era furiosa, Duncan gli avrà promesso di seguirla a Firenze e ora non si sente più pronto.
Immaginarli insieme mi da alquanto fastidio.
Duncan sta per rientrare mi affretto a risedermi, ma mi becca dietro alla porta.
<Che stavi facendo? >
<Niente! >mento, ma sono mille le domande che vorrei fargli.
Prende il cellulare dalla scrivania ed esce dall'ufficio.
Sistemo alcune pratiche è mi dirigo anch'io ad uscire.
Provo a chiamare Stefano, ma non ottengo nessuna risposta.
Perché non mi ha detto che vuole trasferirsi a Firenze? e di me che ne sarà?.
Stefano una volta mi ha detto che Duncan viveva a Firenze, mentre a me a detto che è ha vissuto in America.
Appena metto piede nel ristorante, Duncan e Daniela sono seduti al tavolo davanti al mio, dovrebbe essere un buon segno visto che prima passavano la pausa pranzo nel suo ufficio, a fare chi sa che cosa!.
Fino a pochi minuti fá stavano litigando ora sembrano tranquilli a pranzare insieme.
Gli passo davanti cercando di non guardarlo, Duncan alza il capo è giro la faccia dall'altra parte.
Appena mi siedo ordino delle patatine e una bevande gassata, oggi niente light, sono arrabbiata!
Non mi capacito di come stiano parlando tranquillamente ora quei due. A che gioco stanno giocando?.
Duncan mi guarda di sott'occhio, ma io lo ignoro del tutto,lo trovo alquanto ridicolo.
Mentre Daniela non fa che starnazzare come un oca.
La porta del locale si apre è vedo entrare Stefano, vestito di tutto punto con un abito nero che lo fascia perfettamente, viene nella mia direzione sorridendomi.
<Amore mio! > dice baciandomi la fronte.
Saluta quei due, ma Duncan lo ignora del tutto.
<Amore, come sta tua madre? >
<Bene, grazie. >
<Amore ascolta, daremo la festa di fidanzamento il prossimo weekend al white, che ne pensi?>
<Stefano io devo consegnare dei progetti, rimandiamo la festa al mese prossimo. >
<Ti ho già detto che tu non ci vai a Milano! >
<Per Marco è importante, ed è il mio lavoro. >
<A me non importa un cazzo del tuo fotutto lavoro! >dice alzando la voce.
Duncan spalanca gli occhi è mi guarda dritta negli occhi, faccio finta di non averlo notato,ma ho paura di una sua reazione.
Resto in silenzio, non è il caso di discutere, davanti a questi due,anche se sto soffrendo per quello che mi ha appena detto.
Stefano si alza<Parlerò io con Marco, A stasera Natalia! >dice
Esce dal locale, Daniela lo saluta con un fare ammiccante, che troia!!.
Alcuni minuti dopo pago il conto è mi avvio in ufficio, apro la porta è tolgo le scarpe maledetti tacchi!!!.
Apro le finestra è osservo il cielo, mi sento così sola.
Mi manchi così tanto Marissa.
Sento la porta alle mie spalle aprirsi.
<A cosa stai pensando?.>Duncan è dietro alle mie spalle, riesco a sentire il suo profumo.
Resto di spalle senza voltarmi a guardarlo.
<Che hai?Guardami! >
Le sue mani toccano il mio viso obbligandomi a guardarlo.
Ok Natalia! sgancia la bomba! Ora o mai più.
<Sei un bugiardo!!. >
<È tu sei una stupida! La smetti di farti trattare in quel modo da lui?. >
<Fatti gli affari tuoi! È tu quando avevi intenzione di dirmi che volevi trasferirti a Firenze?.>
<Ci stavi spiando?.>
<Si è per mia fortuna, ora ho capito tutto! >
<Natalia sei patetica! Cosa dovrei fare io? Aspettare che passi il weekend con il tuo fidanzato?. Stasera proverai a convincerlo a lasciarti venire a Milano, litigherete, farete la pace, è ti infilerai nel suo letto! >
<COME TI PERMETTI!!!! >
<Allora se non è così, stasera vieni con me! Passeremo la serata insieme. >
<Non puoi pretendere questo da me, lo sai che è impossibile. >
<Allora cosa vuoi da me? >
<Non cambiare discorso! Perché vuoi tornare a Firenze? Perché non mi hai mai detto che abitavi lì?. >
<Stanne fuori!! >
< Io dovrei fidarmi di te, mettere a repentaglio il mio matrimono, rinunciare a una persona che tiene a me per davvero, per una persona che non si apre con me, io non so niente di te. Ti ho chiesto di darmi tempo, anche se non ne avevi il diritto ti sei infilato nella mia vita senza che io ti abbia dato il permesso di farlo è tu mi tratti così?.>
<Ci sono cose che tu non puoi capire!>
<Ah si, davvero? Io credo di aver capito tutto,stammi alla larga Duncan!>
<Non sono ancora pronto Natalia, non capiresti! >
< Nemmeno io sono pronta a lasciare una persona che mi ama davvero, per uno che finge di provare interesse per me! >
< Una persona che ti ama davvero, proverebbe ad ascoltarti. Una persona che ti ama non ti tratta in quel modo! >
<Dimmi Duncan, tu saresti migliore di lui?. >dico puntandogli un dito contro.
<Tu non capisci! >mi dice urlando
<E allora, SPIEGAMELO!! > gli dico.
Mi sta ferendo è nemmeno se ne accorto.
Io mi sono aperta con lui, sto rischiando tutto, gli ho mostrato la mia parte più fragile,mentre lui era pronto ad andarsene con Daniela.
Resta in silenzio mentre mi guarda, dannazione non guardarmi cosi.
<Non te ne andare. >la sua è quasi come una supplica, il suo tono è più dolce.
<Mi stai spingendo tu a farlo! >
<Non riusciremo a stare lontani e lo sai! >dice
Ha ragione, ma proverò con tutte le mie forze ad allontanarmi da lui.
< Dimmi perché volevi trasferirti? >gli dico, ho bisogno di sapere.
<È complicato! >
<Lo è anche per me continuare questa storia!. >gli dico avviandomi alla porta.
Apro la porta, gli rivolgo un'ultimo sguardo, vedo nei suoi occhi la stessa tristezza che mi pervade, vorrei restare qui con lui, ma lui non fa niente per farmi restare.
È così che funziona con lui,un giorno fa un passo avanti è un'altro indietro. Basta! sono stanca.
Ora tocca a Stefano, non mi farò più trattare in quel modo, non voglio che mi dia ordini, voglio prendere io le retini in mano.
Richiudo la porta è mi dirigo nell'ascensore.
Dannazione, ho dimenticato le scarpe in ufficio!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top