28. Scontro Tra Titani
E poi accade l'imprevisto il suo sguardo si scontrò con il mio, era uno di quegli incidenti da quale sai che nessuno uscirà vivo.
Al mio risveglio mi rendo conto di essermi addormentata sul divano, ho sperato che la sua risposta sarebbe stata immediata, ma invece non è andata così.
Rovisto tra i cuscini del divano per cercare di trovare il cellulare, nella speranza di trovare un suo messaggio, ma la batteria sembra essere scarica, non si accende, corro subito a ricaricarlo.
Mi dirigo nella mia camera da letto ma Stefano è gia andato via, spero non abbia pensato male vedendomi dormire sul divano.
Nell'attesa che il cellulare si ricarichi, controllo l'ora e sono le 6:30, c'è ancora tempo per recarmi a lavoro, così decido di riempire la vasca da bagno e immergermi.
Ho acquistato una baths bomb alla vaniglia,settimana scorsa.
Ho bisogno di rilassarmi, prima di affrontare la giornata di lavoro.
Asciugo i capelli, il rumore del phone è la cosa più rilassante al mondo, cerco di farli più lisci possibili, mi trucco un po' più del solito.
Apro l'armadio è indosso un pantalone nero classico con un top rosa, metto dei sandali col tacco alto.
Non vedo l'ora che arrivi l'estate, mi do un'ultima sistemata allo specchio e mi dirigo a lavoro.
Devo richiamare Stefano per scusarmi di ieri sera, dovrò inventare una scusa credibile.
Appena metto piede nell'edificio, mi affretto ad entrare in ufficio ho bisogno di parlare con Duncan, dobbiamo risolvere la faccenda della registrazione.
<Ciao,Natalia! >la sua voce graffiante, mi fa rabbrividire, mi blocco sull'istante.
Mi volto è c'è la bionda, che anche oggi ha dimenticato di vestirsi.
Indossa una gonna di pelle molto corta, con un top rosso abbastanza scollato da mostrare tutta la mercanzia.
<Che vuoi Daniela! >gli dico in tono aspro.
<Dov'è finita la Natalia che credeva nell'amore eterno? >
Lei lo sa! Dov'è Duncan? io lo uccido!!
Non mi importa discutere con lei in questo momento, voglio andare dallo stronzo e dirgliene quattro!.
Mentre Daniela aspetta una mia risposta, a passo veloce mi dirigo nel mio ufficio.
Sono furiosa, apro la porta di scatto. Duncan è rivolto verso la finestra, il rumore della porta che sbatte alle mie spalle, richiama la sua attenzione su di me.
Miseriaccia! Perché è così bello stamattina.
Indossa un abito blu notte con una camicia bianca,alcune ciocche di capelli gli ricadono sul viso,il suo profumo inebria tutta la stanza. Duncan passa lo sguardo dai miei occhi al mio corpo, guardando con troppa insistenza.
<Dobbiamo parlare! >gli dico.
La sua risata sarcastica rimbomba per tutta la stanza.
<No! >ribatte
<Invece si! Tu hai tradito la mia fiducia! >
<Natalia, ma ti ascolti ? >dice increspando la fronte.
<Smettila Duncan, Daniela sa di noi! >
<Perché ti preoccupi così tanto, se non siamo niente?. >
<Ti odioo! >
<Oh non sai quanto! >.dice continuando a fumare la sua sigaretta
Vaffanculo Duncan! Prendo posto, dietro alla mia scrivania, voglio concentrarmi sul lavoro, non voglio più pensare alle conseguenze.
Duncan dopo un po' si risiede al suo posto, senza degnarmi più di uno sguardo.
Mi aspettavo un confronto civile ma con lui sembra impossibile dialogare.
Alcune ore dopo, è scattata la pausa pranzo, devo parlare con Marco per risolvere la situazione visto che con Duncan sembra impossibile.
Mi dirigo al ristorante,mentre Duncan è ancora dentro, io non lo capisco quest'uomo mi sta facendo uscire fuori di senno.
Ordino un'insalata e una bevanda gassata da bere.
La porta del locale emette un suono ogni volta che entra qualcuno, alzo lo sguardo verso la porta è lo vedo entrare con Daniela.
Distolgo lo sguardo da loro, ma riesco a vederli, quei due si sono seduti al tavolo davanti al mio, che stronzi!!!. Daniela ha sempre quel sorriso falso stampato sulle labbra, che si porta appresso da quando l'ho conosciuta.
Non vedo l'ora di vederla fare le valige è sgombrare da questa azienda.
Il cameriere mi serve il pranzo, se così si può dire.
Daniela è di fronte a Duncan, e la vedo guardarmi sott'occhio.
Duncan sembra silenzioso è di spalle e non riesco a vedere la sua espressione.
Mi dedico al mio pranzo, quando la porta del locale si riapre, ma visto che Duncan è già qui, non mi importa,di vedere chi sia, preferisco guardare dalla vetrata.
<Salve ragazzi come state?. >
La sua voce, Stefano è qui!!
Appena mi volto vedo Stefano parlare con Daniela, il mio cuore inzia a battere forte, se Daniela apre bocca io non ho più scuse, è finita!
Abbasso il capo sul mio piatto facendo finta di non averlo visto.
<Amore che ci fai lì da sola?Daniela ci ha invitati a sederci al loro tavolo. >
Il mio sedere sembra essersi incollato alla sedia, ma una sola mossa falsa è Daniela potrebbe distruggermi in un nano secondo.
Mi alzo e li raggiungo,come se fosse un'ordine.
Duncan ha un espressione indecifrabile, non so cosa gli stia dando più noia se io ho Stefano.
Provo a incrociare il suo sguardo per sentirmi al sicuro, ma dai suoi occhi non traspare nulla.
Ho paura anche di lui in questo momento.
Appena prendo posto, Stefano si è già seduto accanto a Daniela, mi tocca sedermi accanto a Duncan, cosa al quanto imbarazzante.
Stefano ordina al cameriere una bottiglia di prosecco, gli indica un nome in particolare, dallo sguardo stupito di Daniela penso sia un prosecco costoso,mentre Duncan continua a rimanere impassibile.
<Oggi offro io! >. Dice Stefano.
<A cosa brindiamo? >dice Daniela.
Il cameriere ha già stappato la bottiglia,versa il liquido nei calici.
Stefano mi guarda sorridendo,prende il bicchiere e sorseggeggia,
<Ragazzi siete tutti invitati alla nostra promessa di matrimonio! >
COSAAAA!! Il Liquido dello spumante mi e fuoriuscito dalla bocca.
Ma Stefano quando imparerà ad informarmi prima di queste decisioni. Davvero vuol dare una festa per una firma?.
Duncan sembra sempre indifferente a tutto ciò, dal suo viso non traspare nessuna emozione. Come dargli torto!
<Saremo felicissimi di partecipare a questo evento. >dice Daniela.
<In questi giorni stabiliremo, la data. > dice guardandomi
Grazie per la considerazione vorrei dirgli.
Perché Stefano si comporta in questa maniera, non è mai successo che parlasse di cose personali davanti a degli estranei.
<Che ne pensi se organizziamo l'evento per il prossimo weekend?>mi dice
Non mi sembra il caso di parlarne davanti a loro.
Che diavolo gli prende!
<Stefano, ne parleremo stasera,quando saremo SOLI!. >
Vedo il viso di Duncan torcersi..
<Natalia, volevo ricordarti che il prossimo weekend saremo a Milano. >
La sua voce, finalmente.
Duncan parla solo per mettermi in difficoltà.
<No! Natalia, non andrà a Milano. >
I due si lanciano occhiate fulminanti. Mentre Daniela se la ride, mi sorprende che non ancora abbia sganciato la bomba, forse perché c'è Duncan.
Sembra che la signorina lo tema molto.
Duncan si volta nella mia direzione, prova a sfidarmi, conosco quello sguardo,vuole che io mi ribelli a Stefano.
Guardo Stefano in modo dolce per tranquillizzarlo.
<Amore è importante, dobbiamo presentare un nuovo progetto. >mento.
Duncan mi ha reso la persona più falsa di questi ultimi tempi.
< Parlerò personalmente con Marco, tu non ci ritorni li!!. >
<Si tratta di lavoro! >
<Con Ivan in giro per Milano non sono tranquillo.
È ora basta, ti ho già detto che non voglio che tu vada. >
<Ivan non è un malato!. >ribatte Daniela, sapevo che sarebbe durata poco la falsata.
Stefano è Duncan sembrano infastiditi da Daniela, la guardano in malo modo entrambi.
<Amore non preoccuparti per Ivan, Marco ci farà alloggiare in un'altro hotel. >
Stefano resta in silenzio, ma so già che non gli importa della mia opinione. Finita la pausa pranzo, ognuno ritorna hai rispettivi uffici.
Saluto Stefano che a stendo mi saluta, mi ricorda che stasera passerà a casa. Dobbiamo parlare..
Prendo l'ascensore è mi dirigo nel mio ufficio, appena apro la porta, Duncan è rivolto alla finestra è sta fumando.
<Lo sai che odio che fumi nel mio ufficio! >
<Vieni qua, ne hai bisogno pure tu. >
Ha ragione!
Mi avvicino è me ne offre una, sembra essere ritornati un po' alla calma, ma io ho bisogno di sapere.
Lo guardo dritta negli occhi.
<Duncan a che gioco state giocando?.>
Resta in silenzio, mentre fissa cielo. Dopo alcuni minuti spegne la sigaretta.
<Daniela non sa di noi!. >
<Bugiardo! >
<Daniela è molto brava a ingannare le persone. >
<No ti credo, voi due siete complici!>
Duncan sembra turbato ma passa subito all'attacco.
<Di cosa? Di noi?. >dice ridendo a squarciagola.
Aspiro il fumo della sigaretta, non riesco a stare calma, mi sta ferendo. Resto alla finestra mentre lui ritorna alla sua postazione.
La mia testa è annodata dai mille pensieri e paranoie, mi sento vittima di uno sporco gioco.
Duncan non è migliore di Critica Stefano, anzi credo che sia anche peggio di lui.
Sono così stanca di tutti, la mia vita è così incasinata in questo momento, che non riesco a trovare un attimo di pace.
Ho perso la mia migliore amica, ho tradito il mio fidanzato con un tizio che mi sta prendendo solo in giro, la famiglia di Stefano sembra odiarmi, Stefano che mi tratta come un soprammobile, io di questo passo finirò dritta al manicomio.
<Ehi guardami! >Ha le mani poggiate sulla mia scrivania è mi sta guardando.
Mi alzo di scatto dalla mia postazione.
<Basta con questi giochetti, lasciami in pace!. >Dico furiosa.
<Se è quello che vuoi lo farò. >
<Vai al diavolo, tu è quella stronza! >urlo cosi tanto che credo abbiano sentito tutti.
<Signorina Preziosi! lo sa che è più sexy quando si arrabbia?. >
<Tu soffri, tu hai dei problemi!. Mi stai facendo impazzire. >
<Anche tu!. >
<Allora sentiamo Duncan, perché non ti apri con me? >
<Perché dovrei farlo?>
<Bene non devi, quindi ora basta!. >
Ho la prova che non sono niente per lui, guardo l'ora e sono le 17:00. Chiudo in fretta il computer è mi dirigo alla porta.
Duncan osserva ogni mio movimento, incrociando le braccia al petto, mi guarda perplesso.
Apro la porta per uscire, ma lui mi tiene ferma per un braccio, lo spingo via con forza ed esco dall'ufficio. Prendo l'auto di corsa è mi dirigo nel mio appartamento.
Che sia maledetto quel fottuto giorno in cui ha messo piede nel mio ufficio.
Appena parcheggio l'auto in garage, prima di risalire mi fumo un'altra sigaretta, credo di aver ripreso il vizio. Maledetto Duncan!!! sono così delusa da lui, credevo fosse diverso ma mi sbagliavo.
Cazzo Natalia! hai ventotto anni e non hai ancora imparato che non devi fidarti!.
Bene ci mancava solo la pioggia.
Tiro l'ultimo tiro alla sigaretta, prima di rilaslire nel mio appartamento.
<Ho bisogno di dirti delle cose! >
Per la barba di merlino, che cazzo ci fa qui!!
<Duncan vattene!, Stefano sarà qui, tra poche ore..>
<Non me ne frega un cazzo! >
<A me si, ora vattene a fancul... >
Mi strattona avvicinandomi a lui.
<Se mi tratti ancora così, ti carico in spalle e ti porto sú, chiudo la porta a chiave e... >si interrompe
Avvampo alla sola idea di essere di nuovo sua.
Ma non sarò debole, sono stanca dei suoi giochetti.
<Ora vattene!! Sono io che non voglio più parlare con te!!. >urlo
< Solo se mi dai un bacio!. >
<No!! Ma sei impazzito? >mi si è stampato un sorriso da ebete sulle labbra, non riesco a non sorridere alle sue parole.
<Se solo tu mi ascoltassi potrei raccontarti qualcosa in più su di me. >
<Non mi importa più! >
<Perché qualcosa mi dice che stai mentendo. >
Si avvicina prepotente alle mie labbra, ci si avventa, stringendomi a sé. Mentre il suo ombrello non ci copre più dalla pioggia che non smette di cessare, le nostre labbra si uniscono in un bacio famelico.
Le nostre lingue sembrano incastrarsi nei movimenti, così perfette tra loro. È io vorrei scappare, ma non ci riesco, non posso, non voglio!
<Natalia!!! >sento la voce di qualcuno chiamarmi.
Sento dei passi dietro alle mie spalle, ho paura di voltarmi.
Appena Duncan si stacca da me, riesco a vedere i suoi occhi stupiti, e io non so da che parte scappare.
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