26.La Chiave

Non ti arrendere mai, di solito è l'ultima chiave del mazzo quella che apre la porta.

Sono appena rientrata nel mio appartamento è notte fonda finalmente sto pe mettermi a letto.
Ma i miei occhi sembrano non collaborare,l'ansia e l'adrenalina che ho in corpo non mi permette di dormire.
È stata una serata piena di rivelazioni le sue parole mi hanno toccata dentro, è non vedo l'ora che sia già domani per rivederlo.
Forse dovrei iniziare a valutare la proposta di Stefano,se non lavorassi più potrei dormire molte più ore, ma guardiamo il lato positivo del mio  lavoro,"Duncan".
Da quando ha messo piede in azienda, ha portato scompiglio ma anche una scarica di adrenalina nella mia vita.
Ci siamo fatti delle promesse che per me saranno difficili da mantenere.
Come farò a mantenere le distanze con un uomo che sto per sposare, sarà un'impresa ardua.
Cosa diavolo mi sta passando per la testa? io non mi riconosco più.

La sveglia suona puntuale alle 7:00. "voglia di lavorare saltami addosso",vorrei restare tutto il giorno nel mio amato letto.
Stasera rivedrò Stefano ho davvero voglia di  sapere davvero cosa ha da dirmi, voglio sapere perché è sparito per due giorni senza darmi spiegazioni.
Estraggo dall'armadio un tubino rosso con un cinturino in vita nero e infilo le mie louboutin.
Forza Natalia c'è la puoi fare!!.

Arrivata fuori all'edificio mi dirigo dentro, percorro il lungo corridoio è noto la porta dell'ufficio di Claudio  chiusa, vengo assalita da un attacco di ansia è rabbia al pensiero che Duncan sia chiuso qui dentro con Daniela, chi sono io per fare la morale a lui, quando tra poche ore rivedrò Stefano!...
Apro la porta del mio ufficio è trovo Duncan già seduto alla sua postazione,sono cosi felice che sia qui, noto sulla mia scrivania la mia spremuta d'arancia.

<Buongiorno signorina Preziosi. >

Gli vado contro lasciandogli un bacio sulla guancia.

<Vedo che siamo di buon umore stammattina!. >mi dice sfiorandomi  le labbra con le dita.

Al suo contatto le mie guance vanno a fuoco,prima che possa fare un'altro passo verso di me ritorno al mio posto.
Cosa mi sta succedendo sembro una ragazzina alle prese con la sua prima cotta.

<Natalia ci sono dei nuovi progetti su cui dobbiamo, Marco mi ha informato che è dobbiamo dare il meglio di noi. >

Annuisco, è apro l'emeil sul computer, ne ho ricevute molte avrei dovuto leggerle la settimana scorsa.
Scorro tra quelle più recenti, un momento ma quel nome...
<Non è possibile!! >urlo.

Non posso credere hai miei occhi,no non è possibile !! resto con la bocca aperta, credo che tra poco mi verrà un'infarto .

<Che sta succedendo! >Duncan si alza e viene verso di me, guarda anche lui il computer.

< Figlio di puttana.!!>urla, sbattendo un pugno sulla scrivania.

<Dobbiamo trovare una soluzione! >

Lo sapevo che non fosse finita così facilmente, quel pezzo di merda di Ivan mi ha mandato un emeil con le registrazioni delle telecamere del suo hotel, dove ci siamo io e Duncan abbracciati, è dove siamo entrambi fuori alla sua stanza.

<Duncan cosa vuole da me!. > dico guardandolo negli occhi.

<C'è qualcuno che ti vuole rovinare Natalia!. >esce in fretta dall'ufficio e sbatte la porta alle sue spalle.

Dove diavolo sta andando ora!!!.

Sono nel panico più assoluto, perché mi sta facendo questo quel porco,
schifoso!.
Vorrà vendicarsi dopo che  Stefano l'ha denunciato,vuole dimostrargli che l'ho tradisco davvero.
Duncan è andato via già da un po', controllo di nuovo l'email, ma non c'è scritto niente c'è solo la registrazione. Merda! Ho paura!!!.
Apro la porta dell'ufficio, voglio prendere un po' d'aria, vedo Duncan venire nella mia direzione,mi fa cenno di rientrare e richiude la porta alle sue spalle, sembra incazzato quasi quanto me.

<Natalia, risolveremo questo problema, faccia a faccia con lui. >

<Stai scherzando vero? >

Duncan è matto da legare.

<Marco è una persona intelligente, ci coprirà per questo weekend. >

<Cosa?Hai raccontato a Marco dei video? >

<Si, è ora smettila di agitarti. >

<Tu non capisci, Marco e Stefano sono amici. Cosa penserà ora di me?. >

< Natalia, so quello che faccio, Marco conosce Ivan da tempo ed è in possesso di foto compromettenti che lo riguardano, questa volta lo ricatteremo noi. >

<Avresti potuto almeno chiedermelo, porca miseria!. >

<Credi che Marco sia stupido? Pensi che non si sia accorto che stiamo sempre insieme?. >

<No, non può essere!!. >mi odio così tanto!

Esco dall'ufficio,sono incazzata nera, scendo giù per fumare una sigaretta, ho bisogno d'aria, ho bisogno di stare lontana da lui.
Come ho fatto a mettermi  in questo casino, io la ragazza solitaria che non voleva stringere rapporti con nessuno, non volevo amici, mi tenevo stretti solo i miei, io che sin da ragazzina guardavo male qualsiasi uomo che mi faceva delle avance, solo un uomo ha attirato la mia attenzione, "Stefano"!. È per questo che voglio sposarlo, è invece sono qui infilata un un triangolo amoroso col mio assistente. Dannazione Natalia!!!!

Dovrò trovare il coraggio per parlare con Marco, gli devo delle spiegazioni. Rientro nel mio ufficio, Duncan è seduto alla sua postazione è sembra più tranquillo rispetto a poche ore fa. Cerco di prendere posto per iniziare qualche progetto, ma i pensieri mi tormentano la testa.
Le mie unghie sono andate, le ho completamente rosicchiate tutte.
Vedo Duncan avvicinarsi alla mia scrivania.

<Stefano non lo verrà mai a sapere. >mi dice in tono risoluto.

Ma la rabbia che provo per me stessa è tanta.
Preferisco non dargli una risposta,che gli importa tanto se lo verrebbe a sapere gli farebbe solo che piacere.
Lo ignoro è continuo a fissare lo schermo del mio computer, Duncan sembra irritato dal mio atteggiamento, lo vedo aprire la porta è andare via.
Passo delle ore da sola, mentre Duncan non so dove sia andato.

Scattata la pausa pranzo mi dirigo fuori all'edificio, oggi preferisco non andare al ristorante, ma fare quattro passi da sola.
Vorrei tanto sapere dove si sia cacciato Duncan,oggi non ho visto Daniela, strano.
Uscita dall'edificio, cammino lungo la strada, mi soffermo a guardare qualche vetrina, anche se i pensieri mi tormentano la testa.

<Mi scusi signorina!! >

Immersa nei pensieri, sbatto con il viso sul petto di un ragazzo.

<Scusami ero distratta! >gli dico.

Resta li impallato a guardami, mi allunga una mano<Piacere io sono Luca. >mi dice.

Ora che lo guardo meglio è un ragazzino, avrà sui diciott'anni, <Io sono Natalia, scusami ora devo proprio andare.>mi affretto a ritornare in ufficio.
Ha detto che si chiama Luca, non lo mai visto da queste parti.

Rientrata in ufficio, trovo Duncan poggiato sulla mia scrivania con le braccia incrociate al petto.

<Dove sei stata?ti ho cercata dappertutto! >

<Non sono affari tuoi!>ribatto

<Natalia, che hai?. >

<Tu non capisci, io ho paura che se quel filmato finisce nelle mani di Stefano, io potrei perderlo è.. >mi interrompe

<Sta zitta!hai già detto abbastanza.>

Gira il viso verso la finestra per non guardarmi.

Dannazione farei meglio a chiudere la bocca.

<Duncan, mi dispiace. >

Duncan continua ad ignorarmi, con la mano gli giro il viso,obbligandolo a guardarmi, ma lui me la blocca in una stretta.

<Cosa vuoi Natalia a che gioco stai giocando!.>

<Duncan perché non capisci! >

<Cosa dovrei capire? Spiegami perché mi stai sempre intorno!. >

<Io non lo so! >sono confusa!

<Allora stai lontana da me, te l'ho già detto!! >

<Perché mi tratti così?. >

<Così come.?>mi prende e mi avvicina a se, stringendomi il polso.

<Mj fai male, lasciami! >

<Anche tu mi stai facendo del male. >con l'altra mano mi tocca la schiena,avvicinandomi a lui, preme le sue labbra sulle mie, non provo a staccarmi, mi erano mancate.
Mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto è ricominciare.

Alcuni minuti dopo mi sento persa nelle sue labbra così morbide,ha un buon sapore.
Sentiamo qualcuno bussare alla porta, mi stacco subito da lui, con le dita mi tocco le labbra gonfie.
Prima che Duncan apra la porta, mi risiedo al mio posto fingendomi impegnata al computer.

<Amore!. >

Cazzo!!! Stefano è davanti alla mia scrivania, ho quasi paura di alzare il capo dal computer per paura che possa vedere le mie labbra rosse è gonfie.
Che sta sventolando in aria?.Senza voltarmi del tutto riesco a vedere Duncan fissare Stefano.
Ma quest'ultimo sembra non fregarsene.

<Allora vuoi rimanere lì? perché non vieni a darmi un bacio!. >

Vorrei tanto che qualcuno mi avesse regalato il mantello dell'invisibilita, come ad Harry Potter,vorrei sparire!!. A passo lento mi alzo è vado nella sua direzione, sento lo sguardo pesante di Duncan su di me.
Mi avvicino a Stefano è gli do un bacio sulla guancia,sembra quasi andare per il verso giusto, quando Stefano mi prende e mi bacia con passione, sento quasi un fastidio, soprattutto se sono davanti a Duncan, cerco di allontanarmi ma Stefano mi tiene stretta nelle sue braccia.

<Mi sei mancata Natalia. >mi sussurra all'orecchio.

Dopo alcuni minuti Stefano si stacca da me, ho il viso in fiamme, l'ansia inzia a salirmi, ho paura di voltarmi e vedere il suo volto..
Perché è così difficile, perché non esce dall'ufficio.!!

<Dove sei stato? >

Stefano estraee dal taschino della giacca una chiave con un ciondolo a forma di casa, e lì sventola davanti ai miei occhi.

<Amore ho chiesto a Marco di darti un permesso per uscire prima, prendi la tua roba, ho una sorpresa per te. Nel frattempo vado a salutare Marco ti aspetto. >

Stefano esce dall'ufficio, non fregandosene di Duncan, non gli ha rivolto nemmeno una parola.
Cerco di tenere il capo abbassato e mi affretto a chiudere il computer.
Ho paura di guardarlo, ho infranto la promessa ma non è stata colpa mia,è stato inevitabile.
Prendo la borsa e mi dirigo alla porta, non provo a voltarmi non ho il coraggio.

<Sei una codarda! >la sua voce mi fa sussultare.

<Duncan, io.. >non riesco a guardarlo in faccia.

<No, non dirmi che ti dispiace perché non ti credo. Non hai nemmeno il coraggio di guardarmi, mi sono sbagliato su di te. >

<Che  vuoi dire? >mi giro verso di lui.

<Andate via da qui, prima che Daniela vi veda insieme. >

Che cosa c'entra Daniela!!

Non faccio in tempo a chiederglielo che sento riaprire la porta alle mie spalle, Duncan si alza e si dirige vicino alla finestra.

<Natalia, andiamo! >

Annuisco è mi dirigo verso la porta, prima di chiuderla, mi volto a guardalo un'ultima volta, vedo nei suoi occhi un mix di delusione è rabbia, vorrei tanto restare qui, ma non posso.

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