25. Chi Sei Davvero
Tu non sei un rischio da correre, tu sei una certezza,la più bella, la migliore.
Dentro di me avevo già la scelta ma era il coraggio di agire che mi mancava.
Sapevo che accettando il suo invito mi sarei potuta bruciare di nuovo, non avrebbe nemmeno senso vederlo se la mia vita appartiene a Stefano.
Ma mi ero già spinta troppo oltre è non avevo più intenzione di tirarmi indietro.
Non so cosa mi aspetto davvero da lui, ma sento che c'è qualcosa tra noi, so che dentro di me c'è qualcosa che sta nascendo.
Sento che c'è qualcosa di speciale in lui, qualcosa che mi intriga,fino a farmi perdere la testa.
Forse già il fatto di starci a pensare è già una risposta.
Se Stefano lo verrebbe a sapere distruggerei la nostra storia d'amore, ed è questa la mia più grande paura. Controllo l'ora e mancano ancora pochi minuti alle nove.
Decido di aspettarlo giù al palazzo, esco fuori e accendo una sigaretta nell'attesa che arrivi.
Mille paranoie iniziano a girarmi per la testa.
Se Stefano arrivasse ora in questo momento cosa mi direbbe.?!cosa gli direi, non saprei cosa dirgli e se qualcuno ci vedesse?! Oddio sto per avere un attacco di panico.
Ho le mani sudate, le gambe hanno iniziato a tremarmi.
Ripeto a me stessa di rimanere calma, non sarò debole, non questa volta.
Non tradirò Stefano un'altra volta, non mi farò usare da lui.
Le mie gambe sembrano non rispondere ai miei comandi, vorrei risalire subito nel mio appartamento e chiudere la porta a chiave.
Provo a chiamare Stefano, magari sentendo la sua voce mi farà ritornare in me, e tornerei sopra nel mio appartamento.
"Ti prego rispondi" ,ma niente dopo quattro chiamate risponde la segreteria telefonica. Cazzo!
Merda! Duncan è già qui.
Scende dalla sua Audi nera e viene verso di me.
Indossa un semplice jeans scuro e un giubbino di pelle nero, vestito completamente in nero ha un fascino ribelle che lascia senza fiato.
Ha i capelli spettinati è qualche ciocca che gli ricade sul viso,noto che indossa degli anelli molto particolari alle dite.
<Ehi vuoi restare li impalata! >
Avevo dimenticato quanto fosse"stronzo", ero rimasta ferma a guardarlo incantata, stasera ha un fascino tenebroso che a tratti mi spaventa.
Mi sento così insignificante accanto a lui,credo che Daniela sia alla sua portata, è la classica bionda da capogiro.
Mentre io sono l'ingnisificante Natalia Preziosi.
Mi fa cenno di seguirlo nella sua auto, cala il silenzio, mi sento confusa ed in imbarazzo.
Duncan sembra accorgersi del mio cambio d'umore, accende la radio per rompere il silenzio che se creato.
Oddio!! Adaro questa canzone! alzo il volume dello stereo.
Non resisto è inzio a cantare :
"And if you have a minute, why don't we go
Talk about it somewhere only we know?
This could be the end of everything
So why don't we go
Somewhere only we know?".
Duncan si volta, guardandomi sorpreso nel vedermi cantare.
<Lo sai che sei stonata? >dice ridendo.
"Immaginavo" <Non credevo ascoltassi questo genere di canzoni! >gli dico.
<Sono molte le cose che non sai di me.>
Già, io non so niente di te.
Non so dove mi sta portando, non presto mai attenzioni quando viaggio in auto, di solito mi addormento,credo che sia la cosa più rilassante da poter fare quando qualcuno guida al tuo posto.
Abbasso il finestrino prorpio come quando sono un auto con Stefano,appoggio la testa fuori e mi godo l'ebbrezza dell'aria sul viso che mi spettina i capelli.
Indosso ancora il suo bracciale, ma ho anche l'anello di Stefano..
Provo a chiedere a Duncan dove stiamo andando ma si ostina a dirmi che è una sorpresa, guardo l'ora e sono le dieci passato, chiudo gli occhi pensando a Stefano.
Un'ora dopo...
<Svegliati siamo arrivati!.>
Sento le sue mani calde che mi accarezzano il viso, sapevo che sarei crollata.<Duncan dove siamo? >
<Apri gli occhi. >mi dice
Oddio metto una mano sulla bocca per non urlare, non posso crederci, mi avevano parlato di questo posto ma non ero mai stata qui, Stefano non mi ci ha mai portata!.
<Grazie Duncan!! >gli dico abbracciandolo
Scende dalla macchina e si toglie le scarpe, mi dice di fare lo stesso per non riempire le scarpe di sabbia, non me lo faccio ripetere più di una volta. Il mare mi fa ricordare a quando ero una bambina, mi ha sempre regalato attimi di felicità mentre mi perdervo nel suo infinito.
Appena metto piede sulla sabbia è gelida, c'è un vento leggero che mi alza il vestito, sento i passi di Duncan venirmi dietro.
Voglio bagnarmi i piedi siamo a metà maggio e manca poco per l'estate,ma la voglia di mare è tanta e di notte è tutta un'altra cosa.
Resterei qui a fissare le onde per ore intere,per tutta la notte se potessi. Duncan ha posizionato un telo ed è seduto sopra, mi sta fissando.
I suoi occhi sono così intensi, mi viene voglia di stringerlo a me,baciare quelle labbra che hanno il sapore del proibito.
Duncan mi fa cenno di sedermi accanto a lui, ci sdraiamo entrambi a guardare le stelle.
<Quante stelle vedi? >dice guardando il cielo.
< Ne vedo dieci, tu quante ne vedi? >
< Io credo che nel cielo ci sia una stella per ognuno di noi, sufficientemente lontana, perché i nostri dolori non possono mai offuscarla. >
Nelle sue parole percepisco un velo di malinconia, quella che da tre anni provo ogni volta pensando a lei.
Mi giro è guardo i suoi occhi ormai persi nel buio della notte.
<Duncan posso farti una domanda? >
Resta in silenzio senza darmi una risposta, poi si volta a guardarmi negli occhi, aspettando che gli poni la domanda.
Sapevo che non mi avrebbe mai detto di sì.
<Hai mai perso qualcuno che amavi tanto? >
Duncan volta di nuovo lo sguardo al cielo, resta in silenzio senza darmi una risposta, riesco a vedere il suo viso turbato. Perché non sto mai zitta!.
<Duncan mi dispiace io non volevo essere invadente, se non ti va capisco. >
Continua a rimanere in silenzio, credo di aver toccato un tasto che forse non avrei dovuto.
Che stupida che sono, tutti hanno perso una persona importante nella vita.
Mi faccio coraggio è inzio ad aprirmi, voglio fargli capire che non è solo è che anch'io ho provato il dolore della perdita.
<Ho perso la mia migliore amica in un tragico incidente, dove non ho mai saputo davvero come fosse andata quella notte, mentre lei moriva io ero a casa ad aspettarla. >
So volta di scatto verso di me, la sua mano sfiora la mia.
<Natalia mi dispiace, dev'essere stato davvero brutto perdere un caro amico. >
<Non volevo turbati Duncan, scusami per la domanda. >
<Smettila di scusarti sempre, sto bene. >
<Io voglio che tu ti senta libero di aprirti con me. >
<Ho perso i miei genitori adottivi un anno fá per via del cancro. >
Sono sorpresa non pensavo che Duncan fosse stato adottato.
Dev'essere davvero brutto rimanere orfano di entrambi i genitori, prendo la sua mano e la stringo nella mia.
<La mia vera madre è rimasta incinta all'età di 16 anni è mio padre appena lo seppe la lasciò, ho saputo che lei era italiana.Mi chiedo ancora perché non abbia abortito,alla sua età un figlio è davvero un ostacolo. >
<Duncan un figlio non è mai un'errore!!. >
<Per mia madre sì, non ho voluto sapere molto di lei, non mi importava. >
<Non eri curioso di sapere le tue origini? >
<I miei genitori adottivi me l'hanno detto solo all'età di dieci anni, all'inizio fu davvero strano, poi inziai a pensare quanto fossi fortunato,i miei genitori erano i migliori che mi potessero capitare.
Ho saputo che mio nonno biologico era un uomo molto potente è stimato, e con le sue conoscenze mi ha fatto adottare da persone non italiane per paura che sua figlia nonché la mia vera madre fosse venuta a cercarmi.
Questo è quello che mi hanno raccontato i miei.
Ma non mi importa delle mie origini, non mi importa sapere chi sono i miei veri genitori, loro non mi hanno voluto e io non ho intenzione di andarli a cercare. >
<Ti hanno amato tanto, vero? >
Duncan sembra commosso nel parlare di loro.
<Avrei tanto voluto che i miei genitori ti avessero conosciuta, sei così bella Natalia.>
Sento il cuore che sta per uscirmi dal petto, credo che questa sia la dichiarazione più bella che mi sia stata fatta da un uomo..
<Parlami di loro. >
< Mia madre si chiamava Margaret, era una donna dall'animo gentile, aveva sempre una parola di conforto per tutti più buona, mentre mio padre era un' uomo dall'animo nobile,ha dedicato la vita alla sua azienda, ho imparato molto da lui, ma non sarò mai alla sua altezza.
Sono morti di cancro, prima mia madre e dopo un po' anche mio padre, credo non abbia retto il colpo. Si amavano davvero tanto. Un giorno vorrei provare anch'io ad amare qualcuno così tanto. >
Ho già le lacrime agli occhi, cerco di girarmi per non farmi vedere da Duncan.
Mi sta stringendo la mano.
Ora che si è aperto con me lo sento più vicino, anche se sono molte le cose che vorrei chiedergli.
<Credi che Daniela potrebbe essere quella giusta per te.?>
Il suo sguardo è diventato cupo, ho paura della sua risposta.
<Prossima domanda!>
Sapevo che non mi avrebbe risposto..
<Duncan perché sei a Roma.? >
Resta in silenzio per qualche minuto.
<Ora basta parlare di me, se ti raccontassi tutto ora, non accetteresti di riuscire con me. >
<Tel'hanno mai detto che sei uno stronzo?. >
Ride di me. <Ora tocca a me, perché stai con quel tipo?. >
Ci risiamo.. <Si Chiama Stefano! È lo sai benissimo. >
<Potresti rispondermi!!. >
Duncan ha tolto la sua mano dalla mia.
<Stiamo insieme da molto, da sempre direi, è una brava persona e tengo molto a lui. >dico abbassando lo sguardo.
<Perché sei qui con me? >
La serata sembra prendere un'altra piega, Duncan si sta irritando.
Sembra un'interrogatorio.
Credo che questa sia la domanda più difficile da rispondere in questo momento.
<Credo che ci sia qualcosa tra di noi, ma non me lo so spiegare ancora. >
<Lo ami? >
Sto tremando, non so come la prenderà.
<Credo di sì! >nonostante l'abbia tradito con te.
<Credi? >aggrotta la fronte turbato dalla mia risposta.
Restiamo entrambi in silenzio, credo che la serata sia giunta al termine.
Mi alzo e faccio due passi verso la riva.
Sono un disastro, mi sento uno schifo.
Alcuni minuti dopo Duncan mi raggiunge,mi prende per un braccio e mi fa voltare verso di lui, mi guarda fissa negli occhi, riesco a vederli così intensi anche nel buio della notte.
<Natalia, credo che dobbiamo smetterla di vederci! >
Cosa?perché? <Duncan tu lavori con me, come possiamo stare lontani? .>
<Tu lo ami, tu non sei come le altre ti ferirai, è io non voglio rovinarti. Stai per sposarti dannazione!. >
<Io non ti conosco Duncan, se solo mi daresti più tempo. >
<È cosa cambierebbe? >
<Non lo so... >
< Ti stai per sposare cazzo!! >urla
Le lacrime rigano il mio volto,Duncan ha perfettamente ragione, io non sono una donna che cerca storielle per divertimento, non sono quel tipo di donna, ci metto sempre il cuore. Duncan è vicino al mio viso, mi guarda le labbra ma non osa baciarmi, mentre io vorrei tanto che accadesse.
Ci dirigiamo verso la sua auto, non ci rivolgiamo più la parola.
Il tragitto verso casa è lungo, ci impiegheremo all'incirca un'ora. Questo silenzio in auto si è fatto pesante.
Non può andare così, non sono pronta a finirla così , no, non voglio!.
Guardo l'ora dal cellulare è sono le due di notte, siamo sotto casa mia. Non ho avuto nessuna chiamata da Stefano, devo capire ancora che sta combinando.
Duncan parcheggia sotto casa mia e continua a guardare dritto senza voltarsi verso di me.
La mia vocina interiore mi sussurra di avere coraggio, coraggio.
Se non lo dici ora poi potresti pentirtene per sempre!
Prendo il suo viso tra le mie mani è lo obbligo a guardarmi <Ho bisogno di tempo Duncan,voglio capire quali sentimenti provo per te!. >
Alle mie parole, Duncan rimane ancora freddo.
<Ed io cosa dovrei fare? Aspettare che tu faccia chiarezza nel tuo cuore e vederti scegliere lui?. >
Le sue parole mi colpiscono,non pensavo che ci potesse essere un noi, pensavo che lui volesse Daniela.
<Vuoi che io scelga? >gli chiedo.
Si gira dall'altro lato è resta in silenzio senza darmi una riposata.
Vorrei sapere cosa prova, cosa vuole da me,vorrei delle sicurezze.
Che diavolo stiamo facendo, sembriamo due persone che si vogliono ma non sono pronte a dirselo.
Io sto per sposarmi, è sono qui a dirgli di aspettarmi, sono patetica.
<Duncan ti sto chiedendo più tempo, voglio approfondire la nostra conoscenza e capire i miei sentimenti da che parte stanno. >
<Ad una condizione, non voglio che lo baci davanti a me. >
Cercherò di mantenere la promessa, anche se sarà difficile, sto per sposarmi e tenere Stefano a distanza sarà difficile.
Ma mi sembra il minimo da parte sua,non posso biasimarlo.
<Nemmeno io voglio che tu baci Daniela. >
Duncan sembra più rilassato, intravedo un piccolo sorriso spuntare sulle sue labbra.
Mi lascia un piccolo bacio sulla clavicola e mi sussurra all'orecchio.
<Natalia, hai scombussolato tutti i miei piani. >
Anche per me è lo stesso ma preferisco non dirglielo, gli lascio un bacio sulla guancia, non gli chiedo di salire, non voglio più prendere scelte affretatte.
Duncan non è uno qualunque per me, se lo lasciato entrare dentro la mia vita so che c'è un motivo,e io voglio scoprirlo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top